paolox69

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Su Milano il sole iniziava a scaldare le temperature, nonostante fosse inizio marzo, in metro ripensavo a questo incontro, tra cugini. Non ci eravamo mai ritrovati cosi tutti insieme, ma era venuto a mancare improvvisamente, un anno prima, uno di noi dieci, e insomma, era passato un anno, non proprio esatto, ma sentivamo il bisogno di ricordare in qualche modo quella ricorrenza. Di solito ci si incontrava in sempre meno matrimoni e sempre piu’ funerali, quindi l’idea di vederci in un occasione al di fuori di questi eventi faceva piacere un po a tutti.

Eravamo in 7, una cugina e un cugino non erano potuti venire, tre uomini e quattro donne. Tutti attorno ai cinquanta e quella riunione con persone di cui, onestamente, sapevo poco o niente degli ultimi trent’anni, un po mi agitava. Arrivavamo da varie parti, nessuno era rimasto davvero in contatto con gli altri, se non con qualche augurio a Natale e poco altro. Il ritrovo era sui gradini del duomo.

Come dicevo ci eravamo visti un anno prima al funerale del cugino, certo oggi i visi son piu’ rilassati, gli abiti meno scuri, e le chiacchiere un po piu’ serene. Si formano subito due gruppetti, gli uomini davanti a parlare delle solite cose calcio, vacanze, moglie e figli, magari guardare qualche bella ragazza che passa, le donne che si attardano a guardare le vetrine del centro e a parlare di non so cosa. Milano ha sempre il suo fascino, niente da dire.

Entriamo in una pasticceria, un qualcosa di caldo, osservo gli anni passati sui visi di tutti, sapendo che stanno osservando anche i segni del tempo sul mio.

Una cugina in particolare ha mantenuto intatta la sua bellezza, e se possibile il tempo l’ha resa ancora piu’ affascinate. E’ piu’ grande di me cinque anni. Ricordo che quando poco piu’ che bambino, passavamo le infinite estate a casa di una delle zie, che aveva un specie di cascinale in campagna, a volte quasi tutti insieme, a volte solo con qualcuno di noi, sperimentavo di nascosto le mie prime masturbazioni pensando e guardando lei. Sorrido tra me e me, anche se ricordo che già allora non passava per la piu’ simpatica del gruppo, anzi, in parole povere stava un po sul cazzo a tutti. Quando sulla chat “cug ini” ha confermato la sua presenza a questa giornata, la cosa è sembrata molto strana a tutti. Noto, di sfuggita, che anche lei ogni tanto mi osserva.

Come dicevo Milano ha sempre il suo fascino e ci culla tra le sue braccia e le sua vie, sempre belle e piene di storia e di vita. Chi in treno chi in metro, chi a piedi abitando in zona e avendo posteggiato poco lontano, pian piano ci dileguiamo. Liliana, così si chiama la cugina carina ma stronza, mi chiede se ho voglia di bere ancora qualcosa con lei, ha ancora tempo per il suo treno, e non le va di stare girare sola per Milano. Ricordo che abita a Verona o giu’ di là. Mi guardo in giro ed in effetti son rimasto solo con lei, mi sembra brutto, anche se non ne ho assolutamente voglia, visto il suo carattere, ma accetto, è pur sempre mia cugina.

Quindi che fai nella vita, mi chiede. Magazziniere rispondo, mi piace. Mi guarda come fossi una cacca di cane. Non chiedo cosa faccia lei, so che è amministratrice di qualche azienda, so che i soldi non le mancano, si vede anche da come è vestita e dagli accessori che porta, so che è una stronza e tanto mi basta. Sei ancora sposata chiedo? Sapendo che è separata come lo sono io. No separata poi ho avuto un compagno, ma anche con lui non è durata. Non posso farne loro una colpa, sai il mio lavoro è importante, mi porta via molto tempo e son sempre in giro, ho delle responsabilità io, ma voi uomini non potete capire, quindi sto bene da sola. D’altronde o mi accetti per come sono o cambi strada, io non cambio di certo. Sforzo un sorriso anche se mi verrebbe un “ma vai a cagare”. Hai due figli se non ricordo male, chiedo. Si uno sposato, per me troppo presto, anzi, non sei venuto al suo matrimonio, e una che sta facendo uno stage in America. Chiaramente i soldi del matrimonio della casa degli sposini e dello stage in America li ha cacciati la mammina. Tu figli? Si una, vive con la mamma, sono anche io separato, forse lo sai. Se vuoi portare tua figlia in vacanza qualche volta in posti decenti, ho una casa in Sardegna e una nelle Alpi francesi, non in quelle italiane dove ci vanno tutti, chiaramente te le lascerei a prezzi decenti, visto il lavoro che fai. O sei piu il tipo da Rimini o giu’ di li, non mi meraviglierei.

Non ce l’ho piu’ fatta anche se abbastanza educatamente ho reagito.

Ma tu in quelle case ci vai mai? O sei troppo impegnata con il tuo lavoro di responsabilità? E i tuoi figli li hai mai portati, o hai pagato qualcuno che li portasse? Li hai visti crescere o avevi una tata a pensarci? Hai amici, perché sai allo sfigato qui presente ogni tanto esce con qualche amico, che so una birra, andare allo stadio, ho anche qualche amica sai, e ti farà strano ma anche qualche amica con cui faccio sesso, tu da quando non scopi? O paghi qualcuno anche per questo? Per farti scopare? Credo ne avresti bisogno, di una bella scopata. Non dice piu’ niente, si alza, prende il cappotto, ti aspetto fuori, e mi accompagni in stazione. Ah soldi di qua, case di la, e tocca pagare me, ma vaffanculo. Esco, sta fumando, la getta a terra quando mi vede e si incammina. Non diciamo niente, sia in metro, sia andando verso il treno della stazione, entra oltre i tornelli, neanche si gira a ringraziare o salutare. Meglio così.


Quindici giorni dopo mi manda un messaggio


Devo parlarti
Lo leggo, ma non rispondo, sto lavorando, ma penso, e adesso che cazzo vuole
Non sono abituata ad aspettare, aggiunge
Se già avevo poca voglia di rispondere, mi è scappata del tutto.
Allora?
Scrivo: non mi rompere il cazzo sto lavorando.
Quando posso trovarti libero?
Verso mezzanotte. Spero che abbia capito che non ho voglia di parlare con lei
A mezzanotte in punto squilla il telefono
Ma non ci credo, vedo di recuperare la lucidità, visto che stavo dormendo
Ma che cazzo vuoi a quest’ora?
Me l’hai detto tu
Ma sei scema o ci fai, era un modo per dirti di non rompermi le palle, non ti è bastato quel che ti ho detto in quel bar.
E’ proprio quello.
Quello cosa.
Senti, non ho tempo da perdere, il mio tempo costa, e domani ho un importate riunione
E io devo scaricare due container
Lavoro di merda
Ma vaffanculo
Va bene, bellissimo lavoro, ma quando ti vedo
Ma che cazzo vuoi si puo’ sapere?
Ho bisogno di vederti. Venerdì sono nelle tue zone da un cliente, verso sera ci vediamo.
E seti dicessi che sono impegnato
A fare? A bere birra?
Sempre meglio che vedere una rompicoglioni
Ti porto a cena, pago io questa volta, anche perché dove ti porto non credo tu possa permettertelo
Ma ti mando affanculo al telefono o di e persona?
Meglio di persona, alle nove da te, mandami la posizione


Il pomeriggio mi arriva un messaggio
Confermato stasera?
Ma si puo’ sapere che cazzo vuoi da me,che serata dovrei aspettami.
Voglio solo parlarti, non aspettarti niente, non voglio niente non ti preoccupare. Ho solo bisogno di parlarti


Seduti in questo ristornate dove si mangia e non si mangia, poco cibo in piatti enormi, si parla sotto voce,ecc
Non sono a mio agio le dico
Lo vedo, dovevo pensarci che non sei tipo da questi ambienti
Puoi scommetterci

Quindi dopo che abbiamo ricordato parenti vivi o morti, matrimoni andati alle cozze, figli, ecc, ecc si puo sapere che vuoi? Non credo soldi, e guarda che non faccio neanche cose al limite della legge se è di questo che hai bisogno, ho già dato da quel punto di vista.

Ride, ha sempre avuto una bella risata, peccato che non rida spesso, ama di piu’ quella sua aria da dura.
Dimmi le stesse parole che mi hai detto quindici giorni fa
E chi se le ricorda, che ho detto di così importante per farti venire qui ad invitarmi a cena
Non è cosa hai detto, cioè si, ma come l’hai detto.
Ma cos’è un gioco a quiz?
Ho pagato per farmi scopare, dice ad un tratto.
Rimango a guardarla, mentre mangia con tutta la calma del mondo.
Che c’è? Sorpreso? Me lo hai rinfacciato tu in pasticceria, quindi non faccio altro che confermartelo.
No non sono sorpreso, sei una sfigata che vuoi che ti dica, paghi per scopare mi fai quasi pena.
Ridillo
Cosa?
Ridillo
Che vuoi che i dica, sei una sfigata, un infelice donna in carriera, che paga per darsi un po di piacere, che probabilmente neanche ottiene.
Stringe le gambe, si morde le labbra
Ho anche chiuso contratti a letto, nessun problema a finire a letto con qualcuno pur di avere una firma su un contratto.
Una puttana quindi, una che si fa sbattere per lavoro, magari da dei cessi bavosi settantenni. Quindi per capirci, paghi qualcuno per scoparti, e ti fai pagare per essere scopata, ma che vita di merda hai?
E godi almeno? Ti piace? Ti eccita?
Quasi mai, anzi mai.
Mi fai pena E quindi cosa ti eccita?
Quello che mi stai dicendo tu a questa cena, mi sto eccitando.
Sei malata, malata grave lo sai?
Si alza, la cena è finita, l’ha deciso lei. Paga lei questa volta e neanche voglio sapere cosa abbiamo speso per “non” mangiare.

In auto riprende il discorso

Senti sarò franca, in quella pasticceria mi hai rinfacciato quel che in fondo sapevo, che tutti pensano, ma che nessuno osa dirmi in faccia, anche le tue cugine sai io lo vedevo nei loro visi compiaciuti, che sotto sotto faccio loro pena o invidia, per la vita che faccio, ma nessuna ha osato dire una parola, un disappunto. Certo pago la gente per esser scopata e magari mi danno della puttana, ma non funziona così il mio cervello, non mi eccito come vorrei, poi arrivi tu, e insomma non lo so, tu sei tu. Non chiedermi perchè.

Tu con quelle parole mi hai tolto una maschera, questa cena era per dirtelo, per dirti che anche se mi hai offesa, mi hai eccitata ed ora devi continuare ad eccitarmi.
Ma che cazzo stai dicendo, senti secondo me fai anche uso di sostanze che ti hanno bruciato il cervello, ma sei seria? Cos’è ti sei messa d’accordo con gli altri cugini per farmi fare la figura dello scemo?
Ride di nuovo, di gusto. Ridesse sempre così, cavolo, sarebbe strepitosa.
Non ho mai chiesto a nessuno quello che ti sto chiedendo, ti chiedo solo ogni tanto di farmi svagare, senza maschera, di farmi provare un po di piacere.
Senti siamo seri, ammesso che accettassi, dopo due o tre volte che ti insulto, anche a malo modo, e non sai quanto mi piacerebbe farlo, perché ti dirò che mi da un certo piacere trattarti per la stronza che sei, dopo sarebbe ripetitivo, sempre uguale.
Infatti, è per quello che mi devi aiutare.
Non riesco ancora a capire dove sta andando a parare. Faccio il magazziniere, ho finito a malapena le superiori, forse non ci arrivo, che dovrei fare?
Creare situazioni
Continuo a non capire
Creare situazioni, quando ne ho bisogno vengo a trovarti e tu crei qualche situazione eccitante, insolita, sicura, con te o con persone che conosci, non importa. Persone che io non conosco che non sanno che vita faccio, che ruolo ho, e legittimamente dicono e fanno cio’ che hanno voglia di fare, trattandomi male, insultandomi, umiliandomi. Tutto in sicurezza e pulizia.
Aiutami a capire, parli di farti scopare?
No almeno non all’inizio, insomma non so bene neanche io, ma vorrei sperimentare, non sono esperta come avrai capito. Non offenderti , ma in quel campo avrai piu esperienza tu, nel senso che avrai certamente avuto piu esperienze di quelle che ho avuto io, da giovane hai fatto anche tu le tue belle stronzate.

Arriviamo davanti a casa.

Perché io?

Perché di te mi fido. E so che nonostante mi trovi stronza, e non poco, ti piaccio, ti masturbavi guardandomi e a me piaceva sapere che lo facevi. E’ quasi un cerchio che si chiude, magari potresti riprendere a masturbarti vedendomi fare certe cose.
Ma ti dico la verità, io ancora non ho capito di quale cosa dovrei occuparmi.
Buona notte, scendi per favore, domani devo andare presto in ufficio, non ho un container da scaricare io, ho cose serie di cui occuparmi. Lo dice senza ridere.
Io al sabato non lavoro rispondo.
Ah sti cazzo di operai che non fanno un cazzo, e mi tocca anche mantenerli, dice con sarcasmo
Eccola di nuovo la stronza


Guardo le finestre della palazzina in cui abito. Le mie non si vedono, sono dall’altra parte rispetto alla strada. Cammino un po, se fumassi ci starebbe una sigaretta, ma ho smesso. Ripenso alla serata. Deve essere una donna molto sola, non che io abbia flotte di donne e amici, ma lei è messa davvero male. E poi che dovrei fare? Ancora devo capirlo. Vuole la realtà. Non cose pensate a tavolino e parole dette perché si è pagati per dirle.

Sorrido al pensiero che sapesse che mi masturbavo per lei. Che bei tempi, che ingenuità.
‘Mi avvio verso casa, guardo il cell per vedere se mi ha scritto. Magari si dimentica della serata, era solo un po giu’. Rimarrà un nostro segreto, penso. Ma mi sbagliavo e di grosso.

Con un matrimonio alle spalle vissuto male non ho piu voglia di relazioni serie, almeno per ora. Ho 46 anni, e non ci crederete mi piace il mio lavoro. Prima facevo altro, qualcosa di un po meno manuale, piu’ serio, con piu’ responsabilità,come direbbe mia cugina, ma ho avuto una crisi, di mezza età se così si puo’ definire, e da li il matrimonio è andato a puttane, e a ruota il lavoro e gran parte delle amicizie. Ho faticato ad uscirne, ma son rimaste le persone che amo frequentare senza che chiedano niente in cambio, non fanno troppe domande, un lavoro che mi è stato dato quasi come ultima spiaggia, che mi son fatto mio, che mi soddisfa, vado a casa la sera stanco morto, ma soddisfatto.


Quando ho detto che ho un paio di amiche che scopo, è proprio quello che intendevo. Carla, è una di quelle, anche se qualcosa di piu. Anche con lei con un passato burrascoso alle spalle, una che cerca di vive il presente, senza sperare troppo nel futuro. Stasera esco con lei, andiamo a bere qualcosa, poi da me o da lei, guardiamo un film, scopiamo e ci addormentiamo, magari domattina colazione insieme e poi ognuno a casa sua.


L’ho conosciuta una sera di mio periodo down, amici nessuna traccia, perché quando ti va male un matrimonio e fai qualcosa che non dovresti fare, e lasci il lavoro che ti ha complicato la vita e portato in quella situazione, e ti ritrovi solo, be gli amici o presunti tali, ti lasciano solo. Quindi cercavo una scopata facile a pagamento, quelle che rinfaccio a mai cugina. E li Carla, infreddolita ai bordi della strada, cadeva giusto a pennello. Quando mi sono avvicinato e ho abbassato il finestrino per chiederle quanto volesse, non ha risposto, ha aperto la portiera si è seduta al mio fianco. Per trenta euro ti faccio tutto, ma fammi scaldare un po. Era la prima volta che andavo con una prostituta e onestamente neanche quella sera ci sono stato, sessualmente parlando.


Che scema, non dovevo parlare così a mio cugino, ma chi ha bisogno di lui, ma perché. Cosa ci lega, una parentela ormai dissuasa, dimenticata. Ci vediamo una volta ogni cinque anni, “perché di te mi fido”, ma se non so praticamente niente di lui e lui di me, se non quello che da cretina sono andata a raccontare. Sapesse cosa faccio, che tipo di responsabilità, cosa gestisco, a quante persone e famiglie decido presente e futuro con il mio lavoro. E lui fa il professorino, ha anche da dire, mi guarda dall’alto in basso, giudica, con il suo lavoro da magazziniere. Ma che andasse a cagare, lui e la sua supponenza. Ho fatto una cazzata a dirgli certe cose e andarlo a cercare, spero sia almeno così intelligente da tenersele per lui, per il resto ci vedremo ai vari funerali o matrimoni, se avrò voglia di andarci, nel caso lo saluterò a malapena.

Come è andata la settimana?
Tranquilla, un po incasinata al lavoro ma ne ho viste di peggio e tu?
Si solito, settimana pesante, ma come sai apprezzo cio’ che faccio, e poi è venuta a trovarmi mia cugina
Allora è diventata una bella abitudine, mi avevi detto che vi eravate trovati tutti insieme quindici giorni fa o sbaglio?
Si esatto, ma aveva delle cose da dirmi, era in zona ed è passata a trovarmi
Niente di serio spero? Qual’ è quella simpatica?
No quella stronza
Ma no non ci credo
He si
Ma dai, e che aveva di così importante da dirti
Ma che ne so per me è partita di cervello, sarà un po stanca e voleva sfogarsi, solo che due palle
Ahahah dai ci penso io stasera a tirarti su il morale. Prendiamo qualcosa da asporto e andiamo da te? Da me è un casino, non ho fatto niente questa settimana, ma se vuoi, tanto tu l’hai vista in condizioni peggiori casa mia.
Ma no va bene da me, poi domattina ti riaccompagno
Ok perfetto



Chiama l’agenzia e prendimi un appuntamento oggi pomeriggio
Massaggio Signora?
Si
Uomo o donna?
Ci penso un attimo
Donna
Totale?
Totale
Ah chiedi quella dell’ultima volta, coi capelli rossi, ha delle mani deliziose
Certo Signora, prenoto subito

Guardo l’agenda, solo problemi oggi.
Devo ribaltare un sottoposto, fa il farfallone con le clienti.
Il lavoro è lavoro non transigo, se è la cliente a fartelo capire per me puoi finirci anche a letto, se ottieni quello che vuoi, l’ho fatto piu volte anche io, ma se ti permetti di fare avance non gradite, e mi arrivano all’orecchio, ti licenzio.

In tarda mattinata devo andare alla sede distaccata di Brescia per capire cosa non funziona e anche lì dovrò strigliare ben bene qualcuno, facendo presente che la prossima volta che mi vedranno sarà per far saltare qualche testa, se necessario, anche tutte.

In generale i dati son confortevoli, il fatturato aumenta, il margine cresce, e quei pochi sopra di me son contenti del mio lavoro, ma mai abbassare la guardia.


Sotto la doccia ci laviamo reciprocamente, è da sempre così, dalla prima volta che è stata qui ed è rimasta un abitudine
Mi insapono le mani e le passo sul suo copro, le accarezzo le spalle, le braccia una alla volta, le mani i seni, un seno alla volta con entrambe le mani, la pancia, i fianchi.
Hai messo qualche kg, era ora
Sto meglio?
Stai benissimo, stai prendendo delle belle forme, hai un bel corpo, era ora che lo riempivi un po
Adulatore.
Non ti è bastata stanotte, mi chiede proprio mentre le accarezzo e le lavo la figa
Vuoi dire che devo dedicarmi ad altre parti del corpo?
No, puoi starci tutto il tempo che vuoi, lo sai che è tua
Come va con il nuovo amico, le chiedo?
Non va anzi non è andata, non era l’uomo giusto e ho preferito diglielo, non ho piu’ tempo da perdere in storie che non mi riempiono la vita.
Mi avvicino alle sue labbra, troverai il principe azzurro, che ti farà la sua regina, ti renderà felice, te lo meriti, e allora sarai sua e io sarò l’uomo piu felice del mondo.
Mi stringe a se, alza una gamba e la accavalla alla mia schiena, tirandomi, se possibile, ancora di piu contro il suo corpo, il mio cazzo scivola in lei.
Promettimi però , dovesse accadere, che ci sarà sempre una doccia disponibile per quando ne sentirò il bisogno.
Promesso


Sono nuda sul lettino.
Mi sto rilassando, aspetto la rossa
Sono prona quando sento i suoi tacchi
Apro gli occhi per guardarla, nuda anche lei, tranne per le scarpe bianche
L’agenzia lo sa, le voglio nude non voglio preoccuparmi facciano qualche foto con un cellulare in tasca
Buon giorno Signora
Non le rispondo
Una musica di sottofondo garantisce il rilassamento
Sento l’olio invadere la mia schiena e le sue mani iniziano a fare cio’ che devono
Ha una pelle bellissima dice
Lo dirà a tutti penso, anche qui faccio finta di non sentire
Sono massaggi leggeri, delicati, mi fanno stare bene
Questo posto è l’unico in cui riesco a non pensare al lavoro
La rossa dopo aver fatto rilassare le gambe si sta occupando delle natiche, le allargami massaggia l’ano, risale sulla schiena e le spalle.
Dopo non so quanto tempo mi chiede se voglio girarmi
Mi giro i nostri occhi si incrociano, è proprio carina penso, nel fiore dei suoi anni
Abbozza un soriso
Chiudo gli occhi senza ricambiare
Sento le sue mani sui miei piedi, non so come mai mi il fatto che mi massaggi i piedi mi fa stare bene
Polpacci e cosce, passa al collo ci sta parecchio, è brava, mi rilassa particolarmente.
Mi massaggia delicatamente i seni, allargo le gambe.
So che seppur ho scelto completa, per massaggiare li aspettano sempre una sorta di autorizzazione.
Sento la sua mano sulla figa, è delicata, mi sfiora il clito, mi penetra leggermente.
Sto provando piacere e proprio in quel momento ripenso a mio cugino a cio’ che gli ho detto.
Ammetto a me stessa che mi ha eccitata sia a quella volta in pasticceria che a cena
Non mi aspettavo una sua reazione, quando faccio valere la mia superiorità, la mia acidità, il mio ruolo, anche la mia stronzaggine, generalmente le persone accusano il colpo, il piu’ delle volte abbozzano un sorriso, abbassano il capo. Lui ha reagito, mi ha offesa, non mi conosce così bene ma ha colpito nel segno, e la cosa mi ha eccitata, son dovuta uscire a fumare per scaricarmi. Non era mai successo e a cena è successo di nuovo. Devo rivederlo

Signora desidera altro?
Ritorno in me, no grazie, solo la doccia
Vuole che entri con lei?
No grazie puoi andare
Spero sia stata bene
Sei stata perfetta, come l’altra volta ti lascerò una mancia, te lo meriti
Grazie Signora, qUando vuole sono a sua disposizione.
Mi giro senza salutarla, sento la porta chiudersi, entro in doccia apro l’acqua e mi appoggio alla parete

Inizio a toccarmi, la figa ha ancora i muscoli quasi contratti dalla rossa
Avanti dimmelo che sono una stronza
Una donna acida
Una donna che nessuno scoperebbe se non pagando
Dimmelo di nuovo
Dimmelo che sono una puttana che si fa scopare per una firma su un contratto
Che ho una vita di merda, che ti faccio pena, che sono una sfigata di merda.
Dimmelo quel che pensi di me, sputamelo in faccia, dimmelo ti prego.
Vengo le gambe cedono, mi siedo, piango.
Devo rivederlo, devo assolutamente essere insultata di nuovo da lui


Dopo qualche kilometro si è scaldata, mi chiede cosa voglio fare e mi indica dove andare a farlo
Vuoi mangiare qualcosa le chiedo
Mi guarda con aria stupefatta, ha gli occhi piu dolci che abbia mai visto
Senti non cerco compassione, o pena, allora questi trenta euro me li dai? Cosa vuoi fare? Se non vuoi scopare riportami dove mi hai trovata, e dammi i miei soldi.
Le porgo i trenta euro, voglio solo mangiare qualcosa, se ti va insieme, magari un mcdrive, poi ti riporto dove ti ho trovata.
Sei un maniaco? Io non voglio ascoltare i problemi della tua vita ne ho già troppi dei miei.
Arrivati davanti al mc, allora ti va?
Ok dice lei, però a questo punto niente sesso, tempo scaduto
Nessun problema.
Mangiamo in silenzio, mangia come se non mangiasse da una settimana, magra troppo magra, è sciupata, forse stanca, ma è molto carina
La riporto dove l’ho trovata, grazie le dico, ti ritrovo?
Lunedì mercoledì e venerdì son qui, se ti va.
Inizia così la mia “relazione” con Carla, se così si puo’ definire.



Sei solo?
In che senso?
Sei a casa?
Si
Sei solo?
Si
Da che parte si entra sono dove ti ho lasciato quando sono venuta a cena, fammi salire.
Ma chi cazzo credi di essere, non puoi arrivare qui alle undici di sera, ma si puo’ sapere che problemi hai?
Un sacco di problemi, ma a te ne interessa solo uno.
A me non interessa un cazzo di te, ci vediamo una volta ogni cinque anni, ora mi hai già scassato le palle tre volte. Non è che perché mi masturbavo guardandoti le tette ti da diritto di invadere la mia vita. Avevo tredici anni cazzo.

Ho licenziato due persone, avevano, hanno famiglia e sai che c’è non me ne frega un cazzo, se lo meritavano. Sono stronza, si sono stronza, e allora
Rimango in silenzio
Ma che dovrei fare
Inventati qualcosa urla, devo sfogarmi
Questa è malata penso

Si guarda in giro, forse la casa le fa schifo, abituata com’è lei o forse le piace una vita così vissuta e non asettica, ma non mi interessa. Ha una tuta, molto elegante vero, ma è la prima volta che la vedo in tuta.

SI siede.

Mi guarda, aspetta non so cosa, quel viso mi mette a disagio. Si aspetta qualcosa da me e io non cosa devo darle, mi guarda quasi supplicando, io che non riesco a far quadrare la mia vita come potrei capire come far svoltare la sua.

Aspetta un attimo le dico
Torno con una sciarpa nera, le copro gli occhi

Parlami della prima volta che l’hai fatto per chiudere un contratto
La tocchi piano dice
Stai zitta rispondi
Non è una bella immagine che avrai di me
Non ho belle immagini di te, sai come ti considero
Del mio seno si, però
Avevo tredici anni stronza

Partiamo dal fatto che aspiravo a quel posto da una vita e quando mi hanno proposta, proposta per meriti, mi son fatta un culo per arrivare lì, ero già sposata e avevo già il primo figlio.
Be questo non è un male, ognuno ha le sue aspirazioni
Ma io avevo un aggravante, se così si puo’ dire, sposata, con un figlio piccolo e in età di altri figli. Mi hanno fatto chiaramente capire che il mio ruolo comportava una presenza e disponibilità assoluta
Capisco, e questo cosa c’entra con la mia domanda
C’entra che dovevo essere disponibile anima e corpo
Inizio a capire
E quindi quando il dirigente ha chiuso la porta dietro di se e si è seduto sul bordo della scrivania slacciandosi i pantaloni.
So già la risposta, ma spero che con un figlio piccolo a casa e un marito, ti sia alzata e te ne sia andata
Mi son piegata sul suo cazzo e l’ho fatto venire nella mia bocca e ho ingoiato sino all’ultima goccia
Sei una donna di merda lo sai vero

Inizia a slacciarsi la tuta, vedo il reggiseno nero.

Il posto è suo mi ha detto ha tutte le carte in regola per far carriera in questa azienda
E ci credo sei una gran troia, basta che ficcano un cazzo in bocca e sei li pronta a prenderlo, per un passo in avanti della tua miserabile carriera. Ma non ti fai schifo a dirmi queste cose
No non mi faccio schifo, e non so perché te le sto raccontando. Vuoi che mi spogli?
Non me ne frega un cazzo, non hai capito che mi fai pena, non ti scoperei neanche fossi l’ultima donna sulla faccia della terra.
Ti faccio schifo?
Ma cazzo godi a sentirti dire queste cose?
Lo pensi? Pensi che faccio schifo?
Si lo penso mi fai schifo, che cazzo di donna sei, che mamma sei, che moglie sei, anzi eri?
La sua mano entra sotto la tuta, vedo che inizia a toccarsi, allunga le gambe, poi le riporta a se.
Non ti vedo ti stai masturbando anche tu?
Senti ma quando la finiamo, ma cazzo sei mia cugina, una donna di successo, puoi avere cio’ che vuoi e vieni da me a farti trattare così
Cosi come, dice mentre aumenta il rito sotto la sua tuta
Smettiamola
Così come, dillo
Come una merda, come una schifosa troia di merda
La tuta rilascia un alone umido, lei si calma, prende fiato
Sto per toglierle la benda.
Non toccarmi dice.
Cala il silenzio
Si toglie la benda, ha la faccia seria, dura
Si alza si ricompone
Dimentica questa serata, scusami, non mi vedrai piu’ almeno non in queste condizioni
Non saluta, esce
Rimango seduto ai bordi del letto, sono sconvolto, e mi accorgo di essere venuto.


Dopo un certo periodo che andavo a trovarla in strada e che mangiavamo schifezze da asporto, senza quasi parlare, le chiesi se era interessata ad un lavoro in cui non era obbligata a prostituirsi
Ti ho detto che non voglio essere compatita.
Non è compassione, mi hanno chiesto se conoscevo qualcuna interessata a lavorare e te lo sto chiedendo.
Visto che nn conosco nessun altra a cui chiederlo, come non detto, scusa
Scusa tu sussurra, sei così gentile, ma non capisco cosa vuoi da me, a parte darmi da mangiare. Mi paghi per mangiare con te, io sono sola e messa male ma anche tu non stai bene mi sembra.
Si vero siamo due anime messe male.
Di che si tratta? Io non so far niente, non ho studiato.
Di fare delle pulizie negli uffici dove lavoro, lavoreresti la sera e il mattino presto. Tutta settimana, escluso domenica, in regola, e al caldo
Dove
A circa quindi kilometri da qui
Arrivano i mezzi pubblici?
Non fino a quella zona, perché?
Non ho la macchina
Hai la patente?
Si
Be visto che finisci quando io inizio e viceversa, all’inizio potresti usare la mia
Vado al lavoro, quando finisco ti vengo a prendere mi lasci a casa e vai al lavoro, finito tu mi vieni a prendere ti porto a casa e vado al lavoro, e via così.
Perché lo fai?
Perché qualcuno l’ha fatto con me, quando ero in difficoltà, e perché hai gli occhi piu’ belli che abbia mai visto.


Quindici giorni dopo squilla il telefono, guardo il nome, è lei. Pensavo fosse finita. Non so se rispondere, ma son curioso devo ammetterlo.
Ciao
Ciao
Ti devo una risposta, e non lascio le cose a metà
Non dirmi che sei sotto casa mia
No sono nel mio letto
Che risposta mi devi?
La prima volta cHe l’ho fatto per lavoro, che mi son prostituita per una firma.
Non sei obbligata
E tu obbligami, ormai sai cosa voglio
Un attimo di silenzio, è vero son curioso e forse un po eccitato visto che mi sdraio sul letto e mi tolgo la parte bassa della tuta.
Avanti raccontami come hai iniziato a fare la troia
Non era bello, anzi, e molto piu’ grande di me, fai conto che saranno passati circa 20 anni minimo
Importante e ricco quello si, e l’azienda non poteva sbagliare.
Per me era arrivare dove nessuno era arrivato, chiudere un contratto con tanti zeri era un passo significativo per la mia carriera e il mio conto in banca
Quindi è quello che conta qualsiasi cosa per qualche zero in piu’ in banca?
Perché conta altro?
Direi di sì, molto altro, ma chissà perché non sono sorpreso da questa visione della tua misera vita?
Sono nuda sai
Continua donna squallida, ti piace se ti chiamo squallida?
Chiamami come vuoi
Mi son vestita e truccata per l’occasione, e ti lascio immaginare
Ma tu eri uscita convinta di finirci a letto, o lasciavi questa cosa come ultima possibilità? Che so facevi un po’ la sexy, la gatta morta, magari qualche bicchiere di vino poteva bastare per farlo firmare?

Io non accettavo altro finale che quel contratto firmato, mi avesse anche chiesto di scoparmi una squadra di calcio con tutte le riserve l’avrei fatto. Estremizzando chiaramente, ma per farti capire.

Dico sinceramente e non per offenderti o eccitarti, mi fai veramente pena, il tuo corpo in cambio di cosa? Sei una donna senza il minimo rispetto di se stessa, un oggetto senza valore umano, altro che prostituta.
Sento che geme, e onestamente mi sto masturbando anche io
Ma tuo marito?
Be gliel’ho venduta come una cena importante, e comunque visto come sono uscita vestita, o svestita, credo abbia capito cosa andavo a fare.
E non ti ha fermata
I soldi che facevano vivere anche lui nell’agio non cadevano sicuramente dal cielo, forse si è auto convinto che era una cena normale di lavoro e certo una donna sexy ci puo’ stare in certe occasioni.
Quindi dove hai chiuso questo contratto, mentre glielo succhiavi
No al ristorante, prima di andare in albergo da lui
Allora poi potevi tirarti indietro

No non potevo, ero una giovane donna in carriera davanti al cliente piu’ importante dell’azienda, ti immagini se dopo aver promesso la notte di sesso piu sconvolgente della sua vita in cambio della firma, me ne sarei andata?
Be ne avresti guadagnato in autostima
E cosa me ne faccio dell’autostima, mica si mangia
Ma cazzo avrai da qualche parte un minimo di orgoglio femminile, o sei solo un buco da riempire per una firma
Cazzo, ridillo
Ancora sta storia del ridillo
Ridillo che questa squallida donna è solo un buco da riempire
Sei un essere che fa schifo, ma credo tu lo sappia, una donna squallida con una vita altrettanto squallida, sei solo una serie di buchi messa sul mercato al migliore offerente
Geme con piu foga, credo sia venuta
Quante volte l’hai fatto, quante volte hai concesso i tuoi buchi in cambio di una firma?
Questo te lo dico un'altra volta
La telefonata si chiude.


Trent’anni fa circa


Hei ci sono io
Dai faccio in fretta, mi trucco un attimo mi sciacquo ed esco
Vabbe ma comunque ci sono io
Dai neanche ti vedo, c’è questa mezza parete a dividerci.
Si toglie la maglietta e già per me era il paradiso, vederle il reggiseno e intravedere i capezzoli
Che fai guardi?
No è che insomma non riesco a farla con te qui
Dai non rompere
Quando poi si è tolta anche il reggiseno, fortuna c’era la parete se no vedeva che mi era venuto duro
Non guardare mi raccomando
No no ma fai in fretta.
Come sto truccata cosi?
Stai benissimo ma ora esci
E che palle
Una volta fuori inizio a masturbarmi, “fammele toccare Lilli, ti prego, cazzo che belle tette, si dai sei bellissima truccata cosi, dai si, si si
E che cazzo
Scusa ho dimenticato la maglietta, finisci quello che stavi facendo, o hai già finito?

E come trent’anni fa ho la mano piena della mia sborra




Ti va di salire? È un casino casa mia, ma almeno ti offro qualcosa da bere, non devi tornare neanche al lavoro oggi, e non sei mai salito da me.
Sicura?
Sicura
La casa di Carla è un po come la mia, disordinata, ma di quel disordine in cui io, e in questo caso lei, troviamo tutto. E’ il nostro di disordine e non puo’ essere di nessun altro.
Perché ridi?
Perché assomiglia molto a casa mia, un casino totale, ma un casino ordinato
Che vuoi non ho molto
Che hai?
Birra o acqua
Una birra ci sta
Posso chiederti una cosa
Si certo
Non ti piaccio vero?
Perché dici cosi?
Da quanto mi conosci ? Insomma tra la strada e il lavoro che mi hai trovato, quasi sei mesi?
Si esatto, circa
E non ci hai mai provato
Ti rispetto, lo sai.
Non ti piaccio capito
Mi piaci molto, e lo sai anche tu
Ma
Ma siamo due anime incasinate, e tu hai bisogno di qualcuno che non ti crei altri problemi, che ti dia equilibrio
Tu che ne sai di cosa ho bisogno
Vero anche quello, non ti conosco così bene, però so come son fatto io
Vuoi dormire qui stanotte?
Me lo chiede guardandomi fisso negli occhi
Per un attimo mi rendo conto che non aspettavo altro, che fosse lei a chiedermelo, così davanti ad una birra, in una casa incasinata, in un sabato sera qualsiasi, e in quegli occhi ho ritrovato un po di serenità



Cazzo ma perché penso sempre a lui, per come mi tratta e mi faccio trattare, per quel che riesce a fare alla mia mente.

Ho la vita che ho voluto, che ho lottato per avere, non ho problemi economici, nessuno puo dirmi cosa fare o cosa non fare. Quel che ho fatto l’ho sempre fatto per scelta, ho mandato a puttane un matrimonio? Vero, non sono stata una brava mamma? Anche. Ma che ci posso fare se per me le priorità della vita erano e sono altre. Sono una puttana? Certo non ho mai avuto problemi a darmi per ottenere cio’ che volevo.

E lui cos’ha? Sarà bella la sua vita normale, un lavoro normale, un matrimonio andato a puttane come il mio, ha qualche scopamica. Ma poi ce l’avrà? O son tutte palle, è solo bravo a giudicare la mia vita. Non l’ho visto per trent’anni se non in occasioni sporadiche e son stata benissimo, ora che cazzo ci fa nella mia testa sto stronzo. Mi umilia, mi giudica, ma mi fa godere, devo ammetterlo, ma perché proprio lui. Sai quanti dopo un licenziamento, mi hanno offesa nel mio ufficio dandomi della stronza, o cose così. Ma non mi sono mai eccitata, o comunque colpita in qualche altro modo. Poi arriva lui in una pasticceria, e chi cazzo crede di essere.

Ho bisogno di rilassarmi.

Chiama l’agenzia, una cena e un dopo cena.
Va bene signora uomo o donna
Ci penso, no il mio uomo del sesso è lui per ora e deve alzare l’asticella.
Donna, la rossa dei massaggi.
Va bene signora.

Ho una segretaria che lavora con me dall’inizio della mia carriera, è in età pensionabile ormai, sarà difficile sostituirla, ma ha già detto che vuole godersi la pensione e i soldi che le abbiamo pagato, non basterebbe tutta una vita dice.
E’ una persona che mi ha accompagnata nella crescita professionale, seria, precisa, e soprattutto una tomba, mai un giudizio, mai un commento, e sempre dalla mia parte qualsiasi cosa succedesse.


La famosa agenzia me l’ha consigliata un alto dirigente di una multinazionale. Soddisfano ogni desiderio, nel lecito, non fanno domande soprattutto hanno persone pulite e di alta classe.
Dopo averne verificato la serietà, e già in fase di separazione, una serata in cui ero particolarmente giu’ stavo sfogliando il catalogo on line della zona dove mi trovavo,visto che ero via per lavoro, ho visto un uomo di colore bello come un dio greco.
Ho pensato che con un ragazzo di colore non l’avevo mai fatto, ho chiamato, era libero per la serata.
E’ stata la prima delle tante volte che ho pagato quello che non riesco a fare senza pagare.


La seconda amica che scopo, non è a livello di Carla in fatto di “sentimenti” se così possiamo definirli. E proprio una scopamica, niente di piu’ niente di meno.

Una volta ogni due/tre mesi circa viene dalle mie parti porta il marito a fare delle visite di controllo per un problema abbastanza serio, il marito sta in ospedale due giorni, e quindi una notte, e quella notte lei la passa con me. Conosciuta nella maniera piu’ strana possibile, un paio di anni fa, un incidente. Mi ha tamponato con l’auto. E’ scesa l’ho vista subito scossa, e perche era la prima volta a Milano, e per via del marito, e perché non trovava l’albergo, e quindi era disattenta e mi ha toccato con la macchina.

L’ho vista in difficoltà le ho detto che non c’era nessun problema, la mia auto si era solo un po graffiata, ma non era nuova già prima. L’ho accompagnata all’albergo, e quando son sceso per salutarla ha voluto il mio numero e mi ha dato il suo, dicendo che se avessi voluto sistemare la macchina lei avrebbe pagato senza problemi. Gli ho detto che era importante che suo marito stava bene, mi aveva raccontato un po perché era cosi ansiosa e distratta, e che se fosse tornata a Milano e aveva bisogno di chiamarmi pure senza problemi. Tre mesi dopo mi ha chiamato, al cellulare ho visto”signoraincidene”. Ho chiesto se stava bene, e come stava il marito, mi ha detto che si sentiva un po sola e se mi andava di cenare con lei visto che ero l’unica persona che conosceva


Vestita è ancora piu’ bella che completamene nuda, la guardo, anzi la squadro avvolta in quel suo vestito rosso che disegna perfettamente le sue curve. Se ne accorge, sorride.
La invito a sedersi al tavolo.
Buona sera Signora, mi dice, sono in ritardo? Il taxi ha trovato un po di traffico.
Immagino l’autista del taxi guardare allo specchietto le sue gambe.
No sono arrivata in anticipo io, avevo qualche email da leggere e ne ho approfittato mentre ti aspettavo.
Come ti chiami le chiedo
Sorride, Vanessa risponde. Nome che avevo già visto sul sito.
Come ti chiami ripeto
Capisce, non ci è consentito dare i nomi reali, l’agenzia non vuole
La guardo in silenzio fissandola negli occhi
Patrizia, mi chiamo Patrizia
Sei molto bella Patrizia
Grazie Signora
Liliana, per stasera chiamami Liliana, e dammi del tu, e sii te stessa dimentica l’agenzia, ti prometto che tutto cio che mi dirai all’agenzia non arriverà una parola, e proverò a dimenticarla anche io per stasera.
Mangiamo ti va?
Certo, ho una fame
Parliamo di tutto, all’inizio solo discorsi vaghi poi sempre piu intimi e personali, mi racconta a gradi linee la sua storia, è intelligente e colta, parliamo delle creme che uso per mantenere la mia pelle, e del trucco che usa lei per far si che quelle labbra non aspettino altre che essere baciate.


Quando sul display compare Lilly sono un po stupito, era da un po che non la sentivo,e pensavo che la storia fosse chiusa
Ciao rispondo
Senza salutare dice “ho fatto l’amore, come non mi succedeva da tempo”
Bene son contento, ed è solo un fatto casuale, o lui puo’ entrare a far parte della tua vita?
E’ una lei
Ci metto un secondo ad immaginare la scena
Stupito?
Di te non mi stupisce piu niente, però davvero mi fa piacere
L’ho invitata a cena, dovevi vederla, era bellissima in quel vestito rosso, la guardavano tutti
Lilli, ma perché me lo stai raccontando
Lo sai perché
Dimmelo
Non ho nessuno a cui dirlo e volevo condividere questa cosa con qualcuno di cui mi fidassi, e sei l’unico a cui mi sono aperta, confessandoti cose che non riesco a confessare neanche a me stessa
Immagino la solitudine di questa donna che finalmente, forse, ha trovato un po di calore
Racconta le dico
Dopo la cena siamo andate da me, a proposito tu casa mia non l’hai mai vista vero? Qualche volta ti invito
Non rispondo
Era bellissima, anzi è bellissima,ha scelto proprio quel vestito rosso, così attillato, per farsi desiderare
Era la prima volta che la vedevi vestita così?
Vestita si, non solo così
In che senso?
E’ la mia massaggiatrice, quando ci vediamo pretendo sia nuda come lo sono io
Questa me la devi spiegare, magari la prenoto anche io una seduta con lei
Non puoi permettertela
Stronza
Lo so
Comunque dicevo, in casa mia
Si
Mi ha detto, non immagini da quanto ho voglia di te, di leccarti quel clitolide che mi fai solo accarezzare, di entrare in doccia con te, di sentire le tua mani sul mio corpo, di baciarti
Mi son fermata a fissarla, è vero che eravamo un po allegre dal vino bevuto, ma avevo una voglia di lei come non l’ho mai avuta di nessun altro
Le ho detto, inizia a baciarmi il resto verrà da se
E
E’ stato un bacio lungo, non ci staccavamo piu,non aspettavamo altro
L’ho presa per mano e siamo andate in camera mia, io ho spogliato lei e lei ha spogliato me, è stato tutto bellissimo
Non smettevamo di baciarci, poi ha iniziato a leccarmi, ovunque, i capezzoli, mi ha fatto morire con quella lingua sui miei capezzoli
Poi è scesa, sulla figa, mi ha detto, non sai le volte che ho sognato di leccartela, di assaporare il gusto del tuo piacere. C’è rimasta parecchio con la lingua e le dita, ha una delicatezza che voi uomini non potete neanche immaginare. Mi son bagnata e son venuta.
Ti va di darmi piacere anche tu Liliana mi ha chiesto.
Ho ricambiato tutto e anche di piu, quella carne così giovane, quel profumo che aveva, quei suoi umori che non smettevano di bagnare quel fiore splendido, non volevo smettere di leccarla quella figa, e quel seno fresco, e quel meraviglioso culo ancora indenne dai segno del tempo.
Ho goduto e fatto godere come mai, non immagini
E il giorno dopo abbiamo fatto la doccia, insieme, e non immagini le cose che si possono fare sotto una doccia

Immagino, mi verrebbe da dire ripensando a Carla, ma non rispondo
Ma quanti anni ha
Silenzio
Lilli?
Ha l’età di mio figlio
Cazzo Lilli
Si lo so, so anche che non potrà essere amore, ma avrò diritto anche io di godere ogni tanto, e lei mi fa stare bene, un po come te
No non giudico tranquilla, scusa
Lo so anche io che non puo’ essere il futuro ma almeno qualche attimo di presente perché no? Posso confessarti una cosa?
Mi sembra che per stare ti sia già confessata abbastanza
Non ancora
Vai, confessati
Mi son masturbata sotto la doccia, pensandoti
Ma come stai messa, cioè, no lascia perdere
No non pensandoti sessualmente, ma pensando a come mi tratti a come mi insulti
Questa ha dei seri problemi penso.
Lilli davvero, forse è il caso di finirla da quel punto di vista
A dir la verità ti ho chiamato soprattutto per questo
Questo cosa
Ho bisogno anche di godere nell’altro modo, quando sono nelle tue mani
Lilli cazzo, non hai mai preso in considerazione uno psicologo
No ho te, ti do una decina di giorni, devi alzare l’asticella, devi umiliarmi come mai, pensa cio’ che vuoi, ormai hai capito di cosa ho bisogno quindi datti da fare
Ma io non…
Click, telefonata chiusa



La signora con il marito all’spedale sia chiama Giovanna, e ci sono finito a letto la sera stessa della cena.
Mi sembrava strano mi avesse invitato solo per farle compagnia, insomma non siamo ragazzini e lei credo abbia attorno ai 60 anni, anche se portati bene
Finita la cena, devo dire molto piacevole, anche se a tra momenti anche un po meno piacevoli quando mi parlava della malattia del marito, mi ha detto che non aveva voglia di tornare in albergo, che voleva stare ancora un po con me, ma non poteva portarmi da lei perché l’albergatore conosceva sia lei che suo marito.
Insomma uscire per fare un giro a Milano e mangiar fuori, ci poteva stare rientrare con un altro uomo e portarlo in camera con un marito in ospedale non era bello.
Chiaro che anche a me la sua compagnia, oltre che seduta ad un tavolo, ma anche sdraiata in un letto, avrebbe fatto piacere, ma non volevo portarla a casa mia, le ho proposto, senza alcun tipo di indugio, un motel, una camera a ore le o detto, dove si fa soprattutto…
Lo so cos’è e mi va bene ha risposto lei, è giusto quello che intendevo
In camera le ho chiesto se ci era già stata in un motel.
Mi ha detto di no, ma le piaceva molto, le dava l’impressione di fare qualcosa di trasgressivo, e lei non era piu abituata da tempo alle trasgressioni.
Spogliati le ho detto
Si sfila il vestito, rimane con un intimo color albicocca, molto carino
Ti piace mi chiede, l’ho messo nella borsa sperando che tu, insomma, che ci saremmo trovati in questa situazione.
Ti sta benissimo, sei un bella donna
Insomma, non sono piu’ una ragazzina
Mente la guardo mi siedo ai bordi del letto, le accarezzo le cosce, lei è in piedi davanti a me, io ho ancora boxer e maglietta
Che vuoi che faccia mi chiede, sono un po in imbarazzo, è da tempo che non spogliavo davanti ad un altro uomo se non mio marito.
Mi tolgo la maglietta, quel che vede le piace, mi sembra, inginocchiate ordino
Non risponde ma si inginocchia
Vuoi che tolga il reggiseno?
No te lo tolgo io tra un po
Toglimi i boxer
L’agevolo alzando le natiche leggermente, poi mi sdraio con il busto, mentre le gambe rimangono piegate fuori dal letto, e lei inginocchiata davanti al mio cazzo, non ancora duro ma già a buon punto
Non toccarlo con le mani, non serve che ti dica altro
Sento le sue mani sulle mie cosce, e subito dopo la sua lingua sul mio cazzo, sento che mi lecca le palle
Chiudo gli occhi, mi lascio trasportare dal momento
Con la lingua cerca di alzarlo e in qualche modo se lo infila in bocca, e inizia a spampinarmi
Dopo un po piego le gambe e le appoggio sul letto, mi allargo le natiche, capisce cosa voglio che faccia e non dice niente, allunga solo il collo e in qualche modo arriva a leccarmi il buco del culo, una lingua splendida
Mi spingo indietro, ora sono sdraiato comodamente, vieni le dico
Sale sul letto, mi bacia la pancia, mi lecca i capezzoli, posso toccarlo mi chiede
Sorrido, e mentre mi bacia, inizia a d accarezzarmi e masturbarmi il cazzo
Così è stata la prima volta con”signoraincidente” alla quale prima volta ne sono susseguite altre


Mentre fumo una sigaretta in santa pace in pausa, ripenso a quest’anno così frenetico, così vissuto.
Nel giro di un anno ho perso un compagno, che si è portato via quel poco che avevo ed è scappato con quella che credevo fosse un amica. Umiliata ho cambiato paese, in fase semidepressiva ho iniziato a prostituirmi. Odiavo gli uomini e odiavo me stessa. Mi facevo schifo, credevo di non valere niente o poco piu di niente. Sino a che è comparso quell’angelo. Sorrido nel pensare alle serate in auto a mangiare. Ero davvero magra, e lui non mi ha toccata per mesi, mi pagava per darmi da mangiare. Mi ha trovato lavoro, senza sapere chi fossi. Mi sembrava il lavoro piu’ bello del mondo fare le pulizie. E ho fatto l’amore con lui, quanto mi piace passare le serate con lui, tranquilli, senza niente da dimostrare l’uno all’altra. Sappiamo entrambi che non saremo mai un coppia regolare, ma ci saremo sempre l’una per l’altra. Ora questa promozione, il capo mi ha chiesto se volevo provare a fare l’impiegata, ha chiesto di me al mio angelo, ha notato che sono capace, sveglia e volenterosa. Ora faccio l’impiegata, non chissà che, ma organizzo cose, stampo cose, rispondo al telefono, scrivo email, prendo qualche appuntamento,insomma sorrido spesso, e questo è cio’ che conta.



Pronto
Ciao
Ci hai pensato? dieci giorni son passati e io ho bisogno di vederti
Ci ho pensato
E
Credo di aver trovato qualcosa
Ti adoro, mi umilierai? Mi farai sentire sporca, una nullità? Solo buchi da riempire?
Cazzo Lilli ma ti senti?
E non rompere, cosa hai trovato?
Non lo so cosa succederà ho in mente una certa cosa, vieni verso metà settimana, non il week
Ok mi organizzo


Quando avevo qualche anno in meno mi piaceva, piu’ per goliardia o curiosità che per vero e proprio interesse sessuale, in alcuni di quei luoghi dove alcune coppie incontrano sconosciuti, per sesso fugace, veloce, ecc. Il piu delle volte sono zone industriali, o zone un po fuori dai centri abitati. Onestamente non ci ho mai trovato nessuna coppia, ma vedevo un gran via vai di auto e quindi qualcosa di reale ci doveva pur essere, probabilmente dovevi capitare la sera giusta al momento giusto, visto che immagino che la quantità di guardoni e volenterosi arrapati sessuali siano molto di piu’ rispetto alle coppie che si avventurano in certe zone. Alcune sera fa son ripassato in una di queste zone, pensando a mia cugina, e ho visto che il movimento di auto c’era sempre, quindi se proprio devo alzare l’asticella la porto qui, in una sera in settimana, immaginando che il flusso di guardoni sia minore, e provando a farla godere come desidera.


L’agenzia lo sa e l’ha messo nella pagina dove mi pubblicizza con il nome di Vanessa. Solo donne. Non mi piacciono gli uomini, mai piaciuti. Ho avuto qualche esperienza giovanile, un po perché lo vedevo fare a tutti un po perche mi sentivo io sbagliata. Ma ho subito capito che non faceva per me. La prima esperienza e anche la prima cotta con l’insegnate di inglese una decina di anni fa. Era piu’ grande di me, chiaramente, era tremendamente bella ai miei occhi, così sensuale, ero innamorata devo ammetterlo. E quando mi ha proposto delle lezioni private a casa sua per migliorare il mio inglese, non ci ho pensato due volte. Ricordo ancora come ero eccitata e anche un po impaurita la prima volta che sono andata a casa sua. Volevo farle capire che mi interessava da quel punto di vista ma avevo paura di esagerare, e di aver capito male alcune sue attenzioni. Quando ho citofonato e son salita a casa sua mi ha avvolto un profumo di miele e lavanda. E’ spuntata in accappatoio, mi ha detto che aveva sbagliato a capire l’orario se volevo aspettare un attimo, o be, fare una doccia con lei, guardandomi negli occhi e togliendosi l’accappatoio. Forse è per quello che per me le docce son luoghi molto sensuali e sessuali, perché in doccia ho avuto la mia prima esperienza con una donna. Ripensando a quel periodo mi viene da sorridere, son cresciuta, l’insegnate a cambiato scuola, io me ne sono andata da l mio paese, e dopo aver fatto qualche lavoretto, tramite un amica, sono entrata a far parte di questa agenzia. E proprio quando questa vita stava iniziando a starmi un po stretta, si guadagna bene devo ammetterlo, anche se gran parte del guadagno lo prende l’agenzia e le persone sono selezionate, ma comunque sempre una puttana sono, compare questa signora bellissima, che mi propone un'altra vita. Mi ha detto che lei ha intenzione di tirare un po i remi in barca e vorrebbe far crescere qualcuno di fidato al suo fianco. Ora la vedo sia da cliente, che da, come posso definirla, amica, amante, non saprei, insomma ci stiamo frequentando, e sto pensando seriamente alla sua proposta. Lilli, che bel nome.



Ciao
Ciao
Non so se sono piu eccitato/preoccupato io o eccitata/preoccupata lei.
Non voglio sapere niente, dice, vedo che comunque siamo ancora soli, quindi presumo che hai pensato qualcosa qui.
Ti sbagli, vieni.
La faccio salire sulla mia auto. Mi sembra un po schifata.
Che c’è?
Niente dice.
A circa un km dalla zona le dico di togliersi la tuta e di mettere la solita benda.
E’ buio e tardi, ho una paura fottuta che succeda qualcosa.
Lei non dice niente fa quel che le chiedo do fare.
La guardo in intimo nero, è una bella donna, anche fisicamente, devo ammetterlo.
Non fosse mia cugina la scoperei? Sicuramente si, senza se e senza ma.
Metto l’auto in modo da poter partire subito in caso “problemi”
Toccati le dico.
Sorride, inizia ad accarezzarsi il seno
Un auto si era fermata di fianco a noi dall’altra parte della strada, un tipo è sceso e mi ha guardato, un cenno di intesa e ho fatto si con la testa
Ha girato intorno all’auto e si è portato dalla parte di lei
Ho abbassato il finestrino.
Posso ha chiesto lui
Certo è qui apposta ho risposto, ma senza esagerare, con calma
La mano di lui le accarezza il seno, mettendo la mano sotto la coppa dello stesso
Cazzo che bella donna
Un po riduttivo dico, per una troia così
Lui sorride, vero, mai visto una vacca così da queste parti e io qui ci vengo spesso
Lei inizia ad eccitarsi,un camionista che ho visto scendere poco prima dal camion si avvicina
Mi fa il segno del pollice anche lui per capire se puo, gli faccio cenno di si
Il primo tipo intanto ha tirato fuori il cazzo e le sta accarezzandole cosce
Apri la portiera, le dico
La apre ora i cazzi in vista sono due
Il camionista le prende la mano e l’appoggia sul suo cazzo, lei si irrigidisce un attimo allunga l’altra mano verso di me e mi dice sei sempre qui vero?
La sua mano senza vedere, finisce sul mio cazzo, ormai duro, lei lo sente, sorride, e infila la mano sotto la tuta. Lascio fare mentre me lo accarezza.
Perché la benda chiede uno dei due
Perché è solo una troia solo buchi da riempire, a lei non importa chi la riempie, basta che ci sia qualche bel cazzo in zona da prendere, vero?
Allora cosa aspettiamo?
Esco dall’auto, mettetevi questi dico, passando i preservativi
La prendo per mano la faccio scendere, siamo nascosto dalla portiera e dalla siepe
Piegati sulle ginocchia le dico
Lei si piega, uno dei due le prende la testa e l’avvicina al suo cazzo, lei apre la bocca e inizia a succhiare.
Non vi sento, neanche un complimento alla troia?
Questa pompinara è nata per succhiare cazzi, guarda come succhia, ne ha presi tanti immagino
Immagini bene rispondo, vero troia?
Lei non risponde ma passa al secondo, se lo infila in bocca mentre con la mano masturba l’altro, o almeno ci prova
Hai parlato di buchi, possiamo anche scoparla?
Che dici troia vuoi essere scopata?
Sono tua, dice, i miei buchi son tuoi, fammeli riempire sono qui apposta
La alzo la piego in avanti appoggiata al cofano
Il primo entra in lei colpi secchi, il secondo si sega mungendo le sue mammelle, sento i colpi del primo mentre se la scopa, mi godo la scena,
Le sussurro all’orecchio ti piace donna di merda vero?
Il primo viene, ringrazia e si allontana, ora tocca al secondo stessa scena, la insulkta in tutti i modi possibili, lei piegata sul cofano mi tiene la mano, i colpi aumentano, ci mette un po di piu ma alla fine viene anche lui.
Sale sull’auto saluta e se ne va
Mi faccio schifo, quasi piu’ di lei, per quel che le ho fatto fare, ma devo ammettere di essere eccitato
Arriva un'altra auto, le dico di salire, chiudo la portiera e ce ne andiamo
Togli la benda se vuoi e rivestiti, non vorrei ci fermassero
Fa quel che dico, ma è seria, non parla, forse ho esagerato penso.
Saliamo in casa, mi faccio una doccia posso?
Certo, vuoi qualcosa da bere, qualcosa da mangiare
No lascia sono a posto.
Entro in bagno e tolgo un telo pulito glielo appoggio sul lavandino, la vedo nuda nei riflessi dei vetri della doccia
Quando esce è sfatta, stanca, e forse un po provata, non so cosa dire, non so se ho esagerato
Mi sdraio cinque minuti dice, il tempo di riprendermi poi parto, domattina devo essere presto un ufficio, anzi domattina, ormai direi tra cinque ore
La sveglio alle otto, non so a che ora dovevi andare
Guarda l’ora, cazzo è tardissimo
Si riprende un secondo
Chiama la segretaria, “si ho avuto un problema, si disdici per stamattina, arrivo tra un paio d’ore, ok.
Grazie
Le porgo un caffè si è rivestita.
Senti Lilli, prima che te ne vada, per ieri sera
Sorride, mi mette un dito sulle labbra
E’ stata la serata piu’ eccitante che abbiamo mai provato. Non me l’aspettavo ma sei andato oltre, te l’ho chiesto io e mi hai accontentata.
Ti telefono una sera di queste, e ti spiego le mie sensazioni, se riesco, ma credo sia stata l’ultima volta.
Tra quindici giorni do una festa a casa mia, mi piacerebbe venissi. Porta anche la tua amica, indossa un intimo molto carino mi piacerebbe conoscerla.
Ora vado, si gira poi si rigira ha dimenticavo, hai un gran bel cazzo, mi bacia sulle labbra e sparisce
Rimango senza parole, entro in bagno e vedo l’intimo di Carla, assieme ad alcuni suoi capi, appesi sullo stendino. Sorrido.


Mia marito sta meglio, credo che questa sia l’ultima volta, ora ha bisogno solo di controlli annuali.
Sono davvero felice, cioè non di non vederti piu, lo sai, ma insomma, felice che lui stia meglio
Sorride, un po mi dispiace, cioè non che lui stia meglio ma di non vederti piu. E ridiamo per questa veduta diversa della stessa cosa.
Mi hai fatto ringiovanire di una vita
Io son sempre qui, magari una capatina dalle mie parti, se ti capita.
Però stasera senza malinconia, come non ci fosse un domani, ho comprato delle cose carine qui a Milano oggi, e stasera mi piacerebbe metterle, poi le butto, perché se le vede mio marito, sai com’è.
Me lo stai già facendo diventare duro
Tienilo per stasera
Solito orario, solito posto?
Si usciamo a cena, poi solito
Ok a dopo



Mi sa che devo disdire tutti gli appuntamenti di oggi, si non sto tanto bene, lavoro un po da casa, se hai bisogno chiamami, grazie come farei senza te.

Ciao sei libera oggi?
Ho un appuntamento in tardo pomeriggio
Chi è?
Che fai la gelosa adesso? Lo sai che è il mio lavoro
Si vero, spero ancora per poco
Ci sto pensando lo sai, di cosa hai bisogno? Un massaggio rilassante o vuoi Patrizia tutta per te
Sinceramente non lo so sono un po in aria con la testa, è una giornata strana, e avevo bisogno di un po di compagnia.
Ma non sei al lavoro?
Ci stavo andando ma non me la sento oggi, niente dai come non detto, vado magari mi stendo un po, lascia stare ci vediamo un'altra volta, prendo appuntamento all’agenzia
Hei lo sai che non hai bisogno di prendere appuntamenti, vuoi che disdica per oggi
No il lavoro è il lavoro, non voglio che inventi scuse per me
Passo appena mi libero stasera, ti mando un messaggio, se vuoi dormiamo insieme
Va bene ci aggiorniamo


Ciao Carla come stai?
Bene che succede?
Niente, volevo invitarti ad una festa?
Una festa?
SI mia cugina mi ha invitato da lei, tra quindici giorni
Sta diventando un ossessione tua cugina, ahahaha
Lascia perdere, non sai quanto
Se ti fa piacere vengo.
Certo che mi fa piacere, lo sai, ne parliamo meglio sabato, solita serata o avevi in mente qualcosa?
Volevo andare al cinema poi da te, o da me vediamo
Mi piace, perfetto
Ciao



Che bella casa non siamo un po fuori posto, almeno io?
Carla, sei una donna che sta bene ovunque, sei bellissima ed elegantissima, e poi è mia cugina vedrai che farai un figurone, anzi lo farai fare anche a me, perché dei due quello meno appropriato sono io.
Ciao, eccoti finalmente, mi bacia sulla guancia
E tu devi essere Carla, giusto. Piacere, bacia anche lei sulla guancia
Ma come fa una bella donna come te a sopportare questo mio cugino indisponente, lo dice sorridendo.
Venite venite, fate come se fosse casa vostra, e non è un modo di dire, voglio che fate cio’ che volete.
Volevo presentarvi un amica, poi gli altri sono piu’ o meno passeggeri, ma lei ci tengo.
Patrizia, ecco, lui è il cugino di cui ti ho tanto parlato, lei è Carla, una sua amica, giusto? Amica
Si amica

E’ davvero bella. Lilli non esagerava quando me la descriveva.
E nell’arco del pomeriggio mi accorgo che è anche simpatica.
Si beve si mangia, non ho ancora capito di che festa si tratta, credo sia una specie di anniversario per la segretaria, forse va in pensione, forse no, ma non importa.

La casa è spettacolare, anzi la villa che da sulle colline veronesi.
C’è anche una piscina, un esterno dove accogliere amici, un panorama unica e seduto qui sul divano me lo sto godendo.
Mia cugina si siede al mio fianco, allora come stai?
Io bene, rispondo tu?
Credo sia il periodo migliore della mia vita risponde, una serie di persone giuste al momento giusto, e tu sei il primo della lista
Non esagerare.
Le hai viste, dice indicando Carla e Patrizia
Si, è tutto il pomeriggio che stanno insieme
Lo sai che Patrizia, be ama solo le donne, magari ci sta facendo un pensierino
Sei gelosa?
No io no abbiamo chiarito questo punto, lo sai che non avrei futuro con lei, è giusto che trovi la sua strada e se vorrà qualche volta venirmi a trovare be io son qui, ci sto molto bene con lei.
Carla non so se ha mai avuto esperienze con donne, ma anche lei sta cercando il suo futuro che non posso essere io, quindi se si trovano e stanno bene insieme per me nessun problema.


Sei bellissima stasera.
Grazie, e non hai ancora visto niente, sorride. Scusa questa mia civetteria femminile, ma come ti dicevo, tu mi hai ringiovanito di una decina di anni come minimo.
Be potresti ricreare l’atmosfera con tuo marito
Mio marito, be, li sotto non puo’ piu’ darmi niente, e io non me la sento di insomma..so che dirlo a te pare ridicolo, ma non voglio altre storie. Solo che, be mi piace farlo con te.
Che mi stai chiedendo?
Non so neanche se sei sposato, se hai una compagna se ti creo problemi, sei sempre stato sul vago
Dimmi cosa hai in mente e vediamo.
Non so una volta ogni tanto, se sei libero, be potremmo vederci per fare sesso, farmi sentire piu’giovane ancora desiderata, piu donna, piu porca
Al ristorante mi avvicino al suo orecchio e le sussurro” per una troia come te il mio cazzo sarà sempre disponibile”
Sai che nessuno mi aveva mai dato della troia, dice sottovoce, sorridendo
A cena finita la prendo per meno, mentre ci avviciniamo all’auto
Sono eccitato devo ammetterlo, questa donna mi eccita, sarà il contesto, sarà che è solo una scopata, sarà che si lascia andare nelle mie mani qualunque cosa chieda, mi eccita
Il pensiero di Lilli in intimo in auto mi fa venire un idea
Fammi vedere questo intimo le ordino
Mi guarda stranita
Ora?
Si ora
Sei un porco, dice mentre inizia a togliersi il soprabito
E io che ti vengo dietro, continuo togliendosi la camicia
Guarda cosa mi fai fare alla mia età, non ho mai fatto cose del genere
Sei o non sei la mia troia?
Si e spero di continuare ad esserlo
Allora cosa te ne pare?
Le accarezzo le calze velate, autoreggenti, salgo sino alle mutandine, ogni tanto guardo allo specchietto, ho scelto strade secondarie, non vedo nessuno, la mano le accarezza il seno.
Sei di una eccitazione sconvolgente le dico, sei una delle donne piu sensuali che abbia mai conosciuto
Mi fai arrossire, anche se è buoi e non vedi, pero i complimento fan sempre piacere, soprattutto alla mia età
Ho voglia mi dice
Lo so ne ho anche io, prova a verificare
Allora sei proprio un porco
E mentre mi dirigo al motel, la sua bocca si prende cura del mio cazzo mentre continuo a guidare.


Ciao
Ciao
Speravo accettassi l’invito a uscire con me
Te l’avevo promesso quando ti ho lasciato il mio numero, e fa davvero tanto piacere anche a me, anzi grazie per essere venuta tu fino a Milano, sai la mia auto non so se sarebbe arrivata dalle tue parti.
Dove andiamo?
Come ti dicevo, io non conosco molti ristoranti, piu’ che altro pub, o birrerie, non esco quasi mai e quando esco con be, il mio angelo
Chi il cugino di Lilli?
Si
State insieme?
No cioè siamo amici, anzi qualcosa di piu’, ma non stiamo insieme
E perché lo chiami angelo?
Perché mi ha salvato la vita se vogliamo dirlo, o comunque mi ha dato una nuova vita
Ecco questo è il pub, per quello che ti ho chiesto di vestirti sobria, anche se tu pure con jeans e maglietta fai resuscitare i morti
Esagerata
Allora va bene il pub?
Benissimo
Dicevi?
Non è una storia piacevole la mia,
Non ti va di parlarne?
E’ solo che forse dopo non vorrai stare piu’ quei con me
Spara, ne ho viste di cotte e di crude anche io promesso che non scappo
Prendo un bel respiro, un sorso di birra, e d’un getto dico “facevo la prostituta, lavoravo in strada”
Mi guarda, quasi incredula
Non guardarmi così non ho bisogno di compassione,
No non hai capito, scusa se ti ho dato quell’impressione
Ok se adesso vuoi andartene vai pure
Sorride
Trovi divertente il mio passato
Posso confessarti un segreto anche io?
Dimmi
Be non sei la sola a questo tavolo ad aver fatto la puttana, e scoppia a ridere
Non so perché ma viene da ridere anche a me
Non ci credo cioè, mi stai prendendo in giro
No, ecco io mai in strada, insomma ero una escort
Ah di classe, dico
Si ma sempre puttana ero
E ridiamo tutte e due come due sceme
Ci siamo tolte un peso dico
Vero, e grazie per la confessione
Sorrido
Io ne ho un'altra da farti
La guardo, che hai fatto, hai ammazzato qualcuno?
No no… ridiamo
Però prometti di non scappare tu adesso?
Promesso
Be mi piaci, e mi piaci nel senso, be a me non piacciono gli uomini, cioè mi piaci come persona, ma anche insomma, con te ci farei del sesso. Ecco l’ho detto, scusa
Sei lesbica?
Diciamo così, si
Io non l’ho mai fatto con una donna
Scusa, forse sono stata troppo spontanea, ma sai tra la birra e l’altra e visto che siamo in tema di confessioni forse ho esagerato, non voglio metterti sulla difensiva, tranquilla non ti salto addosso, ma volevo solo dirti, nel caso ti interessasse, tu mi interessi molto.
Uscendo inizia a piovere
Che tempo
Ti va di dormire da me chiedo, ma ho solo un letto a una piazza a mezza, ci stringiamo un po
Mi guarda perplessa, felice, curiosa, dubbiosa.
Carla, non devi sentirti obbligata
Ci pensavo da quando ti ho vista a quella festa, e insomma, mi piaci anche tu, non so se mi piacerà farlo con te, nel senso di donna, ma se c’è una con cui vorrei provare quella sei tu
Mi abbraccia, poi si stacca
Però ti avviso, guarda che casa mia non è come quella di Lilli
Scoppia a ridere
Basta un letto e una doccia, te, e per me basta e avanza.




TRE MESI DOPO SARDEGNA


E’ davvero un luogo stupendo, ecco forse questa casa la invidio alla tua vita
Finalmente, pensavo ti facesse tutto schifo della mia vita.
Dei due piccioncini sai qualcosa?
Carla è venuta da me un paio di volte a farsi una doccia, dice che sta vivendo il momento, che non sa se è amore, ha paura di essere scottata ancora una volta, ma per ora è al settimo cielo.
In che senso a fare una doccia?
E’ una storia lunga.
Ti spiace che Patrizia te l’abbia allontanata?
No ne abbiamo parlato, sono felice per lei si merita un amore sincero e pulito, spero duri
Patrizia invece che dice?
Patrizia è innamorata persa di Carla, me lo racconta tutti i giorni
Vero che adesso lavora con te, e tu sei un po gelosa?
Pensavo di esserlo, ti dico la verità. Ma vederla felice mi da soddisfazione e poi è sempre la mia massaggiatrice personale, e anche a noi capita di fare la doccia insieme ogni tanto.
Adesso stanno nella mia casa in Francia, siamo un po tutti in ferie in questo periodo, dice mentre si accende una sigaretta
La guardo mentre si gira di schiena in quel splendido costume bianco
A che pensi mi chiede
Non mento, penso che sei una splendida donna, ti guardavo
Grazie fa piacere sentirselo dire, vieni che mi spalmi un po di crema sulla schiena, nel contempo si slaccia il pezzo sopra del costume
Le spalmo la crema, la pelle è ancora bella, curata, liscia
Sto per alzarmi dalla sua sdraio per tornare alla mia
Stai qui dice girandosi
Gli occhi si parlano
Toglimelo, è solo appoggiato
Lilli, io…..
Lo toglie lei, il suo seno è ancora sodo, bello da vedere, non esagerato sul suo corpo, direi una terza
Avanti accarezzalo, lo so che non è come quello di trentacinque anni fa, ma almeno ti togli lo sfizio
E’ stupendo mi limito a dire
Che aspetti?
Glielo accarezzo, dolcemente e delicatamente, le sfioro i capezzoli, lo stringo un po nella mano.
Ti eccitava quando ero giovane, ti piace ancora?, chiede mentre la sua mano si infila sotto il mio costume
Lilli ti prego sussurro, ma non mi muovo e lascio fare.
Hai un bel cazzo, l’ho sentito anche quella sera che mi hai fatto scopare da due sconosciuti
Già quella sera dico, non so come l’hai presa
A dire il vero ne ho presi due dice sorridendo, slacciami le asole del costume
Lilli siamo cugini dico, mentre le slaccio la prima asola sul fianco
Con la mano libera lei slaccia l’altra sul fianco opposto e si scopre la figa, liscia.
Accarezzala, mi farebbe piacere, e so che lo desideri anche tu
Passo la mano sulla sua figa
Ti devo ancora una risposta dice
Che risposta
Non volevi sapere quanti mi hanno scopata per chiudere un contratto o per far carriera?
Inizio a capire il suo intento
Ho un attimo di esitazione, poi tutto si trasforma in voglia di sesso
A sentire quando è larga mi sa che ne hai presi tanti vero troia?
Geme leggermente
E’ la figa di una donna in carriera dice, ha fatto cio’ che doveva fare per agevolarmi
E’ la figa di una lurida cagna, sempre pronta a prendere cazzi per un aumento
Togliti il costume
Lo tolgo
E sai adesso questa lurida cagna cosa vorrebbe?
E se dicessi che mi fa schifo scopare una sgualdrina come te
Sgualdrina, non mi avevi ancora chiamato sgualdrina, mi stai facendo eccitare, dice mentre inizia a masturbarsi.
Mi fai sempre piu’ schifo lo sai
Lo so, ma io ho voglia, farei qualsiasi cosa per farmi scopare, ti implorerei di scoparmi, striscerei ai tuoi piedi umiliandomi per chiederti di scoparmi
Non c’è bisogno di arrivare a tanto, le dico, mi sdraio sopra di lei, la bacio e il mio cazzo scivola nella sua figa
Era 40 anni che aspettavo questo momento, diciamo quasi all’unisono
Ti ho sempre desiderata le dico
Ci ho sempre sperato risponde
E per un attimo torno ad essere quel ragazzino di tredici anni che si masturbava per lei, e quando il mio seme riempie la sua figa sono il tredicenne piu’ felice del mondo.
 
Complimenti per la scrittura e le immagini che sei riuscito a suscitare. Effettivamente la maggior parte delle donne in carriera con posizioni di comando amano poi essere sottomesse nella vita privata. Qui andiamo assai oltre, ma il fatto che lei gode a sentirsi chiamare stronza, è molto comune
 
Davvero complimenti, certo il TAG Esperienza Reale mi aveva sviato un po perche non credo sia reale o cmq del tutto ma cmq mi ha tenuto attaccato a leggerla e mi è piaciuto molto. Gran troia la tua Lilli, ahahahaah
 
Complimenti per la scrittura e le immagini che sei riuscito a suscitare. Effettivamente la maggior parte delle donne in carriera con posizioni di comando amano poi essere sottomesse nella vita privata. Qui andiamo assai oltre, ma il fatto che lei gode a sentirsi chiamare stronza, è molto comune
Grazie mille, felice ti sia piaciuto
 
Davvero complimenti, certo il TAG Esperienza Reale mi aveva sviato un po perche non credo sia reale o cmq del tutto ma cmq mi ha tenuto attaccato a leggerla e mi è piaciuto molto. Gran troia la tua Lilli, ahahahaah
Grazie, confermo che la base è reale e ci sono delle licenze poetiche se così si puo' dire, per legare il racconto e renderlo fluibile, comunque di base è reale. grazie
 
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