Racconto di fantasia In vacanza con Arianna

Luclic

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Buongiorno a tutti, è il mio primo post, ho pensato molto se scrivervi o meno e per farlo ho dovuto combattere contro la mia timidezza, ma penso che questa storia potesse valere di essere raccontata. Faccio una premessa: io 28 anni, Arianna 23, ci conosciamo fin da bambini, siamo sempre stati molto legati l'un l'altro e un giorno, tutte le mie fantasie d'adolescente prima e da giovane ragazzo dopo si sono realizzate.

Parte 1

Sono a lavoro, una di quelle calde sere di luglio. Ultimo giorno di lavoro, poi il capo mi avrebbe mandato in ferie forzate dovuto a un mio momento personale difficile, la mia compagna mi aveva lasciato da qualche settimana dicendo di non amarmi più (in realtà aveva un altro). Fare il cameriere in una località turistica è impegnativo e c'era il timore potessi dare di matto con qualche cliente troppo noioso. Quasi a fine servizio vedo una persona, una delle poche in grado di tirarmi su il morale, Arianna. Capelli lunghi mori mossi, bel fisico, tutte le curve giuste al posto giusto, canottierina bianca leggera, leggermente larga, jeans attillato a vita bassa. Come sempre bellissima. "Buonasera signorina, desidera?" "Ho sentito della tua ormai ex, te l'ho sempre detto che era una stronza"
"Che ti devo dire, come al solito ci avevi visto lungo, se aspetti 20 minuti stacco e ci beviamo una roba assieme". Annuisce e si accomoda ad un tavolino isolato, il sogghigno dato dalla soddisfazione di avere avuto ancora una volta ragione sulla mia vita sentimentale era più accentuato del solito, aveva quel ghigno che solo una ragazza con l'immensa soddisfazione della ragione può avere. "Allora? Non ti chiedo cosa la stronza ha fatto, tanto già lo so, ora? Che piani hai?"
"Ora? Ferie, domani prendo la macchina e vado, non so bene dove, penso verso la riviera romagnola, qualche giorno in solitaria mi può far bene,* credo almeno"
"Senti ma.. se ti accompagnassi? Non ho nulla da fare, la mia coinquilina è tornata dai suoi genitori per qualche settimana, a casa da sola mi rompo, pensavo di venire a torturati qua tutte le sere, ma se anche tu mi abbandoni.."
"Io e te in vacanza? La cosa potrebbe interessarmi, ma dubito fortemente tu possa essere seria. Facciamo cosi, io domani alle 5 del mattino sono sotto casa tua, se alle 5:05 non ci sei, io parto"
"Mi stai sfidando?"
"Sono certo non ti presenterai."
La conosco da anni, bravissima ragazza ma tira pacchi pazzesca, so che l'unico modo per ottenere qualcosa da lei sarebbe stato sfidarla, allora forse questa vacanza si sarebbe fatta sul serio, che poi, ormai l'idea di passare qualche giorno con lei nella stessa stanza, al mare.. non lo so, la cosa aveva suscitato in me una cosa mai provata, almeno nei suoi confronti.
"Ari allora rimaniamo cosi, domani mattina valigia pronta, ok?"
"Non mancherò di certo."
L'indomani, alle 5 in punto mi feci trovare sotto casa di Arianna e con mio enorme stupore la vidi, pronta alla partenza, era diversa dal solito o forse ero io che la vedevo cosi, ma la visione di quelli short di jeans che le mettevano in mostra i glutei e la canottiera della sera prima, con quella scollatura che sembrava essere ancora più profonda ha smosso in me qualcosa nel basso ventre, ebbene si, solo alla vista Ari, la mia amica storica, era riuscita a procurarmi una erezione.
"Buongiorno Fabio, visto? È dalle 4 che sono pronta, non volevo perdermi questa vacanza con te! Dai, dammi una mano a caricare la valigia"
"Non posso"
"Che vuol dire non puoi? Non fare lo scemo, dai che pesa"
"Ari, vestita cosi hai smosso qualcosa nelle parti basse, te lo dico perché ci conosciamo da anni e abbiamo confidenza, non posso proprio alzarmi"
"Hahaha sei serio? Oh mamma.. cominciamo bene! Quando mi metterò a girare in intimo per la stanza che farai?"
Che farò? Bella domanda, ormai temo che la vacanza sarà incentrata solo su una cosa e il tutto..mi piace. L'obiettivo sarà cercare di vedere quel corpo che per anni avevo ignorato o fatto finta di non vedere.
"Che farò? Mha, lo vedremo.. magari potrei provocarti io, che ne sai.. dai, butta quella valigia in auto e partiamo, si sta facendo tardi."
Il viaggio prosegue senza intoppi, parlando del più e del meno come due buoni amici sanno fare, ma la mia testa vaga tra il pensiero dei suoi seni. li vedo, sono li a pochi centimetri da me, avrà una terza abbondante, sembrano sodi ma allo stesso tempo morbidi, non indossa reggiseno, dio mio me ne rendo conto solo ora. Sto fantasticando su cosa mi aspetterà nei prossimi giorni e non faccio altro che pensare "chissà che intimo indossa, come è fatta, riuscirò a carpire qualche immagine da stampare nella mia memoria o ancora meglio, riuscirò a ottonere qualcosa di più? Magari possiamo giocare sul fatto delle sfide.. devo provarle tutte ma a fine vacanza devo ottenere qualcosa!" Mentre penso a tutto questo siamo quasi all'uscita dell'autostrada e chiaramente siamo fermi in colonna. Ari nel girarsi per prendere dell'acqua dal sedile posteriore mi schiaffa in faccia una visione spettacolare, i suoi seni si sono compressi l'un l'altro, non posso fare a meno che buttare l'occhio e con immensa gioia.. un capezzolo! Piccolo, ben fatto, leggermente roseo, uno spettacolo.. è ora di cominciare la mia strategia.
"Senti Ari, rendiamo più interessanti questi giorni, tu hai un punto debole e lo sappiamo entrambi, sfidiamoci, una volta per uno ci si sfida a fare qualcosa, non ci si può rifiutare, che ne dici?" Ari si accorge che la mia eccitazione nei pantaloni era aumentata.
"Interessante, che tipo di sfide?"
"Nessun limite, quello che ci salta in mente, allora? Ci stai?"
"Potrebbe essere, anzi, si, ci sto!"
Perfetto, avevo l'occasione di divertirmi dopo tanto tempo, ma soprattutto, anche Arianna sembrava apprezzare la situazione e non solo quella, noto il suo sguardo che continua a cadere verso la mia erezione mal nascosta.
Arrivati in albergo ci viene assegnata la camera, bella spaziosa, bagno confortevole, terrazzo ampio ma soprattutto.. letto matrimoniale.
"Mi spiace Ari, avendo cambiato prenotazione all'ultimo, avevano solo una matrimoniale, spero non sia un problema per te."
"E che problema c'è, hai schifo di me? Non vuoi dormire nello stesso letto con me?"
"Schifo.. hahaha, tutt'altro."
Il fatto che Ari stia al gioco sta rendendo la cosa più eccitante del previsto e decido di alzare l'asticella ulteriormente.
"Che dici, ci cambiamo e andiamo a farci un bagno? Prima ho la sfida per te però"
"Pronti via così? Va bene, sentiamo.."
Quasi non ho il coraggio di proporlo, ma devo lanciarmi.
"Non hai il coraggio di metterti in intimo qui, davanti a me, il costume ti concedo di mettertelo in bagno, tranquilla."
"Ah me lo concedi? Come sei gentile hahaha.. lo sai che se mi dici che non ho il coraggio di fare una qualsiasi qualcosa, cosa succede vero?"
Con un movimento lento, si slaccia i bottoni delli short. Inizio ad intravedere uno slip che non mi sarei mai aspettato da lei, sembra qualcosa di semi trasparente, nero, con ricami in pizzo.. i pantaloncini cominciano a scendere. Indossa un perizoma, elastico fine, sul davanti posso confermare la semitrasparenza con ricami e un fiocchettino rosa in alto. Con massima naturalezza si gira per riporre i jeans nella valigia e recuperare il costume, ho davanti a me il culo più bello mai visto, liscio, tondo, delle giuste dimensioni. Il triangolo del perizoma sparisce tra quelle natiche perfette, sa che la sto fissando quasi esterrefatto e fingendo di far cadere lo slip del costume, si china davanti a me per raccoglierlo, ho quasi la certezza si depili anche, ma dovrò indagare a fondo..
"La canottiera me la tolgo in bagno, non indosso intimo, quindi non fa parte della sfida, che direi di aver vinto a mani basse, sappi che ora toccherà a me.."
Cosi dicendo sparisce in bagno uscendo pochi istanti dopo con un costume bianco, il reggiseno sembra a balconcino, risalta alla perfezione le sue forme, lo slip è una brasiliana, le sta benissimo.

Parte 2

La spiaggia è bellissima, calda ma affollata, forse troppo. Prendiamo possesso dell'ombrellone e delle sdraio, stendiamo i teli e propongo subito un bagno rinfrescante, in realtà l'intento è di vedere se una volta bagnato, quel costume lascia intravedere qualche cosa di interessante. Arianna accetta di buon grado, una volta in acqua è lei a sfidarmi.
"Ora ti sfido io, non hai il coraggio di levarti il costume in acqua."
Sussulto ma posso farcela, l'acqua non è limpiddisima, posso farcela e con finta sicurezza mi levo il costume e glielo mostro con soddisfazione.
"Mmm bravo, ti va bene che non riesco vedere bene, ero curiosa di capire come sei fatto, è qualche anno che penso a questa cosa ormai. Chissà, magari nelle prossime sfide.."
"Chissà.. dimentichi però che ora è il mio turno e se la metti su questo piano.. sappi che non ti risparmierò"
Sarà la libertà data dall'assenza del costume, sarà la vicinanza di Arianna ma una erezione comincia a farsi largo e lei se ne accorge.
"Vedo che qualcuno è contento di stare in libertà eh! Peccato non riuscire a vederlo meglio.." cosi dicendo prende, si gira ed esce dall'acqua, il costume come pensavo lascia intravedere molto bene il suo corpo e proprio come pensavo, Ari si depila completamente, non una sola traccia di peli superflui.
"Che fai? Non esci? Hahaha"
"Credo rimarrò qui ancora un po', sai, non voglio dare spettacolo."
Rientrati in albergo decidiamo di lavarci e andare a fare un veloce aperitivo. La voglia di spiarla dalla serratura del bagno era tanta, ma mi sarei rovinato tutta l'attesa, l'eccitazione che si stava creando, cosi resisto e attendo che abbia finito. Quel corpo prima della fine della vacanza doveva essere mio. Capisco che Arianna vuole provocarmi e il suo outfit lo diceva chiaramente. Scarpa con tacco e abito nero, corto, molto corto, un velo di trucco e capelli sciolti lasciati cadere sulle spalle. Dopo due spritz prendo coraggio
"Ari, ho delle domande, fa parte della sfida, se rispondi, l'avrai superata. Sappi che sono di natura intima"
"Nessun problema, non mi scandalizzo, dimmi pure."
"Punto uno, ti depili? Completamente intendo"
"Assolutamente si, piace molto solitamente sentire il liscio al partner e.. piace anche a me, quando mi.. capito no? Quando mi tocco. Ma se questa era la sfida, fattelo dire, faceva pietà."
"Hai capito! Ti tocchi anche! Dunque vediamo..cancella le domande.. togliti le mutande, qui.. ora."
"Se ti dicessi che invece non le porto proprio?" Quella frase sussurrata all'orecchio e la sua mano appoggiata alla mia coscia mi hanno causato un brivido, sa di avere in mano lei il gioco.
"Ti ho messo in imbarazzo? Oppure.. ti sto eccitando?"
"Sinceramente? Mi stai eccitantando signorina, non me lo aspettavo.."
"E pensa, non sai ancora cosa ho in mente.."
La mano sta selendo sempre più verso il mio pacco che lentamente si sta risvegliando, sale.. sale.. fino ad appoggiarsi. La sua mano comincia a massaggiare lentamente i miei pantaloni, le dita scorrono su e giù tra i bottoni, lei continua a guardarmi con quegli occhi verdi, vuole capire le mie espressioni. Cerco di non mostrare la mia eccitazione, voglio godermi il momento, voglio vedere dove arriva e farle capire che posso condurre lo stesso gioco. Mi slaccia un bottone, un altro.. decido di ribattere, le appoggio una mano sulla coscia e l'accarezzo, scendo all'interno coscia, mi sto avvicinando in mezzo alle sue gambe finché non ritrae la sua mano serrando le cosce immobilizzandomi.
"Hehe.. pensavi di arrivarci eh, dovrai guadagnartelo."* Ormai la vacanza aveva preso la piega che speravo.
Il rientro in camera è tranquillo e decidiamo di metterci a dormire senza andare oltre, ma ormai la ruota ha cominciato a girare. La notte passa agitata, sogno Arianna, tutta notte, è nuda, liscia.. devo concludere o rischio di esplodere.*

Parte 3
Mi sveglio mentre Arianna ha appena finito di indossare il costume, peccato, sono arrivato tardi.
"Buongiorno! Ti sei appena perso il mio spettacolo, tranquillo, avrai occasione.. se farai il bravo.." mentre mi dice questo si china sopra di me, appoggiando una mano sopra il mio pene in erezione e dandomi un bacio sul bordo della bocca, sul collo, il petto, all'addome, scendendo sempre più giù. Il battito cardiaco aumenta, voglio godermi ogni momento, sento che ormai la sua bocca è vicina all'elastico delle mie mutande, è sopra di me, piegata a novanta, una mano sul mio pene e con la bocca mi bacia appena sopra il glande, attraverso le mutande..
"Mm qualcuno è già sveglio! Alzati che andiamo in spiaggia." Ci è mancato poco che non mi facesse venire cosi, all'istante, solamente sfiorandomi. Meglio alzarsi.
Oggi sembra ancora più bella e disinvolta, da quando la nostra vacanza ha preso questa piega, la vedo ancora più sciolta e disinibita. La giornata passa tra scherzi, risate, giochi. Il tempo vola e ci ritroviamo a sera. Dopo cena decidiamo di andare sul lungo mare a camminare finché non arriviamo su di un bagno più tranquillo di altri, lontano dalla movida romagnola. Arianna devia lungo la spiaggia e la seguo, indossa dei pantaloni neri e una canottiera bianca, di quelle che si allacciano dietro al collo, il lato del seno si nota facilmente, è abbondante e tende a mettersi in mostra. La schiena nuda. Da sotto il pantalone leggero riesco a percepire che anche stasera indossa un perizoma, sono curioso di sapere come è fatto, ma soprattutto, di sapere cosa nasconde. Ci accomodiamo su di un lettino, in penombra.
"Ari, non ti ho ringraziata per il risveglio di stamattina, anche se è stata una tortura avere interrotto cosi il momento"
"Avresti voluto continuassi?"
"Ovviamente si, direi proprio sarebbe stato un gran risveglio.."
"Chissà che magari, un giorno, non ti risvegli cosi.." avvicinandosi al mio orecchio e toccandomi nuovamente tra le cosce sussurra "magari, ti risvegli con il cazzo avvolto nella mia bocca, mentre muovo la mia lingua lentamente.. su e giù.. dentro e fuori.." mentre lo dice mima i gesti con la mano, strusciandola su di me. Di colpo si allontana, ma questa volta voglio ripagarla con la stessa moneta. La riafferro per il braccio e la porto a me, ora siamo in piedi, sono dietro di lei "non puoi giocare solo tu" le sussurro all'orecchio, baciandola leggermente sul collo e sfiorandole il lato del seno con una mano. Sembra apprezzare, ha il capo all'indietro appoggiato alla mia spalla, mentre le sfioro il collo con le labbra sento che cambia il ritmo del respiro. Il pollice dell'altra mano fa avanti e indietro all'interno dei suoi pantaloni, scorre dal bottone al suo fianco, riesco a sentire il fine elastico del suo perizoma, ha una pelle morbida. Decido di osare di più. Con la mano sbottono i pantaloni, quel poco che basta per mettere in mostra le sue mutandine e faccio passare la mia mano sopra di esse, Arianna sussulta ma apprezza. Lentamente scendo più giù per poi risalire, accarezzando quel pizzo leggermente* lavorato. L'altra mano dal lato della canottiera entra verso il seno, lo accarezzo piano, sono vicino al capezzolo, lo sfioro con un dito, tanto da poter sentire che è turgido, accarezzo sempre più ma a piena mano, fino ad avvolgere completamente quel bellissimo seno, sodo al punto giusto. Con la mano nei suoi pantaloni oso ancora di più, voglio farla diventare matta, il suo respiro si fa più affannoso, la mano è sempre fuori dal perizoma ma si fa sempre più curiosa e scendo.. posso sentirlo, è umida.* Sta piano piano bagnando le mutandine, con un dito la sfioro sul lato esterno dell'elastico, è davvero liscissima. È arrivato il momento di staccarsi. Lei mi guarda, leggermente stordita "bhe? Tutto qua? Pensavo meglio.." ovvio che vuole sfidarmi, ma ha accusato il colpo ostenta falsa sicurezza.
"Per ora tutto qua.." e avvicinandomi all'orecchio aggiungo "magari sei tu una mattina ti ritrovi con la mia lingua tra le tue gambe. Ora andiamo, ho voglia di bere."

Parte 4

Ormai siamo al penultimo giorno della mia breve vacanza, la strada verso Arianna è spianata, potrei averla in qualsiasi istante ora ma decido che voglio tirarla ancora un po'per le lunghe, voglio farle aumentare il desiderio. Sono sveglio già da un po', dorme ancora profondamente, ha indosso una di quelle canottiere sportive leggere, niente reggiseno e uno slip, leggermente striminzito a dirla tutta. È girata su di un fianco, cosi decido di abbassarmi leggermente i boxer, giusto da fare uscire appena la cappella e di appoggiargliela da dietro sull'interno coscia, sento il calore in mezzo alle sue cosce.. inizio a strusciarmi appena, sento lo spazio leggero che c'è tra le sue labbra, vorrei continuare e venire li, sopra quel ben di dio, ma non è il momento.. mi ricompongo e la sveglio con uno schiaffo sul culo "buongiorno signorina!" La sua risposta è semplicemente stato un bel dito medio aggiungendo "ho sentito tutto quello che stavi facendo, perché non hai continuato..."
"Perché devi soffrire, alzati ora, andiamo a fare colazione." Una volta in spiaggia ci sdraiamo sui nostri lettini e Arianna mi chiede "mi spalmeresti tu la crema oggi, da sola faccio fatica" mentre me lo chiede si slaccia la parte superiore del costume e si sdraia. Nel movimento mi mostra il seno, di sfuggita ma volontariamente, bello pieno, con quei capezzoli piccoli e rosa. Una volta fatta la schiena passo alle gambe, fino ad arrivare al gluteo, in quel momento uno spettacolo meraviglioso mi si manifesta, aveva la mano sotto il suo corpo, in mezzo alle cosce e come ha sentito le mie mani avvicinarsi, ha scostato leggermente il costume mostrandomi le sue labbra, perfettamente lisce come già mi aveva anticipato, unite, simmetriche.. sembrano lggermente umide, forse per la continua situazione che si era creata con il passare dei giorni.. togliendo la sua mano, un dito lo fa scivolare leggermente all'interno di quelle belle labbra, non troppo carnose, quasi a farlo sparire.. "qualcosa non va Fabio?"
"Assolutamente, tutto perfetto direi" mentre lo dico, un dito mi "scivola" verso l'interno coscia, sfiorandola, è molto umida.. Ari ha un piccolo sussulto, occhi chiusi e un sorriso che la dice tutta sulla sua voglia. Faccio penetrare piano il mio dito medio, mentre con l'indice riesco ad arrivare al clitoride, massaggiandolo dolcemente e lentamente, ma in profondità. Il dito medio entra ed esce con una lentezza che pure io fatico a sostenere, ormai non è solo umida, è proprio bagnata, posso anche vederlo dal riflesso del mio dito quando esce appena dal suo corpo. Il suo respiro si fa più affannoso, sento che si sta contraendo sempre di più, viene colta di piccoli spasmi involontari, è il momento di fermarmi. Ritraggo le dita che si portano dietro parte dei suoi umori, le ricompongo il costume. Lei è contrariata, sperava di raggiungere l'apice del piacere. Mi sdraio sopra di lei, avendo la certezza di far sentire tutta la mia erezione e le sussurro all'orecchio " non è ancora il momento, anche io sto conservando ancora tutto per te." Il suo sorriso e la sua risposta, mi spiazzano "spero che almeno quel "tutto" che stai conservando per me, sia abbondante". Ora sono io che fatico a trattenermi ma mi stacco e ritorno al mio lettino, fingendo massima tranquillità. La giornata passa serena, come una normale vacanza estiva. Nel dopocena decidiamo di fermarci in un pub vicino all'albergo, è una sera torrida. Questa sera Ari ha i capelli raccolti e un vestito verde acqua con gonna ampia, appena sopra al ginocchio. Quel colore del vestito le fa risaltare ancora di più gli occhi e l'abbronzatura, solo a vederla cosi mi sento eccitato, vorrei saltarle addosso così com'è, appoggiarla al muro dandomi le spalle, sfilare le mutandine e.. non ancora, devo resistere. Lei sa che questo è quello che voglio, lo vuole anche lei, siamo al limite della sopportazione entrambi ma resistiamo, al tavolino del pub siamo leggermente isolati, su una sorta di divanetto, siamo uno accanto all'altra, mi si avvicina e mi mette le gambe sulle mie. Si guarda attorno e fissandomi negli occhi si sfila uno slip a brasiliana, rosa in pizzo anche questo. Si avvicina sempre di più, con le gambe copre il mio pacco, si avvicina e mi bacia la guancia sussurrandomi " tocca a me". Nel mentre sento la sua mano scivolare verso la mia cerniera che scende sempre di più, mi abbassa leggermente il boxer e me lo prende in mano saldamente. Il fatto.che ci sia attorno parecchia gente aumenta il desiderio, ma siamo coperti, nessuno può vederci e lei lo sa. Con la mano comincia con dei piccoli movimenti regolari, su e giù.. lenti e profondi, mi bacia sul collo, mi accarezza la testa con l'altra la mano e aumenta leggermente il ritmo. Sento sempre piu caldo, i suoi movimenti non si fermano, anzi.. "voglio prenderlo in bocca, posso?" Senza attendere la mia risposta, cambia posizione, ora è praticamente sdraiata sulla panca, non ci vede nessuno, la situazione è perfetta, abbassa ancora di più il boxer fino a fare uscire anche le palle che prontamente accarezza, il suo viso è sopra il mio cazzo, sento il suo respiro eccitato, sfiora la punta con le labbra, prima in un senso poi nell'altro, si.avvicina e si allontana, me la sta facendo pagare per quello che le ho fatto in spiaggia. Poco dopo sento un filo di saliva, lo sta facendo colare dall'alto appena sopra la cappella, finché non la bacia, per poi aprire lentamente la bocca accogliendo completamente tutta la punta, sento solo la sua lingua muoversi lentamente, lateralmente, sopra, sotto è lenta e decisa, ora va più in profondità, comincia ad ansimare anche lei, senza che me ne rendessi conto si stava toccando. La sua bocca continua ad andare su e giù, molto lentamente. Sento di non poter resistere ancora molto, se ne accorge anche lei, infatti si stacca, gli da un bacio e si ricompone, come nulla fosse, lasciandomi di sasso. "Te lo meriti, dovevi pagarla per oggi e poi.. tutta quell'abbondanza che hai risparmiato per me, la voglio godere fino all'ultima goccia". Come nulla fosse torna a sorseggiare la sua birra, guardandomi con quel sorriso beffardo. Sono io ad essere frastornato ora. "Dai torniamo in camera Fabio, domani abbiamo ancora un giorno per rilassarci, resisti.."

Finale

Mi sveglio ma Arianna deve già essere uscita, controllo il cellulare, trovo un suo messaggio con una sua foto, un selfie del suo seno con scritto "se ti sbrighi possono essere tue". La raggiungo e mi accoglie con un sorriso bellissimo "buongiorno, dormito bene? Io benissimo"
"Io un po' meno, piuttosto agitato e appesantito sul basso ventre diciamo"
"Magari posso fare qualcosa per aiutarti più tardi, godiamoci il sole per ora". Sta provando nuovamente a gestire lei il gioco, glielo faccio credere, mi sdraio come dice lei e mi rilasso. Anche l'ultima giornata passa, per tutto il giorno Ari non ha fatto che stuzzicarmi, penso esploderò, ma anche lei è al limite, me lo ha ripetuto più volte. Ormai è tardo pomeriggio, così decidiamo di rientrare in stanza per prepararci per la sera. Sono stremato, il sole mi ha azzerato, mi butto sul letto. "Fabio vado a farmi una doccia, ok?" Tempo che me lo dice e si è già tolta la parte superiore del costume, ragazzi che spettacolo.. perfetto, sta su da solo, l'umidità del tessuto deve averle stimolato i capezzoli, sono turgidi, piccoli, leggermente esposti. Il seno sta su da solo. Con un movimento lento, fissandomi, si slaccia i lati dello slip, facendolo cadere a terra rimanendo nuda. Liscia, perfetta, senza un pelo. Il suo pube sembra seta, le labbra unite. Si accarezza leggermente e mi da le spalle, piegandosi a raccogliere il costume da terra, per poi entrare in doccia. In un lampo mi spoglio e la raggiungo prima che potesse entrare in doccia. La stringo a me, finalmente siamo nudi, a contatto, la faccio appoggiare quasi di prepotenza al mobile del lavandino e la bacio. La sua lingua si muove eccitata, un bacio profondo che scioglie finalmente tutte quelle voglie che avevamo. È seduta a gambe larghe sul mobile, le bacio il collo, il seno. Con una mano la cingo appena sopra il culo, con l'altra la spingo verso lo specchio, scendo sempre di più, fino ad avere la mia bocca tra le sue cosce. Niente più giochi, comincio a leccare lentamente e profondamente il suo clitoride, lei è eccitata come non mai, lo sento da quanto è bagnata e quanto ansima. Continuo a leccare, le sollevo entrambe le gambe e proseguo, è cosi liscia, non smetterei mai. Mi rialzo e sempre dalla stessa posizione Avvicino il mio glande, prima lo struscio un po', ormai è completamente fradicio di lei, lo faccio scivolare ancora un po' sul clitoride, ormai è mia preda, era quello che voleva, ha gli occhi chiusi, con le mani si stuzzica il seno e ansima sempre di più. Alla fine il mio cazzo scivola, letteralmente, al suo interno. È calda, avvolgente, perfettamente lubrificata. Inizio con movimenti lenti e profondi per poi aumentare il ritmo. Le gambe si allargano nuovamente e la prendo per i fianchi aumentando ancora di più. Lei con una mano mi prende dalla schiena e mi spinge verso di lei, vuole che vada ancora più in profondità. Con l'altra mano si massaggia il clitoride e geme, sempre più forte. Mi stacco e la giro dandomi le spalle, la cingo per i fianchi e faccio scivolare il mio cazzo dentro di lei nuovamente. Sta fremendo, la sento, continua a contrarsi e continuo. Se prima provava a trattenere i gemiti, ora si è completamente lasciata andare. Ora è lei a divincolarsi. Mi prende per il braccio e mi spinge sul letto. Afferra il mio cazzo con la mano e inizia a masturbarmi mentre lei fa lo stesso con se stessa. È sopra di me e continua con i suoi movimenti, lenti veloci, veloci lenti finché con un movimento di bacino deciso, mi fa nuovamente entrare dentro di lei, ora il gioco è in mano sua, si schiaccia su di me, ogni colpo e lento, profondo, sembra voglia sempre di più, fino ad aumentare il ritmo, sempre di più. Mi prende le mani e me le mette sui suoi seni, siamo sudati, eccitati e stiamo per esplodere, lei lo sa e dopo una forte contrazione che la costringe a stringere le cosce fino a stringermi il cazzo, mi dice con un filo di voce di alzarmi, vuole finire quello che ha cominciato al pub. Tempo di alzarmi ed è in ginocchio avanti a me, comincia a masturbarmi mentre con la lingua mi lecca le palle, prima una poi l'altra, fino ad avvolgere con le sue labbra la mia cappella, fino a scendere fino in fondo. Posso sentire la sua lingua riprendere quei lenti movimenti iniziati l'altra sera, ha ancora più voglia dell'ultima volta, lo sento dall'intensitá dei suoi movimenti, su e giù, continuamente, sempre più veloce, con sempre più saliva, ormai manca poco ed è lei stessa a prendermi la mano e a farmi masturbare davanti lei. " voglio che mi vieni in bocca, sul viso, ovunque.." una richiesta del genere non va che accontentata. Ho sentito un gran calore salire verso la punta della cappella, diverso dal solito, molto più intenso. Un primo getto le è colato sul viso, dalla guancia al mento, il secondo diritto in bocca facendola gemere nuovamente. Il terzo più scarso sul seno. Ora è li, che continua a giocare con il mio sperma con la sua lingua, fino a farne colare una parte sul seno e il rimanente ingoiandolo.. dopo pochi attimi di silenzio mi guarda e mi chiede candidamente " posso farmi una doccia ora?"

Questo è un racconto di fantasia misto realtà. Ho preso spunto da alcune situazioni realmente accadute, modificandole non troppo e romanzandole. Spero di non avervi annoiato! A presto, magari con un altro racconto!
 

strady3.0

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mi è piaciuto molto, ben scritto, sembra di essere li con voi.
bravo. speriamo di leggerti ancora.
postane altri.
 
OP
L

Luclic

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Vi ringrazio, purtroppo il tempo a disposizione è poco per scrivere qualcosa di decente, questo è stato scritto al volo dal cellulare. Prima o poi vi racconterò un paio di episodi di qualche anno fa!
 

jocken

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complimenti sopratutto se la parte vera del racconto , è quella nella quale riesci ad aspettare fino all'ultimo giorno per farci l'amore . bellissimo
++++++
 
OP
L

Luclic

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Quella era una delle parti vere. Scherzando una volta durante una delle solite uscite in compagnia le dissi: "mai dovessi provarci con te, ti faccio penare". Fa parte del gioco, del desiderio
 

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