J
jaylag
Guest
Voglia, sempre voglia.
Sarò malato? Sarò un porco?
Sono sposato ma non scopo abbastanza.
Penso sempre a quello. Lavoro al PC. Mi piace chattare. Spesso guardo foto hot, porno non tanto, preferisco la realtà.
Sono iscritto a un sito di amici di penna. Ci sono tante orientali. Forse anche a causa del fuso orario.
Scrivo a tutte. Spammo. Qualcuna risponderà.
Voglio sentire la voce però. Potrebbe essere eccitante. Parlare a voce con una sconosciuta.
Tra le altre. Risponde S. (S.u.k.a.n.y.a.).
Ragazza molto magra. Bassa. Piatta. Single. Occhi a mandorla. Capelli lisci. Da Bangkok.
Sul profilo ha delle foto. Sorride. Colori accesi. Sulla quarantina. Sembra più giovane.
Le faccio molti complimenti. Sembra stare al gioco. Ma non voglio esagerare. Ci scriviamo volentieri. Poi mi dice una cosa.
Siamo a fine novembre. E il mese successivo ha in programma un viaggio in Italia con i suoi colleghi di lavoro. Per Natale.
Il boss paga il viaggio a tutti. Niente male: ma in Italia dove?
A Milano. Non è lontano.
S, ci possiamo vedere?
Lei non sa.
E' combattuta.
Vedermi da sola? non si fida. Ma vorrebbe.
Ma andrai in giro sempre coi tuoi colleghi?
In realtà - mi dice - loro andranno a Bologna, un giorno ma io voglio vedere Trieste. Ci andrò da sola.
Wow.
Ma Trieste è troppo lontano per me.
Senti ma Verona? Ti ci porto io, le dico. Se vuoi.
Le chiedo delle sue esperienze.
Sa che sono sposato.
Le parlo di baci, di sesso, di passione. Cose a lei sconosciute per lo più.
Il suo ex era un imbranato. Non so come trattino le donne là. Di sicuro non ci mettono passione. Mi dice che non le piacciono gli uomini del suo paese.
Non è vergine. Ma quando l'ha fatto non le è piaciuto. Saranno passati 8 anni, dice.
Mi manda qualche foto. Quanto vorrei vederla nuda. Indossa sempre sneakers e shorts o minigonne. Mi manda una foto con delle calze a rete. Mi accende.
Le dico apertamente che la vorrei portare a letto.
E' lusingata. Ma non sa...
Insisto su Verona. Mi faccio un programma nella mia testa. Prendo una stanza lì, facciamo l'amore e poi ti porto a pranzo, e vediamo il centro.
Non vuole, si vergogna.
Poi mi dice.
Il 3 gennaio, il giorno prima di partire: posso sganciarmi dai miei colleghi.
Prendi il treno, le dico. Verona è perfetta. Alla fermata prima, salgo io. Ci andiamo insieme.
Ok, ma niente stanza, dice lei. Stiamo all'aperto.
Farà freddo, ma ok.
Arriva il giorno della partenza. Seguo il suo aereo in arrivo con l'Applicazione della compagnia di volo. Siamo in costante contatto tramite social network col cellulare.
La thai è in Italia.
Mi manda qualche foto.
Passa il Natale.
Va a Trieste da sola.
Capodanno.
Per il 3 gennaio mi sono preso un giorno di Ferie. Ma a casa ho detto che sarei andato al lavoro.
Me ne vergogno a scriverlo. Ma lo rifarei.
La notte del 2. Dormo. O forse no. Continuo a pensare all'incontro che avverrà molto presto.
Sarò malato? Sarò un porco?
Sono sposato ma non scopo abbastanza.
Penso sempre a quello. Lavoro al PC. Mi piace chattare. Spesso guardo foto hot, porno non tanto, preferisco la realtà.
Sono iscritto a un sito di amici di penna. Ci sono tante orientali. Forse anche a causa del fuso orario.
Scrivo a tutte. Spammo. Qualcuna risponderà.
Voglio sentire la voce però. Potrebbe essere eccitante. Parlare a voce con una sconosciuta.
Tra le altre. Risponde S. (S.u.k.a.n.y.a.).
Ragazza molto magra. Bassa. Piatta. Single. Occhi a mandorla. Capelli lisci. Da Bangkok.
Sul profilo ha delle foto. Sorride. Colori accesi. Sulla quarantina. Sembra più giovane.
Le faccio molti complimenti. Sembra stare al gioco. Ma non voglio esagerare. Ci scriviamo volentieri. Poi mi dice una cosa.
Siamo a fine novembre. E il mese successivo ha in programma un viaggio in Italia con i suoi colleghi di lavoro. Per Natale.
Il boss paga il viaggio a tutti. Niente male: ma in Italia dove?
A Milano. Non è lontano.
S, ci possiamo vedere?
Lei non sa.
E' combattuta.
Vedermi da sola? non si fida. Ma vorrebbe.
Ma andrai in giro sempre coi tuoi colleghi?
In realtà - mi dice - loro andranno a Bologna, un giorno ma io voglio vedere Trieste. Ci andrò da sola.
Wow.
Ma Trieste è troppo lontano per me.
Senti ma Verona? Ti ci porto io, le dico. Se vuoi.
Le chiedo delle sue esperienze.
Sa che sono sposato.
Le parlo di baci, di sesso, di passione. Cose a lei sconosciute per lo più.
Il suo ex era un imbranato. Non so come trattino le donne là. Di sicuro non ci mettono passione. Mi dice che non le piacciono gli uomini del suo paese.
Non è vergine. Ma quando l'ha fatto non le è piaciuto. Saranno passati 8 anni, dice.
Mi manda qualche foto. Quanto vorrei vederla nuda. Indossa sempre sneakers e shorts o minigonne. Mi manda una foto con delle calze a rete. Mi accende.
Le dico apertamente che la vorrei portare a letto.
E' lusingata. Ma non sa...
Insisto su Verona. Mi faccio un programma nella mia testa. Prendo una stanza lì, facciamo l'amore e poi ti porto a pranzo, e vediamo il centro.
Non vuole, si vergogna.
Poi mi dice.
Il 3 gennaio, il giorno prima di partire: posso sganciarmi dai miei colleghi.
Prendi il treno, le dico. Verona è perfetta. Alla fermata prima, salgo io. Ci andiamo insieme.
Ok, ma niente stanza, dice lei. Stiamo all'aperto.
Farà freddo, ma ok.
Arriva il giorno della partenza. Seguo il suo aereo in arrivo con l'Applicazione della compagnia di volo. Siamo in costante contatto tramite social network col cellulare.
La thai è in Italia.
Mi manda qualche foto.
Passa il Natale.
Va a Trieste da sola.
Capodanno.
Per il 3 gennaio mi sono preso un giorno di Ferie. Ma a casa ho detto che sarei andato al lavoro.
Me ne vergogno a scriverlo. Ma lo rifarei.
La notte del 2. Dormo. O forse no. Continuo a pensare all'incontro che avverrà molto presto.