Esperienza reale Il concessionario

intrigoepassione7072

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Ciao, sono Carla, ho sui 50 anni e mi sento ancora una donna piacente e a sentire gli amici anche sexy, per l’ennesima volta sono rimasta piedi con la nostra auto, questa macchina è stata un disastro, problemi su problemi, chiamo mio marito, Miki, gli spiego il problema e mi dice di portare pazienza, finisce un lavoro poi arriva a casa e prova a darci un’occhiata e così succede, di nuovo la spia del motore accesa e il messaggio di portarla in officina, insomma tira una paio di madonne, chiama il meccanico che gli dice che molto probabilmente è lo stesso problema che avevamo avuto un paio di anni fa, smadonna ancora e attacca.

Arriva la mattina dopo, a metà mattinata mi chiama e mi dice che andiamo in una nuova concessionaria per vedere se riusciamo a cambiare quella maledetta auto, cavolo, sono in tuta da ginnastica e non mi piace uscire così, soprattutto se devo andare in un posto pubblico e almeno, essendo ancora una bella donna mi piace tirarmi un pochino, poi so che a Miki la cosa piace, quindi mi metto una minigonna di jeans e una camicetta, ovviamente intimo di pizzo nero sotto e balconcino nero sopra con ovviamente la camicetta bianca che per quel poco di trasparenza che ha lo fa intravedere, arriva a casa, io scendo le scale, e mi guarda esclamando; sculason, ma dove devi andare tirata cosi? Io lo guardo e sorrido senza dire nulla.

Arrivammo dal concessionario, ci accoglie un signore ben messo, capelli brizzolati ma in forma, si chiama Claudio, ci chiede se ci può essere d’aiuto e gli diciamo che vorremmo cambiare la nostra auto con una nuova.

L’uomo cominciò a mostrarci le auto, soffermandosi su quelle che lasciavamo intendere ci piacessero di più e invita mia marito a salire a bordo per vederla meglio, è una macchina cinese ibrida, Miki mi guarda e mi dice che forse è meglio che sia io a salirci, visto che per il 99% della sua vita sarò io a guidarla, cosi mi avvicino all’auto e salgo, come fanno le vere signore, gambe ben chiuse e poi ci si gira dentro, la minigonna non è che semplifica la cosa, ahhahahah, a salire va tutto bene ma a scendere insomma, vuoi anche perché l’auto è abbastanza alta, la gonna mi sale fino quasi l’inguine, noto che sia Miki che Claudio osservano ma fanno finta di nulla, il venditore poi apre lo sportello dietro e mi suggerisce di vedere anche i posti dietro, che sono estremamente comodi, e cosi altra scosciata e salgo, insomma l’auto mi piace, mio marito chiede se hanno una demo da provare e il signorotto conferma la possibilità, ci chiede di attendere un paio di minuti che va a prendere le chiavi e si parte per la prova.

Arriva, Miki sale al posto del passeggiero e io mi metto dietro, Claudio per ora è lui che guida l’auto, a me non piace stare dietro, i sedili sono molto alti e non vedo davanti, il non vedere mi fa venire mal di testa, allora mi slaccio la cintura e mi siedo in mezzo, sono affascinata dalla tecnologia che ha questa macchina, una marea di display ovunque e di bottoni, sono talmente distratta che porgendomi in avanti apro le gambe e non ci faccio caso subito, nell’immediato che lo specchi retrovisore interno punta proprio in mezzo alle mie cosce, poco dopo infatti mi accorgo che il furbetto alla guida mi guarda la mia patatina, la cosa mi imbarazza ma mi eccita anche, io amo sentirmi al centro dell’attenzione e amo sentirmi gli sguardi addosso, faccio finta di nulla e apro ancora di più le gambe per agevolarne la visione, ci fermiamo, e Claudio chiede a Miki di guidare l’auto, fanno cambio posto e si rientra in concessionaria, ci facciamo fare il preventivo e torniamo a casa.

La sera però rileggendo il preventivo, dico a Miki che la valutazione della vecchia auto mi pare bassa e che alla fine della storia, lui dice che l’auto la guidi più io di lui, ma io oggi l’auto manco mi hanno chiesto se la volevo provare, lui sorride e mi dice, di tornarci il giorno dopo, così parlo della valutazione e chiedo se posso guidarla, così mi organizzo, prendo appuntamento con Claudio e il martedì mattina alle 9 mi trovo in concessionaria.

Lui arriva, con aria da macho, indossa un pantalone di lino scuro e una camicia aperta che fa risaltare il suo fisico, che nonostante non sia poi giovanissimo non è male, io però per fare la stronza mi sono messa un vestitino corto verde e bianco, molto leggero, per essere aprile è un caldo pazzesco, mi fa accomodare in ufficio e mi offre un caffè che accetto molto volentieri, sono seduta davanti alla sua scrivania, arriva e mi porge il caffè che bevo, si siede e mi chiede quale sia il problema della valutazione, io rispondo che mi apre basso, appoggio il preventivo e mi avvicino, la scollatura mette in risalto il mio seno e il mio immancabile reggiseno di pizzo, noto che lui guarda, dico che secondo me poteva anche valutarla di più, glielo dico accavallando le gambe, poi gli faccio notare che ha fatto provare l’auto a mio marito e non a me, mi guarda e sorride, poi mi dice, Carla, per la valutazione poi ci guardiamo, adesso andiamo che ti faccio provare la macchina, scusami se l’altra volta non ho pensato a te, prende la chiave e mi invita a seguirlo, andiamo in officina, dove vi sono tutti i meccanici, mi sento eccitata perchè tutti mi osservano e io sento i loro sguardi su di me, inizio a bagnarmi, perché inizio a fantasticare su cosa mi avrebbero fatto, la cosa mi eccita ancora di più, tant’è che il tessuto leggero non nasconde i miei capezzoli che si sono fatti tesi, arriviamo all’auto mi fa salire dalla parte del passeggero aprendomi lo sportello, ovviamente salendo, vuoi per l’eccitamento che sentivo, salgo un po’ alla garibaldina aprendo le gambe e lui vedo praticamente tutto, chiude lo sportello e sale poi ci avviamo a fare il giro, partiamo ed inizia a spiegarmi tutti i vari sistemi che ha la macchina, ecc. ecc., mentre mi spiega un cretino ci taglia la strada, lui inchioda e come a proteggermi mi mette la mano dx sul seno, ovviamente capisco che tale gesto è stato istintivo, lui mi chiede scusa, dico che non è successo nulla di non preoccuparsi, facciamo altri metri poi accosta e mi chiede di guidare, scendo e risalgo, mi sistemo il sedile, metto il drive e riparto, il vestitino mi è salito e ho in poche parole le cosce scoperte, sono talmente concentrata nella guida che non mi accorgo che Claudio mi sfiora la gamba con la sua mano, appena la percepisco rimango come bloccata, vorrei dirgli qualcosa, ma è cosi delicato che quel tocco mi eccita da paura, sono in estasi, mi dice di ritornare in concessionaria e cosi facciamo, parcheggio e andiamo nel suo ufficio.

Mi chiede come mi sono trovata a guidare l’auto, io penso ben ad altro, dico bene, ci mettiamo a discutere sul preventivo e mi aumenta la valutazione dell’usato di un bel po', mi dice che più non può fare, ma ha bisogno di una conferma a breve, prendo il cellulare e chiamo Miki, gli spiego tutto e mi da l’ok per la firma, cosi dico che va bene, lui scrive il contratto, e lo stampa, la stampante è dietro di me, prende il contratto e mi si affianca porgendomi penna e contratto, è talmente vicino che sento il suo odore e noto che è eccitato, i pantaloni di lino nascondono poco, poi non deve avere un cazzo piccolo, sono eccitata e metto la firma, ci accordiamo per i tempi di consegna, gli faccio un bonifico per l’acconto e faccio per alzarmi, quando lui mi appoggia la mano sulla spalla e con voce cupa mi chiede dove penso di andare, ovviamente la cosa mi destabilizza, non so che dire, sento la sua mano che dalla spalla passa a sfiorarmi il collo, mmmmmmmmm che roba, è il mio punto debole, cappero, si abbassa e inizia a baciarmi sulle guance, poi sul collo, sono paralizzata e fradicia dal tanto che sono eccitata, su alza con maestria si sbottona i pantaloni e mi sbatte un cazzo notevole per uno di 60 anni, mi ordina di succhiarlo e io eseguo come se nulla fosse, è bello largo, tanto che fatico a prenderlo in bocca, sono persa, succhio, lecco, con le mani lo sego e gli massaggio le palle, lui mi toglie il cazzo dalla bocca e mi schiaffeggia con questo uccello duro come il marmo, mi ordina di aprire la scollatura e di tirar fuori le tette, io come nulla, obbedisco, lui mi prende il seno e mi titilla i capezzoli, duri da morire, si china e inizia a succhiarmeli e a mordicchiarmeli, la cosa mi eccita assai, sento che la sua mano sale lungo la mia gambe e si insinua tra le mie gambe, le sue dita scostano il mio perri di pizzo, non deve forzare poi tanto visto il lago che ho, sento un dito entrarmi dentro, chiudo gli occhi, sento che lui mi guarda dicendomi che sapeva che lo volevo, l’aveva capito dal primo giorno che ero una donna porca a cui piace farsi vedere e a cui piace farsi scopare, annuisco, mentre sento un secondo dito entrarmi dentro, lui succhia il mio seno e mi sta masturbando con le dita, ho un orgasmo, gemo e vibro, i dice che mi devo alzare e mettermi alla pecorina appoggiandomi sulla scrivania, eseguo, mi sollevo il vestito e lui viene dietro, sento la sua lingua che mi lecca, mi dice che il mio succo lo eccita da morire e che ora mi scopa come nessuno ha mai fatto perché un porca come me non merita altro, sento la sua cappella appoggiarsi alla mia figa e me lo infila di brutto, tante che io ho un sobbalzo e un mi parte un piccolo gemito di dolore, la larghezza lo rende impegnativo, mi sento aprire come mai successo in vita mia, lui in effetti mi sta scopando con potenza, affonda colpi che fanno sì che la tastiera e il mouse del suo computer cadano dalla scrivania, io ho un ennesimo orgasmo, lui continua imperterrito per altri infiniti minuti, alternando penetrazioni profonde a penetrazioni superficiali, a volte toglie il suo cazzo per poi riaffondarlo con veemenza, queste spinte mi fanno godere di brutto, mentre godo sento la porta dell’ufficio aprirsi e una voce femminile, lo chiama, lui non smette di scoparmi ma sento che farfugli qualcosa a lei, ad un certo punto mi ritrovo una signora davanti alla mia faccia che tutto in una volta mi inizia a baciare, mi pianta la lingua in bocca, io ricambio, mi pace si il cazzo ma non disdegno nemmeno la patatina, mi continua a baciare e mi tocca il seno, lei avrà una 5à un seno pauroso, inizio a toccarla, lei si apre la camicetta e mi offre le sue tette a cui io i attacco, lecco, succhio e bacio, mentre lui continua a penetrarmi deciso, si ferma mi prende, mi gira e mi appoggia il mio culo sul tavolo, mi bacia, sento l’altra donna che mi sorregge da dietro appoggiandosi a me, le sue mani mi sfiorano il seno, e lui riaffonda il suo cazzo in me, una mano della tipa, scende e mentre lui mi scopa lei mi sgrilletta di brutto, questo mi fa impazzire, sono in estasi, e arriva un ulteriore orgasmo, nel mentre la signora mi toglie completamente il vestito, Claudio si ferma e dice a tutte e due di venire davanti a lui e di mettersi in ginocchio, cosi facciamo, lui in piedi davanti a noi, ad un certo punto si apre una porta e vedo entrare i ragazzi dell’officina con la patta dei pantaloni aperta e i cazzi in tiro, molto probabilmente si sono visti tutto quanto, ci circondano e dandoci in modo anche rude delle vacche ci dicono di succhiare i loro cazzi, io e lei ubbidiamo e iniziamo, abbiamo circa 7 o 8 cazzi duri e tesi che alterniamo tra pompini e seghe, fino a quando uno non mi viene in faccia, non mi scompongo, sento un altro gemere e vedo che viene in faccia all’altra donna, istintivamente mi avvicino a lei e inizio a baciarla e a leccarle lo sperma che ha addosso, i ragazzi iniziano a masturbarsi, e uno dopo l’altro ci vengono addosso, era un pezzo che non provavo quella sensazione che ti dà lo schizzo caldo addosso, quando sentiamo claudio dire che adesso che gli operi sono venuti tocca a lui, cosi io e l’altra iniziamo a leccarglielo e a succhiarglielo insieme fino a quando un getto caldo ci entra in bocca, prima a me poi a lei, ci stacchiamo e lo sperma ci cola dalle labbra, ci ribaciamo scambiandoci il vari liquidi….cala la calma intorno a noi i meccanici tornano in officina, io prendo la borsa e cerco e salviette, ma che faranno ben poco, abbiamo una quantità di sborra addosso da far paura, la signora, che poi scoprirò che si chiama Erica (è la moglie del venditore 63 anni) mi aiuta a rialzarmi e mi dice di seguirla, mi porta in una stanza dove è presente una doccia, dove ci infialiamo entrambe, ancora eccitate ci laviamo a vicenda e ci sgrillettiamo ancora e ancora fino a raggiungere altri 3 o 4 orgasmi fino ad essere esauste, ci asciughiamo, cerco di ricompormi, esco dal bagno vestita e leggermente imbarazzata, l’uomo brizzolato mi guarda e come se niente fosse mi dice che entro la settimana mi consegnerà l’auto, ringrazio e torno a casa, senza nemmeno rendermi conto che mi ha scopata per un paio di ore e passa, entro mi spoglio e mi rifaccio una doccia, ripensando a quella mattinata molto strana in cui mi sono sentita usata e schiava di un altro uomo, la cosa mi è piaciuta…. E mi eccita ancora e ancora a tal punto da dovermi masturbare, così che possa finire la mia mattinata con una quantità di orgasmi pazzeschi…. sono sfinita fisicamente e psicologicamente….

Nel fine settimana ho ritirato l’auto e, devo dire che uscendo dal concessionario sono riaffiorati i ricordi e mi sono masturbata in auto, la mente vola e ….
 
Ciao, sono Carla, ho sui 50 anni e mi sento ancora una donna piacente e a sentire gli amici anche sexy, per l’ennesima volta sono rimasta piedi con la nostra auto, questa macchina è stata un disastro, problemi su problemi, chiamo mio marito, Miki, gli spiego il problema e mi dice di portare pazienza, finisce un lavoro poi arriva a casa e prova a darci un’occhiata e così succede, di nuovo la spia del motore accesa e il messaggio di portarla in officina, insomma tira una paio di madonne, chiama il meccanico che gli dice che molto probabilmente è lo stesso problema che avevamo avuto un paio di anni fa, smadonna ancora e attacca.

Arriva la mattina dopo, a metà mattinata mi chiama e mi dice che andiamo in una nuova concessionaria per vedere se riusciamo a cambiare quella maledetta auto, cavolo, sono in tuta da ginnastica e non mi piace uscire così, soprattutto se devo andare in un posto pubblico e almeno, essendo ancora una bella donna mi piace tirarmi un pochino, poi so che a Miki la cosa piace, quindi mi metto una minigonna di jeans e una camicetta, ovviamente intimo di pizzo nero sotto e balconcino nero sopra con ovviamente la camicetta bianca che per quel poco di trasparenza che ha lo fa intravedere, arriva a casa, io scendo le scale, e mi guarda esclamando; sculason, ma dove devi andare tirata cosi? Io lo guardo e sorrido senza dire nulla.

Arrivammo dal concessionario, ci accoglie un signore ben messo, capelli brizzolati ma in forma, si chiama Claudio, ci chiede se ci può essere d’aiuto e gli diciamo che vorremmo cambiare la nostra auto con una nuova.

L’uomo cominciò a mostrarci le auto, soffermandosi su quelle che lasciavamo intendere ci piacessero di più e invita mia marito a salire a bordo per vederla meglio, è una macchina cinese ibrida, Miki mi guarda e mi dice che forse è meglio che sia io a salirci, visto che per il 99% della sua vita sarò io a guidarla, cosi mi avvicino all’auto e salgo, come fanno le vere signore, gambe ben chiuse e poi ci si gira dentro, la minigonna non è che semplifica la cosa, ahhahahah, a salire va tutto bene ma a scendere insomma, vuoi anche perché l’auto è abbastanza alta, la gonna mi sale fino quasi l’inguine, noto che sia Miki che Claudio osservano ma fanno finta di nulla, il venditore poi apre lo sportello dietro e mi suggerisce di vedere anche i posti dietro, che sono estremamente comodi, e cosi altra scosciata e salgo, insomma l’auto mi piace, mio marito chiede se hanno una demo da provare e il signorotto conferma la possibilità, ci chiede di attendere un paio di minuti che va a prendere le chiavi e si parte per la prova.

Arriva, Miki sale al posto del passeggiero e io mi metto dietro, Claudio per ora è lui che guida l’auto, a me non piace stare dietro, i sedili sono molto alti e non vedo davanti, il non vedere mi fa venire mal di testa, allora mi slaccio la cintura e mi siedo in mezzo, sono affascinata dalla tecnologia che ha questa macchina, una marea di display ovunque e di bottoni, sono talmente distratta che porgendomi in avanti apro le gambe e non ci faccio caso subito, nell’immediato che lo specchi retrovisore interno punta proprio in mezzo alle mie cosce, poco dopo infatti mi accorgo che il furbetto alla guida mi guarda la mia patatina, la cosa mi imbarazza ma mi eccita anche, io amo sentirmi al centro dell’attenzione e amo sentirmi gli sguardi addosso, faccio finta di nulla e apro ancora di più le gambe per agevolarne la visione, ci fermiamo, e Claudio chiede a Miki di guidare l’auto, fanno cambio posto e si rientra in concessionaria, ci facciamo fare il preventivo e torniamo a casa.

La sera però rileggendo il preventivo, dico a Miki che la valutazione della vecchia auto mi pare bassa e che alla fine della storia, lui dice che l’auto la guidi più io di lui, ma io oggi l’auto manco mi hanno chiesto se la volevo provare, lui sorride e mi dice, di tornarci il giorno dopo, così parlo della valutazione e chiedo se posso guidarla, così mi organizzo, prendo appuntamento con Claudio e il martedì mattina alle 9 mi trovo in concessionaria.

Lui arriva, con aria da macho, indossa un pantalone di lino scuro e una camicia aperta che fa risaltare il suo fisico, che nonostante non sia poi giovanissimo non è male, io però per fare la stronza mi sono messa un vestitino corto verde e bianco, molto leggero, per essere aprile è un caldo pazzesco, mi fa accomodare in ufficio e mi offre un caffè che accetto molto volentieri, sono seduta davanti alla sua scrivania, arriva e mi porge il caffè che bevo, si siede e mi chiede quale sia il problema della valutazione, io rispondo che mi apre basso, appoggio il preventivo e mi avvicino, la scollatura mette in risalto il mio seno e il mio immancabile reggiseno di pizzo, noto che lui guarda, dico che secondo me poteva anche valutarla di più, glielo dico accavallando le gambe, poi gli faccio notare che ha fatto provare l’auto a mio marito e non a me, mi guarda e sorride, poi mi dice, Carla, per la valutazione poi ci guardiamo, adesso andiamo che ti faccio provare la macchina, scusami se l’altra volta non ho pensato a te, prende la chiave e mi invita a seguirlo, andiamo in officina, dove vi sono tutti i meccanici, mi sento eccitata perchè tutti mi osservano e io sento i loro sguardi su di me, inizio a bagnarmi, perché inizio a fantasticare su cosa mi avrebbero fatto, la cosa mi eccita ancora di più, tant’è che il tessuto leggero non nasconde i miei capezzoli che si sono fatti tesi, arriviamo all’auto mi fa salire dalla parte del passeggero aprendomi lo sportello, ovviamente salendo, vuoi per l’eccitamento che sentivo, salgo un po’ alla garibaldina aprendo le gambe e lui vedo praticamente tutto, chiude lo sportello e sale poi ci avviamo a fare il giro, partiamo ed inizia a spiegarmi tutti i vari sistemi che ha la macchina, ecc. ecc., mentre mi spiega un cretino ci taglia la strada, lui inchioda e come a proteggermi mi mette la mano dx sul seno, ovviamente capisco che tale gesto è stato istintivo, lui mi chiede scusa, dico che non è successo nulla di non preoccuparsi, facciamo altri metri poi accosta e mi chiede di guidare, scendo e risalgo, mi sistemo il sedile, metto il drive e riparto, il vestitino mi è salito e ho in poche parole le cosce scoperte, sono talmente concentrata nella guida che non mi accorgo che Claudio mi sfiora la gamba con la sua mano, appena la percepisco rimango come bloccata, vorrei dirgli qualcosa, ma è cosi delicato che quel tocco mi eccita da paura, sono in estasi, mi dice di ritornare in concessionaria e cosi facciamo, parcheggio e andiamo nel suo ufficio.

Mi chiede come mi sono trovata a guidare l’auto, io penso ben ad altro, dico bene, ci mettiamo a discutere sul preventivo e mi aumenta la valutazione dell’usato di un bel po', mi dice che più non può fare, ma ha bisogno di una conferma a breve, prendo il cellulare e chiamo Miki, gli spiego tutto e mi da l’ok per la firma, cosi dico che va bene, lui scrive il contratto, e lo stampa, la stampante è dietro di me, prende il contratto e mi si affianca porgendomi penna e contratto, è talmente vicino che sento il suo odore e noto che è eccitato, i pantaloni di lino nascondono poco, poi non deve avere un cazzo piccolo, sono eccitata e metto la firma, ci accordiamo per i tempi di consegna, gli faccio un bonifico per l’acconto e faccio per alzarmi, quando lui mi appoggia la mano sulla spalla e con voce cupa mi chiede dove penso di andare, ovviamente la cosa mi destabilizza, non so che dire, sento la sua mano che dalla spalla passa a sfiorarmi il collo, mmmmmmmmm che roba, è il mio punto debole, cappero, si abbassa e inizia a baciarmi sulle guance, poi sul collo, sono paralizzata e fradicia dal tanto che sono eccitata, su alza con maestria si sbottona i pantaloni e mi sbatte un cazzo notevole per uno di 60 anni, mi ordina di succhiarlo e io eseguo come se nulla fosse, è bello largo, tanto che fatico a prenderlo in bocca, sono persa, succhio, lecco, con le mani lo sego e gli massaggio le palle, lui mi toglie il cazzo dalla bocca e mi schiaffeggia con questo uccello duro come il marmo, mi ordina di aprire la scollatura e di tirar fuori le tette, io come nulla, obbedisco, lui mi prende il seno e mi titilla i capezzoli, duri da morire, si china e inizia a succhiarmeli e a mordicchiarmeli, la cosa mi eccita assai, sento che la sua mano sale lungo la mia gambe e si insinua tra le mie gambe, le sue dita scostano il mio perri di pizzo, non deve forzare poi tanto visto il lago che ho, sento un dito entrarmi dentro, chiudo gli occhi, sento che lui mi guarda dicendomi che sapeva che lo volevo, l’aveva capito dal primo giorno che ero una donna porca a cui piace farsi vedere e a cui piace farsi scopare, annuisco, mentre sento un secondo dito entrarmi dentro, lui succhia il mio seno e mi sta masturbando con le dita, ho un orgasmo, gemo e vibro, i dice che mi devo alzare e mettermi alla pecorina appoggiandomi sulla scrivania, eseguo, mi sollevo il vestito e lui viene dietro, sento la sua lingua che mi lecca, mi dice che il mio succo lo eccita da morire e che ora mi scopa come nessuno ha mai fatto perché un porca come me non merita altro, sento la sua cappella appoggiarsi alla mia figa e me lo infila di brutto, tante che io ho un sobbalzo e un mi parte un piccolo gemito di dolore, la larghezza lo rende impegnativo, mi sento aprire come mai successo in vita mia, lui in effetti mi sta scopando con potenza, affonda colpi che fanno sì che la tastiera e il mouse del suo computer cadano dalla scrivania, io ho un ennesimo orgasmo, lui continua imperterrito per altri infiniti minuti, alternando penetrazioni profonde a penetrazioni superficiali, a volte toglie il suo cazzo per poi riaffondarlo con veemenza, queste spinte mi fanno godere di brutto, mentre godo sento la porta dell’ufficio aprirsi e una voce femminile, lo chiama, lui non smette di scoparmi ma sento che farfugli qualcosa a lei, ad un certo punto mi ritrovo una signora davanti alla mia faccia che tutto in una volta mi inizia a baciare, mi pianta la lingua in bocca, io ricambio, mi pace si il cazzo ma non disdegno nemmeno la patatina, mi continua a baciare e mi tocca il seno, lei avrà una 5à un seno pauroso, inizio a toccarla, lei si apre la camicetta e mi offre le sue tette a cui io i attacco, lecco, succhio e bacio, mentre lui continua a penetrarmi deciso, si ferma mi prende, mi gira e mi appoggia il mio culo sul tavolo, mi bacia, sento l’altra donna che mi sorregge da dietro appoggiandosi a me, le sue mani mi sfiorano il seno, e lui riaffonda il suo cazzo in me, una mano della tipa, scende e mentre lui mi scopa lei mi sgrilletta di brutto, questo mi fa impazzire, sono in estasi, e arriva un ulteriore orgasmo, nel mentre la signora mi toglie completamente il vestito, Claudio si ferma e dice a tutte e due di venire davanti a lui e di mettersi in ginocchio, cosi facciamo, lui in piedi davanti a noi, ad un certo punto si apre una porta e vedo entrare i ragazzi dell’officina con la patta dei pantaloni aperta e i cazzi in tiro, molto probabilmente si sono visti tutto quanto, ci circondano e dandoci in modo anche rude delle vacche ci dicono di succhiare i loro cazzi, io e lei ubbidiamo e iniziamo, abbiamo circa 7 o 8 cazzi duri e tesi che alterniamo tra pompini e seghe, fino a quando uno non mi viene in faccia, non mi scompongo, sento un altro gemere e vedo che viene in faccia all’altra donna, istintivamente mi avvicino a lei e inizio a baciarla e a leccarle lo sperma che ha addosso, i ragazzi iniziano a masturbarsi, e uno dopo l’altro ci vengono addosso, era un pezzo che non provavo quella sensazione che ti dà lo schizzo caldo addosso, quando sentiamo claudio dire che adesso che gli operi sono venuti tocca a lui, cosi io e l’altra iniziamo a leccarglielo e a succhiarglielo insieme fino a quando un getto caldo ci entra in bocca, prima a me poi a lei, ci stacchiamo e lo sperma ci cola dalle labbra, ci ribaciamo scambiandoci il vari liquidi….cala la calma intorno a noi i meccanici tornano in officina, io prendo la borsa e cerco e salviette, ma che faranno ben poco, abbiamo una quantità di sborra addosso da far paura, la signora, che poi scoprirò che si chiama Erica (è la moglie del venditore 63 anni) mi aiuta a rialzarmi e mi dice di seguirla, mi porta in una stanza dove è presente una doccia, dove ci infialiamo entrambe, ancora eccitate ci laviamo a vicenda e ci sgrillettiamo ancora e ancora fino a raggiungere altri 3 o 4 orgasmi fino ad essere esauste, ci asciughiamo, cerco di ricompormi, esco dal bagno vestita e leggermente imbarazzata, l’uomo brizzolato mi guarda e come se niente fosse mi dice che entro la settimana mi consegnerà l’auto, ringrazio e torno a casa, senza nemmeno rendermi conto che mi ha scopata per un paio di ore e passa, entro mi spoglio e mi rifaccio una doccia, ripensando a quella mattinata molto strana in cui mi sono sentita usata e schiava di un altro uomo, la cosa mi è piaciuta…. E mi eccita ancora e ancora a tal punto da dovermi masturbare, così che possa finire la mia mattinata con una quantità di orgasmi pazzeschi…. sono sfinita fisicamente e psicologicamente….

Nel fine settimana ho ritirato l’auto e, devo dire che uscendo dal concessionario sono riaffiorati i ricordi e mi sono masturbata in auto, la mente vola e ….
Non posso credere sia tutto reale?!
 
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