Esperienza reale DOMINATO DA SARAH-PRIMA PARTE: L'APPUNTAMENTO

andujar91

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Sarah è esplosa. E la sua esplosione è questo set fotografico.


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Pare decisa a sfondare, e questa sua decisione mi ha convinto a pubblicare il racconto della notte meravigliosa che mi ha fatto passare. Un anno fa. La notte del 2-3 marzo 2020, quando lei era "solo" una ragazza stramegasexy e stravogliosa di sesso. Quella notte in cui questa ragazza, dopo un commento in direct che le avevo inviato, mi fece la proposta che io accettai. La notte in cui Sarah mi praticò un'ora di sex domination in collegamento virtuale. Il racconto di quello che mi fece quella notte lo scrissi subito il pomeriggio dopo, esplodendo più volte in tremende eiaculazioni, ma che non ebbi il coraggio di pubblicare, e che volli tenere per me, gelosamente, come si tiene un tesoro. Ma che scrissi subito per fissare ogni minimo dettaglio delle torture erotiche e sessuali a cui mi sottopose. Ora ho deciso di sciogliere il segreto e di pubblicarlo.

L’APPUNTAMENTO
Non so quanti anni abbia, ma è iperarrapata e, così dice lei, bisex. Comunque, dà dei colpi di lingua alle sue amiche. E' in piena esplosione sessuale. Ieri sera, verso le nove, nel farle una domanda in direct ("Posso chiederti se hai mai pensato a fare la modella o la showgirl? Sei sensualmente e sessualmente esplosiva, credimi", mi ha chiesto: "mmmh, davvero? Mi trovi veramente così eccitante?". "Tantissimo, davvero". Poi mi ha chiesto: "Senti, quanti anni hai?" Appena l'ha saputo, mi ha risposto: "Ok, sei perfetto! Vieni qui in direct a mezzanotte, così parliamo un po'. Mi sei simpatico e mi piaci, e ho un po' di cose da chiederti. Non mancare, okay?". "Come vuoi, se ti fa piacere. Non mancherò". "Ovvio che mi fa piacere, sennò che te l'avrei detto a fare? Un'ultima cosa: procurati una corda la più sottile possibile, e un righello, capito?". "Perchè, scusa?". "Te lo dirò a mezzanotte". Perplesso, non ci vidi nulla di male: "Va bene, come vuoi". "intanto ti metto qualche foto e video sexy per te. A dopo". "Ciao".

Le tre ore che aspettai le passai con sentimenti un po' contradditori: perplessità, una certa paura, ma con un'irresistibile eccitazione sessuale. Più si avvicinava l'ora più lo sentivo di cemento armato. A mezzanotte, con le mani ghiacciate, sudate e tremanti, col cazzo che mi fuoriusciva dagli slip, con la cordicella e il righello sulla mia scrivania entrai col mio notebook nel suo profilo. Le scrissi: "Io ci sono". Dopo cinque interminabili minuti mi rispose: "Ciao! Come va?". "Bene, grazie. Tu?". "Irrefrenabile, come nella mia bio. Ti piacerebbe vedermi mentre ti parlo?". "Ovvio", le risposi. Ma Sarah mi rispose: "ma voglio vederti anch’io, altrimenti ci salutiamo subito. Cosa mi rispondi?". “Accetto”. E mi disse: "Bene. Fai una e-mail fittizia. Ti manderò un indirizzo e ci colleghiamo con Hangouts Meet". Feci come mi disse lei. E quando la vidi apparire così,

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con il reggiseno in pizzo verde e le tette che le esplodevano, ebbi una erezione che divenne maxi quando sentii anche la sua voce tremendamente sexy e quando vidi la saliva che le filava in bocca per via dell’apparecchio dentale che portava. "Ciao, Sarah", le dissi. Sarah scoppiò a ridere: “HAHAHAHAHAH, ciao, amo!!! Minchia, sembri proprio un morto di figa. Chissà da quanto tempo non vedi una ragazza… Comunque a modo tuo sei sexy e un po’ mi ecciti", mi disse. Mi chiese subito: "Ce l'hai la corda e il righello?". "Si, sono qua, ma perchè me li hai chiesti?". Passò qualche istante, e Sarah mi disse: "Tu sei un uomo e io una ragazza. Ora ti chiederò una cosa, ma mi devi giurare che mi dirai la verità". "Te lo giuro"."Hai mai subìto una sex domination da una ragazza?". Io le risposi: "no". E subito mi disse: "Okay...”, e ruggendo letteralmente mi ordinò subito: “TIRATI GIU' LE MUTANDE, METTITI SUBITO IN GINOCCHIO E ALLARGA LE GAMBE! PREPARATI A SUBIRE IN DIRECT UN'ORA DI SEX DOMINATION DA ME!!!". Era quello che avevo sognato. Feci velocemente quello che mi aveva detto. "Ora prendi la corda e legati i genitali più stretti che puoi". "Le palle?", le chiesi ingenuamente. "Certo, le palle, cosa sennò, il naso? idiota! Legatele alla base. Quanto è lunga la corda?". "Una ventina di centimetri". "Fatti sei giri intorno alla base delle palle, devi stringere con tutte le tue forze, hai capito?". "Si". "Il settimo giro fallo longitudinalmente in mezzo alle palle, stringi più forte che puoi, in modo che i tuoi coglioni siano separati, uno a destra e l'altro a sinistra, poi fai un doppio nodo. MUOVITI!!!". Lo feci soffrendo le pene dell'inferno. L'ultima stretta che diedi mi fece un male che non riuscii a evitare un rantolo profondissimo: "Ttttuuuaahaaaaaaahaaaahhhhhh!!!!". "Bravissimo", mi disse Sarah. "Voglio che tu mi faccia donna, stanotte. Ora prendi il righello e misurati la lunghezza del cazzo e del glande scoperto e scrivimele". Lo feci e glielo scrissi: "15,7 cm di lunghezza dei quali 3,2 di glande scoperto". "Wwwoowww!!! Come questo cetriolo, ahahahahahahah!!!!" e mi mostrò un cetriolo di quelli enormi e lunghi che aveva con sè. "Assomiglia al tuo cazzo, vero?". "Si, molto", le dissi. "Ahahahahahahah!!!! E alla tua età ti viene ancora così lungo?". "Quasi mai, Sarah. Ma ti prego, renditi conto della situazione... e di quanto sei bella", le ho aggiunto. "Più bella anche delle ragazze che hai conosciuto quando eri adolescente?". "Certamente tra le più belle". "BUGIARDO!!!!", mi gridò lei. "Non c'è mai stata nessuna ragazza che hai amato come ami me ora, lo prova la miracolosa esplosione virile che ti ho provocato e il fatto che non hai esitato a inginocchiarti ai miei piedi appena te l'ho ordinato". Io non le risposi, ansimavo per il mal di palle. Sarah mi domandò: "Sono la prima ragazza di fronte alla quale ti sei messo in ginocchio ai suoi piedi, VEROOO!!!???". Io non riuscivo a risponderle: ero ancora in preda a una tempesta ormonale. Oltretutto per via del suo apparecchio, le vedevo colare saliva schiumante tra i denti e ogni tanto vedevo che sputava nel parlare. Sarah continuava: "Sono la prima, vero? Confessa". Glielo dissi quasi esplodendo: "Si, te lo confesso, Sarah! Sei la prima! La prima in assoluto che mi ha fatto eccitare così, e di fronte alla quale mi sono messo in ginocchio ai suoi piedi. Non l'ho mai fatto per nessuna, credimi!". "SCRIVILO!!!", ruggì. "Si..., si...", le risposi. E lei mi disse: "Scrivi: giuro che tu, Sarah, sei la ragazza che ho amato di più, che mi ha fatto eccitare di più, e di fronte alla quale mi sono messo in ginocchio ai tuoi piedi... FORZA, SCRIVI!". Glielo scrissi in chat. Dopodiché lei mi chiese: "Sono la numero uno, vero?". "Si". "SCRIVILO! Scrivi: Sarah, tu sei per me la numero uno". E lo feci. poi mi portai le mani alle palle: mi facevano un male cane. "Bravo", mi disse lei. E mi chiese: "Ne è valsa la pena per te aspettare tutti questi anni per vedere una ragazza esplosiva e stramegasexy come me, vero?". "Si, Sarah", le risposi, e aggiunsi: "E soprattutto QUESTO momento!", le confessai. In quel momento Sarah si mise l'indice della mano destra tra i denti: scoppiava di sesso, era evidente. Quando se lo staccò colò saliva anche sulla sua scrivania. E mi disse con un'intensità che andava ben oltre il tono e le sue semplici parole: "Tu sei mio!!!". "Totalmente", le risposi io. "Okay", fece lei, e si strusciò il pugno destro sulle labbra per pulirsele. Poi mi disse: "Misurati di nuovo il cazzo". Lo feci. "Sarah, 17,2 centimetri, e il glande scoperto ha superato i tre: è a 3,3". "Lo sapevo, scrivimelo". Glielo scrissi. Era veramente stupita. "E non sono più un ragazzo". Mi rispose: "Lo so". Poi, stupendomi un po', non mi ordinò, ma mi pregò: "Ti prego, inquadra i tuoi genitali e mostrameli. Ti fa problema la cosa?". “Figurati. E’ giusto che tu veda il miracolo virile che mi hai provocato”. Presi il notebook, lo tolsi dalla mia scrivania e lo posai a terra, in modo che i miei genitali fossero in primo piano. Sarah, veloce come un fulmine, fece una foto col suo smartphone. Poi lo rimisi sulla mia scrivania. Guardando lo smartphone super eccitata mi disse: "Wooowwwww... Hai davvero gli anni che mi hai detto?". "Te lo giuro", le risposi. "Non è possibile", aveva gli occhi fuori dalle orbite a guardare i miei genitali. "Hai ragione, è impossibile. Ma tu hai fatto il miracolo". "Zitto", mi disse socchiudendo gli occhi, ma io continuavo: "Sarah, è la misura della tua bellezza". "Zitto", ripeté, "Del tuo essere stramegasexy", "Zitto", "Del tuo essere superdonna, come ti ho scritto", "Zitto!", e sbottai: "SARAH, IO TI AMO!!", e lei ruggì: "ZITTTOOOOOOOOOOHHHHH!!!!!!!!!!!!", e ammutolii un po' intimorito. Fu a quel punto che Sarah alzò la esta e a occhi chiusi ruggì ancora: "IIIIIAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!". Ebbi la sensazione che stesse avendo un orgasmo. Si era irrigidita col corpo e le sue mani stritolavano il bordo della sua scrivania. Mi sibilò: "Zittto... zitto... zitto... Non parlare finchè non te lo dico". Passai qualche istante a guardarla. Poi ruggì ancora: "IIAAAAAAHHHHHHH!!!!!" e dopo pochi istanti tornò a guardarmi dominante come prima: "Ce l'ho fatta... l'ho stroncato... nemmeno una goccia ti ho concesso"". "Sei grande, Sarah". "Si, come dimostrano le dimensioni del tuo pene". Aveva la bocca strapiena di saliva, completamente impastata, e sputacchiava alla gran più bella mentre parlava. Cominciai a essere io seriamente in crisi d'orgasmo. E aggiunse: "Ora te la dico io una cosa, e mi devi credere, nessun maschio della mia età ce li ha così". "Oddìo, Sarah...". "Non dire altro!... Da quanti anni non ti viene così duro?". "Almeno dieci-quindici anni". "Hai dovuto aspettare tutti questi anni me. E questa notte. Ci sono voluta io per risvegliarteli così". "Si, Sarah, ci sei voluta tu", le dissi. "Peccato che non hai la mia età, cazzo, io e te avremmo tirato giù i muri, sai? Sarebbe stata la fine del mondo". "Ti saresti veramente messa con uno come me?". "E me lo chiedi anche? Solo per il cazzo che hai... minchia, sei un toro". Ebbi una contrazione ai coglioni legati e rantolai: "Aahaaghh..." e le dissi "Ma... non dovrebbe esserci altro oltre al sesso tra un ragazzo e una ragazza?". "Hai le palle che ti esplodono e mi fai questa domanda?". "Ho capito, Sarah”. E non potei fare a meno di chiederle: “Sarah ma... scusami se ti faccio questa domanda, a questo punto..." e ansimai, "... a questo punto, se io ti incontrassi...". "AUGURATI DI NO!!!", mi minacciò. "No, aspetta, Sarah, non intendevo quello che pensi. Non sono così pazzo da pensare di mettermi e far sesso con te, ma... per mettermi a tua disposizione... come stanotte". Sarah sogghignò. "E secondo te c'è differenza?". "Perchè, secondo te no?". "Allora rispondimi: quella che mi proponi è o non è una relazione?". Io ero imbarazzato: "Si, in effetti hai ragione", le dissi. "Il problema è questo: tu sei un uomo, te le devo dire io certe cose?". E io sbottai quasi piangendo dal mal di palle: "Un uomo che non ha mai fatto sesso ma che avrebbe tanto voluto farlo, Sarah!!! Si, me le devi dire tu certe cose!!!". Mi sentii mangiato dal suo sguardo. Mi disse: "Ho capito, hai anche bisogno di lezioni di sesso. Stanotte te ne darò una che non dimenticherai per tutta la vita. Però tu adesso mi devi dare una risposta, e mi devi dire si o no, per quello che potrebbe succedere dopo questa notte". "A te?". "No, a te, sfigato! E devi essere sincero". "Okay". "Ti piacerebbe metterti con me". "Si!", le risposi divorato eroticamente. "Guarda che io ufficialmente non ti conosco. Dovrai essere tu a fermarmi per strada". Le chiesi: "Ti fa paura la cosa?". Scoppiò a ridere: "HAHAHAHAHAHAH!!! PAURA, IO!? Amo, faccio atletica, come hai visto in bio, e tre ore di palestra un giorno sì e uno no. Poi ho visto la tua bio: tu sei alto 1 e 55, io sono alta 1 e 75. Sono il doppio di te e mi arrivi appena alle tette. Okay, fermami pure, se vuoi". Le chiesi allora un po’ impaurito: "Sarah, cosa mi farai se ti dovessi fermare per strada?". Scoppiò ancora in una risata: "HAHAHAHAHAHAHAHAH!!! Vedo che hai capito che cosa rischi. Se ti azzardi a dire che ci conosciamo e la notte che ti ho fatto passare giuro che ti devasto i coglioni con una ginocchiata che ti piegherà in due facendoti cadere in ginocchio ai miei piedi. Se mi fermerai e te ne starai zitto, ti giuro che non lo farò. Mi stai dando delle emozioni uniche stanotte, perciò non ti umilierò per strada. Avrò pietà di te". "Da... davvero?", le dissi con un filo di voce per il mal di palle. "Davvero”. “Giuramelo, ti prego”. “Te lo giuro. Fermami pure, non aver paura. Vedrai, sarò carina con te, e mostrerò tutto il mio orgoglio di donna nel vedere uno della tua età che sbava per me. Poi, se vuoi, ti porterò a casa mia, e lì...". Degluttii. "Cosa?". Prese in mano il cetriolo e me lo mostrò: "Vedi il tuo pene?". "Si". Con la mano destra prese un tagliacarte di una ventina di centimetri e mi disse: "Prima ti farò una sex domination dal vivo di un paio d'ore e dopo averti fatto pisciare sangue, poco prima di farti esplodere l'orgasmo" si leccò la lama del taglierino al punto che quando lo staccò ne filò una valanga dalla sua bocca alla lama, mise il taglierino alla base del cetriolo e lo trafisse: TTZZZOOOCCKKK!!!, si sentì.. Io me lo sentii dentro: "TUUOOHHHOHHH!!!!", e mi disse: "Ti taglierò i coglioni interi senza pietà. Sono i coglioni di un toro divenuti così grazie a me, e li voglio come trofeo. Dirò che hai tentato di violentarmi. Sarà legittima difesa". La corda mi stroncò l'orgasmo al punto che rantolai: "Tttuaaahhh!!!" e una colata di sperma cadde dal glande sul pavimento. Mi disse: "Hai visto come sono disibinita e selvaggia. Lo sai che lo farò". "Ti piacerebbe farlo?". "E a te piacerebbe subirlo?". "Tu non hai idea quanto". "DAI!!!!!", ruggì Sarah. "Ti piacerebbe?" le chiesi quasi rantolando. "OVVIO!!!! Cazzo, io, una ragazza, castrare un uomo con delle palle come le tue, hai idea di quanto mi eccita e di quanto mi farà sentire donna? Muoio dalla voglia, dài!!! GIURAMI CHE MI FERMERAI! GIURALO!!!". "Lo farò". "Okay, facciamo una cosa, mandami un messaggio quando vuoi incontrarmi... mi vestirò strasexy, così”, e mi fece vedere questa foto,

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“vestita così ho fatto sborrare nelle mutande due ragazzi, ti farò venire un infarto solo al vedermi, vedrai". "Ti bacerò la mano per tutto il tragitto fino a casa tua". "Ti farò strisciare ai miei piedi", mi disse lei. "Ti prometto che il mio ultimo ti amo da uomo sarà il più bello che hai sentito e che mai sentirai da un maschio". "Ci conto, amo. Sarà fantastico, il mio trionfo di donna". E mi mandò un bacio: "MCCIUAHHH!!!! Ti amo!". In quel preciso istante sentii un terremoto nei coglioni: un orgasmo devastante arrivò, ma fu stroncato dalla strozzatura. Sentii un male cane e quasi ululai: "Tuah… TTTTTTUUUUUUUUUUUUUUAAAAAHAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!!... AAAA-HAAAAAAHAAAAAGGGHHHH!!!". Mi portai le mani alle palle e mi piegai in due sulla scrivania appoggiandovi per un momento la testa: "TTTUAAAHHAAAAAAHHH!!!!". Soffrii così piegato per alcuni istanti, poi con uno sforzo mi tirai su e con la faccia segnata dal dolore la guardai: aveva il mento appoggiato al pugno destro. Gliel'avrei voluto baciare. Questo desiderio erotico mi provocò una ulteriore dolorosa contrazione alle palle: "TUUUAAAAAHHAAAHHH!!!" le rantolai in faccia, "ttuuoohhohh, ttuoohohh, ttuuoohhoo, Saraaahhh...". Poi degluttii e riuscii a contenermi. Sarah mi chiese: "Ti fanno male, vero?". Che domande! Era ovvio che mi facevano male, ma evitai di risponderle male per paura di irritarla. Le risposi: "Tu... tu non hai idea quanto". "Lo so, me lo immagino. Ma tu sei mio". E la implorai: "Ti prego, consentimi di slegarle, solo un momento...". "NON CI PROVARE!!!! Verresti all'istante, e tu devi venire solo quando te lo ordinerò io. Ma ora basta parlare. Ora comincerà la nostra notte, la notte della mia sex domination su di te ". Sex domination che racconto nella seconda parte.
 

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