[Primo racconto] Perversioni in Famiglia.

rud1985

Lo Svangamaroni
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Questo è il primo racconto che scrivo, e magari ce ne saranno altri. Amo scrivere, amo provare a scrivere bene, e spero che i lettori noteranno questo, anche se, magari, troveranno esageratamente lungo il racconto.
Premetto che non amo categoricamente le storie di incesti o scopate tra fratello e sorella, sono cose che non mi arrapano ed anzi, mi disturbano.
Tuttavia, l'idea di questo racconto mi è stata data da un membro del forum, il quale mi ha dato delle linee-guida da seguire, indicandomi i personaggi e quello che, a grandi linee, avrebbe gradito che succedesse. Io ho poi provato ad interpretare le sue indicazioni, personalizzandole con i miei gusti e la mia fantasia... Spero vi piaccia.

Buona lettura, spero che commenterete e che mi darete dei consigli, magari per il prossimo racconto.





Che umiliazione. L’ennesima.
Sono le 2 di notte, e Serena entra in camera senza riuscire a trattenere le lacrime. I suoi singhiozzi svegliano Simona, che , nella sua dormiveglia, cerca di capire cosa sia accaduto.
La sente piangere, sente i suoi sussurri, ma senza riuscire ad intendere le parole. La sente gettare con violenza i suoi vestiti sulla scrivania, ascolta il suo respiro affannato. Fino a che, Serena, esce dalla camera per andare in bagno, e Simona si sveglia definitivamente, con il rumore dello sgorgare dell’acqua.
- Cos’è successo?
Il rientro in camera di Serena viene congelato dalla voce assonnata ed autoritaria della sorella. Un attimo di silenzio, un’esitazione, un grande respiro, prima della risposta.
- Il cazzo, Simona…. Non riesco a prenderlo. Non ce la faccio più.. Mi fa male, mi spaventa. Ho 22 anni, sono vergine, e non riesco a prendere un cazzo. Gli uomini si arrabbiano e scappano da me, ma io non posso farci nulla… Ho la figa secca come una noce!
Il pianto si fa piĂą insistente, senza tentativi di trattenerlo, al punto che Simona, stavolta, accende la luce, e riesce a vedere la disperazione della sorella.
- I ragazzi di oggi, Sere, sono abituati alle puttanelle di oggi. – la rassicura, con voce pacata, sicura di se.
- Tu sei una ragazza di altri tempi, sei cresciuta credendo nell’educazione che ti è stata data. Non hai fatto come me, che ho iniziato a fare i pompini a 13 anni, e sai benissimo i problemi che ho avuto in seguito. Sei una ragazza rara sorellina, e vedrai che il tuo modo di essere sarà ripagato: troverai un bravo ragazzo, laureato, con i soldi, serio, che ama solo te… Ti sposerai, avrai una vita tranquilla e felice. -
- Simona… Io sono stufa di esser così. Voglio divertirmi, godermi la vita. Basta essere impostata, basta essere trattata come una poppante, basta avere questa cosa tra le gambe che da un momento all’altro esplode se non sente un cazzo che la penetra. Voglio godere, voglio diventare brava a scopare prima di trovare l’uomo della mia vita!!!! –
Sbotta Serena, alzandosi in piedi sul letto e calandosi shorts del pigiama e slip, scoprendo il suo sesso peloso e profumato.
Simona, sorpresa dallo sfogo e dalle parole della sorella, ha un attimo di esitazione e, non sapendo piĂą cosa dire, si alza per raggiungere Serena nel letto di fronte al suo, e stringere forte il suo corpicino esile. Accarezzandole i capelli nerissimi, la sua mano incontra qualcosa di appiccicoso e secco, proprio appena sopra la fronte.
- Che hai qui, sorellina? – chiede Simona.
- Oddio… Non mi ero accorta… – risponde vagamente la sorella, imbarazzata, senza però azzardare una risposta.
- Cos’è, Sere, dimmelo. Sembra sapone secco ma non profuma – disse avvicinando il naso a quel liquido seccatosi sui capelli della sorella - sembra un gelato rovesciatosi sulla tua testa…. Sembra…. Sembra…… -
- Si Simona, hai capito bene: è sborra. - la interrompe Serena, con una freddezza insolita.
Simona si allontana di scatto, come terrorizzata, come shockata dal sentire la sorellina parlare così.
- Come sborra, Sere? Che dici?? – lo stupore blocca le parole di Simona sul nascere.
- Si, sborra. Mi sono fatta sborrare in testa, o meglio, Enzo mi ha sborrato in faccia, ed il suo sperma è arrivato fino ai miei capelli. -
- Ma come si è permesso???!!! Se lo dico a nostro fratello lo ammazza, gli stacca il cazzo con il machete…. – obietta Simona, alzandosi di scatto.
- Tu non dirai nulla a Valerio, Simona. Sarà un segreto tra sorelle, Vale non lo saprà. –
Valerio ha quasi 20 anni, 2 meno di Serena e 3 meno di Simona, ma il suo fisico possente e sviluppato lo fa sembrare molto più maturo. Nonostante questo, viene trattato come il “bambino” di casa. In famiglia nasconde, dietro ad un’apparente innocenza, una personalità forte e talvolta violenta, causa di molte risse che lo vedono protagonista nei locali e nei pub della zona.
- Ma com’è possibile tutto questo…….? – Continua a chiedere Simona, soffocata dallo stupore e dalla delusione.
- L’ho fatto per non soffrire, Simona: il cazzo nella passera mi faceva male, non entrava, e lui spingeva sempre più forte… Sentivo che stava per spaccarmela, e la mia figa non si apriva, era un dolore straziante…. Ed al mio ultimo rifiuto, Enzo ha preteso che glielo prendessi in bocca…. Ma purtroppo, anche quella, non è una pratica che mi è molto familiare…. Così lui si è incazzato, ed ha iniziato a farsi una sega davanti alla mia faccia, finché non mi ha riempita di sperma! – dice indicando i vestiti caduti per terra, visibilmente bagnati e macchiati dal liquido seminale di Enzo.
- Che schifoso – ribatte Simona – Che uomo di merda –
- Ha fatto bene – la riprende la sorella – l’ho fatto arrapare e non sono stata in grado di “svuotarlo”, me lo merito –
- Non è così come dici, sorellina. – sentenzia Simona con voce affettuosa - Tu puoi avere i pensieri o l’educazione che ti pare, ma è l’uomo, prima di tutto, che deve essere capace di farti eccitare e quindi bagnare.. A maggior ragione se sei vergine. Il suo comportamento non è giustificabile e meriterebbe una punizione esemplare –
- Rimane il fatto, Simona, che la prossima volta che mi troverò in una situazione del genere, andrà a finire nello stesso modo. – la interrompe nuovamente Simona - Non sono scafata e non ci so fare, stavolta ho trovato uno stronzo che ha voluto umiliarmi, la prossima volta troverò uno che mi lascerà a piedi dove sono! –
Ascoltando le parole disperate della sorella minore, Simona ha come un calo di zuccheri, e si alza per pensare e bere un succo di frutta. Sapeva che il motivo principale dei problemi di Serena erano stati lei ed il padre che, all’età di 15 anni, l’aveva massacrata dopo averla scoperta a fare una spagnola ad un immigrato nordafricano, nel garage di casa. Serena aveva assistito alla violenza domestica del padre, che ruppe un braccio a Simona e, in preda alla rabbia, minacciò anche Serena di morte nel caso avesse avuto mai un comportamento come quello della sorella. Da lì l’avversione totale verso la penetrazione, e l’inizio di una vita sessuale soddisfacente legata esclusivamente alla masturbazione.
Serena, in preda ai suoi bisogni fisici, ma impossibilitata al loro soddisfacimento con un partner, è capace di raggiungere persino a 10 orgasmi al giorno, attraverso l’autoerotismo. Ovunque essa si trovi, quando viene sopraffatta da pensieri a sfondo sessuale, non riesce ad evitare di toccarsi, o penetrare la sua fradicia vagina con quello che le passa a tiro. Una volta, intorno ai 19 anni di età, venne trovata nel bagno della scuola, dalla professoressa di Italiano, intenta a penetrarsi con la zampa di una sedia capovolta. Non successe niente per il semplice motivo che la professoressa, risaputa scambista bisessuale, tentò invano di chiuderla dentro al bagno per godere insieme. Rifiutata da Serena, le due decisero di non raccontare niente a nessuno, in comune accordo.
Durante le lezioni pratiche di scuola guida, addirittura, cercò di masturbarsi penetrandosi con il cambio della macchina, attendendo l’istruttore, e si provocò delle ferite alle labbra della figa.
Era, insomma, esclusivamente un problema psicologico, il suo. Un’enorme carica erotica, una figa che si bagnava come poche, in realtà, ma che non riusciva a rilassarsi in presenza di una figura maschile. Una voglia di godere senza precedenti, repressa dallo shock di un episodio.
Attanagliata dai sensi di colpa, Simona decide di provare ad aiutare la sorella, ed escogita un piano.
Tra le due, la sorella più attaccata a Valerio, è proprio Simona. Tra loro c’è infatti un’amicizia fortissima, cresciuta frequentandosi anche fuori dalle mura domestiche. Entrambi sono due caratteri forti, amano il divertimento e lo scherzo, il casino e la trasgressione, anche inopportuna. Serena invece, aveva da sempre, con Vale, un rapporto molto più moderato, quasi distaccato… Era suo fratello si, ma perché vivevano nella stessa casa, ed anche lì non si cagavano molto, si rapportavano con molta indifferenza l’una con l’altro. Al punto che, Valerio, era stato spesso nei pensieri sporchi di Serena, attratta esageratamente dai 25 cm del suo cazzo, che aveva visto una volta beccandolo a spararsi una sega con in mano un suo perizoma. La visione aveva dato il via ad una serie di perversioni: sapere che il fratello, così bello e dotato, godeva annusando le sue mutandine, lo aveva reso protagonista delle fantasie più sfrenate di Serena.
Simona sa di questa perversione della sorella, le due si confidano tutto da sempre. Decide di organizzare una serata ad hoc, per darle, una volta per tutte, quello che sempre aveva dovuto nascondere dentro di se: la possibilitĂ  di godere di un cazzo enorme, di farsi sverginare come una cagna, di farsi scopare e riempire ogni buco.
Con la scusa del compleanno di Serena, organizza una cena tra fratelli, a base di pesce e vino, litri di vino. Simona sa della passione della sorella per i vini bianchi, e tutto sembra organizzato alla perfezione: un ristorante elegante, un’ottima cucina, risate tra fratelli come mai prima.
Ubriachi, si avviano verso la vicinissima casa, ma Serena si accorge che Vale, al volante, prosegue superando la loro abitazione….
- Dove stiamo andando? – chiede Serena.
- Sorpresa! Ce ne andiamo a fare un bagno in una jacuzzi per 3 persone, sorellina – interviene Vale.
Sorpresa dal comportamento di Vale, mai stato così interessato nei suoi confronti come quella sera, Serena si gode la bella serata: rilassata, con due persone che le vogliono bene, alticcia e diretta in un agriturismo lussuosissimo con la Jacuzzi in camera… Un compleanno da sogno!
Arrivati, corrono nel loro bungalow, dove trovano un’enorme mini-piscina da 4 persone, proprio di fronte alla camera da letto. Vale risponde al telefono ed esce fuori dalla stanza, mentre le due sorelle, ubriache, si spogliano e si buttano nella vasca, completamente nude, ma non prima di aver preso una bottiglia di Franciacorta dal frigo-bar.
Gli scherzi sono innocenti, ma in preda ai fumi dell’alcol, Simona chiede a Serena:
- Sere, hai mai fantasticato su come sarebbe farti leccare la passera da una donna? –
- Non so come la lecca un uomo, figurati se posso aver fantasticato su una donna… - la smonta, stranamente per nulla imbarazzata e con aria scherzosa – tuttavia si, a volte sono attratta dal corpo femminile. Non da fantasticarci sessualmente: sono talmente in mancanza di cazzo che figurati, la mia mente va solo lì……… -
- E che corpo femminile ti piace, sorellina? – continua Simona, accorgendosi che, al contrario di sempre, Sere non era arrossita parlando di sesso.
- Beh, tu sei hai sempre avuto la fisionomia della donna che avrei voluto essere: hai delle grosse tette, dei capezzoli enormi e duri, un culo prosperoso e rotondo. Sei porca, basta vederti per capire che sei porca. – Simona sorride, come soddisfatta – a me, invece, basta guardarmi per capire che non sono portata: magra, senza tette, scarsamente femminile. – continua delusa.
- Si, se potessi scegliere, vorrei proprio essere come te… Avere due belle tette così, e che tutti me le guardino! – e, avvicinandosi ad Simona inizia a sfiorarle le tette, a toccarle delicatamente i capezzoli bagnati dall’acqua della jacuzzi.
- Posso? – chiese Serena alla sorella, facendo chiaramente gesto di voler mettere la faccia in mezzo a quei due tesori.
- Certo! – rispose la sorella, che iniziò ad eccitarsi, per la situazione insolita. E dopo poco:
- Senti Sere, senti – si tirò su dall’acqua, scoprendo la figa dal pelo curato, prendendo la mano della sorella e mettendosela proprio in mezzo alle cosce – mi sta eccitando, questa situazione… Siamo ubriachi, nudi, e a me, invece, eccita troppo il tuo corpo magro e la tua innocenza… Ho già avuto rapporti con altre donne, quindi attenta, sorella! –
- Attenta a che, sorellona?? Non penserai mica di spaventarmi perché sei esperta di cazzi e fighe! –
e si allontanò, appoggiando il culo sul bordo della vasca e spalacando le cosce, mostrando alla sorella la figa pelosa, bagnata di acqua ed unta di umori.
Pochi istanti dopo, rientra Vale, in mutande, e trova Simona con la testa in mezzo alle cosce di Serena, che geme, gode, preme con forza la testa della sorella sulla sua figa.
Accorgendosi del ritorno del fratello, Simona si stacca, assicurando:
- Ora puoi dire di esser bagnata come si deve… Sei pronta per accogliere un cazzo, sorellina! –
Gli sguardi di entrambe vanno verso Valerio, imbarazzatissimo, in piedi a circa 2 metri dalla vasca.
- Valerino – spezza l’imbarazzo Simona – perché non fai sentire alla tua sorellina quella bestia che hai tra le gambe? Credo sarebbe un buon inizio, i prossimi cazzi saranno sicuramente più piccoli del tuo! –
- Io… sono un po’, ecco…. – tartaglia Valerio - Avevo capito qual’era il tuo piano Simona, ma non credevo di trovarti a leccare la figa a tua sorella! Sono un po’… Un po’… Spaesato…! –
- L’ho fatto perché nessun uomo può far eccitare una donna come un’altra donna… Tu non saresti riuscito a farla bagnare in questo modo, ma ora tocca a te farla godere… Lei vuole un cazzo, ed ha una figa che è una galleria, è prontissima a ricevere la tua nerchia…. Vieni, dai, so anche che ti seghi sulle mutande di Sere…… -
Rinfrancata dalla certezza di essere anche lei protagonista delle perversioni del fratello, Serena prende ancora più coraggio, e lo invita ad avvicinarsi a loro, addirittura tirandogli giù gli slip. Lo stupore nel vedere come le dimensioni di quel cazzo fossero ancora maggiori di quello che aveva notato da lontano, la eccitò all’inverosimile.
- Ecco, ora tocca un po’ a te – dice Simona, prendendo in mano il cazzo barzocco di Vale, ritto in piedi accanto alla vasca, ed avvicinandoselo alla bocca – dimmi, grande trombatore che dici di essere… Voglio sapere se tra le tue puttanelle, hai mai trovato una che fa le pompe come tua sorella… Pensa a Daniele che fortuna che ha…. – conclude con una leggera vena malinconica.
Daniele era il ragazzo di Simona da ormai 3 anni. Dopo un periodo iniziale in cui lui si era dimostrato particolarmente virile e presente, da ormai piĂą di un anno a questa parte aveva iniziato a trascurare sessualmente Simona, sempre calda e desiderosa di essere chiavata in ogni angolo della cittĂ . Cosa che, di conseguenza, rendeva di ancor piĂą difficile sopportazione lo scarso interesse dimostratole da Daniele.
Simona inizia leccare le palle ed il culo a Vale, la cui cappella raggiunge dimensioni incredibili. Poi se la mette tutta in bocca, ed inizia a succhiarla vorticosamente, tenendola in gola e creando il vuoto con labbra e lingua; dopodiché, insaponata la sua terza abbondante con il bagnoschiuma, cinge il membro del fratello in mezzo ai suoi seni, ed inizia, con forza e velocità, a segarlo facendo lui una spagnola…. Vale cade in estasi ed a questo punto la sorella si ferma.
- Senti Vale, noi tutto questo lo facciamo per Sere – lo riprende Simona – non vorrai mica riempire la mia gola di sborra prima di farglielo assaggiare? – dice Simona, quasi stizzita.
- Assolutamente no… Simona… – risponde Valerio con difficoltà, dando un grande sorso alla bottiglia di Franciacorta.
- Sorellina – ricomincia Simona – puoi anche smettere di sgrillettarti, lì sott’acqua. Ora hai visto come si ciuccia un cazzo…. E’ il tuo momento. Usa quella boccona capiente che hai… Se ce l’avessi io una bocca grande come la tua… Correrei dietro a tutti i Senegalesi che incontro! –
Serena non se lo fa ripetere due volte, ed imita immediatamente la sorella, che nel frattempo riesce ad infilarle ben 4 dita nella figa.
- E tu saresti la suorina vergine? La tua figa è una caverna… Tu sei nata per prendere cazzi! Vieni Vale, vieni un po’ dentro la vasca e scopa questa maiala della tua sorella…. Lo sai che si sfonda di ditalini pensandoti?? –
Vale, esaltatissimo, si fionda dentro la grande piscina, invitando Sere ad appoggiare il culo nuovamente al bordo della vasca.
- Cazzo Sere, me lo hai risucchiato! – esclama Vale al momento della prima penetrazione, sorpreso per il modo in cui il suo cazzo viene assorbito dalla figa della sorella.
Inizia a pomparla lentamente, e sente che la figa di Serena si apre e si bagna sempre di piĂą.
- Godi, sorella? –
- Mi fa un po’ male, ma sono già venuta 2 volte, godo come una pazza… Voglio saltarti sul cazzo. –
Fa sedere Valerio sul fondo della vasca, proprio in mezzo alle gambe di Simona che, nel frattempo, aveva appoggiato il flacone dello shampoo sul bordo-vasca, e si stava letteralmente impalando su di esso, eccitatissima.
- Si ecco, bravo, tienilo così - Serena si volta di spalle e si siede sul cazzo del fratello, che nel frattempo aveva raggiunto dimensioni mai viste. – mettimi un dito in culo, ti prego Vale –
Ed iniziando a saltare con una violenza incredibile sul cazzo, si fa penetrare il piccolo culo prima con 1, poi con 2, poi con 3 dita, segnalando la sua terza venuta con un urlo liberatorio.
- Godooooooooooooo!! – esclamò a voce altissima Serena.
- Non potevo credere di avere due sorelle così puttane cazzoooooo! – esclama Vale – dai, ora voglio godere anch’io, basta soffrire!! –
Serena, estasiata dal godimento, permette al fratello di alzarsi.
- Voglio godermi anch’io questo momento – interviene Simona – dai, succhiamoglielo e facciamogli vedere che anche le femmine di questa famiglia sono delle grandi scopatrici!! –
Queste parole, sommate alla visione delle due bocche che, una da un lato ed una dall’altro, si muovono su e giù per tutta l’asta del suo cazzo, fanno cedere Valerio, che espelle una sborrata talmente potente e carica di sperma, da permettere a numerosi schizzi di superare i bordi della vasca, macchiando tappeto e vestiti, oltre a riempire gole, occhi e facce delle due sorelle, tra la soddisfazione generale.
- Allora, sorellina… – si rivolge, con voce pacata e provata, Simona a Serena – credo che ora tu possa sentirti un bel po’ più tranquilla di te stessa… Hai scopato un uomo ed una donna insieme. Nemmeno le più esperte maiale hanno avuto questa esperienza… Mi auguro che, al prossimo uomo, gli farai vedere tu come si fa –
- Che esperienza – risponde appagata Serena – ho goduto come una matta, sono venuta moltissime volte…. Ho visto che se sono stimolata a dovere, la mia figa si bagna come quella di una cagna in calore! La prossima volta, però, voglio prenderlo anche in culo… Le 3 dita di Vale mentre mi scopava la figa mi hanno fatto volare! –
Gli incontri sessuali tra i 3 fratelli iniziano così a diventare consuetudine, regalando costantemente loro un’esperienza sessuale sempre maggiore, che si ripercuote positivamente sulle loro vite. Nessun coinvolgimento personale o sentimentale, nessuna paranoia o moralismo: il loro è un modo per sperimentare modi di godere e far godere, una sorta di allenamento ad una delle più belle e sane pratiche della vita.
Vale impara ogni modo possibile per far godere una donna; Serena inizia a scopare con una certa regolaritĂ , iniziando ad approfittarsi degli uomini, arrabbiandosi e facendo loro pesare ogni minima defailance. Simona, invece, si gode la possibilitĂ  di poter sfogare i suoi istinti repressi da un fidanzato, Daniele, che non la scopa come e quanto lei vorrebbe.
Sembra un film a lieto fine, finché Daniele non si accorge che, un giorno, Simona ha l’alito che odora tremendamente di sperma, e le mani che sanno incredibilmente di figa………
 
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Edonis

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Gran bel racconto, ben scritto.
Purtroppo la maggior parte degli utenti appena vedono un racconto "troppo" lungo nemmeno lo degnano di uno sguardo, io lo trovo ben fatto, bello anche l'intro, hai dato un senso a tutto il resto.
Spesso leggo racconti che hanno la chiara influenza pornografica, tu invece hai creato una trama realistica, per quanto possa essere realistico un rapporto incestuoso.
Ti esorto a continuare a scrivere.
 
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rud1985

rud1985

Lo Svangamaroni
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Svangopoli
Gran bel racconto, ben scritto.
Purtroppo la maggior parte degli utenti appena vedono un racconto "troppo" lungo nemmeno lo degnano di uno sguardo, io lo trovo ben fatto, bello anche l'intro, hai dato un senso a tutto il resto.
Spesso leggo racconti che hanno la chiara influenza pornografica, tu invece hai creato una trama realistica, per quanto possa essere realistico un rapporto incestuoso.
Ti esorto a continuare a scrivere.

complimenti! un racconto fantastico...


Grazie ragazzi!!
Mi ero completamente dimenticato di questo racconto che fu, tra l'altro, il primo che scrissi, se non sbaglio!
Effettivamente anch'io la pensavo un po' come pluncake: troppo film porno per essere realistico.
Infatti i racconti seguenti che ho scritto sono stati tutti relativi ad esperienze realmente vissute o quasi....
 

Luca/Mary

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Gran bel racconto, ben scritto.
Purtroppo la maggior parte degli utenti appena vedono un racconto "troppo" lungo nemmeno lo degnano di uno sguardo, io lo trovo ben fatto, bello anche l'intro, hai dato un senso a tutto il resto.
Spesso leggo racconti che hanno la chiara influenza pornografica, tu invece hai creato una trama realistica, per quanto possa essere realistico un rapporto incestuoso.
Ti esorto a continuare a scrivere.

guarda io nn direi così, anzi leggono in molti ma cm tu sai bn questo genere nn piace molto quindi nn commentano io per esempio l'ho letto tutto ebuna situazione molto eccitante ma no mi piace il genere e quindi nn ho commentato e ne anche messo il thank ( nn perché nn en vale la pena anzi e ben scritto) cmq visto k sn qui devo fare i miei complimenti a rud k dire giu di CAPELLO ( hihihi per nn dire altro) by Mary


P.S io invidio tutte le protagoste di questi racconti spero un giorno anche io farne parte
 
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rud1985

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guarda io nn direi così, anzi leggono in molti ma cm tu sai bn questo genere nn piace molto quindi nn commentano io per esempio l'ho letto tutto ebuna situazione molto eccitante ma no mi piace il genere e quindi nn ho commentato e ne anche messo il thank ( nn perché nn en vale la pena anzi e ben scritto) cmq visto k sn qui devo fare i miei complimenti a rud k dire giu di CAPELLO ( hihihi per nn dire altro) by Mary


P.S io invidio tutte le protagoste di questi racconti spero un giorno anche io farne parte

Se i complimenti vieni a farmeli di persona sarai sicuramente una delle 2 protagoniste del prossimo racconto :pig: 🤭
 

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