Esperienza reale Storie di ordinaria follia

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Roba da ricchi - seconda parte

Finora sono stato molto sbrigativo, altri particolari li aggiungerò poi, perché avevo fretta di arrivare a questo momento. Devo dirvi che tutto quello fatto nei venti anni precedenti è stato quasi tutto studiato per arrivare a una situazione del genere, ma prima voglio entrare più nel dettaglio delle nostre descrizioni. Io all'epoca ero uno splendido quasi cinquantenne, alto 1,85 distinto e curato, fisico asciutto ma ho anche i miei muscoli, capelli corti e brizzolati e dei lineamenti molto gradevoli.

Giada invece come ci siamo trasferiti a Roma ha potuto finalmente sfogare tutto il suo esibizionismo. Un paio di anni prima si è rifatta le tette quarta misura, avendo prima una seconda scarsa il risultato è stato una sorta di palloni duri e non molto naturali, con due capezzoloni scuri e giganti. Dal moro poi è passata al rossiccio, che si intonano con le sue lentiggini che non si notano molto, curando poi negli ultimi anni in maniera maniacale il suo fisico, mai così tonico come or anche se il suo culone è ancora soffice proprio come piace a me.

Nella sua nuova vita capitolina più che una bellezza alla Dolce Vita sembrava una bellezza alla Brazzers, giusto per intenderci. Una cavallona sempre succinta a mia totale disposizione, sia fisica che psicologica. Negli anni infatti non ho fatto altro che plasmarla giocando sulla totale venerazione da parte sua e della sua famiglia. Del resto in utto quel tempo il mio è stato un comportamento impeccabile.

I primi tempi a Roma fummo molto impegnati a riarredare casa, rividi dei vecchi amici e ci godevamo quella nuova vita come una coppietta. Ci facemmo delle foto per iscriverci ad alcuni siti di scambisti e ci informammo su alcuni club privè. Lei non si teneva "ma quand'è che iniziamo a fare porcate" non faceva che ripetermi, e io le spiegavo "vedrai mia cara, per la prima volta voglio farti una regalo che gradirai moltissimo".

Per questa nostra prima volta avevo una idea ben precisa. Al paese ogni tanto veniva a scaricare delle merci al nostro negozio Ivan, un bulgaro che descriverlo come taciturno è riduttivo. Alto più di me, magro come uno stecco e totalmente pelato, io l'ho ribattezzato il marziano anche per la carnagione quasi giallastra, viveva di lavoretti per mantenere la figlia e l'ex moglie che stanno in Bulgaria.

Io lo presi in simpatia e gli trovavo sempre dei lavoretti. Negli anni passati al paese legai con il marito di una amica di mia moglie. Avendo lui delle terre, andavo ad aiutarlo a raccogliere le olive quando era stagione, così proposi di far venire anche Ivan naturalmente pagandolo. Una volta visto che poi dovevamo andare a cena, questo ci mise a disposizione uno spogliatoio per farci una doccia e cambiarci.

Nello spogliatoio Ivan si vedeva che tergiversava, così gli chiesi se aveva imbarazzo perché nel caso mi sarei sbrigato e poi uscivo. Lui per non offendermi forse disse no no e iniziò a spogliarsi. Andò a fare la doccia in mutande ma rimasi sbigottito dal rigonfiamento. Probabilmente mi prese per un gay quando lo sorpresi in doccia "ma tu veramente vai in giro con quel coso tra le gambe?". Ivan non ha un cazzo, ha un avanbraccio, una proboscite lunga e larga che termina con una cappella piccola se confrontata al resto.

In seguito si confidò con me: lui considerava quel cazzo una maledizione, ingombrante anche da moscio poche ragazze, puttane comprese, hanno deciso di farsi scopare da lui. In più ci metteva almeno un'ora per venire e in pratica non scopava da anni perché le prostitute da strada non lo volevano. In sincerità mi faceva un po' pena, così miadoperai molto per farlo assumere come autista da un fornitore visto che aveva tutte le patenti e in passato era stato anche camionista.

Era lui il mio regalo per Giada. A Ivan gli spiegai che se si fosse fatto scappare un parola lo avrei fatto licenziare e che non gli avrei più fatto trovare lavoro. Lui era incredulo e disse che avevo la sua parola. Così una sera dissi a mia moglie che volevo legarla a pecora, a casa avevamo tante di quelle cose che potevamo fare concorrenza a un sexy shop, e le legai mani e piedi ai quattro lati del letto.

Iniziai così a sculacciarla e a insultarla, cosa che lei adorava, poi andai alla porta e feci entrare Ivan. "Ma che cazzo ma sei matto!!" mi urlò, e io ridendo dissi al mio amico "Ivan dai il tuo regalo alla mia signora". Lui imbarazzatissimo si spogliò mostrando il suo cazzone gigantesco ed eretto "oddiooo ma è finto??" esclamò Giada prima che non fui io a ficcarle il cazzo in bocca. "Vedi Ivan, così devi fare" gli dissi mentre cercavi di spingerle il cazzo più in fondo possibile. Nonostante la grande bocca di mia moglie, quando fu il turno dell'altro riusciva a prenderlo meno di un quarto.

Così iniziai a spingerle la testa verso quel cazzone, con lei che ogni volta soffocava implorandoci di scoparla. Invece andammo avanti così a lungo, ma poi ci fu un problema: nessuno dei preservativi che avevamo riusciva ad entrare a Ivan. Così iniziai a scoparla io da dietro ed era un autentico lago. Visto che aveva le mani bloccate, come le toccai il clitoride da sotto tempo un minuto e venne in maniera fragorosa.

Io non è che resistetti più di tanto e le sborra sul culone, per poi slegarla permettendole di dedicarsi a due mani al cazzone di Ivan. Lui non faceva una piega, era una sfinge immobile e inespressiva, si limitava solo a palparle le tette. "Io non resisto, lo voglio dentro" disse Giada, e così anche senza preservstivo si impalò su quella mazza. Nonstante la mia signora sia molto aperta, entrava solo la metà ma era sufficiente per portarla ad avere una serie di orgasmi a raffica.

Io eccitato da quella scena presi il lubrificante e mi piazzai dietro, mettendolo nel culo a mia moglie per quella che è stata la sua prima doppia. Le sue urla credo si siano sentite in tutto il quartiere, anche perché dopo un po' iniziai a pomparla forte. Dopo un cinque minuti le venni nel culo, ma Ivan ancora non dava segni di cedimento. Mia moglie alora se lo portò in doccio e dopo una interminabile spagnola venne in maniera indicibile: almeno dieci schizzi densi che le ricoprirono le tette e la faccia, sembrava uscita da un bukkake.

Quando andò via tranquillizzai Giada sulla sua discrezione e da quel giorno Ivan è entrato stabilmente nei nostri giochi, lo è tuttora, tanto che dopo aver fatto alcune foto di lui all'opera con mia moglie decidemmo di mettere un annuncio dove ci proponevamo come coppia+singolo superdotato. Dopo poche ore dal nostro esordio su un paio di siti, avevamo la casella dei messaggi privati quasi piena...
 
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Roba da ricchi - terza parte

Prima di riprendere nella narrazione della storia ho pensato che potesse essere giusto fare alcune precisazioni. Quando una coppia come la nostra decide di darsi alla trasgressione dietro ci sono mesi se non anni di discorsi, di ipotesi e di ripensamenti. Vedere la propria moglie con un altro e viceversa non è come farsi una birra, finito il sesso si ritorna nella quotidianità e se il rapporto non è forte e l'intesa alta, c'è il forte rischio che ci si possa scottare.

Nella mia vita sostanzialmente ho incontrato quattro tipologie di coppie: 1) lui e lei innamorati e pienamente complici nei giochi 2) lei succube di lui che accetta di andare con altre coppie solo perché come se si sentisse "costretta" dal marito 3) lei troia e lui che accetta i giochi per il timore di perderla 4) lui e lei che decidono di scambiare solo per evitare di mettersi le corna a vicenda.

Noi siamo un mix tra il primo e il secondo profilo: dopo aver letto alcune cose a riguardo ritengo di essere un manipolatore, ma fortunatamente per la mia famiglia non cattivo. Negli anni ho plasmato mia moglie a essere totalmente succube di me e i miei suoceri ad appoggiare ogni mia scelta: fortunatamente loro hanno fatto bene ad ascoltarmi e adesso sono ricchi come la loro figlia e i loro nipoti.

Giada però non è ascrivibile al secondo profilo in quanto è una vera porca, che per anni ha represso i suoi desideri solo per non sputtanarsi e perché io le dicevo che non era ancora il momento giusto, un po' come la pubblicità del Maccalan di qualche anno fa. Lei è una che ha perso la verginità nel furgone di un cinquantenne che portava la verdura al suo negozio e che, prima di conoscermi, si era scopata molti suoi amici e clienti del negozio. Diciamo che i genitori quando l'hanno vista sposata si sono molto tranquillizzati visto che le voci correvano molto.

Lei in compenso mi ha raccontato ogni avventura nel minimo dettaglio, comprese le sue frequenti masturbazioni furiose con i giornaletti che vendevano nella parte adibita a edicola. Ancora oggi ha la fissa del porno, ne guarda tantissimo masturbandosi anche più volte al giorno. Se lei ardesse dalla voglia di scoparsi uno, non lo farebbe mai senza il mio permesso. Al tempo stesso, se io le dicessi di spompinare un cane sono sicuro che lo farebbe. Ecco chi siamo.

Dopo l'incontro con Ivan ne seguirono altri sempre a casa nostra. Ordinammo dei preservativi extra large che, a fatica, gli entravano e ci facemmo delle grandi scopate tutti e tre. Giada provò anche a farsi inculare un paio di volte dopo che l'avevo abbondantemente pompata io ma, nonostante gel di ogni tipo, più di un minuto non riusciva a tenerlo dentro e sempre con grande lentezza.

Nonostante i tanti messaggi ricevuti passarono dei mesi prima che facemmo degli incontri ma, in questo lasso di tempo, abbiamo ugualmente trasgredito molto. Come avevamo in programma da tempo facemmo diversi viaggi nelle capitali europee, andando poi la sera in rinomati club privé dove facemmo i nostri primi scambi. Giada fu entusiasta delle lesbicate fatte, anche perchè riuscivamo sempre ad approcciare con le migliori coppie, ma non disdegnammo anche piccole orgie con alcuni singoli: a Parigi e Londra provò anche alcuni cazzi neri, ma tranne uno gli altri non erano granché.

Il primo incontro in Italia fu con una coppia molto bella, purtroppo solo di passaggio, senza che partecipasse anche Ivan. Laprima volta che c'era anche lui fu una delusione: la lei iniziati i primi approcci disse che avrebbe voluto scopare solo con me, così dissi a entrambi che potevano tranquillamente rivestirsi e tornare a casa. Il lui mi scrisse a lungo perchè non ci passava che non si era scopato mia moglie ma alla fine lo bloccai.

Come vedrete sto cercando di andare abbastanza veloce perché voglio arrivare al momento in cui ha avuto inizio la mia quarta vita. Da alcune settimane chattavo con Peppe, un imprenditore cinquantenne proprietario di una florida attività nel campo dell'alimentare. Alto e con qualche chiletto di troppo, ha un'aria molto da bonaccione con la barba sempre fatta e i capelli che iniziano a cadere.

La moglie Alessia è una splendida qarantacinquenne: bionda e alta 1,75, occhi scuri e qualche rughetta di troppo che scompaiono quando è truccata, il suo punto di forza è senza dubbio il culo rotondo e abbondante, molto simile a quello di mia moglie che però è più tonico. A detta del marito il suo seno terza misura da ragazza era eccezionale, ora si difende anche se le due gravidanze e il passare del tempo lo hanno affievolito. Molto belli sono i capezzoli, capaci di diventare autentici chiodi quando è eccitata.

Loro si presentavano come coppia con lei molto bsx ma Peppe insistette molto quando ci invitarono da loro a portare anche Ivan. Loro abitavano fuori città in una villa molto bella e ci accolsero in una sorta di mansarda mentre i figli adolescenti erano al piano terra, cosa che ci meravigliò non poco. La serata fu molto piacevole, qualche drink e musica giusta e dopo poco le due donne erano già lì che si baciavano.

Alessia del resto ci aveva accolto con un completino in latex che lasciava scoperte le chiappe e tacchi vertiginosi che la rendevano più alta del marito. Mia moglie invece era con un vestito rosso corto e autoreggenti neri come le scarpe alte: vederle lesbicare con grande passione fu molto eccitante, fino a quando Giada le disse "adesso ti faccio vedere una cosa...". La portò così ai piedi di Ivan lo spogliarono e iniziarono un doppio pompino da urlo. Il mio amico poi messo il preservativo iniziò a scoparle a turno lentamente ma facendole ugualmente urlare dal piacere. Poi ci unimmo anche noi mariti e Peppe mise in mostra un cazzo normale, diciamo sui 16/17 cm ma perfettamente in tiro. Scopammo inizialmente con lei lei a pecora e noi uomini dietro la moglie dell'altro, con entrambe che poi leccavano il cazzo di Ivan e si baciavano con passione tra gemiti di piacere.

"Inculala questa troia" dissi dopo un po' a Peppe sperando che sua moglie mi concedesse di fare altrettanto. Così fu e il suo culo era ben rodato e dopo qualche minuto riuscivo perfettamente ad affondare tutta la mazza. Entrambe fecero doppie con Ivan piantato sotto in figa, a mia moglie noi due mariti glielo mettemmo entrambi in figa strappandole un orgasmo impetuoso. Giada poi volle anche Ivan in culo e questa volta riuscì a scoparlo per diversi minuti, anche se entrava solo la cappella e una minima parte dell'asta. Quando poi io mi piantai sotto e Ivan entrò nel culo di Alessia anche lei ebbe un orgasmo rumorosissimo: il marito non resistette e le sborrò in faccia e poco dopo io feci altrettanto. Per fanire Ivan invece servì la solita doppia spagnola prima che imbrattasse le due donne con una serie di copiosi fiotti.

Quando andammo via mi accorsi che la mansardina non era insonorizzata e probabilmente i figli avevano sentito tutto o quasi, magari anche quello Peppe mi urlava di "rompere il culo a questa lurida troia". Senza dubbio era stata una bella serata e rimanemmo in contatto: lui mi scriveva quasi ogni sera, chiacchierando spesso anche del più e del meno, soprattutto calcio e motori. In verità mi stava facendo una sorta di test che evidentemente superai visto che, qualche tempo dopo mi invitò a pranzo al Centro.

"Ho parlato di voi con alcuni amici che vorrebbero molto fare la vostra conoscenza". Gli dissi che non era un problema se questi amici erano ok in tutto come loro. "Non sono persone come le altre, difficile spiegarti a parole" mi disse facendomi incuriosire molto. "A calcetto come te la cavi" mi chiese, "benino" risposi ridendo e così disse che a breve mi avrebbe fatto sapere.

Parlai con Giada e la cosa la intrigò molto. Dopo uno o due giorni non ricordo Peppe mi scrisse "partita a calcetto ore 21, centro sportivo xy. Fai venire anche tua moglie e il tuo amico con la proboscide a posto del cazzo". Fortunatamente Ivan era libero ma lui disse che a calcio era negato ma gli spiegai che non era un problema. Mia moglie si presentò con un giubbino corto sopra a un abito corto e scollato. "Ma devo scopare con tutta la squadra?" mi chiese il giorno prima, "boh" le risposi io con un sorriso dandole un bacio.

Ci presentammo puntuali in un circolo che si trovava in una zona centrale ma appartata al tempo stesso. All'ingresso c'era un vigilantes, un tipo tarchiato e super palestrato, quelli che non hanno il collo e hanno braccia che sembrano prosciutti, che ci indicò il parcheggiò e dove poi proseguire. Come varcammo quel cancello si può dire che iniziò la mia quarta vita. Ad attenderci c'erano Peppe, già pronto per scendere in campo, insieme a Davide e Cristiana, Cris per tutti.

Lui è un notaio sulla sessantina, basso e in sovrappeso con i capelli bianchi e ricci e un'aria quasi da Babbo Natale. Molto ben vestito e sorridente, lui è il proprietario di quel circolo sportivo nonostante probabilmente non muova una foglia da anni. Due piccoli particolari di Davide: è ricchissimo quasi da far schifo grazie a un immenso patrimonio mobiliare di famiglia e, soprattutto, è la seconda persona più perversa e cattiva che io abbia mai conosciuto.

Cris è un po' più giovane di lui e a differenza del marito è in splendida forma, tanto da dimostrare una decina di anni in meno. Alta 1,70, bionda con i capelli lunghi fino alle spalle, ha un fisico palestrato con un sedere tonico e non troppo grande e un seno rifatto terza misura. Piccolo particolare su di lei: senza dubbio è la persona più perversa e cattiva che io conosca, più del marito. Insieme sono una coppia capace di muovere come marionette diverse persone, tutto nel nome della loro smisurata depravazione.

Cris prese mia moglie sotto braccia e la portò verso una specie di cottage, dicendo poi mentre guardava verso Ivan "anche lui viene con noi vero?". Peppe e Davide mi guardarono e io dissi "certo, a calcio Ivan è proprio negato". Mi andai a spogliai e feci conoscenza anche degli altri: c'erano ragazzi più giovani, due di colore, e altri della mia età. Giocammo in un clima di grande allegria per oltre un'ora e poi, dopo la doccia, trovai Davide fuori la porta che con un grande sorriso mi disse che mia moglie mi stava aspettando al parcheggio.

Ci salutammo come se fossimo grandi amici da una vita, poi in macchina Giada mi raccontò come aveva passato la serata. Come entrati nel cottage Cris la bloccò subito e iniziò a baciarla. Inizialmente era dolce ma poi iniziò a essere autoritaria come capì che mia moglie poteva essere una ottima schiava. Le fece leccare i suoi tacchi, poi la fica mentre la incitava dandole della stronza e della troia.

Poi indossato un strap-on la penetrò sia davanti che dietro. In quel momento entrò Davide con un bicchiere in mano. Si iniziò a masturbare mostrando un cazzo abbastanza piccolo ma largo e duro. L'uomo si avvicinò a Ivan, gli tirò fuori il cazzo e iniziò a segarlo. "Ehi hai mai visto una cosa del genere" disse rivolgendosi alla moglie mentre lei era sempre intenta ad inculare mia moglie. Ivan poi mi confessò che era in forte imbarazzo ma non disse nulla.

Cris poi disse a Ivan di unirsi e di prendere il suo posto. Iniziò a inculare mia moglie piano e soltanto per pochi cm, fino a che Cris sbottò "sei una troietta da nulla, ora ti faccio vedere io" dando un ceffone a pia moglie. La donna si mise un paio di dita nel culo, prese un po' di gel e poi si impalò sul cazzone del mio amico. A detta di Ivan se lo prendeva più della metà e di gran ritmo, mentre Davide ficcava il cazzo fino alla gola di mia moglie fino a sborrarle in bocca.

Poi fecero una sorta di trenino: Ivan nel culo a Cris e lei nel culo di mia moglie con il cazzo finto. Davide intanto sputava in faccia e Giada e le urlava di tutto. Mia moglie disse che raggiunse l'orgasmo quando l'uomo le affondò il viso tra le sue chiappe ordinandole di leccargli il buco del culo. Cris invece venne con il cazzo di Ivan nel culo e la lingua di mia moglie sulla fica: a detta di loro due quando raggiunse l'orgasmo sembrava indemoniata e si lanciò a terra come tremante. A quel punto tornarono a essere gentili e se ne andarono a ricomporre senza che Ivan fosse venuto.

Quando fummo da soli le dissi "ci vuoi tornare in quel posto?". Mia moglie uscendo dalla doccia con una espressione molto stanca mi disse "beh, perchè no... cioè se tu lo vuoi io in fondo sono stata bene". Da quel momento le nostre vite non sono state più le stesse.
 

sparalesto

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Ciò, ho letto tutto il racconto ,devo dirti che scrivi benissimo coinvolgendo chi legge in maniera spettacolare.
Complimentoni.
Sono in attesa del seguito 🙂🙂
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Roba da ricchi - Quarta parte

Arrivati a questo punta della storia devo fare una sorta di salto temporale, fino a quando io e mia moglie entrammo in pianta stabile in quella sorta di "club", stringendo anche amicizia con diverse altre persone. Tutto comunque ruotava intorno a Davide e Cris e al loro centro sportivo. Come vi ho già detto si tratta di una struttura abbastanza centrale ma al tempo stesso poco visibile, con una entrata sempre vigilata e semi-nascosta da alberi e siepi. All'interno dopo un viale brecciato ci sono una struttura che funge da bar-ristorante (piccolino ma molto carino e con una grande tv per vedere le partite), il cottage dove hanno portato la prima volta mia moglie con al piano terra un grande salone e al piano sopra alcune camere molto belle, una palestra con annessi spogliatoi e piccola spa con tanto di piscina, un campo da tennis e uno da calcetto.

Naturalmente è un circolo tassativamente riservato ai soci, ovvero soprattutto coppie disinibite e uomini molto particolari che a mano a mano vi andrò a presentare. Ho scelto questa soluzione perché andando in ordine strettamente cronologico avrei allungato troppo il discorso. A mia moglie l'unica cosa che mancava della nostra precedente vita erano le amiche, tanto che il fine settimana spesso tornavamo in paese quando eravamo liberi.

Poco dopo la nostra prima serata al circolo iniziò invece a frequentare un negozio di abbigliamento, piccolo ed esclusivo situato in una via laterale del Centro, di proprietà di Cris che lo gestiva insieme a Imma. Se mia moglie, Alessia e Cris possono essere tranquillamente definite delle belle milfone, Imma nonostante sia sulla quarantina invece è soltanto una gran figa: alta 1,80 con un fisico snello e incredibilmente sodo, il suo culo alto e rotondo è un pietra, ha un seno rifatto terza misura con dei capezzoli piccoli e scuri, mora con capelli lisci e lunghi fino alle spalle con occhi neri si è gonfiata un po' anche le labbra.

Lei è rumena e viene da una famiglia molto ricca. Fin da ragazzina è stata molto inquieta: appena finite le superiori aveva 19 anni quando scappò di casa e per mantenersi girò alcuni film porno; quando il padre la recuperò la mandò a studiare in Italia facendola scortare da due sgherri che venivano però puntualmente "corrotti" a suon di pompini. Oltre a portare avanti l'università per far mangiare la foglia ai genitori, Imma a Roma iniziava a frequentare locali e "festicciole" dove fece la conoscenza di Davide e Cris. Tra le due donne fu una sorta di amore a prima vista, ma per tranquillizzare i genitori ecco che Davide tirò fuori dal cilindro Giancarlo, un negoziante in difficoltà economica che in cambio di un prestito a fondo perduto accettò di sposare Imma. In pratica lui ora sta a casa con la figlia di dieci anni e lei fa un po' quello che vuole.

Giada così iniziò a frequentare ogni giorno il negozio di Imma dove spesso poi c'erano Cris e Alessia. Poi insieme andavano in palestra al circolo e poi acora a chiacchierare oppure al negozio. Naturalmente non era una amicizia "normale" visto che le tre donne spesso abusavano letteralmente di mia moglie. A lei piaceva molto essere sottomessa a loro e incassato il mio niente in contrario godeva nell'essere umiliata in ogni modo. Terminati i giochi, tornavano subito a essere quattro normali amiche.

Io feci una cosa simile non tanto con Dario, con il quale oltre alla perversione e alla passione per il calcio mi accomunava ben poco, quanto con altri personaggi che frequentavano il circolo. Con loro giocavo a tennis, a calcetto e favo palestra, ma anche uscivamo insieme e ci vedevamo le partite della Roma seguendo i giallorossi a volte anche in trasferta. Si trattava di un gruppo di persone per cui questo racconto si poteva chiamare anche Amici miei oppure. I vitelloni, visto che sono tutti uomini sempre pronti a scherzare e soprattutto a fare grandi porcate.

Con calma entrerò più nel dettaglio ma prima voglio raccontarvi una vicenda che in qualche modo può farvi capire che tipo di persone sono Davide e Cris. Loro hanno un figlio, Gianmaria un tontolone spedito subito a studiare all'estero, mentre si può dire che abbiano una sorta di figliastro, Mirko, che invece si tengono ben stretto. Lui è il figlio di una loro ex domestica che a differenza di Gianmaria è bello (alto, moro con grandi spalle, ma i suoi lineamenti sono da attore quasi alla Raul Bova) e brillante (al tempo era studente di giurisprudenza mentre ora è laureato).

Una cosa che ti colpisce subito di Mirko, oltre al suo sedere a detta di mia moglie, è la sua incredibile educazione e gentilezza. Le sue buone maniere però n qualche modo cozzano con le sue abitudini sessuali: da sempre è una sorta di giocattolo sessuale nelle mani di Davide e Cris, pronto a fare qualsiasi cosa per non deludere i due come l'adepto di una setta disposto anche a morire per il suo santone.

Questa vicenda è accaduta le prime settimane che frequentavamo in maniera costante il circolo. Davide e Cris erano stati a un evento mondano e la donna tornò a casa furiosa perché, a suo avviso, una donna l'aveva riguardata con uno sguardo di disprezzo e la stessa cosa aveva fatto il marito. Il suo unico desiderio così diventò quello di distruggere in qualche modo la vita di quella coppia.

Il lui è uno stimato chirurgo, una persona distinta e brizzolata oltre la cinquantina, mentre la moglie è insegnante ed è una bella donna: niente di eccezionale o di appariscente, anche lei abbastanza alta sull'1,75, mora e mediterranea con qualche chiletto di troppo nella vita. Il seno è piccolo mentre le cosce sono tornite e il culo grande e morbido. Hanno due figlie: la più grande è laureata in medicina e sta in una città del nord, mentre la più piccola studia materie umanistiche, di preciso quale ora non ricordo.

Davide insieme a noi li "studiò" tramite i profilo social e decise di utilizzare Mirko per avvicinare la figlia più piccola nonostante questa fosse fidanzata. Questa ragazza Eleonora è una ragazza che ha come immagine di profilo una foto di lei che suona il pianoforte, occhi molto belli e chiari ma lo sguardo è un po' miope. Biondina sotto i vestiti mai succinti ha un bel fisichetto con soprattutto un bel seno con una terza soda grazie anche ai suoi venti anni.

Mirko la come pedinò per un po' e la approcciò in una biblioteca dove a ragazza andava spesso. Vi giuro che la cosa andò avanti per circa un mese in cui Mirko con un sangue freddo da agente kgb sotto copertura pian piano entrò in confidenza con la ragazza. Con la sua bellezza e i suoi modi alla fine la fece invaghire e poi, sempre senza mai forzare la mano o affrettare i tempi, un pomeriggio la baciò con lei che inizialmente si stette per poi scappare via.

Seguirono giorni di chat fiume fino a che lei non accettò di andare a casa di Mirko, un bell'appartamentino in zona Trastevere. Il ragazzo poi ci raccontò minuziosamente la scopata: la scopò con gentilezza anche perché era stretta a suo dire (Mirko ha un cazzo lungo sui 18/19cm ma più largo della media) venendo poi nel preservativo. In particolare ci disse che aveva due tette veramente spettacolari, non enormi ma di marmo.

Davide esultò tanto da telefonare subito a Cris, ma la loro "vendetta" era appena iniziata. Eleonora si innamorò perdutamente di Mirko e lui, senza mai esagerare, le fece fare i primi pompini scopandola in posizioni sempre più spinte. Arrivò così il momento in cui la ragazza gli disse che voleva lasciare il suo ragazzo e stare solo con lui. Mirko si prese qualche giorno di tempo e si presentò direttamente dai genitori piombando mentre loro stavano facendo pranzo in un bar.

Gli disse che lui era l'amante di sua figlia, che lei voleva lasciare il suo ragazzo e seguirlo in Spagna dove lui si sarebbe trasferito a breve per fare l'artista di strada (cosa inventata). I due trasalirono e dissero che si stava inventando tutto e che avrebbero chiamato la polizia. Il ragazzo così prese il cellulare e fece vedere le chat con la figlia, con la madre che a sua detta per poco non svenne.

"Tranquilli non voglio portarmela dietro ma lei vuole a tutti i costi venire con me e alla fine la cosa potrebbe essere pure ok visto che una troietta come lei mi potrebbe far comodo per tirare su qualche soldo facendola scopare in qualche bordello". Poi Mirko fece l'affondo "però ci sarebbe un modo per sistemare tutte le cose" e il dottore subito "quanti soldi vuoi lurido bastardo". Allora Mirko sorrise e dette alla donna un foglio, dopo quella volta spesso abbiamo poi fatto il gioco del "papello", dicendole che c'era anche il suo numero nel foglio. e che aveva due giorni di tempo per pensarci. Naturalmente prima di lasciarla sola disse che se avessero detto una sola parola a Eleonora allora sarebbe diventato molto cattivo con lei.

Nel foglio c'erano le condizioni di Mirko: due ore di orologio da passare a casa sua, lei doveva essere a sua totale disposizione e lui assistere senza dire una parola, lei doveva vestirsi da troia (gli doveva mandare prima una foto e lui poi approvava), doveva prenderlo nel culo, ingoiare la sborra e farsi pisciare in bocca. L'uomo lo chiamò qualche ora dopo supplicandolo di accettare soldi, anche tanti.

I due genitori furono anche molto sfortunati: ingaggiarono due rumeni per dare una lezione a Mirko ma uno di questi due era molto amico di Imma e conosceva bene sia Davide che Cris e Mirko. Mirko così mandò al medico lo screen di una chat tra lui e uno dei rumeni, dicendogli che siccome volevano fare i furbi allora le condizioni cambiavano: alla festicciola si sarebbero aggiunti due sue amici,l'incontro sarebbe durato tre ore invece che due, la donna avrebbe dovuto anche prenderli due insieme nel culo e il marito avrebbe dovuto leccare la sborra e i cazzi dei tre ragazzi, pena anche una denuncia per aver cercato di assoldare due picchiatori.

L'uomo arrivò a offrire veramente tanti soldi ma, di fronte a un ultimatum di Mirko, alla fine la coppia accettò provando a trattare sulle cose da fare "certe cose noi non le abbiamo mai minimamente fatte", ma il ragazzo fu irremovibile . Davide gioiva come un bambino e Cris spiegò a Mirko e Giorgetto, il tipo tarchiato e palestrato che fungeva da vigilantes al circolo, quello che avrebbero dovuto fare. Il terzo ragazzo presente poi era il rumeno amico di Imma visto che era bsx in quanto spesso lavorava come gigolò per ricchi uomini.

Io ero un mix tra l'eccitato e lo sbalordito, mentre Giada era terribilmente eccitata da questa storia nonostante sia anche lei una premurosa madre di famiglia. Ricordo benissimo quando Mirko arrivò al circolo tutto soddisfatto dopo che aveva incontrato i coniugi. I presenti lo accolsero quasi in trionfo, poi lui iniziò a raccontare minuziosamente cosa era successo come lo aveva catechizzato di fare Cris.

Il ragazzo aveva dato delle precise indicazioni sul vestiario di lei che doveva indossare fin da quando usciva da casa. Il marito dovette mandargli una foto: trucco molto pesante, giubbino di pelle corto con sotto reggiseno nero in bella vista, gonna cortissima appena sotto le chiappe, autoreggenti nere che arrivavano a metà coscia con tanti di reggicalze in bella vista, poi tacco alto.

Ordinarono al marito di spogliarsi e di mettersi su una sedia, poi li prendevano in giro dicendo che tutti vedendola così vestita avrebbero pensato che fosse una puttana da quattro soldi. Per la prima mezzora la scoparono a turno in bocca e figa, iniziandole poi a preparare il culo. A detta di Mirko la donna ha pianto per tutto il tempo senza però negare nulla e ciucciando e leccando i cazzi senza risparmiarsi, mentre il marito era impietrito ma ogni tanto aveva delle erezioni.

Ebbero la pietà di farla inculare per primo dal rumeno che ce l'aveva più piccolo, Giorgetto ha un cazzo lungo sui 15cm ma molto largo soprattutto alla base, così come cedettero alle suppliche dei due quando le chiesero di pulire con la bocca la merda che si era appiccicata ai loro preservativi (se la cavò con la promessa di una pulizia più accurata che subito fece). Per Mirko inizialmente il culo della donna era stretto ma di certo non quello di una verginella, Poco dopo però i tre arrivarono al limite così fecero mettere marito e moglie vicini iniziando a sborrare sulle loro facce, obbligandoli poi a baciarsi.

Tra gli insulti obbligarono poi i due a sbocchinarli per farli tornare duri, poi misero lei e pecora e il marito con la faccia vicino al suo culo: a lui obbligavano a succhiarli e a metterli il preservativo prima di metterlo nel culo alla moglie. Quando il culo fu abbastanza allargato provarono più di una volta a fare una doppia anale ma senza successo: la donna gridava da matti e alla fine desistettero visto che avevano paura di procurarle qualche lacerazione.

Allora ripiegarono con una doppia in fica e delle doppie penetrazioni tradizionali. Andarono avanti a lungo costringendo il marito anche a leccare ogni volta il buco del culo della moglie ormai oscenamente aperto. Dopo diverso tempo portarono i due in bagno e i tre iniziarono a pisciare in faccia alla donna tenendoli con la forza la bocca aperta. Poi spettò al marito il compito di pulirla naturalmente con la lingua.

Tutto finito? Assolutamente no. Prima che i tre sborrassero di nuovo passò un'altra mezzora di insulti, inculate e doppie. Alla fine però Mirko fu di parola visto che la sera stessa troncò con Eleonora, dicendole che non voleva mettersi con una troietta come lei che tradiva il ragazzo e che avrebbe potuto fare lo stesso con lui. Ovviamente tutta questa vicenda ebbe dei risvolti psicologici tremendi su quella famiglia.

La ragazza ebbe un periodo di forte depressione ma fortunatamente ne uscì fuori e ora vive una vita normale ed è sposata con il suo fidanzato. Cris invece si prese la sua "rivincita" fermando la coppia mentre era a passeggio chiedendo al medico "scusi una domanda, cosa si prova a leccare lo sperma e il piscio dalla faccia di sua moglie?" e poi se ne andò lasciando i due impietriti.

Ecco questo è una vicenda che ho voluto subito raccontarvi per capire con che persone abbiamo a lungo frequentato.
 
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Precisando che in questa fase procederò in maniera sfalzata e non in ordine temporale, proseguo nella presentazione degli altri componenti principali dell'allegra brigata. Un personaggio fondamentale di questa incredibile storia è Teodoro, Teo per tutti. Si tratta di un omone di 45 anni, con il fisico da rugbista molto corpulento ma di certo non grasso. Alto quasi 1,90 è biondino ricciolino con i capelli sempre molto corti. Non bellissimo ma neanche con particolari difetti, è dotato di un grande carisma e soprattutto di una mazza non solo lunga credo sui 23/24cm, ma anche molto larga e venosa.

Non sono mai stato geloso riguardo mia moglie tranne che nel suo caso: solo lui infatti è riuscito nel tempo ad ammaliare e sottomettere totalmente Giada al pari di quanto sia nelle mie corde. Nonostante questo io e lui siamo sempre andati molto d'accordo, anche se abbiamo un carattere diametralmente opposto: più taciturno e riflessivo il mio, molto più espansivo il suo. Però ci siamo presi subito, tanto che più volte lui mi ha detto di avere grande simpatia per me e di riporre grande fiducia nel nostro rapporto.

Lui è il braccio destro di Davide: per lui gestisce una azienda di consulenza e di import/export che è il veicolo di molti dei loro giri poco puliti. Per farvi capire quanto sia forte e dominante il suo carattere, basta che vi dico che è l'unico capace di rispondere e zittire Cris. In alcuni giochi che abbiamo lui si è spacciato per il marito di Imma (il vero marito l'avrò visto un paio di volte in vita mia) così da poter organizzare dei festini per sole coppie dove le malcapitate lei che contattavamo subivano un trattamento devastante, ma di questo vi racconterò più avanti.

Una storia può ben raccontare il personaggio Teo. Si trovava in un magazzino dove teneva in deposito della merce. Arrivato il camion da caricare, finita l'operazione l'acquirente lo ha saldato in contanti con il denaro tutto dentro uno zainetto. Prima di andare il mio amico zaino in spalla è andato al gabbiotto per pagare la mensilità alla padrona del deposito, una signora sulla sessantina portati molto male. All'interno però c'era anche Ida, una bella ragazza che lavorava part-time lì come segretaria, arrotondando visto che da fuorisede stava per laurearsi nella specialistica in economia.

Ida è una bella ragazza: alta e slanciata, mora con lunghi capelli lisci, ha un viso piccolo abbellito dalle lentiggini appena percettibili. Il seno è piccolo ma sodo e ben fatto, mentre il culo è un po' più abbondante in confronto al corpo quasi filiforme. Teo come la vede prende dallo zaino una mazzetta di banconote, a sua detta saranno state circa mille euro, poi le dice "vuoi guadagnarti anche tu qualcosa? Allora seguimi in bagno" così lui prende e si avvia verso i servizi lasciando la porta aperta.

Poco dopo entra la ragazza e si ferma davanti a lui. Teo fa per allungare il denaro poi, come anche lei allunga la mano, la ritrae dicendo "ahahahah, te li devi meritare però". La ragazza così si inginocchia e abbassati pantaloni e mutande sottovoce esclama un "wow..." come il pisellone le si manifesta in tutta la sua grandezza. Teo così ci ha raccontato che ha iniziato un pompino molto lento, quasi inesperto, fino a che l'uomo non l'ha fatto alzare, le ha dato i soldi, poi come lei se li è messi in tasca l'ha appoggiata al lavandino, abbassandole i pantaloni.

Dopo una leccata l'ha penetrata da dietro senza preservativo. "Anche se bella bagnata era molto stretta, così inizialmente sono andato pieno" poi ci raccontò. Nonostante la scarsa pulizia del bagno, si sedette sul water e dopo aver denudato la ragazza l'ha fatta impalare su di lui faccia a faccia. In quella posizione, Ida non si è negata nel baciarlo con passione, per poi bloccarsi con tutta l'asta piantata dentro, muoversi di bacino, e venire rumorosamente diventando tutta paonazza.

"A quel punto era un lago e ho iniziato a scoparla forte, la prendevo per il bacino e la martellavo a più non posso, alla fine me la sono scopata un paio di minuti anche in piedi con lei a cavalcioni". Poi come finale "le ho messo la cappella in bocca, iniziando a segarmi con la mano destra e tenendo la sua testa ferma con la sinistra, fino a che le ho sborrato in gola obbligandola a non staccarsi, ma la stronzetta poi ha risputato tutto...".

Teo poi si è tirato su i calzoni, le ha lasciato il suo biglietto da visita e l'ha salutata mentre lei era ancora in ginocchio con la sborra che le calava dalla bocca. Quella sera l'ha ragazza gli scrisse, poi Teo la chiamò e lei gli disse che "quella stronza della vecchia ha voluto che le dessi metà dei soldi, non è giusto!". Teo la liquidò con un laconico "queste sono cose vostre", ma poi lei gli fece "se vuoi ripetere a me piacerebbe, anche a meno soldi ma per favore non in quel bagno lurido...". Teo allora le chiese quali fossero i suoi paletti e lei "io qui a Roma ci sto dal lunedì al giovedì, poi il fine settimana vado dal mio ragazzo. Non ho particolari paletti, solo diciamo che con il tuo arnese non credo che riuscirei a fare dell'anal".

Teo la sera dopo andò al deposito quando c'era solo la signora. "Quando le hai preso le disse" con tono secco, e lei tutta "non è vero niente non credere a quella stronzetta". "Senti a me non me ne frega un cazzo" fece lui "ma se tu mi trovi altre belle troie a cui piacciono i soldi ti do 500 euro per ogni ragazza, ma non provare più a fare la cresta alle ragazze altrimenti ne potresti pagare le conseguenze".

Da quel momento Ida è diventata una delle "troie" di Teo e la signora del deposito, famelica di soldi all'inverosimile, è diventata una formidabile procacciatrice di donne più o meno giovani.
 
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Roba da ricchi - sesta parte

Per cercare di accelerare nella "presentazione" di chi ancora non è stato introdotto e per farvi capire come eravamo soliti agire, vi racconto cosa organizzammo il sabato di carnevale di alcuni anni fa. Su idea di Davide iniziammo già diverso tempo prima a chattare con alcune coppie che ci intrigavano, parlando di una festa che si sarebbe tenuta in un circolo a Roma alla presenza anche di singoli e singole super selezionate.

A reclutare partecipanti furono principalmente Peppe e Alessia, ma anche noi ci siamo dati da fare con i nostri migliori contatti. Di solito cercavamo di non esagerare con i numeri per non far scappare le coppie migliori, ma quella volta puntammo su un altro aspetto. Annunciando la presenza di due singole bsx come Cris e Imma, più la presenza sicura di due coppie con le lei come mia moglie e Alessia, noi puntavamo prima di tutto a eccitare i mariti, ingolosendoli della possibilità di scoparsi tali fiche.

Così presentammo la serata: è una festa in maschera, con la possibilità di cambiarsi in loco. Penetrazioni solo coperte, per il resto massima libertà e nessun obbligo. Oltre a noi due coppie e alle due singole, con lei tutte bsx, sarebbero stati presenti alcuni singoli: Ivan, Teo, Mirko, Giorgetto, Joao, Mike, Stefano, Omar e Piero. Altri due storici componenti della combriccola, Vittorio e Leo, non erano liberi. Vi faccio una breve presentazione dei singoli ancora a voi ignoti.

Joao è un ragazzo brasiliano, ex giocatore professionista di volley in Italia da molti anni; è molto alto con il fisico magro ma muscoloso, mulatto poco sotto i 40 anni ha dei lineamenti belli e una bella mazza color caffé con una cappella invece un po' più scura. Mike invece è un ragazzone del Togo che nel circolo lavora come vigilanza: alto e grosso è una montagna di muscoli, con un cazzo sui 17/18cm abbastanza largo. Stefano invece è un bel ragazzo from borgata, assomiglia un po' a Mirko, moro e tatuato di mestiere fa il personal trainer: lui invece ha un fisico secondo me perfetto, muscoloso ma non eccessivo, mentre in mezzo alle mutande ha un cazzo normale ma che funziona molto bene. Omar invece viene da Senegal e lavora con Teo facendogli come da guardaspalle: capelli rasati e bei lineamenti, è alto credo 1,90 e ha un cazzo veramente lungo, credo oltre i 23/24cm. Infine c'è Piero e lui meriterebbe qualche riga in più ma ne parlerò molto poi: non molto alto credo che non arrivi a 1,75, a 50 anni ne dimostra almeno dieci di meno, con un fisico simile a quello di Stefano anche se ha il cazzo un po' più grande. Lui è uno degli avvocati di Davide e fa anche il professore universitario. Molto bello, è biondino con i capelli lunghi sempre raccolti all'indietro e due occhi chiari magnetici, nonostante il rango è vestito sempre da rider visto che la sua grande passione sono le moto. Di lui comunque parlerò molto meglio in seguito.

Visti i tanti singoli e la qualità, alcune coppie sono scappate dopo aver visto le foto dei cazzi specie di Ivan, Teo e Omar, parlavamo di diverse altre coppie presenti anche se non potevamo fare una cosa eccessivamente numerosa. Alla fine oltre a noi dettero conferma cinque coppie e, alcuni giorni prima della serata, tutte le lei comprese Imma e Cris si sentirono in una chat di gruppo dove si misero d'accordo sui costumi da indossare: tante furono anche le domande sui singoli presenti, con Ivan che spaventava non poco le signore anche se fu un coro unanime di rassicurazioni sulla galanteria del nostro amico.

Queste erano le cinque coppie, perdonate la sintesi. Daniela (oltre i cinquanta ma portati molto bene, bionda piccolina e lampadata, occhi chiari bel sorriso e soprattutto due belle tette 4^ misura e un culo morbido e abbondante) marito (grande e corpulento, abbastanza antipatico e con un cazzo molto piccolo, credo qualcosa sopra i 12cm, in chat con Peppe si è fatto sfuggire qualche commento razzista) più esibizionisti che scambisti, alla loro prima orgia; Cecilia (anche lei piccolina, poco oltre i 40 anni, castana capelli a caschetti con due occhi blu ghiaccio con un viso molto dolce, corpo snello con un seno molto piccolo ma un sedere sporgente, rotondo e bello sodo da urlo ) marito ( un bell'uomo, moro altezza media tutto depilato, cazzo normale) fino a quel momento avevano avuto esperienze solo in club privé a Cap dove la lei non disdegnava di fare gang con una passione per i ragazzi di colore, perdendo la verginità anale proprio in una di queste occasioni, ma per il resto in Italia solo un paio di incontri con coppie; Laura (veramente una gran fica, trentenne tette 4^ misura rifatta, culo scolpito, bionda e occhi verdi con un'aria un po' da tonta che la rendono ancora più intrigante) compagno (almeno 15 anni in più di lei, è un medico divorziato e distinto che da un paio di anni sta con lei) qualche esperienza nei club con singoli, lui è un cuck che durante la serata si è solo masturbato; Anna (oltre i 40 anni, fisico palestrato, mora occhi scuri seno rifatto 4^ misura culo piccolo ma rotondo e sodo, una bella cavalla ma visto il botox e le labbra gonfie ha un aspetto un po' da trans) marito (un tipo piccolino e chiacchierone, uno dei più infoiati in chat con un cazzo normale) classica coppia con lui ricco e porco e lei bella e troia, poco amore ma tanto interesse nello stare insieme; Antonina (Nina per tutti, una bella cavalla e giovane mamma, seno gonfio materno, cosce tornite e bel culone, castana occhi scuri lineamenti dolci) marito (un bel ragazzo del sud, cazzo non molto largo ma abbastanza lungo e duro) qualche scambio subito dopo il matrimonio, pausa poi causa figli e ora lei in piena tempesta ormonale: credente e dall'aspetto della brava mogliettina, in chat disse che per lei più singoli c'erano e meglio era.

Mentre eravamo in macchina andando al circolo dissi a Giada che la volevo vedere super troia, così da far sciogliere anche le altre lei. Arrivati bevemmo qualche drink poi arrivati tutti cenammo, con Davide che svolgeva il ruolo di cameriere facendoci ridere sotto i baffi. Noi uomini poi ci andammo a cambiare nelle stanze sopra, mentre le donne usarono gli spogliatoi della palestra. Giada poi mi ha raccontato come Cris e Imma iniziarono a lesbicare già negli spogliatoio, con tutte che poi si svuotarono il sedere.

Noi fummo più veloci nel vestirci tutti da pirata, quando scendemmo Davide aveva fatto trovare in ogni angolo cesti con preservativi e gel lubrificante, con noi maschietti che ingannando l'attesa con dello champagne. A un certo punto Davide entrò, accese la musica e annunciò l'arrivo delle dive anni '30, e loro entrarono con tutti abitini dell'epoca pieni di pajette e corti a metà gamba, tutte belle truccate e con tacchi vertiginosi.

Subito ci gettammo in balli "corpo a corpo" e un paio di minuti dopo l'orgia aveva già preso inizio. Io avevo puntato Daniela ma quello stronzo di Piero già se la stava pomiciando, con Nina che aveva già il cazzo di Peppe e di Omar in mano. Cercai mia moglie e la situazione mi eccitò molto: era seduta su un divanetto mentre pomiciava Mirko e il marito di Cecilia le toccava le coscione e le tette.

Mi misi così a leccare Anna: aveva la figa zuppa con un clitoride molto grande, quasi come un fagiolo, mentre lei spompinava Stefano. Cris invece leccava Cecilia mentre Mike le scopava la bocca. Il marito di Anna se lo stava facendo succhiare da Imma e subito mi avvicinai a lei: misi un preservativo e la penetrai a pecora. Scopare lei è come scopare una statua, una cosa bellissima. Non ero però il primo ad aver iniziato a scopare, visto che Teo stava già pistonando Daniela.

Dopo un po' tutti fummo attirati dalle urla di Cris che, così quasi a freddo, aveva fatto stendere Ivan a terra e se lo stava cavalcando con il cazzo ben piantato nel culo. Se solitamente in queste situazioni le inculate arrivano al secondo round, quella scena invece scombussolò tutto. Il marito di Nina fu il primo a venire mentre mia moglie gli stava divorando il cazzo, tutta eccitata dai colpi di Joao che la stava inculando. Piero invece si stava facendo una bella scopata con Daniela, così gli andai a rovinare la festa facendomi sbocchinare da lei.

Imma intanto per non essere da meno si stava cavalcando ovviamente nel culo Omar mentre Teo aveva iniziato quella che è stata la distruzione del culo di Cecilia. Andammo avanti per circa un'ora, poi ci fermammo quando Cecilia iniziò a non sentirsi troppo bene con il culo tutto arrossato e oscenamente aperto. Teo l'ha martellata ininterrottamente per quasi un'ora, ma anche i mariti di Daniela e di Anna avevano iniziato a protestare: Cris aveva ficcato un piede in bocca a Daniela mentre Mike la inculava, dando a lei della troia e al marito del razzista cazzo piccolo. Il marito di Anna invece protestò quando tra le urla di lei Peppe provò a metterlo nel culo della signora quando l'orifizio era già occupato da un pisello. Per placare l'ometto Imma gli fece un bel lavoro di bocca.

Alla fine Laura, il marito e Piero se ne andarono in camera facendosi i fatti loro, mentre Nina continuò ancora a prendere cazzi in bocca e figa (al culo chiese pietà dopo un po') spalleggiata da mia moglie, Alessia e Imma. Io a quel punto mi dedicai a Imma, non nascondo che tra noi c'è sempre stata grande intesa, mentre Giada si prese anche due cazzi nel culo, ma non era la prima volta.

Alla fine il bilancio è stato di un culo rotto e una quasi rissa con il marito di Daniela, ma di questo a me e ai miei amici non importava nulla.
 

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Precisando che in questa fase procederò in maniera sfalzata e non in ordine temporale, proseguo nella presentazione degli altri componenti principali dell'allegra brigata. Un personaggio fondamentale di questa incredibile storia è Teodoro, Teo per tutti. Si tratta di un omone di 45 anni, con il fisico da rugbista molto corpulento ma di certo non grasso. Alto quasi 1,90 è biondino ricciolino con i capelli sempre molto corti. Non bellissimo ma neanche con particolari difetti, è dotato di un grande carisma e soprattutto di una mazza non solo lunga credo sui 23/24cm, ma anche molto larga e venosa.

Non sono mai stato geloso riguardo mia moglie tranne che nel suo caso: solo lui infatti è riuscito nel tempo ad ammaliare e sottomettere totalmente Giada al pari di quanto sia nelle mie corde. Nonostante questo io e lui siamo sempre andati molto d'accordo, anche se abbiamo un carattere diametralmente opposto: più taciturno e riflessivo il mio, molto più espansivo il suo. Però ci siamo presi subito, tanto che più volte lui mi ha detto di avere grande simpatia per me e di riporre grande fiducia nel nostro rapporto.

Lui è il braccio destro di Davide: per lui gestisce una azienda di consulenza e di import/export che è il veicolo di molti dei loro giri poco puliti. Per farvi capire quanto sia forte e dominante il suo carattere, basta che vi dico che è l'unico capace di rispondere e zittire Cris. In alcuni giochi che abbiamo lui si è spacciato per il marito di Imma (il vero marito l'avrò visto un paio di volte in vita mia) così da poter organizzare dei festini per sole coppie dove le malcapitate lei che contattavamo subivano un trattamento devastante, ma di questo vi racconterò più avanti.

Una storia può ben raccontare il personaggio Teo. Si trovava in un magazzino dove teneva in deposito della merce. Arrivato il camion da caricare, finita l'operazione l'acquirente lo ha saldato in contanti con il denaro tutto dentro uno zainetto. Prima di andare il mio amico zaino in spalla è andato al gabbiotto per pagare la mensilità alla padrona del deposito, una signora sulla sessantina portati molto male. All'interno però c'era anche Ida, una bella ragazza che lavorava part-time lì come segretaria, arrotondando visto che da fuorisede stava per laurearsi nella specialistica in economia.

Ida è una bella ragazza: alta e slanciata, mora con lunghi capelli lisci, ha un viso piccolo abbellito dalle lentiggini appena percettibili. Il seno è piccolo ma sodo e ben fatto, mentre il culo è un po' più abbondante in confronto al corpo quasi filiforme. Teo come la vede prende dallo zaino una mazzetta di banconote, a sua detta saranno state circa mille euro, poi le dice "vuoi guadagnarti anche tu qualcosa? Allora seguimi in bagno" così lui prende e si avvia verso i servizi lasciando la porta aperta.

Poco dopo entra la ragazza e si ferma davanti a lui. Teo fa per allungare il denaro poi, come anche lei allunga la mano, la ritrae dicendo "ahahahah, te li devi meritare però". La ragazza così si inginocchia e abbassati pantaloni e mutande sottovoce esclama un "wow..." come il pisellone le si manifesta in tutta la sua grandezza. Teo così ci ha raccontato che ha iniziato un pompino molto lento, quasi inesperto, fino a che l'uomo non l'ha fatto alzare, le ha dato i soldi, poi come lei se li è messi in tasca l'ha appoggiata al lavandino, abbassandole i pantaloni.

Dopo una leccata l'ha penetrata da dietro senza preservativo. "Anche se bella bagnata era molto stretta, così inizialmente sono andato pieno" poi ci raccontò. Nonostante la scarsa pulizia del bagno, si sedette sul water e dopo aver denudato la ragazza l'ha fatta impalare su di lui faccia a faccia. In quella posizione, Ida non si è negata nel baciarlo con passione, per poi bloccarsi con tutta l'asta piantata dentro, muoversi di bacino, e venire rumorosamente diventando tutta paonazza.

"A quel punto era un lago e ho iniziato a scoparla forte, la prendevo per il bacino e la martellavo a più non posso, alla fine me la sono scopata un paio di minuti anche in piedi con lei a cavalcioni". Poi come finale "le ho messo la cappella in bocca, iniziando a segarmi con la mano destra e tenendo la sua testa ferma con la sinistra, fino a che le ho sborrato in gola obbligandola a non staccarsi, ma la stronzetta poi ha risputato tutto...".

Teo poi si è tirato su i calzoni, le ha lasciato il suo biglietto da visita e l'ha salutata mentre lei era ancora in ginocchio con la sborra che le calava dalla bocca. Quella sera l'ha ragazza gli scrisse, poi Teo la chiamò e lei gli disse che "quella stronza della vecchia ha voluto che le dessi metà dei soldi, non è giusto!". Teo la liquidò con un laconico "queste sono cose vostre", ma poi lei gli fece "se vuoi ripetere a me piacerebbe, anche a meno soldi ma per favore non in quel bagno lurido...". Teo allora le chiese quali fossero i suoi paletti e lei "io qui a Roma ci sto dal lunedì al giovedì, poi il fine settimana vado dal mio ragazzo. Non ho particolari paletti, solo diciamo che con il tuo arnese non credo che riuscirei a fare dell'anal".

Teo la sera dopo andò al deposito quando c'era solo la signora. "Quando le hai preso le disse" con tono secco, e lei tutta "non è vero niente non credere a quella stronzetta". "Senti a me non me ne frega un cazzo" fece lui "ma se tu mi trovi altre belle troie a cui piacciono i soldi ti do 500 euro per ogni ragazza, ma non provare più a fare la cresta alle ragazze altrimenti ne potresti pagare le conseguenze".

Da quel momento Ida è diventata una delle "troie" di Teo e la signora del deposito, famelica di soldi all'inverosimile, è diventata una formidabile procacciatrice di donne più o meno giovani.
Storia meravigliosa continua con Teo ti prego
 

DivoGiulio

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Sei tremendo Patrulla,secondo me il 99% è tutto vero,solo che non si può(andare più a fondo con i personaggi?).....racconti fantastici,mi manca "Tempi moderni" per il resto li ho letti tutti,ho passato tutta la notte a leggerli,comunque sia complimenti,veramente (y)
 

lordkaos76

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Sei tremendo Patrulla,secondo me il 99% è tutto vero,solo che non si può(andare più a fondo con i personaggi?).....racconti fantastici,mi manca "Tempi moderni" per il resto li ho letti tutti,ho passato tutta la notte a leggerli,comunque sia complimenti,veramente (y)
É il migliore, veramente bravo
tempi moderni mi manca tanto
 

monellino7

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io sinceramente però non ho capito perchè il medico e la moglie hanno accettato il ricatto, era molto più semplice con un telefonino registrare la conversazione, farla sentire alla figlia e tutto si sarebbe risolto.
Eventualmente potevano pure denunciare alle forze dell'ordine il tentativo maldestro del ragazzo...
 

Barzottin

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io sinceramente però non ho capito perchè il medico e la moglie hanno accettato il ricatto, era molto più semplice con un telefonino registrare la conversazione, farla sentire alla figlia e tutto si sarebbe risolto.
Eventualmente potevano pure denunciare alle forze dell'ordine il tentativo maldestro del ragazzo...
Beh a certi livelli societari, e qua mi pare siamo in altissima borghesia, conta tanto l’apparire, quindi lo “scandalo” di una figlia troia sarebbe stata un’onta difficile da gestire e quindi celare con ogni mezzo e infatti inizialmente lo voleva far menare.
 

lewis_48

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Comunque ho letto tempi moderni anzi siccome i racconti belli li consevo in una caretella non riesco a capire perche finisce cosi sul piu bello. Giò
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Comunque ho letto ( TEMPI MODERNI ) anzi siccome i racconti belli li consevo in una caretella non riesco a capire perche finisce cosi sul piu bello. Giò
 

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Barzottin

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Comunque ho letto tempi moderni anzi siccome i racconti belli li consevo in una caretella non riesco a capire perche finisce cosi sul piu bello. Giò
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Comunque ho letto ( TEMPI MODERNI ) anzi siccome i racconti belli li consevo in una caretella non riesco a capire perche finisce cosi sul piu bello. Giò
Me li gireresti in privato che vorrei leggerli? Grazie mille nel caso
 

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