carlosorrentino17

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Questa storia è un racconto di fantasia scritto in prima persona, cioè come se il protagonista della storia fossi io: spero che vi piaccia.

Io sono Cyrus, ho 24 anni e sono un ragazzo magro, coi capelli neri e gli occhi scuri..e sono sempre stato un ragazzo piuttosto timido con le ragazze. Fin da quando ero un bambino nessuna mi era mai piaciuta come lei, la ragazza che mi infiamma il cuore e l'anima, Daphnen. Ma partiamo dall'inizio: quando sono nato mia madre morì subito dopo il parto e mio padre non mi accettò, quindi sono stato adottato. Crescendo con la mia famiglia adottiva man mano ho conosciuto tutti i membri che ne facevano parte, compreso mia "cugina" Daphnen. Quando ci siamo conosciuti eravamo davvero piccoli, ma ricordo che riuscii subito a legare con lei.
Siamo cresciuti insieme, ci siamo sempre raccontati tutto eppure entrambi notavamo che non riuscivamo mai a trovare la persona a cui dare il primo bacio o con cui fare sesso per la prima volta. Passano gli anni,
io divento maggiorenne, due anni dopo lo diventa anche lei. Quel giorno alla sua festa era davvero bellissima, con i suoi capelli biondi e gli occhi blu..fu quel giorno che io capii che
ormai per i miei occhi non era più una bambina, ma una vera donna;
Una donna che cominciavo a desiderare, ma non avrei mai potuto dirglielo direttamente..quindi quando la sua festa era quasi giunta al termine andai da lei e le dissi:
C: Daphnen, puoi venire un attimo qui da me? Dovrei chiederti una cosa.
D: Va bene!

Lei mi raggiunse e mi disse:
D: Cosa dovevi dirmi?
C: Io..in realtà non dovevo dirti niente..solo che sei bellissima, davvero.
D: Aww, grazie.

Mi abbracciò e ci stringemmo forte, io in quel momento ho avuto un erezione ed era impossibile che non se ne sia accorta, eravamo davvero "troppo" vicini.
Per l'imbarazzo la spostai e le dissi:
C: Torniamo dentro dai, la festa è quasi finita.
D: Va bene.

Prima di separarci mi venne in mente che lei avrebbe dovuto studiare da me per gli esami delle superiori ed io ero consapevole di essere solo a casa quel giorno e quindi le dissi subito:
C: Domani non dimenticarti che dobbiamo studiare a casa mia, ti aspetto verso le 17:00.
D: Ah è vero, grazie per avermelo ricordato!

Lei si avviò ma io vidi con certezza assoluta, che mentre si stava per voltare abbassò lo sguardo sul mio pene..cosa provava lei? Imbarazzo? Eccitazione? Dovevo trovare delle
risposte e quelle risposte, le trovai il giorno seguente.


Spero che il racconto cominci a piacervi, nel caso in cui mi chiederete di continuare vedrò di farlo nel minor tempo possibile. Altrimenti lo continuerò una volta ogni settimana.
 

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Arrivò il grande giorno, quello in cui saremmo stati soli a casa mia per poter "studiare", lei si fece accompagnare a casa mia da sua madre ed io ero eccitato dalla voglia di vederla.

C: Finalmente, eccoti qui!
D: Hey, ma non c'è nessuno in casa?
C: No, vabbè ma è meglio no? Possiamo studiare senza che nessuno ci disturbi.

Sembrava pensierosa lei ma mi seguì nella stanza e cominciammo a studiare seriamente fino al punto in cui io le dissi:
C: Stiamo studiando da un'ora, facciamo una bella pausa.
D: Si dai, ci sta. Possiamo giocare a quel gioco horror sulla playstation? Anzi io gioco però tu devi aiutarmi.
C: Va bene.

Accendiamo la playstation, inseriamo il gioco e..:
D: Ma non hai un'altra sedia dove posso sedermi? Dal letto è troppo lontano il televisore.
C: Potremmo prendere una sedia dalla cucina?
D: Mhh no, facciamo così che facciamo prima, poi ho paura e almeno mi sentirò più sicura.

Si mise sopra di me, ed io cominciai ad agitarmi per la paura di avere un erezione, che arrivò dato che lei per la paura tremava e saltava su di me.
D: Ehm, Cyrus?
C: Si?
D: E' il tuo coso quello che sento?
C: Ehm..si, scusami.
D: Ma no, tranquillo..sei un maschio e credo che sia normale no?
C: Esatto.

Spenta la playstation, si alzò e mi alzai anche io dalla sedia. Le dissi:
C: Hey, ti vedo ancora spaventata.
D: Faceva paura quel gioco!
C: Ohh..povera cucciola!

L'abbracciai, dopo cinque secondi la staccai dalle mie braccia e la baciai e lei si spostò.
C: Scusami, non so cosa mi sia preso.
D: No..scusami tu..
C: Uh?

Lei si avvicinò a me e mi baciò, anche lei voleva baciarmi e quindi io colsi l'occasione per stringerla a me mentre ci baciavamo con la lingua, sentivo il suo seno poco sotto al mio petto. Mentre la baciavo, man mano camminavo verso il mio letto, lei cadde all'indietro ed io sopra di lei...


Ecco la seconda parte (y)
 

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Terza ed ultima parte (dato che la seconda parte non ha ricevuto nessun mi piace allora concludo la storia, se qualcuno mi chiede di proseguirla, lo farò)

C: Scusami, ti ho fatta male?
D: No, tranquillo..
C: Daphnen, io..
D: Cyrus, tu mi piaci!
C: Uh?
D: So che sembrerà strano, ma tu in realtà mi sei sempre piaciuto..non te l'ho mai detto perché non volevo che tu pensassi che io sono strana..
C: Ma no, non lo penserei..anche perché mi piaci anche tu.

La baciai e mentre la baciavo le toccavo i fianchi, misi le mie mani dentro al suo pantalone per sentirla più vicina a me e godere mentre mi strusciavo.

D: Ohh..Cyrus..
C: Daphnen..ti voglio!

Le tolsi la maglia e lei mi disse
D: Cyrus..ma io non l'ho mai fatto!
C: Nemmeno io..
D: Cosa?
C: E' la verità..io per tutta la mia vita non ho mai voluto farlo con nessuna che non fosse qualcuna a cui tenevo, ma ho capito che sei tu quella a cui tengo di più Daphnen.
D: Cyrus..

Si tolse da sola il pantalone ed eravamo sul punto di far l'amore ma all'improvviso.."DRINDRIN..DRINDRIN", suonò il citofono.
C: Cazzo!
D: Vai a vedere chi è, io mi rivesto.
C: Va bene.

Andai a rispondere

C:Chi è!?
M: Cyrus sono la mamma, mi sono dimenticata le chiavi puoi aprirmi?
C: Va bene!

Urlai ad alta voce
C: E' mia madre, ti sei rivestita?
D: Si!
C: Allora io vado in bagno a vestirmi anch'io, aprile tu la porta.
D: Va bene!

Andai in bagno e pensai..
C: (Eravamo così vicini..stavamo per fare l'amore, perché mia madre doveva tornare proprio ora!? No, non può finire così..ora andrò di la e dirò a Daphnen se ci possiamo incontrare sabato a casa sua, tanto la mamma e il padre lavorano la mattina quindi nessuno dovrebbe disturbarci).

Uscii dal bagno, salutai a mia madre e andai in camera mia con Daphnen e le dissi:
C: Daphnen, sabato mattina hai degli impegni?
D: Non credo, perché?
C: Ho voglia di giocare ancora alla playstation con te, ma magari giochiamo a casa tua così avrai i tuoi salvataggi nella tua playstation.
D: Va bene..

Dal modo in cui mi rispose, capii che lei sapeva cosa volevo in realtà..l'avevo spaventata? oppure voleva anche lei la stessa cosa? Sapevo solo che non mi disse di no e non vedevo l'ora che arrivasse quel maledetto sabato per vederla..la nostra storia era impossibile, ma lei era un fuoco dentro di me ed io volevo bruciare per lei.
 

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