Quello strano piacere - I racconti erotici di Cristian Raccontoeros

littlepig

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Ciao, un breve preambolo. Sono uno studente universitario, ormai non più ventenne che da qualche anno scrive per diletto racconti erotici.

Pubblico su diversi siti del settore e il genere che prediligo è scambio/trio condito da tanto tanto esibizionismo.

Seguo phica.net da anni, godendone i contenuti.. e non andando però più in la di qualche commento.

Ho deciso però di condividere anche qui i miei racconti, sperando possano essere piacevoli alla lettura degli utenti del forum ;)

di seguito quello al quale sono piu affezionato:



QUELLO STRANO PIACERE - CAPITOLO 1 - UN INIZIO INTERESSANTE

Qualche tempo fa io e la mia ragazza Anna partimmo per una settimana di vacanza da trascorrere alla casa al mare dei miei. In nostra compagnia c'erano Federica e Gianluca, lui mio amico da diversi anni e Fede, la sua nuova ragazza.
Con Gianluca ho sempre avuto un rapporto schietto e sincero, specialmente riguardo la sfera sessuale; già dai tempi della scuola ci confidavamo di tutto ed è sempre stato un amico di cui ho avuto molta fiducia. Si era fidanzato da 5 mesi con Federica, una ragazza alta 1 e 70 su per giù, bionda, magra, con poco seno ma con due gambe snelle e un culetto alto da ammirare.
Già di primo impatto, quando la vidi la prima volta, mi impressionò: era davvero molto bella e aveva un sorriso affascinante. Gianluca non tardò poi a ragguagliarmi sulle sue doti sotto le lenzuola.
Arrivati alla casa, un villino su due piani, mettemmo subito in ordine e ci preparammo per la notte. Io e Anna al primo piano, loro a pian terreno.
Il giorno seguente mi svegliai tardi, stanco del viaggio della sera prima, non trovai nessuno in casa e mi avviai direttamente in spiaggia supponendo che gli altri fossero già li.
La scena che mi si presenta è alquanto strana e direi piacevolmente sorprendente: Federica è da sola, stesa di spalle sul lettino e legge una rivista; porta un costume a "brasiliana" che le permette di sfoggiare il mandolino in tutta la sua prorompente bellezza, gambe lisce e slanciate, una cavigliera che le cingeva i piedi già abbronzati e curatissimi. Rimango per un secondo a fissarla a bocca aperta... poi rinsavisco, la saluto e guardo in giro dove siano Gianluca e Anna. Dopo poco li vedo risalire dalla riva, parlottare e scherzare insieme:- "Cristian! ma non volevi scendere più in spiaggia?? siamo qui da più di un ora!" mi dice Anna. Ci sdraiamo e prendiamo il sole, di tanto in tanto do un'occhiatina circospetta a Federica che è sempre supina , ma stranamente vedo che anche Gianluca fissa qualcosa, anzi qualcuno e non è la sua ragazza ma Anna: le fissa le tettone (una 5a piena), forse non le aveva mai viste in costume e continuava a squadrarla da capo a piedi. Appena si accorge del mio "controllo", distoglie lo sguardo e fa finta di niente.
In quell'istante la cosa in un primo momento mi diede un gran fastidio, la ritenevo mancanza di rispetto, poi però allo stesso tempo il pensiero mi incuriosiva ed eccitava; a lui piaceva il corpo di Anna, la bramava e la cosa mi dava un certo strano piacere.
Decisi cosi di approfondire la situazione e capire effettivamente se le mie sensazioni fossero fondate o meno. Dopo cena e qualche bicchiere di vino, finii in terrazza a chiacchierare con Gianluca del più e del meno. In poco tempo buttai la conversazione sul sesso e sulle nostre due metà
:- "però, Federica in spiaggia? che gnocca eh? e che culo!"
:-" e vabbe Cristian vogliamo parlare della tua Anna? Due bocce cosi non si vedono spesso in giro
:- "eh si ti piacciono eh? ho visto come le fissavi! " gli dico ammiccando
Gianluca un pò imbarazzato:- "Ma cosa Cristian!?! che dici! sarò stato sovrapensiero "
:-" se se, sovrapensiero sulle tette di Anna... dai domani se lei vuole, la faccio mettere in topless, cosi le vedi per bene"
Gianluca un po' sorpreso ma divertito della mia uscita mi dice:-" Magari, le sue tettone meritano! "
e la finiamo a ridere tutti e due.

L'indomani mattina parlo delicatamente della cosa a Anna, lei però è molto restia a fare trasgressioni o comunque cose particolari fuori dalla nostra camera da letto, la butto sul ridere e sul provocatorio ma neanche dopo qualche mia insistenza decide di farmi contento... cosicchè in spiaggia trascorre il suo tempo in tutta normalità col suo bikini. Rientriamo in casa per il pranzo, vedo Gianluca un po deluso dalla mattinata, in fondo sono sicuro che un po' ci sperava nelle mie parole della sera prima...lo conosco benene . Io e Anna saliamo al primo piano per docciarci e scendere per mangiare. Pochi minuti dopo , bussa alla porta della camera Gianluca, mentre Anna è in bagno sotto la doccia
:-"ciao Cristian, scusa ma devo prendere un paio di cose nel ripostiglio" poi vedendomi solo dice :- "Anna stamattina non ha deciso di farci contenti allora..." ridacchiando. io :- "eh no, sai come è fatta... un pò timida" e lui :-"peccato". In quell'istante, ricordando l'eccitazione che mi aveva dato il pensiero del giorno prima, quasi automaticamente gli rispondo :-"Gianluca ma se vuoi possiamo rimediare subito...
"cosa?!?" mi scruta lui un po incredulo:- Facciamo cosi... ti do il permesso di sbirciare dal buco della serratura della porta del bagno, fai pure" resta sbigottito e rosso in volto :-"Cri...ma cosa?!? ma che davvero dici?? sei sicuro!?! non ti da fastidio..." io gli sorrido ammiccando e faccio finta di mettere delle cose apposto nel ripostiglio ma con la coda dell'occhio studio le sue mosse. Gianluca dopo un paio di secondi di spiazzamento si avvicina alla fessura del buco della porta e guarda. All'interno del bagno c'è Anna, sotto la doccia, nuda, si sta insaponando i capelli ricci neri, le braccia alte dietro la testa mettono ancora di più in evidenza il suo davanzale, due seni tondi a pianta larga con i capezzoli perfettamente proporzionati. Con le mani si passa il bagnoschiuma sulla schiena, sul culo, sulle tettone, le massaggia per bene, si vedono i suoi capezzoloni grossi e turgidi. Gianluca comincia ad avere il respiro non regolare, gli si gonfia la patta dei pantaloncini, io lo osservo geloso ma stranamente super eccitato, è una sensazione nuova . Mi si indurisce il cazzo anche a me, vorrei andasse oltre e con mia sorpresa, non credendo che Gianluca possedesse tanta audacia, si slaccia i pantaloncini e tira fuori un gran cazzone, devo dire davvero notevole .Tenendo l'occhio incollato al buco della serratura comincia a menarselo di santa ragione. La sua mano dopo poco fa un su e giu furioso, ormai è talmente fuori dall'eccitazione che se ne frega di me che sono nell'altra stanza. Continua imperterrito; fa scorrere la mano lungo l'asta... il glande bagnato dalle secrezioni appare e scompare nel suo pugno chiuso; è paonazzo in viso, sento che sta per venire, il mio cazzo è altrettanto duro nei pantaloni, vorrei segarmi anche io nello stesso momento ma non faccio in tempo a pensarlo che Gianluca si accascia su un ginocchio e sborra una quantità industriale di sperma; non so quanti fiotti carichi di sborra sono usciti da quella verga lucida e venosa allo spasmo.
Si prende qualche istante per respirare poi alza lo sguardo, mi sorride con sguardo complice...io ricambio con un occhiolino. Vorrebbe dirmi qualcosa ma sente la doccia all'interno del bagno chiudersi, allora si affretta a ripulire e ripulirsi velocemente, chiudersi affannosamente la zip e dileguarsi prima che Anna esca dal bagno e si accorga di tutto.
Rimango divertito e super eccitato; non avrei mai pensato di arraparmi in tal modo e in questa situazione, sapendo che la mia lei è oggetto del desiderio di un altro, di un mio amico! la cosa mi piace, troppo! e voglio dargli un seguito....
Riprendo possesso di me quando Anna esce dal bagno; ho ancora il cazzo duro nelle mutande... la accarezzo, lei :-"mmm come mai siamo cosi in forma?!" mi dice posando lo sguardo sul bozzo dei pantaloni e accarezzandomi la patta .:- "non sarai mica rimasto dietro la porta a spiarmi?" Le pianto la lingua in gola , la riporto in bagno e finiamo per farci una goduriosa sveltina sotto la doccia.



QUELLO STRANO PIACERE - CAPITOLO 2 - CORTESIE FRA AMICI

Gianluca a cena era piacevolmente rilassato e di buon umore , chissà perchè... Rideva, scherzava e spesso lanciava occhiatine piccanti alla scollatura di Anna, non risparmiando nemmeno qualche battutina maliziosa quasi non contento dello spettacolino a cui aveva assistito nel pomeriggio.
Io pensavo e ripensavo a quella scena, a Gianluca che si segava guardandola sotto la doccia. Ma volevo di più, volevo che questo gioco continuasse e che anche io avessi la mia parte Anche io volevo superare la soglia della loro intimità, anche io volevo fare qualcosa di proibito, anche io volevo vedere Federica.

Così la sera stessa parlai con Gianluca
io:- "Allora, ancora sconvolto?"
Gianluca: - "Cristian, è stata una cosa che volevo da un pò e che davvero non m'aspettavo. Mi ha eccitato tantissimo"
io: -" anche a me. L'idea di mostrare la propria ragazza, qualcosa di tuo, di fare ciò che mai avresti pensato di fare... mi arrapa da matti."
Gianluca: -" hai ragione, dovremmo rifarlo!" e sorride divertito. Io allora rincaro la dose
:- "Beh, magari questa volta alla rovescia."
:- "Cosa?!" mi risponde nervoso e imbarazzato. Beve un sorso d'acqua. :-" vuoi vedere Federica
Cristian?!" annuisco e gli sorrido ammicando. Lui :-" non saprei come... la doccia in bagno non lascia vedere niente dalla porta, poi lei si cambia in camera sempre con le finestre chiuse, non saprei proprio." Io allora lo interrompo: - "Gianluca, magari vi potrei sbirciare stanotte mentre siete a letto no?" lui rosso in viso ma scommetto già mezzo duro nelle mutande: - "eh forse, non saprei se si riesce a fare.
io:-" Gianlu, basta che lasci un pò la finestra aperta e le tende non del tutto chiuse..."
Gianluca ancora un pò titubante , fa un cenno d'assenso e mi da appuntamento a più tardi.

Ormai non sto più nella pelle .Anna esausta mi da la buonanotte, io fumo nervosamente la mia sigaretta in terrazza aspettando che Gianluca metta apposto le sue cose e mi prepari la scena.
Dalla terrazza vedo la luce a pian terreno spegnersi , allora col cuore a mille scendo la scala a chiocciola che da sul giardino e , con fare molto attento aggiro la siepe per mettermi in prospettiva della finestra della camera da letto di Gianluca e Federica. Cerco nell'oscurità di trovare la posizione migliore: mi apposto per benino, già immagino Federica in camicia da notte che si sveste per mettersi a letto. L'idea già me lo fa un pò rizzare, ma quello che i miei occhi vedranno, andrà al di là delle mie perverse previsioni.
Si accende una luce fioca all'interno della stanza, forse un abat jour su un comodino; dall'agitare delle tende per via del vento intravedo Federica, in piedi ai bordi del letto: indossa una vestaglia molto leggera, quasi da far intravedere cosa ci sia sotto e per dare il colpo di grazia alla mia eccitazione, un paio di scarpe con tacco a spillo altissimo. Gianluca è a letto, a torso nudo solo con gli slip, ha gli occhi fissi su quel meraviglioso corpo che ha la sua compagna ma di tanto in tanto, di sfuggita, getta lo sguardo verso la finestra mezza aperta. Sa che sono fuori e che mi sto godendo la scena.
Federica si slaccia la vestaglia e la lascia cadere ai suoi piedi, in un attimo vedo il suo culo che è a dir poco un capolavoro: sodo, alto , senza un filo di cellulite, il perizoma nero che lo rivestiva non faceva altro che esaltarne le forme perfette e quei tacchi alti slanciavano le gambe in un'apoteosi di fascino e irresistibile sensualità. Federica sembra in vena, pare voglia giocare con il suo lui fremente dall'altro lato del letto. Prima lo respinge ad un suo approcciarsi, poi pare voglia improvvisare uno spogliarello: lo fa rimettere comodo schiena alla spalliera e comincia a slacciarsi il reggiseno, lo sfila molto lentamente, quasi voglia sentire dentro di se l'eccitazione che prova Gianluca a guardarla. Le lascia libere , due tette sode , non molto grandi ma con due capezzoli belli dritti che fanno capolino. Io a questo punto sono davvero molto eccitato e comincio a toccarmi il cazzo che mi sta diventando duro nei pantaloni. Gianluca fa lo stesso, anzi , se lo tira fuori e già mezzo eretto. Comincia a menarselo dolcemente godendosi lo spettacolo che gli sta offrendo la sua compagna e sapendo che io da fuori mi sto gustando tutto.
Federica prosegue, si gira e si piega a novanta, mettendo in bella mostra il suo sedere a un palmo dal naso di Gianluca. Poi sempre da piegata unisce le gambe e si tira giù il perizoma. Non so come abbia fatto Gianluca a rimanere immobile davanti a quella figa completamente rasata, sicuramente già bagnata e dall'odore oscenamente eccitante. Lei sale sul letto, non permette ancora di farsi toccare , si sfila una scarpa, passa il suo piedino sulla cappella di Gianluca che ha un sobbalzo. Federica accenna una risatina e un sorrisetto, si sta divertendo... continua nella sua azione, passa le dita dei piedi sul glande scoperto di Gianluca , poi scende lungo l'asta e gli sfiora delicatamente le palle. E' in piedi sul letto, con le braccia sui fianchi e vede sotto i suoi piedi fremere il suo uomo con aria da vera dominatrice.
Io da fuori comincio a segarmelo ma non in maniera convulsa, ho voglia di far durare la mia eccitazione e godermi per bene questo momento.
Federica finalmente, si china sul suo uomo e comincia a baciarlo appassionatamente:le loro lingue si incrociano e si cercano frementemente. Lei gli sfila i boxer e cominciano un meraviglioso sessantanove: lui gliela lecca tenendole le mani salde sul culo e lei comincia a segarlo e a intervalli, concede al suo prepuzio una intensa leccatina.
La visuale adesso è perfetta, Federica sta spompinando il suo lui proprio di fronte la finestra. La verga di Gianluca ormai e in tiro in tutti i suoi centimetri e lei non si fa pregare troppo a inghiottirgli quella maestosa cappella. A un certo punto mi si gela il sangue nelle vene: con il cazzo in bocca Federica guarda verso la finestra, in maniera insistente, come se cercasse di scorgere qualcuno. Che mi avesse visto? o meglio che si aspettasse la mia presenza? Non credo che Gianluca fosse arrivato a tanto, non ne era neanche lui pienamente convinto! E se invece ci avesse sentito parlottare poco prima?
Un turbine di idee mi girano per la testa a cui non riesco a dare una risposta ma Federica continua il suo pompino, continua il suo su e giù con la mano su quell'asta di carne venosa e manda occhiate verso il giardino, come se stesse aspettando che qualcuno si mostrasse.
Cambia posizione, comincia a cavalcarlo furiosamente, i suoi gemiti sono eccitantissimi e si sentono fin fuori la camera. Si ferma, si gira da le spalle a Gianluca che ora è steso e comincia a saltargli sul cazzo, si regge piantando le mani sul materasso. Vedo perfettamente Fede di faccia, ha un viso da maiala stravisato dall'eccitazione, saltella sul cazzone del fidanzato che appare e scompare nella sua figa fradicia. Ma continua a guardare fuori, continua a cercarmi con lo sguardo. So che se non mi muovo non potrà vedermi mai, ma la situazione mi eccita all'inverosimile , voglio sapere se lei sa che la sto guardando e vuole vedermi. Con quell'incoscienza e coraggio che si ha solo in certe situazioni, faccio un passo avanti tanto da farmi intravedere dalla penombra che la luce della stanza crea all'esterno del giardino. Federica continua a scopare, mi vede, mi sorride, si porta le mani sulle tette, si pizzica i capezzoli e mi fissa il cazzo mentre mi sego. Rimaniamo per qualche secondo così, a fissarci a vicenda , io ormai me lo meno furiosamente e sono vicino a un fortissimo orgasmo.
Federica lascia uscire il cazzo dalla figa, pianta la sua fregna in faccia al suo compagno e comincia a segarlo in maniera decisa appoggiando delicatamente la sua lingua sul glande. Gianluca ansima , sta per venire. Fede continua il lavoro, alza gli occhi e mi guarda, io non sono indietreggiato di un millimetro, sono ancora visibile ai suoi occhi e ho il cazzo duro in bellavista quasi sul davanzale della finestra.
Lei me lo fissa, aumenta il ritmo con la mano, vuole farmi vedere come fa venire il suo Gianluca. Io da parte mia non sento di poter resistere per molto. Quasi contemporaneamente vedo che Gianluca tra mille gemiti sborra sulle lebbra e sulla lingua di Federica, che continua a leccarlo fino a fargli cacciare l'ultima goccia. Io in quel momento chiudo gli occhi e sborro animalescamente: faccio fatica a non emettere alcun rumore. Gli spruzzi di sperma sono belli densi e potenti che finiscono sull' erba del giardino. Federica mi sorride con la bocca imbrattata di sborra e si gode gli ultimi istanti del mio orgasmo.
Con lo sperma che le scorre sulle guance e sul mento, si alza, avanza nuda e bellissima verso la finestra, si ferma un secondo mi sorride per un istante con sguardo complice e divertito, si passa la lingua sulle labbra come a volersi pulire e in un secondo abbassa la tapparella e cala il sipario.


CONTINUA...
 

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