Esperienza reale Vacanza in Istria

Pierilo

"Level 3"
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259
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69
Mi è venuta voglia di raccontare di una breve vacanza che ho fatto all'età di 26 anni alla fine degli anni 90.
Riesco a liberarmi dal lavoro per 5 giorni durante i primi di luglio e mi dirigo in una località di mare nei pressi di Pola in Istria.
Per dormire mi fermai da una famiglia che affittava 4 stanze della loro casa ai turisti: nello stesso corridoio 4 camere e 2 bagni in comune.
Quasi contemporaneamente a me arriva una coppia di italiani (Laura e Paolo) scambiamo due parole e ci salutiamo cortesemente con la vaga promessa di incontrarci nei giorni a seguire.
Sistemo tutte le mie cose e vado subito in spiaggia, scegliendo una di quelle per nudisti. Quando è possibile mi piace stare nudo anche in pubblico.
Il giorno seguente cambio spiaggia e vado in una un po' più distante, un po' ombreggiata e meno affollata. Con poca gente è più semplice scambiarsi qualche occhiata complice con gli altri bagnanti.
Nel pomeriggio arrivano i miei vicini di stanza, io ero in una posizione un po' defilata, convinto che non mi avessero riconosciuto, li ho un po' osservati. Lei un po' rotondetta con delle belle tettine, lui magro con un bel cazzo dondolante fra le gambe, entrambi con l'inguine depilato.
La sera rientro a casa verso le 22.30 poiché ero piuttosto stanco dalla giornata di mare, entro nella mia camera, mi spoglio e mi dirigo verso il bagno nel corridoio per rinfrescarmi un po' visto il caldo terribile che faceva anche la sera. Esco dal bagno e mi rendo conto di essere completamente nudo in mezzo al corridoio mentre stava arrivando qualcuno: era la coppia di italiani che avevo conosciuto che faceva rientro dalla serata trascorsa fuori. Ci salutiamo e mi scuso per il mio non abbigliamento, ma loro sorridendo dissero che sarebbe bello, che chi lo desidera, potesse rimanere nudo anche in casa come si fa in spiaggia. Lei mi disse che mi avevano notato al mare quel pomeriggio, risposi che anch'io li avevo visti, ma sapevo se fosse stato opportuno disturbarli.
La situazione mi aveva messo una certa eccitazione addosso: mi piaceva come mi avevano guardato mentre ero nudo a parlare con loro in corridoio. Dopo una mezz'ora, non potendo dormire, mi avvolgo un asciugamano per le mani attorno alla vita e vado su una piccola terrazza con due sedie, che c'era in fondo al corridoio a prendere un po' di fresco alla luce della luna.
Una decina di minuti dopo esce Paolo dalla sua stanza e si dirige verso il bagno, mi vede in terrazza e mi fa un cenno di saluto che ricambio con un sorriso. Indossava soltanto un paio di slip aderenti bianchi, leggeri, un po' trasparenti: da vicino si vedevano bene le palle e il segno della cappella.
La situazione mi stava eccitando.
Paolo esce dal bagno, scambiamo due parole e mi chiede se, visto il gran caldo, mi sarebbe dispiaciuto farlo sedere sulla seconda sedia per rinfrescarsi un po'. Mi alzai per farlo passare e sedendomi aprii un po' l'asciugamano sul davanti girandomi verso di lui.
Volevo vedere se era interessato a ciò che c'era sotto l'asciugamano..
Lui si aggiustó sulla sedia e finimmo con avere la mia e la sua gamba che si toccavano; parlando mi mise la mano sulla gamba una volta.
Facendolo sembrare involontario, mi aprii ulteriormente l' asciugamano: si vedeva il mio cazzo che era diventato barzotto. Aveva lanciato qualche occhiata verso il mio inguine.
Mi feci coraggio e gli dissi che aveva degli slip molto particolari, belli, così, un po' trasparenti, sarebbero piaciuti anche a me.
Mi guardó in silenzio e pensai che se ne sarebbe andato immediatamente.
Si alzò, di avvicinò e ci baciammo, in silenzio gli abbassai gli slip, lui se li tolse completamente.
Continua
 
Mi è venuta voglia di raccontare di una breve vacanza che ho fatto all'età di 26 anni alla fine degli anni 90.
Riesco a liberarmi dal lavoro per 5 giorni durante i primi di luglio e mi dirigo in una località di mare nei pressi di Pola in Istria.
Per dormire mi fermai da una famiglia che affittava 4 stanze della loro casa ai turisti: nello stesso corridoio 4 camere e 2 bagni in comune.
Quasi contemporaneamente a me arriva una coppia di italiani (Laura e Paolo) scambiamo due parole e ci salutiamo cortesemente con la vaga promessa di incontrarci nei giorni a seguire.
Sistemo tutte le mie cose e vado subito in spiaggia, scegliendo una di quelle per nudisti. Quando è possibile mi piace stare nudo anche in pubblico.
Il giorno seguente cambio spiaggia e vado in una un po' più distante, un po' ombreggiata e meno affollata. Con poca gente è più semplice scambiarsi qualche occhiata complice con gli altri bagnanti.
Nel pomeriggio arrivano i miei vicini di stanza, io ero in una posizione un po' defilata, convinto che non mi avessero riconosciuto, li ho un po' osservati. Lei un po' rotondetta con delle belle tettine, lui magro con un bel cazzo dondolante fra le gambe, entrambi con l'inguine depilato.
La sera rientro a casa verso le 22.30 poiché ero piuttosto stanco dalla giornata di mare, entro nella mia camera, mi spoglio e mi dirigo verso il bagno nel corridoio per rinfrescarmi un po' visto il caldo terribile che faceva anche la sera. Esco dal bagno e mi rendo conto di essere completamente nudo in mezzo al corridoio mentre stava arrivando qualcuno: era la coppia di italiani che avevo conosciuto che faceva rientro dalla serata trascorsa fuori. Ci salutiamo e mi scuso per il mio non abbigliamento, ma loro sorridendo dissero che sarebbe bello, che chi lo desidera, potesse rimanere nudo anche in casa come si fa in spiaggia. Lei mi disse che mi avevano notato al mare quel pomeriggio, risposi che anch'io li avevo visti, ma sapevo se fosse stato opportuno disturbarli.
La situazione mi aveva messo una certa eccitazione addosso: mi piaceva come mi avevano guardato mentre ero nudo a parlare con loro in corridoio. Dopo una mezz'ora, non potendo dormire, mi avvolgo un asciugamano per le mani attorno alla vita e vado su una piccola terrazza con due sedie, che c'era in fondo al corridoio a prendere un po' di fresco alla luce della luna.
Una decina di minuti dopo esce Paolo dalla sua stanza e si dirige verso il bagno, mi vede in terrazza e mi fa un cenno di saluto che ricambio con un sorriso. Indossava soltanto un paio di slip aderenti bianchi, leggeri, un po' trasparenti: da vicino si vedevano bene le palle e il segno della cappella.
La situazione mi stava eccitando.
Paolo esce dal bagno, scambiamo due parole e mi chiede se, visto il gran caldo, mi sarebbe dispiaciuto farlo sedere sulla seconda sedia per rinfrescarsi un po'. Mi alzai per farlo passare e sedendomi aprii un po' l'asciugamano sul davanti girandomi verso di lui.
Volevo vedere se era interessato a ciò che c'era sotto l'asciugamano..
Lui si aggiustó sulla sedia e finimmo con avere la mia e la sua gamba che si toccavano; parlando mi mise la mano sulla gamba una volta.
Facendolo sembrare involontario, mi aprii ulteriormente l' asciugamano: si vedeva il mio cazzo che era diventato barzotto. Aveva lanciato qualche occhiata verso il mio inguine.
Mi feci coraggio e gli dissi che aveva degli slip molto particolari, belli, così, un po' trasparenti, sarebbero piaciuti anche a me.
Mi guardó in silenzio e pensai che se ne sarebbe andato immediatamente.
Si alzò, di avvicinò e ci baciammo, in silenzio gli abbassai gli slip, lui se li tolse completamente.
Continua
Mi chinai. Presi prima la cappella e poi tutto il cazzo in bocca mentre lui mi accarezzava la nuca e la schiena, eravamo entrambi con il cazzo durissimo.
Gli proposi di andare nella mia camera così da essere al riparo da occhi indiscreti e lui accettò. Pochi secondi dopo eravamo a letto, ci baciavamo con passione, lui mi accarezzava su tutto il corpo, io gli stringevo quel gran bel cazzo con la mano. Ci mettemmo a 69 per succhiarcelo a vicenda: credo di non essere mai stato così eccitato e gli sborrai in bocca in poco più di 5 minuti, lui durò un po' di più.
Abbiamo ingoiato tutto entrambi. Subito dopo mi disse che sua moglie ancora non dormiva e se non lo avesse a ancora visto tornare si sarebbe preoccupata e lo sarebbe sicuramente andato a cercare. Meglio non rischiare di farsi vedere assieme in quel modo.
Mi salutò baciandomi il cazzo, ci siamo lasciati con la speranza di vedersi in spiaggia il giorno seguente.
Mi svegliai un po' tardi il giorno dopo, andai in quella spiaggia dove li vidi il mercoledì e fortuna volle che la coppia era già là. Distesi al sole nudi: mi facevano eccitare!
Mi avvicinai a loro salutandoli con un bel sorriso soprattutto a Laura, parlammo per un po' e poi mi proposero di sistemarmi accanto a loro. Lo feci molto volentieri, mi spogliai e continuammo la nostra chiacchierata. Proposi di fare una bella nuotata rinfrescante ed andammo tutti e 3; io e Paolo ci siamo toccati il cazzo a vicenda sott'acqua mentre lei si faceva una nuotata. Glielo stavo facendo diventare duro e vedevo che gli stava salendo la voglia come la sera prima.
Paolo mi disse: chiediamo a Laura se le va di venire al chioschetto a bere una birra sperando che dica di no. Se dice di sì siamo al punto di partenza. Fortuna volle che rifiutò l'offerta che le fecimo e così ci avviammo io e lui verso il chisosco che distava parecchio: si dovevano superare degli arbusti ed un piccolo bosco di pini marittimi.
Nel sentiero in mezzo agli arbusti c'eravamo solo noi due, mi guardai un po' in giro: nessuno. Lo presi per il fianco e lo tirai a me senza alcuna opposizione e ci baciammo d nuovo.
Ci strusciavamo l'inguine uno con l'altro con i cazzi duri, avevo voglia di succhiare e lo feci: mi misi in ginocchio e gli presi in bocca il cazzo che sapeva di sale, lo spompinavo in mezzo al bosco.
Poi si girò di spalle, si allargò le chiappe con le mani e mi mise il buco del culo sulla bocca. Glielo limonai, la mia lingua entrava ed usciva comodamente in quel buco.
Mi chiese di scoparlo lì in mezzo, si mise a pecorina, gli infilai il mio cazzo: entrò senza alcuna difficoltà.

continua
 
Ero eccitato all'inverosimile, stavamo facendo sesso di giorno, in un luogo pubblico neanche troppo nascosto e all'estero.... Paolo spingeva il suo culo verso di me per farsi scopare meglio, si sentivano le cicale e i nostri gemiti di godimento.
Passarono alcuni minuti e sentimmo le voci di qualcuno che stava arrivando nella nostra direzione dal sentiero che portava alla spiaggia.
In fretta ci ricomponemmo indossando il costume nascondendo un po' i nostri cazzi duri e ritornammo in spiaggia da Laura. più tardi Paolo mi confidò di aver raccontato alla moglie quello che avevamo fatto la sera precedente, io rimasi in silenzio aspettando che mi dicesse il resto. Mi chiesero se avessi impegni per la serata e visto che non ne avevo, mi invitarono per la stessa sera, dopo cena, ad andare nella loro camera per salutarci.
All'ora fissata bussai alla loro porta, bevemmo un bicchiere di vino e Laura disse che le sarebbe piaciuto assistere a quello che avevamo fatto io e il marito la sera prima.
Avete caldo anche voi? Chiesi per avere la scusa buona per spogliarci dei vestiti.
Ci stendemmo sul lettone ormai nudi mentre lei rimase seduta su una poltroncina ad osservarci.
Glielo succhiai bene, ce l'aveva duro duro, mi girai e mi misi a 4 zampe, gli infilai il condom, avevo voglia di essere scopato. Mi lubrificò con la saliva e me lo infilò lentamente nel buco del culo, quando era tutto dentro rimanemmo un poco fermi per farmi dilatare meglio. Poi lui iniziò a sbattermi e lei si masturbava. Mentre ero sotto di lui, Laura si avvicinò a baciare il marito prima di succhiarmi un po' il cazzo. Ero in paradiso.
Mi sborró sulla schiena...
Continua
 
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