Non l’ho mai raccontata prima ,potete credervi o meno ,ma la mia passione per le Granny, inizia con una storia che mi è capitata e si è protratta per un po’ di tempo con la mia nonna materna.
Era la meta‘ degli anni 80 ,anno più anno meno, mia nonna era rimasta vedova da pochi anni e come tutte le estati,io passavo tre mesi da lei ,libero di giocare ,di fare tardi,in quella casa in aperta campagna con pochi amici e come unica presenza fissa lei,la nonna.Quell’estate,le mie forme erano quelle di un adolescente in pieno sviluppo ed anche la mia testa viaggiava di fantasie delle quali avevo solo sentito parlare o avevo visto su qualche porno ritrovato in giro con la maggior parte delle pagine incollate dallo sperma dei precedenti avventori.
Le giornate passavano lunghe ed a volte noiose,guardando la tv, guardando la nonna cucinare ,preciso che dopo la morte di mio nonno,in quella casa eravamo solo io e lei,con qualche giro dei miei genitori e di mia zia una volta a settimana per venirci a trovare e stop,poco movimento insomma.
Il rapporto con mia nonna è sempre stato molto bello e tranquillo, ero il suo unico nipote e mi adorava,credo che mi abbia sgridato solo una volta nella vita, i pomeriggi che passavo sul divano in cucina mentre cucinava ,mi mettevo un lenzuolino e mi toccavo silenziosamente,passavo intere giornate a cazzo duro,lei ogni tanto guardava ma non diceva nulla e faceva finta di nulla,tutto scorreva serenamente .
Un giorno mentre ero sul solito divano, lei era seduta al tavolo che leggeva un giornale,che poteva essere tipo novella duemila,si alza con il giornale in mano,viene verso di me , mi mostra una pagina con una donna in topless e mi chiede: queste ti piacciono?
Io in prima battuta arrossisco,poi la guardo e annuendo le dico di sì ,lei sorride, mi dice,bravo ti devono piacere , si volta e se ne va a fare le sue cose,non vi dico il mio cazzo,mi incordo che le dissi che uscivo ed andai a spararmi una sega mondiale nello sgabuzzino degli attrezzi.
Passarono i giorni e nulla più fu accennato da parte sua,fino ad un giorno,era tardo pomeriggio,rientro dopo qualche giro in campagna e vado a farmi il bagno,in casa non c’era la doccia ma una minuscola vasca da bagno,mentre mi lavavo mia nonna era solita entrare ed uscire dal bagno ,quel giorno entrò , come al solito fece una paio di cose alla lavatrice,poi si diresse verso la vasca da bagno,si apri‘ un paio di bottoni della camicetta,nonostante quello non riuscivo a vederle le tette, prese una mano e se la infilo nel seno dicendomi di palpare e sentire come erano,cosa che feci ma in maniera svelta e timida e ritrassi subito la mano.
Lei si alzò ,si richiuse la camicetta ed andò via. Nei giorni a seguire non parlammo e non facemmo mai riferimento all’accaduto e la vita scorreva come sempre,ovviamente io mi masturbai a ripetizione ripensando alle mammelle mollicce ma abbondanti della nonna.
Dopo qualche giorno,complice ancora il bagno,entra mentre mi stavo asciugando,ero in piedi,nudo con l’asciugamano mi stavo strofinando,lei si avvicina a me e mi inizia a toccare il cazzo,dicendomi che voleva controllare che stessi crescendo bene, ricordo che non lo toccava con foga ,ma piano,scappellandolo un paio di volte lentamente ,alzandolo e tastando i coglioni,mi venne durissimo,mi sorrise e mi rassicurò che andava tutto bene,se ne andò come nulla fosse ma quello era stato il primo vero contatto .
Infatti non passarono molti giorni,eravamo in cucina nel solito scenario,io sdraiato con lenzuolno di copertura a guardare la tV maglietta e pantaloncino corto largo, si dirige verso di me e si siede nel bordo del divano,si mette a parlare e mi mette una mano sulla gamba ad altezza coscia e mi accarezza mentre continua a parlare,io non sentivo una sola parola ma solo quella mano che era tremendamente vicina al mio cazzo che era diventato durissimo,se ne accorse subito,mi sorrise e inizio’ ad accarezzarlo da sopra il lenzuolo sorridendo e parlando ma diventando sempre più vigorosa,io ero paralizzato ed eccitatissimo,mi riguardo ,si guardò il seno e mi chiese se volevo toccarle ,io annuii ,si aprì tutta la camicetta,tolse il lenzuolo e abbasso i calzoncini ,io iniziai a toccarle con grande foga quelle mammelle cadenti che però tanto mi piacevano e lei prese a segarmi il cazzo che duro’ si è non cinque colpi e poi venni ,mi diede ancora qualche colpetto,io ritrassi le mani dalle tette,si alzò e andò a ricomporsi,dicendo di rimettermi in ordine.
La sera,non se ne parlo fino alla fine della cena ,quando mi chiese se mi fosse piaciuto ,le risposi di sì ma non riuscii a dire altro è nemmeno lei disse nulla,continuammo normalmente il nostro rapporto,ma qualcosa era inevitabilmente cambiato.
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Vi allego un paio di foto prese da internet di una donna che assomiglia sia fisicamente che in viso a mia nonna all’epoca del racconto,cambiava solo nell’abbigliamento che era sempre austero è mai femminile