Esperienza reale La madre di Federica

Dopo cena, anche io e Fede andammo e letto. Ero ancora eccitatissimo per quel gioco che io e la Sig.ra Flora avevamo fatto di nascosto a tavola. Avevo una voglia matta di venire ma, ahimè, Fede era ancora in fase mestruale e tra l’altro la mia testa era tutta rivolta a sua madre nella stanza accanto. Con una mano nelle mutande mi toccavo pensando proprio a Lei e di dormire non vi era proprio verso. Dopo una buona oretta, sentii il respiro di Fede che si fece più profondo facendomi capire che era caduta tra le braccia di Morfeo. Era quello il momento in cui avrei potuto approfittare. Quatto quatto scesi dal letto e senza neanche indossare le pantofole, per cercare di fare meno rumore possibile, lasciai la nostra stanza. Mi diressi in punta di piedi dietro la porta della Sig.ra Flora, era semi aperta e potevo notare benissimo la sua figura adagiata sul letto. Quella notte c’era un caldo davvero umido e Lei, con mio grande piacere, non indossava il reggiseno. Tirai subito fuori il cazzo e iniziai a segarlo con foga fissando gli occhi su quelle tette stupende. Non so perché ma era come se una forza mi spingesse ad entrare…così feci, pian piano mi avvicinai alla testiera del letto sempre continuando a menarmelo. Era bellissima e il suo volto sereno poggiato sul cuscino faceva quasi tenerezza, aveva le labbra un po’ aperte e lì davanti senza neanche pensarci troppo avvicinai il glande iniziando ad accarezzarle la guancia. Non si mosse neanche, aveva un sonno profondo e quindi il mio essere porco prese ancor più piede. Puntai il cazzo direttamente in bocca questa volta e con una spinta abbastanza dolce vi entrai praticamente dentro. Si svegliò di soprassalto e sbarrando gli occhi, istintivamente per la paura, si tirò indietro…ma io non le detti alcuna possibilità di farlo portando una mano dietro la sua testa e tenendola con forza sul mio cazzo. Con l’altra mano le presi una mammella e iniziai a massaggiarla sussurrandole: “Si dai Flora pompamelo tutto”, immediatamente si rese conto della situazione e senza battere ciglio mi rispose: “Si Luca sono tutta tua, sbattimelo in gola dai”. Lasciai subito la tetta e con entrambe le mani sulla sua testa, come se fosse una figa, iniziai a scoparle la bocca con violenza. Potevo sentire chiaramente i suoi lamenti simili a dei conati dato che il mio cazzo le entrava tutto fino alle palle, e fiotti di saliva venivano giù dai lati delle sue labbra. Era davvero una porca stratosferica ed io sentivo il mio cazzo pulsare ed il mio seme veniva sempre più su, anche se, avevo paura di affogarla…ma ancora una volta fu lei a darmi il via libera e staccandosi un attimo mi disse: “dai Luca sborrami in gola, la voglio fino all’ultima goccia”, a quelle parole persi ogni freno inibitorio e con una spinta decisa le inondai la bocca di sborra. Non si staccò un attimo e ingoiò tutto pulendomi il cazzo dalle palle fino al glande e mentre lo faceva mi fissava dritto negli occhi ansimando di piacere. “Ora fila a letto porco” mi disse sorridendo dandomi uno schiaffetto sul sedere. Ero davvero stremato dal piacere tanto che le gambe mi tremavano un po’, tornai a letto e ormai appagato del mio piacere, sprofondai in un sonno che fino a mezz’ora prima non avrei mai neanche lontanamente immaginato.

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Dopo cena, anche io e Fede andammo e letto. Ero ancora eccitatissimo per quel gioco che io e la Sig.ra Flora avevamo fatto di nascosto a tavola. Avevo una voglia matta di venire ma, ahimè, Fede era ancora in fase mestruale e tra l’altro la mia testa era tutta rivolta a sua madre nella stanza accanto. Con una mano nelle mutande mi toccavo pensando proprio a Lei e di dormire non vi era proprio verso. Dopo una buona oretta, sentii il respiro di Fede che si fece più profondo facendomi capire che era caduta tra le braccia di Morfeo. Era quello il momento in cui avrei potuto approfittare. Quatto quatto scesi dal letto e senza neanche indossare le pantofole, per cercare di fare meno rumore possibile, lasciai la nostra stanza. Mi diressi in punta di piedi dietro la porta della Sig.ra Flora, era semi aperta e potevo notare benissimo la sua figura adagiata sul letto. Quella notte c’era un caldo davvero umido e Lei, con mio grande piacere, non indossava il reggiseno. Tirai subito fuori il cazzo e iniziai a segarlo con foga fissando gli occhi su quelle tette stupende. Non so perché ma era come se una forza mi spingesse ad entrare…così feci, pian piano mi avvicinai alla testiera del letto sempre continuando a menarmelo. Era bellissima e il suo volto sereno poggiato sul cuscino faceva quasi tenerezza, aveva le labbra un po’ aperte e lì davanti senza neanche pensarci troppo avvicinai il glande iniziando ad accarezzarle la guancia. Non si mosse neanche, aveva un sonno profondo e quindi il mio essere porco prese ancor più piede. Puntai il cazzo direttamente in bocca questa volta e con una spinta abbastanza dolce vi entrai praticamente dentro. Si svegliò di soprassalto e sbarrando gli occhi, istintivamente per la paura, si tirò indietro…ma io non le detti alcuna possibilità di farlo portando una mano dietro la sua testa e tenendola con forza sul mio cazzo. Con l’altra mano le presi una mammella e iniziai a massaggiarla sussurrandole: “Si dai Flora pompamelo tutto”, immediatamente si rese conto della situazione e senza battere ciglio mi rispose: “Si Luca sono tutta tua, sbattimelo in gola dai”. Lasciai subito la tetta e con entrambe le mani sulla sua testa, come se fosse una figa, iniziai a scoparle la bocca con violenza. Potevo sentire chiaramente i suoi lamenti simili a dei conati dato che il mio cazzo le entrava tutto fino alle palle, e fiotti di saliva venivano giù dai lati delle sue labbra. Era davvero una porca stratosferica ed io sentivo il mio cazzo pulsare ed il mio seme veniva sempre più su, anche se, avevo paura di affogarla…ma ancora una volta fu lei a darmi il via libera e staccandosi un attimo mi disse: “dai Luca sborrami in gola, la voglio fino all’ultima goccia”, a quelle parole persi ogni freno inibitorio e con una spinta decisa le inondai la bocca di sborra. Non si staccò un attimo e ingoiò tutto pulendomi il cazzo dalle palle fino al glande e mentre lo faceva mi fissava dritto negli occhi ansimando di piacere. “Ora fila a letto porco” mi disse sorridendo dandomi uno schiaffetto sul sedere. Ero davvero stremato dal piacere tanto che le gambe mi tremavano un po’, tornai a letto e ormai appagato del mio piacere, sprofondai in un sonno che fino a mezz’ora prima non avrei mai neanche lontanamente immaginato.

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egoista che non sei altro neanche una leccata di fica , neanche un ditalino, ma che ti fa senso mettere le mani in metto alle cosce della mamma di Federica ? :sisi: :sisi: 😂 😂 😂 😂 :love::love::love:
 
Dopo cena, anche io e Fede andammo e letto. Ero ancora eccitatissimo per quel gioco che io e la Sig.ra Flora avevamo fatto di nascosto a tavola. Avevo una voglia matta di venire ma, ahimè, Fede era ancora in fase mestruale e tra l’altro la mia testa era tutta rivolta a sua madre nella stanza accanto. Con una mano nelle mutande mi toccavo pensando proprio a Lei e di dormire non vi era proprio verso. Dopo una buona oretta, sentii il respiro di Fede che si fece più profondo facendomi capire che era caduta tra le braccia di Morfeo. Era quello il momento in cui avrei potuto approfittare. Quatto quatto scesi dal letto e senza neanche indossare le pantofole, per cercare di fare meno rumore possibile, lasciai la nostra stanza. Mi diressi in punta di piedi dietro la porta della Sig.ra Flora, era semi aperta e potevo notare benissimo la sua figura adagiata sul letto. Quella notte c’era un caldo davvero umido e Lei, con mio grande piacere, non indossava il reggiseno. Tirai subito fuori il cazzo e iniziai a segarlo con foga fissando gli occhi su quelle tette stupende. Non so perché ma era come se una forza mi spingesse ad entrare…così feci, pian piano mi avvicinai alla testiera del letto sempre continuando a menarmelo. Era bellissima e il suo volto sereno poggiato sul cuscino faceva quasi tenerezza, aveva le labbra un po’ aperte e lì davanti senza neanche pensarci troppo avvicinai il glande iniziando ad accarezzarle la guancia. Non si mosse neanche, aveva un sonno profondo e quindi il mio essere porco prese ancor più piede. Puntai il cazzo direttamente in bocca questa volta e con una spinta abbastanza dolce vi entrai praticamente dentro. Si svegliò di soprassalto e sbarrando gli occhi, istintivamente per la paura, si tirò indietro…ma io non le detti alcuna possibilità di farlo portando una mano dietro la sua testa e tenendola con forza sul mio cazzo. Con l’altra mano le presi una mammella e iniziai a massaggiarla sussurrandole: “Si dai Flora pompamelo tutto”, immediatamente si rese conto della situazione e senza battere ciglio mi rispose: “Si Luca sono tutta tua, sbattimelo in gola dai”. Lasciai subito la tetta e con entrambe le mani sulla sua testa, come se fosse una figa, iniziai a scoparle la bocca con violenza. Potevo sentire chiaramente i suoi lamenti simili a dei conati dato che il mio cazzo le entrava tutto fino alle palle, e fiotti di saliva venivano giù dai lati delle sue labbra. Era davvero una porca stratosferica ed io sentivo il mio cazzo pulsare ed il mio seme veniva sempre più su, anche se, avevo paura di affogarla…ma ancora una volta fu lei a darmi il via libera e staccandosi un attimo mi disse: “dai Luca sborrami in gola, la voglio fino all’ultima goccia”, a quelle parole persi ogni freno inibitorio e con una spinta decisa le inondai la bocca di sborra. Non si staccò un attimo e ingoiò tutto pulendomi il cazzo dalle palle fino al glande e mentre lo faceva mi fissava dritto negli occhi ansimando di piacere. “Ora fila a letto porco” mi disse sorridendo dandomi uno schiaffetto sul sedere. Ero davvero stremato dal piacere tanto che le gambe mi tremavano un po’, tornai a letto e ormai appagato del mio piacere, sprofondai in un sonno che fino a mezz’ora prima non avrei mai neanche lontanamente immaginato.

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Quanto mi fa sborrare quella maiala della Sig.ra Flora!! 😍😍😍
 
Dopo alcuni giorni passati con la Sig.ra Flora e sua figlia alla casa al mare, una mattina ebbi una furibonda lite con Fede che mi accusava di essere assente da un po’ di tempo, che non le davo più attenzioni e che si era palesemente accorta che da un pezzo non avevo occhi che per sua madre. Mi mandò letteralmente a quel paese e uscì di casa sbattendo la porta. Sua mamma non c’era, era scesa presto in spiaggia quella mattina. Non potevo restarmene lì impalato, la rincorsi bloccandola nel giardino antistante la loro casa e la abbracciai forte. Non potevo assolutamente lasciare che pensasse più a male di quanto già avesse fatto e così, mentre la stringevo a me, la implorai più volte di scusarmi promettendole che sarei stato molto più presente. Da Donna qual’era ovviamente se la tirò un po’ ma con mia sorpresa anziché uscire, tornò indietro tirandomi con sé dalla mia maglia. Entrati in casa mi disse: “Siamo soli Luca, dimostrami che mi ami”, si sdraiò sul tavolo reggendosi sui gomiti, spostò con la mano destra gli slip sul lato sinistro delle grandi labbra e fissandomi negli occhi mi disse: “Leccamela tutta”…beh non era la Sig.ra Flora, ma come avrei mai potuto rifiutare quell’invito? In un attimo mi inginocchiai e mi tuffai nella sua fregna già sbrodolante, le leccavo con cura le piccole labbra soffermandomi maggiormente sul clitoride che pulsava dall’eccitazione, probabilmente il fatto di aver prima litigato e poi esserci riappacificati la rese più porca che mai infatti urlava di piacere dicendomi: “Siii così dai che mi piace, infilami anche un dito in culo amore, daiiii voglio venireee”…. Wow, pensai tra me e me degna figlia d’arte! Non ci pensai un attimo, mentre le leccavo la figa le piantai un dito in culo facendogli fare su e giù velocemente, lei stava impazzendo letteralmente: “Siiii vengoooooo” e in quel preciso momento scoprii che Fede aveva il dono dello squirt, mi inondò la faccia del suo umore vagginale…ero estasiato, mi si aprì un mondo, quella dolce ragazza che fino ad allora avevo un po’ trascurato per via della madre, era altrettanto valida e ci sapeva davvero fare. Sarebbe stato il massimo averle entrambe per me, ma in realtà ce le avevo già ed il bello era che Fede non sapeva di quanto ci era già stato tra me e sua madre, tutto questo rendeva la cosa davvero eccitante. Ancora con il suo squirt in faccia e sulla mia lingua la presi dal collo e cominciai a limonarla con vigore, facendole sentire il mio cazzo, ormai durissimo, sulla sua patata. Era infoiata, mi abbassò la mutanda e se lo puntò sulla sua figa che essendo bagnatissima, lo fece scivolare dentro in un baleno. Era caldissima la sua figa e a differenza di quella della Sig.ra Flora era stretta e non ancora usurata, sentivo un piacere diverso e i ai miei colpi ben assestati sentivo la mia sborra salire freneticamente, rallentavo un po’ per non venire subito e poi riprendevo con veemenza. La scopai duramente pensando anche alla madre e alle sue tettone, non ce la facevo più, uscii il cazzo e con una sega sparai uno schizzo così forte che le arrivò sul viso, facendole esclamare: “Aaah si vieni amore che porco che sei”. Ormai esausto la abbracciai forte dicendole: “Ti amo Fede”…mi sorrise rispondendomi: “ anche io amore”, facemmo la doccia insieme e poi come se niente fosse ce ne andammo al mare, fu un inizio di giornata davvero spettacolare, la mia Fede era finalmente disinibita e come la madre aveva davvero qualcosa di arrapante fuori dal normale.

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Dopo alcuni giorni passati con la Sig.ra Flora e sua figlia alla casa al mare, una mattina ebbi una furibonda lite con Fede che mi accusava di essere assente da un po’ di tempo, che non le davo più attenzioni e che si era palesemente accorta che da un pezzo non avevo occhi che per sua madre. Mi mandò letteralmente a quel paese e uscì di casa sbattendo la porta. Sua mamma non c’era, era scesa presto in spiaggia quella mattina. Non potevo restarmene lì impalato, la rincorsi bloccandola nel giardino antistante la loro casa e la abbracciai forte. Non potevo assolutamente lasciare che pensasse più a male di quanto già avesse fatto e così, mentre la stringevo a me, la implorai più volte di scusarmi promettendole che sarei stato molto più presente. Da Donna qual’era ovviamente se la tirò un po’ ma con mia sorpresa anziché uscire, tornò indietro tirandomi con sé dalla mia maglia. Entrati in casa mi disse: “Siamo soli Luca, dimostrami che mi ami”, si sdraiò sul tavolo reggendosi sui gomiti, spostò con la mano destra gli slip sul lato sinistro delle grandi labbra e fissandomi negli occhi mi disse: “Leccamela tutta”…beh non era la Sig.ra Flora, ma come avrei mai potuto rifiutare quell’invito? In un attimo mi inginocchiai e mi tuffai nella sua fregna già sbrodolante, le leccavo con cura le piccole labbra soffermandomi maggiormente sul clitoride che pulsava dall’eccitazione, probabilmente il fatto di aver prima litigato e poi esserci riappacificati la rese più porca che mai infatti urlava di piacere dicendomi: “Siii così dai che mi piace, infilami anche un dito in culo amore, daiiii voglio venireee”…. Wow, pensai tra me e me degna figlia d’arte! Non ci pensai un attimo, mentre le leccavo la figa le piantai un dito in culo facendogli fare su e giù velocemente, lei stava impazzendo letteralmente: “Siiii vengoooooo” e in quel preciso momento scoprii che Fede aveva il dono dello squirt, mi inondò la faccia del suo umore vagginale…ero estasiato, mi si aprì un mondo, quella dolce ragazza che fino ad allora avevo un po’ trascurato per via della madre, era altrettanto valida e ci sapeva davvero fare. Sarebbe stato il massimo averle entrambe per me, ma in realtà ce le avevo già ed il bello era che Fede non sapeva di quanto ci era già stato tra me e sua madre, tutto questo rendeva la cosa davvero eccitante. Ancora con il suo squirt in faccia e sulla mia lingua la presi dal collo e cominciai a limonarla con vigore, facendole sentire il mio cazzo, ormai durissimo, sulla sua patata. Era infoiata, mi abbassò la mutanda e se lo puntò sulla sua figa che essendo bagnatissima, lo fece scivolare dentro in un baleno. Era caldissima la sua figa e a differenza di quella della Sig.ra Flora era stretta e non ancora usurata, sentivo un piacere diverso e i ai miei colpi ben assestati sentivo la mia sborra salire freneticamente, rallentavo un po’ per non venire subito e poi riprendevo con veemenza. La scopai duramente pensando anche alla madre e alle sue tettone, non ce la facevo più, uscii il cazzo e con una sega sparai uno schizzo così forte che le arrivò sul viso, facendole esclamare: “Aaah si vieni amore che porco che sei”. Ormai esausto la abbracciai forte dicendole: “Ti amo Fede”…mi sorrise rispondendomi: “ anche io amore”, facemmo la doccia insieme e poi come se niente fosse ce ne andammo al mare, fu un inizio di giornata davvero spettacolare, la mia Fede era finalmente disinibita e come la madre aveva davvero qualcosa di arrapante fuori dal normale.

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Sarebbe un sogno leggere di un'orgia!! 😍😍😍
 
Dopo alcuni giorni passati con la Sig.ra Flora e sua figlia alla casa al mare, una mattina ebbi una furibonda lite con Fede che mi accusava di essere assente da un po’ di tempo, che non le davo più attenzioni e che si era palesemente accorta che da un pezzo non avevo occhi che per sua madre. Mi mandò letteralmente a quel paese e uscì di casa sbattendo la porta. Sua mamma non c’era, era scesa presto in spiaggia quella mattina. Non potevo restarmene lì impalato, la rincorsi bloccandola nel giardino antistante la loro casa e la abbracciai forte. Non potevo assolutamente lasciare che pensasse più a male di quanto già avesse fatto e così, mentre la stringevo a me, la implorai più volte di scusarmi promettendole che sarei stato molto più presente. Da Donna qual’era ovviamente se la tirò un po’ ma con mia sorpresa anziché uscire, tornò indietro tirandomi con sé dalla mia maglia. Entrati in casa mi disse: “Siamo soli Luca, dimostrami che mi ami”, si sdraiò sul tavolo reggendosi sui gomiti, spostò con la mano destra gli slip sul lato sinistro delle grandi labbra e fissandomi negli occhi mi disse: “Leccamela tutta”…beh non era la Sig.ra Flora, ma come avrei mai potuto rifiutare quell’invito? In un attimo mi inginocchiai e mi tuffai nella sua fregna già sbrodolante, le leccavo con cura le piccole labbra soffermandomi maggiormente sul clitoride che pulsava dall’eccitazione, probabilmente il fatto di aver prima litigato e poi esserci riappacificati la rese più porca che mai infatti urlava di piacere dicendomi: “Siii così dai che mi piace, infilami anche un dito in culo amore, daiiii voglio venireee”…. Wow, pensai tra me e me degna figlia d’arte! Non ci pensai un attimo, mentre le leccavo la figa le piantai un dito in culo facendogli fare su e giù velocemente, lei stava impazzendo letteralmente: “Siiii vengoooooo” e in quel preciso momento scoprii che Fede aveva il dono dello squirt, mi inondò la faccia del suo umore vagginale…ero estasiato, mi si aprì un mondo, quella dolce ragazza che fino ad allora avevo un po’ trascurato per via della madre, era altrettanto valida e ci sapeva davvero fare. Sarebbe stato il massimo averle entrambe per me, ma in realtà ce le avevo già ed il bello era che Fede non sapeva di quanto ci era già stato tra me e sua madre, tutto questo rendeva la cosa davvero eccitante. Ancora con il suo squirt in faccia e sulla mia lingua la presi dal collo e cominciai a limonarla con vigore, facendole sentire il mio cazzo, ormai durissimo, sulla sua patata. Era infoiata, mi abbassò la mutanda e se lo puntò sulla sua figa che essendo bagnatissima, lo fece scivolare dentro in un baleno. Era caldissima la sua figa e a differenza di quella della Sig.ra Flora era stretta e non ancora usurata, sentivo un piacere diverso e i ai miei colpi ben assestati sentivo la mia sborra salire freneticamente, rallentavo un po’ per non venire subito e poi riprendevo con veemenza. La scopai duramente pensando anche alla madre e alle sue tettone, non ce la facevo più, uscii il cazzo e con una sega sparai uno schizzo così forte che le arrivò sul viso, facendole esclamare: “Aaah si vieni amore che porco che sei”. Ormai esausto la abbracciai forte dicendole: “Ti amo Fede”…mi sorrise rispondendomi: “ anche io amore”, facemmo la doccia insieme e poi come se niente fosse ce ne andammo al mare, fu un inizio di giornata davvero spettacolare, la mia Fede era finalmente disinibita e come la madre aveva davvero qualcosa di arrapante fuori dal normale.

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Beato te
 
Una bella storia arrapante e da lunghe seghe, che si fa leggere molto bene. Lascio un piccolo appunto dopo averla letta fino ad ora. Unico neo, se così si può dire, è l'età del protagonista: 14 anni! Se chi ha scritto gli avesse dato una età di almeno 17 anni e non gli avesse fatto frequentare la scuola media, ma una scuola superiore, tutta la storia poteva essere più credibile. Ma questo ragazzino di 14 anni nelle vesti di Rocco Siffredi, viene difficile immaginarlo. Però...tutto può essere! 😃 😜
 
Il problema è che non abbiamo a che fare con LO scemo di turno, ma con tutta comunità terapeutica in libera uscita...
Si purtroppo da molto tempo c e questa cosa io l hp sempre detto uno impiega del tempo a scrivere se non piace va oltre e in ogni caso se una cosa non piace che ci può benissimo stare c'è modo e modo di dire le cose
[automerge]1674291337[/automerge]
Il problema è che non abbiamo a che fare con LO scemo di turno, ma con tutta comunità terapeutica in libera uscita...
Si purtroppo da molto tempo c e questa cosa io l hp sempre detto uno impiega del tempo a scrivere se non piace va oltre e in ogni caso se una cosa non piace che ci può benissimo stare c'è modo e modo di dire le cose
 
Si purtroppo da molto tempo c e questa cosa io l hp sempre detto uno impiega del tempo a scrivere se non piace va oltre e in ogni caso se una cosa non piace che ci può benissimo stare c'è modo e modo di dire le cose
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Si purtroppo da molto tempo c e questa cosa io l hp sempre detto uno impiega del tempo a scrivere se non piace va oltre e in ogni caso se una cosa non piace che ci può benissimo stare c'è modo e modo di dire le cose
ma come !!!??!! stacchi "così de botto senza senso" [cit boris] ????
una fine ci vuole !!
 
Renditi conto che, in questo specifico caso, stai pensando di leggere una "storia vera" su un ragazzetto di 14 anni adescato da una pedofila.
Trai le tue conclusioni.
Il problema è sempre lo stesso, una presa di posizione mentale condizionata da un inutile tag "esperienza reale"
Credo che chiunque sano di mente abbia le facoltà cognitive per capire che è tutto ciò reale non è, ma a che pro commentare con l'intento di demolire l'autore? Ragionaci su un attimino, se non ci fosse stato alcun tag, avresti commentato ugualmente? Ti rispondo io, al 99% no perchè saresti partito dal presupposto che la storia possa essere stata inventata, rimanendo con il beneficio del dubbio se potesse esserci o meno un fondo di verità.
Il mio consiglio a tutti coloro che si vogliono cimentare nella scrittura di racconti in questa sezione è di mettere sempre entrambi i tag visto che il phicamaster non ne vuole sapere di rimuoverli, almeno così si evitano commenti inutili che portano il thread offtopic e fanno perdere all'autore la voglia di continuare a scrivere.
 
Il problema è sempre lo stesso, una presa di posizione mentale condizionata da un inutile tag "esperienza reale"
Credo che chiunque sano di mente abbia le facoltà cognitive per capire che è tutto ciò reale non è, ma a che pro commentare con l'intento di demolire l'autore? Ragionaci su un attimino, se non ci fosse stato alcun tag, avresti commentato ugualmente? Ti rispondo io, al 99% no perchè saresti partito dal presupposto che la storia possa essere stata inventata, rimanendo con il beneficio del dubbio se potesse esserci o meno un fondo di verità.
Il mio consiglio a tutti coloro che si vogliono cimentare nella scrittura di racconti in questa sezione è di mettere sempre entrambi i tag visto che il phicamaster non ne vuole sapere di rimuoverli, almeno così si evitano commenti inutili che portano il thread offtopic e fanno perdere all'autore la voglia di continuare a scrivere.
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Mi scuso innazitutto per l'assenza prolungata e per non aver concluso il mio racconto, lo faccio oggi sperando che a qualcuno torni in mente questa storia degna di avere anche una conclusione. A presto. E grazie per avermi letto.

Dopo quella mattina Io e Fede eravamo inseparabili, forse quei momenti di eccitazione mi avevano portato ad essere meno distaccato da Lei e quindi, come piccioncini non ci staccavamo più un attimo soprattutto di notte. Notai però che di lì a qualche giorno la Sig.ra Flora mostrava un chiaro atteggiamento di gelosia misto a risentimento, dovuto sicuramente al fatto che con Lei non vi erano state più effusioni, benché quando la vedessi in costume il mio cazzo subito si svegliava dal torpore.
Con gran dispiacere constatai che non mi rivolgeva quasi più la parola né mi guardava negli occhi. Tutto ciò mi faceva stare male ma non potevo tradire la fiducia riacquistata di Fede. Quel giorno, verso le 17 la vidi su una scala intenta a sistemare delle cose in un ripostiglio…aveva un vestitino cortissimo che lasciava scoperto mezzo culo e dalle bredelle usurate dal tempo si scorgevano chiare le sua mammelle libere che seguivano i movimenti del suo corpo. In due secondi mi tornarono in mente tutte le porcate che avevamo fatto insieme e avvicinandomi di soppiatto, approfittando che Fede stesse in camera sua a riposarsi, mi fiondai col viso tra le sue chiappe sode cingendole le gambe da dietro. Ebbe un brivido e sobbalzò non sentendomi arrivare e aggiunse bisbigliando: “ah bene, ti sei ricordato che esisto. E’ così che mi tratti dopo tutto quel che ti ho fatto? Dimmelo che sono un giocattolo allora”. Non le risposi, non sapevo che dire, in fondo aveva pienamente ragione non potevo darle torto, pensai che la cosa migliore fosse quella di scostarle la mutanda e aprendo con le mani le sue natiche iniziare a leccarle la figa. E così feci. La sentii sciogliersi immediatamente, afferrò la mia testa e la spinse con forza facendo arrivare la mia lingua in posti mai esplorati prima. “Aaaah quanto mi sei mancato Luca, dai non resisto, scopami come una troia!”. A quelle parole il mio cazzo già durissimo venne fuori da solo dai boxer, e restando sulla scala la presi da dietro in piedi dandole dei colpi così forti che la fecero gridare di piacere, per non farci sentire da Fede le portai subito le mani alla bocca tappandogliela mentre continuavo a scoparla con ritmo incalzante. Ero ebbro di piacere , stavo per venire… “voglio venirti dentro Flora”, “No Luca sei pazzo, sborrami addosso dai”. Sfilai il cazzo che pulsava sentendo la sborra salire e le arrivai su tutta la schiena. Fu un momento incredibile che però mai avrei immaginato stesse per concludersi nel peggiore dei modi. Mentre ero intento a ripulirmi, con la coda dell’occhio vidi un’ombra palesarsi sull’uscio della porta. Cazzo! Pensai tra me e me, è finita. Il vero problema però non lo avevo ancora messo a fuoco, perché contrariamente a quel che pensavo non era Fede bensì suo padre che, di ritorno dalla missione, senza dire nulla a nessuno pensava di aver fatto a tutti una sorpresa. E invece la sorpresa l’aveva avuta proprio lui. “Ma che cazzo fai lurida troia!” gridò con tono perentorio sferrandole un ceffone che la fece cadere a terra in lacrime… “E tu moccioso del cazzo ora sei morto!” mi assestò un pugno che per fortuna sfiorai a stento…non potevo far altro che correre e tanto anche. Mentre fuggivo da quella casa sentivo le urla di Fede che svegliandosi di soprassalto si trovò davanti a quello spettacolo. Dopo quell’estate non ci sentimmo più né tantomeno mi permisi di scriverle per riavvicinarmi a Lei. Dopo tempo seppi che i suoi si separarono e Fede restò col padre cambiando addirittura Paese. Non seppi più nulla neanche della Sig.ra Flora che, a quanto pare, si rifece una vita anche lei lontana dalle polemiche e dal chiacchiericcio del nostro Paese. Ormai sono passati tantissimi anni ma non nascondo che la penso ancora e quando lo faccio mi sego ripensando a quanto fosse fantastica.

FINE.
 
Mi scuso innazitutto per l'assenza prolungata e per non aver concluso il mio racconto, lo faccio oggi sperando che a qualcuno torni in mente questa storia degna di avere anche una conclusione. A presto. E grazie per avermi letto.

Dopo quella mattina Io e Fede eravamo inseparabili, forse quei momenti di eccitazione mi avevano portato ad essere meno distaccato da Lei e quindi, come piccioncini non ci staccavamo più un attimo soprattutto di notte. Notai però che di lì a qualche giorno la Sig.ra Flora mostrava un chiaro atteggiamento di gelosia misto a risentimento, dovuto sicuramente al fatto che con Lei non vi erano state più effusioni, benché quando la vedessi in costume il mio cazzo subito si svegliava dal torpore.
Con gran dispiacere constatai che non mi rivolgeva quasi più la parola né mi guardava negli occhi. Tutto ciò mi faceva stare male ma non potevo tradire la fiducia riacquistata di Fede. Quel giorno, verso le 17 la vidi su una scala intenta a sistemare delle cose in un ripostiglio…aveva un vestitino cortissimo che lasciava scoperto mezzo culo e dalle bredelle usurate dal tempo si scorgevano chiare le sua mammelle libere che seguivano i movimenti del suo corpo. In due secondi mi tornarono in mente tutte le porcate che avevamo fatto insieme e avvicinandomi di soppiatto, approfittando che Fede stesse in camera sua a riposarsi, mi fiondai col viso tra le sue chiappe sode cingendole le gambe da dietro. Ebbe un brivido e sobbalzò non sentendomi arrivare e aggiunse bisbigliando: “ah bene, ti sei ricordato che esisto. E’ così che mi tratti dopo tutto quel che ti ho fatto? Dimmelo che sono un giocattolo allora”. Non le risposi, non sapevo che dire, in fondo aveva pienamente ragione non potevo darle torto, pensai che la cosa migliore fosse quella di scostarle la mutanda e aprendo con le mani le sue natiche iniziare a leccarle la figa. E così feci. La sentii sciogliersi immediatamente, afferrò la mia testa e la spinse con forza facendo arrivare la mia lingua in posti mai esplorati prima. “Aaaah quanto mi sei mancato Luca, dai non resisto, scopami come una troia!”. A quelle parole il mio cazzo già durissimo venne fuori da solo dai boxer, e restando sulla scala la presi da dietro in piedi dandole dei colpi così forti che la fecero gridare di piacere, per non farci sentire da Fede le portai subito le mani alla bocca tappandogliela mentre continuavo a scoparla con ritmo incalzante. Ero ebbro di piacere , stavo per venire… “voglio venirti dentro Flora”, “No Luca sei pazzo, sborrami addosso dai”. Sfilai il cazzo che pulsava sentendo la sborra salire e le arrivai su tutta la schiena. Fu un momento incredibile che però mai avrei immaginato stesse per concludersi nel peggiore dei modi. Mentre ero intento a ripulirmi, con la coda dell’occhio vidi un’ombra palesarsi sull’uscio della porta. Cazzo! Pensai tra me e me, è finita. Il vero problema però non lo avevo ancora messo a fuoco, perché contrariamente a quel che pensavo non era Fede bensì suo padre che, di ritorno dalla missione, senza dire nulla a nessuno pensava di aver fatto a tutti una sorpresa. E invece la sorpresa l’aveva avuta proprio lui. “Ma che cazzo fai lurida troia!” gridò con tono perentorio sferrandole un ceffone che la fece cadere a terra in lacrime… “E tu moccioso del cazzo ora sei morto!” mi assestò un pugno che per fortuna sfiorai a stento…non potevo far altro che correre e tanto anche. Mentre fuggivo da quella casa sentivo le urla di Fede che svegliandosi di soprassalto si trovò davanti a quello spettacolo. Dopo quell’estate non ci sentimmo più né tantomeno mi permisi di scriverle per riavvicinarmi a Lei. Dopo tempo seppi che i suoi si separarono e Fede restò col padre cambiando addirittura Paese. Non seppi più nulla neanche della Sig.ra Flora che, a quanto pare, si rifece una vita anche lei lontana dalle polemiche e dal chiacchiericcio del nostro Paese. Ormai sono passati tantissimi anni ma non nascondo che la penso ancora e quando lo faccio mi sego ripensando a quanto fosse fantastica.

FINE.
Peccato il finale... Ma direi che ne è valsa la pena... Esperienze superlative
 
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