In albergo

Moro Mora

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Premetto, l'ho scritto tempo fa, e l'ho fatto senza pensarci troppo, è frutto di una mia fantasia. E' il mio primo racconto, siate buoni e clementi, anzi se avete consigli su come migliorare, sono ben accetti!


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L’estate era oramai un lontano ricordo, e le cupe e piovose giornate, ci avevano già stufato.
Il lavoro e gli studi ci avevano già logorato abbastanza, fu così che io e Luana, la mia ragazza, decidemmo di andare a passare un week-end, in una spa, parte integrante di un Hotel quattro stelle lusso.
Cercavamo un po’ di relax e un po’ di tempo da trascorrere insieme, in pace e tranquillità. La mia Luana, è una ragazza come tante, ma quando vuole, sa essere una vera maiala, burrosa al punto giusto, un bel culo alto e formoso, da mordere e sculacciare, una terza di seno e dei capezzoloni tondi, rosei e grandi, come piacciono a me. Una morettina dai capelli lunghi e ricci, con una bella boccuccia.
Partimmo il pomeriggio e in 1 ora e qualcosa eravamo all’hotel. Dopo averci ricevuti nella Hall, prendemmo possesso della stanza, grande e spaziosa, che dava sullo splendido giardino, dell’hotel. Il tempo di fare una doccia ed era già, quasi ora di cena.
Scendemmo dalla camera diretti alla sala ristorante, lei era una vera bomba da sesso, indossava un vestitino nero, le scendeva perfettamente lungo tutto il corpo, molto scollato avanti e dietro, la schiena era completamente nuda, così come le gambe, non portava autoreggenti o collant e poi aveva delle scarpe con tacco vertiginoso, che le allungavano le sua bella figura.
Entrati in sala, tutti gli occhi erano per lei, io non mi accorsi di nulla, ma lei ridacchiava, forse aveva capito tutto, in quel momento doveva sentirsi desiderata da tutti, camerieri compresi, che facevano a gara per venire al nostro tavolo e dare una sbirciata in ogni dove, della mia lei.
Finita la cena e ritornati finalmente in camera, si lasciò andare ad ogni mia richiesta, era così eccitata che da subito potei entrargli in fica con tutta la mano, la serata continuò fra pompini e leccate di fica, fino all’apice massimo del piacere, la scopata. Ci mettemmo a dormire nudi e abbracciati, con aria felice.
La mattina dopo, lei era in fermento, non vedeva l’ora di farsi fare il massaggio che aveva prenotato all’arrivo in albergo, era un massaggio a due, io e lei.
Arrivati nella spa, le operatrici ci fornirono tutto il materiale, ci mostrarono la spa e ci lasciarono liberi di scegliere da dove iniziare il nostro percorso benessere nell’attesa del nostro massaggio. Entrai nella sauna, e Luana con me, ci togliemmo l’asciugamano e ci lasciammo andare al rilassante bagno di sudore. Dopo un quarto d’ora, lasciammo la sauna e dopo una breve doccia per ripulire i nostri corpi, ci sedemmo l’uno di fronte all’altro su due lettini. Luana prese una banana, che era adagiata lì, con altra frutta e dell’acqua e iniziò a giocarci, portandola alla bocca e mimando un bel pompino. A pensarci ancora mi eccito.
Venne a chiamarci un giovane ragazzo, era lui il massaggiatore di lei e la beccò mentre mimava il pompino, mi accorsi del suo sorriso, ma non dissi nulla.
Ci fece accomodare sui lettini e mi disse che la collega che doveva massaggiarmi stava per arrivare, invitò la mia Luana a togliersi tutto, tranne la mutandina, un perizoma che metteva in risalto il suo splendido culetto, sapevo come funzionavano queste cose quindi non obiettai, lei obbedì, togliendosi tutto e si stese sul lettino.
Il massaggiatore era un bel ragazzo, biondo con occhi azzurri, un fisico palestrato, ma non troppo e alto, all’incirca sul metro e 80. Iniziò a massaggiare la mia Luana, prima le spalle, poi le gambe, poi il culo, e avvicinava le dita, molto maliziosamente vicino al buchetto della mia lei, Luana lo lasciava fare, convinta facesse parte del massaggio. Dopo due minuti fatti così, lui le chiese di girarsi pancia in su e di divaricare le gambe, ricominciò a massaggiarla dal capo, passando per i seni e poi via via lungo il corpo, fino ad arrivare alla fichetta, che era finalmente sotto le sue dita, io anche se steso vicino Luana, non mi rendevo conto di nulla, stavo pancia in giù in attesa del mio massaggio e davanti a me solo il muro.
Il massaggiatore, prese coraggio e spostò la mutandina della mia ragazza, e con tutta la mano ora le massaggiava la fica, Luana, da gran maiala, non fece resistenza e in men che non si dica, le sue grandi labbra, si schiusero, liberando i suoi caldi, umori, il tutto avveniva nell’assoluto silenzio, sentivo solo dei sospiri di piacere.
Passarono più o meno dieci minuti, da quando iniziò il “particolare” massaggio di Luana, che finalmente arrivò la massaggiatrice, entrò e vide Luana a gambe aperte e il collega, intento a scoparle la fica con la mano.
Si avvicinò a me, e senza dir nulla, iniziò a praticare il suo massaggio, ero completamente rilassato, da quelle sue morbide e dolci mani che mi massaggiavano, il tempo passò in fretta e i ragazzi ci dissero che il massaggio era finito e che se ci avrebbe fatto piacere, ci saremmo potuti vedere a cena, visto che anche loro erano fidanzati, per approfondire la nostra conoscenza.
Luana non gli diede il tempo di finire la frase che disse loro, che potevamo mangiare in camera su da noi, lì per lì non capii, ma i tre ridacchiarono di gusto.
La giornata passò via velocemente, la mia Luana, era molto rilassata e felice.
L’appuntamento era alle 21 e Luana, non era ancora pronta, stava ancora in bagno a prepararsi, i due, invece non tardarono di un secondo e alle 21, bussarono alla porta.
Nemmeno il tempo di aprirla e i miei occhi si posarono sullo splendido corpo della massaggiatrice. Li feci entrare e accomodare, si presentarono con me, lei si chiamava Valentina, lui, Danilo, chiamai Luana e lei, uscì dal bagno, in intimo, la guardai sbalordito e attonito, ma lei sembrava proprio non curarsi della situazione, ed esclamò di seguirla sul letto, così facemmo ed arrivati davanti al letto, Luana, disse di stare fermi e osservare, si lasciò cadere sul materasso e sistematasi per bene, tolse le mutandine e le lanciò in nostra direzione, iniziando a toccarsi quella sua splendida fica, massaggiandola piano con due dita.
Era molto presa nel toccarsi e noi molto eccitati, esclamò che era un regalo per me e invitò il ragazzo ad avvicinarsi a lei, non se lo fece ripetere due volte e si slacciò i pantaloni. Luana lo guardava mentre si spogliava, e tolto il boxer, vide il suo enorme pene, portò un dito in bocca e iniziò a ciucciarlo, era un modo per dirgli che non vedeva l’ora di accogliere il suo membro, nella sua calda bocca. Io ero sbalordito e la guardavo, ciucciare il membro di un altro, ero eccitatissimo, il mio pene pulsava dal piacere.
Chiamò anche la ragazza ad avvicinarsi e divaricò le gambe al massimo, la sua fica, appena rasata, era bagnata e di colore rosso acceso, era così invitante, che la ragazza affondò la testa fra le cosce di Luana, iniziando a leccargliela con passione e vigore.
Quella scena era per me il massimo, non mi trattenni più e mentre Danilo scopava la bocca della mia lei e Valentina le leccava la fica, iniziai a giocare con il culo di Valentina.
Luana e Valentina, godevano come due maiale, le sentivamo urlare e godere di piacere. Mi fermai e dissi che anche Luana, doveva farsi scopare il culo, da Danilo, che era molto ben messo. Così invertimmo tutti i ruoli, Valentina sul letto a farsi scopare la bocca da me e Luana a leccare la fica di Valentina e farsi scopare il culo da Danilo.
Stessa scena, stessi gemiti di piacere dalle due troiette.
Non resistetti molto in bocca a Valentina, sapeva farci con la bocca e poi vedere Luana in quelle condizioni, stimolava in me, un grande piacere e una grande eccitazione. Mi staccai dalla bocca di Valentina e alzai la testa della mia lei, con forza, l’afferrai dai capelli e gli misi davanti il mio uccello pieno di sborra, e glielo svuotai con piacere, leccò e mi ripulì per bene, perse solo qualche gocciolina, che comunque caddero sul ventre di Valentina e quest’ultima prontamente passò con le dita sul suo ventre e lo ripulì, portando poi alla bocca le dita per assaggiare la mia sborra. Danilo invece non dava segni di cedimento e continuava imperterrito, oramai era sfinita e fu lei a staccare il sedere dal cazzo di Danilo, cercò di girarsi, ma lui con uno schiaffone sul culetto di Luana, fece capire le sue intenzioni, voleva continuare quello che stava facendo e tenendola ben ferma dai fianchi, continuava a possederla.
La teneva per i fianchi, i seni scossi da quel movimento, facevano su e giù, io e Valentina eravamo lì a guardare e toccarci l’un l’altro. Passarono pochi minuti e anche Danilo era pronto per riempire la mia Luana, un altro schiaffone sul culo precedette la calda sborrata nel culo della mia lei, che urlò di piacere, la fece girare e le portò l'uccello in bocca, Luana non ci mise molto e con le sue candide labbra, gli ripulì il pene.
Fu una splendida serata, dopo aver avuto questa splendida ora di sesso, ci rivestimmo e mangiammo insieme, scherzando e parlando della serata appena trascorsa. Ci salutammo, dandoci un nuovo appuntamento, alla nostra prossima volta in albergo.

Chiusa la porta, Luana mi disse sorridendo, <<ora mi dirai se sono meglio io o Valentina>> si tolse tutto e…lo rifacemmo ancora e ancora.

Quella sera passò con lei, la mia mora, più calda ed eccitata che mai!!!

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Moro
 
Ultima modifica:
Su segnalazione di un'utente, ho modificato il racconto, censurando credo quasi tutte le parole più volgari.
Cercherò di migliorare, evitando alcuni termini un pò più forti!
 
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