Forums
Nuovi post
Blog
Modelle
VIP Italiane
Novità
Nuovi post
Nuovi media
Nuovi commenti ai media
Nuovi messaggi profilo
Ultime attività
Album
Nuovi media
Nuovi commenti
TrombAmica
Giochi
Tinder
TrombAnnunci
Escort
Trans
Massaggi
Coppie
Video
Amatoriale ITALIANO
Amatoriale Straniero
Pompini
V.I.P.
Pornostar Italiane
Pornostar Straniere
Sborrate in faccia
Camgirl
SexTape
Film porno
Aiutaci
CAM
Link
PornDude
Accedi
Registrati
Cosa c'è di nuovo
Nuovi post
Menu
Accedi
Registrati
Install the app
Install
Ciao Guest, clicca qui per scoprire come togliere la pubblicità da phica.net!
il sito è in testing, per favore segnalatemi se ci sono problemi:
Discussione ufficiale
Forums
Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
La cameriera ammiccante
JavaScript è disabilitato. Per un'esperienza migliore, abilitare JavaScript nel browser prima di procedere.
You are using an out of date browser. It may not display this or other websites correctly.
You should upgrade or use an
alternative browser
.
Rispondi alla discussione
Messaggio
<blockquote data-quote="Rosser" data-source="post: 20172624" data-attributes="member: 462142"><p>Come al solito, scrivo dopo secoli e secoli... scusatemi!</p><p>Allora... Come ho scritto, dopo l'incontro casuale con A., mi ha ricontattato e ci siamo rivisti, una sera che non lavorava, in un pub a metà strada tra casa mia e sua, un posto neutro, dove nessuno dei due avrebbe potuto trovare gente conosciuta e potevamo stare tranquilli.</p><p>Non sapevo assolutamente cosa volesse dirmi o fare, tanto che sono andato senza particolari aspettative o speranze.</p><p>Entro nel locale e vado al tavolo che avevo prenotato, un po' defilato e nascosto (non si sa mai! XD) ed ordino la mia prima birra.</p><p>Non aspetto tantissimo che mi arriva un suo messaggio (rigorosamente su messenger, maledetta!).</p><p>A: "Sto parcheggiando... 2 minuti e ci sono!"</p><p>E dopo 2 minuti la vedo entrare, con la sua solita aria sfavata e menefreghista, le mani nelle tasche dei pantaloncini larghi camo, scarpe da ginnastica e maglietta oversize dei Lakers, il tutto sottolineato dai suoi capelli biondi, corti e spettinati ad arte.</p><p>Non lo nego, avevo gli occhi a cuoricino e un'espressione da idiota sulle labbra, alzai la mano per farmi vedere e la guardai avvicinarsi a me.</p><p>Mi alzo dalla sedia appena arriva al tavolo e la saluto, abbracciandola e baciandole le guance per i classici 3 bacetti.</p><p>Solo che all'ultimo lei stessa devia sulle mie labbra e sento subito la sua lingua cercare la mia per danzarci insieme in un tempo che mi è sembrato infinito.</p><p>Ci sediamo ed anche lei ordina, sorridendomi e sistemandosi sulla sedia davanti a me.</p><p>Era strana, ci fu una buona decina di minuti di silenzio, codnito solo da qualche sorriso e sguardo, trillo dei telefoni e tentativi di conversazione.</p><p>Arrivata la birra, sia a me che a lei, la siuazione si sblocca, come se entrambi avessimo bisogno di qualcosa per partire, cosa mai successa, io perchè non sapevo cosa volesse, lei, penso, per l'imbarazzo.</p><p>Dal primo sorso partirono i primi convenevoli, i classici come stai, che combini, ci sei tornata al vecchio locale, roba classica insomma.</p><p>Poi lei si decise e poggiò le mani sul tavolo, sporgendosi appena e lasciandomi sbirciare nella scollatura, le sue tette libere si mostrarono subito e io sorrisi, mordendomi le labbra.</p><p>A: "Sei un maiale R.!" Scherzò scuotendo la testa "ma dobbiamo parlare, devo dirti una cosa... e secondo me è importante..."</p><p>Era appena arrossita e me ne accorsi, distolsi lo sguardo bevendo un altro sorso di birra e guardandola negli occhi.</p><p>R: "Dimmi tutto A... mi hai incuriosito col tuo messaggio e sinceramente non ho la minima idea di cosa tu voglia dirmi..."</p><p>Era vero... ero pieni di curiosità e voglia di saltarle addosso, ed ora che l'avevo davanti mi trattenevo a stento, specialmente dopo il bacio ed averle ancora una volta visto il seno dalla maglietta.</p><p>A: "Voglio dirti che quello che abbiamo fatto finora non è una cosa che faccio sempre... anzi.. non l'avevo mai fatto... no... non nel senso che non avevo mai scopato eh!"</p><p>E qua non sono riuscito a trattenere una risata, era imbarazzatissima e palesemente non sapeva come esprimere quello che voleva dire, siceramente era splendida e io mi stavo davvero perdendo nel suo barcamenarsi tra parole e gesti.</p><p>A: "Nel senso che non ho mai avuto queste scappatelle.. non so come definirle... queste botte e via... mai successo, ho sempre scopato col mio ragazzo o la mia ragazza... mai con qualcuno con cui non fossi insieme, men che mai con uno sposato..."</p><p>Qui avvampò, ritraendosi nella sedia e abbassando gli occhi, con le braccia conserte, era palesemente a disagio e mi dispiaceva.</p><p>R: "A. ascoltami... fai quello che ti fa stare bene... è innegabile che tu mi piaccia... cavolo, ti salterei addosso qua, ti bacerei fino allo sfinimento e giuro che non c'è giorno in cui non vorrei sentirti... ma devo e voglio limitarmi al sesso o a cose che non cmprendano lo stare insieme, l'hai detto anche te, sono sposato e beh, non voglio fare cazzate, sia per me che soprattutto per te. Non devo essere un peso, non voglio esserlo.. .decidi te... se vuoi smettiamo, se non vuoi, continuiamo a vederci qualche volta, io di sicuro non mi tiro indietro!"</p><p>Scosse la testa e si passò la mano tra i capelli, una visione, ai miei occhi, pardisiaca, tanto che dovetti risvegliarmi dalla trance in cui ero caduto.</p><p>A: "No... non hai capito... quello che volevo dirti è che non so come gestire questa cosa... che mi piaccia scopare con te è palese, sei il primo che mi ha attratta da subito, altrimenti non avrei fatto nulla.. anzi... quando siamo stati in macchina ho fatto la parte della stronza ma non volevo... è che ci tenevo a non passare per puttana..."</p><p>Un sorriso che mi ha lasciato senza fiato, tanto che le presi la man oper intrecciare le dita con le sue.</p><p>A: "Il problema è come andare avanti, te l'ho detto... non ci sono abituata... e non voglio mettermi con te o farti lasciare.. l'idea di fare l'amante mi eccita, e tanto..."</p><p>R: "Allora facciamolo... magari stavolta dammelo il tuo numero... così magari non rischio sempre con messenger... ma facciamolo... io non ho di certo nulla in contrario... ma a un patto... se ti senti male a stare in questa situazione o senti che qualcosa non va oppure anche solo trovi qualcuno, ne parliamo ok? niente sentimenti forti... iniziamo e guardiamo come va... ma niente routine!"</p><p>Dopo questo fiume di parole l'ho vista silenziosa ed assorta, almeno per 5 minuti interminabili, tanto che avevo paura di aver fatto una cazzata enorme.</p><p>A; "Ok... ci sto R... mi manca fumare con te... quello anche oltre a farmi prendere sul cofano di una macchina!"</p><p>Sboccata e diretta come sempre, abbiamo brindato con la poca birra rimasta e ne abbiamo ordinata un'altra, sempre chiaccherando tranquillamente come due amici di lunga data.</p><p>Ci alziamo per andare via e prendo il telefono, indicandoglielo per avere il numero.</p><p>R: "Ehi... stavolta posso averlo o mi rimandi su messenger come il solito.. l'hai visto che lì è un casino assurdo..."</p><p>A: cambiò espressione, guardandomi da capo a piedi, mangiandomi con gli occhi e sorridendo ancora a mezza bocca.</p><p>A: "Mi verrebbe da dire che devi guadagnartelo... Non posso certo darti dati sensibili così, senza pensarci!"</p><p>Chissà come l'ho ottenuto....</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Rosser, post: 20172624, member: 462142"] Come al solito, scrivo dopo secoli e secoli... scusatemi! Allora... Come ho scritto, dopo l'incontro casuale con A., mi ha ricontattato e ci siamo rivisti, una sera che non lavorava, in un pub a metà strada tra casa mia e sua, un posto neutro, dove nessuno dei due avrebbe potuto trovare gente conosciuta e potevamo stare tranquilli. Non sapevo assolutamente cosa volesse dirmi o fare, tanto che sono andato senza particolari aspettative o speranze. Entro nel locale e vado al tavolo che avevo prenotato, un po' defilato e nascosto (non si sa mai! XD) ed ordino la mia prima birra. Non aspetto tantissimo che mi arriva un suo messaggio (rigorosamente su messenger, maledetta!). A: "Sto parcheggiando... 2 minuti e ci sono!" E dopo 2 minuti la vedo entrare, con la sua solita aria sfavata e menefreghista, le mani nelle tasche dei pantaloncini larghi camo, scarpe da ginnastica e maglietta oversize dei Lakers, il tutto sottolineato dai suoi capelli biondi, corti e spettinati ad arte. Non lo nego, avevo gli occhi a cuoricino e un'espressione da idiota sulle labbra, alzai la mano per farmi vedere e la guardai avvicinarsi a me. Mi alzo dalla sedia appena arriva al tavolo e la saluto, abbracciandola e baciandole le guance per i classici 3 bacetti. Solo che all'ultimo lei stessa devia sulle mie labbra e sento subito la sua lingua cercare la mia per danzarci insieme in un tempo che mi è sembrato infinito. Ci sediamo ed anche lei ordina, sorridendomi e sistemandosi sulla sedia davanti a me. Era strana, ci fu una buona decina di minuti di silenzio, codnito solo da qualche sorriso e sguardo, trillo dei telefoni e tentativi di conversazione. Arrivata la birra, sia a me che a lei, la siuazione si sblocca, come se entrambi avessimo bisogno di qualcosa per partire, cosa mai successa, io perchè non sapevo cosa volesse, lei, penso, per l'imbarazzo. Dal primo sorso partirono i primi convenevoli, i classici come stai, che combini, ci sei tornata al vecchio locale, roba classica insomma. Poi lei si decise e poggiò le mani sul tavolo, sporgendosi appena e lasciandomi sbirciare nella scollatura, le sue tette libere si mostrarono subito e io sorrisi, mordendomi le labbra. A: "Sei un maiale R.!" Scherzò scuotendo la testa "ma dobbiamo parlare, devo dirti una cosa... e secondo me è importante..." Era appena arrossita e me ne accorsi, distolsi lo sguardo bevendo un altro sorso di birra e guardandola negli occhi. R: "Dimmi tutto A... mi hai incuriosito col tuo messaggio e sinceramente non ho la minima idea di cosa tu voglia dirmi..." Era vero... ero pieni di curiosità e voglia di saltarle addosso, ed ora che l'avevo davanti mi trattenevo a stento, specialmente dopo il bacio ed averle ancora una volta visto il seno dalla maglietta. A: "Voglio dirti che quello che abbiamo fatto finora non è una cosa che faccio sempre... anzi.. non l'avevo mai fatto... no... non nel senso che non avevo mai scopato eh!" E qua non sono riuscito a trattenere una risata, era imbarazzatissima e palesemente non sapeva come esprimere quello che voleva dire, siceramente era splendida e io mi stavo davvero perdendo nel suo barcamenarsi tra parole e gesti. A: "Nel senso che non ho mai avuto queste scappatelle.. non so come definirle... queste botte e via... mai successo, ho sempre scopato col mio ragazzo o la mia ragazza... mai con qualcuno con cui non fossi insieme, men che mai con uno sposato..." Qui avvampò, ritraendosi nella sedia e abbassando gli occhi, con le braccia conserte, era palesemente a disagio e mi dispiaceva. R: "A. ascoltami... fai quello che ti fa stare bene... è innegabile che tu mi piaccia... cavolo, ti salterei addosso qua, ti bacerei fino allo sfinimento e giuro che non c'è giorno in cui non vorrei sentirti... ma devo e voglio limitarmi al sesso o a cose che non cmprendano lo stare insieme, l'hai detto anche te, sono sposato e beh, non voglio fare cazzate, sia per me che soprattutto per te. Non devo essere un peso, non voglio esserlo.. .decidi te... se vuoi smettiamo, se non vuoi, continuiamo a vederci qualche volta, io di sicuro non mi tiro indietro!" Scosse la testa e si passò la mano tra i capelli, una visione, ai miei occhi, pardisiaca, tanto che dovetti risvegliarmi dalla trance in cui ero caduto. A: "No... non hai capito... quello che volevo dirti è che non so come gestire questa cosa... che mi piaccia scopare con te è palese, sei il primo che mi ha attratta da subito, altrimenti non avrei fatto nulla.. anzi... quando siamo stati in macchina ho fatto la parte della stronza ma non volevo... è che ci tenevo a non passare per puttana..." Un sorriso che mi ha lasciato senza fiato, tanto che le presi la man oper intrecciare le dita con le sue. A: "Il problema è come andare avanti, te l'ho detto... non ci sono abituata... e non voglio mettermi con te o farti lasciare.. l'idea di fare l'amante mi eccita, e tanto..." R: "Allora facciamolo... magari stavolta dammelo il tuo numero... così magari non rischio sempre con messenger... ma facciamolo... io non ho di certo nulla in contrario... ma a un patto... se ti senti male a stare in questa situazione o senti che qualcosa non va oppure anche solo trovi qualcuno, ne parliamo ok? niente sentimenti forti... iniziamo e guardiamo come va... ma niente routine!" Dopo questo fiume di parole l'ho vista silenziosa ed assorta, almeno per 5 minuti interminabili, tanto che avevo paura di aver fatto una cazzata enorme. A; "Ok... ci sto R... mi manca fumare con te... quello anche oltre a farmi prendere sul cofano di una macchina!" Sboccata e diretta come sempre, abbiamo brindato con la poca birra rimasta e ne abbiamo ordinata un'altra, sempre chiaccherando tranquillamente come due amici di lunga data. Ci alziamo per andare via e prendo il telefono, indicandoglielo per avere il numero. R: "Ehi... stavolta posso averlo o mi rimandi su messenger come il solito.. l'hai visto che lì è un casino assurdo..." A: cambiò espressione, guardandomi da capo a piedi, mangiandomi con gli occhi e sorridendo ancora a mezza bocca. A: "Mi verrebbe da dire che devi guadagnartelo... Non posso certo darti dati sensibili così, senza pensarci!" Chissà come l'ho ottenuto.... [/QUOTE]
Inserisci quotes...
Verifica
Invia risposta
Forums
Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
La cameriera ammiccante
Attenzione! Phica è un sito per ADULTI, con contenuti sessualmente espliciti!
Per utilizzare Phica devi essere maggiorenne e accettare i cookie.
Se non hai 18+ o non vuoi accettare i cookie, premi Exit.
18+
❌ Exit
Ottieni di più...
Top
Bottom