Racconto di fantasia Una ragazza maliziosa

Sexophone

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S back-4387712_960_720.jpg ono seduto al bar da solo. Una noia mortale. Bevo la mia Lemonsoda e, per ingannare il tempo, navigo su internet dallo smartphone. Mi trovo in una città nuova, dallo stile fin troppo industriale. E, come in tutte le città nuove, non conosco nessuno. Così faccio una carrellata dei siti che già conosco: Phica, Superincontri.com, Incontri.es. Alla fine, gira e rigira, i nomi sono sempre quelli. Senza indugiare oltre, vado su Superincontri.com e contatto un paio di ragazze. Ne scelgo una, quella con le tette più grosse e il viso tanto lentigginoso quanto malizioso. La fantasia vola. Chattiamo un po’ e prendiamo un appuntamento per il giorno dopo.
Il giorno successivo la ragazza si presenta alla porta della mia camera d’albergo con un abito succinto che più succinto non si può. I capelli scuri sono raccolti in due trecce ben fatte. Riesco a immaginare i seni turgidi sotto il tessuto. Ha lo sguardo provocante, lo tiene fisso sul mio volto. Io, invece, non riesco a resistere alla tentazione di fissarle il seno. Giocherello con le dita, nervoso. Penso che qualsiasi uomo, nella mia situazione, farebbe lo stesso.
“Non mi fai entrare?”, chiede lei. La domanda è chiaramente retorica: entra prima ancora che riesca a rispondere. È una di quelle ragazze che sanno sempre quello che vogliono. Quando mi giro, è seduta sul mio letto; una gamba ciondola nel vuoto, bordo letto. Ha classe, non c’è che dire. Resisto alla tentazione di saltarle addosso. Mi avvicino lentamente, come se fossi perfettamente abituato a situazioni come quella. Non faccio in tempo a chinarmi sul suo corpo che lei mi afferra e mi catapulta sul letto. Dove avrà preso tutta quella forza? Non faccio in tempo a darmi una risposta: si è messa a cavalcioni su di me. Non resisto alla tentazione di toccarle il petto: quando le sgancio il reggiseno, le sue tette esplodono in tutta la loro voluminosità: voluttuose, morbide e calde. Le migliori che abbia mai visto.
Le sfilo le mutandine. Si aggrovigliano un poco, ma vengono via che è una bellezza. La passera non è rasata, ma è curata. Mi piace di più. Catapulto la ragazza sul letto a mia volta e, con le mani sotto le sue gambe, gliela lecco ripetutamente. Sento che inizia a bagnarsi. Il tempo si è fermato.
 
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