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<blockquote data-quote="V3n3x1an" data-source="post: 19807360" data-attributes="member: 483484"><p>Il giorno seguente al nostro appuntamento, la ragazza che la sera prima mi era sembrata tutt'altro che timida, mandava messaggi pieni di malcelato imbarazzo. Ci vollero una ventina di messaggi quella mattina per farle capire che non c'era motivo per essere imbarazzati e potevamo riprendere dal rapporto che avevamo instaurato la sera prima.</p><p>Quel giorno era anche il mio ultimo lì in Cadore, per quella settimana, perciò ci accordammo per vederci da me nel pomeriggio.</p><p></p><p>Arrivo da me alle 15 di pomeriggio. L'Outfit non era naturalmente quello della sera precedente, ma la faceva promuovere comunque a pieni voti. Scarpe da ginnastica, leggings (quelli push-up) verde militare, maglietta azzurra e felpa bianca con cerniera, una di quelle che vanno ora, manica lunga ma che finiscono appena sopra all'ombelico.</p><p>Arriva e sorridendo imbarazzata, mi da un bacio sulla guancia. La faccio accomodare su uno degli sgabelli della cucina e le offro da bere, stuzzicandola con un: "ma quella di ieri sera qui a casa mia, era la stessa che ora qui mi saluta timidamente con un bacio sulla guancia?" lei, ancora più imbarazzata esclama un "daiii...che ci posso fare, sono in imbarazzo". La prendo in giro qualche altro minuto e poi, mettendo nel lavello i bicchieri mi avvicino a lei e le dico: "mi vuoi salutare come si deve ora?" ed iniziamo a limonare.</p><p>Lei si alza dallo sgabello e, mentre continuiamo a limonare, prima le tocco il culo da sopra i leggings, poi le infilo una mano dentro i pantaloni. Un culo spettacolare. Mentre continuiamo, le abbasso i pantaloni, così da non avere costrizioni e toccare liberamente.</p><p>Lei con le braccia attorno al mio collo, se la sera prima limonava da arrapata, limona con sentimento e lentamente, come a godersi il momento. Andiamo avanti qualche minuto, poi la giro e, mentre le bacio il collo, le tocco il seno e le faccio sentire "l'effetto che mi fa" appoggiandoglielo da dietro. L'erezione sul cavallo della mia tuta era già evidente ma, con movimenti del mio bacino sul suo culo, aumenta sempre di più. Lei muovendosi a sua volta, mi fa capire che lo sente e le piace.</p><p>Mi libero dei pantaloni e abbasso i boxer, subito dopo faccio la stessa cosa con il suo perizoma. Via le felpe e le maglie di entrambi. Mi piazzo ancora dietro di lei, le sue mani appoggiate al bancone della cucina e, mentre continuo a strusciarmi sul suo culo, una mano è nel suo seno e l'altra inizia a masturbarla. Bagnatissima, dopo qualche minuto, mi da l'impressione le tremino le gambe e si lascia andare in avanti appoggiandosi al bancone con i suoi gomiti. Scendo ed inizio a leccargliela da dietro, mentre lei appoggia illuso volto sui suoi polsi. Io lecco e lei si muove e mi guida nei punti che più le piacciono. Le piazzo un morso sul culo al cuore ribatte con un "aaaahhh", in un mix tra piacere e dolore.</p><p>Prendo dal cassetto un profilattico e, dopo averlo messo e vedendo che mi attende ancora piegata a novanta, le piazzo uno schiavo sul culo e poi mi avvicino. Lei lo accompagna dentro con la mano e io inizio lentamente ad entrare ed uscire. Dentro e fuori, dentro e fuori. Poi aumento la velocità e la foga, lei si tiene al bancone e sempre piegata in avanti e con gli occhi chiusi. Io, di tanto in tanto, continuo a rifilare qualche schiaffo al suo lato b che iniziava ad arrossarsi.</p><p>Viene prima del previsto, ma io ne ho ancora per qualche minuto. Lasciandola in quella posizione continuo ad affondare e cerco con un dito di tornare su quello che [USER=114990]@Thejudge79[/USER] ha chiamato "Rai 2". Stuzzioco appena, ma mi blocca per un polso. Tolgo la mia erezione da lei e piegandomi verso il suo orecchio le dico a bassa voce "non me lo dai? Sappi che ti entrerò ovunque". Lei girandosi mi dice una cosa tipo "non ancora; per quello servono più di due incontri" e si mette in ginocchio davanti a me. Mi sfila il profilattico e inizia a farmi un pompino. Temevo me lo mangiasse. Non ha trascurato un millimetro. Leccato l'asta, succhiare le palle ed ingoiato tutto. Su e giù con movimenti della testa anche di lato. Le presi la testa e affondai più in fondo che potevo per qualche secondo. Lei lasciò fare, sollevò gli occhi per guardarmi ma non con uno sguardo di disappunto ma come a voler chiedermi "va bene così?". Ero arrivato.</p><p>Lo tolsi dalla sua bocca e le venni tra viso e petto, poi lasciai che mi pulisse leccando ancora qualche istante.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="V3n3x1an, post: 19807360, member: 483484"] Il giorno seguente al nostro appuntamento, la ragazza che la sera prima mi era sembrata tutt'altro che timida, mandava messaggi pieni di malcelato imbarazzo. Ci vollero una ventina di messaggi quella mattina per farle capire che non c'era motivo per essere imbarazzati e potevamo riprendere dal rapporto che avevamo instaurato la sera prima. Quel giorno era anche il mio ultimo lì in Cadore, per quella settimana, perciò ci accordammo per vederci da me nel pomeriggio. Arrivo da me alle 15 di pomeriggio. L'Outfit non era naturalmente quello della sera precedente, ma la faceva promuovere comunque a pieni voti. Scarpe da ginnastica, leggings (quelli push-up) verde militare, maglietta azzurra e felpa bianca con cerniera, una di quelle che vanno ora, manica lunga ma che finiscono appena sopra all'ombelico. Arriva e sorridendo imbarazzata, mi da un bacio sulla guancia. La faccio accomodare su uno degli sgabelli della cucina e le offro da bere, stuzzicandola con un: "ma quella di ieri sera qui a casa mia, era la stessa che ora qui mi saluta timidamente con un bacio sulla guancia?" lei, ancora più imbarazzata esclama un "daiii...che ci posso fare, sono in imbarazzo". La prendo in giro qualche altro minuto e poi, mettendo nel lavello i bicchieri mi avvicino a lei e le dico: "mi vuoi salutare come si deve ora?" ed iniziamo a limonare. Lei si alza dallo sgabello e, mentre continuiamo a limonare, prima le tocco il culo da sopra i leggings, poi le infilo una mano dentro i pantaloni. Un culo spettacolare. Mentre continuiamo, le abbasso i pantaloni, così da non avere costrizioni e toccare liberamente. Lei con le braccia attorno al mio collo, se la sera prima limonava da arrapata, limona con sentimento e lentamente, come a godersi il momento. Andiamo avanti qualche minuto, poi la giro e, mentre le bacio il collo, le tocco il seno e le faccio sentire "l'effetto che mi fa" appoggiandoglielo da dietro. L'erezione sul cavallo della mia tuta era già evidente ma, con movimenti del mio bacino sul suo culo, aumenta sempre di più. Lei muovendosi a sua volta, mi fa capire che lo sente e le piace. Mi libero dei pantaloni e abbasso i boxer, subito dopo faccio la stessa cosa con il suo perizoma. Via le felpe e le maglie di entrambi. Mi piazzo ancora dietro di lei, le sue mani appoggiate al bancone della cucina e, mentre continuo a strusciarmi sul suo culo, una mano è nel suo seno e l'altra inizia a masturbarla. Bagnatissima, dopo qualche minuto, mi da l'impressione le tremino le gambe e si lascia andare in avanti appoggiandosi al bancone con i suoi gomiti. Scendo ed inizio a leccargliela da dietro, mentre lei appoggia illuso volto sui suoi polsi. Io lecco e lei si muove e mi guida nei punti che più le piacciono. Le piazzo un morso sul culo al cuore ribatte con un "aaaahhh", in un mix tra piacere e dolore. Prendo dal cassetto un profilattico e, dopo averlo messo e vedendo che mi attende ancora piegata a novanta, le piazzo uno schiavo sul culo e poi mi avvicino. Lei lo accompagna dentro con la mano e io inizio lentamente ad entrare ed uscire. Dentro e fuori, dentro e fuori. Poi aumento la velocità e la foga, lei si tiene al bancone e sempre piegata in avanti e con gli occhi chiusi. Io, di tanto in tanto, continuo a rifilare qualche schiaffo al suo lato b che iniziava ad arrossarsi. Viene prima del previsto, ma io ne ho ancora per qualche minuto. Lasciandola in quella posizione continuo ad affondare e cerco con un dito di tornare su quello che [USER=114990]@Thejudge79[/USER] ha chiamato "Rai 2". Stuzzioco appena, ma mi blocca per un polso. Tolgo la mia erezione da lei e piegandomi verso il suo orecchio le dico a bassa voce "non me lo dai? Sappi che ti entrerò ovunque". Lei girandosi mi dice una cosa tipo "non ancora; per quello servono più di due incontri" e si mette in ginocchio davanti a me. Mi sfila il profilattico e inizia a farmi un pompino. Temevo me lo mangiasse. Non ha trascurato un millimetro. Leccato l'asta, succhiare le palle ed ingoiato tutto. Su e giù con movimenti della testa anche di lato. Le presi la testa e affondai più in fondo che potevo per qualche secondo. Lei lasciò fare, sollevò gli occhi per guardarmi ma non con uno sguardo di disappunto ma come a voler chiedermi "va bene così?". Ero arrivato. Lo tolsi dalla sua bocca e le venni tra viso e petto, poi lasciai che mi pulisse leccando ancora qualche istante. [/QUOTE]
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