A Como Pontechiasso il cinema Italia è ancora attivo, e ci portai la mia seconda moglie in un pomeriggio di alcuni anni fa prima della pandemia.
L’accompagnavo in un locale di Chiasso per definire le condizioni di un lavoro che le era stato indicato da una sua amica che già ci aveva lavorato per un breve periodo.
Eravamo in forte anticipo e le proposi di fermarci prima della dogana per bere qualcosa ma con il reale intento di dare un’occhiata a quel cinema che sapevo essere ancora attivo.
Credo sia stato il ricordo dell’esperienza vissuta con la prima moglie al cinema Ambra di Milano che mi portò a proporle di entrare in quella sala.
Lei mi seguì poco convinta e già all’ingresso e poi di fronte alla cassa mi fece capire che non era certo entusiasta del posto. Io le dissi che ci saremmo stati poco anche per via dell’appuntamento.
Quando poi vide l’angusta sala con quelle poche poltroncine già occupate da alcuni che si stavano segando, insistette per voler uscire.
Ero un po’ deluso dall’ambiente ma anche dalla sua reazione e cercai di trattenerla un pochino senza neanche farla sedere.
Ma quando uno le si accostò iniziando a toccarla non potei che assecondarla uscendo immediatamente.
Si limitò a dirmi che era venuta per un lavoro retribuito e non per darla via gratuitamente.
Abbozzai e la portai all’appuntamento.