Martin Milf
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Vado il pomeriggio al mare con mamma. Lei vuole andare nelle calette appartate, perché le piace l’abbronzatura integrale. Arrivati in spiaggia, è una caletta incastonata tra le alte rocce, lei sistema le cose, si spoglia nuda e mi mette la crema solare.
Mentre gioco vedo che su, in altro c’è del movimento dietro le rocce e cespugli, lo dico a mia mamma e lei mi risponde di non preoccuparmi, che lei viene spesso li anche da sola e che è tutto tranquillo e di continuare a giocare.
Si fa sera, il sole è già tramontato, e ci avviamo alla macchina per rientrare a casa. Dopo pochi km, la macchina ha un sussulto e si blocca. Mamma tenta ancora di farla partire, ma non c’è nulla da fare.
Ormai è buio. Li a poche decine di metri c’è una villa. Mamma mi dice di andare a vedere se c’è qualcuno che possa darci una mano, perché lei ha solo un micro bikini e un copricostume trasparente, e i suo immancabili Mules.
Suono e mi aprono il cancello. Percorro il viale e noto molte macchine, tutte di grossa cilindrata.
Mi riceve un cameriere, e vedendolo poi bene alla luce riconosco in un mio compagno di scuola. Mi dice che per arrotondare lavora in un servizio catering con tre altri nostri compagni di scuola.
Mi dice che sta per iniziare una cena elettorale e organizzata dal sindaco. Ci sono tutti i politi piĂą in vista della cittĂ .
Spiego al mio amico cosa è successo e se qualcuno potesse darci una mano. In quel momento arriva proprio il sindaco e chiede cosa sta succedendo. Il mio compagno spiega la cosa. Allora il sindaco mi chiede come mi chiamo e sentendo il commento dice, a certo conosco bene tuo padre e la tua splendida mamma. Come gli dico che è in macchina che aspetta ha un sussulto e lui stesso va verso la nostra macchina. Lo seguo e quando mamma lo vede, scende dall’auto e gli va incontro. Si scusa per il disturbo e non sapeva che fosse casa sua, e non voleva disturbare e che non poteva chiamare mio padre perche è in viaggio pe lavoro. Lui ci dice di entrare in casa, che manderà qualcuno per controllare la macchina. M madre dice che non vuole disturbare e che ha solo il copri costume. Lui le dice di non preoccuparsi che siamo tra amici e che sono a bordo piscina, quindi con una mezzo sorriso le dice che l’abbigliamento va bene. Ride anche mi madre. Ci avviamo lungo il viale della casa, il sindaco sorregge mia madre che con i sui tacchi altissimi ha difficoltà a camminare sul ciottolato. Il cameriere mio amico come vede mia madre la saluta calorosamente e lei ringrazia.
Ci avviciniamo alla piscina dove gli ospiti stanno bevendo un aperitivo. Sono solo uomini. Nessuna donna.
Tutti si girano a guardarla, c’è un attimo di totale silenzio. Il padrone di casa spiega la situazione agli alti ospiti. Qualcuno la riconosce e si avvicina per salutarla. Mamma chiede se può andare in bagno per una rinfrescata nel mentre che si controlla la macchina. Vado anche io con lei, e nel momento che ci muoviamo cala di nuovo il silenzio, mi volto un po’ e noto che sono tutti schierati uno di fianco all’altro che osservano mia madre mentre cammina.
La casa è molto grande e bella. Mi madre va nel bagno padronale, io in uno lungo un corridoio.
Mentre sono in bagno sento tre che parlano. Uno dice “questa non ce la dobbiamo far scappare, mi ha detto mio cognato, che fa il portiere bel loro palazzo, che vanno in tanti a casa sua per scoparsela, un continuo andirivieni. E uno allora dice “ma c’è il figlio” e l’altro risponde, “non è un problema “mio cognato mi ha detto che c’è sempre anche il figlio in casa quando la mamma si fa scopare, e che lui mi porta in giro solo per dare meno il senso di troia in cerca si cazzi. E aggiunge, “diciamole che la macchina per stanotte non si può muovere e una volta che resta, la mettiamo bene in mezzo”.
Aspetto un attimo che vadano via e esco. Mi dirigo verso l’esterno, e uno di quelli che parlavano nel corridoio mi passa la mano sulla testa e mi dice di stare tranquillo che penseranno a tutto loro.
Mamma esce da bagno e mi raggiunge. Si è raccolta i capelli in una lunga coda e ha un rossetto rosso fuoco.
La sua uscita viene accolta da un vociare di tutti.
La stavano aspettando. Le offrono subito d bere e intorno a le si forma un cerchio, che pian piano le si stringe intorno. Lei per parlare con tutti si deve girare, come in una giostra, e a chi da le spalle cade l’occhio sul qual mini tanga che indossa, mentre li altri le fissano le tette, coperte solo da un minuscola striscia di stoffa. Ridono e si divertono. Mi raggiungono anche gli altri due amici che fanno i camerieri, saluti, e anche loro si godono la scena per qualche istante. La cena sta per essere servita. Sto per andare anche io a sedermi, ma il tipo del corridoio mi dice che è meglio sei io mangio con i ragazzi del catering, mi dice che mi annoierei a stare con loro.
Entro in casa e mi siedo dietro una grande vetrata, da dove vedo bene cosa succede fuori.
Lei la fanno sedere tra il sindaco e un assessore. Ormai sono in piena confidenza ridono, bevono e si scambiano il cibo. Qualcuno si alza le va dietro e le posa le mani sulle spalle, facendo scorrere le mano un po lungo le braccia e poi versandole ancora da bere. Del cibo ormai non frega piu niente a nessuno, cosa che mi fa notare il mio amico cameriere quando rientra con le portate intere. Tua mamma ha fatto passare l’appetito a tutti. E un altro da lontano sento che risponde, “sì ma gli ha fatto venire un altro appetito”
Ormai pochi sono seduti al tavolo ma sono quasi tutti li vicino a lei.
Qualcuno accende lo stereo a alto volume e dice “dai tutti a ballare”. Il sindaco con un gesto porge la mano a mia madre per aiutarla a alzarsi e l’accompagna nel mezzo della pista. Subito uno le offre un cocktail.
Tutti iniziano a ballare e anche mamma si muove un po’ mentre beve. Iniziano a stingersi verso di lei e qualcuno per invogliarla a muoversi di più le balla vicino facendo della mossette che lei imita. Pian piano inizia a a ballare con più passione, e in tanto tutti si fanno più vicino. Ormai le sfregano il cazzo sul culo mentre ballano e qualcuno le cinge i fianchi e l’aiuta a muoversi nel ballo.
Noto le prima mani nel culo e qualcuno si passa la mano nella patta. Mamma è lanciatissima si dimena, ormai le stanno addosso.
Anche i mei amici si sono fermati con me e osservano la scena, senza dire una parola.
Uno le prende la mano e se poggia sul cazzo, mente l’altro la abbraccia da dietro e le stringe le tette.
Il cerchi si stringe intorno a lei che va giù, quasi in ginocchio, Tutti iniziano tirare fuori cazzo dai pantaloni. Sono tutti vesti ma con il cazzo fuori e li vedo mia madre che li prende tutti è circondata.
Qualcuno la prende dalla coda e la spinge in fondo sul cazzo, ma non ha tempo ormai è una giostra di cazzi e lei li prende uno dopo l’altro. La scena dura una mezzora, dopo di che la fanno sollevare e con una sonora pacca nel culo le dicono di camminare che devo entra in casa, lei barcolla un po ma un altro le mette un'altra mano nel culo spingendola e dicendola di camminare troia. Le cammina stingendo due cazzi nelle mani.
Mamma con due entra da una porta secondaria, mentre il resto del gruppo passa di fianco a me, dicendomi di divertitimi che mamma torna subito.
Alle 5 di mattina sono crollato dal sonno, mentre continuavo a sentire le urla di mia madre provenire dal piano di sopra e un incessante battito sul pavimento.
Mi ha svegliato lei alle 9 per andare via. Le ho chiesto se avesse dormito e mi ha risposto “poco, questi signori sono molto simpatici e siamo statti tutta la notte a parlare. Stavo per risponderle “ Certo mamma, ma parli a voce molto alta che si sente tutto”
Mentre gioco vedo che su, in altro c’è del movimento dietro le rocce e cespugli, lo dico a mia mamma e lei mi risponde di non preoccuparmi, che lei viene spesso li anche da sola e che è tutto tranquillo e di continuare a giocare.
Si fa sera, il sole è già tramontato, e ci avviamo alla macchina per rientrare a casa. Dopo pochi km, la macchina ha un sussulto e si blocca. Mamma tenta ancora di farla partire, ma non c’è nulla da fare.
Ormai è buio. Li a poche decine di metri c’è una villa. Mamma mi dice di andare a vedere se c’è qualcuno che possa darci una mano, perché lei ha solo un micro bikini e un copricostume trasparente, e i suo immancabili Mules.
Suono e mi aprono il cancello. Percorro il viale e noto molte macchine, tutte di grossa cilindrata.
Mi riceve un cameriere, e vedendolo poi bene alla luce riconosco in un mio compagno di scuola. Mi dice che per arrotondare lavora in un servizio catering con tre altri nostri compagni di scuola.
Mi dice che sta per iniziare una cena elettorale e organizzata dal sindaco. Ci sono tutti i politi piĂą in vista della cittĂ .
Spiego al mio amico cosa è successo e se qualcuno potesse darci una mano. In quel momento arriva proprio il sindaco e chiede cosa sta succedendo. Il mio compagno spiega la cosa. Allora il sindaco mi chiede come mi chiamo e sentendo il commento dice, a certo conosco bene tuo padre e la tua splendida mamma. Come gli dico che è in macchina che aspetta ha un sussulto e lui stesso va verso la nostra macchina. Lo seguo e quando mamma lo vede, scende dall’auto e gli va incontro. Si scusa per il disturbo e non sapeva che fosse casa sua, e non voleva disturbare e che non poteva chiamare mio padre perche è in viaggio pe lavoro. Lui ci dice di entrare in casa, che manderà qualcuno per controllare la macchina. M madre dice che non vuole disturbare e che ha solo il copri costume. Lui le dice di non preoccuparsi che siamo tra amici e che sono a bordo piscina, quindi con una mezzo sorriso le dice che l’abbigliamento va bene. Ride anche mi madre. Ci avviamo lungo il viale della casa, il sindaco sorregge mia madre che con i sui tacchi altissimi ha difficoltà a camminare sul ciottolato. Il cameriere mio amico come vede mia madre la saluta calorosamente e lei ringrazia.
Ci avviciniamo alla piscina dove gli ospiti stanno bevendo un aperitivo. Sono solo uomini. Nessuna donna.
Tutti si girano a guardarla, c’è un attimo di totale silenzio. Il padrone di casa spiega la situazione agli alti ospiti. Qualcuno la riconosce e si avvicina per salutarla. Mamma chiede se può andare in bagno per una rinfrescata nel mentre che si controlla la macchina. Vado anche io con lei, e nel momento che ci muoviamo cala di nuovo il silenzio, mi volto un po’ e noto che sono tutti schierati uno di fianco all’altro che osservano mia madre mentre cammina.
La casa è molto grande e bella. Mi madre va nel bagno padronale, io in uno lungo un corridoio.
Mentre sono in bagno sento tre che parlano. Uno dice “questa non ce la dobbiamo far scappare, mi ha detto mio cognato, che fa il portiere bel loro palazzo, che vanno in tanti a casa sua per scoparsela, un continuo andirivieni. E uno allora dice “ma c’è il figlio” e l’altro risponde, “non è un problema “mio cognato mi ha detto che c’è sempre anche il figlio in casa quando la mamma si fa scopare, e che lui mi porta in giro solo per dare meno il senso di troia in cerca si cazzi. E aggiunge, “diciamole che la macchina per stanotte non si può muovere e una volta che resta, la mettiamo bene in mezzo”.
Aspetto un attimo che vadano via e esco. Mi dirigo verso l’esterno, e uno di quelli che parlavano nel corridoio mi passa la mano sulla testa e mi dice di stare tranquillo che penseranno a tutto loro.
Mamma esce da bagno e mi raggiunge. Si è raccolta i capelli in una lunga coda e ha un rossetto rosso fuoco.
La sua uscita viene accolta da un vociare di tutti.
La stavano aspettando. Le offrono subito d bere e intorno a le si forma un cerchio, che pian piano le si stringe intorno. Lei per parlare con tutti si deve girare, come in una giostra, e a chi da le spalle cade l’occhio sul qual mini tanga che indossa, mentre li altri le fissano le tette, coperte solo da un minuscola striscia di stoffa. Ridono e si divertono. Mi raggiungono anche gli altri due amici che fanno i camerieri, saluti, e anche loro si godono la scena per qualche istante. La cena sta per essere servita. Sto per andare anche io a sedermi, ma il tipo del corridoio mi dice che è meglio sei io mangio con i ragazzi del catering, mi dice che mi annoierei a stare con loro.
Entro in casa e mi siedo dietro una grande vetrata, da dove vedo bene cosa succede fuori.
Lei la fanno sedere tra il sindaco e un assessore. Ormai sono in piena confidenza ridono, bevono e si scambiano il cibo. Qualcuno si alza le va dietro e le posa le mani sulle spalle, facendo scorrere le mano un po lungo le braccia e poi versandole ancora da bere. Del cibo ormai non frega piu niente a nessuno, cosa che mi fa notare il mio amico cameriere quando rientra con le portate intere. Tua mamma ha fatto passare l’appetito a tutti. E un altro da lontano sento che risponde, “sì ma gli ha fatto venire un altro appetito”
Ormai pochi sono seduti al tavolo ma sono quasi tutti li vicino a lei.
Qualcuno accende lo stereo a alto volume e dice “dai tutti a ballare”. Il sindaco con un gesto porge la mano a mia madre per aiutarla a alzarsi e l’accompagna nel mezzo della pista. Subito uno le offre un cocktail.
Tutti iniziano a ballare e anche mamma si muove un po’ mentre beve. Iniziano a stingersi verso di lei e qualcuno per invogliarla a muoversi di più le balla vicino facendo della mossette che lei imita. Pian piano inizia a a ballare con più passione, e in tanto tutti si fanno più vicino. Ormai le sfregano il cazzo sul culo mentre ballano e qualcuno le cinge i fianchi e l’aiuta a muoversi nel ballo.
Noto le prima mani nel culo e qualcuno si passa la mano nella patta. Mamma è lanciatissima si dimena, ormai le stanno addosso.
Anche i mei amici si sono fermati con me e osservano la scena, senza dire una parola.
Uno le prende la mano e se poggia sul cazzo, mente l’altro la abbraccia da dietro e le stringe le tette.
Il cerchi si stringe intorno a lei che va giù, quasi in ginocchio, Tutti iniziano tirare fuori cazzo dai pantaloni. Sono tutti vesti ma con il cazzo fuori e li vedo mia madre che li prende tutti è circondata.
Qualcuno la prende dalla coda e la spinge in fondo sul cazzo, ma non ha tempo ormai è una giostra di cazzi e lei li prende uno dopo l’altro. La scena dura una mezzora, dopo di che la fanno sollevare e con una sonora pacca nel culo le dicono di camminare che devo entra in casa, lei barcolla un po ma un altro le mette un'altra mano nel culo spingendola e dicendola di camminare troia. Le cammina stingendo due cazzi nelle mani.
Mamma con due entra da una porta secondaria, mentre il resto del gruppo passa di fianco a me, dicendomi di divertitimi che mamma torna subito.
Alle 5 di mattina sono crollato dal sonno, mentre continuavo a sentire le urla di mia madre provenire dal piano di sopra e un incessante battito sul pavimento.
Mi ha svegliato lei alle 9 per andare via. Le ho chiesto se avesse dormito e mi ha risposto “poco, questi signori sono molto simpatici e siamo statti tutta la notte a parlare. Stavo per risponderle “ Certo mamma, ma parli a voce molto alta che si sente tutto”