Altro shooting strasexy di Sarah, la mia dominatrice.
Ma a farmi impazzire sono state queste due. Non porta le mutandine. Le ha intitolate come la canzone di Britney Spears: "Baby one more time".
Mentre le guardavo ho sentito la musica. Sono crollato al punto che in pochi minuti mi è venuta subito in mente una dedica che le ho scritto.
"Sarah, mia Dea, mia Regina, mia Dominatrice. Ho visto le tue ultime foto vestita da school girl. So che non dovevo più scriverti, ma non ce l'ho fatta. Specie dopo aver visto queste tue ultime foto da school girl nelle quali, è evidente, non porti le mutandine. In quella in cui hai la bocca aperta, la seconda, la tua bocca è piena di saliva, vero? E la saliva ti cola dall'apparecchio, giusto? Esattamente come quella notte. Quella notte nella quale tu, dominandomi, sei diventata donna, dominatrice, Dea del sesso, e sei esplosa eroticamente con queste foto, nelle quali c'è quella carica erotica, quello sguardo spietato, quell'atteggiamento da dominatrice che avevi avuto con me quella notte, e io intravvedo. Quella notte nella quale io, invece, sono diventato... cosa sono diventato? Il tuo schiavo e il tuo trofeo, credo. Per me e per te quella notte è stata una svolta per le nostre vite. Ricordo tutto, sai? Ogni momento. La legatura delle mie palle che mi hai imposto, il dolore che mi hai fatto soffrire, il testosterone che mi andava alle stelle quando vedevo la tua saliva riempirti la bocca e filarti per il tuo apparecchio dentale, le emozioni che ho provato strisciando davanti a te e quando infilzavi col coltello il cetriolo immaginando fosse il mio pene, ci sputavi sopra inondandolo con la sua saliva e quando lo leccavi. La tua danza erotica, la cimice che hai annegato nel tuo sputo, il pugno che virtualmente mi hai fatto baciare dopo che te lo eri leccato, mostrandomelo luccicante della tua saliva. Quando ho visto queste due foto, tutto mi è tornato a mente, e ancora mi sento ancora il cuore battere a mille, mi sono sentito mancarmi il fiato, anche se ero seduto ho avuto un mancamento: mi è sembrato di essere sull'orlo di un infarto. Ho dovuto ansimare profondamente per riavermi: tremavo tutto, le mani sono ancora ghiacciate e anch'esse tremanti e sudate mentre ti scrivo queste parole. E il mio pene? Il mio pene anela ancora a te, Sarah: è un siluro, straduro e, vibrante, ti cerca. Punta verso di te. Come quella notte. Oh, Sarah, quanto vorrei essere lì, con te vestita così, o svestita così, come preferisci, in ginocchio ai tuoi piedi, davanti a te, pronto a leccarteli, o a strisciare ai tuoi piedi come mi ordinasti e feci quella notte! Sottomettimi ancora una volta, Sarah! Ho saputo che sei di Rende. Io sono di Avellino. Quello di incontrarti dal vivo rimarrà per me sempre un sogno. Come gli ultimi tre desideri da uomo che ti voglio chiedere: il primo, è quello di poterti baciare la bocca mentre la tieni semiaperta, come in foto, e leccarti i denti e il tuo apparecchio per raccogliere e immergermi nel profumo strasexy della tua saliva. A proposito, posso sapere che odore ha? Il secondo, è quello di essere stuprato da te. Ricordo ancora il tuo ruggito da leonessa quando ti chiesi quanti anni avevi: "ABBASTANZA PER DOMINARTI E PER STUPRARTI!!", mi avevi risposto. Stuprami, Sarah. Stuprami, mia Dea. Ti renderò ancora più donna, e io sarò onorato di essere stato stuprato da una ragazza strasexy come te. E l'ultimo desiderio è quello di essere liberato da questa tortura che ho all'inguine ogni volta che ti vedo. Ti amo, mia Dea".
Questa è la dedica che mi ha ispirato. Non so se gliela manderò. Ho paura di lei.



Ma a farmi impazzire sono state queste due. Non porta le mutandine. Le ha intitolate come la canzone di Britney Spears: "Baby one more time".


Mentre le guardavo ho sentito la musica. Sono crollato al punto che in pochi minuti mi è venuta subito in mente una dedica che le ho scritto.
"Sarah, mia Dea, mia Regina, mia Dominatrice. Ho visto le tue ultime foto vestita da school girl. So che non dovevo più scriverti, ma non ce l'ho fatta. Specie dopo aver visto queste tue ultime foto da school girl nelle quali, è evidente, non porti le mutandine. In quella in cui hai la bocca aperta, la seconda, la tua bocca è piena di saliva, vero? E la saliva ti cola dall'apparecchio, giusto? Esattamente come quella notte. Quella notte nella quale tu, dominandomi, sei diventata donna, dominatrice, Dea del sesso, e sei esplosa eroticamente con queste foto, nelle quali c'è quella carica erotica, quello sguardo spietato, quell'atteggiamento da dominatrice che avevi avuto con me quella notte, e io intravvedo. Quella notte nella quale io, invece, sono diventato... cosa sono diventato? Il tuo schiavo e il tuo trofeo, credo. Per me e per te quella notte è stata una svolta per le nostre vite. Ricordo tutto, sai? Ogni momento. La legatura delle mie palle che mi hai imposto, il dolore che mi hai fatto soffrire, il testosterone che mi andava alle stelle quando vedevo la tua saliva riempirti la bocca e filarti per il tuo apparecchio dentale, le emozioni che ho provato strisciando davanti a te e quando infilzavi col coltello il cetriolo immaginando fosse il mio pene, ci sputavi sopra inondandolo con la sua saliva e quando lo leccavi. La tua danza erotica, la cimice che hai annegato nel tuo sputo, il pugno che virtualmente mi hai fatto baciare dopo che te lo eri leccato, mostrandomelo luccicante della tua saliva. Quando ho visto queste due foto, tutto mi è tornato a mente, e ancora mi sento ancora il cuore battere a mille, mi sono sentito mancarmi il fiato, anche se ero seduto ho avuto un mancamento: mi è sembrato di essere sull'orlo di un infarto. Ho dovuto ansimare profondamente per riavermi: tremavo tutto, le mani sono ancora ghiacciate e anch'esse tremanti e sudate mentre ti scrivo queste parole. E il mio pene? Il mio pene anela ancora a te, Sarah: è un siluro, straduro e, vibrante, ti cerca. Punta verso di te. Come quella notte. Oh, Sarah, quanto vorrei essere lì, con te vestita così, o svestita così, come preferisci, in ginocchio ai tuoi piedi, davanti a te, pronto a leccarteli, o a strisciare ai tuoi piedi come mi ordinasti e feci quella notte! Sottomettimi ancora una volta, Sarah! Ho saputo che sei di Rende. Io sono di Avellino. Quello di incontrarti dal vivo rimarrà per me sempre un sogno. Come gli ultimi tre desideri da uomo che ti voglio chiedere: il primo, è quello di poterti baciare la bocca mentre la tieni semiaperta, come in foto, e leccarti i denti e il tuo apparecchio per raccogliere e immergermi nel profumo strasexy della tua saliva. A proposito, posso sapere che odore ha? Il secondo, è quello di essere stuprato da te. Ricordo ancora il tuo ruggito da leonessa quando ti chiesi quanti anni avevi: "ABBASTANZA PER DOMINARTI E PER STUPRARTI!!", mi avevi risposto. Stuprami, Sarah. Stuprami, mia Dea. Ti renderò ancora più donna, e io sarò onorato di essere stato stuprato da una ragazza strasexy come te. E l'ultimo desiderio è quello di essere liberato da questa tortura che ho all'inguine ogni volta che ti vedo. Ti amo, mia Dea".
Questa è la dedica che mi ha ispirato. Non so se gliela manderò. Ho paura di lei.