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Ero appena rientrato a casa, i miei erano ancora a lavoro mentre da lontano sentivo la voce di mia sorella che parlava al cellulare con qualcuno chiusa nella sua stanza.
All'epoca io avevo 25 anni, lei frequentava il liceo. Avevo notato che stava diventando una donna e immaginavo che fosse alle prese con le sue prime esperienze sessuali, cosa che ogni volta che ci pensavo da un lato mi infastidiva e dall'altro finiva per farmi salire uno strano senso di eccitazione.
Non so il perché ma decisi di avvicinarmi lentamente alla porta della sua stanza senza fare rumore e appoggiai l'orecchio. Volevo capire con chi fosse al telefono e di cosa parlasse. Una curiosità che fu ampiamente ripagata.
"Era grossissimo, non riuscivo a tenerlo tutto dentro Sara, ti giuro" raccontava mia sorella all'interlocutrice, che dal nome capii essere la sua migliore amica.
Quindi continuava: "Il sapore non era tremendo come pensavo ma lui mi spingeva la testa, stavo soffocando" confessò ridendo.
"Mi ha sborrato tutto in bocca senza manco avvertirmi, ti giuro, mi è andata di traverso. Ho iniziato a tossire come una scema, che figura di merda. Sì, ho ingoiato quasi tutto. Non lasciava la presa e se non mandavo giù non respiravo...Un vero stronzo, guarda...Mi ha trattato come una troia, non sai quanto mi sono incazzata dopo....".
"Certo che era la prima volta...l'avevo leccato velocemente mezza volta a uno nel bagno della disco la scorsa estate ma non avevo mai fatto un pompino completo così. Te l'ho detto, con lui mi sono incazzata però devi provare, è una sensazione strana. Ti senti usata ma anche la regina del mondo. Sì, lo ammetto, mi è piaciuto succhiarglielo".
Scappai via di corsa e mi infilai nella mia stanza. Le parole di mia sorella mi rimbombavano in testa e senza neanche accorgermene la mano scese all'altezza della zip. Ero durissimo. Non c'era altra soluzione.
Mi sdraiai sul letto, abbassai la zip, lo tirai fuori e inizia a masturbarmi furiosamente immaginando mia sorella che faceva un pompino. L'orgasmo fu potentissimo, venni con massimo dieci colpi in un paio di minuti sporcando anche a terra. Quindi uscì per raggiungere il bagno proprio mentre mia sorella apriva la porta della sua stanza.
"Ah, sei rientrato? Da quanto sei a casa?", mi chiese innocente. La guardai un secondo senza mai incrociare il suo sguardo: "Da poco, vado in bagno". Scappai via scosso da un mix di eccitazione e senso di colpa.
All'epoca io avevo 25 anni, lei frequentava il liceo. Avevo notato che stava diventando una donna e immaginavo che fosse alle prese con le sue prime esperienze sessuali, cosa che ogni volta che ci pensavo da un lato mi infastidiva e dall'altro finiva per farmi salire uno strano senso di eccitazione.
Non so il perché ma decisi di avvicinarmi lentamente alla porta della sua stanza senza fare rumore e appoggiai l'orecchio. Volevo capire con chi fosse al telefono e di cosa parlasse. Una curiosità che fu ampiamente ripagata.
"Era grossissimo, non riuscivo a tenerlo tutto dentro Sara, ti giuro" raccontava mia sorella all'interlocutrice, che dal nome capii essere la sua migliore amica.
Quindi continuava: "Il sapore non era tremendo come pensavo ma lui mi spingeva la testa, stavo soffocando" confessò ridendo.
"Mi ha sborrato tutto in bocca senza manco avvertirmi, ti giuro, mi è andata di traverso. Ho iniziato a tossire come una scema, che figura di merda. Sì, ho ingoiato quasi tutto. Non lasciava la presa e se non mandavo giù non respiravo...Un vero stronzo, guarda...Mi ha trattato come una troia, non sai quanto mi sono incazzata dopo....".
"Certo che era la prima volta...l'avevo leccato velocemente mezza volta a uno nel bagno della disco la scorsa estate ma non avevo mai fatto un pompino completo così. Te l'ho detto, con lui mi sono incazzata però devi provare, è una sensazione strana. Ti senti usata ma anche la regina del mondo. Sì, lo ammetto, mi è piaciuto succhiarglielo".
Scappai via di corsa e mi infilai nella mia stanza. Le parole di mia sorella mi rimbombavano in testa e senza neanche accorgermene la mano scese all'altezza della zip. Ero durissimo. Non c'era altra soluzione.
Mi sdraiai sul letto, abbassai la zip, lo tirai fuori e inizia a masturbarmi furiosamente immaginando mia sorella che faceva un pompino. L'orgasmo fu potentissimo, venni con massimo dieci colpi in un paio di minuti sporcando anche a terra. Quindi uscì per raggiungere il bagno proprio mentre mia sorella apriva la porta della sua stanza.
"Ah, sei rientrato? Da quanto sei a casa?", mi chiese innocente. La guardai un secondo senza mai incrociare il suo sguardo: "Da poco, vado in bagno". Scappai via scosso da un mix di eccitazione e senso di colpa.