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<blockquote data-quote="sasa85" data-source="post: 17651140" data-attributes="member: 392051"><p>Stavo seguendo il consiglio di Daniele90b per creare un tread su racconti erotici, ma non sono bravo a romanzare. Provo quindi a raccontarvi qualcosa su questo post per vedere se trovo qualche apprezzamento poi si vedrà.</p><p> Comincio con un breve prologo e un raccontino.</p><p></p><p>Lavoro come fisiatra presso un centro specializzato e tre giorni a settimana in un albergo per anziani autosufficienti . Con la mia compagna , anch’essa laureata in fisioterapia abbiamo inoltre adibito tre camere della nostra villetta a studio dove lei lavora in proprio anche come massaggiatrice e centro estetico, con due dipendenti, mentre io mi appoggio al suo studio per qualche terapia privata.</p><p></p><p>Al centro fisioterapico ho una clientela molto varia, sia per sesso che per età e poiché l’assistenza sanitaria, per le terapie riabilitative non sono sufficienti o i richiedenti non possono venire al centro spesso, da privato, vado io a casa loro a fare i massaggi necessari.</p><p>Stessa situazione all’albergo per anziani. Qui mi occupo degli autosufficienti compresi nella fascia d’età tra i 70 e gli 85 anni. Prevalentemente sono persone, benestanti rimaste senza parenti, che hanno scelto questa soluzione per stare in compagnia, fare attività ludiche e godere di assistenza medica-logistica come la pulizia delle camere e del vitto, senza rinunciare alla loro privacy.</p><p></p><p>Questo mi a venire in i fa venire a mente la prima situazione particolare.</p><p></p><p>In questa struttura , tempo fa, nel praticare dei massaggi alla cervicale di una vedova 72enne (M.), molto piacente in relazione all’età, notai che questa nel togliersi la maglietta o la camicia si strusciava piacevolmente su di me. Rimanendo con la sola canotta, ogni occasione era buona per scoprirsi e mostrarmi i seni. Professionalmente restavo indifferente ma lei insisteva tanto che dopo alcune sedute, mostrandomeli, mi chiese se non erano ancora belli e meritevoli di essere ancora accarezzati da un uomo. Detti un mezzo consenso e cercai di cambiare discorso. Finito il massaggio mi affrettai ad andar via e lei nel rivestirsi mi mise una mano tra le gambe e tastandomi il pene mi comunicò che sia lei che una sua compagna mi trovavano molto interessante e se accettavo di fargli qualche “seduta più accurata” mi avrebbero ampiamente ricompensato .</p><p></p><p>La volta seguente M. mi accarezzò più volte il cazzo da sopra la tuta è mi mise le zinne scoperte sul viso. Poi dandomi un biglietto da 50 euro mi disse che se accettavo il regalino sarebbe aumentato notevolmente.</p><p></p><p>In effetti fu così e negli incontri successivi M. si fece più intraprendente. In progressione mi chiese di farsi strizzare i seni e di leccarglieli, poi lo volle in bocca mentre gli sgrillettavo la topa e alla fine mi chiese di venirgli in bocca e farsi scopare..</p><p></p><p>All’ ultima sessione M., accompagnandomi all'uscita, mi presentò la sua amica. Una donnina magra, con i capelli bianchi sui 75 anni (T.) anch’essa vedova di un facoltoso armatore che era interessata a “una serie di terapia accurata” limitati a solo toccate e leccate di pisello per 600 euro . Rifiutai trovando delle scuse ma alla fine l’idea di vedere più che triplicata il corrispettivo di una mia seduta fisioterapica , mi fece accettare la proposta.</p><p>Dopo due settimane fui chiamato per un ciclo di 10 terapie tecar e massaggi alla spalla dalla signora T. </p><p>Già alla prima seduta, nella tranquillità della camera singola, T. con la sua vocina mi chiese di calarmi la tuta e volle segarmi e succhiarmelo. Una sensazione curiosa, mani morbide e ossute che me lo stringevano e pian piano me lo fecero indurire. Poi dopo avermelo baciato se lo mise in bocca. Sensazione piacevole, sentivo la dolcezza con cui lo faceva e la lingua che mi leccava la cappella. </p><p>A quel punto sarei venuto volentieri, ma lei si fermò dicendo che si era stancata e che potevo andare. La cosa si ripeté per tutti gli altri incontri e solo l’ultima volta mi chiese di assaggiare la mia sborra.</p><p>Successivamente avemmo altri incontri sporadici con le due signore che mi coinvolsero anche in un'altra situazione. </p><p></p><p>Ora vorrei sapere se il racconto sia stato di vostro gradimento e se volete che continui con altri episodi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sasa85, post: 17651140, member: 392051"] Stavo seguendo il consiglio di Daniele90b per creare un tread su racconti erotici, ma non sono bravo a romanzare. Provo quindi a raccontarvi qualcosa su questo post per vedere se trovo qualche apprezzamento poi si vedrà. Comincio con un breve prologo e un raccontino. Lavoro come fisiatra presso un centro specializzato e tre giorni a settimana in un albergo per anziani autosufficienti . Con la mia compagna , anch’essa laureata in fisioterapia abbiamo inoltre adibito tre camere della nostra villetta a studio dove lei lavora in proprio anche come massaggiatrice e centro estetico, con due dipendenti, mentre io mi appoggio al suo studio per qualche terapia privata. Al centro fisioterapico ho una clientela molto varia, sia per sesso che per età e poiché l’assistenza sanitaria, per le terapie riabilitative non sono sufficienti o i richiedenti non possono venire al centro spesso, da privato, vado io a casa loro a fare i massaggi necessari. Stessa situazione all’albergo per anziani. Qui mi occupo degli autosufficienti compresi nella fascia d’età tra i 70 e gli 85 anni. Prevalentemente sono persone, benestanti rimaste senza parenti, che hanno scelto questa soluzione per stare in compagnia, fare attività ludiche e godere di assistenza medica-logistica come la pulizia delle camere e del vitto, senza rinunciare alla loro privacy. Questo mi a venire in i fa venire a mente la prima situazione particolare. In questa struttura , tempo fa, nel praticare dei massaggi alla cervicale di una vedova 72enne (M.), molto piacente in relazione all’età, notai che questa nel togliersi la maglietta o la camicia si strusciava piacevolmente su di me. Rimanendo con la sola canotta, ogni occasione era buona per scoprirsi e mostrarmi i seni. Professionalmente restavo indifferente ma lei insisteva tanto che dopo alcune sedute, mostrandomeli, mi chiese se non erano ancora belli e meritevoli di essere ancora accarezzati da un uomo. Detti un mezzo consenso e cercai di cambiare discorso. Finito il massaggio mi affrettai ad andar via e lei nel rivestirsi mi mise una mano tra le gambe e tastandomi il pene mi comunicò che sia lei che una sua compagna mi trovavano molto interessante e se accettavo di fargli qualche “seduta più accurata” mi avrebbero ampiamente ricompensato . La volta seguente M. mi accarezzò più volte il cazzo da sopra la tuta è mi mise le zinne scoperte sul viso. Poi dandomi un biglietto da 50 euro mi disse che se accettavo il regalino sarebbe aumentato notevolmente. In effetti fu così e negli incontri successivi M. si fece più intraprendente. In progressione mi chiese di farsi strizzare i seni e di leccarglieli, poi lo volle in bocca mentre gli sgrillettavo la topa e alla fine mi chiese di venirgli in bocca e farsi scopare.. All’ ultima sessione M., accompagnandomi all'uscita, mi presentò la sua amica. Una donnina magra, con i capelli bianchi sui 75 anni (T.) anch’essa vedova di un facoltoso armatore che era interessata a “una serie di terapia accurata” limitati a solo toccate e leccate di pisello per 600 euro . Rifiutai trovando delle scuse ma alla fine l’idea di vedere più che triplicata il corrispettivo di una mia seduta fisioterapica , mi fece accettare la proposta. Dopo due settimane fui chiamato per un ciclo di 10 terapie tecar e massaggi alla spalla dalla signora T. Già alla prima seduta, nella tranquillità della camera singola, T. con la sua vocina mi chiese di calarmi la tuta e volle segarmi e succhiarmelo. Una sensazione curiosa, mani morbide e ossute che me lo stringevano e pian piano me lo fecero indurire. Poi dopo avermelo baciato se lo mise in bocca. Sensazione piacevole, sentivo la dolcezza con cui lo faceva e la lingua che mi leccava la cappella. A quel punto sarei venuto volentieri, ma lei si fermò dicendo che si era stancata e che potevo andare. La cosa si ripeté per tutti gli altri incontri e solo l’ultima volta mi chiese di assaggiare la mia sborra. Successivamente avemmo altri incontri sporadici con le due signore che mi coinvolsero anche in un'altra situazione. Ora vorrei sapere se il racconto sia stato di vostro gradimento e se volete che continui con altri episodi. [/QUOTE]
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