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martina94pagano
Guest
Io voto per usare veramente l'hashtag #ebbastacosterichiestefoto ogni volta che succede 😁😁
bel racconto lapiccolaC
bel racconto lapiccolaC
Ve lo appoggio ad entrambi, riguardo l'hashtag 🤣🤣🤣Io voto per usare veramente l'hashtag #ebbastacosterichiestefoto ogni volta che succede 😁😁
bel racconto lapiccolaC
Come hanno fatto tanti prima di lei, non sarebbe una novità, purtroppo...E perché non nuda?
Lo dovrebbe fare perché sei fico, immagino…
#ebbastacosterichiestefoto
Fate solo incazzare la gente.
Fossi @lapiccolaC , smetterei di scrivere dando la colpa a quelli come voi.
Oh, piano eh?Ve lo appoggio ad entrambi, riguardo l'hashtag 🤣🤣🤣
Probabilmente lei apprezzerebbe di più, ma già che ero in accordo con entrambi non volevo creare disparità 🤣🤣🤣🤣Oh, piano eh?
Mica sono Martina, io…😉
No ma fate come se non ci fossi eh??? 🤣🤣Probabilmente lei apprezzerebbe di più, ma già che ero in accordo con entrambi non volevo creare disparità 🤣🤣🤣🤣
sempre più convinto del mio giudizio precedente !!!! Comunque c@@@o come scrivi beneCAPITOLO 12
Spalanco gli occhi incredula, sobbalzando sul divanetto. Non riesco a credere che voglia farlo veramente, e mi prende un attacco d'ansia.
"Ecco... così..." balbetta lui, avvicinandomi l'ennesimo di quei dischetti, e andando a applicarmelo sul seno destro. Sento i suoi pollici non perdere occasione di premere leggermente, facendo aderire l'adesivo alla pelle, ed è una sensazione fastidiosa. Passi anche ventre e torace, ma il seno di una donna è una zona estremamente sensibile, soprattutto viste le sue intenzioni, e mi chiedo se sia proprio necessario attaccarmi uno di quegli affari proprio li.
Mi faccio coraggio e volto lo sguardo, cercando il suo con l'intento di chiedere spiegazioni, vista la mia impossibilità di domandare direttamente. Oriano è in un bagno di sudore, e mentre volto lo sguardo è intento a passarsi nuovamente il fazzoletto sul viso, sulla fronte e sulla bocca. Sento addirittura l'olezzo del suo sudore, rimarcato dagli aloni sotto le maniche della camicia ingiallita.
Mi accarezza la fronte, dicendomi che stavo andando benissimo, e che non avrebbe mai pensato saremmo arrivati a quel punto. "Ancora uno, e poi direi... che possono bastare..." mi dice, accarezzandomi la fronte con una mano, e staccando l'ultimo dischetto dal foglio di supporto con l'altra. Appena sento il suono plastico del foglio non riesco a trattenere un lieve gemito, alzando lo sguardo verso il soffitto per evitare l'imbarazzo del contatto visivo con Oriano.
"Sofia... per favore, è già difficile così..." riprende, maneggiando il dischetto con entrambe le mani; "...So che qui potrebbe darti un po' fastidio, ma...", applicandomi con le mani tremanti quell'ultimo affare sul seno sinistro, stavolta direttamente sul capezzolo. Sono nel pallone più totale, mentre avverto la palese e marcata eccitazione di Oriano nell'attaccarmi al seno quell'affare; mi prende un attacco d'ansia, anche perché ho pensato subito che sicuramente mi avrebbe fatto male.
"Splendida..." commenta, vedendomi in quello stato, per poi accarezzarmi di nuovo la fronte con la mano sudata. Deglutisco nervosamente, mentre l'aria pesante e l'atmosfera surreale e silenziosa è interrotta solo dal mio respiro. "Ora, mentre collego gli elettrodi a questo generatore, ti spiego brevemente cosa faremo... va bene, piccola?"; così dicendo prende in mano la macchinetta bianca, sbrogliando in qualche modo la fitta rete di cavetti di gomma, e cominciando a collegarne le estremità ai dischetti applicati sul mio corpo.
"Dunque, ci sono 12 elettrodi totali... di cui noi, per adesso, ne useremo solo la metà, come puoi vedere...", comincia a spiegarmi, collegando alla macchinetta bianca i dischetti applicati sui miei fianchi; "Qui servono per farti sobbalzare un po'... spero che tu non soffra particolarmente il solletico", commenta con un fastidioso sorriso stampato in faccia; "Questi sui polmoncini te li ho messi per aggiungere un pochino di difficoltà..." prosegue, attaccando quelli postimi sul torace; "Ti impediranno di riprendere fiato troppo facilmente... altrimenti che gusto c'è?" chiede ironicamente, prestando attenzione ad ogni mia smorfia.
Comincio a sudare freddo, facendo fatica a rimanere ferma; Oriano sembra stia facendo di tutto per mettermi a disagio e instillarmi paura in modo molto sottile, come se già non fossi già abbastanza tesa e agitata. Più che una cosa artistica, quello mi sembrava un vero e proprio gioco erotico, al quale peraltro non avevo chiesto di partecipare. Mi sento immobilizzata, non tanto fisicamente quanto mentalmente; non riesco a reagire. Nemmeno quando Oriano, inizia a collegarmi gli elettrodi applicati al seno; "Beh... qui un leggero pizzicorino lo sentirai, piccolina... soprattutto qui, sulla bella coroncina rosea..." commenta fastidiosamente, riferendosi al disco applicatomi sull'aureola del seno sinistro. Sapevo che mi li mi avrebbe fatto male, e la sola idea mi terrorizza. "Ma capirai che non potevo astenermi, di fronte a questi splendidi seni..."; Oriano sta portando l'asticella della mia sopportazione a livelli altissimi, e passa lo sguardo su tutto il mio corpo, per poi cadere con gli occhi sul ventre.
"A questo punto non c'è più bisogno di fare la timida..." mi dice guardandomi negli occhi, e appoggiandomi le mani sui fianchi. "Cosa dici?..." sussurra facendo scivolare le dita fino all'elastico laterale del perizoma azzurro. "Togliamo le mutandine?" mi domanda, tirando leggermente l'elastico dell'intimo verso il basso. Sobbalzo sul divanetto, lanciandogli un'occhiata di fuoco e degli improperi soffocati dal nastro sulla bocca, facendogli intendere di non azzardarsi a proseguire oltre. Lui ridacchia in modo sarcastico, indifferente alla mia reazione. "Tranquilla, mia cara... non ti metterò un altro elettrodo su una zona delicata come questa..." dice con tono rassicurante; "D'altro canto, per cruccio mio...", aggiunge, riprendendo con il movimento; "Preferisco che tu sia completamente nuda, mentre riceverai gli impulsi". Faccio un grosso sospiro; sentivo che non si sarebbe arreso fino al raggiungimento del suo risultato, e proseguire in quella lotta mi avrebbe sfiancata. "Lasciami..." riprende sorridendo fastidiosamente; "Lasciami continuare..." insistendo con il pizzicarmi l'elastico, e tirandolo verso il basso. Lascio passare qualche istante, prima di sollevare leggermente il bacino, per consentirgli di proseguire. Incredulo, Oriano cede ad un tremolio incontrollato; "Bene... così..." bisbiglia tra sé e sé, facendomi lentamente scivolare le mutandine lungo i glutei, e portandole all'altezza delle cosce.
"Brava bambina..." esclama incredulo, mentre serro le gambe il più possibile, cercando di preservare quel minimo di intimità che mi è rimasta e alla quale mi aggrappo con tutte le mie forze, mentre sento che Oriano me le porta fino alle ginocchia, per poi sfilarmele completamente. "E' un vero spettacolo poterti ammirare così..." commenta, riaccomodandosi sulla seggiola di fronte a me, e appoggiandomi una mano sulla coscia; "... addirittura... senza mutandine... completamente nuda...". Sento il cuore battermi all'impazzata, e il mio respiro è più irregolare che mai; volto ancora la testa dall'altra parte, verso lo schienale del divanetto, mentre sento Oriano trafficare con la macchinetta bianca.
"Cosa dici... possiamo cominciare?" mi domanda, mentre sento il "bip" acustico dell'apparecchio elettronico dare il primo segno di vita.
Non so cosa aspettarmi, e cerco solamente di respirare, nonostante la tensione accumulata. "Quando ti arriveranno gli impulsi elettrici non fare movimenti bruschi, d'accordo?". Giro lo sguardo verso il soffitto, nella vana illusione di prendere aria più facilmente. "Ci sono ben 10 livelli di intensità... ma non preoccuparti, mia dolce Sofia...", prosegue, maneggiando dei comandi, seguiti da altrettanti segnali acustici; "... Essendo la tua prima volta... cominciamo dalla scala più bassa...".
... continua...
Sinceramente non mi sembra per niente che al personaggio piaccia quello che le sta succedendo... magari stiamo leggendo due racconti diversiIo parlavo del personaggio mica ho detto a te personalmente ti piace essere sottomessa poi se a lei non vuole dirlo è libera di scegliere mica voleva essere un obbligo
Il racconto è lo stesso ma la chiave di lettura potrebbe essere differente e solo l’autrice la può illustrare, sia nel proseguo e sia, se ha voglia, nelle pieghe del racconto stesso.Sinceramente non mi sembra per niente che al personaggio piaccia quello che le sta succedendo... magari stiamo leggendo due racconti diversi