Forums
Nuovi post
Blog
Modelle
VIP Italiane
Novità
Nuovi post
Nuovi media
Nuovi commenti ai media
Nuovi messaggi profilo
Ultime attività
Album
Nuovi media
Nuovi commenti
TrombAmica
Giochi
Tinder
Video
Amatoriale ITALIANO
Amatoriale Straniero
Pompini
V.I.P.
Pornostar Italiane
Pornostar Straniere
Sborrate in faccia
Camgirl
SexTape
Film porno
Aiutaci
CAM
Link
PornDude
Accedi
Registrati
Cosa c'è di nuovo
Nuovi post
Menu
Accedi
Registrati
Install the app
Install
Ciao Guest, clicca qui per scoprire come togliere la pubblicità da phica.net!
Forums
Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Le mie memorie
JavaScript è disabilitato. Per un'esperienza migliore, abilitare JavaScript nel browser prima di procedere.
You are using an out of date browser. It may not display this or other websites correctly.
You should upgrade or use an
alternative browser
.
Rispondi alla discussione
Messaggio
<blockquote data-quote="Captain Achab" data-source="post: 18611519" data-attributes="member: 473430"><p>VOLUME 2 – LA SCUOLA</p><p></p><p>Concluso il primo volume sulle esperienze estive al paesino cambiamo location. Nei prossimi racconti mi concentrerò sulle più belle esperienze vissute con ragazze conosciute a scuola.</p><p></p><p></p><p></p><p>CAPITOLO 1 – CAROLINA</p><p></p><p>Inizio con un racconto molto soft ma che per il contorno di come nasce considero una delle mie esperienze sessuali più ‘simpatiche’ che ho avuto.</p><p></p><p>Carolina è una mia compagna di classe del liceo. Una nanetta alta 150 ma con un visino molto bello. Zigomi pronunciati, nasino alla francese, occhi castani, capelli castani con la frangetta. Fisico minuto, seconda di seno e carnagione olivastra.</p><p></p><p>Fu la ragazza che più mi colpì il primo giorno di scuola. Ci provai subito, lei declinò gentilmente e li finisce. Io spostai le mie attenzioni su altri obiettivi e da quel punto di vista per i 5 anni successivi non la considerai molto, però avevamo un discreto rapporto di amicizia, in realtà non ci frequentavamo molto ma sentivo che c’era stima e affetto reciproco.</p><p></p><p>Succede che siamo a maggio della quinta liceo, ultime settimane di scuola e c’è una delle ultime interrogazioni di storia. Io sono sereno mentre all’intervallo prima dell’inizio della lezione Carolina è molto agitata perché non ha aperto libro. Io le dico di stare tranquilla, tre possibilità su 25 di essere chiamata non sono molte ma lei è presa male comunque perché ha la media del sei risicato. Ad un certo punto mi guarda:</p><p> - se mi chiama ti offri al mio posto?-</p><p> - caro è vero che mi sento abbastanza sicuro però buttarmi così nelle fauci del nemico… rischio anch’io-</p><p> -se non ho il sei in storia faccio 2 crediti in meno per la maturità-</p><p> - te l’ho detto dai, tre su 25 stai serena che non ti chiama-. </p><p>Si rilassa un po’ poi però insiste</p><p> – ti prego se mi chiama ti offri?-</p><p> io cerco di sdrammatizzare</p><p> – se mi offro al tuo posto che mi dai in cambio?- </p><p>e lei ridendo</p><p> – ti faccio un pompino- </p><p>rido anche io era chiaramente tutto in tono scherzoso. Suona la campana, arriva il prof, chiama tre persone, e uno e due e Carolina. Niente poi studiando statistica all’università compresi che tre su 25 non è poi una probabilità così bassa, dipende dalla percezione personale di quanto l’evento sia avverso.</p><p></p><p>Carolina mi guarda come se dovesse andare al patibolo.</p><p> – prof mi offro io al posto di carolina-</p><p> il prof che era uno esperto e soprattutto non un bastardo, capisce che non è il caso di dare un 4 a un mese dalla maturità e accetta lo scambio senza fare obiezioni.</p><p></p><p>Faccio l’interrogazione, va discretamente. All’uscita da scuola raggiungo Carolina. I toni all’intervallo erano scherzosi, ma lo spiraglio in cui buttarsi si è aperto e non ho intenzione di bruciarmi una buona occasione senza fare nulla. </p><p>– beh io ho rischiato per salvarti, dovresti rispettare la tua metà dell’accordo-</p><p> - ma dai stavo scherzando- </p><p>- scherzavi anche quando mi pregavi di offrirmi al tuo posto? Non hai mai detto che fosse uno scherzo- </p><p>- io… dai fra… ma ti pare?- </p><p>- mi pare che io ti abbia parato il culo rischiando in prima persona e che tu abbia offerto qualcosa in cambio. Sicuramente non pensavi davvero che si avverasse ma è successo-</p><p> - ok, senti va bene, ti prometto, non sto scherzando che una volta che riusciamo ad organizzarci lo faccio-.</p><p></p><p>Io me ne torno a casa con quella promessa. Siamo a un mese dalla maturità e sono focalizzato sul lasciarmi alle spalle il liceo che non sopporto più. Così al pompino di Carolina non è che ci penso poi molto, poi faccio l’esame e il giorno dopo il mio orale, senza neanche attendere i tabelloni parto per le vacanze.</p><p></p><p>Al rientro a settembre si organizza un’uscita di classe. C’è ovviamente Carolina e a me torna in mente del suo debito di cui mi ero quasi dimenticato. Approfitto di un momento in cui siamo fuori soli a fumare una sigaretta e tiro fuori l’argomento. </p><p>– ma dai, pensavo ti fossi dimenticato- </p><p>- ti pare che mi dimentico una cosa del genere? Gli accordi sono accordi, sei in debito carolina-</p><p> - ok, va bene, dimmi tu dove e quando-. </p><p></p><p>Fortuna vuole che i miei siano via per il weekend così ci diamo appuntamento la sera dopo a casa mia.</p><p></p><p>Lei arriva puntuale appena dopo cena. Indossa shorts neri e una canotta nera anche quella. C’è decisamente molto imbarazzo così per spezzare il ghiaccio prima di richiedere il suo pagamento ci metto a nostro agio prendendo una birra e facendo due chiacchiere sul divano. Concordiamo che è arrivato il momento.</p><p></p><p>Io mi metto in piedi, lei si inginocchia davanti a me. Slaccia la cintura, slaccia i pantaloni, li cala, tira fuori il cazzo dai boxer. È ancora molliccio, con una mano lo sega finché diventa barzotto. A quel punto lo prende in bocca. Succhia quasi con dolcezza, se lo gode. Il cazzo mi si ingrossa dentro la sua bocca. Ogni tanto si ferma, inizia a leccarlo dalla base alla cappella, lecca anche le palle, poi riprende a ciucciare. Dura circa cinque minuti poi vengo. Le sborro in bocca. Lei apre la bocca, mi fa vedere il mio sperma adagiato sulla lingua, poi ingoia.</p><p></p><p>Si rialza, io le prendo una mano e le dico – ora posso fare qualcosa io per te? -</p><p> - il debito è pagato non ci spingiamo troppo oltre- </p><p>- hai ragione, ma capisci che in questa situazione per un maschietto è almeno doveroso provarci-</p><p> scoppia a ridere, rido anche io. Ci facciamo un’altra birra poi lei torna a casa.</p><p></p><p>Negli anni ci siamo rivisti alle varie rimpatriate di classe che poi ovviamente nel tempo sono state sempre meno fino all’ultima cinque anni fa.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Captain Achab, post: 18611519, member: 473430"] VOLUME 2 – LA SCUOLA Concluso il primo volume sulle esperienze estive al paesino cambiamo location. Nei prossimi racconti mi concentrerò sulle più belle esperienze vissute con ragazze conosciute a scuola. CAPITOLO 1 – CAROLINA Inizio con un racconto molto soft ma che per il contorno di come nasce considero una delle mie esperienze sessuali più ‘simpatiche’ che ho avuto. Carolina è una mia compagna di classe del liceo. Una nanetta alta 150 ma con un visino molto bello. Zigomi pronunciati, nasino alla francese, occhi castani, capelli castani con la frangetta. Fisico minuto, seconda di seno e carnagione olivastra. Fu la ragazza che più mi colpì il primo giorno di scuola. Ci provai subito, lei declinò gentilmente e li finisce. Io spostai le mie attenzioni su altri obiettivi e da quel punto di vista per i 5 anni successivi non la considerai molto, però avevamo un discreto rapporto di amicizia, in realtà non ci frequentavamo molto ma sentivo che c’era stima e affetto reciproco. Succede che siamo a maggio della quinta liceo, ultime settimane di scuola e c’è una delle ultime interrogazioni di storia. Io sono sereno mentre all’intervallo prima dell’inizio della lezione Carolina è molto agitata perché non ha aperto libro. Io le dico di stare tranquilla, tre possibilità su 25 di essere chiamata non sono molte ma lei è presa male comunque perché ha la media del sei risicato. Ad un certo punto mi guarda: - se mi chiama ti offri al mio posto?- - caro è vero che mi sento abbastanza sicuro però buttarmi così nelle fauci del nemico… rischio anch’io- -se non ho il sei in storia faccio 2 crediti in meno per la maturità- - te l’ho detto dai, tre su 25 stai serena che non ti chiama-. Si rilassa un po’ poi però insiste – ti prego se mi chiama ti offri?- io cerco di sdrammatizzare – se mi offro al tuo posto che mi dai in cambio?- e lei ridendo – ti faccio un pompino- rido anche io era chiaramente tutto in tono scherzoso. Suona la campana, arriva il prof, chiama tre persone, e uno e due e Carolina. Niente poi studiando statistica all’università compresi che tre su 25 non è poi una probabilità così bassa, dipende dalla percezione personale di quanto l’evento sia avverso. Carolina mi guarda come se dovesse andare al patibolo. – prof mi offro io al posto di carolina- il prof che era uno esperto e soprattutto non un bastardo, capisce che non è il caso di dare un 4 a un mese dalla maturità e accetta lo scambio senza fare obiezioni. Faccio l’interrogazione, va discretamente. All’uscita da scuola raggiungo Carolina. I toni all’intervallo erano scherzosi, ma lo spiraglio in cui buttarsi si è aperto e non ho intenzione di bruciarmi una buona occasione senza fare nulla. – beh io ho rischiato per salvarti, dovresti rispettare la tua metà dell’accordo- - ma dai stavo scherzando- - scherzavi anche quando mi pregavi di offrirmi al tuo posto? Non hai mai detto che fosse uno scherzo- - io… dai fra… ma ti pare?- - mi pare che io ti abbia parato il culo rischiando in prima persona e che tu abbia offerto qualcosa in cambio. Sicuramente non pensavi davvero che si avverasse ma è successo- - ok, senti va bene, ti prometto, non sto scherzando che una volta che riusciamo ad organizzarci lo faccio-. Io me ne torno a casa con quella promessa. Siamo a un mese dalla maturità e sono focalizzato sul lasciarmi alle spalle il liceo che non sopporto più. Così al pompino di Carolina non è che ci penso poi molto, poi faccio l’esame e il giorno dopo il mio orale, senza neanche attendere i tabelloni parto per le vacanze. Al rientro a settembre si organizza un’uscita di classe. C’è ovviamente Carolina e a me torna in mente del suo debito di cui mi ero quasi dimenticato. Approfitto di un momento in cui siamo fuori soli a fumare una sigaretta e tiro fuori l’argomento. – ma dai, pensavo ti fossi dimenticato- - ti pare che mi dimentico una cosa del genere? Gli accordi sono accordi, sei in debito carolina- - ok, va bene, dimmi tu dove e quando-. Fortuna vuole che i miei siano via per il weekend così ci diamo appuntamento la sera dopo a casa mia. Lei arriva puntuale appena dopo cena. Indossa shorts neri e una canotta nera anche quella. C’è decisamente molto imbarazzo così per spezzare il ghiaccio prima di richiedere il suo pagamento ci metto a nostro agio prendendo una birra e facendo due chiacchiere sul divano. Concordiamo che è arrivato il momento. Io mi metto in piedi, lei si inginocchia davanti a me. Slaccia la cintura, slaccia i pantaloni, li cala, tira fuori il cazzo dai boxer. È ancora molliccio, con una mano lo sega finché diventa barzotto. A quel punto lo prende in bocca. Succhia quasi con dolcezza, se lo gode. Il cazzo mi si ingrossa dentro la sua bocca. Ogni tanto si ferma, inizia a leccarlo dalla base alla cappella, lecca anche le palle, poi riprende a ciucciare. Dura circa cinque minuti poi vengo. Le sborro in bocca. Lei apre la bocca, mi fa vedere il mio sperma adagiato sulla lingua, poi ingoia. Si rialza, io le prendo una mano e le dico – ora posso fare qualcosa io per te? - - il debito è pagato non ci spingiamo troppo oltre- - hai ragione, ma capisci che in questa situazione per un maschietto è almeno doveroso provarci- scoppia a ridere, rido anche io. Ci facciamo un’altra birra poi lei torna a casa. Negli anni ci siamo rivisti alle varie rimpatriate di classe che poi ovviamente nel tempo sono state sempre meno fino all’ultima cinque anni fa. [/QUOTE]
Inserisci quotes...
Verifica
Invia risposta
Forums
Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Le mie memorie
Attenzione! Phica è un sito per ADULTI, con contenuti sessualmente espliciti!
Per utilizzare Phica devi essere maggiorenne e accettare i cookie.
Se non hai 18+ o non vuoi accettare i cookie, premi Exit.
18+
❌ Exit
Ottieni di più...
Top
Bottom