- Messaggi
- 9,532
- Punteggio reazione
- 12,271
- Punti
- 134
- Age
- 39
Regolamento alla?? Occhio che una mano è pur sempre occupatabene, chiedo al notaio un ricontrollo. Regolamento alla mano.....ben inteso....




















Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Note: This feature may not be available in some browsers.
Non sei ancora supporter e non hai ancora accesso al nostro gruppo telegram di Phica?
Ti basterà iscriverti al nostro onlyfans!=> Onlyfans
Regolamento alla?? Occhio che una mano è pur sempre occupatabene, chiedo al notaio un ricontrollo. Regolamento alla mano.....ben inteso....
Ananas che raccontoTUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.
Oltre che bellissima e dalla mente affascinate, sei anche molto brava a scrivere e descrivere utilizzando grande ironia! BravissimaTUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.
Siamo tutti produttori di crema solareTUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.
Bella storia, una “cremastoria” che neanche un uomo sarebbe in grado di scrivere e descrivere come hai fatto tu. Conosci molto bene i maschi, sai esattam3nte come prenderli e come amplificarne il piacere. Più che un’incremata mi è sembrata la genesi della “crema”, non mi vengono altri te4mini e uso questo per oggi.TUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.
Praticamente una partita in radiocronaca di 90 minuti... O a 90?TUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.
Passano gli anni ma la tua arte nello raccontare rimane sempre di alto livello. Poi che voglia di togliere quella pesca e mostrare la tuaTUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.
Che gran racconto, sono rimasto teso nel leggerlo tutto d'un fiato fino alla fine... però quello che è esploso è lui e non ioTUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.
Bellissimo racconto e bellissima foto...sto cominciando a pensare di non essere portato per questo gioco...ma continuo a provarci..TUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.
In questa posizione mi hai fatto fare una bella sudata…TUTTIFRUTTI (regolamento al post 3602)
30 Luglio - Foto 6 (vale un punto)
Ai blocchi di partenza. On your marks…Get set…Go. Tuffo. Goduria infinita.
Trovare una caletta così è induzione al crimine.
Il costume scompare in un picosecondo e in quello successivo sono già in acqua. Acqua cristallina…e quindi trasparente.
Anche dall’alto garantisce una buona vista. Ecco i pesci subito intorno.
Pesci veri, le occhiate…cosa avete capito?
Con gli occhialini vedo il fondale roccioso, coi cetrioli marini…quelli che io chiamo “cazzi di mare”. Per l’ennesima volta mi ritrovo a pensare: “Che bello sarebbe se quelli di terra fossero altrettanto grossi”.
Prendendo il sole, mi piace dare chiacchiera a chi ho intorno, fingendo che essere completamente nuda mentre parlo di calciomercato o ristorantini dei dintorni sia la cosa più normale del mondo. Mi spalmo il solare fissando negli occhi il mio interlocutore, sapendo perfettamente quale film la sua mente sta proiettando. Poi tocca a Vold, pallido uomo del nord dall’ustione facile.
L’operazione può essere lunga. Soprattutto se ci sono altre coppie nei paraggi.
Se si mettono a fare la stessa cosa, significa che potrebbero essere “disponibili”.
Ci penseremo. Ora devo concentrarmi sui miei movimenti.
Capite bene che con le parti delicate devo stare particolarmente attenta.
Guai dovesse scottarsi e rimanere fuori gioco per giorni. Io poi cosa faccio?
Quindi bisogna spalmare e spalmare, su e giù, tutto intorno, mooolto lentamente.
È necessario aprirlo bene per raggiungere gli angoli nascosti, sotto la punta, quelli più sensibili, intorno al filetto. La zona sotto è ancora più a rischio, la pelle è sensibilissima. Bisogna usare il palmo della mano e le cinque dita, ad artiglio, per coprire tutta la superficie. E poi massaggiare…massaggiare…massaggiare. In estate mi piace sia tutto completamente liscio. In genere provvedo io, con uno dei miei rasoi, alla prima doccia. Mentre distribuisco la crema, può capitare che un ditino, per errore, scivoli in fondo, scivoli dentro. Qualche blanda protesta. Blandissima. Soprattutto se contemporaneamente l’altra mano aumenta la velocità. Fin quando sento i muscoli tendersi. A quel punto smetto, mi stacco. Niente eruzione. Una gocciolina scappa fuori, insieme a un lungo sospiro di sofferenza. Gli dico che è a posto. Ho finito. Vibranti proteste
Non solo quelle vibrano. È Disperato, il poverino. Si muove da solo, come posseduto. Cerca ancora un contatto.
Questo è il momento in cui una donna può/potrebbe ottenere qualsiasi cosa.
Uff, va bene…ancora un pochino. Tanto, giunti a quel punto so che basta un niente. Una mano a stringere forte la base, seguendo il pulsare cardiaco, l’altra a carezzare il tubicino sotto la pelle. Avanti e indietro. Una volta. Due. Tre. Ma…cosa succede? Questo non è latte solare! Sporcaccione!
“Questa”, adesso… me la spalmi addosso tu.