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Purtroppo non ne ho idea. Il profilo è attivoNon capisco perché, mi dice che la pagina non è più disponibile
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Purtroppo non ne ho idea. Il profilo è attivoNon capisco perché, mi dice che la pagina non è più disponibile
Potresti mettere il nome del profilo così provo a cercarlo nella barra di ricerca?Purtroppo non ne ho idea. Il profilo è attivo
il loro profilo è @roberto.lisa_cp , ho appena effettuato richiesta di amicizia speriamo che @Roberto e Lisa approvino il prima possibilePotresti mettere il nome del profilo così provo a cercarlo nella barra di ricerca?
ho visto che il nome del profilo è quello, ma credo di essere stato maledetto da una macumba: se clicco sul link mi dice che la pagina non è disponibile, se cerco il nome nella barra di ricerca non trova niente di niente. Possibile che mi abbiate bloccato?il loro profilo è @roberto.lisa_cp , ho appena effettuato richiesta di amicizia speriamo che @Roberto e Lisa approvino il prima possibile![]()
A me questo pare un bellissimo passo.Il racconto che segue non presenta descrizioni di scene erotiche, ma serve solo a raccontarvi dei dettagli su quella che è stata la nostra vita in quel periodo.
Lo preciso per evitare di far perdere del tempo a chi non fosse interessato.
Nel frattempo mi è giunta voce che Lisa ha pubblicato una nuova foto su instagram...
ma andiamo al racconto:
Iniziò così il 2012, l'anno che segnerà la svolta nel nostro rapporto
Tuttavia, i primi 6 mesi furono decisamente avari di passioni. Il mio nervosismo per la laurea, che avrei conseguito a luglio, mise seriamente a rischio il legame che si era venuto a creare con Lisa. Lei mi accusava di non avere mai tempo, rimproverandomi di non riuscire a raggiungerla a Milano neanche per un weekend. Io che le rinfacciavo la poca sensibilità e la scarsa empatia poiché non riusciva a capire il mio stato di ansia per via degli studi. In aggiunta, si convinse che il modo provocante attraverso il quale si era fatta conoscere fosse una delle cause del mio allontanamento e del mio scarso interesse nei suoi confronti. Per questa ragione decise di placare i bollenti spiriti fino a quando non le avessi dimostrato qualcosa.
Queste incomprensioni, inevitabilmente, ci fecero allontanare. Arrivai anche al punto di pensare che la nostra relazione non si sarebbe mai effettivamente concretizzata. Ragione per la quale, in questo periodo di distacco, non rimasi con le mani in mano ma conobbi qualche altra ragazza. Nessuna neanche lontanamente paragonabile a Lisa.
Più passavano i giorni più tra noi i rapporti divenivano sempre più freddi. Arrivammo al punto di non sentirci per settimane intere. Tuttavia quel qualcosa di inspiegabile che ci legava era più forte delle incomprensioni e per questo motivo non riuscimmo mai a troncare il rapporto definitivamente.
Così, a luglio, in occasione del giorno della mia laurea, Lisa si fece sentire attraverso un breve messaggio che recitava cosi:
“Auguri dottore, adesso dovrai trovare una nuova scusa per sfuggirmi”.
Da un lato essere entrato così tanto nel cuore e nella mente di una ragazza bella, sveglia e intelligente come Lisa mi riempiva di orgoglio. Dall'altro lato mi chiedevo come potesse essere successa una cosa del genere, iniziando a farmi qualche domanda anche sul suo comportamento. Quando ci conoscemmo, infatti, mi raccontò della storia della sua famiglia e del rapporto a dir poco difficile con il padre. Per questa ragione iniziai a pensare che quello di Lisa nei miei confronti fosse una sorta di attaccamento ossessivo anche se mai i suoi atteggiamenti funsero da provo per questa tesi.
Tuttavia, è anche possibile che fossi io a sottovalutarmi troppo, non potendo credere alla fortuna che mi trovavo tra le mani.
Non riuscimmo a vederci neanche durante l’estate. Lei, conclusa la sessione di esami, partì con le amiche prima di ritornare a casa dalla madre. Io andai trascorsi la prima parte delle vacanze in giro per la spagna con i miei amici prima di ritornare a Milano in cerca di un sistemazione in cui vivere da settembre.
Trovai casa a qualche fermata di metro da Lisa. Si trattava di un trilocale composto da tre stanze singole pagate a peso d’oro! Una era occupata da me, la più grande da un giovane studente specializzando in ingegneria di nome Paolo, la terza da Serena, una ragazza appena ventenne che frequentava l’ Accademia Delle Belle Arti.
Ricordo ancora con precisione la telefonata fatta con Lisa il giorno in cui le comunicai che saremmo stati quasi vicini di casa. Non riuscì a contenere l’entusiasmo e la grande felicità. In un attimo tutti quei piccoli livori emersi negli ultimi mesi sparirono e anche io ero molto contento perché finalmente ci saremmo potuti conoscere meglio. In quel momento non pensavo più al sesso. Tra noi ormai era nato qualcosa, un qualcosa che la passione contribuì a rendere indissolubile.
A quasi un anno esatto dal nostro primo appuntamento, ci vedemmo. Fu bellissimo. Questa volta non mi concentrai sul corpo di Lisa. La guardai negli occhi fin dal primo momento. Era vestita con il suo miglior sorriso e i suoi occhi appena lucidi non riuscivano a celare la sua evidente emozione. Io ero molto nervoso, forse anche più della prima volta. Sentivo il cuore in gola. Cosa dirle dopo quasi un anno? Come rompere il ghiaccio dopo tutto questo tempo?
Fu più facile di cosi, lei si avvicino e ci abbracciammo per circa cinque minuti senza dir nulla. Il suo profumo parlava per lei. Provai una strana sensazione, nonostante ci fossimo visti appena due volte, quell’abbraccio mi fece sentire a casa e sono sicuro che anche per lei fu così.
La serata prosegui in modo molto tranquillo e naturale. Passeggiammo sulla Darsena, aperitivo sempre in zona navigli, un paio di cocktail per non perdere le sani abitudini e parlammo, parlammo, parlammo. Ci raccontammo qualsiasi cosa, ogni singola virgola delle nostra esistenza passata, presente e anche futura dal momento che fu proprio quel giorno che decidemmo di stare insieme. Una decisione che condividiamo e in cui crediamo fermamente ancora oggi dopo circa dieci anni di amore, passione, litigi, momenti felici e giorni da dimenticare ma vivendo sempre tutto assieme con complicità e senza mai voltarci le spalle.
Da questo momento in poi eviterò di farvi una noiosa storia cronologica della nostra vita e proverò a raccontarvi le scene e le emozioni più coinvolgenti connesse alle esperienze più eccitanti e passionali vissute insieme a Lisa, non dimenticando di dare meno spazio alle perverse fantasie che albergano in noi…
Inviami il tuo nome in privato che ti faccio aggiungereho visto che il nome del profilo è quello, ma credo di essere stato maledetto da una macumba: se clicco sul link mi dice che la pagina non è disponibile, se cerco il nome nella barra di ricerca non trova niente di niente. Possibile che mi abbiate bloccato?
Molto bello, nonostante l'assenza di particolari piccanti: ci permette di essere catapultati ancor di più nella vostra relazione e di empatizzare con i prossimi racconti. Grazie per la condivisione!Il racconto che segue non presenta descrizioni di scene erotiche, ma serve solo a raccontarvi dei dettagli su quella che è stata la nostra vita in quel periodo.
Lo preciso per evitare di far perdere del tempo a chi non fosse interessato.
Nel frattempo mi è giunta voce che Lisa ha pubblicato una nuova foto su instagram...
ma andiamo al racconto:
Iniziò così il 2012, l'anno che segnerà la svolta nel nostro rapporto
Tuttavia, i primi 6 mesi furono decisamente avari di passioni. Il mio nervosismo per la laurea, che avrei conseguito a luglio, mise seriamente a rischio il legame che si era venuto a creare con Lisa. Lei mi accusava di non avere mai tempo, rimproverandomi di non riuscire a raggiungerla a Milano neanche per un weekend. Io che le rinfacciavo la poca sensibilità e la scarsa empatia poiché non riusciva a capire il mio stato di ansia per via degli studi. In aggiunta, si convinse che il modo provocante attraverso il quale si era fatta conoscere fosse una delle cause del mio allontanamento e del mio scarso interesse nei suoi confronti. Per questa ragione decise di placare i bollenti spiriti fino a quando non le avessi dimostrato qualcosa.
Queste incomprensioni, inevitabilmente, ci fecero allontanare. Arrivai anche al punto di pensare che la nostra relazione non si sarebbe mai effettivamente concretizzata. Ragione per la quale, in questo periodo di distacco, non rimasi con le mani in mano ma conobbi qualche altra ragazza. Nessuna neanche lontanamente paragonabile a Lisa.
Più passavano i giorni più tra noi i rapporti divenivano sempre più freddi. Arrivammo al punto di non sentirci per settimane intere. Tuttavia quel qualcosa di inspiegabile che ci legava era più forte delle incomprensioni e per questo motivo non riuscimmo mai a troncare il rapporto definitivamente.
Così, a luglio, in occasione del giorno della mia laurea, Lisa si fece sentire attraverso un breve messaggio che recitava cosi:
“Auguri dottore, adesso dovrai trovare una nuova scusa per sfuggirmi”.
Da un lato essere entrato così tanto nel cuore e nella mente di una ragazza bella, sveglia e intelligente come Lisa mi riempiva di orgoglio. Dall'altro lato mi chiedevo come potesse essere successa una cosa del genere, iniziando a farmi qualche domanda anche sul suo comportamento. Quando ci conoscemmo, infatti, mi raccontò della storia della sua famiglia e del rapporto a dir poco difficile con il padre. Per questa ragione iniziai a pensare che quello di Lisa nei miei confronti fosse una sorta di attaccamento ossessivo anche se mai i suoi atteggiamenti funsero da provo per questa tesi.
Tuttavia, è anche possibile che fossi io a sottovalutarmi troppo, non potendo credere alla fortuna che mi trovavo tra le mani.
Non riuscimmo a vederci neanche durante l’estate. Lei, conclusa la sessione di esami, partì con le amiche prima di ritornare a casa dalla madre. Io andai trascorsi la prima parte delle vacanze in giro per la spagna con i miei amici prima di ritornare a Milano in cerca di un sistemazione in cui vivere da settembre.
Trovai casa a qualche fermata di metro da Lisa. Si trattava di un trilocale composto da tre stanze singole pagate a peso d’oro! Una era occupata da me, la più grande da un giovane studente specializzando in ingegneria di nome Paolo, la terza da Serena, una ragazza appena ventenne che frequentava l’ Accademia Delle Belle Arti.
Ricordo ancora con precisione la telefonata fatta con Lisa il giorno in cui le comunicai che saremmo stati quasi vicini di casa. Non riuscì a contenere l’entusiasmo e la grande felicità. In un attimo tutti quei piccoli livori emersi negli ultimi mesi sparirono e anche io ero molto contento perché finalmente ci saremmo potuti conoscere meglio. In quel momento non pensavo più al sesso. Tra noi ormai era nato qualcosa, un qualcosa che la passione contribuì a rendere indissolubile.
A quasi un anno esatto dal nostro primo appuntamento, ci vedemmo. Fu bellissimo. Questa volta non mi concentrai sul corpo di Lisa. La guardai negli occhi fin dal primo momento. Era vestita con il suo miglior sorriso e i suoi occhi appena lucidi non riuscivano a celare la sua evidente emozione. Io ero molto nervoso, forse anche più della prima volta. Sentivo il cuore in gola. Cosa dirle dopo quasi un anno? Come rompere il ghiaccio dopo tutto questo tempo?
Fu più facile di cosi, lei si avvicino e ci abbracciammo per circa cinque minuti senza dir nulla. Il suo profumo parlava per lei. Provai una strana sensazione, nonostante ci fossimo visti appena due volte, quell’abbraccio mi fece sentire a casa e sono sicuro che anche per lei fu così.
La serata prosegui in modo molto tranquillo e naturale. Passeggiammo sulla Darsena, aperitivo sempre in zona navigli, un paio di cocktail per non perdere le sani abitudini e parlammo, parlammo, parlammo. Ci raccontammo qualsiasi cosa, ogni singola virgola delle nostra esistenza passata, presente e anche futura dal momento che fu proprio quel giorno che decidemmo di stare insieme. Una decisione che condividiamo e in cui crediamo fermamente ancora oggi dopo circa dieci anni di amore, passione, litigi, momenti felici e giorni da dimenticare ma vivendo sempre tutto assieme con complicità e senza mai voltarci le spalle.
Da questo momento in poi eviterò di farvi una noiosa storia cronologica della nostra vita e proverò a raccontarvi le scene e le emozioni più coinvolgenti connesse alle esperienze più eccitanti e passionali vissute insieme a Lisa, non dimenticando di dare meno spazio alle perverse fantasie che albergano in noi…