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<blockquote data-quote="patrulla" data-source="post: 20630892" data-attributes="member: 293014"><p><strong>Terza parte</strong></p><p></p><p>Dopo questo lungo preambolo ora cercherò di accelerare un po’ nel racconto per arrivare alla parte che credo a voi possa interessare di più. Con il tempo continuavamo a fare le più svariate cose, i soldi entravano anche se non erano tantissimi ma ci permettevano di vivere tranquillamente e toglierci diversi sfizi. In più pian piano ci stavamo ambientando sempre più a Roma facendo anche nuove amicizie.</p><p></p><p>Su una cosa però avevamo vedute differenti. Anche se all’epoca Chiara non aveva ancora 20 anni, era logico che ci domandassimo cosa volessimo fare in futuro. Entrambi volevamo fare una famiglia insieme, ma entrambi non eravamo così stupidi che avremmo potuto campare fino alla pensione facendo questo lavoro.</p><p></p><p>Da noi un amico mi aveva detto che, a breve ovvero tra qualche anno considerando i tempi italici e soprattutto siciliani, avrebbero sistemato il lungomare della mia città con diversi chioschi che sarebbero stati dati in gestione: baciando le mani giuste e senza un budget esagerato avrei potuto prenderne uno.</p><p></p><p>Lei invece non voleva assolutamente tornare e pensava più ad aprire una parrucchieria o un centro estetico a Roma “piuttosto che tornare a vivere a casa vado a vivere qui sotto un ponte, oppure mi ci butto da uno alto”.</p><p></p><p>A prescindere dovevamo mettere da parte dei soldi per realizzare i nostri progetti. Chiara ha un rapporto particolare con il denaro: nonostante il padre passi buona parte dell’anno in mare girando il mondo, quando torna di solito mette incinta la moglie, la sua famiglia può essere definita povera.</p><p></p><p>Non può essere definita tirchia, ma di certo sta attenta a ogni euro che incassiamo o spendiamo. Il suo può essere definito però quasi un pensiero ossessivo: ha una ammirazione automatica per chi ha i soldi, basti pensare che non ha pensato due volte a farsi sverginare davanti e dietro dal figlio del dottore.</p><p></p><p>Ora di soldi ne vedevamo girare tanti e ne incassavamo in due 3.000 al mese, non male ma di certo tra affitti e spese varie non riesci a mettere da parte nulla. La sua frustrazione era rivolta soprattutto verso la nostra agenzia: secondo lei avremmo potuto guadagnare di più senza una paga fissa e spesso aveva discussioni con Peppe, tirando fuori un caratterino che prima di quel momento ignoravo.</p><p></p><p>Successero poi due cose che in qualche modo influenzarono il nostro rapporto. Lei fu chiamata a prendere parte a un video di un noto rapper romano: insieme ad altre doveva ballare in bikini e twerkare, potete immaginare il risultato con un culo come il suo. Finite le riprese sto rapper invitò le ragazze a una festa di fine video nella sua villa. Chiara disse se potevo venire anche io e lui fece “certo, però se vi scandalizzate meglio che state a casa”.</p><p></p><p>Chiara si vergognava ad andare in motorino e prendemmo un taxi: lei era vestita con un abito corto e attillato che evidenziava il suo culo, poi un giubbino di pelle e tacchi alti. Arrivammo e c’era la ragazza di sto rapper, dell’est più vecchia di lui ma molto bella, alta e bionda con belle gambe e un bel seno, poi qualche altro rapper, le modelle del video e alcuni vestiti bene che erano produttori o cose del genere.</p><p></p><p>Coca, fumo e alcool scorrevano a fiumi, noi bevemmo e fumammo e ci facemmo anche una botta: per me non era la prima volta, per lei sì. Dopo un po’ vedevamo gente che limonava in giardino e nel salone, Poi una ragazza iniziò a sbocchinare il rapper mentre questo era sul divano: sto cantante e grosso e corpulento, tutto tatuato e mostrava un cazzo mezzo moscio ma che secondo me non era piccolo.</p><p></p><p>La ragazza e gli altri come se nulla fosse, con uno dei produttori che iniziò a leccare la fica a una modella mentre alcuni andavano nelle camere. Chiara guardava divertita ma era ben stretta a me, stava bella di fuori e quando le dissi all’orecchio “andiamo in camera”, lei sorrise e mi prese per la mano iniziando a cercarne una libera.</p><p></p><p>Come ne trovammo una mi saltò addosso, poi presi a leccarla ed era un lago: venne in pochi minuti. Io ero bello duro e iniziai subito a scoparla, poi lei volle venire sopra di me e cavalcarmi: la sua posizione preferita insieme alla pecorina dove raggiungeva molti orgasmi.</p><p></p><p>La porta era semiaperta e mentre lei stava sopra di me entrò la fidanzata del rapper, si avvicinò a noi e iniziò ad accarezzare chiara sul volto e sul seno e a me sul petto sussurrando “siete bellissimi”. Poi si staccò, si tirò su la gonna, spostò le mutandine e iniziò a toccarsi tirandosi fuori un seno, il tutto mentre noi divertiti continuavamo a scopare.</p><p></p><p>Poi si avvicinò di nuovo e iniziò a toccare Chiara per poi baciarla, con lei che ricambiava. La donna poi prese Chiara e la sfilò da me, iniziandola a leccare tuffandosi poi in mezzo alle gambe. Lei gemeva e io mi segavo vicino poi, quando lei venne di nuovo, mi avvicinai alla sua bocca iniziandomi a segare più forte per venire.</p><p></p><p>La donna lo capì e mi tolse la mano iniziando a segarmi lei. Guardai subito Chiara che continuava a toccarsi i capezzoli e ridendo mi fece l’occhiolino: tempo un minuto e le sborrai in faccia, con l’altra che poi iniziò a baciarla ripulendola dalla sborra poi, come se nulla fosse, si ricompose e ci salutò inviandoci un bacio con la mano.</p><p></p><p>Noi ridemmo e senza dire nulla ci rivestimmo e scendemmo sotto, dopo il rapper stava a scopare una e altri due si occupavano di un altra, ma altri stavano scopando nelle varie stanze. Vedemmo due modelle che fuori camminavano nervose: stavano aspettando un taxi per andare via infastidite da quella situazione e ci accodammo.</p><p></p><p>A casa ruppi subito il ghiaccio “sei stata gelosa quando lei mi ha segato?” e lei “e tu quando mi ha leccato?”, “io - risposi - più che altro non ci ho capito nulla..” e ridemmo abbracciandoci. Poi a mente lucida sentenziammo che fu una bella esperienza, che avendola vissuta insieme non poteva essere considerata un tradimento. Naturalmente questa è una semplificazione di tanti discorsi avuti.</p><p></p><p>Poi successe un’altra cosa. Io avevo fatto alcuni servizi fotografici per alcuni cataloghi di abbigliamento. Peppe mi disse che una persona mi aveva notato e voleva conoscermi, non in senso artistico. Alla fine fu diretto: questa persona mi avrebbe dato mille euro per accarezzarmi, segarmi e sbocchinarmi, io a lui potevo anche non toccarlo.</p><p></p><p>Dissi la cosa a Chiara e lei mi spiazzò “per me non ci sono problemi, non sono gelosa se uno ti paga per succhiarti, la decisione è tua io di certo non ti giudico ma i soldi sono buoni”. Io ancora ero shoccato dalla sera a casa di Peppe e la cosa mi disgustava, ma accettai quasi per non deludere Chiara “ci paghiamo un mese di affitto e bollette, chiudi gli occhi e via”.</p><p></p><p>Prima però le dissi “a parti invertite tu avresti accettato di sbocchinare uno sconosciuto, magari un vecchio, per mille euro?”. E lei ridendo “se a te va bene per mille euro mi faccio pure inculare…”, poi vedendo la mia faccia allibita mi disse “amore io ti amo tu non puoi immaginare quanto, so’ bene quanto ti costa tutto questo ma noi abbiamo un progetto, un futuro da vivere insieme e abbiamo bisogno di soldi per costruirlo”.</p><p></p><p>A quell’incontro mi ci accompagnò Peppe che in macchina mi dette una pasticca di viagra “prendine mezza sennò starai tutto il tempo con il cazzo moscio e ci vorrà una vita”, poi mi dette una busta con i soldi “ma non fare cazzate”. Entrammo in una sorta di centro massaggi, io mi spogliai e rimasi solo con un asciugamano in una stanza, poi dopo un pò entrò un uomo sulla sessantina, calvo e obeso.</p><p></p><p>Mi sorrise “sei bellissimo, un Dio greco, mettiti sul lettino”. Mi stesi e lui iniziò a massaggiarmi, chiusi gli occhi e dopo un po’ iniziò a segarmi e succhiarmi. Feci una bella figura grazie al viagra, ma per il resto ero rigido e pietrificato. Stetti tutto il tempo a occhi chiusi e poi iniziai a pensare a Chiara, al suo culo oppure alla serata dal rapper per cercare di venire.</p><p></p><p>Riapririi gli occhi solo dopo aver sborrato e lui si era staccato avermi ripulito, lo vidi sorridente mentre se ne andava “ciao mio bel Dio greco, a presto”. Mi feci una doccia e fuori ad aspettarmi c’era Peppe che mi fece “il nostro amico è stato molto soddisfatto, bravissimo”. Più tardi venni a scoprire che si trattava di un alto prelato.</p><p></p><p>Tornato a casa Chiara mi fece “allora, lo succhia meglio di me?” e poi rise, io la gelai con lo sguardo e andai in bagno. Lei mi bussò scusandosi, quando entrò mi vide che piangevo sulla tazza “prendi i soldi, stanno nel giubbino”. Lei mortificata prese i soldi poi andò a riporre il giubbino, io in quel momento sentivo di odiarla.</p><p></p><p>Andai di là solo quando sentii che anche lei piangeva “scusami amore, perdonami mi devi perdonare” mi fece gettandosi ai miei piedi. Io la rialzai e la abbracciai, lei mi prese il volto guardandomi negli occhi e mi baciò “ti amo, guarda cosa hai fatto per noi”.</p><p></p><p>Io però avevo bisogno di sfogarmi e così le raccontai tutto quello che era successo, sottolineando come comunque alla fine l’uomo era stato di parola nel non andare oltre quello che era stato pattuito “ora però usciamo, ho bisogno di ubriacarmi”.</p><p></p><p>Tornati a casa mi fece “senti, pensavo che anche io potrei fare qualcosa per noi due, tipo il padrone di casa, cioè andremmo a risparmiare 700 euro al mese ovvero più di 8mila euro all’anno”. Ancora una volta rimasi senza parole “ciò ti scoperesti quel ciccione?”, e lei “beh come ti sei sacrificato tu posso sacrificarmi anche io”.</p><p>Non ero d’accordo e le dissi che non sapevo come avrei potuto reagire alla cosa e decidemmo di accantonare quella possibilità . Con un po’ di remore però accettai che lei andasse insieme a un’amica in una serata molto particolare.</p><p></p><p>Giusy all’epoca aveva 24 anni, siciliana come noi piccolina circa 1,60 molto scarsi il suo punto di forza era il culo rotondo e pagnottoso e gli occhi piccoli e celesti, capelli castano chiaro anche i lineamenti erano graziosi ma di certo non paragonabili a quelli della mia ragazza, con il seno che se l’era rifatto passando da una prima a una terza abbondante.</p><p></p><p>Nel complesso una bella ragazza che Chiara ha conosciuto facendo la hostess insieme, poi tra siciliani ha preso a frequentarla anche fuori e sono diventate discretamente amiche. In teoria lei era una studentessa che arrotondava facendo questi lavori, ma poi parlò a Chiara anche di alcune serate.</p><p></p><p>Anche lei aveva alcuni timori ma alla fine decidemmo che avrebbe provato: insieme a Giusy doveva andare a una villa fuori Roma, le avrebbero dato 200 euro per la sola presenza poi gli uomini presenti potevano farle delle proposte e lei era libera di accettare o meno. Il patto era che lei sarebbe andata solo per prendere i 200 euro e magari fare qualche conoscenza.</p><p></p><p>Io le accompagnai con la macchina di Giusy e poi andai a fare un giro. Ero nervosissimo perché lei avrebbe ripreso il cellulare solo una volta uscita. Mi chiamarono dopo quattro ore e le andai a riprendere. Chiara disse che aveva ricevuto offerte praticamente da tutti gli uomini presenti, in totale una trentina mentre le ragazze erano qualcosa in meno, anche di molti soldi ma aveva rifiutato tutto, mentre Giusy in totale aveva in borsa 800 euro: 200 del gettone base, poi si era scopato due uomini in due momenti diversi chiedendo 300 euro a botta e senza il culo.</p><p></p><p>Chiara poi mi raccontò che il posto era elegante e che gli uomini erano distinti e di mezza età , che più di uno le aveva offerto mille euro per andare in camera ma che lei aveva rifiutato perché me lo aveva promesso. “Altrimenti avresti accettato?” chiesi io e lei “probabile, ma non farei mai niente di nascosto a te o contro la tua volontà ”.</p><p></p><p>Peppe però venne subito a sapere della cosa, si incazzò tantissimo e litigò furiosamente con Chiara. “Se vuoi fare queste cose me lo devi dire, sennò mi sputtani” le disse e allora lei “ma tu parli che hai fatto prostituire il mio ragazzo?”. Per l’uomo la misura era colma, la liquidò con una somma e la loro collaborazione si interruppe.</p><p></p><p>Io ero incazzatissimo ma secondo lei adesso avrebbe potuto guadagnare anche meglio, ma i risultati non furono esaltanti: nonostante i contatti che aveva sviluppato, trovò giusto qualche lavoro da hostess. Tornò un’altra volta in quella villa, prese ancora 200 ma poi le dissero: bellezza, o accetti le proposte oppure qui non vieni a prendere il gettone e basta, una volta può andar, due ok ma tre si vede che ci marci.</p><p></p><p>Così ci ritrovammo con un solo stipendio e io maturai l’idea che lei aspettava solo il mio permesso per iniziare a praticare il mestiere più antico del mondo. Iniziò a vedere molti film porno, sia da sola sia con me. Si meravigliava di quelle cose che vedeva “ma come fa quella a prendersi una nerchia del genere nel culo, ma non le fa male?”. Poi mi chiedeva se secondo me “io potrei mai riuscire a fare certe cose?” oppure “io sono brava così a succhiare?”. Io restavo sul vago e intanto ne approfittavo per farmi fare pompini super profondi e per inculare quel culo da record.</p><p></p><p>Arrivò quasi l’estate e io accettai di incontrare di nuovo quell’uomo sempre per mille euro. A quel punto lei ritornò alla carica dicendo che non poteva permettere che il uomo fosse il solo a doversi sacrificare, che in fondo era colpa sua e cose del genere. Lei aspettava solo il mio via, si vedeva benissimo e non faceva altro che raccontarmi degli incontri di Giusy e di come fossero in fondo sicuri e ben remunerati.</p><p></p><p>Allora pensai “che futuro potevo avere con questa ragazza? Veramente voglio passare la vita con una disposta a questi compromessi?”. Se lei vuole fare la puttana allora che lo faccia, io intanto mi sarei fatto un po’ di bella vita, magari scopato qualche bella fica e una volta fatti un po’ di soldi ciao a tutti e me ne tornavo in Sicilia cercando di aprire quel chiosco.</p><p></p><p>Allora al suo ennesimo pressing le feci una proposta “amore facciamo così: noi ora siamo giovani e belli ma la bellezza non dura per sempre. Cerchiamo entrambi di guadagnare il più possibile non sputando anche sul singolo euro, mettiamo un bel gruzzoletto da parte poi cerchiamo di realizzare i nostri soldi. Vuoi farti pagare da qualche uomo, va bene ma allora facciamolo seriamente, non una cosa e via. Io farò lo stesso. Però devi promettermi che ci diremo sempre la verità altrimenti il tutto non avrebbe senso”.</p><p></p><p>A lei andò bene però mi disse “promettimi però che tu ci sarei sempre per me, non mi immagino una vita senza di te impazzirei”. Quella sera scopammo alla grande con io che le dicevo di farmi vedere se era capace di fare la puttana. Da quel momento in pratica divenni non solo il suo ragazzo, ma anche il suo pappone e quello che accadde da lì in poi ha dell’incredibile. CONTINUA…</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="patrulla, post: 20630892, member: 293014"] [B]Terza parte[/B] Dopo questo lungo preambolo ora cercherò di accelerare un po’ nel racconto per arrivare alla parte che credo a voi possa interessare di più. Con il tempo continuavamo a fare le più svariate cose, i soldi entravano anche se non erano tantissimi ma ci permettevano di vivere tranquillamente e toglierci diversi sfizi. In più pian piano ci stavamo ambientando sempre più a Roma facendo anche nuove amicizie. Su una cosa però avevamo vedute differenti. Anche se all’epoca Chiara non aveva ancora 20 anni, era logico che ci domandassimo cosa volessimo fare in futuro. Entrambi volevamo fare una famiglia insieme, ma entrambi non eravamo così stupidi che avremmo potuto campare fino alla pensione facendo questo lavoro. Da noi un amico mi aveva detto che, a breve ovvero tra qualche anno considerando i tempi italici e soprattutto siciliani, avrebbero sistemato il lungomare della mia città con diversi chioschi che sarebbero stati dati in gestione: baciando le mani giuste e senza un budget esagerato avrei potuto prenderne uno. Lei invece non voleva assolutamente tornare e pensava più ad aprire una parrucchieria o un centro estetico a Roma “piuttosto che tornare a vivere a casa vado a vivere qui sotto un ponte, oppure mi ci butto da uno alto”. A prescindere dovevamo mettere da parte dei soldi per realizzare i nostri progetti. Chiara ha un rapporto particolare con il denaro: nonostante il padre passi buona parte dell’anno in mare girando il mondo, quando torna di solito mette incinta la moglie, la sua famiglia può essere definita povera. Non può essere definita tirchia, ma di certo sta attenta a ogni euro che incassiamo o spendiamo. Il suo può essere definito però quasi un pensiero ossessivo: ha una ammirazione automatica per chi ha i soldi, basti pensare che non ha pensato due volte a farsi sverginare davanti e dietro dal figlio del dottore. Ora di soldi ne vedevamo girare tanti e ne incassavamo in due 3.000 al mese, non male ma di certo tra affitti e spese varie non riesci a mettere da parte nulla. La sua frustrazione era rivolta soprattutto verso la nostra agenzia: secondo lei avremmo potuto guadagnare di più senza una paga fissa e spesso aveva discussioni con Peppe, tirando fuori un caratterino che prima di quel momento ignoravo. Successero poi due cose che in qualche modo influenzarono il nostro rapporto. Lei fu chiamata a prendere parte a un video di un noto rapper romano: insieme ad altre doveva ballare in bikini e twerkare, potete immaginare il risultato con un culo come il suo. Finite le riprese sto rapper invitò le ragazze a una festa di fine video nella sua villa. Chiara disse se potevo venire anche io e lui fece “certo, però se vi scandalizzate meglio che state a casa”. Chiara si vergognava ad andare in motorino e prendemmo un taxi: lei era vestita con un abito corto e attillato che evidenziava il suo culo, poi un giubbino di pelle e tacchi alti. Arrivammo e c’era la ragazza di sto rapper, dell’est più vecchia di lui ma molto bella, alta e bionda con belle gambe e un bel seno, poi qualche altro rapper, le modelle del video e alcuni vestiti bene che erano produttori o cose del genere. Coca, fumo e alcool scorrevano a fiumi, noi bevemmo e fumammo e ci facemmo anche una botta: per me non era la prima volta, per lei sì. Dopo un po’ vedevamo gente che limonava in giardino e nel salone, Poi una ragazza iniziò a sbocchinare il rapper mentre questo era sul divano: sto cantante e grosso e corpulento, tutto tatuato e mostrava un cazzo mezzo moscio ma che secondo me non era piccolo. La ragazza e gli altri come se nulla fosse, con uno dei produttori che iniziò a leccare la fica a una modella mentre alcuni andavano nelle camere. Chiara guardava divertita ma era ben stretta a me, stava bella di fuori e quando le dissi all’orecchio “andiamo in camera”, lei sorrise e mi prese per la mano iniziando a cercarne una libera. Come ne trovammo una mi saltò addosso, poi presi a leccarla ed era un lago: venne in pochi minuti. Io ero bello duro e iniziai subito a scoparla, poi lei volle venire sopra di me e cavalcarmi: la sua posizione preferita insieme alla pecorina dove raggiungeva molti orgasmi. La porta era semiaperta e mentre lei stava sopra di me entrò la fidanzata del rapper, si avvicinò a noi e iniziò ad accarezzare chiara sul volto e sul seno e a me sul petto sussurrando “siete bellissimi”. Poi si staccò, si tirò su la gonna, spostò le mutandine e iniziò a toccarsi tirandosi fuori un seno, il tutto mentre noi divertiti continuavamo a scopare. Poi si avvicinò di nuovo e iniziò a toccare Chiara per poi baciarla, con lei che ricambiava. La donna poi prese Chiara e la sfilò da me, iniziandola a leccare tuffandosi poi in mezzo alle gambe. Lei gemeva e io mi segavo vicino poi, quando lei venne di nuovo, mi avvicinai alla sua bocca iniziandomi a segare più forte per venire. La donna lo capì e mi tolse la mano iniziando a segarmi lei. Guardai subito Chiara che continuava a toccarsi i capezzoli e ridendo mi fece l’occhiolino: tempo un minuto e le sborrai in faccia, con l’altra che poi iniziò a baciarla ripulendola dalla sborra poi, come se nulla fosse, si ricompose e ci salutò inviandoci un bacio con la mano. Noi ridemmo e senza dire nulla ci rivestimmo e scendemmo sotto, dopo il rapper stava a scopare una e altri due si occupavano di un altra, ma altri stavano scopando nelle varie stanze. Vedemmo due modelle che fuori camminavano nervose: stavano aspettando un taxi per andare via infastidite da quella situazione e ci accodammo. A casa ruppi subito il ghiaccio “sei stata gelosa quando lei mi ha segato?” e lei “e tu quando mi ha leccato?”, “io - risposi - più che altro non ci ho capito nulla..” e ridemmo abbracciandoci. Poi a mente lucida sentenziammo che fu una bella esperienza, che avendola vissuta insieme non poteva essere considerata un tradimento. Naturalmente questa è una semplificazione di tanti discorsi avuti. Poi successe un’altra cosa. Io avevo fatto alcuni servizi fotografici per alcuni cataloghi di abbigliamento. Peppe mi disse che una persona mi aveva notato e voleva conoscermi, non in senso artistico. Alla fine fu diretto: questa persona mi avrebbe dato mille euro per accarezzarmi, segarmi e sbocchinarmi, io a lui potevo anche non toccarlo. Dissi la cosa a Chiara e lei mi spiazzò “per me non ci sono problemi, non sono gelosa se uno ti paga per succhiarti, la decisione è tua io di certo non ti giudico ma i soldi sono buoni”. Io ancora ero shoccato dalla sera a casa di Peppe e la cosa mi disgustava, ma accettai quasi per non deludere Chiara “ci paghiamo un mese di affitto e bollette, chiudi gli occhi e via”. Prima però le dissi “a parti invertite tu avresti accettato di sbocchinare uno sconosciuto, magari un vecchio, per mille euro?”. E lei ridendo “se a te va bene per mille euro mi faccio pure inculare…”, poi vedendo la mia faccia allibita mi disse “amore io ti amo tu non puoi immaginare quanto, so’ bene quanto ti costa tutto questo ma noi abbiamo un progetto, un futuro da vivere insieme e abbiamo bisogno di soldi per costruirlo”. A quell’incontro mi ci accompagnò Peppe che in macchina mi dette una pasticca di viagra “prendine mezza sennò starai tutto il tempo con il cazzo moscio e ci vorrà una vita”, poi mi dette una busta con i soldi “ma non fare cazzate”. Entrammo in una sorta di centro massaggi, io mi spogliai e rimasi solo con un asciugamano in una stanza, poi dopo un pò entrò un uomo sulla sessantina, calvo e obeso. Mi sorrise “sei bellissimo, un Dio greco, mettiti sul lettino”. Mi stesi e lui iniziò a massaggiarmi, chiusi gli occhi e dopo un po’ iniziò a segarmi e succhiarmi. Feci una bella figura grazie al viagra, ma per il resto ero rigido e pietrificato. Stetti tutto il tempo a occhi chiusi e poi iniziai a pensare a Chiara, al suo culo oppure alla serata dal rapper per cercare di venire. Riapririi gli occhi solo dopo aver sborrato e lui si era staccato avermi ripulito, lo vidi sorridente mentre se ne andava “ciao mio bel Dio greco, a presto”. Mi feci una doccia e fuori ad aspettarmi c’era Peppe che mi fece “il nostro amico è stato molto soddisfatto, bravissimo”. Più tardi venni a scoprire che si trattava di un alto prelato. Tornato a casa Chiara mi fece “allora, lo succhia meglio di me?” e poi rise, io la gelai con lo sguardo e andai in bagno. Lei mi bussò scusandosi, quando entrò mi vide che piangevo sulla tazza “prendi i soldi, stanno nel giubbino”. Lei mortificata prese i soldi poi andò a riporre il giubbino, io in quel momento sentivo di odiarla. Andai di là solo quando sentii che anche lei piangeva “scusami amore, perdonami mi devi perdonare” mi fece gettandosi ai miei piedi. Io la rialzai e la abbracciai, lei mi prese il volto guardandomi negli occhi e mi baciò “ti amo, guarda cosa hai fatto per noi”. Io però avevo bisogno di sfogarmi e così le raccontai tutto quello che era successo, sottolineando come comunque alla fine l’uomo era stato di parola nel non andare oltre quello che era stato pattuito “ora però usciamo, ho bisogno di ubriacarmi”. Tornati a casa mi fece “senti, pensavo che anche io potrei fare qualcosa per noi due, tipo il padrone di casa, cioè andremmo a risparmiare 700 euro al mese ovvero più di 8mila euro all’anno”. Ancora una volta rimasi senza parole “ciò ti scoperesti quel ciccione?”, e lei “beh come ti sei sacrificato tu posso sacrificarmi anche io”. Non ero d’accordo e le dissi che non sapevo come avrei potuto reagire alla cosa e decidemmo di accantonare quella possibilità . Con un po’ di remore però accettai che lei andasse insieme a un’amica in una serata molto particolare. Giusy all’epoca aveva 24 anni, siciliana come noi piccolina circa 1,60 molto scarsi il suo punto di forza era il culo rotondo e pagnottoso e gli occhi piccoli e celesti, capelli castano chiaro anche i lineamenti erano graziosi ma di certo non paragonabili a quelli della mia ragazza, con il seno che se l’era rifatto passando da una prima a una terza abbondante. Nel complesso una bella ragazza che Chiara ha conosciuto facendo la hostess insieme, poi tra siciliani ha preso a frequentarla anche fuori e sono diventate discretamente amiche. In teoria lei era una studentessa che arrotondava facendo questi lavori, ma poi parlò a Chiara anche di alcune serate. Anche lei aveva alcuni timori ma alla fine decidemmo che avrebbe provato: insieme a Giusy doveva andare a una villa fuori Roma, le avrebbero dato 200 euro per la sola presenza poi gli uomini presenti potevano farle delle proposte e lei era libera di accettare o meno. Il patto era che lei sarebbe andata solo per prendere i 200 euro e magari fare qualche conoscenza. Io le accompagnai con la macchina di Giusy e poi andai a fare un giro. Ero nervosissimo perché lei avrebbe ripreso il cellulare solo una volta uscita. Mi chiamarono dopo quattro ore e le andai a riprendere. Chiara disse che aveva ricevuto offerte praticamente da tutti gli uomini presenti, in totale una trentina mentre le ragazze erano qualcosa in meno, anche di molti soldi ma aveva rifiutato tutto, mentre Giusy in totale aveva in borsa 800 euro: 200 del gettone base, poi si era scopato due uomini in due momenti diversi chiedendo 300 euro a botta e senza il culo. Chiara poi mi raccontò che il posto era elegante e che gli uomini erano distinti e di mezza età , che più di uno le aveva offerto mille euro per andare in camera ma che lei aveva rifiutato perché me lo aveva promesso. “Altrimenti avresti accettato?” chiesi io e lei “probabile, ma non farei mai niente di nascosto a te o contro la tua volontà ”. Peppe però venne subito a sapere della cosa, si incazzò tantissimo e litigò furiosamente con Chiara. “Se vuoi fare queste cose me lo devi dire, sennò mi sputtani” le disse e allora lei “ma tu parli che hai fatto prostituire il mio ragazzo?”. Per l’uomo la misura era colma, la liquidò con una somma e la loro collaborazione si interruppe. Io ero incazzatissimo ma secondo lei adesso avrebbe potuto guadagnare anche meglio, ma i risultati non furono esaltanti: nonostante i contatti che aveva sviluppato, trovò giusto qualche lavoro da hostess. Tornò un’altra volta in quella villa, prese ancora 200 ma poi le dissero: bellezza, o accetti le proposte oppure qui non vieni a prendere il gettone e basta, una volta può andar, due ok ma tre si vede che ci marci. Così ci ritrovammo con un solo stipendio e io maturai l’idea che lei aspettava solo il mio permesso per iniziare a praticare il mestiere più antico del mondo. Iniziò a vedere molti film porno, sia da sola sia con me. Si meravigliava di quelle cose che vedeva “ma come fa quella a prendersi una nerchia del genere nel culo, ma non le fa male?”. Poi mi chiedeva se secondo me “io potrei mai riuscire a fare certe cose?” oppure “io sono brava così a succhiare?”. Io restavo sul vago e intanto ne approfittavo per farmi fare pompini super profondi e per inculare quel culo da record. Arrivò quasi l’estate e io accettai di incontrare di nuovo quell’uomo sempre per mille euro. A quel punto lei ritornò alla carica dicendo che non poteva permettere che il uomo fosse il solo a doversi sacrificare, che in fondo era colpa sua e cose del genere. Lei aspettava solo il mio via, si vedeva benissimo e non faceva altro che raccontarmi degli incontri di Giusy e di come fossero in fondo sicuri e ben remunerati. Allora pensai “che futuro potevo avere con questa ragazza? Veramente voglio passare la vita con una disposta a questi compromessi?”. Se lei vuole fare la puttana allora che lo faccia, io intanto mi sarei fatto un po’ di bella vita, magari scopato qualche bella fica e una volta fatti un po’ di soldi ciao a tutti e me ne tornavo in Sicilia cercando di aprire quel chiosco. Allora al suo ennesimo pressing le feci una proposta “amore facciamo così: noi ora siamo giovani e belli ma la bellezza non dura per sempre. Cerchiamo entrambi di guadagnare il più possibile non sputando anche sul singolo euro, mettiamo un bel gruzzoletto da parte poi cerchiamo di realizzare i nostri soldi. Vuoi farti pagare da qualche uomo, va bene ma allora facciamolo seriamente, non una cosa e via. Io farò lo stesso. Però devi promettermi che ci diremo sempre la verità altrimenti il tutto non avrebbe senso”. A lei andò bene però mi disse “promettimi però che tu ci sarei sempre per me, non mi immagino una vita senza di te impazzirei”. Quella sera scopammo alla grande con io che le dicevo di farmi vedere se era capace di fare la puttana. Da quel momento in pratica divenni non solo il suo ragazzo, ma anche il suo pappone e quello che accadde da lì in poi ha dell’incredibile. CONTINUA… [/QUOTE]
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