Racconto di fantasia Abbronzatura bollente...

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Luglio 2024, un giorno qualsiasi d'estate. Ho tanta voglia di andare al mare ma la mia ragazza è impegnata con gli esami e mi ha detto che fino a fine sessione non potrá muoversi.
- Tranquillo, vai con i tuoi amici se tanto ci tieni.
Non è un consiglio, ma una minaccia...un classico. E quindi desisto, mi tocca subire la calura estiva della città. Però almeno vorrei sfruttarlo questo sole e abbronzarmi un po, ma qui è impossibile: potrei sdraiarmi sul balcone di casa ma mi sembra squallido, il terrazzo condominiale è ormai in ristrutturazione da tempo immemore e andare in piscina da solo mi sembra da sfigato... come posso fare ...?

[2 giorni dopo]
- Mamma io scendo, porto a controllare la macchina.
- Va bene caro, torni per pranzo ?
- Certo, non credo ci metteró tanto...
Controlli di routine a posto, la car va che è una meraviglia e anche lei vorrebbe andare via per rinfrescarsi un po al mare ma niente "fino a fine sessione non se ne parla", e a me girano a centrifuga.
Con l'aria condizionata accesa in macchina si sta meglio che fuori, dai che faccio il giro largo prima di tornare a casa, almeno mi rinfresco un po cosi... senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo sotto casa di mia zia ed è proprio lei la signora che sta scaricando la spesa dalla sua macchina.
- Ciao zia, aspetta che accosto e ti do una mano..
- Va bene, queste buste pesano tantissimo e questo caldo mi manda KO...
Parcheggio la mia macchina, scendo ed un'ondata di calore mi avvolge... ma la calura estiva non c'entra nulla.
Lei ha un pantalone estivo a fantasia viola e nero, scarpe da ginnastica, una canottaggio bianca che mette in risalto sia la sua carnagione scura che la sua 3^ di seno.
- Dai a me zia... inizio a salire.
- Grazie mille..
Salendo le scale penso "cazzarola quanto pesano queste buste" e la visione dell'ascensore è un'ancora di salvataggio.
Lei mi raggiunge poco dopo, affannata, ma mai quanto me...
Nessuno dei due ha il coraggio di dire nulla, bisogna prima riprendersi dalla fatica delle scale.
- Entriamo in ascensore, molto stretto, riesco a sentire il suo profumo ed il suo affanno. Mi devo controllare, ma l'occhio mi cade sempre su quella 3^... lei probabilmente se ne accorge o forse no...chissà...
Arriviamo sul pianerottolo di casa, apre la porta
- Vai vai, poggia pure le buste in cucina, poi ci penso io a sistemare tutto...
Eseguo e mi butto sulla prima sedia disponibile.
- Grazie mille, davvero non so come avrei fatto. Dammi due minuti, mi spoglio e ci beviamo una cosa fresca insieme...
Non aspettavo altro.
Lei l'ho sempre sognata... provo a dimenticarla ma nulla, non ci riesco... mi fa impazzire con i suoi 50 anni, i suoi capelli neri lunghi, la sua bocca carnosa e per di più non ha un filo di grasso. Ma come fa a mantenersi così se non va nemmeno in palestra ?
- Allora, con questo caldo non vai un po a mare con Maria ?
Mi chiede lei tornando dopo 2 minuti esatti... indossa un top color sabbia ed un pantaloncino dello stesso colore... ah quelle gambe...
- Macché zia, deve finire prima con gli esami e quindi ora non ha tempo.
Rispondo io in modo stizzito...
- Vorrei però almeno prendere un po di sole però, giusto per abbronzarmi un po...
- Mmm hai ragione... anche noi quest'anno non possiamo muoverci. Sai tra il lavoro dello zio e i tuoi cugini che giustamente vogliono andare in vacanza con i loro amici, noi restiamo qui tutta l'estate.
- Però zia ti vedo bella abbronzata eh...
- Si... ma infatti stavo pensando una cosa...
- Non dirmi di farmi le lampade come fai tu perché sai che non vengo..
- Nono, che lampade... io vado su in terrazzo il pomeriggio dopo pranzo. Se vuoi puoi venire a pranzare qui e poi mi fai compagnia su...
- Mmm sarebbe un'idea... ma non vorrei disturbarti...
- Ma che disturbo, dai vuoi venire domani ?
- Volentieri...
E quella aranciata mi parve più fresca del solito...
Ancora 10 minuti di chiacchierata in cui si parlava del più e del meno e poi ci salutammo...
- Allora ti aspetto qui domani a pranzo, mi raccomando porta il costume o almeno un pantaloncino...
- Certo zia...
-... e non dimenticarti il telo da mare...
- Tranquilla... a domani allora!
Ed improvvisamente una leggera dose di soddisfazione mi attraversó...
 
Alle 12:30 l'indomani sono da zia e ho portato tutto, come da lei richiesto: pantaloncino, telo, olio abbronzante... poche cose ma c'è tutto.
- Zia sono io...
- Si sali...
Ascensore occupata, lo sapevo... 3 piani a piedi, con questo caldo...
- Ma che fai sali a piedi...?
- Che ne so zia, l'ascensore è sempre bloccata
- Mmm... si sarà rotta...
Lei è il solito spettacolo: capelli raccolti per il caldo, leggerissimo trucco, rossetto rosso, classica canotta estiva verde scuro, pantaloncino nero e infradito che risaltano i piedi smaltati di rosso. Sono già in estasi. Ma non voglio pensarci più di tanto..
- Allora ho preparato un po di pasta fredda così facciamo veloce e saliamo su a prendere il sole.
- Va benissimo zia...a proposito, ancora grazie dell'invito.
- Tranquillo...
Mangiamo, parliamo delle nostre cose, immancabile poi il classico chiacchiericcio di paese, insomma nulla di particolare.
- Dai ti aiuto a sparecchiare zia...
- Va bene, ma tanto facciamo veloce
Nel mentre sparecchio l'occhio mi cade sul suo culetto. L'ho sempre trovato splendido, bello pieno e tondo, un vero panettone. Cerco di capire se abbia il costume sotto o uno di quei perizoma che di solito indossa e che di nascosto ho scoperto nel suo cassetto. Ma il pantaloncino è troppo spesso, non riesco a capirlo.. peccato.
Finiamo di mettere in ordine la cucina e siamo pronti per salire...
- Fortunatamente l'ascensore è libera, dai saliamo
- Ok zia...
Classica situazione del giorno prima in ascensore: vorrei premere il tasto dello stop forzato, stringermi alla zietta ed averla lì completamente mia, ma non si può..
- Zia ma qui non vengono altre persone ?
- No, nel palazzo sono tutti anziani ed io sono l'unica che d'estate sale qui... per il resto dell'anno gli unici che vengono sono le signore che puliscono le scale del palazzo. È tranquillissimo. Dai stendiamo i teli qui...
Così faccio, stendo il mio telo vicino al suo, ma comunque mi tengo a debita distanza "di sicurezza", non si sa mai...mi conosco.
L'aria inizia ad inebriarsi del profumo degli olii abbronzanti, una situazione piacevole...
- Ti dispiace se metto le cuffie così sento un po di musica ?
Porco Giuda le cuffie... ecco cosa ho dimenticato...
- Tranquilla zia, io ne approfitto per chiudere un po gli occhi e riposarmi...
Riposarmi io in quella situazione? Si come no...
Nemmeno finisco di pensarlo e lei si sfila il top bianco ed espone la sua bella 3^ coperta da un costume a fasce arancione... calmati mi ripete la testa di sopra... quella di sotto è già incontrollabile...

[CONTINUA...]
 
Lei continua ad essere lì accanto a me, piena del suo olio solare che con i occhi chiusi è serenamente intenta a prendere la tintarella mentre ascolta non so cosa con le cuffiette.
Con la coda dell'occhio la guarda, e mi appare sempre bellissima nonostante i suoi 50 anni che non dimostra minimamente.
Ho accanto la donna che ho sempre desiderato... immagino di vuotare il sacco, di confidare la mia attrazione verso di lei e che con stupore lei ed un po di malizia capisca l'esigenza fisica del nipote e che non dica nulla... fantastico su come possa rubarle un bacio, e su come potesse essere avere un rapporto con lei.
Apro gli occhi, il sole mi acceca e noto che il rigonfiamento nei miei pantaloncini bianchi da calcio è evidentissimo, e per evitare figuracce cerco di pensare a tutt'altro...
-Mamma mia e che caldo... forse non è stata una buona idea salire oggi in terrazzo nonostante il sole...
- Come dici zia ?!.. ah si, vero oggi è caldissima la giornata, quasi non si respira...
- Vuoi un po d'acqua?
- Si, grazie.
Ed ecco che da una piccola borsa frigo la zia estrae due bottiglie di acqua naturale gelate. Ne faccio un solo sorso, la mia gola ringrazia...
Anche lei appoggia le sua labbra carnose e rosse di rossetto alla sua bottiglia... ecco che comincio a rinfantasticare...
- Ho portato qui questa ampolla spray con dell'acqua fresca.. se vuoi rinfrescarti un po le gambe e la testa è l'ideale...
- Grazie zia, giusto un po le tempie...
Lei mi passa l'ampolla e cerco così di attutire un po il caldo non dovuto solo alla calura estiva. Gliela ripasso ed anche lei si spruzza un po d'acqua sulle braccia, sulle tempie ed i polsi, proprio come ho fatto io in precedenza.
Lei si sdraia di nuovo, mentre io resto un po seduto ad osservare il nulla... o almeno questa è l'impressione che io voglia dare a lei. In realtà i miei occhi stanno osservando molto attentamente le sue caviglie ed i suoi piedi smaltati di rosso: meravigliosi.
Mi sdraio nuovamente, chiudo gli occhi, ma lei riprende:
- Caro, se ti passassi l'ampolla con l'acqua me la spruzzeresti un po sui piedi ? Sento che vanno a fuoco.
Cazzo... o è una coincidenza (ed io ci credo poco) oppure si è accorta che prima le osservavo i piedi. Vuoi giocare cara zietta, allora sarai accontentata...

[CONTINUA...]

P.s.
La parte della tintarella insieme e della richiesta di rinfrescarle un po i piedi è tratto da un episodio realmente accaduto con lei..
 
Mi alzo, prendo lo spray con l'acqua e mi pongo in ginocchio dinanzi ai suoi piedi meravigliosi mentre lei è sdraita con gli occhi chiusi e continua ad abbronzarsi.
L'aria è caldissima, io sono un fuoco ed il mio cazzo è pienissimo e desidera solo liberarsi dalla morsa del pantaloncino.
Con il cuore che batte a mille prendo coraggio e comincio a spruzzare l'acqua sui piedi smaltati della zietta.
Timidamente comincio a messaggiarle prima le caviglie, poi il collo del piede, poi le piante, le dita... lei è lì serenamente sdraiata e credo che apprezzi.
Continuo a massaggiarle i piedi e pian piano mi riporto sulle caviglie... vorrei salire a massaggiare anche le gambe, le ginocchia, le cosce che non hanno un filo di grasso, ma a fatica mi controllo e mi limito a cio che mi ha detto lei di fare.
Nel frattempo il mio cazzo è duro come una pietra e quasi mi fa male... sono in estasi
- Ecco, bravo... riesci a massaggiare anche il polpaccio ?
E così dicendo la zia appoggia la pianta del suo piede destro sulla mia spalla sinistra invitandomi a massaggiarle il polpaccio. Non credo ai miei occhi e senza batter ciglio così faccio. Lei continua ad avere gli occhi chiusi e ad avere il viso rivolto al sole.
Il contratto del suo piedino alla mia spalla mi manda fuori di testa, la temperatura è altissima e sia per la situazione che per il caldo compio un azione che non avrei mai pensato di poter fare... riprendo il suo piede e senza pensarci su due volte lo porto sul mio viso, piazzando il mio naso tra le sua dita e la mia bocca tra la pianta ed il tallone... senza darle il tempo di poter proferire parola le dico
- È da una vita che sogno di fare questo.. mi fai impazzire..
- Lo so... e ti piace anche rovistare nel mio intimo eh ?!... mi sono accorta che prendi i miei perizoma e che alcuni li hai tenuti per te..
E così dicendo allontana il suo piede da me e si rialza anche lei mettendosi seduta sulle ginocchia. Non ho il coraggio di controbattere e quindi continua lei
- Porco quante volte ti sei masturbato pensando a me ed usando le mie mutandine ? Che fai, le avvolgi vicino al tuo cazzo ?..
E così dicendo il suo sguardo severo si focalizza sul mio piselli ormai enorme ed incontrollabile.
- Ebbene si, lo ammetto... il mio unico sogno è quello di scoparti e romperti il culo.
E così mi avvicino con il mio viso al suo a mo di sfida. Passa una frazione di secondo, lei è evidentemente in imbarazzo e allo stesso tempo spiazzata dalle mie parole e prima che potesse dire o fare altro pongo le mie labbra sulle sue ed infilo la mia lingua nella sua bocca cercando il contatto con la sua lingua... lei cerca di allontanarsi, oppone una leggera resistenza ma alla fine cede al mio ravanare nella sua bocca. Ed eccola lì la sua lingua salivosa... sto realizzando il mio sogno...
Smetto di baciarla, mi allontano da lei e noto che il filo di trucco ed il rossetto sono andati via e lei anche così al naturale è bellissima.
- Ma cosa stiamo facendo... siamo zia e nipote..
Mi ripete lei con un filo di voce. Io la accarezzo la guardo negli occhi e le dico
- Si sta realizzando il mio sogno...
E senza aggiungere altro prendo la sua mano e la porto vicino al mio pene. Comincio a strofinare e lei mi guarda...
- Andiamo fino in fondo ?... ti prego zia..
Senza dire altro ci guardiamo negli occhi e capisco che posso di nuovo baciarla e questa volta mentre lo faccio comincio a toccare il suo seno mentre lei timidamente accarezza il mio cazzo...
La faccio alzare mentre io prendo il suo posto e libero dalla morsa del pantaloncino il cazzo che ormai è incontrollabile. Noto la sorpresa nei suoi occhi, un attimo di tentennamento e comincia a spompinarmi. È il pompino più bello della mia vita e me lo sta facendo la donna dei miei sogni, nonché zia.
- Sei bravissima... ti prego non fermarti- Le ripeto io mentre le si gode tutto il mio cazzo...
Ancora un po e la fermo, ci rialziamo, ci baciamo e comincio a toglierle il pantaloncino, mentre scopro che indossa uno di quei perizoma color carne che ho sempre visto nel suo cassetto. La volto, lei ancora in piedi ed io in ginocchio ho il suo culetto pieno e tondo stampato sul mio viso, mentre le scosto il perizoma per leccarle la fica pelosa ed il buchino anale anch'esso leggermente peloso. Lei geme silenziosamente mentre sento il sapore dei suoi umori.
Mi fermo, ancora in ginocchio le sfilo il perizoma e lo porto sul mio viso per odorarlo. È bagnato e si sente benissimo il sapore della sua fica.
Lei si sdraia ed io mi metto su di lei... le infilo il mio cazzo dentro ed una piacevole sensazione di caldo umido percade ed avvolge il mio membro.
- Scopami... forte
Mi dice lei ed io comincio a pomparla come mai fatto, mentre lei detta il ritmo avvinghiandomi con le sue gambe lisce e perfette.
La sento godere ed io godo insieme a lei... i nostri respiri ormai vanno all'unisono.
Sento che il momento di arrivare è vicinissimo, quindi mi blocco, le lecco ancora la pianta del piede e mi sdrai accanto a lei.
- Adesso vienimi sopra bella cavalla di una zia.
Lei ha sciolto i capelli e senza farselo ripetere si mette su di me e mi cavalca. È una sensazione stupenda sentire il suo culo sulle mie mani. Vorrei che quel momento durasse per l'eternità... anche lei apprezza ed è bagnatissima.
Con il dito medio entro senza preavviso nel suo orfizio anale...
- Aaahh..
Esclama lei mentre continuano a scopare come due amanti.
- Sto arrivando zia scendi...
E lei così fa... scende, si pone in ginocchio dinanzi al mio cazzone e accoglie nella sua bocca tutto il mio nettare, mentre con 2 dita continuo a masturbarle il culetto.
Sfinito... ma soddisfatto
 
Sudati e sfiniti ci sdraiammo uno vicino all'altro per riprendere fiato e per avere piena coscienza di ciò che era appena successo.
Nessuno dei due però aveva il coraggio di parlare e tacitamente con la sola complicità degli sguardi, capimmo che era giunto il momento di raccogliere le nostre cose e andare via.
Chiudiamo la terrazza stando attenti a non lasciare nulla e a non fare rumore e andiamo via. Anche in ascensore nessuno dei due dice una parola anche se io, in modo provocatorio, guardo la zia intensamente. Lei nulla, impassibile, non mi degna di uno sguardo. Era troppo incazzata con me per averla tentata in quel modo ed era incazzata con sé stessa per aver provocato il nipote e poi per aver ceduto alla tentazione.
- Zia, sarebbe possibile fare la doccia ?
- No, meglio se la fai a casa tua...
Furono queste le uniche parole proferite rientrando nel suo appartamento.
Io capì che ormai non c'era più nulla da fare e senza aggiungere altro la salutai e tornai stanco e soddisfatto a casa mia.
Tornando a casa e facendo la doccia il mio pensiero era sempre rivolto alla scopata con la zia... ripensavo al suo piedino smaltato appoggiato alla mia spalla... ripensavo al contatto delle nostre lingue... ripensavo al sapore della sue figa ricoperta di un leggero strato di peluria nera... ripensavo a quanto lei fosse bella senza trucco e al naturale... mi masturbai ancora una volta pensando a lei e sborrai ancora più forte.
Ne giorni che seguirono tra noi non ci fu un messaggio, una telefonata e non ci fu modo di incontrarsi neppure di sfuggita.
Anche io, nonostante fossi innamorato di lei e del suo corpo perfetto, preferivo non incontrarla e sentirla. Era meglio così. Però la mente inconsciamente era sempre rivolta a lei e a ciò che c'era stato.
"Però mi piacerebbe rifarlo..." mi ripetevo.
"Che bella che era la zia mentre la scopavo" continuavo a pensare... e lentamente mi convincevo che non poteva e non doveva finire lí la cosa.
"Si, ma quale occasione posso sfruttare per tornare da lei ?", mi domandavo.
Fino a quando 3 giorni dopo, non mi arrivò una notifica sul cellulare...

[CONTINUA]
 
Guardo il telefono e mi accorgo che mi è appena una notifica su Facebook in uno di quei gruppi di paese dove vengono pubblicizzate le varie feste e sagre in programma. C'è ne una proprio nel mio paese e comincia venerdì sera.
- Amore hai visto? La festa comincia questo venerdì... che facciamo andiamo
- Ma è mai possibile che non mi ascolti mai ? Venerdì devo andare al compleanno di Camilla. Aveva invitato anche te ma hai detto che non vuoi venire. Anche io non faccio i salti di gioia, però essendo amiche da quando siamo bambine devo andare per forza.
- Già è vero... quindi dobbiamo andare per forza sabato alla festa, quando ci sarà un casino di gente... va bene
- Purtroppo si... anche io volevo venire venerdì ma non si può..
- Già, cazzo è vero...
Risposi io in tono deluso e amareggiato. Mi sarebbe piaciuto stare un po da solo con la mia ragazza senza l'assillo di dover per forza stare in gruppo con gli amici e fare forzatamente cose di cui non ne hai voglia. Anche lei mi ha fatto capire che voleva stare con me ma c'è il compleanno di questa Camilla che io non sopporto proprio. Si conoscono da quando erano bambine e non la mia ragazza, pur controvoglia, deve esserci per forza. Il venerdì solitamente è il nostro giorno in cui finalmente stiamo insieme (anche fisicamente) e ci scrolliamo di dosso tutte le fatiche e lo stress della settimana. Questa volta toccherà rimandare... si ma cosa faccio venerdì ?... come noi, anche le coppie di nostri amici dedicano il venerdì a starsene da soli, il nostro è un paese piccolo, ci conosciamo tutti, e anche le usanze sono le stesse...è da sempre che funziona così.
Vabbé dai ho capito, resto a casa... cerco qualcosa su Netflix e passo il venerdì sera senza troppe pretese. Che palle però.
- Mamma, sono a casa...
- Si, sono qui in salotto, sto massaggiando con tua zia.
A queste parole una sensazione mista di piacere ed ansia attraversó il mio corpo. Non penso subito a come era stato fare sesso con mia zia, ma più che altro mi preoccupava se avesse detto qualcosa al riguardo, anche non esplicitamente.
"Ma no, non può essere" mi ripetevo. Sarebbe troppo imbarazzante anche per lei parlare di queste cose con sua sorella, cioè mia madre. Tra l'altro è una donna sposata, realizzata, con due figli. Certo, è una bellissima donna, desiderata da tanti, ma non credo che possa farsi scappare una cosa del genere, soprattutto visto che vuole passare per quella pudica. Ma poi pudica di che ? Ho visto il suo cassetto dell'intimo e le cose che vi sono dentro tutto sono, tranne che di una donna pudica. La zia a letto è una vera maialina secondo me. E anche l'altro giorno sulla terrazza comunque mi ha dato l'impressione di una che ci sa fare.
- Mmm ok... cosa vi state dicendo ?
- Ma niente, mi sta chiedendo come mi fossi organizzata per la festa di stasera. Lei è sola, tuo zio è dovuto andare ad accompagnare Simone tuo cugino a Ferrara per il torneo di tennis, mentre Cristian è andato a farsi un weekend al mare con gli amici. Ma gliel'ho detto che io non scendo, tuo padre torna tardi da lavoro e poi non mi va di andare alla festa. Forse domani che è sabato.
- Quindi zia è sola ?
- Si...
- Ho capito...
E senza battere ciglio vado in camera mia... "mmm la zietta è sola...interessante... devo trovare una scusa per poter andare da lei", pensai mentre il mio cuore batteva pian piano sempre più forte...

[CONTINUA]







Mi piacerebbe leggere qualche parere sul racconto, sta piacendo ?
È un misto tra fantasia (ovviamente non ho mai scopato con mia zia) e realtà, visto che per lei ho da sempre una grandissima attrazione...
 
In attesa del pranzo resto un po in camera mia. Ne approfitto per mettere un po di ordine alle mie cose e per rendere meno noiosa la situazione indosso le cuffiette e faccio partire un po di musica a caso perché la testa è decisamente altrove...
"Cosa posso inventarmi..." ... "pensa....pensa... pensa.." mi ripetevo mentre nelle mie orecchie Mick Jagger dava lustro ad uno dei suoi classici pezzoni.
"Potrei presentarmi lí dopo pranzo per un caffè e chiederle almeno scusa per come sono andate le cose... seee, e quando mi apre zia. Figurati se mi fa risalire sopra casa soprattutto ora che è sola..."
"Però è sola... quando mi ricapita un'occasione così... il marito è fuori, i figli altrettanto... lei è confusa, è probabile che in questa confusione ci scappa di nuovo una trombata con la zia..."
"Ma no, secondo me appena mi vede mi da uno schiaffo che me lo fa ricordare finché campo..."
- Valentino è pronto... sempre con queste cuffie, sono 3 ore che ti sto chiamando per venire a tavola!
Ed i miei pensieri furono così interrotti...
- Scusa mamma non ti ho sentito, ma non sopportavo più questo disordine in stanza...
Pranzo terminato. Telefonatina veloce per chiedere alla ragazza se è tutto ok e poi ho proprio voglia un bel caffè e di accompagnarlo con una sigaretta. Non sono un accanito fumatore, ma ogni tanto per schiarire un po i pensieri ci sta.
"... e quindi possiamo vederci in questo modo"..."Valentino mi sa che hai trovato il modo!"
Eccola, l'illuminazione. Beata sigaretta!
Prendo il cellulare e apro la chat con la zia: "Ciao zia. Volevo chiederti scusa per ciò che è successo l'altro giorno. Non so cosa mi è preso, ma quella situazione mi ha mandato fuori di testa. Si, tu mi piaci da quando ero un ragazzino e ti ho sognato spesso, così come ho trafugato nel tuo cassetto dell'intimo talmente era forte la mia attrazione verso di te, però ciò non goustifica il fatto che dovevo fermarmi un attimo prima. Non riuscire a parlare con te mi fa stare molto male, vorrei chiederti scusa guardandoti negli occhi. Non voglio venire a casa tua, se tu sei d'accordo potremmo vederci oggi pomeriggio al bar del centrocommerciale, così potremo parlarci guardandoci negli occhi senza il timore di fare mosse affrettate e sbagliate. Che ne dici delle 17 ?"
Invio... cuore a mille.
Passa un minuto circa e arriva la notifica del messaggio: panico!
"Ciao Valentino. Non doveva assolutamente accadere ciò che è successo tra di noi, però sono d'accordo sul fatto che dovremmo parlarci. Va bene alle 17".
"Perfetto...a dopo."

[CONTINUA]
 
Sono le 14:30, le 17:00 sono ancora lontane... provo a riposarmi un po ma non ci riesco.
L'ansia, la tensione, il panico, la fibrillazione di rivedere mia zia e di parlare del rapporto che c'è stato tra di noi fanno si che io non chiuda praticamente occhio. Allora ancora cuffiette e via di video inutili giusto per ammazzare il tempo.
Passa un'ora e sono stremato da quell'inutile carrellata di video visti su YouTube. Vado a farmi una doccia e mi aggiusto un po la barba, almeno così un'altra oretta la perdo.
Alle 16:30 sono già pronto, spruzzare di profumo e si va al centro commerciale.
L'aria torrida e afosa non mi lascia quasi respirare, il condizionatore in auto è una salvezza in questi casi.
L'ansia a poco a poco sale, ho lo stomaco sottosopra.
Mancano 10 minuti alle 17:00, ne approfitto per fumare un'altra sigaretta e nel mentre le invio un messaggio: "Sono qui. Ti aspetto".
Ancora qualche tiro alla mia Merit che ha un sapore sgradevole e mi arriva un suo messaggio: "2 minuti e sono lí". Eccola là, un'altra botta di ansia allo stomaco. Bene...
La sagoma di una persona attrae la mia attenzione, la conosco a memoria. La vedo che mi sta raggiungendo. Classici capelli neri sciolti, occhiali da sole, labbra deliniate dal rossetto rosso, maglia a mezze maniche nera, pantaloni beige e scarpe da ginnastica. Niente di che, ma lei è sempre bellissima.
- Eccomi...
- Ciao zia... prego, accomodiamoci al bar.
Le porgo un timido un sorriso ma lei nulla, non fa trasparire la benché minima espressione.
- Salve. Cosa posso portarvi ?
- Ciao, a me porti un caffè e ti prego anche una bottiglia d'acqua fredda.
- Bene, per la signora ?
- Lo stesso anche a me grazie.
Il cameriere si allontana a grandi falcate. Il centrocommerciale è affollato più da gente che lo ha scelto per godersi l'aria condizionata che per altro. I tavolini del bar non sono affollatissimi, ed io mi sono guardato bene da sceglierne uno leggermente più isolato dagli altri così da poter parlare in maggiore tranquillità.
- Ecco a voi... 2 caffè e due bottigline di acqua.
- Grazie
E finalmente il cameriere si allontana senza più il dovere di tornare.
Mentre verso il dolcificante nel caffè esordisco con un poco convincente "Mi dispiace per cio che è accaduto".
Lei che ha tolto gli occhiali da sole mi scruta severamente con i suoi grandi occhi neri
- Si, come no.
- Davvero zia. Non doveva accadere ciò che è successo l'altro pomeriggio. Sono stato un idiota a cedere alla tentazione.
- Si, ma è successo. E questo cambia definitivamente il nostro rapporto. Se fino a 3 giorni fa eravamo una zia ed un nipote complici, da oggi in poi ci limitiamo solo al buongiorno e buonasera. All'esterno non deve trapelare nulla di cio che è accaduto, ma tra di noi il rapporto privato è letteralmente finito.
- Va bene, come vuoi zia. Mi aspettavo questa tua reazione e non mi sento di contraddirti.
- Hai mai fatto vedere a qualcuno i perizoma che hai preso dal mio cassetto ?
- Cccome..?! No, ma che c'entra tutto questo ?
Le chiesi io abbastanza spiazzato da quella strana domanda fatta cosí senza motivo e a bruciapelo.
- Curiosità. Hai invaso la mia intimità e mi da enormemente fastidio. Sei fortunato che nkn ho detto nulla a mio marito e a tua madre.
- Si, anche questo è vero. Ma non capisco perché mentre si parlava di noi, hai tirato fuori questo argomento così ?
- Perché tuo zio è molto geloso di me. Non dico assolutamente che mi opprime, però se sapesse una qualsiasi cosa che riguarda me e la mia intimità potrebbe andare fuori di testa.
- Quindi lo hai fatto anche per proteggermi?
- Immaginavo dall'inizio che fossi tu a rubarmi le mutandine nel cassetto, ma la cosa seppur fastidiosa non è che ha creato in me grande scompiglio. Anzi, spesso lo prendevo anche come un gioco. Ma l'ho fatto anche per proteggere me.
- Spiegati meglio zia, non ti sto più seguendo.
- Ecco perché io e te siamo andati sempre d'accordo. Entrambi siamo attratti dal proibito e pensare che tu potessi masturbarti con i miei tanga mi piaceva come situazione. E poi c'è altro..
- Cioè... ?
La meraviglia e lo stupore di quelle parole mi si potevano leggere in volto.
- Te lo dico proprio per ciò che c'è stato e per il nostro rapporto. Tu mi prometti però che non ne fai parola con nessuno altrimenti racconto dei perizoma a tuo zio e tua madre e poi sono cazzi tuoi.
- D'accordo...
- Giura che non dirai nulla a nessuno...
- Te lo giuro zia... cos'è che vuoi dirmi ?
Dopo un attimo di tentennamento ed un sorso d'acqua mi disse:
- Valentino con te non è stata la prima scappatella fuori dal matrimonio.
Ero basito. Immaginavo dopo aver visto la meraviglia che aveva nel suo cassetto, che la zietta non era la pudica che voleva far credere a tutti, ma da qui ad immaginarla con altri uomini ce ne voleva di fantasia.
- Ma... dddai mi sta prendendo in giro zia. Tu che... impossibile!
- È così Valentino... me ne sono resa conto dopo ciò che è successo tra di noi, amo il proibito ed anche tu lo stesso, per questo l'ho voluto dire solo a te, perché sono sicuro che non dirai nulla in giro. Ma non ce la facevo più a tenermi tutto dentro e allora con qualcuno ho dovuto vuotare il sacco.
- Ah... e oltre a me lo sa qualche altra persona ?
- Sei pazzo! Nessuno. E nessuno deve saperlo oltre a te, ricordati ciò che ti ho detto!
Mi disse lei in tono di sfida e minacciosa.
Passo qualche secondo di silenzio in cui nessuno disse una parola, coso lei continuó
- Ti vedo sorpreso e sconvolto.
- Mmm... sto pensando una cosa...
- Lo vedo, dimmi.
- Entrambi amiamo il proibito giusto ? E sai che da una vita sognavo di possederti come poi è successo...
- Si, quindi...?
- Più anni passavano e più tu mi arrapavi e più non mi limitavo ad immaginarti per la classica sega. Volevo possederti e volevo farlo nel modo più erotico e pornografico possibile. Ti ho immaginata in tutti i modi. Posseduta in tutti i modi..
- Ed è successo, cosa altro vuoi ?
- Cogliere due piccioni con una fava.
- Eh ?!
- Togliermi due sfizi in uno. Scoparti e non farlo da solo, ma insieme al tuo amante. Amiamo il proibito entrambi, hai scopato con entrambi, non sarà certo un problema.
Lei mi guardava con la stessa aria sorpresa che avevo io quando mi raccontava di avere un amante.
- Vuoi dire a tuo marito delle mutandine ? Prego, sei libera di farlo... poi le racconto io un paio di belle cose. Voglio possederti in 3. Io, te ed il tuo amante. Il prima possibile. Stasera sei sola e di sicuro hai organizzato qualcosa per stare con lui.
- Si...
- Perfetto, mandagli un messaggio e digli che stasera si gioca in 3.
La sua espressione era un mix di incazzatura e sorpresa, ma senza batter ciglio prese a massaggiare con il telefono ed inviò un messaggio vocale all'amante spiegando esattamente ciò che le avevo detto io di fare.
- Marco ha detto di sì. Ci vediamo alle 22 da me.
Ed entrambi ci alzammo dai tavolini del bar e ci avviamo verso l'uscita.
Avevo trovato l'occupazione per il venerdì sera.
 
Alle 22:00 in punto sono sotto casa della zia.
Un po teso per la situazione di dover dividere la donna con uno sconosciuto, ma anche eccitato per scopare nuovamente con la zia e soprattutto farlo in 3, situazione che non avevo mai provato prima.
Nel tragitto che dalla macchina mi porta al portone sento una voce
- Scusami... scusami...
Mi volto e trovo un uomo sulla cinquantina, vestito elegante, bella presenza. Capelli brizzolati e barba incolta dello stesso colore dei capelli.
- Si, mi dica
- Sei Valentino giusto? Io sono Marco, l'amico di tua zia.
- Amico see... comunque si sono io
- Piacere
E mi tende la mano che più per gentilezza che per altro stringo senza troppa convinzione.
- Bella serata stasera eh... calda
- Beh siamo a Luglio, grazie
La mia risposta piccata
Il portone è già aperto, ma lui lo stesso da un colpo al citofono per segnalare la nostra presenza. Probabilmente si erano sentiti già per messaggio e lei aveva aperto già il portone da sopra casa ed evidentemente questo era il loro modus operanti durante i loro incontri.
Arriva l'ascensore
- Dopo di te..
Mi dice lui. Effettivamente la troia se l'era scelto per bene l'amante. Vedendolo da vicino mi rendo conto che ha un bel fisico palestrato ed è anche molto alto, arriva tranquillamente al metro e 90.
Siamo sul pianerottolo, la porta è accostata, ma della zia nessuna traccia. Ricambio la gentilezza di far entrare prima lui e timidamente entriamo in casa con io che lo seguo. Si erano già incontrati altre volte lì in casa perché il tipo sembra conoscere l'appartamento per bene.
"Ciao amore..." sento che dice lui mentre io delicatamente chiudo la porta d'ingresso e senza far troppo rumore mi dirigo verso il salotto.
Vedo lui che l'abbraccia e le da un bacio sul viso. Lei è in imbarazzo, mai avrebbe pensato di essere nella stessa casa con suo nipote ed il suo amante ed in procinto di scopare con entrambi.
Riesco finalmente a vedere anche lei. È di una bellezza disarmante. Ha lasciato ancora di più i capelli ed indossa un body verde scuro con un'ampia scollatura sul seno che lascia intravedere le sue tette che stanno per esplodere. La mia attenzione però è verso la bella gonna nera stretta fino ad altezza ginocchio con uno spacco che lascia intravedere gran parte della coscia ed i sandali altissimi fanno da cornice ai suoi splendidi piedi ancora una volta smaltati di rosso. È uno spettacolo.
"Sei bellissima stasera" le dico io senza nnessua vergogna della presenza dell'altro.
- Grazie
La sua risposta timida, poi continua dicendo sempre delicatamente ed un filo di voce
- Venite ho preparato del vino
Ed effettivamente sono presenti sul tavolo della cucina 3 calici di vino bianco.
Un "cin" e lo con pochi sorsi lo mandiamo giù.
- Cara posso approfittare un attimo del bagno ?
Domanda con la stessa educazione mostrata sin dall'inizio Marco e lei con un cenno della testa acconsente.
- Grazie, sei splendida
E accosta le sue labbra a quella della zia per scambiarsi un rapido bacio a stampo. Mi godo la scena mandando giù l'ultimo sorso di vino e posando il calice sul tavolo. Lei è appoggiata al mobile della cucina che mi guarda ancora in imbarazzo, allora prendo la situazione in mano e le dico
- Sei stupenda, davvero. E grazie per avermi concesso questo.
E detto così la bacio anche io sulle labbra mentre con la mano destra approfitto dello spacco della gonna per toccarle quella splendida coscia.
Lei leggermente più tranquilla mi dice
- Dai andiamo in camera da letto
E prendendomi per mano mi guida sino alla sua stanza da letto dove dal bagno è appena giunto anche Marco svestito pero della sua giacca blu scuro. Mi porta verso di lui e restando nel mezzo ne approfitta per scambiarsi un bel bacio con la lingua con il suo amante mentre io mi godo la scena e con il cazzo che sento già esplodere nei pantaloni. Mentre i due continuano a baciarsi porto la mia mano sul suo seno, le caccio una testa fuori e comincio a baciargliela ed a leccarla il capezzale rosa e turgido. Liberata la sua lingua dalla bocca di Marco mi alza la testa e mi bacia. La sua lingua è caldissima e salivosa... bacia che è una meraviglia la zietta. Riesco ad intravedere Marco che si è già portato verso la fica della zia e da sopra le mutande comincia a baciargliela. Ancora un paio di giri di lingua tra me e lei ed ecco che si stacca da me, fa rialzare Marco intento ancora a baciarla all'altezza della fica e la zia porta le sue mano sui nostri cazzi che stanno esplodendo e ci guarda in maniera sexy. Tacitamente ci ha fatto capire che desidera entrambi.
Ora ad inginocchiarsi è lei e sento che la patta dei pantaloni va giù e contemporaneamente la zia ha fatto lo stesso con Marco. Ecco i nostri 2 arnesi finalmente liberi e stretti nelle sue mani. Inizia a spomponarci entrambi.. prima un paio di colpi a me, poi a lui e così via.. sento la lingua della zia intorno alla mia cappella ed è una sensazione meravigliosa. Per un attimo io e Marco incrociamo i nostri sguardi mentre la zia è inginocchiata intenta a spompinarci. Ci scambiamo un sorriso mentre entrambi siamo soddisfatti di ciò che stiamo provando.
Sento che non sono lontano dall'arrivare e quindi per far sì che ciò non accada dico
- Marco sdraiati così la zia continua a spompinarti... alzati zia così ti lecco la fica ed il culo mentre continui il pompino.
In men che non si dica Marco si ritrova sdraiato sul letto, lei è a 90 e continua a fargli un ponpino, io invece mi inginocchio faccio sfilare via la gonna. Indossa un perizoma dorato con dei pizzi neri sul davanti. Prima di leccarle fica e culo le sfilo anche i sandali, e le lecco le piante dei piedi... risalgo, scosto il perizoma e passo a leccarle la fica bagnata e sempre pelosa alternando anche dei rapidi passaggi al suo orfizio anale. Lei sembra gradire visto che continua a bagnarsi sempre di più.
Finisco di leccarla e con il mio pene ormai durissimo la penentro e con colpi bene assestati la scopo a pecora con lei che geme per il godimento.
Nel frattempo noto che il pompino ha fatto arrivare Marco che esausto si libera di tutto il suo sperma.
Continuo a scoparla anche io per qualche minuto, dopodiché esausto tiro fino il mio pene eiaculando copiosamente sul culetto della zia.
 
Terminano così i capitoli della storia di Valentino ed il suo desidero realizzato di poter avere un rapporto con sua zia, la donna che ha da sempre sognato.
Un racconto semi-autobiografico in cui ho cercato di romanzare (passatemi il termine) i miei desideri giovanili mescolando la realtà con la fantasia, ed il fatto di parlare in prima persona non è assolutamente casuale.
Ho già in mente di iniziare una nuova "serie" sempre con Valentino protagonista e cercando di lasciare ancora aperti degli aspetti da raccontare negli eventuali prossimi capitoli.
Ringrazio chi ha speso parte del suo tempo nel leggere questo racconto (per me il primo scritto) e chiedo scusa per gli eventuali errori.
Rinnovo l'invito, per chi vuole, a lasciare qualche commento (anche in chat privata) per suggerimenti, consigli, critiche, curiosità.
Alla prossima.
 
Letto tutto d'un fiato e posso solo che farti i complimenti per il racconto. Sono stato piacevolmente coinvolto. Grazie per averlo pubblicato in questa maniera e di non aver cercato "l'approvazione" del pubblico, chiunque lo leggerà lo apprezzerà senza dubbi.

Aspetto tue nuove. Grazie ancora, a presto.
 
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