Da semplice regina a sweet

iotuevol

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Ciao a tutti, siamo una coppia. Da quando il mio ragazzo mi ha confidato le sue fantasie cuckold siamo riusciti piano piano a dar vita ad una bella complicità sessuale, portandomi ad allargare l'orizzonte delle mie fantasie. Questo racconto è proprio uno dei risultati dell'ampliamento delle mie fantasie e voglie, spero che vi piaccia e sono graditi pareri.


Quando Matteo e Gabriele arrivarono io ero appena uscita dalla doccia, fradicia e con addosso un asciugamano troppo piccolo per coprirmi tutta. Corsi alla porta, ero convinta fossero loro perchè anche se non ci eravamo accordati su quell'incontro, conoscevo bene Matteo ed ero sicura avrebbe approfittato della casa vuota per realizzare qualche nostro desiderio. E quale complice migliore di Gabriele, cercato e trovato appositamente a quel fine. Gabriele dal grande pene appena sfiorato ma non ancora assaporato.
Beh insomma aprii la porta e non potei nascondere la mia eccitazione nel vederli. La cosa fu assolutamente reciproca.

Li lasciai nel salotto con una bottiglia di tequila ambrata perchè iniziassero a scaldarsi e mi allontanai per vestirmi, lasciando "inavvertitamente" cadere il misero asciugamano mentre ero di spalle e girandomi per scusarmi, con una faccetta molto poco dispiaciuta esattamente come lo erano loro.
Loro non potevano saperlo ma io mi ero preparata per l'evenienza, erano solo arrivati in anticipo. Avevo preparato un vestito nero anni '50 con una lunga fila di bottoni sul davanti, un paio di autoreggenti grigie, un completino nero di raso e pizzo con un reggicalze coordinato e scarpe con tacco 12 e suola rossa. Mi infilai tutto, badando bene a stringere bene il reggiseno e tirar su le bretelle in modo da far risaltare bene quanto gli stessi per offrire.
Appena arrivai nel salotto, con mio sommo godimento, trovai Matteo e Gabriele che confabulavano su di me e il mio Matteo stava spiegando a Gabriele cosa mi piaceva di più e su quali parti del mio corpo avrebbe dovuto insistere. Qualche bottone del vestito sul petto non a caso era rimasto sbottonato ed entrata nella stanza vidi il mio re ed il fante sobbalzare sulle sedie davanti al mio balconcino. Mi misi tra loro, che erano seduti, restando in piedi e versando da bere per tutti e 3 e una goccia di tequila cadde sul mio petto. Prevedevo che di lì a poco qualcuno l'avrebbe succhiata via. Sentii le loro mani scorrere sulle mie gambe da sotto la gonna del vestito, centimetro dopo centimetro fino al pizzo delle mutandine e nella mia mente mi chiesi perchè me le fossi messe, visto che ero già bagnata e avevo già voglia di andare oltre quelle carezze.*

Andai a sedermi sul grande divano rosso e loro mi seguirono a ruota, con Matteo che faceva cenno a Gabriele di accomodarsi. Messi comodi, mi trovai tra loro due che ripresero ad accarezzarmi le gambe. Gabriele, sicuramente come gli aveva consigliato Matteo, iniziò a leccarmi il collo soffiandoci poi sopra, cosa che mi diede un brivido che mi fece tremare. Piano piano le loro mani iniziarono a salire ma appena arrivarono al punto chiave, Matteo si alzò. Io non mi alzai e Gabriele non staccò le sue mani dalle mie cosce e la sua lingua dal mio collo. Il mio uomo era andato a prendere una mascherina color porpora che aveva nella giacca e tornato da me mi bendò. Per un istante si alzò anche Gabriele e non sapevo più dove fossero, non potendo vedere niente. Dopo pochi secondi risentì 4 mani su di me, 2 che mi sbottonano il vestito, un'altra che con foga mi strappò le mutandine facendomi tremare per l'eccitazione per quel gesto, così forte eppure così erotico, ed un'altra che mi accarezzava il seno. Iniziarono a toccarmi con delicatezza ma anche con una certa forza che non mi dispiacque.
A tentoni riuscì a raggiungere entrambi i peni, liberandoli dalla gabbia di pantaloni e mutande. Li tenni in mano tutti e due, uno nella destra e l'altro nella sinistra, giocandoci e avvicinandoli a turno alla bocca e godendo nel sentirli fremere. Capì subito quale appartenesse a chi, viste le dimensioni fuori dalla norma di Gabriele. Subito dopo, mi fecero stendere e mi aprirono il reggiseno che aveva il gancio sul davanti, motivo per cui l'avevo scelto. Sentii le loro bocche succhiare e mordicchiare i capezzoli mentre una mano continuava ad entrare ed uscire da me facendomi contorcere dal piacere. Io intanto succhiavo Matteo e toccavo Gabriele finchè loro non decisero di scambiarsi ed ebbi in bocca Gabriele e tra le mani Matteo. Dopo poco Matteo si allontanò appena e si sedette tra le mie gambe e mi mise una mano tra le gambe prima piano, sfiorandomi appena e facendomi salire l'eccitazione alle stelle *e poi finalmente penetrandomi con tutta la mano con forza, facendomi quasi urlare, mentre dai suoi gemiti capivo che continuava a toccarsi da solo. Intanto più Matteo mi faceva godere, più io succhiavo il pene di Gabriele che gemeva e fremeva nella mia bocca calda.
Si scambiarono di nuovo, per l'ultima volta, e Matteo ora mi entrava in bocca mentre Gabriele mi disse "ora ti faccio vedere cosa si prova ad avere dentro un cazzone come il mio" e senza troppi complimenti mi penetrò fino in fondo, spingendo, tornando indietro e spingendo ancora più in fondo con un ritmo incalzante, ancora, ancora e ancora. Io leccavo Matteo con la lingua e con le labbra, dai testicoli fino alla cappella rossa, per ringraziarlo di quel regalo, e venivo, Gabriele continuava a spingere e io venivo ancora e ancora succhiavo e leccavo Matteo che intanto continuava a toccarmi e stringermi i seni dai capezzoli duri e turgidi. Venni per l'ultima volta, Gabriele uscì da me e presi il suo pene in mano. Matteo mi venne sulla faccia e sulla benda rossa mentre Gabriele sul seno e sul petto.

E così Matteo fece di me da semplice regina a sua sweet, con il grande piacere di aver avuto lo scettro di Gabriele.
 
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