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Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Laura, le avventure continuano...
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<blockquote data-quote="ks421" data-source="post: 19099642"><p>Durante la tarda primavera, Laura, rientrò a casa da un allenamento particolarmente euforica. Si era allenata per mesi, senza strafare ma con costanza, e il cronometro parlava chiaro; stava andando forte come non accadeva da (molto) tempo.</p><p>Probabilmente i consigli del nuovo massaggiatore avevano portato benefici veri e non era lontanissima dal record personale su quel percorso.</p><p>Era su di giri, bastava guardarla in faccia per capirlo. E quando è su di giri si nota.</p><p>Per pasquetta, giornata soleggiata, si è concessa un tuffo al lago seguito da una sessione di abbronzatura esibendo volentieri il magnifico culo a un gruppetto di pescatori. Era raggiante come non capitava da tempo.</p><p>Più o meno nello stesso periodo il secondo incontro con il massaggiatore fu posticipato più volte. Gli impegni non mancavano, e non mancano, a nessuno dei 2.</p><p>Alla fine concordarono una data per vedersi a metà mattinata in città dove lui si appoggia allo studio di un collega.</p><p>Il nuovo massaggiatore, che chiamerò Marco per praticità, le aveva suggerito da subito e a più riprese di aumentare i periodi di scarico e contemporaneamente di salire di intensità non sulle ripetute o sui lunghi ma su di tracciato relativamente breve e con una altimetria piuttosto vivace che rientra nei sui giri classici.</p><p>La prima parte dell' incontro fu molto professionale. Fu tempestata di domande su allenamenti e gare, ma anche su alimentazione, abbigliamento e scarpe.</p><p>Lasciò Laura da sola per spogliarsi, e quando rientrò si dedicò subito ai piedi.</p><p>Un ginocchio non proprio al 100%, eredità del karate, gli apri la strada verso la fica perfettamente liscia. Praticamente iniziò a leccarla a oltranza e dopo il quinto orgasmo Laura smise di contare...</p><p>Lo pregava di smettere, ma Marco proseguiva inesorabile staccando ogni tanto per baciarla e leccarla sulla parte interna delle cosce e sul pancino.</p><p>Contemporaneamente si era dedicato al suo buchetto; prima un dito, poi 2...</p><p>La mise in piedi e poi la fece piegare sul lettino. Il suo obiettivo era il culo e la stantuffò con vigore, il suo cazzo lungo e non molto largo restò a lungo dentro di lei anche dopo che era venuto. Era spossata come non le era mai capitato prima, ha ammesso in seguito.</p><p>Riuscivano anche a slinguare un pò.</p><p>Laura gradì molto questa cosa e mi disse quasi con imbarazzo, che a quel punto bastò che lui la toccasse per avere un orgasmo.</p><p>Gli altri incontri hanno avuto, e hanno anche adesso, un andamento simile.</p><p>Ma ci sono degli inconvenienti imbarazzanti: è resistentissimo, anche troppo e quando finisce il buchetto è devastato. Inoltre dice che viene moltissimo, praticamente le fa dei veri clisteri di sborra con tutti gli inconvenienti che potete immaginare nelle ore successive...</p><p>Può succedere che deve correre a cercare un bagno e non è detto che lo trovi in tempo, altre volte è successo che abbia delle perdite e che non se ne accorga immediatamente...</p><p>Quasi all' inizio dell' estate Laura ha attaccato il numero alla maglia in una gara con un percorso molto variegato in una nota località montana che ha visto tempi migliori.</p><p>C' era un pò di tutto: bitume, sterrato, trail nel bosco, lunghi crinali erbosi in quota, un paio di guadi. L' altimetria non era impossibile. Il tutto spalmato su un chilometraggio che faceva pensare a una media finale relativamente alta.</p><p>Che Laura volesse dare battaglia era chiaro. Un misto di nervosismo, preoccupazione e consapevolezza dei propri mezzi significava una cosa sola: che sentiva la corsa.</p><p> Alla partenza si è presentata con delle scarpe da strada; non è l' unica a farlo, ma è chiaro che rientri nella categoria "mosse azzardate". L' intenzione era di dare battaglia, era quella la gara dell' anno. Quella dove sparare tutto e anche di più.</p><p>È partita bene, con i primi quasi da subito.</p><p>Si tenevano d' occhio a vicenda mentre guadagnavano inesorabilmente terreno sulla truppa. Il gruppetto era allungato e si assottigliava lentamente; Laura, quando ha valutato che la distanza dal traguardo fosse quella giusta per forzare, si è messa a scandire il ritmo alzandolo progressivamente. Qualcuno si è staccato, altri lo hanno fatto più tardi. Altri sono rimasti "a ruota" e lei ha forzato ancora nell' ultimo tratto di salita. Per un pò è stata sola, ben consapevole di essere in riserva sparata. Nella lunga discesa tra sentiero e sterrato pensava solo a tirare fino al traguardo. I chilometri passavano e quando gli altri sono tornati sotto non era più in grado di combattere.</p><p>Ha chiuso forte, ma niente gradino più alto del podio. È stata piegata nel finale. Ha comunque corso da protagonista, ne aveva bisogno.</p><p>Pochi giorni dopo Marco si fece raccontare l' andamento della gara per filo e per segno. Come si era mossa, le sue sensazioni nelle varie fasi della corsa, cosa facevano gli altri ecc. Ascoltò con attenzione, aggiungendo domande su domande.</p><p>Alla fine le propose, senza tanti giri di parole, di prendere un appuntamento con un medico sportivo con il quale collaborava da tempo. Fece scivolare nel discorso anche dei nomi; alcuni non le dicevano niente, altri erano nomi importanti o relativamente noti in varie discipline sportive.</p><p>Il massaggio iniziò dalla schiena e Laura ruppe il lungo silenzio dicendo cose tipo che non siamo più negli anni 90 o primi 2000, che anche lei se avesse voluto sapeva dove rivolgersi, e che non era una ciclista...</p><p>Per niente impressionato Marco le fece notare che si, gli anni 90 sono passati e che adesso sono tutti molto più bravi. Aggiunse che non ci si può improvvisare.</p><p>Concluse poi dicendo che i ciclisti sono i soli a pagare il conto in un ristorante dove mangiano tutti... "così va il mondo!" sentenziò.</p><p>Laura si faceva molte domande e si oppose blandamente quando lui volle passare ad altro. Fu una scopata senza baci, con poco coinvolgimento e si sono rivisti dopo molto tempo, ai primi di settembre per la precisione.</p><p>All' inizio dell' estate Laura ha capito che l' unico modo per gestire realisticamente l' incarico datole dal vecchio bull master era di saltare le vacanze e affrontare quasi h24 tutta la faccenda. Quell'uomo non le era, e non le è, indifferente ma si è resa conto di non essere ricambiata.</p><p>Era stata contattata per uno scopo preciso, niente di più.</p><p>Agosto, tranne un piccolo blitz su un lago austriaco, lo ha dedicato tutto all' incarico che lui le ha assegnato.</p><p>A settembre, Laura, ha ripreso seriamente gli allenamenti e ha rivisto Marco un paio di volte. Non ha più accennato a medici vari, ma piuttosto sta cercando di alleviare alcuni fastidi che si sono affacciati di recente affiancandone altri già preesistenti.</p><p>Ci sarebbero anche un paio di novità: la prima è che il mese prossimo vorrebbe farla correre a Parigi dove lui sarà per lavoro, passando così un fine settimana allungato con lei.</p><p>La seconda è che le ha prospettato la possibilità di una breve vacanza in Egitto durante l' inverno.</p><p>Dubito che la seconda offerta vada in porto, la destinazione è lontanissima dai gusti di Laura.</p><p>Sono più possibilista per la prima, anche se, sempre a ottobre la ragazza ha segnato anche altro sul calendario.</p><p>Vedremo...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ks421, post: 19099642"] Durante la tarda primavera, Laura, rientrò a casa da un allenamento particolarmente euforica. Si era allenata per mesi, senza strafare ma con costanza, e il cronometro parlava chiaro; stava andando forte come non accadeva da (molto) tempo. Probabilmente i consigli del nuovo massaggiatore avevano portato benefici veri e non era lontanissima dal record personale su quel percorso. Era su di giri, bastava guardarla in faccia per capirlo. E quando è su di giri si nota. Per pasquetta, giornata soleggiata, si è concessa un tuffo al lago seguito da una sessione di abbronzatura esibendo volentieri il magnifico culo a un gruppetto di pescatori. Era raggiante come non capitava da tempo. Più o meno nello stesso periodo il secondo incontro con il massaggiatore fu posticipato più volte. Gli impegni non mancavano, e non mancano, a nessuno dei 2. Alla fine concordarono una data per vedersi a metà mattinata in città dove lui si appoggia allo studio di un collega. Il nuovo massaggiatore, che chiamerò Marco per praticità, le aveva suggerito da subito e a più riprese di aumentare i periodi di scarico e contemporaneamente di salire di intensità non sulle ripetute o sui lunghi ma su di tracciato relativamente breve e con una altimetria piuttosto vivace che rientra nei sui giri classici. La prima parte dell' incontro fu molto professionale. Fu tempestata di domande su allenamenti e gare, ma anche su alimentazione, abbigliamento e scarpe. Lasciò Laura da sola per spogliarsi, e quando rientrò si dedicò subito ai piedi. Un ginocchio non proprio al 100%, eredità del karate, gli apri la strada verso la fica perfettamente liscia. Praticamente iniziò a leccarla a oltranza e dopo il quinto orgasmo Laura smise di contare... Lo pregava di smettere, ma Marco proseguiva inesorabile staccando ogni tanto per baciarla e leccarla sulla parte interna delle cosce e sul pancino. Contemporaneamente si era dedicato al suo buchetto; prima un dito, poi 2... La mise in piedi e poi la fece piegare sul lettino. Il suo obiettivo era il culo e la stantuffò con vigore, il suo cazzo lungo e non molto largo restò a lungo dentro di lei anche dopo che era venuto. Era spossata come non le era mai capitato prima, ha ammesso in seguito. Riuscivano anche a slinguare un pò. Laura gradì molto questa cosa e mi disse quasi con imbarazzo, che a quel punto bastò che lui la toccasse per avere un orgasmo. Gli altri incontri hanno avuto, e hanno anche adesso, un andamento simile. Ma ci sono degli inconvenienti imbarazzanti: è resistentissimo, anche troppo e quando finisce il buchetto è devastato. Inoltre dice che viene moltissimo, praticamente le fa dei veri clisteri di sborra con tutti gli inconvenienti che potete immaginare nelle ore successive... Può succedere che deve correre a cercare un bagno e non è detto che lo trovi in tempo, altre volte è successo che abbia delle perdite e che non se ne accorga immediatamente... Quasi all' inizio dell' estate Laura ha attaccato il numero alla maglia in una gara con un percorso molto variegato in una nota località montana che ha visto tempi migliori. C' era un pò di tutto: bitume, sterrato, trail nel bosco, lunghi crinali erbosi in quota, un paio di guadi. L' altimetria non era impossibile. Il tutto spalmato su un chilometraggio che faceva pensare a una media finale relativamente alta. Che Laura volesse dare battaglia era chiaro. Un misto di nervosismo, preoccupazione e consapevolezza dei propri mezzi significava una cosa sola: che sentiva la corsa. Alla partenza si è presentata con delle scarpe da strada; non è l' unica a farlo, ma è chiaro che rientri nella categoria "mosse azzardate". L' intenzione era di dare battaglia, era quella la gara dell' anno. Quella dove sparare tutto e anche di più. È partita bene, con i primi quasi da subito. Si tenevano d' occhio a vicenda mentre guadagnavano inesorabilmente terreno sulla truppa. Il gruppetto era allungato e si assottigliava lentamente; Laura, quando ha valutato che la distanza dal traguardo fosse quella giusta per forzare, si è messa a scandire il ritmo alzandolo progressivamente. Qualcuno si è staccato, altri lo hanno fatto più tardi. Altri sono rimasti "a ruota" e lei ha forzato ancora nell' ultimo tratto di salita. Per un pò è stata sola, ben consapevole di essere in riserva sparata. Nella lunga discesa tra sentiero e sterrato pensava solo a tirare fino al traguardo. I chilometri passavano e quando gli altri sono tornati sotto non era più in grado di combattere. Ha chiuso forte, ma niente gradino più alto del podio. È stata piegata nel finale. Ha comunque corso da protagonista, ne aveva bisogno. Pochi giorni dopo Marco si fece raccontare l' andamento della gara per filo e per segno. Come si era mossa, le sue sensazioni nelle varie fasi della corsa, cosa facevano gli altri ecc. Ascoltò con attenzione, aggiungendo domande su domande. Alla fine le propose, senza tanti giri di parole, di prendere un appuntamento con un medico sportivo con il quale collaborava da tempo. Fece scivolare nel discorso anche dei nomi; alcuni non le dicevano niente, altri erano nomi importanti o relativamente noti in varie discipline sportive. Il massaggio iniziò dalla schiena e Laura ruppe il lungo silenzio dicendo cose tipo che non siamo più negli anni 90 o primi 2000, che anche lei se avesse voluto sapeva dove rivolgersi, e che non era una ciclista... Per niente impressionato Marco le fece notare che si, gli anni 90 sono passati e che adesso sono tutti molto più bravi. Aggiunse che non ci si può improvvisare. Concluse poi dicendo che i ciclisti sono i soli a pagare il conto in un ristorante dove mangiano tutti... "così va il mondo!" sentenziò. Laura si faceva molte domande e si oppose blandamente quando lui volle passare ad altro. Fu una scopata senza baci, con poco coinvolgimento e si sono rivisti dopo molto tempo, ai primi di settembre per la precisione. All' inizio dell' estate Laura ha capito che l' unico modo per gestire realisticamente l' incarico datole dal vecchio bull master era di saltare le vacanze e affrontare quasi h24 tutta la faccenda. Quell'uomo non le era, e non le è, indifferente ma si è resa conto di non essere ricambiata. Era stata contattata per uno scopo preciso, niente di più. Agosto, tranne un piccolo blitz su un lago austriaco, lo ha dedicato tutto all' incarico che lui le ha assegnato. A settembre, Laura, ha ripreso seriamente gli allenamenti e ha rivisto Marco un paio di volte. Non ha più accennato a medici vari, ma piuttosto sta cercando di alleviare alcuni fastidi che si sono affacciati di recente affiancandone altri già preesistenti. Ci sarebbero anche un paio di novità: la prima è che il mese prossimo vorrebbe farla correre a Parigi dove lui sarà per lavoro, passando così un fine settimana allungato con lei. La seconda è che le ha prospettato la possibilità di una breve vacanza in Egitto durante l' inverno. Dubito che la seconda offerta vada in porto, la destinazione è lontanissima dai gusti di Laura. Sono più possibilista per la prima, anche se, sempre a ottobre la ragazza ha segnato anche altro sul calendario. Vedremo... [/QUOTE]
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