Quel ritardo da ripagare.

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Scrivo questo racconto utilizzando i personaggi che ha creato @TheChosenOne in quest'altro racconto, e di cui questo è una sorta di spin-off.

Esausti per il pomeriggio appena trascorso, i ragazzi salgono in macchina.

Emanuele e Paolo, rientrando con la macchina prestata dai genitori di Emanuele, chiacchierano di quanto avvenuto.
P "Chi l'avrebbe mai detto che la prof fosse così troia?"
E "Beh, a me qualche volta è capitato di incontrarla al mare, e ogni volta, che fosse col marito, con le amiche o da sola, era sempre in topless, quindi che fosse poco pudica l'ho sempre saputo, ma non avrei mai immaginato che arrivasse a tanto..."
P "Cazzo, le hai visto le tette e non ce l'hai mai raccontato?"
E "Beh, e che vi dicevo? Che la mamma di Giorgio va al mare stando con le tette al vento? Che ne sapevo di come potesse reagire lui?"
P "Ok ok, ci sta... Direi che ora puoi anche dirlo però. Tanto ormai il vaso è aperto, con quelle tette ci abbiamo giocato tutti, quindi non credo che sia più un problema."
E "Beh, in effetti, ormai non ha più senso nascondere la cosa. L'ha detto anche Giorgio che è una troia!"
P "Eh infatti. Piuttosto... Siamo arrivati tardi per colpa tua."
E "Eh lo so. Ti ho anche già chiesto scusa, mi pare..."
P "Sì, è vero, ma da Giorgio abbiamo anche detto che il tuo ritardo deve essere punito."
E "Davvero? Non mi ricordo..." risponde tentando di dissimulare.
P "Non fare il coglione. Hai un debito con me e con gli altri, e ti ricordi benissimo di cosa si tratta! Domani ci incontriamo tutti insieme e porti Helen!"
E "Uff, che palle! Ok ok, la porto. Ma se dice di no, la cosa si chiude qui, sia chiaro!"
P "Certo, non vogliamo mica costringere nessuno. Ma conoscendola, dubito che si tiri indietro."

La macchina si ferma. "Sei arrivato", dice Emanuele, tagliando il discorso.
P "Ok, grazie del passaggio. E la prossima volta, vedi di arrivare puntuale. Se mi fossi perso la serata per colpa tua, non te l'avrei mai perdonato!"
E "Domani mattina porto la macchina dal meccanico, sperando che non mi dissangui."
P "Facciamo domani alle 2, ho casa libera tutto il giorno."
E "Alle 2 non posso, facciamo alle 3".
P "Ok, vada per le 3. Puntuali, mi raccomando!" Scende dalla macchina e rientra in casa, girandosi per salutarlo, mentre Emanuele riparte.

Subito mette mano al telefono, per organizzare anche con gli altri "Ragazzi, domani alle 3 a casa da me, così Ema paga il suo ritardo."
G "Certo, nessun problema, io sono libero"
Fabrizio "Domani vedo Flavia, andiamo per negozi, non credo di farcela."
P "Beh, spiegale cosa è successo, e magari andateci dopodomani, a fare acquisti. Non credo che il cambio di programma le dispiacerà."
F "Mmmh, ok, glielo chiedo e vi faccio sapere. Ma se non posso, facciamo un'altra volta."
Michele "Io ho un impegno, per domani pomeriggio." - "Fanculo, se ci siamo tutti, mi libero. Ok, ci sto."
Andrea è l'ultimo a rispondere "Cazzo, sì! Ovvio che ci sono!"

Passa un'ora.
G "Fabry, novità?"
F "Per Flavia è ok, a patto che possa venire a guardare. Dice che non ha intenzione di starsene a casa mentre noi ci divertiamo."
M "Va anche meglio! Ottimo!"
A "Ema, l'hai già detto a Helen?"
E "No, il patto era che gliel'avrei chiesto con voi presenti, così avreste sentito tutti la risposta. Quindi glielo chiedo domani."
A "Giusto. Ok, allora ci vediamo domani alle 3 da Paolo. Puntuali tutti quanti, altrimenti iniziamo un loop che no finisce più! Ahahahah!"

E dopo un'attesa che sembrava non finire mai, alle 3 del giorno dopo suona il primo campanello.
 
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P "Entrate ragazzi, mettetevi pure comodi", dice ad Emanuele e Helen.
"Grazie" gli sorride lei entrando in casa.
P "Gli altri stanno arrivando. Qualche minuto e saranno qui."
E "Per gli altri va bene, vero?" con tono sarcastico.
P "Qualche minuto non è un problema... Non stiamo parlando di un'ora!"
"Eh? Di cha parlate?" chiede Helen mentre si siede sul divano.
P "Quando arrivano gli altri, ti spieghiamo."

H "Come sta Greta? Tutto ok?"
P "Sì sì, sta bene. Sto cercando di convincerla ad una cosa a tre, ma non vuole saperne, con ragazze che non conosce."
H "Ah, che peccato! Ci si diverte parecchio" ridacchiando.
P "Eh, immagino... Ma ha un debole per te, lo sai."
H "Sì, lo so... I baci che mi ha dato sono sempre stati molto trasportati, con la giusta dose di lingua. Dici che con me ci starebbe?"
P "Ti scoperebbe al volo."
H "Beh, allora se ne può parlare..."
E "Ehi, e io non conto?"
"Mica devo chiedere il permesso a te!" gli risponde con tono seccato.
E "Beh no, ma Greta e Paolo sono amici..."
H "Stamattina ti ho raccontato di Filippo e non hai battuto ciglio, e adesso, solo perché ne sto parlando, piazzi casino per Greta e Paolo?"
P "Chi è Filippo?"
"Poi ti racconto", gli risponde lei prima di girarsi nuovamente verso Emanuele "Si era detto 'libertà assoluta', ricordi? Non avevamo posto limiti sulle persone."
E "Ok ok... Fai come credi", conclude rassegnato.
Helen, girandosi verso Paolo "Dì pure a Greta che non vedo l'ora di essere la sua prima terza, e che per me si può fare quando vuole!" lanciando una frecciatina verso Emanuele.
Paolo, sorridendo "Certo, glielo dirò appena la vedo. Ma adesso sono curioso di sapere chi è questo Filippo..."

H "Filippo è un collega con cui sto preparando un esame. Ci siamo visti ieri pomeriggio da me per studiare. Dopo un paio d'ore, facciamo una pausa e chiacchieriamo, e ad un certo punto mi chiede 'Cos'è quel coso lì?' Mi giro e... Sorpresa! Avevo lasciato il dildo che mi ha regalato Ema per natale sul comodino, in bella vista!"
Paolo, sgranando gli occhi "Dai!! Ahahahah!"
H "Sì, mi ero completamente dimenticata! Ma ormai, dato che l'aveva visto, glielo dico, e la chiacchiera prende una certa direzione, fino a che salta fuori con 'Come si usa?' Così lo prendo e glielo spiego, facendogli mettere le mani a forma di figa e usandolo così" dice mimando il gesto con le mani. "E intanto vedo che lì sotto diventa sempre più barzotto, così gli dico 'Vedo che la spiegazione ti piace parecchio! Potresti regalarne uno alla tua ragazza e usarlo insieme a lei, se ancora non ce l'ha'. Lui mi dice che non è fidanzato ma che sì, la spiegazione gli stava piacendo molto."
Entrambi ascoltano con grande interesse.
H "Insomma, per fartela breve, alla fine mi ha fatto venire voglia e me lo sono scopato!"
P "Filippo o il dildo?"
H "Entrambi! Ahahahah!"
P "Ahahahah!"
H "Gli ho promesso che se passiamol'esame, festeggeremo allo stesso modo!" conclude con un sorrisetto malizioso.
P "Beh, mi sembra giusto... E dicevi che Ema non ha protestato."
Helen fa spallucce "All'inizio non ero molto convinta, ma devo ammettere che questa cosa della coppia aperta mi piace. Raccontarci le nostre avventure aggiunge parecchio pepe alle nostre scopate."
P "Chissà che figata!"

Din Don! Din Don!

P "Questi sono gli altri. Scusate, vado ad aprire e torno subito"
P "Ciao ragazzi! Entrate." I ragazzi si fanno avanti e si salutano. Entrano in salotto, altri saluti, si sistemano.

P "Ok, adesso che ci siamo tutti" si gira verso Helen "Ema ti deve parlare di una cosa."
Emanuele, verso Helen "Avevo una proposta da farti, e penso di sapere già la risposta" sorride. "Ieri avevamo appuntamento da Giorgio e Paolo doveva venire con me, ma sai la macchina, ecc, no?"
H "Sì, lo so... Finalmente ti sei deciso a portarla dal meccanico." Risata generale.
E "Sì, insomma... Alla fine, siamo arrivati con un'ora di ritardo per colpa mia, e i ragazzi mi hanno... Obbligato?"
G "Io direi 'convinto'..."
E "Sì certo... Mi hanno 'convinto' a chiederti una cosa, come pagamento del ritardo. Considera che se dirai di no, il debito sarà ripagato comunque, quindi non fare la stronza."
H "Davvero?" risponde con il tono di chi sa di stringerlo per le palle.
E "Sì..."
H "E cosa devi chiedermi?"
E "Beh... Mi hanno chiesto di chiederti di scopare con Paolo mentre noi restiamo a guardare"
H "Coooosa?" sbarra gli occhi, sinceramente sorpresa "E... Scusa, ma fammi capire... Visto che è evidente che questa cosa non ti va, non potevi dirgli che me l'avevi chiesto e che io avevo detto no?"
P "E no... Il patto è che doveva chiedertelo davanti a noi, così non poteva fare un giochetto del genere."
H "Ihihihih! Mica scemi!" Guarda Emanuele, poi Paolo, poi gli altri, e infine nuovamente Emanuele, sorridendo ma rivolgendosi agli altri "Beh, probabilmente, in un altro momento, avrei detto no, o comunque che dovevo pensarci... Ma visto che prima mi ha fatto incazzare..."
Andrea "Che ha fatto per farti incazzare?"
"Lascia perdere, vi spiego dopo", taglia subito Paolo.
H "Dicevo, visto che mi ha fatto incazzare, penso che sarà molto divertente! Accetto!"
"Olèèèèèèèè!" esultano tutti (tranne ovviamente Emanuele).
P "Che dite, andiamo in camera?"
"Volentieri, fai strada", risponde Helen alzandosi dal divano e lanciando un'occhiata soddisfatta al suo ragazzo, che dietro la maschera della gelosia nasconde in realtà un'eccitazione che nemmeno lui immaginava potesse arrivargli.
 
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Paolo guida il gruppo, Helen subito dietro di lui e gli altri a seguire. Salgono le scale, e nel frattempo Helen, sculettando in maniera provocante, solleva la minigonna, scoprendo il perizoma e mostrando il suo culo perfetto.

A "Non sai cosa ti stai perdendo, Paolo!" Paolo si gira di scatto.
H "Oh, non importa... A breve recupererai!" ridacchiando.
Paolo apre la porta "Prego, entrate pure..."
Entra per ultimo e chiude la porta. Helen lo guarda "Allora, qual è il programma?"
P "Beh, in realtà non avevamo stabilito un programma"
H "Lascia fare a me, allora" sorridendo maliziosa. Lo tira a sè e abbassa la mano, palpandogli il pacco. Guarda i ragazzi "Voi mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo."

Guarda Paolo e lo bacia, infilandogli la lingua in bocca e tenendogli la nuca mentre con l'altra mano continua a palpargli il pacco, che si ingrossa e si indurisce.
Si stacca da lui, indietreggia sorridendogli e si abbassa la minigonna, mostrando anche a lui il perizoma di pizzo "Ti piace?"
P "Sono senza parole per quanto è bello!"
Helen si gira, porta le mani sul perizoma e inarca la schiena. Guarda Emanuele, e in segno di sfida lo abbassa e sculetta.
P "Che culo, cazzo!"
Helen si gira verso di lui "E' tuo per oggi. Insieme a questa" si passa una mano sulla figa "E a queste" slaccia il top, scoprendo le tette, piccole e sodissime.
I ragazzi ammirano in silenzio, Fabrizio inizia a toccarsi il pacco e in poco tempo lo seguono anche Andrea e Michele.

Helen infila le mani dentro la maglietta di Paolo e gliela sfila. Riprende a limonarlo, portando le mani sui pantaloni e slacciandoglieli. Paolo la aiuta, abbassandoli insieme alle mutande. Helen gli afferra il cazzo e inizia a massaggiarglielo. Stacca la bocca da lui e gli sorride "Sdraiati sul letto".
Paolo ubbidisce senza fiatare, con le gambe larghe. Helen gli si avvicina e si piega in avanti sul bordo del letto, regalando a Giorgio, Andrea e Michele, seduti dietro di lei, la spettacolare visione della sua figa sovrastata dal suo culetto, piccolo e sodo. Afferra il cazzo di Paolo e da sotto, dà una fugace leccata alle palle, che lo fa trasalire "Aaaaaahmmm!"
La lingua si sposta poi sull'asta, mentre gli occhi di lei incontrano quelli di lui e poi li superano, fissando quelli di Emanuele. Arrivata alla punta, si piega in avanti, prendendolo in bocca, e si abbassa, ingoiandolo fino alla base. "AAAAAHHHH! Sìììììììì!" grida Paolo.
Chiude gli occhi e inizia a succhiare voluttuosamente; i suoi movimenti si riflettono sulla schiena, che si inarca provocando un leggero movimento del suo culo.
Paolo infila le mani in mezzo ai capelli di Helen e le accarezza la testa, godendosi bocca e lingua, così come lei si gode il cazzo di lui. Solleva un ginocchio e lo appoggia sul letto, poi fa altrettanto con l'altro, stando carponi.
Improvvisamente, Paolo la guarda "Cazzo, vengooo!" Helen continua a succhiare, aumentando il ritmo. L'orgasmo di Paolo le esplode in bocca, abbondante, caldo. Senza fiatare, Helen ingoia ogni singola goccia, poi alza lo sguardo verso Paolo "Mmmh! Niente male!" gli dice, spostando poi lo sguardo in avanti, sul suo ragazzo.
P "Non pensavo che sarei venuto così in fretta, scusa"
H "Non preoccuparti, va bene così"

E "Beh, direi che abbiamo finito, no?"
H "Come, finito? Avevo capito che dovessimo scopare"
G "E sì... Tecnicamente, quindi, il debito è ancora in piedi..."
Helen, mentre si solleva "Abbiamo soltanto iniziato. Mettiti lì" dice a Paolo indicandogli il centro del letto, che esegue. Cammina verso di lui, e con le gambe aperte, si sistema sul viso di lui "Ora tocca a te" abbassa il bacino, premendo la figa e appoggiando le mani sul muro.
Paolo le afferra le chiappe, le palpa e inizia a leccarla, stimolando il clitoride. Helen muove il bacino, iniziando lentamente ad ansimare "Mmmmh!"

I ragazzi, seduti intorno al letto, guardano la scena. Giorgio si apre i pantaloni e tira fuori il cazzo, inizia a segarsi. Osserva ogni dettaglio di Helen: il culo piccolo e sodo, stretto nelle fortunate mani di Paolo, la pelle morbida e liscia, le tette tonde e alte, i capezzoli turgidissimi.

Paolo sposta le mani, portandole sui fianchi di Helen e facendola spostare di lato. Si solleva e la fa stendere. La guarda, sorride, e senza dire niente le allarga le gambe e si abbassa su di lei, leccandole e succhiandole le labbra. "Aaaaahmmmm! Sìììì" appoggia le gambe sulle spalle di lui, che infila la lingua nella fessura.
I respiri di Helen si fanno più frequenti, trasformandosi in gemiti. Paolo si solleva, mettendosi seduto, Helen sposta le gambe appoggiandole sulle cose di lui, gli guarda il cazzo, tornato duro, e gli sorride "E' ora di riscuotere il tuo debito".
Lui si afferra il cazzo, le sorride e si piega in avanti, puntandolo sulla sua figa. Appoggia la punta e lo spinge dentro, penetrandola fino in fondo "Aaaaaaaaaaaaahhh!" gridano entrambi".
 
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Helen guarda Paolo, che spinge il suo cazzo dentro di lei. Solleva le gambe e le avvolge intorno a lui. Muove il bacino, al ritmo dei movimenti di Paolo e appoggia le mani alla testiera del letto, offrendo al suo amante e ai ragazzi intorno la visione delle sue splendide tette che oscillano al ritmo degli affondi.

Lei ed Emanuele sono sempre stati una coppia aperta, non si è mai fatta problemi a scopare con altri, così come non le ha mai creato problemi sapere che Emanuele scopasse con altre, ma quella segna due grandi novità: scopare un amico di Emanuele, fino ad allora un tabù, il che avrebbe quasi certamente comportato che lui le chiedesse di fare altrettanto, e scopare davanti ad Emanuele, senza che questi potesse intervenire. 'Se è così divertente anche con gli altri, me li faccio tutti', pensa, mentre distoglie lo sguardo da Paolo per guardare gli amici.

Giorgio ha tirato fuori il cazzo e si sta masturbando. Andrea, a fianco a lui, lo segue a ruota. Michele riprende la scena, tenendo il telefono con una mano e il cazzo, ancora nei pantaloni, nell'altra. Dall'altro lato, Fabrizio si è completamente spogliato, segandosi liberamente.
L'unico che sembra non partecipare è Emanuele, che non vuole dare a Helen, che lo guarda, la soddisfazione di mostrarle quanto in realtà sia eccitato da quella scena.
"E' inutile che fai quella faccia... Il tuo pacco è più sincero di te! Ahahahah!" gli dice Helen, abbassando il viso sui pantaloni, che non nascondono l'erezione di Emanuele "Tanto vale che lo tiri fuori e ti diverti anche tu".
Torna poi a concentrarsi su Paolo: allunga le braccia sulle sue spalle e porta le mani sul suo collo, avvicinandolo a sè. Gli infila la lingua in bocca, mettendo una mano dietro la nuca. Si staccano, e senza smettere di scopare, Helen gli sussurra "Cosa pensi di me per aver accettato subito?"
P "Non penso niente"
H "Bugiardo" sorride "Avrai pensato che devo essere una gran zoccola, per farmi scopare così davanti a tutti"
P "No, non lo penso" continua ad affondare.
H "Lo so che sapete che io ed Ema scopiamo anche con altri, e chissà quante volte avrai pensato 'Quanto vorrei essere una di quelle persone con cui scopa Helen!', vero?"
Paolo ridacchia "Beh, questo sì!"
Helen gira lo sguardo verso Emanuele, fugacemente, poi torna subito su Paolo "E allora dimmelo che sono una zoccola"
Paolo è titubante.
Helen porta una mano sul clitoride e inizia a titillarlo, senza smettere di scopare "Dimmelo!"
P "Zoccola". Helen sussulta.
P "Zoccola" con un tono di voce più alto.
H "Sììììì! Aaaaaahhhhh!" aumenta il ritmo.
P "Che troia!" le afferra le tette e gliele stringe, palpandole.
Helen solleva il bacino, ansimando sempre più forte.

Paolo allarga le gambe, porta le mani dietro la schiena di Helen, si piega all'indietro e la fa sollevare, mettendola seduta su di lui. Indietreggia ancora, sdraiandosi. Helen è adesso sopra.
Si morde le labbra, saltellando sul suo cazzo. Le tette saltellano di rimando. Appoggia le mani sul petto di Paolo e si piega in avanti, muove il bacino avanti e indietro "Sììììììììì!"
"Vengooooo!" dicono entrambi, praticamente all'unisono. I muscoli si contraggono, i volti si deformano, in una smorfia di piacere. I ragazzi, intorno, ammirano estasiati. Perfino Emanuele, che pochi minuti prima aveva iniziato a toccarsi, adesso si sta masturbando furiosamente.

Helen e Paolo vengono, insieme, in un orgasmo sorprendentemente forte. Riprendono fiato, si guardano e ridono, come due scemi. Helen si accascia sfinita a fianco a Paolo, incurante della presenza degli altri. Pochi minuti dopo, lei si solleva sui gomiti e lo guarda "Io sarei pronta per fare sul serio, adesso!"
 
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"Amore, ti stai divertendo?" chiede Helen, girandosi verso Emanuele.
E "Mai quanto te, sembrerebbe".
"Di certo, non quanto me!" ribatte Paolo, scatenando la risata di tutti.

H "Credo che andrò a rinfrescarmi"
P "Vieni, ti faccio strada"
Scendono entrambi dal letto ed escono, nudi, per andare al bagno.
P "Immaginavo che fossi una scopata incredibile, ma non pensavo così tanto! Emanuele è davvero fortunato!"
H "Grazie, Paolo! Sai, il fatto di scopare con uno dei suoi amici rende la cosa ancora più intrigante. Fino ad ora, questo era uno dei divieti categorici, nel nostro rapporto: né io con voi, né lui con una delle vostre ragazze".
P "Penso che la cosa sia un problema più per lui che per te... Sta sempre a fare il provolone con tutte, e probabilmente, se non fosse per questa vostra regola, se ne sarebbe già fatta qualcuna".
H "Sì, lo penso anche io".
Paolo apre la porta del bagno "Entra pure". Helen entra e lui la segue, apre un'anta dell'armadietto e prende un asciugamano "Questo per asciugarti, se vuoi fare una doccia; io ti aspetto in camera"
H "Non entri anche tu?" gli chiede, mentre apre il rubinetto per far scorrere l'acqua.
P "E gli altri?"
H "Aspettano", sorridendo maliziosa. "Oppure iniziamo qui e continuiamo lì"
"Mi sembra un'ottima idea", risponde Paolo, entrando nella doccia con lei.
Si infilano sotto il soffione, Paolo si versa un po' di bagnoschiuma sulle mani e inizia a spalmarlo sulle spalle di Helen, che si gira, appoggiando le mani alla parete.
La mani di lui invece scorrono lungo la schiena, sui fianchi, arrivano al culo e palpano. Helen lo spinge indietro, Paolo infila una mano in mezzo e accarezza la figa perfettamente depilata di lei, che ha un primo gemito "Aaahhmmm!".
La mano passa davanti, continua a giocare con le sue labbra e il clitoride, mentre l'altra scorre sulla tetta sinistra, palpandola. Helen geme, muove il bacino e lo spinge nuovamente indietro, toccando il cazzo di Paolo, che sta riprendendo vigore.

Si gira, sorride e spinge il bacino in avanti "Leccamela!"
Paolo non se lo fa ripetere, si inginocchia, mentre lei appoggia una coscia sulla sua spalla, e ci si fionda con il viso, limonando con la sua figa.
Helen gli accarezza i capelli godendosi la sua bocca e spingendogli la testa contro la figa. L'acqua scorre sui loro corpi nudi, Paolo le afferra il culo e lo stringe. Sostenendosi contro la parete, Helen appoggia l'altra coscia sulla spalla libera di Paolo, che ora la sta sorreggendo con le spalle e le mani, titillandole il clitoride con la punta della lingua e facendola gemere, mentre lei incrocia i piedi dietro le spalle di lui.

I respiri si fanno più pesanti, i gemiti più forti "Aaaaaaaahhh!" L'orgasmo di Helen arriva potente, il suo urlo si diffonde in tutta la casa.
Poco per volta, si rilassa, riprende fiato "Dovremmo tornare dì là"
P "Sì, sono d'accordo"
H "Sì, ma non pensare che abbiamo finito" gli dice, alzandogli il viso e guardandolo negli occhi.
P "Non mi è nemmeno passato per la testa!"

Chiudono il rubinetto, escono dalla doccia e si asciugano velocemente.
Helen si sposta verso la porta, si gira a guardare Paolo, che si sta ancora asciugando "Facciamo una gara! Vince chi arriva prima!" gli fa l'occhiolino e corre in camera.
"Così non vale!" fa cadere l'asciugamano e la raggiunge.
Helen saltella esultante "Ho vinto!" Le tette saltellano di rimando.
"E certo che hai vinto! Io mi stavo ancora asciugando! Che troia!" le risponde ridacchiando.

"Alla buon'ora!" interviene Giorgio con il cazzo in mano.
"Pensavamo foste spariti" aggiunge Andrea. "Poi abbiamo sentito l'urlo di Helen, e abbiamo capito".
H "Oh, non temete! Non ci siamo dimenticati di voi" afferra il cazzo di Paolo e indietreggia, trascinandolo con sé sul letto. Salgono entrambi, lei si appoggia di schiena e gli avvolge le gambe sui fianchi, limonandolo.
Lui porta le mani sui fianchi, e con una spinta decisa, infila il cazzo nella figa di lei, che geme di nuovo "Mmmmmmh!"
Riprendono a scopare, con foga, mentre gli altri, senza perdersi il minimo dettaglio, riprendono a segarsi.
Helen stacca la bocca da Paolo, lo guarda "Adoro tutto questo! Mi fa sentire così troia..."
P "E' perché in realtà lo sei"
"E anche parecchio!" aggiunge Emanuele.
Helen scoppia a ridere "E sia, allora! Se devo sentirmi troia, allora lo sarò fino in fondo" appoggia i piedi sul letto "Stenditi".
E "Aspetta, ma io intendevo dire che" - "Troppo tardi", lo zittisce lei, fulminandolo con lo sguardo. "Ormai non puoi far atro che goderti lo spettacolo".
Sale sopra Paolo, che si è disteso. Si siede sul suo ventre, porta una mano dietro e gli afferra il cazzo. Si piega in avanti, puntandolo sull'ano.
Indietreggia e si solleva, il cazzo preme. Helen si afferra il culo, allarga le chiappe e spinge. Il cazzo entra.
"Aaaaaaaaaaahhhhhhh!" urlano entrambi. Helen inarca la schiena, appoggia le mani dietro, con le braccia tese, e punta i piedi sul letto. Sale e scende sul cazzo di Paolo, che accompagna i movimenti con il bacino. Da sotto, guarda incredulo il suo cazzo scopare il suo culo. Pur sapendo quanto fosse libertina e disinibita, non avrebbe mai pensato che quel giorno sarebbero arrivati a tanto.

F "Cazzo, se l'è messo nel culo!"
M "Sìììì! Sapevo che questa giornata ci avrebbe regalato grandi soddisfazioni!" Ridono entrambi, riprendendo a segarsi.
Giorgio si alza, mettendosi di fronte a Helen e Paolo e continuando a segarsi con foga, come del resto tutti quanti.
Helen si gira e lo vede, guarda Paolo "Vieni dietro".
Paolo si solleva, si mette dietro di lei, le solleva una gamba. Lei gli riprende nuovamente il cazzo e se lo infila dietro. Stavolta è Paolo a darle il ritmo, sditalinandola.
Helen guarda il cazzo di Giorgio, glielo afferra e glielo prende in bocca. "Cazzo!" esclama sorpreso lui.

"Ehi! Questo non rientrava nella scommessa!" protesta Emanuele.
Helen stacca la bocca "Non lo sto mica scopando... Rilassati, è solo un pompino!" Lo riprende in bocca e inizia a succhiarlo.
G "Mmmhhh! E comunque, Ema... Sto per... Aaaaahhhhhhh!" Nemmeno il tempo di finire la frase, parte uno schizzo abbondante che riempie la bocca di Helen, che senza fare una piega ingoia tutto.
Alla vista di quella scena, Paolo aumenta il ritmo, scopandola sempre più forte "Sììììììì!" "Aaaaaaah!" Le tette di lei sobbalzano.
Giorgio indietreggia, sfinito e appagato "Beh, Helen... Grazie per la bella sorpresa!"
"Oh, è sempre un piacere per me!" ridacchia lei. "Aaaaahmmm!" Un improvviso gemito la riporta alla scopata con Paolo, che non ha smesso per un momento di sditalinarla.
Paolo si gira, facendola girare e mettendosi sopra di lei. Si solleva, mettendosi in ginocchio, e afferrandole i fianchi, fa mettere Helen carponi. Riprende a scoparle il culo, con foga, senza fermarsi. Le tette di Helen dondolano al ritmo degli affondi di Paolo, che la fanno gemere e godere "Aaaaah! Il tuo cazzo è perfetto per il mio culo!"
P "E il tuo culo è perfetto per tutti i cazzi!"
"Ahahahah!"
La tiene per i fianchi, continuando a scoparla. Si guarda intorno, vede i suoi amici che si segano. Fabrizio viene in un fazzoletto, preso pochi istanti prima per non sporcare. Michele lo segue a ruota.
Emanuele si alza, avvicina il cazzo al viso di Helen "Beh, visto che è solo un pompino..."
Helen lo allontana "Oggi non avrai nulla da me. Ma se Andre è ancora disponibile, lo succhio a lui"
Andrea si alza "Non me lo faccio certo ripetere!" Si avvicina, e non appena è alla sua portata, lei glielo afferra e lo tira a sé, portandoselo alla bocca. Inizia a succhiarlo da subito con foga, lasciando il suo ragazzo in disparte.
Paolo ridacchia "Che zoccol - Aaaahhh!" si blocca, resta dentro Helen, spingendo il cazzo il più a fondo possibile. Il suo orgasmo è abbondante, fortissimo. Mai avuti orgasmi del genere con Greta. Resta dentro, spingendo più che può, poi riprende fiato. Lo sfila, si accascia sfinito di fianco a Helen.

Sentendosi libera dalla stretta di Paolo, e con il culo in fiamme, si mette seduta sul bordo del letto, con le gambe larghe, succhia il cazzo di Andrea con maggiore agilità. Gli afferra il culo e lo tira a sé.
"Aaaah!" Andrea si gode la bocca della sua amica, realizzando quanto quel pompino fosse migliore di quanto avesse mai immaginato.
Helen succhia, avidamente, facendosi mancare il fiato. Guarda da sotto Andrea e stacca la bocca "Ce ne metti a venire, eh!"
A "Di solito non sono così resistente! Ahahahah!"
Helen sorride "Ok... Non era previsto dalla penitenza, ma a quanto pare oggi è la giornata delle eccezioni". Guarda Emanuele, quasi con sguardo di sfida, e poi Andrea, indietreggia, spalanca le cosce e appoggia i piedini sul letto. Andrea sorride, si piega verso di lei e la sovrasta col suo corpo "Sei davvero zoccola!"
H "Ma va'?" Ridacchia. Andrea punta il cazzo e lo spinge dentro Helen "Aaaaaahhhhh!"
Scopano da subito a ritmo sostenuto. Helen ansima, una giornata come quella che sta trascorrendo è memorabile anche per lei. Tira a sé il viso di Andrea, gli infila la lingua in bocca, mentre lui le palpa le tette sode.
Smettono di limonare, lui la guarda "Darai il culo anche a me?"
H "Se ti aiuta a venire più in fretta, sì" sorride.
A "Praticamente mi stai pregando" sfila il cazzo, lo abbassa e lo spinge di nuovo, stavolta entrando dietro "Sììììììì!"

Rassegnato, Emanuele non ha altra scelta che fare da spettatore. Continua a masturbarsi, l'orgasmo arriva anche per lui, si viene sulla mano "Paolo, posso andare in bagno?"
P "Sì sì, fai pure". Emanuele esce.
Helen chiude le cosce, portando le gambe sul petto di Andrea, che si mette in piedi. Le bacia i polpacci, le palpa le tette "Cazzo, ci siamo!"
H "Sìììì! Anche io! Aaaaaahhhhhhhhh!"
Vengono entrambi, insieme. Anche questa volta, gli orgasmi sono indescrivibilmente forti. Lentamente, prendono fiato, Helen sorride esausta "Che giornata, ragazzi!"
Nel frattempo, rientra anche Emanuele.

F "Peccato non averti potuto scopare anche noi... A saperlo..."
H "Beh... La prossima volta che dovete vedervi con Ema, fategli fare ritardo di nuovo! Ahahahahah!" Ridono tutti.
E "Un cazzo! La prossima volta, arrivo con un'ora di anticipo, qualunque sia l'impegno!"
H "Beh, ora sì che ho bisogno di una bella doccia!"
P "Beh, la strada la conosci!"
Andrea si alza, spostandosi. Helen fa altrettanto, si dirige verso il bagno.

Paolo guarda Emanuele "Beh, direi che il ritardo è stato ampiamente ripagato, almeno per quanto mi riguarda"
F "Ecco... Francamente, vedendo che ha spompinato Giorgio e scopato Andrea, secondo me..."
E "Gli accordi erano che voi avreste guardato. Se poi Helen è voluta andare oltre, consideratelo un extra"
M "Mi spiace dirlo, ma Ema ha ragione. Anche per me il ritardo è ripagato"
F "Ok ok... Anche per me! Fanculo!" ridacchia.
Giorgio guarda Andrea "Tu?"
A "E me lo chiedi pure? Certo che sì! E a proposito, Ema... Che gran culo, hai! Helen è una scopata incredibile!"
E "Lo so!" risponde inorgoglito.
G "Anche per me è ripagato".
Helen rientra "Grazie mille, ragazzi! Ripenserò a questa giornata, ogni volta che avrò voglia di masturbarmi, o quando avrò scopate insoddisfacenti"
P "Grazie mille a te! Sei davvero fantastica!"
Helen gli sorride, scuote le spalle, facendo ondeggiare le tette, e ridacchia "Beh, quando vuoi..."
E "Il ritardo è ripagato! Quando vuoi, ti scopi Greta, o qualcun'altra, ma di certo non Helen!"
H "Sì sì, certo!" con tono accondiscendente. Guarda poi Paolo e gli fa l'occhiolino, in segno di intesa, mentre raccoglie i vestiti da terra.

Quel poco di abbigliamento che ha le ruba non più di un minuto per farla vestire, e nel frattempo i ragazzi si sistemano.
H "Beh, allora alla prossima!" si avvicina a Paolo e gli dà un bacio sulla guancia "Organizza anche con Greta" gli sussurra all'orecchio. Paolo sorride.
P "Venite, vi accompagno". Scendono le scale, guidati dal padrone di casa, che arrivato all'ingresso apre la porta "Ciao ragazzi!" risponde salutandoli uno ad uno.
"Ciao, Paolo!" si congeda Helen con una veloce ma decisa palpata al pacco, a cui lui risponde con un'altrettanto decisa palpata al suo culo.

Chiude la porta e risale le scale per riordinare la camera, ben consapevole che quella è una giornata che non dimenticheranno mai, e che probabilmente cambierà le dinamiche e i rapporti nel gruppo per sempre.
 
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Anche in questo caso, unisco tutte le parti in un unico racconto, modificando quel tanto che basta per togliere le incongruenze (avevo scordato che nell'organizzarsi, Flavia aveva imposto a Fabrizio la sua presenza, mi scuso per questa dimenticanza) e gli errori di battitura/sintassi che ho trovato.

Scrivo questo racconto utilizzando i personaggi che ha creato @TheChosenOne in quest'altro racconto, e di cui questo è una sorta di spin-off.

Esausti per il pomeriggio appena trascorso, i ragazzi salgono in macchina.

Emanuele e Paolo, rientrando con la macchina prestata dai genitori di Emanuele, chiacchierano di quanto avvenuto.
P "Chi l'avrebbe mai detto che la prof fosse così troia?"
E "Beh, a me qualche volta è capitato di incontrarla al mare, e ogni volta, che fosse col marito, con le amiche o da sola, era sempre in topless, quindi che fosse poco pudica l'ho sempre saputo, ma non avrei mai immaginato che arrivasse a tanto..."
P "Cazzo, le hai visto le tette e non ce l'hai mai raccontato?"
E "Beh, e che vi dicevo? Che la mamma di Giorgio va al mare stando con le tette al vento? Che ne sapevo di come potesse reagire lui?"
P "Ok ok, ci sta... Direi che ora puoi anche dirlo però. Tanto ormai il vaso è aperto, con quelle tette ci abbiamo giocato tutti, quindi non credo che sia più un problema."
E "Beh, in effetti, ormai non ha più senso nascondere la cosa. L'ha detto anche Giorgio che è una troia!"
P "Eh infatti. Piuttosto... Siamo arrivati tardi per colpa tua."
E "Eh lo so. Ti ho anche già chiesto scusa, mi pare..."
P "Sì, è vero, ma da Giorgio abbiamo anche detto che il tuo ritardo deve essere punito."
E "Davvero? Non mi ricordo..." risponde tentando di dissimulare.
P "Non fare il coglione. Hai un debito con me e con gli altri, e ti ricordi benissimo di cosa si tratta! Domani ci incontriamo tutti insieme e porti Helen!"
E "Uff, che palle! Ok ok, la porto. Ma se dice di no, la cosa si chiude qui, sia chiaro!"
P "Certo, non vogliamo mica costringere nessuno. Ma conoscendola, dubito che si tiri indietro."

La macchina si ferma. "Sei arrivato", dice Emanuele, tagliando il discorso.
P "Ok, grazie del passaggio. E la prossima volta, vedi di arrivare puntuale. Se mi fossi perso la serata per colpa tua, non te l'avrei mai perdonato!"
E "Domani mattina porto la macchina dal meccanico, sperando che non mi dissangui."
P "Facciamo domani alle 2, ho casa libera tutto il giorno."
E "Alle 2 non posso, facciamo alle 3".
P "Ok, vada per le 3. Puntuali, mi raccomando!" Scende dalla macchina e rientra in casa, girandosi per salutarlo, mentre Emanuele riparte.

Subito mette mano al telefono, per organizzare anche con gli altri "Ragazzi, domani alle 3 a casa da me, così Ema paga il suo ritardo."
G "Certo, nessun problema, io sono libero"
Fabrizio "Domani vedo Flavia, andiamo per negozi, non credo di farcela."
P "Beh, spiegale cosa è successo, e magari andateci dopodomani, a fare acquisti. Non credo che il cambio di programma le dispiacerà."
F "Mmmh, ok, glielo chiedo e vi faccio sapere. Ma se non posso, facciamo un'altra volta."
Michele "Io ho un impegno, per domani pomeriggio." - "Fanculo, se ci siamo tutti, mi libero. Ok, ci sto."
Andrea è l'ultimo a rispondere "Cazzo, sì! Ovvio che ci sono!"

Passa un'ora.
G "Fabry, novità?"
F "Per Flavia è ok, dice che andrà a fare shopping con Lucrezia, e vuole che le racconti tutto al mio rientro."
M "Ottimo!"
A "Ema, l'hai già detto a Helen?"
E "No, il patto era che gliel'avrei chiesto con voi presenti, così avreste sentito tutti la risposta. Quindi glielo chiedo domani."
A "Giusto. Ok, allora ci vediamo domani alle 3 da Paolo. Puntuali tutti quanti, altrimenti iniziamo un loop che no finisce più! Ahahahah!"

E dopo un'attesa che sembrava non finire mai, alle 3 del giorno dopo suona il primo campanello.

P "Entrate ragazzi, mettetevi pure comodi", dice ad Emanuele e Helen.
"Grazie" gli sorride lei entrando in casa.
P "Gli altri stanno arrivando. Qualche minuto e saranno qui."
E "Per gli altri va bene, vero?" con tono sarcastico.
P "Qualche minuto non è un problema... Non stiamo parlando di un'ora!"
"Eh? Di cha parlate?" chiede Helen mentre si siede sul divano.
P "Quando arrivano gli altri, ti spieghiamo."

H "Come sta Greta? Tutto ok?"
P "Sì sì, sta bene. Sto cercando di convincerla ad una cosa a tre, ma non vuole saperne, con ragazze che non conosce."
H "Ah, che peccato! Ci si diverte parecchio" ridacchiando.
P "Eh, immagino... Ma ha un debole per te, lo sai."
H "Sì, lo so... I baci che mi ha dato sono sempre stati molto trasportati, con la giusta dose di lingua. Dici che con me ci starebbe?"
P "Ti scoperebbe al volo."
H "Beh, allora se ne può parlare..."
E "Ehi, e io non conto?"
"Mica devo chiedere il permesso a te!" gli risponde con tono seccato.
E "Beh no, ma Greta e Paolo sono amici..."
H "Stamattina ti ho raccontato di Filippo e non hai battuto ciglio, e adesso, solo perché ne sto parlando, piazzi casino per Greta e Paolo?"
P "Chi è Filippo?"
"Poi ti racconto", gli risponde lei prima di girarsi nuovamente verso Emanuele "Si era detto 'libertà assoluta', ricordi? Non avevamo posto limiti sulle persone."
E "Veramente si era detto 'Niente amici'. Te ne sei dimenticata?"
H "Ema, per Greta potrebbe essere l'occasione per sbloccarsi. Ha un grande potenziale, secondo me, ma se non viene aiutata, quel potenziale rischia di restare inespresso, e ci perdono sia lei che Paolo."
E "Ok ok... Fai come credi", conclude rassegnato.
Helen, girandosi verso Paolo "Dì pure a Greta che non vedo l'ora di essere la sua prima terza, e che per me si può fare quando vuole!" lanciando una frecciatina verso Emanuele.
Paolo, sorridendo "Certo, glielo dirò appena la vedo. Ma adesso sono curioso di sapere chi è questo Filippo..."

H "Filippo è un collega con cui sto preparando un esame. Ci siamo visti ieri pomeriggio da me per studiare. Dopo un paio d'ore, facciamo una pausa e chiacchieriamo, e ad un certo punto mi chiede 'Cos'è quel coso lì?' Mi giro e... Sorpresa! Avevo lasciato il dildo che mi ha regalato Ema per natale sul comodino, in bella vista!"
Paolo, sgranando gli occhi "Dai!! Ahahahah!"
H "Sì, mi ero completamente dimenticata! Ma ormai, dato che l'aveva visto, glielo dico, e la chiacchiera prende una certa direzione, fino a che salta fuori con 'Come si usa?' Così lo prendo e glielo spiego, facendogli mettere le mani a forma di figa e usandolo così" dice mimando il gesto con le mani. "E intanto vedo che lì sotto diventa sempre più barzotto, così gli dico 'Vedo che la spiegazione ti piace parecchio! Potresti regalarne uno alla tua ragazza e usarlo insieme a lei, se ancora non ce l'ha'. Lui mi dice che non è fidanzato ma che sì, la spiegazione gli stava piacendo molto."
Entrambi ascoltano con grande interesse.
H "Insomma, per fartela breve, alla fine mi ha fatto venire voglia e me lo sono scopato!"
P "Filippo o il dildo?"
H "Entrambi! Ahahahah!"
P "Ahahahah!"
H "Gli ho promesso che se passiamo l'esame, festeggeremo allo stesso modo!" conclude con un sorrisetto malizioso.
P "Beh, mi sembra giusto... E dicevi che Ema non ha protestato."
Helen fa spallucce "All'inizio non ero molto convinta, ma devo ammettere che questa cosa della coppia aperta mi piace. Raccontarci le nostre avventure aggiunge parecchio pepe alle nostre scopate."
P "Chissà che figata!"

Din Don! Din Don!

P "Questi sono gli altri. Scusate, vado ad aprire e torno subito"
P "Ciao ragazzi! Entrate." I ragazzi si fanno avanti e si salutano. Entrano in salotto, altri saluti, si sistemano.

P "Ok, adesso che ci siamo tutti" si gira verso Helen "Ema ti deve parlare di una cosa."
Emanuele, verso Helen "Avevo una proposta da farti, e penso di sapere già la risposta" sorride. "Ieri avevamo appuntamento da Giorgio e Paolo doveva venire con me, ma sai la macchina, ecc, no?"
H "Sì, lo so... Finalmente ti sei deciso a portarla dal meccanico." Risata generale.
E "Sì, insomma... Alla fine, siamo arrivati con un'ora di ritardo per colpa mia, e i ragazzi mi hanno... Obbligato?"
G "Io direi 'convinto'..."
E "Sì certo... Mi hanno 'convinto' a chiederti una cosa, come pagamento del ritardo. Considera che se dirai di no, il debito sarà ripagato comunque, quindi non fare la stronza."
H "Davvero?" risponde con il tono di chi ha capito di stringerlo per le palle.
E "Sì..."
H "E cosa devi chiedermi?"
E "Beh... Mi hanno chiesto di chiederti di scopare con Paolo mentre noi restiamo a guardare"
H "Coooosa?" sbarra gli occhi, sinceramente sorpresa "E... Scusa, ma fammi capire... Visto che è evidente che questa cosa non ti va, non potevi dirgli che me l'avevi chiesto e che io avevo detto no?"
P "E no... Il patto è che doveva chiedertelo davanti a noi, così non poteva fare un giochetto del genere."
H "Ihihihih! Mica scemi!" Guarda Emanuele, poi Paolo, poi gli altri, e infine nuovamente Emanuele, sorridendo ma rivolgendosi agli altri "Beh, probabilmente, in un altro momento, avrei detto no, o comunque che dovevo pensarci... Ma visto che prima mi ha fatto incazzare..."
Andrea "Che ha fatto per farti incazzare?"
"Lascia perdere, vi spiego dopo", taglia subito Paolo.
H "Dicevo, visto che mi ha fatto incazzare, penso che sarà molto divertente! Accetto!"
"Olèèèèèèèè!" esultano tutti (tranne ovviamente Emanuele).
P "Che dite, andiamo in camera?"
"Volentieri, fai strada", risponde Helen alzandosi dal divano e lanciando un'occhiata soddisfatta al suo ragazzo, che dietro la maschera della gelosia nasconde in realtà un'eccitazione che nemmeno lui immaginava potesse arrivargli.
Paolo guida il gruppo, Helen subito dietro di lui e gli altri a seguire. Salgono le scale, e nel frattempo Helen, sculettando in maniera provocante, solleva la minigonna, scoprendo il perizoma e mostrando il suo culo perfetto.

A "Non sai cosa ti stai perdendo, Paolo!" Paolo si gira di scatto.
H "Oh, non importa... A breve recupererai!" ridacchiando.
Paolo apre la porta "Prego, entrate pure..."
Entra per ultimo e chiude la porta. Helen lo guarda "Allora, qual è il programma?"
P "Beh, in realtà non avevamo stabilito un programma"
H "Lascia fare a me, allora" sorridendo maliziosa. Lo tira a sè e abbassa la mano, palpandogli il pacco. Guarda i ragazzi "Voi mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo."

Guarda Paolo e lo bacia, infilandogli la lingua in bocca e tenendogli la nuca mentre con l'altra mano continua a palpargli il pacco, che si ingrossa e si indurisce.
Si stacca da lui, indietreggia sorridendogli e si abbassa la minigonna, mostrando anche a lui il perizoma di pizzo "Ti piace?"
P "Sono senza parole per quanto è bello!"
Helen si gira, porta le mani sul perizoma e inarca la schiena. Guarda Emanuele, e in segno di sfida lo abbassa e sculetta.
P "Che culo, cazzo!"
Helen si gira verso di lui "E' tuo per oggi. Insieme a questa" si passa una mano sulla figa "E a queste" sfila il top, scoprendo le tette, piccole e sodissime.
I ragazzi ammirano in silenzio, Fabrizio inizia a toccarsi il pacco e in poco tempo lo seguono anche Andrea e Michele.

Helen infila le mani dentro la maglietta di Paolo e gliela sfila. Riprende a limonarlo, portando le mani sui pantaloni e slacciandoglieli. Paolo la aiuta, abbassandoli insieme alle mutande. Helen gli afferra il cazzo e inizia a massaggiarglielo. Stacca la bocca da lui e gli sorride "Sdraiati sul letto".
Paolo ubbidisce senza fiatare, con le gambe larghe. Helen gli si avvicina e si piega in avanti sul bordo del letto, regalando a Giorgio, Andrea e Michele, seduti dietro di lei, la spettacolare visione della sua figa sovrastata dal suo culetto, piccolo e sodo. Afferra il cazzo di Paolo e da sotto, dà una fugace leccata alle palle, che lo fa trasalire "Aaaaaahmmm!"
La lingua si sposta poi sull'asta, mentre gli occhi di lei incontrano quelli di lui e poi li superano, fissando quelli di Emanuele. Arrivata alla punta, si piega in avanti, prendendolo in bocca, e si abbassa, ingoiandolo fino alla base. "AAAAAHHHH! Sìììììììì!" grida Paolo.
Chiude gli occhi e inizia a succhiare voluttuosamente; i suoi movimenti si riflettono sulla schiena, che si inarca provocando un leggero movimento del suo culo.
Paolo infila le mani in mezzo ai capelli di Helen e le accarezza la testa, godendosi bocca e lingua, così come lei si gode il cazzo di lui. Solleva un ginocchio e lo appoggia sul letto, poi fa altrettanto con l'altro, stando carponi.
Improvvisamente, Paolo la guarda "Cazzo, vengooo!" Helen continua a succhiare, aumentando il ritmo. L'orgasmo di Paolo le esplode in bocca, abbondante, caldo. Senza fiatare, Helen ingoia ogni singola goccia, poi alza lo sguardo verso Paolo "Mmmh! Niente male!" gli dice, spostando poi lo sguardo in avanti, sul suo ragazzo.
P "Non pensavo che sarei venuto così in fretta, scusa"
H "Non preoccuparti, va bene così"

E "Beh, direi che abbiamo finito, no?"
H "Come, finito? Avevo capito che dovessimo scopare"
G "E sì... Tecnicamente, quindi, il debito è ancora in piedi..."
Helen, mentre si solleva "Abbiamo soltanto iniziato. Mettiti lì" dice a Paolo indicandogli il centro del letto, che esegue. Cammina verso di lui, e con le gambe aperte, si sistema sul viso di lui "Ora tocca a te" abbassa il bacino, premendo la figa e appoggiando le mani sul muro.
Paolo le afferra le chiappe, le palpa e inizia a leccarla, stimolando il clitoride. Helen muove il bacino, iniziando lentamente ad ansimare "Mmmmh!"

I ragazzi, seduti intorno al letto, guardano la scena. Giorgio si apre i pantaloni e tira fuori il cazzo, inizia a segarsi. Osserva ogni dettaglio di Helen: il culo piccolo e sodo, stretto nelle fortunate mani di Paolo, la pelle morbida e liscia, le tette tonde e alte, i capezzoli turgidissimi.

Paolo sposta le mani, portandole sui fianchi di Helen e facendola spostare di lato. Si solleva e la fa stendere. La guarda, sorride, e senza dire niente le allarga le gambe e si abbassa su di lei, leccandole e succhiandole le labbra. "Aaaaahmmmm! Sìììì" appoggia le gambe sulle spalle di lui, che infila la lingua nella fessura.
I respiri di Helen si fanno più frequenti, trasformandosi in gemiti. Paolo si solleva, mettendosi seduto, Helen sposta le gambe appoggiandole sulle cosce di lui, gli guarda il cazzo, tornato duro, e gli sorride "E' ora di riscuotere il tuo debito".
Lui si afferra il cazzo, le sorride e si piega in avanti, puntandolo sulla sua figa. Appoggia la punta e lo spinge dentro, penetrandola fino in fondo "Aaaaaaaaaaaaahhh!" gridano entrambi.

Helen guarda Paolo, che spinge il suo cazzo dentro di lei. Solleva le gambe e le avvolge intorno a lui. Muove il bacino, al ritmo dei movimenti di Paolo e appoggia le mani alla testiera del letto, offrendo al suo amante e ai ragazzi intorno la visione delle sue splendide tette che oscillano al ritmo degli affondi.

Lei ed Emanuele sono sempre stati una coppia aperta, non si è mai fatta problemi a scopare con altri, così come non le ha mai creato problemi sapere che Emanuele scopasse con altre, ma quella segna due grandi novità: scopare un amico di Emanuele, fino ad allora un tabù, il che avrebbe quasi certamente comportato che lui le chiedesse di fare altrettanto, e scopare davanti ad Emanuele, senza che questi potesse intervenire. 'Se è così divertente anche con gli altri, me li faccio tutti', pensa, mentre distoglie lo sguardo da Paolo per guardare gli amici.

Giorgio ha tirato fuori il cazzo e si sta masturbando. Andrea, a fianco a lui, lo segue a ruota. Michele riprende la scena, tenendo il telefono con una mano e il cazzo, ancora nei pantaloni, nell'altra. Dall'altro lato, Fabrizio si è completamente spogliato, segandosi liberamente.
L'unico che sembra non partecipare è Emanuele, che non vuole dare a Helen, che lo guarda, la soddisfazione di mostrarle quanto in realtà sia eccitato da quella scena.
"E' inutile che fai quella faccia... Il tuo pacco è più sincero di te! Ahahahah!" gli dice Helen, abbassando il viso sui pantaloni, che non nascondono l'erezione di Emanuele "Tanto vale che lo tiri fuori e ti diverti anche tu".
Torna poi a concentrarsi su Paolo: allunga le braccia sulle sue spalle e porta le mani sul suo collo, avvicinandolo a sè. Gli infila la lingua in bocca, mettendo una mano dietro la nuca. Si staccano, e senza smettere di scopare, Helen gli sussurra "Cosa pensi di me per aver accettato subito?"
P "Non penso niente"
H "Bugiardo" sorride "Avrai pensato che devo essere una gran zoccola, per farmi scopare così davanti a tutti"
P "No, non lo penso" continua ad affondare.
H "Lo so che sapete che io ed Ema scopiamo anche con altri, e chissà quante volte avrai pensato 'Quanto vorrei essere una di quelle persone con cui scopa Helen!', vero?"
Paolo ridacchia "Beh, questo sì!"
Helen gira lo sguardo verso Emanuele, fugacemente, poi torna subito su Paolo "E allora dimmelo che sono una zoccola"
Paolo è titubante.
Helen porta una mano sul clitoride e inizia a titillarlo, senza smettere di scopare "Dimmelo!"
P "Zoccola". Helen sussulta.
P "Zoccola" con un tono di voce più alto.
H "Sììììì! Aaaaaahhhhh!" aumenta il ritmo.
P "Che troia!" le afferra le tette e gliele stringe, palpandole.
Helen solleva il bacino, ansimando sempre più forte.

Paolo allarga le gambe, porta le mani dietro la schiena di Helen, si piega all'indietro e la fa sollevare, mettendola seduta su di lui. Indietreggia ancora, sdraiandosi. Helen è adesso sopra.
Si morde le labbra, saltellando sul suo cazzo. Le tette saltellano di rimando. Appoggia le mani sul petto di Paolo e si piega in avanti, muove il bacino avanti e indietro "Sììììììììì!"
"Vengooooo!" dicono entrambi, praticamente all'unisono. I muscoli si contraggono, i volti si deformano, in una smorfia di piacere. I ragazzi, intorno, ammirano estasiati. Perfino Emanuele, che pochi minuti prima aveva iniziato a toccarsi, adesso si sta masturbando furiosamente.

Helen e Paolo vengono, insieme, in un orgasmo sorprendentemente forte. Riprendono fiato, si guardano e ridono, come due scemi. Helen si accascia sfinita a fianco a Paolo, incurante della presenza degli altri. Pochi minuti dopo, lei si solleva sui gomiti e lo guarda "Io sarei pronta per fare sul serio, adesso!"

"Amore, ti stai divertendo?" chiede Helen, girandosi verso Emanuele.
E "Mai quanto te, sembrerebbe".
"Di certo, non quanto me!" ribatte Paolo, scatenando la risata di tutti.

H "Credo che andrò a rinfrescarmi"
P "Vieni, ti faccio strada"
Scendono entrambi dal letto ed escono, nudi, per andare al bagno.
P "Immaginavo che fossi una scopata incredibile, ma non pensavo così tanto! Emanuele è davvero fortunato!"
H "Grazie, Paolo! Sai, il fatto di scopare con uno dei suoi amici rende la cosa ancora più intrigante. Fino ad ora, questo era uno dei divieti categorici, nel nostro rapporto: né io con voi, né lui con una delle vostre ragazze".
P "Penso che la cosa sia un problema più per lui che per te... Sta sempre a fare il provolone con tutte, e probabilmente, se non fosse per questa vostra regola, se ne sarebbe già fatta qualcuna".
H "Sì, lo penso anche io" ridacchiando.
Paolo apre la porta del bagno "Entra pure". Helen entra e lui la segue, apre un'anta dell'armadietto e prende un asciugamano "Questo per asciugarti, se vuoi fare una doccia; io ti aspetto in camera"
H "Non entri anche tu?" gli chiede, mentre apre il rubinetto per far scorrere l'acqua.
P "E gli altri?"
H "Aspettano", sorridendo maliziosa. "Oppure iniziamo qui e continuiamo lì"
"Mi sembra un'ottima idea", risponde Paolo, entrando nella doccia con lei.
Si infilano sotto il soffione, Paolo si versa un po' di bagnoschiuma sulle mani e inizia a spalmarlo sulle spalle di Helen, che si gira, appoggiando le mani alla parete.
La mani di lui invece scorrono lungo la schiena, sui fianchi, arrivano al culo e palpano. Helen lo spinge indietro, Paolo infila una mano in mezzo e accarezza la figa perfettamente depilata di lei, che ha un primo gemito "Aaahhmmm!".
La mano passa davanti, continua a giocare con le sue labbra e il clitoride, mentre l'altra scorre sulla tetta sinistra, palpandola. Helen geme, muove il bacino e lo spinge nuovamente indietro, toccando il cazzo di Paolo, che sta riprendendo vigore.

Si gira, sorride e spinge il bacino in avanti "Leccamela!"
Paolo non se lo fa ripetere, si inginocchia, mentre lei appoggia una coscia sulla sua spalla, e ci si fionda con il viso, limonando con la sua figa.
Helen gli accarezza i capelli godendosi la sua bocca e spingendogli la testa contro la figa. L'acqua scorre sui loro corpi nudi, Paolo le afferra il culo e lo stringe. Sostenendosi contro la parete, Helen appoggia l'altra coscia sulla spalla libera di Paolo, che ora la sta sorreggendo con le spalle e le mani, titillandole il clitoride con la punta della lingua e facendola gemere, mentre lei incrocia i piedi dietro le spalle di lui.

I respiri si fanno più pesanti, i gemiti più forti "Aaaaaaaahhh!" L'orgasmo di Helen arriva potente, il suo urlo si diffonde in tutta la casa.
Poco per volta, si rilassa, riprende fiato "Dovremmo tornare dì là"
P "Sì, sono d'accordo"
H "Sì, ma non pensare che abbiamo finito" gli dice, alzandogli il viso e guardandolo negli occhi.
P "Non mi è nemmeno passato per la testa!"

Chiudono il rubinetto, escono dalla doccia e si asciugano velocemente.
Helen si sposta verso la porta, si gira a guardare Paolo, che si sta ancora asciugando "Facciamo una gara! Vince chi arriva prima!" gli fa l'occhiolino e corre in camera.
"Così non vale!" fa cadere l'asciugamano e la raggiunge.
Helen saltella esultante "Ho vinto!" Le tette saltellano di rimando.
"E certo che hai vinto! Io mi stavo ancora asciugando! Che troia!" le risponde ridacchiando.

"Alla buon'ora!" interviene Giorgio con il cazzo in mano.
"Pensavamo foste spariti" aggiunge Andrea. "Poi abbiamo sentito l'urlo di Helen, e abbiamo capito".
H "Oh, non temete! Non ci siamo dimenticati di voi" afferra il cazzo di Paolo e indietreggia, trascinandolo con sé sul letto. Salgono entrambi, lei si appoggia di schiena e gli avvolge le gambe sui fianchi, limonandolo.
Lui porta le mani sui fianchi, e con una spinta decisa, infila il cazzo nella figa di lei, che geme di nuovo "Mmmmmmh!"
Riprendono a scopare, con foga, mentre gli altri, senza perdersi il minimo dettaglio, riprendono a segarsi.
Helen stacca la bocca da Paolo, lo guarda "Adoro tutto questo! Mi fa sentire così troia..."
P "E' perché in realtà lo sei"
"E anche parecchio!" aggiunge Emanuele.
Helen scoppia a ridere "E sia, allora! Se devo sentirmi troia, allora lo sarò fino in fondo" appoggia i piedi sul letto "Stenditi".
E "Aspetta, ma io intendevo dire che" - "Troppo tardi", lo zittisce lei, fulminandolo con lo sguardo. "Ormai non puoi far atro che goderti lo spettacolo".
Sale sopra Paolo, che si è disteso. Si siede sul suo ventre, porta una mano dietro e gli afferra il cazzo. Si piega in avanti, puntandolo sull'ano.
Indietreggia e si solleva, il cazzo preme. Helen si afferra il culo, allarga le chiappe e spinge. Il cazzo entra.
"Aaaaaaaaaaahhhhhhh!" urlano entrambi. Helen inarca la schiena, appoggia le mani dietro, con le braccia tese, e punta i piedi sul letto. Sale e scende sul cazzo di Paolo, che accompagna i movimenti con il bacino. Da sotto, si guarda incredulo il cazzo scopare il suo culo. Pur sapendo quanto fosse libertina e disinibita, non avrebbe mai pensato che quel giorno sarebbero arrivati a tanto.

F "Cazzo, se l'è messo nel culo!"
M "Sìììì! Sapevo che questa giornata ci avrebbe regalato grandi soddisfazioni!" Ridono entrambi, riprendendo a segarsi.
Giorgio si alza, mettendosi di fronte a Helen e Paolo e continuando a segarsi con foga, come del resto tutti quanti.
Helen si gira e lo vede, guarda Paolo "Vieni dietro".
Paolo si solleva, si mette dietro di lei, le solleva una gamba. Lei gli riprende nuovamente il cazzo e se lo infila dietro. Stavolta è Paolo a darle il ritmo, sditalinandola.
Helen guarda il cazzo di Giorgio, glielo afferra e glielo prende in bocca. "Cazzo!" esclama sorpreso lui.

"Ehi! Questo non rientrava nella scommessa!" protesta Emanuele.
Helen stacca la bocca "Non lo sto mica scopando... Rilassati, è solo un pompino!" Lo riprende in bocca e inizia a succhiarlo.
G "Mmmhhh! E comunque, Ema... Sto per... Aaaaahhhhhhh!" Nemmeno il tempo di finire la frase, parte uno schizzo abbondante che riempie la bocca di Helen, che senza fare una piega ingoia tutto.
Alla vista di quella scena, Paolo aumenta il ritmo, scopandola sempre più forte "Sììììììì!" "Aaaaaaah!" Le tette di lei sobbalzano.
Giorgio indietreggia, sfinito e appagato "Beh, Helen... Grazie per la bella sorpresa!"
"Oh, è sempre un piacere per me!" ridacchia lei. "Aaaaahmmm!" Un improvviso gemito la riporta alla scopata con Paolo, che non ha smesso per un momento di sditalinarla.
Paolo si gira, facendola girare e mettendosi sopra di lei. Si solleva, mettendosi in ginocchio, e afferrandole i fianchi, fa mettere Helen carponi. Riprende a scoparle il culo, con foga, senza fermarsi. Le tette di Helen dondolano al ritmo degli affondi di Paolo, che la fanno gemere e godere "Aaaaah! Il tuo cazzo è perfetto per il mio culo!"
P "E il tuo culo è perfetto per tutti i cazzi!"
"Ahahahah!"
La tiene per i fianchi, continuando a scoparla. Si guarda intorno, vede i suoi amici che si segano. Fabrizio viene in un fazzoletto, preso pochi istanti prima per non sporcare. Michele lo segue a ruota.
Emanuele si alza, avvicina il cazzo al viso di Helen "Beh, visto che è solo un pompino..."
Helen lo allontana "Oggi non avrai nulla da me. Ma se Andre è ancora disponibile, lo succhio a lui"
Andrea si alza "Non me lo faccio certo ripetere!" Si avvicina, e non appena è alla sua portata, lei glielo afferra e lo tira a sé, portandoselo alla bocca. Inizia a succhiarlo da subito con foga, lasciando il suo ragazzo in disparte.
Paolo ridacchia "Che zoccol - Aaaahhh!" si blocca, resta dentro Helen, spingendo il cazzo il più a fondo possibile. Il suo orgasmo è abbondante, fortissimo. Mai avuti orgasmi del genere con Greta. Resta dentro, spingendo più che può, poi riprende fiato. Lo sfila, si accascia sfinito di fianco a Helen.

Sentendosi libera dalla stretta di Paolo, e con il culo in fiamme, si mette seduta sul bordo del letto, con le gambe larghe, succhia il cazzo di Andrea con maggiore agilità. Gli afferra il culo e lo tira a sé.
"Aaaah!" Andrea si gode la bocca della sua amica, realizzando quanto quel pompino fosse migliore di quanto avesse mai immaginato.
Helen succhia, avidamente, facendosi mancare il fiato. Guarda da sotto Andrea e stacca la bocca "Ce ne metti a venire, eh!"
A "Di solito non sono così resistente! Ahahahah!"
Helen sorride "Ok... Non era previsto dalla penitenza, ma a quanto pare oggi è la giornata delle eccezioni". Guarda Emanuele, quasi con sguardo di sfida, e poi Andrea, indietreggia, spalanca le cosce e appoggia i piedini sul letto. Andrea sorride, si piega verso di lei e la sovrasta col suo corpo "Sei davvero zoccola!"
H "Ma va'?" Ridacchia. Andrea punta il cazzo e lo spinge dentro Helen "Aaaaaahhhhh!"
Scopano da subito a ritmo sostenuto. Helen ansima, una giornata come quella che sta trascorrendo è memorabile anche per lei. Tira a sé il viso di Andrea, gli infila la lingua in bocca, mentre lui le palpa le tette sode.
Smettono di limonare, lui la guarda "Darai il culo anche a me?"
H "Se ti aiuta a venire più in fretta, sì" sorride.
A "Praticamente mi stai pregando" sfila il cazzo, lo abbassa e lo spinge di nuovo, stavolta entrando dietro "Sììììììì!"

Rassegnato, Emanuele non ha altra scelta che fare da spettatore. Continua a masturbarsi, l'orgasmo arriva anche per lui, si viene sulla mano "Paolo, posso andare in bagno?"
P "Sì sì, fai pure". Emanuele esce.
Helen chiude le cosce, portando le gambe sul petto di Andrea, che si mette in piedi. Le bacia i polpacci, le palpa le tette "Cazzo, ci siamo!"
H "Sìììì! Anche io! Aaaaaahhhhhhhhh!"
Vengono entrambi, insieme. Anche questa volta, gli orgasmi sono indescrivibilmente forti. Lentamente, prendono fiato, Helen sorride esausta "Che giornata, ragazzi!"
Nel frattempo, rientra anche Emanuele.

F "Peccato non averti potuto scopare anche noi... A saperlo..."
H "Beh... La prossima volta che dovete vedervi con Ema, fategli fare ritardo di nuovo! Ahahahahah!" Ridono tutti.
E "Un cazzo! La prossima volta, arrivo con un'ora di anticipo, qualunque sia l'impegno!"
H "Beh, ora sì che ho bisogno di una bella doccia!"
P "Beh, la strada la conosci!"
Andrea si alza, spostandosi. Helen fa altrettanto, si dirige verso il bagno.

Paolo guarda Emanuele "Beh, direi che il ritardo è stato ampiamente ripagato, almeno per quanto mi riguarda"
F "Ecco... Francamente, vedendo che ha spompinato Giorgio e scopato Andrea, secondo me..."
E "Gli accordi erano che voi avreste guardato. Se poi Helen è voluta andare oltre, consideratelo un extra"
M "Mi spiace dirlo, ma Ema ha ragione. Anche per me il ritardo è ripagato"
F "Ok ok... Anche per me! Fanculo!" ridacchia.
Giorgio guarda Andrea "Tu?"
A "E me lo chiedi pure? Certo che sì! E a proposito, Ema... Che gran culo, hai! Helen è una scopata incredibile!"
E "Lo so!" risponde inorgoglito.
G "Anche per me è ripagato".
Helen rientra "Grazie mille, ragazzi! Ripenserò a questa giornata, ogni volta che avrò voglia di masturbarmi, o quando avrò scopate insoddisfacenti"
P "Grazie mille a te! Sei davvero fantastica!"
Helen gli sorride, scuote le spalle, facendo ondeggiare le tette, e ridacchia "Beh, quando vuoi..."
E "Il ritardo è ripagato! Quando vuoi, ti scopi Greta, o qualcun'altra, ma di certo non Helen!"
H "Sì sì, certo!" con tono accondiscendente. Guarda poi Paolo e gli fa l'occhiolino, in segno di intesa, mentre raccoglie i vestiti da terra.

Quel poco di abbigliamento che ha le ruba non più di un minuto per farla vestire, e nel frattempo i ragazzi si sistemano.
H "Beh, allora alla prossima!" si avvicina a Paolo e gli dà un bacio sulla guancia "Organizza anche con Greta" gli sussurra all'orecchio. Paolo sorride.
P "Venite, vi accompagno". Scendono le scale, guidati dal padrone di casa, che arrivato all'ingresso apre la porta "Ciao ragazzi!" risponde salutandoli uno ad uno.
"Ciao, Paolo!" si congeda Helen con una veloce ma decisa palpata al pacco, a cui lui risponde con un'altrettanto decisa palpata al suo culo.

Chiude la porta e risale le scale per riordinare la camera, ben consapevole che quella è una giornata che non dimenticheranno mai, e che probabilmente cambierà le dinamiche e i rapporti nel gruppo per sempre.
 

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