La sorella di mia moglie ha qualche hanno più di me. Ha sempre mantenuto la linea grazie allo sport e anche le sue gravidanze non le hanno rovinato il fisico. Gambe toniche, culo stretto, tette che stanno in una coppa di champagne.
Capello corto d’ordinanza e pelle olivastra sono la cosa che più mia piace di lei.
Durante le cene in famiglia non perdo occasione di guardarla, magari di nascosto mentre si piega o mi spingo a sondare la presenza di intimo quando accavalla le gambe. Secondo me assumo spesso una espressione da ebete perché capita che mi risveglino letteralmente dal mio sogno ad occhi aperti.
Mai avuto una super confidenza, poco contatto fisico ma ci piace scherzare e fare battutine. Non siamo mai stati in vacanza insieme, ma avrei voluto guardare volentieri il suo corpo steso al sole. Confesso di essermi segato con le foto che lei ha mandato dalla spiaggia alla sorella.
Questo il quadro della situazione.
Capita che finalmente una sera che la congiunzione astrale fa sì che la mia famiglia sia al mare e suo marito in trasferta, lei mi inviti a cena. Quando mi ricapita? Accetto. Appuntamento a casa sua. Già sono partito con il film, ma non mi aspetto nulla.
Arrivo e mi accoglie con un prendisole colorato, i capelli corti bagnati, scalza .
Sì scusa, ma da poco ha finito con la doccia.
La sua pelle olivastra mi attrae, le sue gambe nude sono ipnotiche, sicuramente non ha il reggiseno e io inizio a sviluppare il film, ma non mi aspetto nulla.
Ceniamo e poi fumiamo una sigaretta con il caffè il balcone. Luce soffusa, cerco le due gambe che sono accavallate e immagino che mutande possa portare. Lei mi parla ma io sono ipnotizzato. Non so se ha capito ma un pochino apre le cosce, pochi secondi ma intuisco che non porta le mutande.
Ho sempre più caldo. Si alza e porta le tazzine in cucina, io seguo con lo sguardo la sua andatura. Me lo mangerei quel culo.
Io non lo so se ho ragionato a voce alta ma mentre guardo fuori lei mi si avvicina e si siede cavalcioni su di me sorprendendomi.
Mi prende le mani e le posa sulle sue cosce mentre mi guarda e in i secondo inizia a baciarmi. La lingua calda invita le mie mani a salire verso il glutei. Piacevolmente sorpreso dalla morbidezza del suo corpo, fatico a controllare l’erezione che sotto i pantaloni morbidi della tuta ormai fa capolino. Le nostre bocche non si staccano e impulsivamente tiro giù le braghe e guido il suo bacino sul mio membro. La conferma che non porta le mutande mi arriva dal calore che la sua figa sprigiona e che ormai è a contatto con il mio cazzo. Senza resistenza sono dentro, le mani sulle sue cosce e poi sul culo e ancora sulle cosce . Lei si muove a ritmo deciso, ancora la sua lingua con la mia. Insiste, io me la godo ma poi mi scatta qualcosa e d’impulso la sollevo, mi alzo e girandola la appoggio al muretto del balcone. Ora lei ha le mani sul davanzale e mentre guarda la strada le sollevo il vestitino sulla schiena e affondo il cazzo nella figa da dietro. Non so se da sotto abbiano capito al solo guardare, ma appena accelero il ritmo lei inizia ad ansimare e più le mie mani cercano il suo corpo, i suoi seni, le sue cosce più lei alza il volume. Sono eccitato e non resisto molto ma voglio sborarre come si deve. Ultimi colpi belli decisi, le stringo i fianchi e appoggio il cazzo tra i glutei. Vengo copiosamente, schizzando culo, schiena , vestiti. Finalmente mia cognata
Capello corto d’ordinanza e pelle olivastra sono la cosa che più mia piace di lei.
Durante le cene in famiglia non perdo occasione di guardarla, magari di nascosto mentre si piega o mi spingo a sondare la presenza di intimo quando accavalla le gambe. Secondo me assumo spesso una espressione da ebete perché capita che mi risveglino letteralmente dal mio sogno ad occhi aperti.
Mai avuto una super confidenza, poco contatto fisico ma ci piace scherzare e fare battutine. Non siamo mai stati in vacanza insieme, ma avrei voluto guardare volentieri il suo corpo steso al sole. Confesso di essermi segato con le foto che lei ha mandato dalla spiaggia alla sorella.
Questo il quadro della situazione.
Capita che finalmente una sera che la congiunzione astrale fa sì che la mia famiglia sia al mare e suo marito in trasferta, lei mi inviti a cena. Quando mi ricapita? Accetto. Appuntamento a casa sua. Già sono partito con il film, ma non mi aspetto nulla.
Arrivo e mi accoglie con un prendisole colorato, i capelli corti bagnati, scalza .
Sì scusa, ma da poco ha finito con la doccia.
La sua pelle olivastra mi attrae, le sue gambe nude sono ipnotiche, sicuramente non ha il reggiseno e io inizio a sviluppare il film, ma non mi aspetto nulla.
Ceniamo e poi fumiamo una sigaretta con il caffè il balcone. Luce soffusa, cerco le due gambe che sono accavallate e immagino che mutande possa portare. Lei mi parla ma io sono ipnotizzato. Non so se ha capito ma un pochino apre le cosce, pochi secondi ma intuisco che non porta le mutande.
Ho sempre più caldo. Si alza e porta le tazzine in cucina, io seguo con lo sguardo la sua andatura. Me lo mangerei quel culo.
Io non lo so se ho ragionato a voce alta ma mentre guardo fuori lei mi si avvicina e si siede cavalcioni su di me sorprendendomi.
Mi prende le mani e le posa sulle sue cosce mentre mi guarda e in i secondo inizia a baciarmi. La lingua calda invita le mie mani a salire verso il glutei. Piacevolmente sorpreso dalla morbidezza del suo corpo, fatico a controllare l’erezione che sotto i pantaloni morbidi della tuta ormai fa capolino. Le nostre bocche non si staccano e impulsivamente tiro giù le braghe e guido il suo bacino sul mio membro. La conferma che non porta le mutande mi arriva dal calore che la sua figa sprigiona e che ormai è a contatto con il mio cazzo. Senza resistenza sono dentro, le mani sulle sue cosce e poi sul culo e ancora sulle cosce . Lei si muove a ritmo deciso, ancora la sua lingua con la mia. Insiste, io me la godo ma poi mi scatta qualcosa e d’impulso la sollevo, mi alzo e girandola la appoggio al muretto del balcone. Ora lei ha le mani sul davanzale e mentre guarda la strada le sollevo il vestitino sulla schiena e affondo il cazzo nella figa da dietro. Non so se da sotto abbiano capito al solo guardare, ma appena accelero il ritmo lei inizia ad ansimare e più le mie mani cercano il suo corpo, i suoi seni, le sue cosce più lei alza il volume. Sono eccitato e non resisto molto ma voglio sborarre come si deve. Ultimi colpi belli decisi, le stringo i fianchi e appoggio il cazzo tra i glutei. Vengo copiosamente, schizzando culo, schiena , vestiti. Finalmente mia cognata