Esperienza reale Questione di sguardo

giopipa

"Level 3"
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416
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64
Ciao a tutti, mi chiamo Gio, vi leggo da parecchio ed ora mi sono deciso a raccontare alcune cose che frullano nella mia mente, ho un paio di filoni da seguire , inizio con un amica che negli anni ne ha combinate un po' di tutti i colori.
Prima di raccontarvi le sue mirabolanti imprese devo però raccontarvi di come ho conosciuto Chiara quando entrambi avevamo 19 anni, il racconto è un po' soft e soprattutto un po' sfigatello , ma è l'incipit di una storia matta che è andata avanti per anni.

"Erano gli anni delle compagnie immense che vagavano alla ricerca di qualche avventura tra i vari paesini di provincia, visto che la grande città che negli anni ci avrebbe regalato avventure fantastiche era vicina ma ancora poco raggiungibile , dei nokia 3310 ,delle silver e di Titanic e da qualche sera frequentavamo il bar del paese vicino perché uno dei miei amici voleva provarci con una ragazza che aveva conosciuto in un locale in zona .
Io e Chiara ci eravamo notati subito, io cicciottello e lei bruttina, due classici comprimari all'interno di compagnie piene di adoni ed incalliti playboy ,entrambi un po' goffi e soprattutto alle prime armi con l'altro sesso. Dopo qualche chiacchiera in compagnia al tavolino del bar i nostri sguardi si incrociarono e mi accorsi subito che nel suo c'era qualcosa , qualcosa di strano, era lì lampante ma non riuscivo a decifrarlo, sembrava che quei due occhioni enormi e marroni volessero urlarmi qualcosa ed io ero pronto ad ascoltarla. Mi ci volle poco a capire che cosa volesse dire quello sguardo ; tempo un oretta ed eravamo alle prese con una limonata interminabile su di una panchina in piazza appena fuori il bar . Lei mi voleva , nei suoi occhi si leggeva benissimo quella voglia di uscire dal suo personaggio, la sfigatella della compagnia, quella che non aveva mai baciato un ragazzo e che non aveva corteggiatori , quella voglia di sfuggire ai canoni di comportamento che la sua ipercattolica famiglia le imponeva, la classica figlia di Maria insomma.
Lei mi voleva e voleva che tutti vedessero che lei finalmente stava "facendo cose" con un ragazzo ed io non avevo nessuna intenzione di toglierle questa gioia.
Dopo un oretta di intreccio di lingue , con tanto di cori d'incitamento degli amici che ogni tanto buttavano l'occhio al nostro spettacolino , tentai, con una abilissima mossa, di farla stendere verso di me per farle sfiorare inavvertitamente il mio cazzo ormai durissimo con la sua mano, il primo contatto di una mano femminile con il mio amichetto.
Mossa riuscita , lei scivolo verso di me e con la sua mano si appoggio delicatamente proprio sopra la patta dei miei pantaloni, sentivo il suo palmo sopra il mio cazzone ormai di marmo, lei presa alla sprovvista dalla situazione si stacco dalle mie labbra e, senza dire nulla, mi guardò negli occhi, di nuovo quello sguardo, quegli occhioni giganti pieni di desiderio.
Ecco , ora lo capivo perfettamente, sapevo benissimo cosa stava per accadere , che non avrei potuto fermarla e ( anche se questo l'avrei perfezionato in seguito) che lei era mia, pronta a soddisfare ogni mia volontà.
La sua mano si mosse veloce dentro i miei pantaloni , in un attimo le sue dita avevano circondato il mio pene; mi accorsi subito che era la sua prima volta , mi stava facendo malissimo, stringeva e tirava , un dolore unico , ma vuoi l'eccitazione dell'ora e più passata ad incrociare lingue , della tempesta ormonale nella mia testa ,dell' essere praticamente in mezzo a tutti gli amici o di avere per la prima volta una mano femminile sul mio cazzo la fermai, " se continui cosi qui combiniamo un disastro" le dissi sottovoce ;lei non disse nulla , mi prese per mano e mi porto dietro un muretto li vicino, abbastanza riparati ma non troppo, se qualcuno avesse girato l'angolo in quel momento avrebbe potuto tranquillamente vederci.
Mi tolse pantaloni e boxer con un colpo solo , un altro paio di colpetti di mano e si inginocchio davanti a me , shock , sollevò lo sguardo ( quello sguardo ) e mi disse " ti faccio un pompino cosi non sporchiamo da nessuna parte"
L'Halleluja risuonava nella mia testa!
Infilai, o meglio si infilò, il cazzo nella sua bocca spalancata, sentii una sensazione ovattata attorno alla mia asta, calore e piacere , la sua lingua giocherellava con la mia cappella e la sua mano ora si muoveva molto piu dolcemente provocandomi grosse scariche di piacere.
Nonostante l'uso dei denti (aveva anche l'apparecchio, sigh) e la sua totale inesperienza , non mi ci volle molto per riempirle la bocca, un fiotto copioso si riverso sulla sua lingua , io tremavo dal piacere e lei inghiotti tutto senza batter ciglio, con quegli occhioni che mi guardavano fisso e mi passavano tutta la sua eccitazione, godeva per avermi fatto godere ; si rimise in piedi rassettandosi ,infilò le mani nella tasca della mia giacca prese il nokia e salvò il suo numero, mi diede un bacio a stampo prima di tornare dalle sue amiche e prendere la via di casa.
" Ci sentiamo domani" mi urlò mentre felicissima mentre saliva sull'auto di un amica che l'avrebbe riportata a casa
Finalmente aveva baciato un ragazzo, finalmente gli aveva anche fatto un pompino , finalmente aveva rotto con l'immagine che si era sempre portata dietro ed il bello fu che la cosa le piacque talmente tanto che da quel momento il donare piacere agli altri divenne la sua ossessione.
Ecco , io e Chiara ci siamo conosciuti cosi, non ci siamo mai innamorati ( o forse si ma sicuramente non contemporaneamente ) , ma da quella sera lei è diventata la mia Chiara e quel numero di telefono segnato di fretta e furia sul mio vecchio nokia l'ho usato spesso e volentieri negli anni a seguire ,aiutandola non poco a scoprire ogni limite della sua perversa ossessione.

Spero di non avervi annoiato , ma anzi incuriosito a scoprire altro, fatemi sapere

Hola, Gio
 
Ciao a tutti, mi chiamo Gio, vi leggo da parecchio ed ora mi sono deciso a raccontare alcune cose che frullano nella mia mente, ho un paio di filoni da seguire , inizio con un amica che negli anni ne ha combinate un po' di tutti i colori.
Prima di raccontarvi le sue mirabolanti imprese devo però raccontarvi di come ho conosciuto Chiara quando entrambi avevamo 19 anni, il racconto è un po' soft e soprattutto un po' sfigatello , ma è l'incipit di una storia matta che è andata avanti per anni.

"Erano gli anni delle compagnie immense che vagavano alla ricerca di qualche avventura tra i vari paesini di provincia, visto che la grande città che negli anni ci avrebbe regalato avventure fantastiche era vicina ma ancora poco raggiungibile , dei nokia 3310 ,delle silver e di Titanic e da qualche sera frequentavamo il bar del paese vicino perché uno dei miei amici voleva provarci con una ragazza che aveva conosciuto in un locale in zona .
Io e Chiara ci eravamo notati subito, io cicciottello e lei bruttina, due classici comprimari all'interno di compagnie piene di adoni ed incalliti playboy ,entrambi un po' goffi e soprattutto alle prime armi con l'altro sesso. Dopo qualche chiacchiera in compagnia al tavolino del bar i nostri sguardi si incrociarono e mi accorsi subito che nel suo c'era qualcosa , qualcosa di strano, era lì lampante ma non riuscivo a decifrarlo, sembrava che quei due occhioni enormi e marroni volessero urlarmi qualcosa ed io ero pronto ad ascoltarla. Mi ci volle poco a capire che cosa volesse dire quello sguardo ; tempo un oretta ed eravamo alle prese con una limonata interminabile su di una panchina in piazza appena fuori il bar . Lei mi voleva , nei suoi occhi si leggeva benissimo quella voglia di uscire dal suo personaggio, la sfigatella della compagnia, quella che non aveva mai baciato un ragazzo e che non aveva corteggiatori , quella voglia di sfuggire ai canoni di comportamento che la sua ipercattolica famiglia le imponeva, la classica figlia di Maria insomma.
Lei mi voleva e voleva che tutti vedessero che lei finalmente stava "facendo cose" con un ragazzo ed io non avevo nessuna intenzione di toglierle questa gioia.
Dopo un oretta di intreccio di lingue , con tanto di cori d'incitamento degli amici che ogni tanto buttavano l'occhio al nostro spettacolino , tentai, con una abilissima mossa, di farla stendere verso di me per farle sfiorare inavvertitamente il mio cazzo ormai durissimo con la sua mano, il primo contatto di una mano femminile con il mio amichetto.
Mossa riuscita , lei scivolo verso di me e con la sua mano si appoggio delicatamente proprio sopra la patta dei miei pantaloni, sentivo il suo palmo sopra il mio cazzone ormai di marmo, lei presa alla sprovvista dalla situazione si stacco dalle mie labbra e, senza dire nulla, mi guardò negli occhi, di nuovo quello sguardo, quegli occhioni giganti pieni di desiderio.
Ecco , ora lo capivo perfettamente, sapevo benissimo cosa stava per accadere , che non avrei potuto fermarla e ( anche se questo l'avrei perfezionato in seguito) che lei era mia, pronta a soddisfare ogni mia volontà.
La sua mano si mosse veloce dentro i miei pantaloni , in un attimo le sue dita avevano circondato il mio pene; mi accorsi subito che era la sua prima volta , mi stava facendo malissimo, stringeva e tirava , un dolore unico , ma vuoi l'eccitazione dell'ora e più passata ad incrociare lingue , della tempesta ormonale nella mia testa ,dell' essere praticamente in mezzo a tutti gli amici o di avere per la prima volta una mano femminile sul mio cazzo la fermai, " se continui cosi qui combiniamo un disastro" le dissi sottovoce ;lei non disse nulla , mi prese per mano e mi porto dietro un muretto li vicino, abbastanza riparati ma non troppo, se qualcuno avesse girato l'angolo in quel momento avrebbe potuto tranquillamente vederci.
Mi tolse pantaloni e boxer con un colpo solo , un altro paio di colpetti di mano e si inginocchio davanti a me , shock , sollevò lo sguardo ( quello sguardo ) e mi disse " ti faccio un pompino cosi non sporchiamo da nessuna parte"
L'Halleluja risuonava nella mia testa!
Infilai, o meglio si infilò, il cazzo nella sua bocca spalancata, sentii una sensazione ovattata attorno alla mia asta, calore e piacere , la sua lingua giocherellava con la mia cappella e la sua mano ora si muoveva molto piu dolcemente provocandomi grosse scariche di piacere.
Nonostante l'uso dei denti (aveva anche l'apparecchio, sigh) e la sua totale inesperienza , non mi ci volle molto per riempirle la bocca, un fiotto copioso si riverso sulla sua lingua , io tremavo dal piacere e lei inghiotti tutto senza batter ciglio, con quegli occhioni che mi guardavano fisso e mi passavano tutta la sua eccitazione, godeva per avermi fatto godere ; si rimise in piedi rassettandosi ,infilò le mani nella tasca della mia giacca prese il nokia e salvò il suo numero, mi diede un bacio a stampo prima di tornare dalle sue amiche e prendere la via di casa.
" Ci sentiamo domani" mi urlò mentre felicissima mentre saliva sull'auto di un amica che l'avrebbe riportata a casa
Finalmente aveva baciato un ragazzo, finalmente gli aveva anche fatto un pompino , finalmente aveva rotto con l'immagine che si era sempre portata dietro ed il bello fu che la cosa le piacque talmente tanto che da quel momento il donare piacere agli altri divenne la sua ossessione.
Ecco , io e Chiara ci siamo conosciuti cosi, non ci siamo mai innamorati ( o forse si ma sicuramente non contemporaneamente ) , ma da quella sera lei è diventata la mia Chiara e quel numero di telefono segnato di fretta e furia sul mio vecchio nokia l'ho usato spesso e volentieri negli anni a seguire ,aiutandola non poco a scoprire ogni limite della sua perversa ossessione.

Spero di non avervi annoiato , ma anzi incuriosito a scoprire altro, fatemi sapere

Hola, Gio
Interessante Chiara, racconta pure le altre “scoperte”. Bravo
 
Ciao a tutti, mi chiamo Gio, vi leggo da parecchio ed ora mi sono deciso a raccontare alcune cose che frullano nella mia mente, ho un paio di filoni da seguire , inizio con un amica che negli anni ne ha combinate un po' di tutti i colori.
Prima di raccontarvi le sue mirabolanti imprese devo però raccontarvi di come ho conosciuto Chiara quando entrambi avevamo 19 anni, il racconto è un po' soft e soprattutto un po' sfigatello , ma è l'incipit di una storia matta che è andata avanti per anni.

"Erano gli anni delle compagnie immense che vagavano alla ricerca di qualche avventura tra i vari paesini di provincia, visto che la grande città che negli anni ci avrebbe regalato avventure fantastiche era vicina ma ancora poco raggiungibile , dei nokia 3310 ,delle silver e di Titanic e da qualche sera frequentavamo il bar del paese vicino perché uno dei miei amici voleva provarci con una ragazza che aveva conosciuto in un locale in zona .
Io e Chiara ci eravamo notati subito, io cicciottello e lei bruttina, due classici comprimari all'interno di compagnie piene di adoni ed incalliti playboy ,entrambi un po' goffi e soprattutto alle prime armi con l'altro sesso. Dopo qualche chiacchiera in compagnia al tavolino del bar i nostri sguardi si incrociarono e mi accorsi subito che nel suo c'era qualcosa , qualcosa di strano, era lì lampante ma non riuscivo a decifrarlo, sembrava che quei due occhioni enormi e marroni volessero urlarmi qualcosa ed io ero pronto ad ascoltarla. Mi ci volle poco a capire che cosa volesse dire quello sguardo ; tempo un oretta ed eravamo alle prese con una limonata interminabile su di una panchina in piazza appena fuori il bar . Lei mi voleva , nei suoi occhi si leggeva benissimo quella voglia di uscire dal suo personaggio, la sfigatella della compagnia, quella che non aveva mai baciato un ragazzo e che non aveva corteggiatori , quella voglia di sfuggire ai canoni di comportamento che la sua ipercattolica famiglia le imponeva, la classica figlia di Maria insomma.
Lei mi voleva e voleva che tutti vedessero che lei finalmente stava "facendo cose" con un ragazzo ed io non avevo nessuna intenzione di toglierle questa gioia.
Dopo un oretta di intreccio di lingue , con tanto di cori d'incitamento degli amici che ogni tanto buttavano l'occhio al nostro spettacolino , tentai, con una abilissima mossa, di farla stendere verso di me per farle sfiorare inavvertitamente il mio cazzo ormai durissimo con la sua mano, il primo contatto di una mano femminile con il mio amichetto.
Mossa riuscita , lei scivolo verso di me e con la sua mano si appoggio delicatamente proprio sopra la patta dei miei pantaloni, sentivo il suo palmo sopra il mio cazzone ormai di marmo, lei presa alla sprovvista dalla situazione si stacco dalle mie labbra e, senza dire nulla, mi guardò negli occhi, di nuovo quello sguardo, quegli occhioni giganti pieni di desiderio.
Ecco , ora lo capivo perfettamente, sapevo benissimo cosa stava per accadere , che non avrei potuto fermarla e ( anche se questo l'avrei perfezionato in seguito) che lei era mia, pronta a soddisfare ogni mia volontà.
La sua mano si mosse veloce dentro i miei pantaloni , in un attimo le sue dita avevano circondato il mio pene; mi accorsi subito che era la sua prima volta , mi stava facendo malissimo, stringeva e tirava , un dolore unico , ma vuoi l'eccitazione dell'ora e più passata ad incrociare lingue , della tempesta ormonale nella mia testa ,dell' essere praticamente in mezzo a tutti gli amici o di avere per la prima volta una mano femminile sul mio cazzo la fermai, " se continui cosi qui combiniamo un disastro" le dissi sottovoce ;lei non disse nulla , mi prese per mano e mi porto dietro un muretto li vicino, abbastanza riparati ma non troppo, se qualcuno avesse girato l'angolo in quel momento avrebbe potuto tranquillamente vederci.
Mi tolse pantaloni e boxer con un colpo solo , un altro paio di colpetti di mano e si inginocchio davanti a me , shock , sollevò lo sguardo ( quello sguardo ) e mi disse " ti faccio un pompino cosi non sporchiamo da nessuna parte"
L'Halleluja risuonava nella mia testa!
Infilai, o meglio si infilò, il cazzo nella sua bocca spalancata, sentii una sensazione ovattata attorno alla mia asta, calore e piacere , la sua lingua giocherellava con la mia cappella e la sua mano ora si muoveva molto piu dolcemente provocandomi grosse scariche di piacere.
Nonostante l'uso dei denti (aveva anche l'apparecchio, sigh) e la sua totale inesperienza , non mi ci volle molto per riempirle la bocca, un fiotto copioso si riverso sulla sua lingua , io tremavo dal piacere e lei inghiotti tutto senza batter ciglio, con quegli occhioni che mi guardavano fisso e mi passavano tutta la sua eccitazione, godeva per avermi fatto godere ; si rimise in piedi rassettandosi ,infilò le mani nella tasca della mia giacca prese il nokia e salvò il suo numero, mi diede un bacio a stampo prima di tornare dalle sue amiche e prendere la via di casa.
" Ci sentiamo domani" mi urlò mentre felicissima mentre saliva sull'auto di un amica che l'avrebbe riportata a casa
Finalmente aveva baciato un ragazzo, finalmente gli aveva anche fatto un pompino , finalmente aveva rotto con l'immagine che si era sempre portata dietro ed il bello fu che la cosa le piacque talmente tanto che da quel momento il donare piacere agli altri divenne la sua ossessione.
Ecco , io e Chiara ci siamo conosciuti cosi, non ci siamo mai innamorati ( o forse si ma sicuramente non contemporaneamente ) , ma da quella sera lei è diventata la mia Chiara e quel numero di telefono segnato di fretta e furia sul mio vecchio nokia l'ho usato spesso e volentieri negli anni a seguire ,aiutandola non poco a scoprire ogni limite della sua perversa ossessione.

Spero di non avervi annoiato , ma anzi incuriosito a scoprire altro, fatemi sapere

Hola, Gio
Non lo definirei proprio "soft"... 😎
 
Bello! Descrivici un po' meglio fisicamente Chiara!

Concludo una sorta di presentazione di Chiara e colgo l'occasione per descrivervela un po

Dopo il nostro primo incontro diciamo che non mi comportai proprio benissimo nei suoi confronti, rientrato in paese con gli amici, tronfio ed ancora eccitato per il trattamento ricevuto raccontai tutto per filo e per segno non lesinando sui dettagli ,compresi i segni dell'apparecchio che mi aveva lasciato sul cazzo, mostrati a mò di trofeo agli amici.
Ovviamente un amico lo disse ad un amica che lo riportò all'altra amica ed il tutto fini all'orecchio di Chiara che , il giorno seguente, mi invio un sms molto chiaro "Stronzo!"
Le sue amiche ovviamente provarono in mille modi a convincerla a starmi lontano e non vedermi più ma questa cosa invece che allontanarla la spinse sempre più nelle mie mani; infatti , dopo un mio messaggio di risposta dove farfugliai scuse e giustificazioni poco credibili , Chiara mi scrisse un nuovo sms" Domani vieni da me, per scusarti mi dovrai insegnare ad essere più brava".
Ed io non me lo feci ripetere due volte, corsi da lei ,anzi volai, appena arrivato la salutai e lei senza il minimo imbarazzo mi prese per mano e mi accompagnò in taverna, mi baciò e mi infilò diretta una mano nei pantaloni, ero decisamente già pronto , fu molto delicata , la foga della prima volta aveva lasciato spazio ad massaggio sinuoso, stantuffava senza esagerare , accelerava e rallentava e nel mentre mi guardava con quegli occhioni desiderosi di approvazione, come volesse avere conferma che tutto stesse andando bene. Io non spiccicai parola , probabilmente il mio sguardo e i miei mugolii di piacere parlavano già abbastanza per me. Nuovamente mi ci volle molto poco ( mettetevi un po' nei miei panni di verginello) per arrivare al culmine , questa volta l'avvisai per tempo e lei mi sorprese nuovamente, si tolse la canotta che indossava liberando le sue splendide tette , le avvicinò al mio cazzo e con un paio di colpetti ben assestati liberò tutto il mio seme sul suo petto.
" Potresti aiutarmi a pulirmi ?" mi chiese con un sorrisetto beffardo mentre mi porgeva una salviettina, la presi e titubante iniziai a toglierle tutto il mio schizzo dalle tette, cominciai piano , quasi timoroso, ma l'avere le mie mani su quel seno incominciava a darmi un piacere immenso, pulii tutto gettai la salvietta e presi a massaggiarle i capezzoli con le dita, dio quanto era fantastico farlo.
Lei si voltò appoggiando la sua schiena al mio petto , le mie mani ripresero possesso di quel seno adorabile , le torturavo i capezzoli e la sentivo gemere e dimenarsi, mi prese la mano e se la portò all'elastico dei pantaloni, un invito piuttosto esplicito, scesi pian piano e trovai la sua fighetta bagnata , ci girai maldestramente attorno con un dito finche non riuscii ad infilarlo, la sentii gemere più forte, era in estasi avvinghiata al mio collo ed era totalmente succube delle mie mani , giocavo coi suoi capezzoli e continuavo a penetrarla con un dito, o forse era lei che muoveva il suo bacino attorno alla mia mano, perdemmo il senso del tempo abbandonati al piacere .
Nel mentre ripresi vigore la sotto , sulla sua schiena nuda sentiva la pressione del mio pene che tornava ad ingrossarsi , abbassò una mano e riprese a massaggiarlo continuando in quella posizione finche il suo respiro si fece sempre più corto ed attorno alla mia mano che la masturbava non sentii un esplosione di calore accompagnata da un suo sibilo di piacere.
Si voltò e prese il mio cazzo in bocca, la guidavo con le mie mani sul suo viso, le fermavo se sentivo dolore e la spingevo piu a fondo quando scariche di goduria attraversavano il mio corpo. Le chiesi di usare la lingua , mi ascoltò e inizio a leccare tutta la lunghezza del mio pene, saliva pian piano e una volta arrivata alla cappella spalancava la bocca per inghiottire tutta la mia asta. Eravamo goffi e facevamo tutto molto meccanicamente ma erano passi da gigante rispetto al giorno prima. Schizzai nuovamente nella sua bocca e Chiara inghiotti di nuovo, questa volta dando dei colpi di tosse. Da buon imbranato le chiesi se fosse tutto ok e se le piacesse il sapore del mio sperma, lei mi rispose con un sorriso che divento una sonora risata di felicità.
" Sono stata brava oggi?" mi chiese , " Fantastica direi, ma si puo sempre migliorare" le risposi. " Certo, la prossima volta sarò ancora più brava".
Da quel giorno iniziò con lei un rapporto pazzo durato più o meno 10 anni, diventai il suo mister prima volta ( tranne che per la verginità, quella decidemmo insieme di perderla con una persona di cui eravamo innamorati (che puttanata :-) ), ogni cosa volesse provare la provava con me ( e credetemi che ne abbiamo provate di ogni), ci confrontavamo su esperienze desideri fantasie e le mettevamo in pratica, due grandi amici con grandi benefici.
Gli anni passano e noi ci dilettiamo con la scoperta del sesso in ogni sua forma , io perdo qualche chilo e divento un ragazzo abbastanza piacevole, mentre lei nel tempo impara a curare il suo aspetto ( anche se di viso non è mai stata una gran bellezza) e valorizzare al meglio il suo fisico, negli anni d'oro ,intorno ai 25 anni diciamo, Chiara è una ragazza alta 1.65 dai lunghi capelli castani (che spesso colora con ciocche dai colori piu astrusi) che le contornano un viso tondo ,una seconda di seno talmente soda che le permetterebbe tranquillamente di non usare il reggiseno se non fosse per quei due capezzoli piccoli e sporgenti che si ritrova e due gambe favolose ,snelle e ormai sempre slanciate da tacchi alti che ha imparato ad usare regolarmente, che ci portano fino ad un bel culetto leggermente abbondante sui fianchi , con delle magnifiche fossette appena sopra le sue chiappe che mi facevano impazzire ogni volta .
Non so spiegarvi come e perché ma mi ero ritrovato con questo immenso potere su di lei ,mi bastava chiamarla e correva da me, che fosse fidanzata o libera lei arrivava sempre, io proponevo e lei accettava, sapevo fin dove potevo spingermi e raramente si negò ad una mia proposta, ma forse quelle poche volte fu perché esagerai decisamente, potevo sempre contare sulla mia Chiara ,lei adorava questa situazione ed io non potevo chiedere di meglio.

Scusate se mi sono dilungato a presentarla ma secondo me ne valeva la pena, se non vi ho annoiato fatemelo sapere perchè muoio dalla volta di raccontarvi alcuni episodi che rimarranno indelebili della mia mente.

Hola, gio
 
Ciao a tutti, mi chiamo Gio, vi leggo da parecchio ed ora mi sono deciso a raccontare alcune cose che frullano nella mia mente, ho un paio di filoni da seguire , inizio con un amica che negli anni ne ha combinate un po' di tutti i colori.
Prima di raccontarvi le sue mirabolanti imprese devo però raccontarvi di come ho conosciuto Chiara quando entrambi avevamo 19 anni, il racconto è un po' soft e soprattutto un po' sfigatello , ma è l'incipit di una storia matta che è andata avanti per anni.

"Erano gli anni delle compagnie immense che vagavano alla ricerca di qualche avventura tra i vari paesini di provincia, visto che la grande città che negli anni ci avrebbe regalato avventure fantastiche era vicina ma ancora poco raggiungibile , dei nokia 3310 ,delle silver e di Titanic e da qualche sera frequentavamo il bar del paese vicino perché uno dei miei amici voleva provarci con una ragazza che aveva conosciuto in un locale in zona .
Io e Chiara ci eravamo notati subito, io cicciottello e lei bruttina, due classici comprimari all'interno di compagnie piene di adoni ed incalliti playboy ,entrambi un po' goffi e soprattutto alle prime armi con l'altro sesso. Dopo qualche chiacchiera in compagnia al tavolino del bar i nostri sguardi si incrociarono e mi accorsi subito che nel suo c'era qualcosa , qualcosa di strano, era lì lampante ma non riuscivo a decifrarlo, sembrava che quei due occhioni enormi e marroni volessero urlarmi qualcosa ed io ero pronto ad ascoltarla. Mi ci volle poco a capire che cosa volesse dire quello sguardo ; tempo un oretta ed eravamo alle prese con una limonata interminabile su di una panchina in piazza appena fuori il bar . Lei mi voleva , nei suoi occhi si leggeva benissimo quella voglia di uscire dal suo personaggio, la sfigatella della compagnia, quella che non aveva mai baciato un ragazzo e che non aveva corteggiatori , quella voglia di sfuggire ai canoni di comportamento che la sua ipercattolica famiglia le imponeva, la classica figlia di Maria insomma.
Lei mi voleva e voleva che tutti vedessero che lei finalmente stava "facendo cose" con un ragazzo ed io non avevo nessuna intenzione di toglierle questa gioia.
Dopo un oretta di intreccio di lingue , con tanto di cori d'incitamento degli amici che ogni tanto buttavano l'occhio al nostro spettacolino , tentai, con una abilissima mossa, di farla stendere verso di me per farle sfiorare inavvertitamente il mio cazzo ormai durissimo con la sua mano, il primo contatto di una mano femminile con il mio amichetto.
Mossa riuscita , lei scivolo verso di me e con la sua mano si appoggio delicatamente proprio sopra la patta dei miei pantaloni, sentivo il suo palmo sopra il mio cazzone ormai di marmo, lei presa alla sprovvista dalla situazione si stacco dalle mie labbra e, senza dire nulla, mi guardò negli occhi, di nuovo quello sguardo, quegli occhioni giganti pieni di desiderio.
Ecco , ora lo capivo perfettamente, sapevo benissimo cosa stava per accadere , che non avrei potuto fermarla e ( anche se questo l'avrei perfezionato in seguito) che lei era mia, pronta a soddisfare ogni mia volontà.
La sua mano si mosse veloce dentro i miei pantaloni , in un attimo le sue dita avevano circondato il mio pene; mi accorsi subito che era la sua prima volta , mi stava facendo malissimo, stringeva e tirava , un dolore unico , ma vuoi l'eccitazione dell'ora e più passata ad incrociare lingue , della tempesta ormonale nella mia testa ,dell' essere praticamente in mezzo a tutti gli amici o di avere per la prima volta una mano femminile sul mio cazzo la fermai, " se continui cosi qui combiniamo un disastro" le dissi sottovoce ;lei non disse nulla , mi prese per mano e mi porto dietro un muretto li vicino, abbastanza riparati ma non troppo, se qualcuno avesse girato l'angolo in quel momento avrebbe potuto tranquillamente vederci.
Mi tolse pantaloni e boxer con un colpo solo , un altro paio di colpetti di mano e si inginocchio davanti a me , shock , sollevò lo sguardo ( quello sguardo ) e mi disse " ti faccio un pompino cosi non sporchiamo da nessuna parte"
L'Halleluja risuonava nella mia testa!
Infilai, o meglio si infilò, il cazzo nella sua bocca spalancata, sentii una sensazione ovattata attorno alla mia asta, calore e piacere , la sua lingua giocherellava con la mia cappella e la sua mano ora si muoveva molto piu dolcemente provocandomi grosse scariche di piacere.
Nonostante l'uso dei denti (aveva anche l'apparecchio, sigh) e la sua totale inesperienza , non mi ci volle molto per riempirle la bocca, un fiotto copioso si riverso sulla sua lingua , io tremavo dal piacere e lei inghiotti tutto senza batter ciglio, con quegli occhioni che mi guardavano fisso e mi passavano tutta la sua eccitazione, godeva per avermi fatto godere ; si rimise in piedi rassettandosi ,infilò le mani nella tasca della mia giacca prese il nokia e salvò il suo numero, mi diede un bacio a stampo prima di tornare dalle sue amiche e prendere la via di casa.
" Ci sentiamo domani" mi urlò mentre felicissima mentre saliva sull'auto di un amica che l'avrebbe riportata a casa
Finalmente aveva baciato un ragazzo, finalmente gli aveva anche fatto un pompino , finalmente aveva rotto con l'immagine che si era sempre portata dietro ed il bello fu che la cosa le piacque talmente tanto che da quel momento il donare piacere agli altri divenne la sua ossessione.
Ecco , io e Chiara ci siamo conosciuti cosi, non ci siamo mai innamorati ( o forse si ma sicuramente non contemporaneamente ) , ma da quella sera lei è diventata la mia Chiara e quel numero di telefono segnato di fretta e furia sul mio vecchio nokia l'ho usato spesso e volentieri negli anni a seguire ,aiutandola non poco a scoprire ogni limite della sua perversa ossessione.

Spero di non avervi annoiato , ma anzi incuriosito a scoprire altro, fatemi sapere

Hola, Gio
Raccontaci tutto di questa, che alla fine può essere definita una spompinamica, per adesso 😆
 
Concludo una sorta di presentazione di Chiara e colgo l'occasione per descrivervela un po

Dopo il nostro primo incontro diciamo che non mi comportai proprio benissimo nei suoi confronti, rientrato in paese con gli amici, tronfio ed ancora eccitato per il trattamento ricevuto raccontai tutto per filo e per segno non lesinando sui dettagli ,compresi i segni dell'apparecchio che mi aveva lasciato sul cazzo, mostrati a mò di trofeo agli amici.
Ovviamente un amico lo disse ad un amica che lo riportò all'altra amica ed il tutto fini all'orecchio di Chiara che , il giorno seguente, mi invio un sms molto chiaro "Stronzo!"
Le sue amiche ovviamente provarono in mille modi a convincerla a starmi lontano e non vedermi più ma questa cosa invece che allontanarla la spinse sempre più nelle mie mani; infatti , dopo un mio messaggio di risposta dove farfugliai scuse e giustificazioni poco credibili , Chiara mi scrisse un nuovo sms" Domani vieni da me, per scusarti mi dovrai insegnare ad essere più brava".
Ed io non me lo feci ripetere due volte, corsi da lei ,anzi volai, appena arrivato la salutai e lei senza il minimo imbarazzo mi prese per mano e mi accompagnò in taverna, mi baciò e mi infilò diretta una mano nei pantaloni, ero decisamente già pronto , fu molto delicata , la foga della prima volta aveva lasciato spazio ad massaggio sinuoso, stantuffava senza esagerare , accelerava e rallentava e nel mentre mi guardava con quegli occhioni desiderosi di approvazione, come volesse avere conferma che tutto stesse andando bene. Io non spiccicai parola , probabilmente il mio sguardo e i miei mugolii di piacere parlavano già abbastanza per me. Nuovamente mi ci volle molto poco ( mettetevi un po' nei miei panni di verginello) per arrivare al culmine , questa volta l'avvisai per tempo e lei mi sorprese nuovamente, si tolse la canotta che indossava liberando le sue splendide tette , le avvicinò al mio cazzo e con un paio di colpetti ben assestati liberò tutto il mio seme sul suo petto.
" Potresti aiutarmi a pulirmi ?" mi chiese con un sorrisetto beffardo mentre mi porgeva una salviettina, la presi e titubante iniziai a toglierle tutto il mio schizzo dalle tette, cominciai piano , quasi timoroso, ma l'avere le mie mani su quel seno incominciava a darmi un piacere immenso, pulii tutto gettai la salvietta e presi a massaggiarle i capezzoli con le dita, dio quanto era fantastico farlo.
Lei si voltò appoggiando la sua schiena al mio petto , le mie mani ripresero possesso di quel seno adorabile , le torturavo i capezzoli e la sentivo gemere e dimenarsi, mi prese la mano e se la portò all'elastico dei pantaloni, un invito piuttosto esplicito, scesi pian piano e trovai la sua fighetta bagnata , ci girai maldestramente attorno con un dito finche non riuscii ad infilarlo, la sentii gemere più forte, era in estasi avvinghiata al mio collo ed era totalmente succube delle mie mani , giocavo coi suoi capezzoli e continuavo a penetrarla con un dito, o forse era lei che muoveva il suo bacino attorno alla mia mano, perdemmo il senso del tempo abbandonati al piacere .
Nel mentre ripresi vigore la sotto , sulla sua schiena nuda sentiva la pressione del mio pene che tornava ad ingrossarsi , abbassò una mano e riprese a massaggiarlo continuando in quella posizione finche il suo respiro si fece sempre più corto ed attorno alla mia mano che la masturbava non sentii un esplosione di calore accompagnata da un suo sibilo di piacere.
Si voltò e prese il mio cazzo in bocca, la guidavo con le mie mani sul suo viso, le fermavo se sentivo dolore e la spingevo piu a fondo quando scariche di goduria attraversavano il mio corpo. Le chiesi di usare la lingua , mi ascoltò e inizio a leccare tutta la lunghezza del mio pene, saliva pian piano e una volta arrivata alla cappella spalancava la bocca per inghiottire tutta la mia asta. Eravamo goffi e facevamo tutto molto meccanicamente ma erano passi da gigante rispetto al giorno prima. Schizzai nuovamente nella sua bocca e Chiara inghiotti di nuovo, questa volta dando dei colpi di tosse. Da buon imbranato le chiesi se fosse tutto ok e se le piacesse il sapore del mio sperma, lei mi rispose con un sorriso che divento una sonora risata di felicità.
" Sono stata brava oggi?" mi chiese , " Fantastica direi, ma si puo sempre migliorare" le risposi. " Certo, la prossima volta sarò ancora più brava".
Da quel giorno iniziò con lei un rapporto pazzo durato più o meno 10 anni, diventai il suo mister prima volta ( tranne che per la verginità, quella decidemmo insieme di perderla con una persona di cui eravamo innamorati (che puttanata :) ), ogni cosa volesse provare la provava con me ( e credetemi che ne abbiamo provate di ogni), ci confrontavamo su esperienze desideri fantasie e le mettevamo in pratica, due grandi amici con grandi benefici.
Gli anni passano e noi ci dilettiamo con la scoperta del sesso in ogni sua forma , io perdo qualche chilo e divento un ragazzo abbastanza piacevole, mentre lei nel tempo impara a curare il suo aspetto ( anche se di viso non è mai stata una gran bellezza) e valorizzare al meglio il suo fisico, negli anni d'oro ,intorno ai 25 anni diciamo, Chiara è una ragazza alta 1.65 dai lunghi capelli castani (che spesso colora con ciocche dai colori piu astrusi) che le contornano un viso tondo ,una seconda di seno talmente soda che le permetterebbe tranquillamente di non usare il reggiseno se non fosse per quei due capezzoli piccoli e sporgenti che si ritrova e due gambe favolose ,snelle e ormai sempre slanciate da tacchi alti che ha imparato ad usare regolarmente, che ci portano fino ad un bel culetto leggermente abbondante sui fianchi , con delle magnifiche fossette appena sopra le sue chiappe che mi facevano impazzire ogni volta .
Non so spiegarvi come e perché ma mi ero ritrovato con questo immenso potere su di lei ,mi bastava chiamarla e correva da me, che fosse fidanzata o libera lei arrivava sempre, io proponevo e lei accettava, sapevo fin dove potevo spingermi e raramente si negò ad una mia proposta, ma forse quelle poche volte fu perché esagerai decisamente, potevo sempre contare sulla mia Chiara ,lei adorava questa situazione ed io non potevo chiedere di meglio.

Scusate se mi sono dilungato a presentarla ma secondo me ne valeva la pena, se non vi ho annoiato fatemelo sapere perchè muoio dalla volta di raccontarvi alcuni episodi che rimarranno indelebili della mia mente.

Hola, gio
Interessante ancora e sono molto curioso di capire quali cose non ti ha mai negato, se ti va di raccontarcele
 
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