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Luglio 2024, un giorno qualsiasi d'estate. Ho tanta voglia di andare al mare ma la mia ragazza è impegnata con gli esami e mi ha detto che fino a fine sessione non potrá muoversi.
- Tranquillo, vai con i tuoi amici se tanto ci tieni.
Non è un consiglio, ma una minaccia...un classico. E quindi desisto, mi tocca subire la calura estiva della città. Però almeno vorrei sfruttarlo questo sole e abbronzarmi un po, ma qui è impossibile: potrei sdraiarmi sul balcone di casa ma mi sembra squallido, il terrazzo condominiale è ormai in ristrutturazione da tempo immemore e andare in piscina da solo mi sembra da sfigato... come posso fare ...?
[2 giorni dopo]
- Mamma io scendo, porto a controllare la macchina.
- Va bene caro, torni per pranzo ?
- Certo, non credo ci metteró tanto...
Controlli di routine a posto, la car va che è una meraviglia e anche lei vorrebbe andare via per rinfrescarsi un po al mare ma niente "fino a fine sessione non se ne parla", e a me girano a centrifuga.
Con l'aria condizionata accesa in macchina si sta meglio che fuori, dai che faccio il giro largo prima di tornare a casa, almeno mi rinfresco un po cosi... senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo sotto casa di mia zia ed è proprio lei la signora che sta scaricando la spesa dalla sua macchina.
- Ciao zia, aspetta che accosto e ti do una mano..
- Va bene, queste buste pesano tantissimo e questo caldo mi manda KO...
Parcheggio la mia macchina, scendo ed un'ondata di calore mi avvolge... ma la calura estiva non c'entra nulla.
Lei ha un pantalone estivo a fantasia viola e nero, scarpe da ginnastica, una canottaggio bianca che mette in risalto sia la sua carnagione scura che la sua 3^ di seno.
- Dai a me zia... inizio a salire.
- Grazie mille..
Salendo le scale penso "cazzarola quanto pesano queste buste" e la visione dell'ascensore è un'ancora di salvataggio.
Lei mi raggiunge poco dopo, affannata, ma mai quanto me...
Nessuno dei due ha il coraggio di dire nulla, bisogna prima riprendersi dalla fatica delle scale.
- Entriamo in ascensore, molto stretto, riesco a sentire il suo profumo ed il suo affanno. Mi devo controllare, ma l'occhio mi cade sempre su quella 3^... lei probabilmente se ne accorge o forse no...chissà...
Arriviamo sul pianerottolo di casa, apre la porta
- Vai vai, poggia pure le buste in cucina, poi ci penso io a sistemare tutto...
Eseguo e mi butto sulla prima sedia disponibile.
- Grazie mille, davvero non so come avrei fatto. Dammi due minuti, mi spoglio e ci beviamo una cosa fresca insieme...
Non aspettavo altro.
Lei l'ho sempre sognata... provo a dimenticarla ma nulla, non ci riesco... mi fa impazzire con i suoi 50 anni, i suoi capelli neri lunghi, la sua bocca carnosa e per di più non ha un filo di grasso. Ma come fa a mantenersi così se non va nemmeno in palestra ?
- Allora, con questo caldo non vai un po a mare con Maria ?
Mi chiede lei tornando dopo 2 minuti esatti... indossa un top color sabbia ed un pantaloncino dello stesso colore... ah quelle gambe...
- Macché zia, deve finire prima con gli esami e quindi ora non ha tempo.
Rispondo io in modo stizzito...
- Vorrei però almeno prendere un po di sole però, giusto per abbronzarmi un po...
- Mmm hai ragione... anche noi quest'anno non possiamo muoverci. Sai tra il lavoro dello zio e i tuoi cugini che giustamente vogliono andare in vacanza con i loro amici, noi restiamo qui tutta l'estate.
- Però zia ti vedo bella abbronzata eh...
- Si... ma infatti stavo pensando una cosa...
- Non dirmi di farmi le lampade come fai tu perché sai che non vengo..
- Nono, che lampade... io vado su in terrazzo il pomeriggio dopo pranzo. Se vuoi puoi venire a pranzare qui e poi mi fai compagnia su...
- Mmm sarebbe un'idea... ma non vorrei disturbarti...
- Ma che disturbo, dai vuoi venire domani ?
- Volentieri...
E quella aranciata mi parve più fresca del solito...
Ancora 10 minuti di chiacchierata in cui si parlava del più e del meno e poi ci salutammo...
- Allora ti aspetto qui domani a pranzo, mi raccomando porta il costume o almeno un pantaloncino...
- Certo zia...
-... e non dimenticarti il telo da mare...
- Tranquilla... a domani allora!
Ed improvvisamente una leggera dose di soddisfazione mi attraversó...
- Tranquillo, vai con i tuoi amici se tanto ci tieni.
Non è un consiglio, ma una minaccia...un classico. E quindi desisto, mi tocca subire la calura estiva della città. Però almeno vorrei sfruttarlo questo sole e abbronzarmi un po, ma qui è impossibile: potrei sdraiarmi sul balcone di casa ma mi sembra squallido, il terrazzo condominiale è ormai in ristrutturazione da tempo immemore e andare in piscina da solo mi sembra da sfigato... come posso fare ...?
[2 giorni dopo]
- Mamma io scendo, porto a controllare la macchina.
- Va bene caro, torni per pranzo ?
- Certo, non credo ci metteró tanto...
Controlli di routine a posto, la car va che è una meraviglia e anche lei vorrebbe andare via per rinfrescarsi un po al mare ma niente "fino a fine sessione non se ne parla", e a me girano a centrifuga.
Con l'aria condizionata accesa in macchina si sta meglio che fuori, dai che faccio il giro largo prima di tornare a casa, almeno mi rinfresco un po cosi... senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo sotto casa di mia zia ed è proprio lei la signora che sta scaricando la spesa dalla sua macchina.
- Ciao zia, aspetta che accosto e ti do una mano..
- Va bene, queste buste pesano tantissimo e questo caldo mi manda KO...
Parcheggio la mia macchina, scendo ed un'ondata di calore mi avvolge... ma la calura estiva non c'entra nulla.
Lei ha un pantalone estivo a fantasia viola e nero, scarpe da ginnastica, una canottaggio bianca che mette in risalto sia la sua carnagione scura che la sua 3^ di seno.
- Dai a me zia... inizio a salire.
- Grazie mille..
Salendo le scale penso "cazzarola quanto pesano queste buste" e la visione dell'ascensore è un'ancora di salvataggio.
Lei mi raggiunge poco dopo, affannata, ma mai quanto me...
Nessuno dei due ha il coraggio di dire nulla, bisogna prima riprendersi dalla fatica delle scale.
- Entriamo in ascensore, molto stretto, riesco a sentire il suo profumo ed il suo affanno. Mi devo controllare, ma l'occhio mi cade sempre su quella 3^... lei probabilmente se ne accorge o forse no...chissà...
Arriviamo sul pianerottolo di casa, apre la porta
- Vai vai, poggia pure le buste in cucina, poi ci penso io a sistemare tutto...
Eseguo e mi butto sulla prima sedia disponibile.
- Grazie mille, davvero non so come avrei fatto. Dammi due minuti, mi spoglio e ci beviamo una cosa fresca insieme...
Non aspettavo altro.
Lei l'ho sempre sognata... provo a dimenticarla ma nulla, non ci riesco... mi fa impazzire con i suoi 50 anni, i suoi capelli neri lunghi, la sua bocca carnosa e per di più non ha un filo di grasso. Ma come fa a mantenersi così se non va nemmeno in palestra ?
- Allora, con questo caldo non vai un po a mare con Maria ?
Mi chiede lei tornando dopo 2 minuti esatti... indossa un top color sabbia ed un pantaloncino dello stesso colore... ah quelle gambe...
- Macché zia, deve finire prima con gli esami e quindi ora non ha tempo.
Rispondo io in modo stizzito...
- Vorrei però almeno prendere un po di sole però, giusto per abbronzarmi un po...
- Mmm hai ragione... anche noi quest'anno non possiamo muoverci. Sai tra il lavoro dello zio e i tuoi cugini che giustamente vogliono andare in vacanza con i loro amici, noi restiamo qui tutta l'estate.
- Però zia ti vedo bella abbronzata eh...
- Si... ma infatti stavo pensando una cosa...
- Non dirmi di farmi le lampade come fai tu perché sai che non vengo..
- Nono, che lampade... io vado su in terrazzo il pomeriggio dopo pranzo. Se vuoi puoi venire a pranzare qui e poi mi fai compagnia su...
- Mmm sarebbe un'idea... ma non vorrei disturbarti...
- Ma che disturbo, dai vuoi venire domani ?
- Volentieri...
E quella aranciata mi parve più fresca del solito...
Ancora 10 minuti di chiacchierata in cui si parlava del più e del meno e poi ci salutammo...
- Allora ti aspetto qui domani a pranzo, mi raccomando porta il costume o almeno un pantaloncino...
- Certo zia...
-... e non dimenticarti il telo da mare...
- Tranquilla... a domani allora!
Ed improvvisamente una leggera dose di soddisfazione mi attraversó...