In spiaggia con Marina

poissonian

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Ciao a tutti! E' la prima discussione che apro, faccio perciò una piccola premessa, anzi due. Già in passato, da ragaz(zino), ho scritto e pubblicato su uno dei principali siti italiani di racconti erotici. Non sono qui per rimorchiare (vedi thread dei tradimenti di pazzaidea), non ho un ebook da vendere, scrivo per puro piacere. Approfitto dello scrivere sotto pseudonimo per mettere nero su bianco esperienze vissute. Per dirla in sintesi: tutti i miei racconti sono e saranno racconti di miei incontri reali. Fatta eccezione per alcuni casi in cui la storia è di fantasia (richieste, contest del sito di cui sopra) mi piace buttare giù racconti del mio passato. Mi sembra chiaro che anche i semplici nomi saranno modificati, ma insomma cambia poco. Sinceramente non ricordo bene i termini legali con cui pubblicavo i vecchi racconti, quindi per evitare casini pubblico qui quel che mi verrà di scrivere, sono anni che non lo faccio, riprendo "ispirato" :p: da phica che sto scoprendo come una comunità veramente sfiziosa.

In spiaggia con Marina

Conosco marina tramite il mio migliore amico: è la cugina della sua ragazza. Mi colpisce subito per il suo essere spigliata, dà l'impressione di avere sempre voglia di far festa. Non è molto alta, poco più di uno e sessanta, ma molto proporzionata tranne per un seno leggermente più abbondante, spesso evidenziato da canotte e magliette che d'estate lasciano poco spazio alla fantasia. Certe sere di luglio, tra un aperitivo e l'altro, si scherza flirtando, tenendosi le mani, accarezzando il collo e le spalle... piccoli gesti intimi che una ragazza poco interessata non consentirebbe troppo facilmente. Marina però ha il ragazzo, anche se è una storia un pò turbolenta e soprattutto a distanza. Io, single, mi faccio pochi problemi e insisto: dopo un falò finiamo nella mia auto, alla fine del lungomare, è quasi l'alba e ci baciamo come ragazzini, le prendo la testa tra le mani mordendole le labbra, scendendo afferrandole un seno. La sento respirare forte, più mi accorgo della sua eccitazione crescente più mi eccito, ormai la molla del costume mi provoca solo dolore, vorrei liberare il cazzo durissimo ma spero in una sua iniziativa che non arriva. Ogni tanto Marina apre gli occhi per controllare se siamo davvero soli, appena me ne accorgo le dico di stare tranquilla, di lasciarsi andare... per scherzo le pizzico una coscia, tra un pò di solletico ed un morsetto sulla guancia riprendo il bacio e la sento sospirare quando con la mano sinistra le sposto il pareo in su. Prendo l'iniziativa, non provando a sfilare il costume, ma prima accarezzandola attraverso il tessuto. La sento calda, bagnata, è pronta: con l'indice le tengo spostato il tanga, mentre col pollice faccio un leggero su e giù, senza entrare. In un istante Marina perde il controllo e me lo tira fuori: inizia a segarmi con foga, mi fa quasi male, ma ce l'ho talmente duro che è comunque una liberazione. Ora aumenta anche il mio ritmo, entro dentro col pollice e inizio a cambiare posizione, infilo prima un dito, ha una fica bollente, ormai bagnatissima, inizio a capire poco quando di scatto si tuffa con la bocca sulla cappella pulsante: pompa con poca delicatezza così come faceva con la mano, ma anche questo è molto piacevole, mi dà sensazione di passione pura; avendo aperto di più le gambe nel piegarsi le infilo dentro medio e anulare iniziando un dentro e fuori alternato al roteare della mano: la voglio scopare. Le dico di venire sopra, ma Marina non se la sente, ormai è eccitata, sta per venire, non vuole farlo ma lancia gemiti e sospiri mentre la mia mano è per metà ancora dentro di lei e i suoi occhi mi fissano con la testa ancora appoggiata sulle mie gambe, anch'io sto per venire e ho il cazzo in tiro come poche altre volte. Ha ancora il bikini, guardo le tette morbide immaginando una spagnola, immaginando mille cose, ma le dico che capisco, però di continuare perchè è troppo bello... lei sorride dicendomi "voglio sentirti godere". Riprende a pompare, io a penetrarla con le dita ancora più deciso, per un momento le infilo per sbaglio la punta del mignolo nel buchetto non lubrificato, lei sussulta un "ahi!" ma neanche il tempo di scusarmi ed esplodo, la avverto ma lei continua senza farlo uscire mai dalla bocca, lo allontana quando schizzo e viene assieme a me ormai gemendo sempre attenta a non gridare troppo. Lascia scorrere dalla bocca il mio seme sul pube, scusandosi per non aver ingoiato, a me viene da ridere. Le dò un bacio sulle labbra mentre mi lecco la mano ormai tirata fuori, tengo stretto il palmo bagnato dalla saliva e le massaggio il clito con molta forza ma ritmo lento... sta per godere ancora quando inizio a giocare col clito stretto tra le punta di medio e anulare... Marina scoppia in un orgasmo fortissimo, trema e le scendono le lacrime e io non smetto di sorridere.

La non-scopata più bella della mia vita... e non sapevo che avrei avuto la fortuna di provare con lei anche tutto il resto...
 
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[Premessa: anche io, come te, amo scrivere e, quando lo faccio, gradisco ricevere commenti - negativi o positivi che siano - quanto più possibile precisi e mirati... Spero quindi di non "offenderti" scrivendoti un'opinione sincera che puoi benissimo non condividere]

Credo che tu scriva molto bene, davvero. Usi bene la punteggiatura, le maiuscole sono al loro posto, i verbi sono giusti e le frasi sono costruite bene e ben compensabili. Per me, quando si scrive un racconto, queste sono caratteristiche fondamentali e necessarie.
Forse, proprio per questa tua capacità, è un peccato che tu ti soffermi eccessivamente e quasi esclusivamente sulla "meccanicità" dell'avvenimento, senza dare spazio a sensazioni meno "materiali" della posizione delle tue dita dentro la figa della ragazza. Questo, per me, tende a rendere il racconto poco coinvolgente ed accattivante, nel senso che leggendolo non non si ha la possibilità di immedesimarsi nella situazione che narri; non descrivi nessuna emozione e sensazione provata, non si sa come è la figa che tocchi ne che cosa ha creato in te, ed è un peccato perché, per come usi la scrittura, potresti sicuramente coinvolgere il lettore in maniera più partecipe.
Questa è, ovviamente, soltanto una mia personale opinione; non sono un esperto né un critico, ma ci tenevo a scrivertela perché è l'idea che mi sono fatto leggendo un racconto davvero ben scritto, ma che non è riuscito a catturare la mia immaginazione, dentro di lui. È difficile appassionarsi e seguire una paginata in cui parli praticamente sempre e solo della stessa cosa.
Magari, se ti va, nel graditissimo seguito prova a descrivere qualche emozione in più e "meccanismo" in meno, in modo da trasportarci un po' di più nella tua situazione...
Bravissimo comunque, ripeto, in attesa di leggere la prossima puntata.
 
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rud, scherzi? non c'era bisogno neanche della premessa, è un ottimo feedback, il migliore che potessi ricevere! come ho detto, non scrivo racconti erotici da tantissimo (5-6 anni) quindi penso di dover carburare un pochino soprattutto in questo senso, quindi concordo con te, e ti dirò di più: effettivamente sono andato a rileggere per sfizio i miei vecchi racconti e sembrano scritti da un'altra persona. anzi, ti dirò di più: noto moltissimo la differenza tra quelli scritti da ragazzino (quando non è che avessi tanto da raccontare di "reale") e gli ultimi, prima di smettere appunto 5 anni fa (quando invece avevo già avuto parecchie esperienze). ci starebbe un thread a parte, ma in breve penso che la forte voglia e la tanta fantasia su dettagli che non avevo ancora mai vissuto abbiano sbilanciato i vecchi racconti sul lato emotivo di cui mi scrivi. ieri ho scritto totalmente di getto, avrò impiegato un dieci minuti in tutto per raccontare una cosa realmente accaduta, quindi il risultato ha sofferto della pecca di cui ti sei accorto tu. c'è da dire poi che questa tipa m'ha sempre fatto molto sesso ma mai coinvolto sentimentalmente neanche un pochino :D sarà per questo che pensavo soltanto alla PHICA :pernac:

chiudo con una battuta ma ci siamo capiti ;) mi sa che per i prossimi racconti attenderò un periodo meno incasinato per me, in modo da non avere soltanto quei venti minuti al mattino prima di carburare in cui mi concedo la gazzetta dello sport e un pò di cazzeggio :rotfl:

grazie ancora per il tuo commento!
 
Adoro questi racconti, ho sempre trovato queste situazioni semplici e reali molto più stimolanti di quelle spinte ed inventate.
Amo lo spirito spensierato che si sposa perfettamente con la stagione estiva, la cornice del mare é la ciliegina sulla torta poi.
Voto 8/10 per me é sì! ahah Bravo!
 
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