Eris, una ragazza così dolce, intrigante, sexy…
capace di pubblicare foto come queste con questo ordine: "È già abbastanza per voi avere i miei piedi in foto, leccate lo schermo!"
Nelle sue storie, ha dichiarato "il mio terrificante lato dominante mi accompagna dalla giovane età, amavo trattare male i maschietti che venivano a scuola con me!!!". E in una gita scolastica, quando era in quarta, di essersi fatta accompagnare in camera fingendo di non star bene da un ragazzo di prima timido, brutto e secchione, di averlo lentamente sedotto facendoglielo venire duro prima con sguardi e pose ammiccanti, di avergli poi infilato la sua lingua in bocca fino alle sue tonsille e, dopo averlo convinto a farsi legare le palle da lei per rallentare l'orgasmo, di avergli fatto una danza sexy/sadomaso tale da fargli scoppiare le palle al termine della quale avrebbe strisciato ai suoi piedi implorandola di slegargli i genitali e di farlo venire. Ancora oggi lo considera il suo più grande trofeo: lo ha infatti obbligato, prima di "liberarlo" a chiamarla: "Dea Eris". Il primo maschio che l'ha chiamata così.



capace di pubblicare foto come queste con questo ordine: "È già abbastanza per voi avere i miei piedi in foto, leccate lo schermo!"

Nelle sue storie, ha dichiarato "il mio terrificante lato dominante mi accompagna dalla giovane età, amavo trattare male i maschietti che venivano a scuola con me!!!". E in una gita scolastica, quando era in quarta, di essersi fatta accompagnare in camera fingendo di non star bene da un ragazzo di prima timido, brutto e secchione, di averlo lentamente sedotto facendoglielo venire duro prima con sguardi e pose ammiccanti, di avergli poi infilato la sua lingua in bocca fino alle sue tonsille e, dopo averlo convinto a farsi legare le palle da lei per rallentare l'orgasmo, di avergli fatto una danza sexy/sadomaso tale da fargli scoppiare le palle al termine della quale avrebbe strisciato ai suoi piedi implorandola di slegargli i genitali e di farlo venire. Ancora oggi lo considera il suo più grande trofeo: lo ha infatti obbligato, prima di "liberarlo" a chiamarla: "Dea Eris". Il primo maschio che l'ha chiamata così.