La professoressa in viaggio d'istruzione

icaro.

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Una via di mezzo fra un racconto ed un resoconto...quant'è la percentuale di verità? preferisco lasciare il dubbio, in maniera che ognuno possa immaginarlo come preferisce...

Eravamo in viaggio d’istruzione e questa docente ci accompagnava insieme ad un’altra che però era con il marito quindi occupava una camera tutta per sé. Premetto che si trattava di una persona molto alla mano, decisamente giovanile anche se non di primo pelo. La sera, una buona parte di studenti, sia maschi che femmine, si ritrovava nella sua stanza, per chiacchierare, bevendo qualcosa. Quella sera siamo stati a cenare fuori e, al rientro all’albergo (direi verso le undici o mezzanotte) ci si è divisi fra chi preferiva andare in discoteca e chi invece voleva rimanere in stanza. La docente si trovava nella hall così io e un paio di ragazze ed altri 4 ragazzi ci siamo seduti lì con lei a parlare. Ricordo che abbiamo ordinato da bere e si è tirato avanti per un’oretta, fino a che ci siamo resi conto di essere troppo rumorosi per la sala comune, in relazione all’ora che si era fatta, e ci siamo trasferiti nella stanza della professoressa. Qui, uno dei ragazzi ha dato fondo alle proprie scorte alcooliche recuperate al supermercato durante la giornata e le bevute si sono sprecate. Ovviamente anche la professoressa in questione beveva, anche se, almeno sul momento, non mi sembrava così ubriaca. Io mi rendevo conto, pur non avendo all’epoca moltissima esperienza, che la docente, cui continuavamo incredibilmente a dare del lei, quella sera aveva decisamente voglia di giocare con noi, inteso come “provocare” (era una sensazione, niente di che ma il modo in cui si muoveva, scherzava eccetera mi faceva pensare così. La cosa però si fermava lì, nel senso che mai mi sarei immaginato, almeno sul momento, che avesse realmente intenzioni sessuali o che potessi in qualunque modo avere un rapporto con lei. Solo unna fantasia da sega, possiamo definirla, se mi capite. Io dividevo la stanza con un amico che quella sera era andato a ballare. Comunque, fattasi una certa ora ci ritirammo tutti nelle stanze ed io mi ritrovai solo nella mia e vi rimasi sino credo le 4 del mattino, ora in cui rientrò, completamente ubriaco, il mio amico. Lo aiutai a vomitare, lo misi a letto e continuai a rigirarmi al pensiero della professoressa. Premetto che non avevo mai avuto nessun interesse sessuale per lei (ricordo che era fisicamente spiccicata, a parte alcuni particolari, alla fotografia postata ad inizio topic) ma che quella sera, complice probabilmente l’alcool, il fatto di essere in gita, il gusto del “proibito” di fare casino nella stanza della prof e, ultimo ma non per importanza, IL SUO ODORE, non riuscivo a distogliere il pensiero da quella donna. Dico l’odore perché aveva un odore davvero forte, non che puzzasse ma, non so se mi seguite, alle volte le donne, se leggermente sudate forse, hanno addosso un sentore che non saprei descrivere se non dicendo che mi attizza da morire.
Tornando alla storia, girandomi e rigirandomi nel letto decisi di alzarmi per farmi una sega nel bagno ma, una volta lì, ragionai sul fatto che potevo, con la scusa del mio amico che non stava bene per il bere, tornare dalla professoressa per avvertirla. Giuro che non avevo la più pallida idea di che cosa fare, semplicemente avevo voglia di rivederla (sognavo forse una fantasia ad occhi aperti, dove mi avrebbe aperto la porta in lingerie, o il solo avvicinarmi alla sua porta mi avrebbe permesso di origliare e sentirla masturbarsi o scopare con chissà chi) e quella era una scusa più che plausibile per bussare alla sua porta. Non so se è mai capitato a qualcuno una sensazione del genere, comunque, più per un desiderio autoerotico che per reale idea di combinare qualcosa o di avere un “piano”, decisi di tornare nella stanza.
Mi rivestii e andai a bussare alla porta. Mi venne ad aprire e non appariva affatto assonnata, probabilmente non era ancora andata a dormire, ma poco importa. Indossava una canotta ed un paio di calzoncini corti da pigiama e riuscivo ad immaginare li avesse probabilmente infilati in fretta e furia per venire alla porta. Il solo pensiero che sotto fosse senza slip mi fece venire un’erezione da campione del mondo. Appoggiò il braccio alla porte e…di nuovo quell’odore. Mi fece entrare e le spiegai la situazione, una volta lì fece tutto lei. Si sedette sul letto, io ero ancora in piedi che le spiegavo delle condizioni del mio amico e che cosa potevo fare, se era giusto che lo avessi fatto vomitare eccetera. Io sono certo che continuasse a fissarmi il pacco e senza proferire parola ecco che si alza e mi ci poggia una mano, decisa, ed inizia a strofinarla sopra. Non reagisco e lei, forte della sicurezza che la mia erezione le sta dando, mi si protende addosso infilandomi la lingua in bocca.
La mia prima sensazione fu di quasi disgusto, perché anche se prima non sembrava, aveva il fiato che puzzava parecchio di alcool; sapete però bene quanto si ragiona quando si ha una signorina che ci tasta là sotto… Non ricordo esattamente che cosa ci si dise ma fatto sta che ci volle poco perché mi spingesse sul suo letto e mi aprisse i pantaloni, iniziando un succulento bocchino. Sbavava veramente tanto ed il pompino era un cosa mai vista (considerata anche l’esperienza che avevo all’epoca), la sua bocca scivolava con una facilità ed una velocità che temetti di venire immediatamente.
Probabilmente lei se ne accorse e si fermò. Si scostò da me e con una grande semplicità tolse i pantaloncini (come avevo immaginato non aveva intimo, sotto). Mi si presentò davanti una foresta di pelo castano chiaro dalla quale spuntavano due enormi (giuro mai più vista una cosa del genere) labbra rosse.
Mi si mise a cavalcioni e con un gesto che ricorderò sempre se lo infilò dentro, tutto in un colpo solo. Ora vorrei precisare, anche se non voglio vantarmi, che sono abbastanza dotato ed in futuro mi sono stupito di quella facilità. Vi dico che io una fica così bagnata non l’ho mai più trovata. Iniziò a saltarmi sul cazzo e che ci crediate o no mi si formò, dopo un po’, una chiazza bagnata di suoi umori sulla pancia. In tutto questo comunque, lei si dimostrava molto silenziosa, mugolava certo ma niente di trascendentale. Mentre mi cavalcava io ero concentrato nel succhiarle i capezzoli e lei cercava costantemente la mia bocca dandomi dei baci che più che baci sembravano leccate. Nel mentre avevo i pensieri impazziti, in parte pensavo a che cosa diavolo stessi facendo e provavo una certa repulsione per quel corpo imperfetto e per il ruolo che ricopriva, dall’altra lo stesso corpo imperfetto, l’idea di stare facendo puramente SESSO senza nessuna implicazione, quasi come un animale, con una persona che “gerarchicamente” mi stava sopra mi dava un’eccitazione che avrai scopato anche un albero. Ricordo che ad un certo punto le dissi testualmente “prof si fermi vengo” e che in tutta risposta continuò ancora più forte e sarebbe una bugia se dicessi che venni, le esplosi letteralmente dentro. Non so se venne anche lei, si alzò poi in piedi sul letto guardandosi lentamente scivolare lo sperma lungo una coscia. Ricordo che in quella stanza c’era un odore fortissimo di sesso, soprattutto il suo.
Immediatamente dopo essere venuto provai una certa repulsione per la professoressa, anche se, detto a fronte della scopata che mi ero appena fatto, suona davvero assurdo ma non saprei spiegare la situazione. Mi si sdraiò poi accanto e penso che percepii il mio disagio, perché non accennò a fare niente di più e quasi pudicamente prima si coprì, poi si chiuse nel bagno e sentii partire l’acqua della doccia. Ecco, credo che in quel momento i ruoli siano tornati quelli di sempre, perché non riuscii a raggiungerla per dire nulla. Bussai e le dissi che sarei tornato in camera, lei rispose laconicamente “sì è meglio” o qualcosa del genere.
Mi rivestii e, cercando di non fare rumore, tornai nella mia stanza, dove il mio amico continuava a dormire il sonno pesante degli ubriachi. Ero troppo “scioccato” (lo virgoletto perché comunque ero già ben maggiorenne, adulto e vaccinato) e mi spogliai immediatamente ed infilai nel letto. Mi sovvenne poi che era il caso di fare una doccia ma ebbi l’ispirazione di passarmi una mano sul pelo delle parti basse ed annusare. Che ci crediate o no ebbi la necessità, per l’eccitazione che mi dava il ricordo dell’odore della docente, di masturbarmi ancora. Piccola nota che schiferà i più, non mi lavai, se non i capelli, per i successivi due giorni, fino a che mi resi conto che quell’odore era sparito dal mio corpo. Al tempo stesso però, continuavo ad avere un’immagine negativa del rapporto. Non saprei descrivere la sensazione ma da una parte continuavo ad eccitarmi al pensiero, dall’altra avevo schifo del suo corpo e di quanto avevo fatto, mi sentivo un vero maniaco.
Con la docente, manco a dirlo, non si parlò mai più della cosa e di questo, ora, me ne rammarico parecchio, visto che tutte le sensazioni negative di cui ho parlato sono scomparse.
 
Hai parlato di una fotografia posta ad inizio topic... Dove, esattamente? Giusto così, per curiosità...

Cmq, quanto c'è di vero in tutto questo?
 
Ultima modifica:
complimenti, però non hai descritto molto della prof e non ci hai detto cosa insegnasse (ed. fisica...? religione...?) nel gioco del vero-falso devo dirti che mi sembri abbastanza sincero nel finale.
 
http://www.phica.eu/forums/showthread.php?22964-Scandalizzerei-qualcuno

la fotografia a cui questa donna somigliava è questa, primo post.

la professoressa insegnava disegno, detto genericamente. aveva 47 anni quando è successo il fatto ed era molto simile fisicamente alla fotografia. che cos'altro vorreste sapere? rispondo a tutto quello che vorrete, lo faccio volentieri mi piace scrivere.
 
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