andrico
"Level 1"
Mi chiamo Andrea e nei miei 25 anni di vita ho avuto poche donne, ma soprattutto le poche avute sono state tutte storie importanti. Non sono mai stato tipo da “botta e via” o da tradimento. Questo fino a Luglio 2019…
Non posso dire di essere un Adone dal fisico perfetto, anzi un po’ di pancetta da birra è presente. Per fortuna compenso in altezza con i miei 183 cm.
Ma veniamo alla storia. Avevo da qualche mese superato l’anno di relazione con la mia ragazza del tempo, ci amavamo ed andava tutto bene. I problemi sono iniziati quando nel mio bar di fiducia è stata assunta una barista nuova. Alta, mora con lunghe gambe affusolate, seno piccolo e culo sodo incorniciato da jeans molto stretti. Non era la classica ragazza mediterranea formosa che ti giri a guardare ma aveva una carica erotica pazzesca che fin da subito mi ha colpito in pieno.
Io in questo bar ci vado sempre la mattina prima di iniziare a lavorare per leggere il giornale e rilassarmi un po’. Essendo ormai anni che ci vado sono conosciuto da tutti quindi in neanche 5 minuti mi fu presentata Roberta, ragazza neo diciottenne pronta a lavorare come barista per la stagione estiva. Nonostante la timidezza era una ragazza spigliata, con voglia di imparare e mettersi in gioco.
Cercai di metterla a suo agio fin da subito con qualche battuta sul trattamento che doveva riservare a me in quanto ottimo cliente.
-Mi raccomando, quando mi vedi al di là della strada che attraverso prepara un caffè liscio che arrivo
-Ma certo! Vuoi anche che ti metto lo zucchero?- disse ridendo
-No no. Per quello ci penso io!
Le giornate passavano così, tra il caffè la mattina e qualche pausa giornaliera. Giorno dopo giorno la confidenza aumentava e la sua timidezza cominciava a sparire lasciando spazio al suo vero carattere, quello di una ragazza divertente e autoironica con la battuta sempre pronta. Più il tempo passava più mi piaceva e nonostante non si vestisse mai in modo provocante cominciavo a fantasticare su di lei.
La svolta incominciò verso la fine di luglio quando durante il giorno libero, passeggiando al sole, la vidi in affanno carica di borse di vari negozi.
-Cosa è successo? Regalavano vestiti?
Le domandai una volta raggiunta
-Ma magari! Ho ancora la carta di credito che scotta!
Mi rispose con un tono scherzosamente lamentoso. A quel punto viste le difficoltà le presi di mano qualche borsa e chiesi dove dovesse andare che gli avrei dato una mano volentieri. Dopo qualche protesta poco convincente accettò di essere accompagnata a casa.
-Prima però ci fermiamo a fare aperitivo così mi sdebito!
-Non devi chiedermelo due volte, per l’aperitivo ci sono sempre volentieri. Ma non devi sdebitarti, lo faccio con piacere!
-Va bene va bene andiamo!
-Agli ordini!
Andammo quindi in un bar per l’aperitivo dove scambiammo due chiacchiere. Mi raccontò come aveva deciso di lavorare per potersi permettere le ferie a settembre con i suoi amici e mi confidò che al lavoro si trovava molto bene, cosa che non dubitavo visto l’ambiente.
La mia curiosità vedendo tutte quelle borse ebbe la meglio su di me:
-Ma dimmi un po’! Cosa ti sei comprata?
Qualcosa potevo intuire vedendo le borse ma volevo comunque la conferma.
-Ma che curioso che sei! Comunque qualche vestitino magliette e un paio di costumi per settembre! Principalmente questo poi altro che non posso dire
Concluse scoppiando a ridere. Io la seguii nella risata avendo avuto la conferma di quello che avevo intuito vedendo il sacchetto di Victoria’s Secret. Feci cadere il discorso e ci avviammo verso casa sua dove la salutai per tornare a casa pure io. Non mi aspettavo quello che successe. Nel ringraziarmi mi diede un bacio sulla guancia, niente di che ma totalmente inaspettato. Ricambiai il bacio e tornai a casa.
Tornò tutto alla normalità fino alla settimana dopo, quando una sera mi arrivò un messaggio:
-Ma scusa! L’altro giorno fai tanto il curioso e mi chiedi cosa ho comprato e poi non mi dici come mi stanno i nuovi acquisti!?
Io ci rimango un po’ così. Ripenso a come era vestita, a cosa potesse avere indossato di nuovo
-Scusa ma mi sembrava avessi i soliti pantaloni, bellissimi, ma sempre quelli e la maglia anche mi sembra di averla già vista. Mi sbaglio?
-E' vero, che scema!
Ed è in quel momento che mi arriva una sua foto con indosso l’intimo di Victoria’s Secret… Era allo specchio, vedevo la sua parte frontale, era un intimo molto sexy nella sua semplicità. Mutandina e reggiseno impreziositi da dettagli in pizzo dalle dimensioni molto ridotte. Non si vedeva il suo lato b ma non avevo dubbi sul fatto che fosse molto poco coperto… Non seppi cosa rispondere se non WOW, non ottenendo comunque risposta.
La mattina dopo al solito caffè Roberta mi chiese con un sorrisetto come avessi passato la serata:
-Solto agitata se ti interessa! Ho faticato a prendere sonno. Per fortuna che c’era la mia ragazza ad aiutarmi
Le risposi cercando di provocare una sua qualsiasi reazione. Si limitò a ridere e disse:
-Scusa ma volevo sapere come mi stava, e dalla tua reazione credo mi stia bene…
-Sicuramente ti dona ma per dare un giudizio più preciso dovrei vederlo in tutto il suo splendore! Alla fine ho visto solo una foto allo specchio del davanti… comunque immagino sia per far perdere la testa a qualche ragazzo che troverai in ferie.
-direi di sì! Bisogna sfruttare le proprie armi a disposizione!
-Fai bene Roberta! Brava! Adesso vado al lavoro prima di… lasciamo stare! Buon lavoro!
E me ne andai ridendo.
(continua)
se può interessare vado avanti con il racconto....
Non posso dire di essere un Adone dal fisico perfetto, anzi un po’ di pancetta da birra è presente. Per fortuna compenso in altezza con i miei 183 cm.
Ma veniamo alla storia. Avevo da qualche mese superato l’anno di relazione con la mia ragazza del tempo, ci amavamo ed andava tutto bene. I problemi sono iniziati quando nel mio bar di fiducia è stata assunta una barista nuova. Alta, mora con lunghe gambe affusolate, seno piccolo e culo sodo incorniciato da jeans molto stretti. Non era la classica ragazza mediterranea formosa che ti giri a guardare ma aveva una carica erotica pazzesca che fin da subito mi ha colpito in pieno.
Io in questo bar ci vado sempre la mattina prima di iniziare a lavorare per leggere il giornale e rilassarmi un po’. Essendo ormai anni che ci vado sono conosciuto da tutti quindi in neanche 5 minuti mi fu presentata Roberta, ragazza neo diciottenne pronta a lavorare come barista per la stagione estiva. Nonostante la timidezza era una ragazza spigliata, con voglia di imparare e mettersi in gioco.
Cercai di metterla a suo agio fin da subito con qualche battuta sul trattamento che doveva riservare a me in quanto ottimo cliente.
-Mi raccomando, quando mi vedi al di là della strada che attraverso prepara un caffè liscio che arrivo
-Ma certo! Vuoi anche che ti metto lo zucchero?- disse ridendo
-No no. Per quello ci penso io!
Le giornate passavano così, tra il caffè la mattina e qualche pausa giornaliera. Giorno dopo giorno la confidenza aumentava e la sua timidezza cominciava a sparire lasciando spazio al suo vero carattere, quello di una ragazza divertente e autoironica con la battuta sempre pronta. Più il tempo passava più mi piaceva e nonostante non si vestisse mai in modo provocante cominciavo a fantasticare su di lei.
La svolta incominciò verso la fine di luglio quando durante il giorno libero, passeggiando al sole, la vidi in affanno carica di borse di vari negozi.
-Cosa è successo? Regalavano vestiti?
Le domandai una volta raggiunta
-Ma magari! Ho ancora la carta di credito che scotta!
Mi rispose con un tono scherzosamente lamentoso. A quel punto viste le difficoltà le presi di mano qualche borsa e chiesi dove dovesse andare che gli avrei dato una mano volentieri. Dopo qualche protesta poco convincente accettò di essere accompagnata a casa.
-Prima però ci fermiamo a fare aperitivo così mi sdebito!
-Non devi chiedermelo due volte, per l’aperitivo ci sono sempre volentieri. Ma non devi sdebitarti, lo faccio con piacere!
-Va bene va bene andiamo!
-Agli ordini!
Andammo quindi in un bar per l’aperitivo dove scambiammo due chiacchiere. Mi raccontò come aveva deciso di lavorare per potersi permettere le ferie a settembre con i suoi amici e mi confidò che al lavoro si trovava molto bene, cosa che non dubitavo visto l’ambiente.
La mia curiosità vedendo tutte quelle borse ebbe la meglio su di me:
-Ma dimmi un po’! Cosa ti sei comprata?
Qualcosa potevo intuire vedendo le borse ma volevo comunque la conferma.
-Ma che curioso che sei! Comunque qualche vestitino magliette e un paio di costumi per settembre! Principalmente questo poi altro che non posso dire
Concluse scoppiando a ridere. Io la seguii nella risata avendo avuto la conferma di quello che avevo intuito vedendo il sacchetto di Victoria’s Secret. Feci cadere il discorso e ci avviammo verso casa sua dove la salutai per tornare a casa pure io. Non mi aspettavo quello che successe. Nel ringraziarmi mi diede un bacio sulla guancia, niente di che ma totalmente inaspettato. Ricambiai il bacio e tornai a casa.
Tornò tutto alla normalità fino alla settimana dopo, quando una sera mi arrivò un messaggio:
-Ma scusa! L’altro giorno fai tanto il curioso e mi chiedi cosa ho comprato e poi non mi dici come mi stanno i nuovi acquisti!?
Io ci rimango un po’ così. Ripenso a come era vestita, a cosa potesse avere indossato di nuovo
-Scusa ma mi sembrava avessi i soliti pantaloni, bellissimi, ma sempre quelli e la maglia anche mi sembra di averla già vista. Mi sbaglio?
-E' vero, che scema!
Ed è in quel momento che mi arriva una sua foto con indosso l’intimo di Victoria’s Secret… Era allo specchio, vedevo la sua parte frontale, era un intimo molto sexy nella sua semplicità. Mutandina e reggiseno impreziositi da dettagli in pizzo dalle dimensioni molto ridotte. Non si vedeva il suo lato b ma non avevo dubbi sul fatto che fosse molto poco coperto… Non seppi cosa rispondere se non WOW, non ottenendo comunque risposta.
La mattina dopo al solito caffè Roberta mi chiese con un sorrisetto come avessi passato la serata:
-Solto agitata se ti interessa! Ho faticato a prendere sonno. Per fortuna che c’era la mia ragazza ad aiutarmi
Le risposi cercando di provocare una sua qualsiasi reazione. Si limitò a ridere e disse:
-Scusa ma volevo sapere come mi stava, e dalla tua reazione credo mi stia bene…
-Sicuramente ti dona ma per dare un giudizio più preciso dovrei vederlo in tutto il suo splendore! Alla fine ho visto solo una foto allo specchio del davanti… comunque immagino sia per far perdere la testa a qualche ragazzo che troverai in ferie.
-direi di sì! Bisogna sfruttare le proprie armi a disposizione!
-Fai bene Roberta! Brava! Adesso vado al lavoro prima di… lasciamo stare! Buon lavoro!
E me ne andai ridendo.
(continua)
se può interessare vado avanti con il racconto....