Ci mettiamo in gioco

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Ci mettiamo in gioco?

  • Si

    Votes: 380 96.9%
  • No

    Votes: 12 3.1%

  • Total voters
    392
Ode al fallo

Ho conosciuto Vincenzo in modo casuale. Sempre di corsa e in enorme ritardo come sempre giunta al banco gastronomia del supermercato, vedo con disappunto che avevo venti persone prima del mio turno..molto contrariata impreco all'uso tipico delle mie zone!
Ed ecco che il galantuomo mi si avvicina e mi cede il suo numero che sarebbe scattato a breve. Recupero un pochino di aplomb come si addice ad una signora della mia età e ringraziandolo incomincio ad osservarlo. E' senz'altro un uomo gradevole, alto, elegante, molto curato nelle mani e soprattutto nella dentatura regolare e bianchissima. Ma quello che mi colpisce assolutamente è l'enorme bozzo che si vede a livello genitale dal suo pantalone di lino bianco. Un membro di assoluto rispetto!
L'incontro casuale si risolve con qualche chiacchera di circostanza al termine del quale decidiamo di scambiare i nostri rispettivi numeri di telefono.
Nei giorni successivi, in modo abbastanza regolare incominciamo a sentirci con qualche piccola telefonata o messaggio per saluti fugaci, ma come un tarlo il mio pensiero va sempre lì. Sì, persona carina, a modo, educato, pieno di interessi, ma il suo fallo??
In un paio di occasioni ci vediamo dopo il lavoro per un aperitivo, il clima fra noi è sempre molto cordiale, non scade mai verso argomenti intimi o pruriginosi tali da giustificare nulla di imbarazzante o compromettente. Eppure il mio tarlo mi perseguita, tanto da farmi a volte distrarre dal dialogo. Il mio pensiero torna sempre lì, sì ma il suo fallo??
Un tardo pomeriggio mi arriva una sua telefonata nella quale mi dice di essere in prossimità del mio ufficio e chiedendomi se può passare per un saluto. Gli rispondo che può venire tranquillamente, sto terminando il lavoro e sono rimasta sola in azienda.
Seguendo il solito canovaccio parliamo del più e del meno come sempre, ed io torno a domandarmi, sì ma il suo fallo???
Allora mi decido! " Perdonami Vincenzo, ho questa curiosità da quando ti ho visto la prima volta e sento l'assoluto bisogno di soddisfarla, potresti per favore calarti i calzoni e farmi vedere il tuo membro??"
Beh devo essere sincera, la sua faccia è assolutamente interdetta.... però io non demordo e seppure non aggiunga altro continuo a fissarlo in modo deciso a mezza altezza.
Ecco si è deciso, slaccia cintura, bottone e cerniera e abbassa i pantaloni.
Appena liberato non ho più dubbi....il fallo è davvero perfetto!
Che l'ispezione abbia inizio....anche a riposo sollevando con le mani trovo una buona consistenza, anche lo scroto è decisamente importante, deve contenere testicoli particolarmente ricchi. Prendo il righello dalla scrivania e la sua misura a riposo è di 15 cm, davvero niente male. Non è circonciso, per una più attenta verifica libero il glande dalla pelle e lo vedo in tutto il suo splendore, pelle lucida e rosea, di diametro decisamente più grande rispetto all'asta.
La mia analisi come ci si poteva aspettare fa cambiare di dimensione e volume il fallo, decido dunque di tornare a misurarlo, un ragguardevole 22 cm!!!
Intanto Vincenzo un pochino agitato si è fatto, sembra avere un respiro più veloce, ha anche una maggiore sudorazione. Io però non me ne curo attenta come sono alla mia personale ispezione.
Credo sia necessaria a questo punto l'indagine su olfatto e gusto. Avvicino dunque il fallo al mio viso. L'uomo non si smentisce ad essere persona attenta, ha un ottimo odore, potremmo azzardare anche un delicato profumo, cosa mai scontata. E una volta introdotto in bocca il sapore è molto buono.
Ecco a questo punto l'ultimo aspetto da affrontare è quello del gusto del suo seme, cosa che ovviamente avverrà a breve, vista la tensione che sta raggiungendo Vincenzo...
Molto bene! Anche quest'ultima prova è superata a pieni voti, il suo sapore è quasi dolciastro, la consistenza è cremosa ma non troppo, nella parte finale anche più liquida.
Oh finalmente mi sono tolta un peso! Mi accorgo che si è fatto tardi, recupero le mie cose dalla scrivania, prendo la mia borsa e rivolgendomi a Vincenzo lo ringrazio e gli dico "caro amico si dovrebbe fare davvero una Ode al tuo Fallo!!!!"
Senza parole
 
Ode al fallo

Ho conosciuto Vincenzo in modo casuale. Sempre di corsa e in enorme ritardo come sempre giunta al banco gastronomia del supermercato, vedo con disappunto che avevo venti persone prima del mio turno..molto contrariata impreco all'uso tipico delle mie zone!
Ed ecco che il galantuomo mi si avvicina e mi cede il suo numero che sarebbe scattato a breve. Recupero un pochino di aplomb come si addice ad una signora della mia età e ringraziandolo incomincio ad osservarlo. E' senz'altro un uomo gradevole, alto, elegante, molto curato nelle mani e soprattutto nella dentatura regolare e bianchissima. Ma quello che mi colpisce assolutamente è l'enorme bozzo che si vede a livello genitale dal suo pantalone di lino bianco. Un membro di assoluto rispetto!
L'incontro casuale si risolve con qualche chiacchera di circostanza al termine del quale decidiamo di scambiare i nostri rispettivi numeri di telefono.
Nei giorni successivi, in modo abbastanza regolare incominciamo a sentirci con qualche piccola telefonata o messaggio per saluti fugaci, ma come un tarlo il mio pensiero va sempre lì. Sì, persona carina, a modo, educato, pieno di interessi, ma il suo fallo??
In un paio di occasioni ci vediamo dopo il lavoro per un aperitivo, il clima fra noi è sempre molto cordiale, non scade mai verso argomenti intimi o pruriginosi tali da giustificare nulla di imbarazzante o compromettente. Eppure il mio tarlo mi perseguita, tanto da farmi a volte distrarre dal dialogo. Il mio pensiero torna sempre lì, sì ma il suo fallo??
Un tardo pomeriggio mi arriva una sua telefonata nella quale mi dice di essere in prossimità del mio ufficio e chiedendomi se può passare per un saluto. Gli rispondo che può venire tranquillamente, sto terminando il lavoro e sono rimasta sola in azienda.
Seguendo il solito canovaccio parliamo del più e del meno come sempre, ed io torno a domandarmi, sì ma il suo fallo???
Allora mi decido! " Perdonami Vincenzo, ho questa curiosità da quando ti ho visto la prima volta e sento l'assoluto bisogno di soddisfarla, potresti per favore calarti i calzoni e farmi vedere il tuo membro??"
Beh devo essere sincera, la sua faccia è assolutamente interdetta.... però io non demordo e seppure non aggiunga altro continuo a fissarlo in modo deciso a mezza altezza.
Ecco si è deciso, slaccia cintura, bottone e cerniera e abbassa i pantaloni.
Appena liberato non ho più dubbi....il fallo è davvero perfetto!
Che l'ispezione abbia inizio....anche a riposo sollevando con le mani trovo una buona consistenza, anche lo scroto è decisamente importante, deve contenere testicoli particolarmente ricchi. Prendo il righello dalla scrivania e la sua misura a riposo è di 15 cm, davvero niente male. Non è circonciso, per una più attenta verifica libero il glande dalla pelle e lo vedo in tutto il suo splendore, pelle lucida e rosea, di diametro decisamente più grande rispetto all'asta.
La mia analisi come ci si poteva aspettare fa cambiare di dimensione e volume il fallo, decido dunque di tornare a misurarlo, un ragguardevole 22 cm!!!
Intanto Vincenzo un pochino agitato si è fatto, sembra avere un respiro più veloce, ha anche una maggiore sudorazione. Io però non me ne curo attenta come sono alla mia personale ispezione.
Credo sia necessaria a questo punto l'indagine su olfatto e gusto. Avvicino dunque il fallo al mio viso. L'uomo non si smentisce ad essere persona attenta, ha un ottimo odore, potremmo azzardare anche un delicato profumo, cosa mai scontata. E una volta introdotto in bocca il sapore è molto buono.
Ecco a questo punto l'ultimo aspetto da affrontare è quello del gusto del suo seme, cosa che ovviamente avverrà a breve, vista la tensione che sta raggiungendo Vincenzo...
Molto bene! Anche quest'ultima prova è superata a pieni voti, il suo sapore è quasi dolciastro, la consistenza è cremosa ma non troppo, nella parte finale anche più liquida.
Oh finalmente mi sono tolta un peso! Mi accorgo che si è fatto tardi, recupero le mie cose dalla scrivania, prendo la mia borsa e rivolgendomi a Vincenzo lo ringrazio e gli dico "caro amico si dovrebbe fare davvero una Ode al tuo Fallo!!!!"
OMG 💦💦
 
Ode al fallo

Ho conosciuto Vincenzo in modo casuale. Sempre di corsa e in enorme ritardo come sempre giunta al banco gastronomia del supermercato, vedo con disappunto che avevo venti persone prima del mio turno..molto contrariata impreco all'uso tipico delle mie zone!
Ed ecco che il galantuomo mi si avvicina e mi cede il suo numero che sarebbe scattato a breve. Recupero un pochino di aplomb come si addice ad una signora della mia età e ringraziandolo incomincio ad osservarlo. E' senz'altro un uomo gradevole, alto, elegante, molto curato nelle mani e soprattutto nella dentatura regolare e bianchissima. Ma quello che mi colpisce assolutamente è l'enorme bozzo che si vede a livello genitale dal suo pantalone di lino bianco. Un membro di assoluto rispetto!
L'incontro casuale si risolve con qualche chiacchera di circostanza al termine del quale decidiamo di scambiare i nostri rispettivi numeri di telefono.
Nei giorni successivi, in modo abbastanza regolare incominciamo a sentirci con qualche piccola telefonata o messaggio per saluti fugaci, ma come un tarlo il mio pensiero va sempre lì. Sì, persona carina, a modo, educato, pieno di interessi, ma il suo fallo??
In un paio di occasioni ci vediamo dopo il lavoro per un aperitivo, il clima fra noi è sempre molto cordiale, non scade mai verso argomenti intimi o pruriginosi tali da giustificare nulla di imbarazzante o compromettente. Eppure il mio tarlo mi perseguita, tanto da farmi a volte distrarre dal dialogo. Il mio pensiero torna sempre lì, sì ma il suo fallo??
Un tardo pomeriggio mi arriva una sua telefonata nella quale mi dice di essere in prossimità del mio ufficio e chiedendomi se può passare per un saluto. Gli rispondo che può venire tranquillamente, sto terminando il lavoro e sono rimasta sola in azienda.
Seguendo il solito canovaccio parliamo del più e del meno come sempre, ed io torno a domandarmi, sì ma il suo fallo???
Allora mi decido! " Perdonami Vincenzo, ho questa curiosità da quando ti ho visto la prima volta e sento l'assoluto bisogno di soddisfarla, potresti per favore calarti i calzoni e farmi vedere il tuo membro??"
Beh devo essere sincera, la sua faccia è assolutamente interdetta.... però io non demordo e seppure non aggiunga altro continuo a fissarlo in modo deciso a mezza altezza.
Ecco si è deciso, slaccia cintura, bottone e cerniera e abbassa i pantaloni.
Appena liberato non ho più dubbi....il fallo è davvero perfetto!
Che l'ispezione abbia inizio....anche a riposo sollevando con le mani trovo una buona consistenza, anche lo scroto è decisamente importante, deve contenere testicoli particolarmente ricchi. Prendo il righello dalla scrivania e la sua misura a riposo è di 15 cm, davvero niente male. Non è circonciso, per una più attenta verifica libero il glande dalla pelle e lo vedo in tutto il suo splendore, pelle lucida e rosea, di diametro decisamente più grande rispetto all'asta.
La mia analisi come ci si poteva aspettare fa cambiare di dimensione e volume il fallo, decido dunque di tornare a misurarlo, un ragguardevole 22 cm!!!
Intanto Vincenzo un pochino agitato si è fatto, sembra avere un respiro più veloce, ha anche una maggiore sudorazione. Io però non me ne curo attenta come sono alla mia personale ispezione.
Credo sia necessaria a questo punto l'indagine su olfatto e gusto. Avvicino dunque il fallo al mio viso. L'uomo non si smentisce ad essere persona attenta, ha un ottimo odore, potremmo azzardare anche un delicato profumo, cosa mai scontata. E una volta introdotto in bocca il sapore è molto buono.
Ecco a questo punto l'ultimo aspetto da affrontare è quello del gusto del suo seme, cosa che ovviamente avverrà a breve, vista la tensione che sta raggiungendo Vincenzo...
Molto bene! Anche quest'ultima prova è superata a pieni voti, il suo sapore è quasi dolciastro, la consistenza è cremosa ma non troppo, nella parte finale anche più liquida.
Oh finalmente mi sono tolta un peso! Mi accorgo che si è fatto tardi, recupero le mie cose dalla scrivania, prendo la mia borsa e rivolgendomi a Vincenzo lo ringrazio e gli dico "caro amico si dovrebbe fare davvero una Ode al tuo Fallo!!!!"
Ecco perché ti adoro, sei una donna che non perde tempo in chiacchiere e va dritta al punto
 
Un po' discinta.
...a me sembri di un'eleganza contestualizzata...sempre!!
Su quella tavola probabilmente eri tu il "piatto prelibato" e penso che il menu che hai proposto fosse il preferito da tutti i commensali...
Ogni foto che ci regali è una storia che ci racconti...sono momenti dove fantasia e immaginazione siedono accanto a Noi...anche loro a quella tavola...anche loro, alla fine, felici e contenti...e sazi...molto sazi.
La greca della balza ricorda i fiori...un'immagine bucolica al chiuso ma che da la stessa soddisfazione del pensarla di quella che ci dai Tu...sempre.
Complimenti Matilde...sempre.
 
Ode al fallo

Ho conosciuto Vincenzo in modo casuale. Sempre di corsa e in enorme ritardo come sempre giunta al banco gastronomia del supermercato, vedo con disappunto che avevo venti persone prima del mio turno..molto contrariata impreco all'uso tipico delle mie zone!
Ed ecco che il galantuomo mi si avvicina e mi cede il suo numero che sarebbe scattato a breve. Recupero un pochino di aplomb come si addice ad una signora della mia età e ringraziandolo incomincio ad osservarlo. E' senz'altro un uomo gradevole, alto, elegante, molto curato nelle mani e soprattutto nella dentatura regolare e bianchissima. Ma quello che mi colpisce assolutamente è l'enorme bozzo che si vede a livello genitale dal suo pantalone di lino bianco. Un membro di assoluto rispetto!
L'incontro casuale si risolve con qualche chiacchera di circostanza al termine del quale decidiamo di scambiare i nostri rispettivi numeri di telefono.
Nei giorni successivi, in modo abbastanza regolare incominciamo a sentirci con qualche piccola telefonata o messaggio per saluti fugaci, ma come un tarlo il mio pensiero va sempre lì. Sì, persona carina, a modo, educato, pieno di interessi, ma il suo fallo??
In un paio di occasioni ci vediamo dopo il lavoro per un aperitivo, il clima fra noi è sempre molto cordiale, non scade mai verso argomenti intimi o pruriginosi tali da giustificare nulla di imbarazzante o compromettente. Eppure il mio tarlo mi perseguita, tanto da farmi a volte distrarre dal dialogo. Il mio pensiero torna sempre lì, sì ma il suo fallo??
Un tardo pomeriggio mi arriva una sua telefonata nella quale mi dice di essere in prossimità del mio ufficio e chiedendomi se può passare per un saluto. Gli rispondo che può venire tranquillamente, sto terminando il lavoro e sono rimasta sola in azienda.
Seguendo il solito canovaccio parliamo del più e del meno come sempre, ed io torno a domandarmi, sì ma il suo fallo???
Allora mi decido! " Perdonami Vincenzo, ho questa curiosità da quando ti ho visto la prima volta e sento l'assoluto bisogno di soddisfarla, potresti per favore calarti i calzoni e farmi vedere il tuo membro??"
Beh devo essere sincera, la sua faccia è assolutamente interdetta.... però io non demordo e seppure non aggiunga altro continuo a fissarlo in modo deciso a mezza altezza.
Ecco si è deciso, slaccia cintura, bottone e cerniera e abbassa i pantaloni.
Appena liberato non ho più dubbi....il fallo è davvero perfetto!
Che l'ispezione abbia inizio....anche a riposo sollevando con le mani trovo una buona consistenza, anche lo scroto è decisamente importante, deve contenere testicoli particolarmente ricchi. Prendo il righello dalla scrivania e la sua misura a riposo è di 15 cm, davvero niente male. Non è circonciso, per una più attenta verifica libero il glande dalla pelle e lo vedo in tutto il suo splendore, pelle lucida e rosea, di diametro decisamente più grande rispetto all'asta.
La mia analisi come ci si poteva aspettare fa cambiare di dimensione e volume il fallo, decido dunque di tornare a misurarlo, un ragguardevole 22 cm!!!
Intanto Vincenzo un pochino agitato si è fatto, sembra avere un respiro più veloce, ha anche una maggiore sudorazione. Io però non me ne curo attenta come sono alla mia personale ispezione.
Credo sia necessaria a questo punto l'indagine su olfatto e gusto. Avvicino dunque il fallo al mio viso. L'uomo non si smentisce ad essere persona attenta, ha un ottimo odore, potremmo azzardare anche un delicato profumo, cosa mai scontata. E una volta introdotto in bocca il sapore è molto buono.
Ecco a questo punto l'ultimo aspetto da affrontare è quello del gusto del suo seme, cosa che ovviamente avverrà a breve, vista la tensione che sta raggiungendo Vincenzo...
Molto bene! Anche quest'ultima prova è superata a pieni voti, il suo sapore è quasi dolciastro, la consistenza è cremosa ma non troppo, nella parte finale anche più liquida.
Oh finalmente mi sono tolta un peso! Mi accorgo che si è fatto tardi, recupero le mie cose dalla scrivania, prendo la mia borsa e rivolgendomi a Vincenzo lo ringrazio e gli dico "caro amico si dovrebbe fare davvero una Ode al tuo Fallo!!!!"
La meraviglia del femminile riassunta in una scrittura essenziale e passionale, con una foto che nel suo essere esplicita non contiene alcun elemento di volgarità. Curiosità: il racconto è un'esperienza davvero vissuta? Se sì, c'è stato un seguito? Se no, pensi di sviluppare questa vicenda?
 
La meraviglia del femminile riassunta in una scrittura essenziale e passionale, con una foto che nel suo essere esplicita non contiene alcun elemento di volgarità. Curiosità: il racconto è un'esperienza davvero vissuta? Se sì, c'è stato un seguito? Se no, pensi di sviluppare questa vicenda?
Grazie @uomocaldo , diciamo che è un mix come sempre nei miei racconti fra realtà, finzione e visioni oniriche...
 
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