Esperienza reale Racconto di fantasia Dal tradimento alla rinascita

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jobelmo

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CAP. 1 –PROGOLO – SCOPERTA DI UN TRADIMENTO

Tutto inizia con un messaggio di Paola con scritto..”Amore torna”. Erano ormai 6 mesi, 6 mesi che avevo lasciato casa, nostra abitazione, dopo aver scoperto il tradimento di mia moglie. Tradimento che andava avanti da mesi e mesi, scoperto anche grazie all’aiuto di un amico, che ha società di investigazione, con tanto di foto, orari, uscite, incontri. Tutte bugie, tutte menzogne. Fu davvero un brutto periodo, rimasi in casa solo per un mese e mezzo con mia moglie, il tempo materiale di prendermi un’altra abitazione, ospite di un mio amico e della moglie che avevano spazio per me.

Solo loro sapevano cosa fosse successo, mia moglie mi pregò di non far uscire tutto a galla con le famiglie, il tempo che avremmo sistemato tutto, ma sistemare cosa ribadivo io.

Per lei era questione di tempo, le cose si sarebbero sistemate. Il tempo è passato e sono quasi 6 mesi, sfioriamo il settimo. Le famiglie ad oggi si chiedono i motivi e noi rispondiamo che non andiamo d’accoro.
Paola mi ringrazia ogni volta che si parla e mantengo il segreto, perché ci tiene. Da qualche mese a questa parte con insistenza mi chiede di incontrarci, di vederci, ma nulla. Per me era troppo, per me è stato fatto tanto.

Ho avuto incontri con mia cognata, ossia sua sorella e con i suoceri, ma sono stato di parola. Ho spiegato che non andiamo d’accordo ed entrambi non abbiamo altre persone, terze persone non c’entrano. Mi arriva puntualmente quel “Grazie di cuore” quando si accorge che ancora una volta non avevo parlato. Dopo 5 anni di matrimonio, non avevamo ancora bambini per scelta o meglio, ci stavamo provando da pochissimo fin quando non avevo scoperto tutto.

Lei insegnante in una scuola media,35 anni bionda di bassa statura,ma in carne, con una quarta abbondante, la classica curvy. Sempre truccata, sempre in tiro. Ho sempre pensato che da alunno sarebbe stata un bel sogno erotico, perché è una bella ragazza.

Io 37 anni, dentista con studio associato con altri colleghi, mi definisco nella normalità, fisico non scolpito ma con un po’ di pancetta…ma tutto sommato accettabile.

Cosa accadde?Lo spiego subito.

Mia moglie era distante da un po’ di mesi ma nonostante questo il sesso tra noi non andava male ed è questo che forse mi ha ingannato.

Tra di noi il sesso è sempre stato positivo, io ero un po’ piu’ aperto, avevo belle fantasie, molto trasgressive che portavo a letto, lei accettava e giocavamo spesso, ma mai andati oltre.

Da fidanzati giocammo in webcam su una chat famosa, lei con maschera che faceva segare gli utenti, nuda o seminuda. Ma mai andati oltre e mai andati le ¾ volte, perché aveva paura di essere riconosciuta. A letto la prerogativa era l’inserimento di terze persone, giocavamo molto ma non appena diventavo serio mi mandava a quel paese dicendo che queste erano schifezze.

La caratteristica piĂą bella di Paola che era sempre in tiro, si preprava e si truccava, magari jeans aderenti ma mai che sfociassero nella volgaritĂ .

Per un bel periodo era sempre più impegnata a lavoro, con l’alibi del progetto tra insegnanti che dovevano presentare in altre scuole, mia moglie si ritirava il tardo pomeriggio a casa anziché a pranzo quasi tutti i giorni, mi diceva che anche il sabato pomeriggio doveva incontrarsi con i colleghi insegnanti per scrivere questo progetto da presentare alla scuola di un’altra località. I primi tempi non mi insospettivo, figuriamoci è mia moglie. Non mi ha mai dato modo di pensare ad un qualcosa del genere. E’ quando per una volta che mi offrii’ di accompagnarla io che notai qualcosa di strano.

Era un sabato pomeriggio, mia moglie doveva andare a casa di una collega con altri colleghi per questo lavoro da fare. Solitamente passava l’insegnante di italiano,Andrea, un uomo di 40 anni, di bassa statura, non bellissimo magrolino ma distinto e a modo, il classico brav’uomo, single in quanto lasciato da poco con l’ex fidanzata, di 10 anni piu’ giovane di lui.

Erano le 15.00 quando giunsi con l’auto a destinazione sotto il palazzo della collega Silvia, ma notai che fermo in auto c’era Andrea al telefono e lasciasi Paola.

Io”Vuoi aspettare in auto che vengono gli altri?Non vedo nessuno”..mentre scendeva dall’auto..

Paola:”No tranquillo vengono stanno per arrivare e saliamo..”

Io:”Non ti conviene salire sopra?Visto il tempo verrà a fare un’acquazzone…”

Paola”Vai tranquillo, davvero…”

Fin li’ tutto ok, Paola tornava quasi almeno 3 volte a settimana(spesso anche di sabato) alle 9 e io attendevo a casa. Passava tempo, tanto tempo, ma questo progetto mi sembrava infinito.

Fin quando una sera incontrai al mio studio dentistico una famiglia in cui vi era un ragazzo alunno di mia moglie. Sapevo che fossero loro perché una volta c’era mia moglie allo studio e si incrociarono, dopo mesi vennero di nuovo perché il piccolo aveva bisogno di un apparecchio ai denti..

Io:”Giovane..tu sei l’alunno della maestra Paola??”

Bambino:”Si..”

Io:”E’ brava la maestra Paola??”

Bambino:”Si le voglio bene..” e sorrisi anche alla mamma che intervenne..

La Mamma:”Si l’abbiamo incrociata era in auto con il maestro Andrea proprio poco fa..”

Io:”Eh si..so che stanno facendo un progetto..”

La mamma:”Si infatti vedo la maestra Paola impegnata e solitamente a quest’ora passa sempre con il maestro..”

Io:”Passa dove..?” mi usci’ dal cuore la domanda..

La mamma:”Sul corso *****…”

Io:”Ah si..vanno a casa di alcuni colleghi per definire questo bel progetto scolastico..” la mamma annui’ ma io…

Io Mi fermai. Quel giorno e soprattutto a quell’ora(erano le 18.00) doveva essere a casa di Silvia, erano le 18.00 e solitamente non terminavano prima delle 21.00. Non pensai nulla,assolutamente nulla. Quello che mi fece pensare è stata la bugia di mia moglie. Non appena finita la visita, mi fermai giusto 2 minuti a fumare una sigaretta fuori al balcone del mio studio dentistico, dissi alla collega che avrei ripreso a breve le visite e l’avrei avvisata solo dopo una chiamata urgente che dovevo fare ma che non feci.

Inviai un messaggio a Paola..

Whastapp a Paola:”Ciao amore, come va?Come procede?Hai terminato?”

Beh..con quel “hai terminato” la frase diceva tutto. Poco dopo, anzi subito mia moglie rispose..

Whastapp di Paola:”Amore ciao, magari lo sai impieghiamo sempre piu’ tempo, siamo ancora a casa di Silvia, purtroppo questo progetto ci sta dando i tormenti..ti mando un bacio, mi accompagnano stasera quando finisici allo studio torna a casa tranquillamente.

Rimasi un attimo intontito. Poco fa era in auto mentre adesso dice che è a casa di Silvia con tutti. Non diedi peso e tornai al mio lavoro.

La sera aspettai ma alla finestra. L’auto dalla quale Paola scese era quella di Andrea, l’insegnante di italiano e va bene.

Il giorno dopo a lavoro comunicai che andavo più tardi, solo un’oretta dopo, mia moglie tornò a pranzo al volo per preprarmi qualcosa, disse che non mangiava con me ma doveva anticiparsi per il solito lavoro che era giunto quasi a conclusione. Lei scese ed io ancora alla finestra, chi passò?Andrea!

Forse perché era nostro concittadino e dava un passaggio a mia moglie per raggiungere casa di Silvia. Arrivò un periodo, ci troviamo ad Aprile, che il sesso tra noi iniziò a calare. Mia moglie iniziò a soffrire di vaginite che anche da fidanzati ricordo pochissime volte soffri’, quindi ci impedi’ per un bel po’ di avere rapporti.

Quello che davvero mi sorprese e fui davvero bravo anche io, perché quando si sospetta non si fa mai male.

Mia moglie Paola prenotò una visita ginecologica poco dopo avermi comunicato questa vaginite, da lei “definita cosi’”, ma andò dopo quel periodo, dopo un bel po' e fissò l’appuntamento di pomeriggio quando purtroppo io ero impegnato allo studio. Mi tranquillizzò dicendomi che Veronica, un’altra sua collega, l’avrebbe accompagnata tranquillamente cosi’ da tenermi occupato con il lavoro.

Tornai a casa e trovai la cena pronta, finalmente mi faceva strano. Abituato lei ad attenderla, finalmente potevo godermi la casa ed il piatto a tavola. Domandai ovviamente della visita..

Io:”Tutto bene dal dottore??”

Paola:”Si amo..mi ha dato riposo..sotto quel punto di vista…”

Io:”Eh ma..non devi prenderti nulla?”

Paola:”Eh..sii delle compresse e un po’ di crema…”

Molto vaga ma capii’ che si trattatava comunque di un fastidio che capito’ una sola volta anni fa. Mi accorsi pero’, mentre Paola andò a farsi una doccia, che aveva lasciato sulla tavola una ricetta medica, anche quella del dottore, quelle in cui si scrive l’esito della visita, la data.. ecce cc. Notai che il dottore aveva consigliato un gel lubrificante “Durex Natural” pre e post rapporto. Ma perché mi domandavo?? Forse occorre sempre per la vaginite?Ma non aveva scritto vaginite e le compresse non c'erano...

Beh..non ci pensai e ci passai su. Il giorno dopo mia moglie doveva raggiungere di nuovo i colleghi e…mi offrii’ di accompagnarla. Era abbastanza contraria..

Paola:”Amo davvero passa Andrea insegnante di italiano..”

Io:”E lo scomodiamo sempre…”

Paola”Chi ti ha detto che si scomoda?..

Io:”Posso accompagnarti?”

Paola”Certo…figurati.”

E si ripetè la stessa scena, identica. Arrivati giu’ al palazzo notai e incrociai lo sguardo con Andrea in auto e lei che scese..

Io:”Vabbè non ti aspetto..”

Paola:”Vai tranquillo…”

Stavolta decisi di non tornare a casa ma…di accostare. Ovviamente accostai molto piu’ avanti, loro non mi avevano visto, convinti che fossi andato via. Il corso era ad unico senso, dopo esattamente 5 minuti notai l’auto di Andrea con mia moglie Paola. Il cuore si fermò e sono sincero, la delusione fu tanta. Non potevo seguirli, sarei stato scoperto e avrei fatto il coglione. Pensai subito a coinvolgere qualcuno, un carissimo mio amico, Ottavio che come lavoro faceva proprio questo, aveva un’agenzia di investigazione.

Mi recai da lui, perché non volevo far sapere nulla e volevo capirci. Andai a parlargli da vicino, innanzitutto mi rassicurò sulla privacy e…che mi avrebbe fatto sapere quanto prima. Ero davvero arrabbiato, mi ritenevo un uomo che non ha mai fatto mancare nulla, neanche sotto quel punto di vista, anzi…mi ritenevo aperto e non chiuso, ma le prese per il culo no, è una pugnalata.

Compilai l’incarico a cui stavo affidando l’investigazione all’agenzia, il cosiddetto mandato investigativo, anche se Ottavio era un caro amico dell’infanzia con cui avevo comunque mantenuto i rapporto anche se non ci vedevamo, le cose andavano fatte perbene.

Ottavio mi aveva dato un tempo che va da 5 a 10 giorni, mi disse che poteva aggiornarmi in tempo reale,ma non volevo. Doveva procurarmi il materiale per intero, portarmelo e basta.

Passò una settimana ed Ottavio mi chiamò. Mi recai al suo studio, ma ci chiudemmo in una stanza. Aveva tre fascicoli di foto, in cui vi erano almeno 15 foto per fascicolo. In tutto mia moglie aveva collezionato 45 foto da appendere ai quadri, quasi l’avrei fatto.

Arrivai da lui..

Ottavio:”Vieni..Salvatore..”

Io:”Vedo che hai molto?”

Ottavio:”Ho pessime notizie, è come sospettavi..” mentre chiudeva la porta..

Io:”Ottàvio ti voglio bene, quello che emerge lo sai solo tu ora..”

Ottavio:”Scherzi?E’ il mio lavoro e sei un mio amico..

Ottavio:”Ho scattato tente foto in tre fascicoli diversi, il primo è questo.

Mi mostra mia moglie che sotto al palazzo o attendeva lui o attendeva me e poi si intrufolava nell’auto di Andrea. Altre foto mostravano che si allontavano in auto e si recavano in un albero molto distante dalla nostra città, quasi 1 ora.

Ottavio:”Qui non ho solo materiale fotografico, sono andato a fondo e scusami..”

Io:”Tu hai fatto benissimo..”

Li abbiamo pedinati e ho fatto entrare una coppia dietro di loro. Avevamo una telecamera, guarda.

Si vedeva chiaramente che chiedevano una stanza ad ore.

Io:”E’ assurdo..vai avanti..”

Per fortuna il video continuava che con la coppia che pedinava entrambi andavano allo stesso piano in camere quasi vicine. Ma gli investigatori ripresero anche il momento in cui entrarono nella stanza e anche i momenti dei loro gemiti, che Ottavio non mi fece ascoltare ma che aveva tutto sulla pennetta che mi avrebbe consegnato.

Io:”Il secondo fascicolo?”

Ottavio:”Il secondo fascicolo sono foto..di Carsex..all’aperto..”

Io:”ok..nudo?”

Ottavio:”Si, si sono appartati nell’area boschiva del paese accanto..******… vabbè sono foto che vedrai tu con calma..”

Io:”Ok il terzo fascicolo?”

Ottavio:”Eh..il terzo fascicolo è che tua moglie da lavoro esce prima,anzi escono prima, quasi tutti i giorni per andare a casa di lui, ma entra prima lui, poi poco dopo 10 minuti entra lei. Ed escono separati sempre.

Io:”Ehm..ok..”

Salutai Ottavio, lo ringraziai anche anticipatamente, perché tra amici è meglio non far sapere molto. Portai quei fascicoli con me e non vedevo l’ora di aprirli, quelli di nudo chiaramente.

Non potevo crederci. Mia moglie in auto in pose oscene, che succhiava il cazzo di quell’uomo, che si faceva leccare la fica dietro e scopare in auto come le puttane. Una foto addirittura di lui fuori dall’auto e lei che lo succhiava avidamente. Non potevo crederci. Io che le ho sempre dato l’opportunità di aprirsi, di essere sempre fedele, mi ha tradito. E’ pur sempre una pugnalata, ma quelle foto erano un qualcosa di osceno ma allo stesso tempo eroticamente sublime.

Inviai un messaggio a Paola, per la sera successiva avrei organizzato una cena a casa, particolare…

Paola:”Va bene ma ricordi che..purtroppo non si può..capiscimi..”

Io:”Ricordo amore, ricordo benissimo..ma voglio trascorrere una serata bella, elegante e rilassante con te..possibile?”

Paola”Ovvio..anzi..non vedo l’ora, ora ti lascio entro in classe..”

Avrei portato tutto a galla, come reagirĂ ? TO BE CONTINUED
 

lewis_48

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Ho riletto due volte il racconto per capire oltre a non fare l'amore con te ( Si negava anche ) e questo non va bene con il marito spero che gliela fatta pagare. Giovanni
 

kalka

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CAP. 1 –PROGOLO – SCOPERTA DI UN TRADIMENTO

Tutto inizia con un messaggio di Paola con scritto..”Amore torna”. Erano ormai 6 mesi, 6 mesi che avevo lasciato casa, nostra abitazione, dopo aver scoperto il tradimento di mia moglie. Tradimento che andava avanti da mesi e mesi, scoperto anche grazie all’aiuto di un amico, che ha società di investigazione, con tanto di foto, orari, uscite, incontri. Tutte bugie, tutte menzogne. Fu davvero un brutto periodo, rimasi in casa solo per un mese e mezzo con mia moglie, il tempo materiale di prendermi un’altra abitazione, ospite di un mio amico e della moglie che avevano spazio per me.

Solo loro sapevano cosa fosse successo, mia moglie mi pregò di non far uscire tutto a galla con le famiglie, il tempo che avremmo sistemato tutto, ma sistemare cosa ribadivo io.

Per lei era questione di tempo, le cose si sarebbero sistemate. Il tempo è passato e sono quasi 6 mesi, sfioriamo il settimo. Le famiglie ad oggi si chiedono i motivi e noi rispondiamo che non andiamo d’accoro.
Paola mi ringrazia ogni volta che si parla e mantengo il segreto, perché ci tiene. Da qualche mese a questa parte con insistenza mi chiede di incontrarci, di vederci, ma nulla. Per me era troppo, per me è stato fatto tanto.

Ho avuto incontri con mia cognata, ossia sua sorella e con i suoceri, ma sono stato di parola. Ho spiegato che non andiamo d’accordo ed entrambi non abbiamo altre persone, terze persone non c’entrano. Mi arriva puntualmente quel “Grazie di cuore” quando si accorge che ancora una volta non avevo parlato. Dopo 5 anni di matrimonio, non avevamo ancora bambini per scelta o meglio, ci stavamo provando da pochissimo fin quando non avevo scoperto tutto.

Lei insegnante in una scuola media,35 anni bionda di bassa statura,ma in carne, con una quarta abbondante, la classica curvy. Sempre truccata, sempre in tiro. Ho sempre pensato che da alunno sarebbe stata un bel sogno erotico, perché è una bella ragazza.

Io 37 anni, dentista con studio associato con altri colleghi, mi definisco nella normalità, fisico non scolpito ma con un po’ di pancetta…ma tutto sommato accettabile.

Cosa accadde?Lo spiego subito.

Mia moglie era distante da un po’ di mesi ma nonostante questo il sesso tra noi non andava male ed è questo che forse mi ha ingannato.

Tra di noi il sesso è sempre stato positivo, io ero un po’ piu’ aperto, avevo belle fantasie, molto trasgressive che portavo a letto, lei accettava e giocavamo spesso, ma mai andati oltre.

Da fidanzati giocammo in webcam su una chat famosa, lei con maschera che faceva segare gli utenti, nuda o seminuda. Ma mai andati oltre e mai andati le ¾ volte, perché aveva paura di essere riconosciuta. A letto la prerogativa era l’inserimento di terze persone, giocavamo molto ma non appena diventavo serio mi mandava a quel paese dicendo che queste erano schifezze.

La caratteristica piĂą bella di Paola che era sempre in tiro, si preprava e si truccava, magari jeans aderenti ma mai che sfociassero nella volgaritĂ .

Per un bel periodo era sempre più impegnata a lavoro, con l’alibi del progetto tra insegnanti che dovevano presentare in altre scuole, mia moglie si ritirava il tardo pomeriggio a casa anziché a pranzo quasi tutti i giorni, mi diceva che anche il sabato pomeriggio doveva incontrarsi con i colleghi insegnanti per scrivere questo progetto da presentare alla scuola di un’altra località. I primi tempi non mi insospettivo, figuriamoci è mia moglie. Non mi ha mai dato modo di pensare ad un qualcosa del genere. E’ quando per una volta che mi offrii’ di accompagnarla io che notai qualcosa di strano.

Era un sabato pomeriggio, mia moglie doveva andare a casa di una collega con altri colleghi per questo lavoro da fare. Solitamente passava l’insegnante di italiano,Andrea, un uomo di 40 anni, di bassa statura, non bellissimo magrolino ma distinto e a modo, il classico brav’uomo, single in quanto lasciato da poco con l’ex fidanzata, di 10 anni piu’ giovane di lui.

Erano le 15.00 quando giunsi con l’auto a destinazione sotto il palazzo della collega Silvia, ma notai che fermo in auto c’era Andrea al telefono e lasciasi Paola.

Io”Vuoi aspettare in auto che vengono gli altri?Non vedo nessuno”..mentre scendeva dall’auto..

Paola:”No tranquillo vengono stanno per arrivare e saliamo..”

Io:”Non ti conviene salire sopra?Visto il tempo verrà a fare un’acquazzone…”

Paola”Vai tranquillo, davvero…”

Fin li’ tutto ok, Paola tornava quasi almeno 3 volte a settimana(spesso anche di sabato) alle 9 e io attendevo a casa. Passava tempo, tanto tempo, ma questo progetto mi sembrava infinito.

Fin quando una sera incontrai al mio studio dentistico una famiglia in cui vi era un ragazzo alunno di mia moglie. Sapevo che fossero loro perché una volta c’era mia moglie allo studio e si incrociarono, dopo mesi vennero di nuovo perché il piccolo aveva bisogno di un apparecchio ai denti..

Io:”Giovane..tu sei l’alunno della maestra Paola??”

Bambino:”Si..”

Io:”E’ brava la maestra Paola??”

Bambino:”Si le voglio bene..” e sorrisi anche alla mamma che intervenne..

La Mamma:”Si l’abbiamo incrociata era in auto con il maestro Andrea proprio poco fa..”

Io:”Eh si..so che stanno facendo un progetto..”

La mamma:”Si infatti vedo la maestra Paola impegnata e solitamente a quest’ora passa sempre con il maestro..”

Io:”Passa dove..?” mi usci’ dal cuore la domanda..

La mamma:”Sul corso *****…”

Io:”Ah si..vanno a casa di alcuni colleghi per definire questo bel progetto scolastico..” la mamma annui’ ma io…

Io Mi fermai. Quel giorno e soprattutto a quell’ora(erano le 18.00) doveva essere a casa di Silvia, erano le 18.00 e solitamente non terminavano prima delle 21.00. Non pensai nulla,assolutamente nulla. Quello che mi fece pensare è stata la bugia di mia moglie. Non appena finita la visita, mi fermai giusto 2 minuti a fumare una sigaretta fuori al balcone del mio studio dentistico, dissi alla collega che avrei ripreso a breve le visite e l’avrei avvisata solo dopo una chiamata urgente che dovevo fare ma che non feci.

Inviai un messaggio a Paola..

Whastapp a Paola:”Ciao amore, come va?Come procede?Hai terminato?”

Beh..con quel “hai terminato” la frase diceva tutto. Poco dopo, anzi subito mia moglie rispose..

Whastapp di Paola:”Amore ciao, magari lo sai impieghiamo sempre piu’ tempo, siamo ancora a casa di Silvia, purtroppo questo progetto ci sta dando i tormenti..ti mando un bacio, mi accompagnano stasera quando finisici allo studio torna a casa tranquillamente.

Rimasi un attimo intontito. Poco fa era in auto mentre adesso dice che è a casa di Silvia con tutti. Non diedi peso e tornai al mio lavoro.

La sera aspettai ma alla finestra. L’auto dalla quale Paola scese era quella di Andrea, l’insegnante di italiano e va bene.

Il giorno dopo a lavoro comunicai che andavo più tardi, solo un’oretta dopo, mia moglie tornò a pranzo al volo per preprarmi qualcosa, disse che non mangiava con me ma doveva anticiparsi per il solito lavoro che era giunto quasi a conclusione. Lei scese ed io ancora alla finestra, chi passò?Andrea!

Forse perché era nostro concittadino e dava un passaggio a mia moglie per raggiungere casa di Silvia. Arrivò un periodo, ci troviamo ad Aprile, che il sesso tra noi iniziò a calare. Mia moglie iniziò a soffrire di vaginite che anche da fidanzati ricordo pochissime volte soffri’, quindi ci impedi’ per un bel po’ di avere rapporti.

Quello che davvero mi sorprese e fui davvero bravo anche io, perché quando si sospetta non si fa mai male.

Mia moglie Paola prenotò una visita ginecologica poco dopo avermi comunicato questa vaginite, da lei “definita cosi’”, ma andò dopo quel periodo, dopo un bel po' e fissò l’appuntamento di pomeriggio quando purtroppo io ero impegnato allo studio. Mi tranquillizzò dicendomi che Veronica, un’altra sua collega, l’avrebbe accompagnata tranquillamente cosi’ da tenermi occupato con il lavoro.

Tornai a casa e trovai la cena pronta, finalmente mi faceva strano. Abituato lei ad attenderla, finalmente potevo godermi la casa ed il piatto a tavola. Domandai ovviamente della visita..

Io:”Tutto bene dal dottore??”

Paola:”Si amo..mi ha dato riposo..sotto quel punto di vista…”

Io:”Eh ma..non devi prenderti nulla?”

Paola:”Eh..sii delle compresse e un po’ di crema…”

Molto vaga ma capii’ che si trattatava comunque di un fastidio che capito’ una sola volta anni fa. Mi accorsi pero’, mentre Paola andò a farsi una doccia, che aveva lasciato sulla tavola una ricetta medica, anche quella del dottore, quelle in cui si scrive l’esito della visita, la data.. ecce cc. Notai che il dottore aveva consigliato un gel lubrificante “Durex Natural” pre e post rapporto. Ma perché mi domandavo?? Forse occorre sempre per la vaginite?Ma non aveva scritto vaginite e le compresse non c'erano...

Beh..non ci pensai e ci passai su. Il giorno dopo mia moglie doveva raggiungere di nuovo i colleghi e…mi offrii’ di accompagnarla. Era abbastanza contraria..

Paola:”Amo davvero passa Andrea insegnante di italiano..”

Io:”E lo scomodiamo sempre…”

Paola”Chi ti ha detto che si scomoda?..

Io:”Posso accompagnarti?”

Paola”Certo…figurati.”

E si ripetè la stessa scena, identica. Arrivati giu’ al palazzo notai e incrociai lo sguardo con Andrea in auto e lei che scese..

Io:”Vabbè non ti aspetto..”

Paola:”Vai tranquillo…”

Stavolta decisi di non tornare a casa ma…di accostare. Ovviamente accostai molto piu’ avanti, loro non mi avevano visto, convinti che fossi andato via. Il corso era ad unico senso, dopo esattamente 5 minuti notai l’auto di Andrea con mia moglie Paola. Il cuore si fermò e sono sincero, la delusione fu tanta. Non potevo seguirli, sarei stato scoperto e avrei fatto il coglione. Pensai subito a coinvolgere qualcuno, un carissimo mio amico, Ottavio che come lavoro faceva proprio questo, aveva un’agenzia di investigazione.

Mi recai da lui, perché non volevo far sapere nulla e volevo capirci. Andai a parlargli da vicino, innanzitutto mi rassicurò sulla privacy e…che mi avrebbe fatto sapere quanto prima. Ero davvero arrabbiato, mi ritenevo un uomo che non ha mai fatto mancare nulla, neanche sotto quel punto di vista, anzi…mi ritenevo aperto e non chiuso, ma le prese per il culo no, è una pugnalata.

Compilai l’incarico a cui stavo affidando l’investigazione all’agenzia, il cosiddetto mandato investigativo, anche se Ottavio era un caro amico dell’infanzia con cui avevo comunque mantenuto i rapporto anche se non ci vedevamo, le cose andavano fatte perbene.

Ottavio mi aveva dato un tempo che va da 5 a 10 giorni, mi disse che poteva aggiornarmi in tempo reale,ma non volevo. Doveva procurarmi il materiale per intero, portarmelo e basta.

Passò una settimana ed Ottavio mi chiamò. Mi recai al suo studio, ma ci chiudemmo in una stanza. Aveva tre fascicoli di foto, in cui vi erano almeno 15 foto per fascicolo. In tutto mia moglie aveva collezionato 45 foto da appendere ai quadri, quasi l’avrei fatto.

Arrivai da lui..

Ottavio:”Vieni..Salvatore..”

Io:”Vedo che hai molto?”

Ottavio:”Ho pessime notizie, è come sospettavi..” mentre chiudeva la porta..

Io:”Ottàvio ti voglio bene, quello che emerge lo sai solo tu ora..”

Ottavio:”Scherzi?E’ il mio lavoro e sei un mio amico..

Ottavio:”Ho scattato tente foto in tre fascicoli diversi, il primo è questo.

Mi mostra mia moglie che sotto al palazzo o attendeva lui o attendeva me e poi si intrufolava nell’auto di Andrea. Altre foto mostravano che si allontavano in auto e si recavano in un albero molto distante dalla nostra città, quasi 1 ora.

Ottavio:”Qui non ho solo materiale fotografico, sono andato a fondo e scusami..”

Io:”Tu hai fatto benissimo..”

Li abbiamo pedinati e ho fatto entrare una coppia dietro di loro. Avevamo una telecamera, guarda.

Si vedeva chiaramente che chiedevano una stanza ad ore.

Io:”E’ assurdo..vai avanti..”

Per fortuna il video continuava che con la coppia che pedinava entrambi andavano allo stesso piano in camere quasi vicine. Ma gli investigatori ripresero anche il momento in cui entrarono nella stanza e anche i momenti dei loro gemiti, che Ottavio non mi fece ascoltare ma che aveva tutto sulla pennetta che mi avrebbe consegnato.

Io:”Il secondo fascicolo?”

Ottavio:”Il secondo fascicolo sono foto..di Carsex..all’aperto..”

Io:”ok..nudo?”

Ottavio:”Si, si sono appartati nell’area boschiva del paese accanto..******… vabbè sono foto che vedrai tu con calma..”

Io:”Ok il terzo fascicolo?”

Ottavio:”Eh..il terzo fascicolo è che tua moglie da lavoro esce prima,anzi escono prima, quasi tutti i giorni per andare a casa di lui, ma entra prima lui, poi poco dopo 10 minuti entra lei. Ed escono separati sempre.

Io:”Ehm..ok..”

Salutai Ottavio, lo ringraziai anche anticipatamente, perché tra amici è meglio non far sapere molto. Portai quei fascicoli con me e non vedevo l’ora di aprirli, quelli di nudo chiaramente.

Non potevo crederci. Mia moglie in auto in pose oscene, che succhiava il cazzo di quell’uomo, che si faceva leccare la fica dietro e scopare in auto come le puttane. Una foto addirittura di lui fuori dall’auto e lei che lo succhiava avidamente. Non potevo crederci. Io che le ho sempre dato l’opportunità di aprirsi, di essere sempre fedele, mi ha tradito. E’ pur sempre una pugnalata, ma quelle foto erano un qualcosa di osceno ma allo stesso tempo eroticamente sublime.

Inviai un messaggio a Paola, per la sera successiva avrei organizzato una cena a casa, particolare…

Paola:”Va bene ma ricordi che..purtroppo non si può..capiscimi..”

Io:”Ricordo amore, ricordo benissimo..ma voglio trascorrere una serata bella, elegante e rilassante con te..possibile?”

Paola”Ovvio..anzi..non vedo l’ora, ora ti lascio entro in classe..”

Avrei portato tutto a galla, come reagirĂ ? TO BE CONTINUED
bel racconto
 

Verobull

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CAP. 1 –PROGOLO – SCOPERTA DI UN TRADIMENTO

Tutto inizia con un messaggio di Paola con scritto..”Amore torna”. Erano ormai 6 mesi, 6 mesi che avevo lasciato casa, nostra abitazione, dopo aver scoperto il tradimento di mia moglie. Tradimento che andava avanti da mesi e mesi, scoperto anche grazie all’aiuto di un amico, che ha società di investigazione, con tanto di foto, orari, uscite, incontri. Tutte bugie, tutte menzogne. Fu davvero un brutto periodo, rimasi in casa solo per un mese e mezzo con mia moglie, il tempo materiale di prendermi un’altra abitazione, ospite di un mio amico e della moglie che avevano spazio per me.

Solo loro sapevano cosa fosse successo, mia moglie mi pregò di non far uscire tutto a galla con le famiglie, il tempo che avremmo sistemato tutto, ma sistemare cosa ribadivo io.

Per lei era questione di tempo, le cose si sarebbero sistemate. Il tempo è passato e sono quasi 6 mesi, sfioriamo il settimo. Le famiglie ad oggi si chiedono i motivi e noi rispondiamo che non andiamo d’accoro.
Paola mi ringrazia ogni volta che si parla e mantengo il segreto, perché ci tiene. Da qualche mese a questa parte con insistenza mi chiede di incontrarci, di vederci, ma nulla. Per me era troppo, per me è stato fatto tanto.

Ho avuto incontri con mia cognata, ossia sua sorella e con i suoceri, ma sono stato di parola. Ho spiegato che non andiamo d’accordo ed entrambi non abbiamo altre persone, terze persone non c’entrano. Mi arriva puntualmente quel “Grazie di cuore” quando si accorge che ancora una volta non avevo parlato. Dopo 5 anni di matrimonio, non avevamo ancora bambini per scelta o meglio, ci stavamo provando da pochissimo fin quando non avevo scoperto tutto.

Lei insegnante in una scuola media,35 anni bionda di bassa statura,ma in carne, con una quarta abbondante, la classica curvy. Sempre truccata, sempre in tiro. Ho sempre pensato che da alunno sarebbe stata un bel sogno erotico, perché è una bella ragazza.

Io 37 anni, dentista con studio associato con altri colleghi, mi definisco nella normalità, fisico non scolpito ma con un po’ di pancetta…ma tutto sommato accettabile.

Cosa accadde?Lo spiego subito.

Mia moglie era distante da un po’ di mesi ma nonostante questo il sesso tra noi non andava male ed è questo che forse mi ha ingannato.

Tra di noi il sesso è sempre stato positivo, io ero un po’ piu’ aperto, avevo belle fantasie, molto trasgressive che portavo a letto, lei accettava e giocavamo spesso, ma mai andati oltre.

Da fidanzati giocammo in webcam su una chat famosa, lei con maschera che faceva segare gli utenti, nuda o seminuda. Ma mai andati oltre e mai andati le ¾ volte, perché aveva paura di essere riconosciuta. A letto la prerogativa era l’inserimento di terze persone, giocavamo molto ma non appena diventavo serio mi mandava a quel paese dicendo che queste erano schifezze.

La caratteristica piĂą bella di Paola che era sempre in tiro, si preprava e si truccava, magari jeans aderenti ma mai che sfociassero nella volgaritĂ .

Per un bel periodo era sempre più impegnata a lavoro, con l’alibi del progetto tra insegnanti che dovevano presentare in altre scuole, mia moglie si ritirava il tardo pomeriggio a casa anziché a pranzo quasi tutti i giorni, mi diceva che anche il sabato pomeriggio doveva incontrarsi con i colleghi insegnanti per scrivere questo progetto da presentare alla scuola di un’altra località. I primi tempi non mi insospettivo, figuriamoci è mia moglie. Non mi ha mai dato modo di pensare ad un qualcosa del genere. E’ quando per una volta che mi offrii’ di accompagnarla io che notai qualcosa di strano.

Era un sabato pomeriggio, mia moglie doveva andare a casa di una collega con altri colleghi per questo lavoro da fare. Solitamente passava l’insegnante di italiano,Andrea, un uomo di 40 anni, di bassa statura, non bellissimo magrolino ma distinto e a modo, il classico brav’uomo, single in quanto lasciato da poco con l’ex fidanzata, di 10 anni piu’ giovane di lui.

Erano le 15.00 quando giunsi con l’auto a destinazione sotto il palazzo della collega Silvia, ma notai che fermo in auto c’era Andrea al telefono e lasciasi Paola.

Io”Vuoi aspettare in auto che vengono gli altri?Non vedo nessuno”..mentre scendeva dall’auto..

Paola:”No tranquillo vengono stanno per arrivare e saliamo..”

Io:”Non ti conviene salire sopra?Visto il tempo verrà a fare un’acquazzone…”

Paola”Vai tranquillo, davvero…”

Fin li’ tutto ok, Paola tornava quasi almeno 3 volte a settimana(spesso anche di sabato) alle 9 e io attendevo a casa. Passava tempo, tanto tempo, ma questo progetto mi sembrava infinito.

Fin quando una sera incontrai al mio studio dentistico una famiglia in cui vi era un ragazzo alunno di mia moglie. Sapevo che fossero loro perché una volta c’era mia moglie allo studio e si incrociarono, dopo mesi vennero di nuovo perché il piccolo aveva bisogno di un apparecchio ai denti..

Io:”Giovane..tu sei l’alunno della maestra Paola??”

Bambino:”Si..”

Io:”E’ brava la maestra Paola??”

Bambino:”Si le voglio bene..” e sorrisi anche alla mamma che intervenne..

La Mamma:”Si l’abbiamo incrociata era in auto con il maestro Andrea proprio poco fa..”

Io:”Eh si..so che stanno facendo un progetto..”

La mamma:”Si infatti vedo la maestra Paola impegnata e solitamente a quest’ora passa sempre con il maestro..”

Io:”Passa dove..?” mi usci’ dal cuore la domanda..

La mamma:”Sul corso *****…”

Io:”Ah si..vanno a casa di alcuni colleghi per definire questo bel progetto scolastico..” la mamma annui’ ma io…

Io Mi fermai. Quel giorno e soprattutto a quell’ora(erano le 18.00) doveva essere a casa di Silvia, erano le 18.00 e solitamente non terminavano prima delle 21.00. Non pensai nulla,assolutamente nulla. Quello che mi fece pensare è stata la bugia di mia moglie. Non appena finita la visita, mi fermai giusto 2 minuti a fumare una sigaretta fuori al balcone del mio studio dentistico, dissi alla collega che avrei ripreso a breve le visite e l’avrei avvisata solo dopo una chiamata urgente che dovevo fare ma che non feci.

Inviai un messaggio a Paola..

Whastapp a Paola:”Ciao amore, come va?Come procede?Hai terminato?”

Beh..con quel “hai terminato” la frase diceva tutto. Poco dopo, anzi subito mia moglie rispose..

Whastapp di Paola:”Amore ciao, magari lo sai impieghiamo sempre piu’ tempo, siamo ancora a casa di Silvia, purtroppo questo progetto ci sta dando i tormenti..ti mando un bacio, mi accompagnano stasera quando finisici allo studio torna a casa tranquillamente.

Rimasi un attimo intontito. Poco fa era in auto mentre adesso dice che è a casa di Silvia con tutti. Non diedi peso e tornai al mio lavoro.

La sera aspettai ma alla finestra. L’auto dalla quale Paola scese era quella di Andrea, l’insegnante di italiano e va bene.

Il giorno dopo a lavoro comunicai che andavo più tardi, solo un’oretta dopo, mia moglie tornò a pranzo al volo per preprarmi qualcosa, disse che non mangiava con me ma doveva anticiparsi per il solito lavoro che era giunto quasi a conclusione. Lei scese ed io ancora alla finestra, chi passò?Andrea!

Forse perché era nostro concittadino e dava un passaggio a mia moglie per raggiungere casa di Silvia. Arrivò un periodo, ci troviamo ad Aprile, che il sesso tra noi iniziò a calare. Mia moglie iniziò a soffrire di vaginite che anche da fidanzati ricordo pochissime volte soffri’, quindi ci impedi’ per un bel po’ di avere rapporti.

Quello che davvero mi sorprese e fui davvero bravo anche io, perché quando si sospetta non si fa mai male.

Mia moglie Paola prenotò una visita ginecologica poco dopo avermi comunicato questa vaginite, da lei “definita cosi’”, ma andò dopo quel periodo, dopo un bel po' e fissò l’appuntamento di pomeriggio quando purtroppo io ero impegnato allo studio. Mi tranquillizzò dicendomi che Veronica, un’altra sua collega, l’avrebbe accompagnata tranquillamente cosi’ da tenermi occupato con il lavoro.

Tornai a casa e trovai la cena pronta, finalmente mi faceva strano. Abituato lei ad attenderla, finalmente potevo godermi la casa ed il piatto a tavola. Domandai ovviamente della visita..

Io:”Tutto bene dal dottore??”

Paola:”Si amo..mi ha dato riposo..sotto quel punto di vista…”

Io:”Eh ma..non devi prenderti nulla?”

Paola:”Eh..sii delle compresse e un po’ di crema…”

Molto vaga ma capii’ che si trattatava comunque di un fastidio che capito’ una sola volta anni fa. Mi accorsi pero’, mentre Paola andò a farsi una doccia, che aveva lasciato sulla tavola una ricetta medica, anche quella del dottore, quelle in cui si scrive l’esito della visita, la data.. ecce cc. Notai che il dottore aveva consigliato un gel lubrificante “Durex Natural” pre e post rapporto. Ma perché mi domandavo?? Forse occorre sempre per la vaginite?Ma non aveva scritto vaginite e le compresse non c'erano...

Beh..non ci pensai e ci passai su. Il giorno dopo mia moglie doveva raggiungere di nuovo i colleghi e…mi offrii’ di accompagnarla. Era abbastanza contraria..

Paola:”Amo davvero passa Andrea insegnante di italiano..”

Io:”E lo scomodiamo sempre…”

Paola”Chi ti ha detto che si scomoda?..

Io:”Posso accompagnarti?”

Paola”Certo…figurati.”

E si ripetè la stessa scena, identica. Arrivati giu’ al palazzo notai e incrociai lo sguardo con Andrea in auto e lei che scese..

Io:”Vabbè non ti aspetto..”

Paola:”Vai tranquillo…”

Stavolta decisi di non tornare a casa ma…di accostare. Ovviamente accostai molto piu’ avanti, loro non mi avevano visto, convinti che fossi andato via. Il corso era ad unico senso, dopo esattamente 5 minuti notai l’auto di Andrea con mia moglie Paola. Il cuore si fermò e sono sincero, la delusione fu tanta. Non potevo seguirli, sarei stato scoperto e avrei fatto il coglione. Pensai subito a coinvolgere qualcuno, un carissimo mio amico, Ottavio che come lavoro faceva proprio questo, aveva un’agenzia di investigazione.

Mi recai da lui, perché non volevo far sapere nulla e volevo capirci. Andai a parlargli da vicino, innanzitutto mi rassicurò sulla privacy e…che mi avrebbe fatto sapere quanto prima. Ero davvero arrabbiato, mi ritenevo un uomo che non ha mai fatto mancare nulla, neanche sotto quel punto di vista, anzi…mi ritenevo aperto e non chiuso, ma le prese per il culo no, è una pugnalata.

Compilai l’incarico a cui stavo affidando l’investigazione all’agenzia, il cosiddetto mandato investigativo, anche se Ottavio era un caro amico dell’infanzia con cui avevo comunque mantenuto i rapporto anche se non ci vedevamo, le cose andavano fatte perbene.

Ottavio mi aveva dato un tempo che va da 5 a 10 giorni, mi disse che poteva aggiornarmi in tempo reale,ma non volevo. Doveva procurarmi il materiale per intero, portarmelo e basta.

Passò una settimana ed Ottavio mi chiamò. Mi recai al suo studio, ma ci chiudemmo in una stanza. Aveva tre fascicoli di foto, in cui vi erano almeno 15 foto per fascicolo. In tutto mia moglie aveva collezionato 45 foto da appendere ai quadri, quasi l’avrei fatto.

Arrivai da lui..

Ottavio:”Vieni..Salvatore..”

Io:”Vedo che hai molto?”

Ottavio:”Ho pessime notizie, è come sospettavi..” mentre chiudeva la porta..

Io:”Ottàvio ti voglio bene, quello che emerge lo sai solo tu ora..”

Ottavio:”Scherzi?E’ il mio lavoro e sei un mio amico..

Ottavio:”Ho scattato tente foto in tre fascicoli diversi, il primo è questo.

Mi mostra mia moglie che sotto al palazzo o attendeva lui o attendeva me e poi si intrufolava nell’auto di Andrea. Altre foto mostravano che si allontavano in auto e si recavano in un albero molto distante dalla nostra città, quasi 1 ora.

Ottavio:”Qui non ho solo materiale fotografico, sono andato a fondo e scusami..”

Io:”Tu hai fatto benissimo..”

Li abbiamo pedinati e ho fatto entrare una coppia dietro di loro. Avevamo una telecamera, guarda.

Si vedeva chiaramente che chiedevano una stanza ad ore.

Io:”E’ assurdo..vai avanti..”

Per fortuna il video continuava che con la coppia che pedinava entrambi andavano allo stesso piano in camere quasi vicine. Ma gli investigatori ripresero anche il momento in cui entrarono nella stanza e anche i momenti dei loro gemiti, che Ottavio non mi fece ascoltare ma che aveva tutto sulla pennetta che mi avrebbe consegnato.

Io:”Il secondo fascicolo?”

Ottavio:”Il secondo fascicolo sono foto..di Carsex..all’aperto..”

Io:”ok..nudo?”

Ottavio:”Si, si sono appartati nell’area boschiva del paese accanto..******… vabbè sono foto che vedrai tu con calma..”

Io:”Ok il terzo fascicolo?”

Ottavio:”Eh..il terzo fascicolo è che tua moglie da lavoro esce prima,anzi escono prima, quasi tutti i giorni per andare a casa di lui, ma entra prima lui, poi poco dopo 10 minuti entra lei. Ed escono separati sempre.

Io:”Ehm..ok..”

Salutai Ottavio, lo ringraziai anche anticipatamente, perché tra amici è meglio non far sapere molto. Portai quei fascicoli con me e non vedevo l’ora di aprirli, quelli di nudo chiaramente.

Non potevo crederci. Mia moglie in auto in pose oscene, che succhiava il cazzo di quell’uomo, che si faceva leccare la fica dietro e scopare in auto come le puttane. Una foto addirittura di lui fuori dall’auto e lei che lo succhiava avidamente. Non potevo crederci. Io che le ho sempre dato l’opportunità di aprirsi, di essere sempre fedele, mi ha tradito. E’ pur sempre una pugnalata, ma quelle foto erano un qualcosa di osceno ma allo stesso tempo eroticamente sublime.

Inviai un messaggio a Paola, per la sera successiva avrei organizzato una cena a casa, particolare…

Paola:”Va bene ma ricordi che..purtroppo non si può..capiscimi..”

Io:”Ricordo amore, ricordo benissimo..ma voglio trascorrere una serata bella, elegante e rilassante con te..possibile?”

Paola”Ovvio..anzi..non vedo l’ora, ora ti lascio entro in classe..”

Avrei portato tutto a galla, come reagirĂ ? TO BE CONTINUED
che storia............intrigante
 

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