I seguenti racconti sono un mix di esperienze reali e fantasia, voglio spiegare perchè:
- I racconti reali si riferiscono a cose che ho visto con miei occhi
- I racconti di fantasia invece si basano su cose che mi sono state dette e che per tale ragione non ho visto. In questi, basandomi su ciò che mi è stato detto, ho costruito lastoria
A tal proposito, onde evitare possibili fraintendimenti o altro, voglio mettere in chiaro una serie di cose:
- Non mostro foto di mia madre, è inutile che me le chiedete anche in privato perchè non lo faccio visto il rispetto che ho nei suoi confronti
- Non ho mai avuto e non ho il desiderio di scoparmi mia madre, quindi non accetto consigli o commenti del tipo “fattela” o “scopatela” perchè non è mio interesse nella maniera più totale
- Tra me e mia madre non c’è mai stato nulla e mai ci sarà nulla: mi sono limitato alla semplice curiosità di spulciare tra le sue mutande dopo alcune serate ma non sono mai andato oltre
- Sono dell’idea che ognuno possa vivere la sua vita privata come meglio crede, quindi non giudicherò nessuno: se voi vi siete fatti vostra madre o avete intenzione di farlo, buon per voi, non vi giudicherò ma non voglio nemmeno essere giudicato perchè io non ho alcun interesse a fare lo stesso con la mia
- Pubblico questi racconti perchè mi piace scrivere: ho coltivato questa passione sin da bambino; ho pubblicato su Amazon diversi libri scritti nel tempo libero, ma mai mi sono fiondato sui racconti di natura erotica. A ciò si aggiunge una passione per il sesso e per alcune pratiche particolari (tale madre tale figlio, la genetica non mente mai, vi dirò dopo) ed il gioco è fatto
- Indicherò prima di ogni parte se si tratta di una cosa reale che ho visto oppure se si tratta di una cosa che ho fantasticato, indicando ciò che mi è stato detto per vie traverse sul conto di mia madre. Troverete questa indicazione ben prima di ciascun racconto. Ad ogni modo, troverete tutte le note prima di ciascun racconto perchè non mi piace dire stronzate, tanto meno fare il supereroe o prendere in giro la gente
- Sono accettati consigli su come migliorare i racconti
Racconto reale - Mia mamma 30enne
Parto ovviamente con l’introduzione. Mia madre si chiama Antonia, ha 50 anni (51 a dicembre) e mi ha avuto quando aveva 18 anni. È sempre stata una madre single, e se fino a qualche anno fa era una bellissima ragazza, ora è una donna altrettanto affascinante e bella.
Intelligente, laureata in giurisprudenza con il massimo dei voti, ha una classe innata: mai volgare, fisico tonico che però non mette mai in mostra in maniera volgare, dedica tantissimo tempo alla forma fisica (viene con me in palestra e quando chiusa a correre) ed all’alimentazione (condividiamo la stessa nutrizionista e dietologa). Alta 1,70, ha una terza di seno, capelli mori e lisci (lunghezza caschetto ma non è un caschetto vero e proprio visto che arrivano sopra le spalle), fisico asciutto, viso affusato con tratti delicati e ben definito e zigomi alta con mascella delicata, ha una pelle molto chiara (che ho ereditato anch’io). Le sopracciglia sono delineate e piene, con forma arcuata che segue il contorno degli occhi quasi a mandorla, con ciglie lunghe e folte che accentuano lo sguardo. Il naso ha invece una forma delicata e dritta, mentre le labbra sono piene e ben definite con colore naturale che esalta con un rossetto leggermente rosa.
Alla terza di seno bilancia un sedere a mandolino che, anche quando non vuole, viene messo in risalto dalle gonne al ginocchio che porta o dai vestiti a tubino più lunghi.
Il suo stile di classe, il suo fare che a molti potrebbe far sembrare “altezzosa” la rendono una donna con un fascino esagerato, e ciò lo noto soprattutto quando usciamo insieme. Quando entriamo in un locale per pranzare o cenare, la maggior parte degli uomini si gira per guardarla.
Tutto ciò, però, ho scoperto da quando avevo 15 anni, è solo apparenza. Mia madre infatti ha una vita privata e sessuale estremamente attiva e sebbene - di recente - abbia scoperto che non è una che la dà a tutti, non si nasconde quando deve sfogare le sue pulsioni.
Quando avevo 14-15 anni, e lei quindi era una giovane 32enne, andavo ovviamente sempre in giro con lei ed in determinate circostanze era un continuo di complimenti ed ammiccamenti. Dal cassiere al supermercato al vicino di casa, passando per il giardiniere che veniva a farci il prato e l’imbianchino, senza dimenticare nostri conoscenti, non smettevano di provocarla. Lei però non gli ha mai dato troppa confidenza ed anzi, quando eravamo soli non faceva altro che offenderli per dirmi che erano una banda “di porci viziati che hanno solo secondi fini”. Ovviamente io essendo piccolo mi bevevo tutto, ma la situazione è cambiata intorno ai 16 anni quando, vuoi per gli ormoni a mille, vuoi per gli amici che mi facevano battute (che evidentemente avevano sentito a casa), ho aperto gli occhi.
Intorno ai 16 anni infatti ho scoperto il porno in tutto il suo splendore, e come la maggior parte dei ragazzini di quell’età ho iniziato a masturbarmi costantemente. Non sono mancate le occasioni in cui quando lei era al lavoro mi fiondavo nella sua camera per masturbarmi con gli assorbenti o i suoi perizoma di pizzo, le autoreggenti ed i reggiseno semitrasparenti.
A quell’età, rispetto ad ora che faccio palestra e crossfit, giocavo a calcio nella squadra del mio quartiere. Purtroppo la mia “carriera” è stata molto breve ed ho dovuto abbandonare a causa di un infortunio.
Ricordo precisamente cosa avvenne qualche giorno prima: eravamo usciti di casa insieme per andare a comprare i libri scolastici quando incrociammo per strada un signore che io non conoscevo ma lei si, che sembrava la conoscesse, il quale le chiedeva come andasse a lavoro e del più e del meno. La discussione diventò lentamente ammiccante, ma mia madre la spense subito (non so se gli fece un cenno o meno) e si salutarono. Il signore in questione era sulla 40ina, alto 1,80m, palestrato (aveva un dorsale spaventoso e due bicipiti di ferro), capelli bianchi brizzolati corti, ed era senza barba. Durante la chiacchierata con mia madre si era rivolto a me dicendomi cose tipo “che classe deve fare questo bel giovanotto?” e domande simili, mentre quando si rivolgeva a mia madre il tono cambiava in maniera radicale.
Sulla strada per la libreria, avevo chiesto a mia madre chi fosse quel tipo, e lei mi disse che era “un signore che collabora con l’azienda per cui lavoro io” e che l’aveva aiutata in varie circostanze lavorative.
Passa qualche giorno ed inizia la preparazione atletica per la stagione. Il mister ci dà appuntamento ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle 17 per la seduta di allenamento. Tutto procede per il verso giusto: io esco da scuola alle 15, prendo il pullman, vado a fare allenamento ed alle 21 circa sono a casa. Tranne un mercoledì: il mister ha un improvviso lutto a casa e quando arrivo al campo di calcio ci dicono che la seduta è rinviata al giorno successivo. A questo punto non mi resta che fare altro che prendere il pullman e tornare a casa.
In quel periodo mi sentivo con una ragazza che poi sarebbe diventata la mia fidanzata, con cui ho avuto le prime esperienze (si, lo so tardi rispetto alla media!). Nel tragitto, approfittando della Summer Card ancora attiva, le ho telefonato spiegandole tutto e dicendole che la sera ci saremmo potuti vedere per un giro, e che sarei passato a prenderla con il mio scooter alle 21 sotto casa.
Finita la telefonata, arrivo a casa. Nostro nonno ha lasciato a mia madre in eredità un appartamento sulle colline bolognesi di due piani, che abbiamo ristrutturato e rimodernato. Mia madre, affidandosi ad una sua amica architetta, l’ha divisa in due piani: piano notte quello superiore e piano giorno quello inferiore. Al piano inferiore abbiamo la cucina, il soggiorno, stanzino, camera degli ospiti, bagno piccolo ed un garage. Al piano superiore invece ci sono 2 bagni e 2 camere da letto ed una stanza-ripostiglio dove mettiamo i panni sporchi. Le entrate sono tre: si può entrare dal garage, che ha una porta comunicante con lo stanzino, dalla cucina o, tramite la scala esterna, direttamente al piano superiore, trovandosi nel corridoio.
Incauto ed inconscio di ciò che mi sarei trovato davanti, entro come al solito dalla cucina, ma non so per quale motivo non chiamo mia madre con il mio classico “Mààà” appena apro la porta. Piuttosto, convinto di essere da solo visto che in quell’orario mia madre è solitamente in ufficio e sta tornando a casa, sono stranamente silenzioso (mia madre mi dice che quando entro a casa sembro un terremoto).
Sento degli strani rumori provenire dal soggiorno, dove la porta è aperta. Mi affaccio e vedo una scena assurda, che in un primo momento mi sconvolse: mia madre era stesa sul divano, con la mano del tipo con cui aveva parlato qualche giorno prima in bocca, e lui con il suo membro enorme la stava scopando nella fica con insistenza. I due erano entrambi sudatissimi: mia madre aveva i capelli bagnatissimi e lui era sudatissimo ovunque: il sudore metteva in evidenza il suo fisico marmoreo ed i suoi addominali,che evidentemente facevano eccitare da morire mia madre che, una volta cambiata posizione, si inginocchiò e gli succhiò quel cazzo durissimo ed enorme (io sono molto grande di circonferenza e di lunghezza sono nella media, ma quello era tipo enorme) dicendogli “mammamia quanto sei bono” mentre gli leccava gli addominali. Lui era in completa estasi e stava quasi per venire quando mia madre lo frenò e gli disse “e no, così è troppo facile, io non sono ancora soddifatta. Hai aspettato tanto e dopo 20 minuti già vuoi sborrare? Su, ora voglio che mi scopi a terra, stenditi e mi impalo, devo comandare io, non decidi tu quando venire, quel cazzo è mio e ne faccio ciò che voglio”. Detto fatto, il suo cazzo sparì quasi totalmente nella fica di mia madre, che nel mentre si era chinata verso di lui baciandolo appassionatamente. Quell’uomo era stremato, e bastarono pochi colpi per vedere il suo liquido seminale sgorgare della fica di mia madre, che non soddisfatta lo leccò tutto e dopo dieci minuti lo fece diventare di nuovo duro con un pompino da urlo, il quale si concluse con una seconda venuta in bocca.
Io ero impietrito, e la sera raccontai tutto alla ragazza con cui mi stavo frequentando che, essendo più giovane di me, si limitò a bollare il tutto come “una cosa normale, noi donne siamo come voi uomini”. Io ero esterrefatto.
Questa però è stata solo la prima volta che l’ho beccata ed era svariati anni fa, ma ancora più assurde sono le storie che ho saputo del lavoro. Ora ha quasi 51 anni e la situazione è migliorata.
- I racconti reali si riferiscono a cose che ho visto con miei occhi
- I racconti di fantasia invece si basano su cose che mi sono state dette e che per tale ragione non ho visto. In questi, basandomi su ciò che mi è stato detto, ho costruito lastoria
A tal proposito, onde evitare possibili fraintendimenti o altro, voglio mettere in chiaro una serie di cose:
- Non mostro foto di mia madre, è inutile che me le chiedete anche in privato perchè non lo faccio visto il rispetto che ho nei suoi confronti
- Non ho mai avuto e non ho il desiderio di scoparmi mia madre, quindi non accetto consigli o commenti del tipo “fattela” o “scopatela” perchè non è mio interesse nella maniera più totale
- Tra me e mia madre non c’è mai stato nulla e mai ci sarà nulla: mi sono limitato alla semplice curiosità di spulciare tra le sue mutande dopo alcune serate ma non sono mai andato oltre
- Sono dell’idea che ognuno possa vivere la sua vita privata come meglio crede, quindi non giudicherò nessuno: se voi vi siete fatti vostra madre o avete intenzione di farlo, buon per voi, non vi giudicherò ma non voglio nemmeno essere giudicato perchè io non ho alcun interesse a fare lo stesso con la mia
- Pubblico questi racconti perchè mi piace scrivere: ho coltivato questa passione sin da bambino; ho pubblicato su Amazon diversi libri scritti nel tempo libero, ma mai mi sono fiondato sui racconti di natura erotica. A ciò si aggiunge una passione per il sesso e per alcune pratiche particolari (tale madre tale figlio, la genetica non mente mai, vi dirò dopo) ed il gioco è fatto
- Indicherò prima di ogni parte se si tratta di una cosa reale che ho visto oppure se si tratta di una cosa che ho fantasticato, indicando ciò che mi è stato detto per vie traverse sul conto di mia madre. Troverete questa indicazione ben prima di ciascun racconto. Ad ogni modo, troverete tutte le note prima di ciascun racconto perchè non mi piace dire stronzate, tanto meno fare il supereroe o prendere in giro la gente
- Sono accettati consigli su come migliorare i racconti
Racconto reale - Mia mamma 30enne
Parto ovviamente con l’introduzione. Mia madre si chiama Antonia, ha 50 anni (51 a dicembre) e mi ha avuto quando aveva 18 anni. È sempre stata una madre single, e se fino a qualche anno fa era una bellissima ragazza, ora è una donna altrettanto affascinante e bella.
Intelligente, laureata in giurisprudenza con il massimo dei voti, ha una classe innata: mai volgare, fisico tonico che però non mette mai in mostra in maniera volgare, dedica tantissimo tempo alla forma fisica (viene con me in palestra e quando chiusa a correre) ed all’alimentazione (condividiamo la stessa nutrizionista e dietologa). Alta 1,70, ha una terza di seno, capelli mori e lisci (lunghezza caschetto ma non è un caschetto vero e proprio visto che arrivano sopra le spalle), fisico asciutto, viso affusato con tratti delicati e ben definito e zigomi alta con mascella delicata, ha una pelle molto chiara (che ho ereditato anch’io). Le sopracciglia sono delineate e piene, con forma arcuata che segue il contorno degli occhi quasi a mandorla, con ciglie lunghe e folte che accentuano lo sguardo. Il naso ha invece una forma delicata e dritta, mentre le labbra sono piene e ben definite con colore naturale che esalta con un rossetto leggermente rosa.
Alla terza di seno bilancia un sedere a mandolino che, anche quando non vuole, viene messo in risalto dalle gonne al ginocchio che porta o dai vestiti a tubino più lunghi.
Il suo stile di classe, il suo fare che a molti potrebbe far sembrare “altezzosa” la rendono una donna con un fascino esagerato, e ciò lo noto soprattutto quando usciamo insieme. Quando entriamo in un locale per pranzare o cenare, la maggior parte degli uomini si gira per guardarla.
Tutto ciò, però, ho scoperto da quando avevo 15 anni, è solo apparenza. Mia madre infatti ha una vita privata e sessuale estremamente attiva e sebbene - di recente - abbia scoperto che non è una che la dà a tutti, non si nasconde quando deve sfogare le sue pulsioni.
Quando avevo 14-15 anni, e lei quindi era una giovane 32enne, andavo ovviamente sempre in giro con lei ed in determinate circostanze era un continuo di complimenti ed ammiccamenti. Dal cassiere al supermercato al vicino di casa, passando per il giardiniere che veniva a farci il prato e l’imbianchino, senza dimenticare nostri conoscenti, non smettevano di provocarla. Lei però non gli ha mai dato troppa confidenza ed anzi, quando eravamo soli non faceva altro che offenderli per dirmi che erano una banda “di porci viziati che hanno solo secondi fini”. Ovviamente io essendo piccolo mi bevevo tutto, ma la situazione è cambiata intorno ai 16 anni quando, vuoi per gli ormoni a mille, vuoi per gli amici che mi facevano battute (che evidentemente avevano sentito a casa), ho aperto gli occhi.
Intorno ai 16 anni infatti ho scoperto il porno in tutto il suo splendore, e come la maggior parte dei ragazzini di quell’età ho iniziato a masturbarmi costantemente. Non sono mancate le occasioni in cui quando lei era al lavoro mi fiondavo nella sua camera per masturbarmi con gli assorbenti o i suoi perizoma di pizzo, le autoreggenti ed i reggiseno semitrasparenti.
A quell’età, rispetto ad ora che faccio palestra e crossfit, giocavo a calcio nella squadra del mio quartiere. Purtroppo la mia “carriera” è stata molto breve ed ho dovuto abbandonare a causa di un infortunio.
Ricordo precisamente cosa avvenne qualche giorno prima: eravamo usciti di casa insieme per andare a comprare i libri scolastici quando incrociammo per strada un signore che io non conoscevo ma lei si, che sembrava la conoscesse, il quale le chiedeva come andasse a lavoro e del più e del meno. La discussione diventò lentamente ammiccante, ma mia madre la spense subito (non so se gli fece un cenno o meno) e si salutarono. Il signore in questione era sulla 40ina, alto 1,80m, palestrato (aveva un dorsale spaventoso e due bicipiti di ferro), capelli bianchi brizzolati corti, ed era senza barba. Durante la chiacchierata con mia madre si era rivolto a me dicendomi cose tipo “che classe deve fare questo bel giovanotto?” e domande simili, mentre quando si rivolgeva a mia madre il tono cambiava in maniera radicale.
Sulla strada per la libreria, avevo chiesto a mia madre chi fosse quel tipo, e lei mi disse che era “un signore che collabora con l’azienda per cui lavoro io” e che l’aveva aiutata in varie circostanze lavorative.
Passa qualche giorno ed inizia la preparazione atletica per la stagione. Il mister ci dà appuntamento ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle 17 per la seduta di allenamento. Tutto procede per il verso giusto: io esco da scuola alle 15, prendo il pullman, vado a fare allenamento ed alle 21 circa sono a casa. Tranne un mercoledì: il mister ha un improvviso lutto a casa e quando arrivo al campo di calcio ci dicono che la seduta è rinviata al giorno successivo. A questo punto non mi resta che fare altro che prendere il pullman e tornare a casa.
In quel periodo mi sentivo con una ragazza che poi sarebbe diventata la mia fidanzata, con cui ho avuto le prime esperienze (si, lo so tardi rispetto alla media!). Nel tragitto, approfittando della Summer Card ancora attiva, le ho telefonato spiegandole tutto e dicendole che la sera ci saremmo potuti vedere per un giro, e che sarei passato a prenderla con il mio scooter alle 21 sotto casa.
Finita la telefonata, arrivo a casa. Nostro nonno ha lasciato a mia madre in eredità un appartamento sulle colline bolognesi di due piani, che abbiamo ristrutturato e rimodernato. Mia madre, affidandosi ad una sua amica architetta, l’ha divisa in due piani: piano notte quello superiore e piano giorno quello inferiore. Al piano inferiore abbiamo la cucina, il soggiorno, stanzino, camera degli ospiti, bagno piccolo ed un garage. Al piano superiore invece ci sono 2 bagni e 2 camere da letto ed una stanza-ripostiglio dove mettiamo i panni sporchi. Le entrate sono tre: si può entrare dal garage, che ha una porta comunicante con lo stanzino, dalla cucina o, tramite la scala esterna, direttamente al piano superiore, trovandosi nel corridoio.
Incauto ed inconscio di ciò che mi sarei trovato davanti, entro come al solito dalla cucina, ma non so per quale motivo non chiamo mia madre con il mio classico “Mààà” appena apro la porta. Piuttosto, convinto di essere da solo visto che in quell’orario mia madre è solitamente in ufficio e sta tornando a casa, sono stranamente silenzioso (mia madre mi dice che quando entro a casa sembro un terremoto).
Sento degli strani rumori provenire dal soggiorno, dove la porta è aperta. Mi affaccio e vedo una scena assurda, che in un primo momento mi sconvolse: mia madre era stesa sul divano, con la mano del tipo con cui aveva parlato qualche giorno prima in bocca, e lui con il suo membro enorme la stava scopando nella fica con insistenza. I due erano entrambi sudatissimi: mia madre aveva i capelli bagnatissimi e lui era sudatissimo ovunque: il sudore metteva in evidenza il suo fisico marmoreo ed i suoi addominali,che evidentemente facevano eccitare da morire mia madre che, una volta cambiata posizione, si inginocchiò e gli succhiò quel cazzo durissimo ed enorme (io sono molto grande di circonferenza e di lunghezza sono nella media, ma quello era tipo enorme) dicendogli “mammamia quanto sei bono” mentre gli leccava gli addominali. Lui era in completa estasi e stava quasi per venire quando mia madre lo frenò e gli disse “e no, così è troppo facile, io non sono ancora soddifatta. Hai aspettato tanto e dopo 20 minuti già vuoi sborrare? Su, ora voglio che mi scopi a terra, stenditi e mi impalo, devo comandare io, non decidi tu quando venire, quel cazzo è mio e ne faccio ciò che voglio”. Detto fatto, il suo cazzo sparì quasi totalmente nella fica di mia madre, che nel mentre si era chinata verso di lui baciandolo appassionatamente. Quell’uomo era stremato, e bastarono pochi colpi per vedere il suo liquido seminale sgorgare della fica di mia madre, che non soddisfatta lo leccò tutto e dopo dieci minuti lo fece diventare di nuovo duro con un pompino da urlo, il quale si concluse con una seconda venuta in bocca.
Io ero impietrito, e la sera raccontai tutto alla ragazza con cui mi stavo frequentando che, essendo più giovane di me, si limitò a bollare il tutto come “una cosa normale, noi donne siamo come voi uomini”. Io ero esterrefatto.
Questa però è stata solo la prima volta che l’ho beccata ed era svariati anni fa, ma ancora più assurde sono le storie che ho saputo del lavoro. Ora ha quasi 51 anni e la situazione è migliorata.
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