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Cuckold
Passarono così quasi sei mesi nei quali Sabrina stava elaborando il sistema per realizzare quanto congetturato per rendere il marito ufficialmente becco. Conoscendo Enzo sapevo bene che con la Sabrina aveva ancora una buona intesa sessuale. Lei gli donava volentieri sia il lato A che quello B e poi, era bravissima nel fare i pompini!. Però, il desiderio di lui stava calando e dava buone prestazioni solo quando, nel fare l’amore lo stuzzicava proponendogli uno scambio di coppia (in genere Paola e Franco) o un gioco insieme ad un altro uomo (dipendenti e dirigenti dell’azienda dove lavorava).
Conscio che questo desiderio sia comune di molti uomini me compreso, non credevo però che facesse breccia nella mente di Enzo, ma Sabrina proponendogli sempre questa cosa lo faceva attizzare come un toro tanto che alla fine ottenne quello che lei voleva.
Fu proprio Enzo, durante un amplesso a proporre a Sabrina un amico comune con cui farlo davvero, confidandogli che la cosa lo eccitava moltissimo e che acconsentiva nel vederla godere tra le braccia di un altro uomo.
Ormai piĂą che conoscenti Enzo e io ci frequentavamo, anche con le consorti per qualche cena o andare a teatro e nei mesi estivi tutti insieme per andare al mare.
Lì, Enzo, dovette accorgersi di qualche mio sguardo prolungato alla Sabri, tanto che una delle ultime volte al lido Flora di Rapallo, facendoci la doccia prima di andare via, in un momento di particolare confidenza mi disse: “Ti attizza Sabrina?”.
Risposi con un’altra domanda: “E a te mia moglie?”
E lui con la sua solita boria: “Si, Non hai visto come mi guarda il pacco? Se provasse il mio cazzone ti lascerebbe all’istante.”
Allora lo provocai dicendogli: ”Anche tua moglie mi piace molto e se capitasse l’occasione, giuro che te la scopo!”.
“Lo sai che non sono geloso né di te né di altri, però perdi ogni speranza, tanto sono sicurissimo che Sabrina non mi tradirebbe mai”. Poi si calò il costume mostrandomi il suo pene. “ E’ abituata al mio fratellone, guarda che bigol, non ce ne sono molti come il mio. Se ti chiavassi la tua te spaccherei a dovere”.
A quel punto lascia cadere la discussione per evitare di dirgli che la Sabri giĂ me la scopavo da tempo e lo lasciai crogiolare nella sua superbia.
Adesso però le cose stavano cambiando! La persuasione di Sabrina aveva raggiunto lo scopo e con il marito cominciarono a esaminare le persone che per serietà e correttezza sarebbe stato di loro gradimento. Subito eliminarono sconosciuti e parenti. Enzo scartò i suoi amici di calcetto e indicò Franco, ma Sabri si oppose perché marito della sua migliore amica, poi scaltramente lo indirizzò verso me. Indicò prima una guardia giurata e poi l’AD della società dove lavorava sapendo che lui si sarebbe opposto e qui Enzo, cadendo nella rete che Sabri aveva tesa, disse. “E che ne pensi di Matteo? Mi sembra quello giusto. E’ sposato e non farebbe casini per non rovinare il suo matrimonio e inoltre, credo che abbia un debole per te.”
Era fatta! Sabrina mi rese edotto della loro scelta e adesso bisognava solo trovare l’occasione e vedere cosa succedeva!
Io mi ero immaginato che tutto sarebbe successo dopo una cena fuori, noi con abiti eleganti e lei in abito da sera molto provocante e invece tutto accadde come una cosa normalissima.
Una sera, con un pretesto fui invitato a casa loro a cena. Stavamo nel salotto prendendo un caffè e bere qualche liquorino quando notai Sabrina ed Enzo fissarmi con insistenza. Tra battute varie e allusive più qualche bicchiere di troppo l’atmosfera si stava riscaldando! Con occhi stupiti cercavo una conferma per quello che tutti noi sapevamo potesse succedere.
Sabrina era seduta tra di noi quando Enzo cominciò a baciarla con foga. Dopo avergli sollevata la gonna fino a pube e aperta la camicetta che indossava gli accarezzava le cosce e i seni. Poi la rivolse a me.
Scettico mi trovai Sabrina che mi abbracciava e mi metteva la lingua in bocca. In pochi istanti ci ritrovammo entrambi a baciarla e a palparla mentre lei ci toccava entrambi il cazzo, visibilmente eccitata. Esaltato nel vedere come mi baciava, vogliosa e in preda ad un irrefrenabile desiderio represso da tempo, Enzo sfilò a Sabrina la camicetta e gli mise fuori le zinne dal reggiseno affinché potessi stringergli e succhiargli i capezzoli.
Incredulo per quanto stava accadendo, dopo vari toccamenti e palpate sempre più ardite fatte da entrambi, Sabrina si alzò invitandoci ad precederla in camera da letto mentre lei si andava a dare una sistemata in bagno.
Ci spogliammo completamente, mi stesi sul letto segandomi per tenerlo duro mentre Enzo stava ai bordi con il cazzo semi rigido, quando lei entrò in camera, completamente nuda. La vidi abbracciare il marito, accarezzargli il cazzo fino a farglielo indurire e dopo averselo strofinato sulla passera gattonò verso me. Sotto lo sguardo del marito, allungò una mano e cominciò a toccarmelo per poi inginocchiarsi e cominciare a pomparlo.
Era la prima volta che Enzo vedeva la moglie fare un bocchino ad un altro uomo. Dal bordo letto, masturbandosi, osservava con occhi spalancati e fissi Sabrina che mi succhiava oscenamente il cazzo, facendoselo scomparire tutto in bocca mentre gli sussurravo “Sei fantastica! Continua! Non ti fermare che mi piace da morire come mi stai sbocchinando!” Sabri si mise a pecora continuano a pomparmi e chiamò il marito. ”Vieni amore, vieni anche tu, voglio che partecipi, dai vieni a leccarmi la brugna!”
Enzo servizievole si mise sotto le sue cosce e aprendogli la figa ci affondò la bocca leccandosi tutti i suoi umori. Si sentivano i gorgogli della bocca e il godimento della figa mentre Enzo gli diceva: “Sei fantastica Sabri! Continua, puttana! Non ti fermare! Prendilo troia! Lo so che ti piace fare i bocchini stronza! Sai che lo prendi proprio bene! Dai succhia e goditelo tutto! Fatti chiavare in bocca mignottona!”.
Lei godeva alla grande presa da noi due ed era chiaro che le piaceva anche come il marito usava il turpiloquio quando Enzo mi disse: “Dai Matteo mettiglielo dentro, voglio che tu la faccia godere!”
Sabrina, scompigliata, tutta rossa in viso, ascoltò la sua implorazione e senza dire una parola, si stese sul letto, spalancò le cosce e mi tese le braccia legandosi a me per accogliere il mio membro lentamente e interamente dentro di se tra gemiti e sospiri.
Enzo in preda ad una irrefrenabile eccitazione si stava masturbando come un ragazzino mentre Sabrina ansimando forte mi incitava a chiavarla forte davanti a lui. “Oh si! Così! Matteo! Bravo! Spingilo dentro che mi piace! Senti come godo!
E lui: “Scopala forte che alla Sabri le piace!! Riempila tutta di sborra!!”
”Davvero posso venirti dentro?” dissi a Sabrina.
E lei: “Oh si che puoi, non c’è pericolo e poi hai sentito, anche il cornuto lo vuole!”
Con colpi sempre più intensi la vidi inarcarsi e la sentii dire: ”Sto per venire tesoro!” E sfigurata da un orgasmo dirompente: ” Aahhh! Mamma come sto godendo!”
Allora gli scaricai dei copiosi spruzzi di sborra nella figa che la fecero letteralmente godere di libidine mentre diceva borbottando “Oh ti sento! Ti sento tutto! Quanta ne hai!”
A quelle parole anche Enzo esplose con fantastici schizzi che imbrattarono il letto e colpirono il viso e i capelli di Sabrina che stravolta dal piacere ansimava con gli occhi chiusi e le labbra semi aperte.
Esausto dalla sborrata scivolai fuori dalla figa osservando il mio sperma che gli colava fuori scorrendogli tra le chiappe mentre Enzo ci osservava con il cazzo gocciolante in mano. Nonostante mi avesse offerto la moglie, penso che provasse una sensazione piacevole ed emozionante nel vedere la moglie trombata da un altro. Poi mi fece i complimenti per averlo fatto godere in modo così esaltante e Sabrina, guardandolo con convinzione gli disse: “Immaginavo che Matteo fosse così! E tu, ti aspettavi di avere un amico così prestante?”
Io allora intervenni: “Credo che anche Enzo sia stato soddisfatto! Per questo, ora che il ghiaccio si è rotto, immagino che avremo senz’altro occasione per trascorrere insieme qualche altra ora di svago e di divertimento”.
”Sicuramente!” disse sorridendo Sabri: “Vero Enzo?... Adesso ci vedremo più spesso con Matteo per giocare insieme e prendere anche il tuo bel cazzone”. Poi gli strizzò l’occhio in senso d’intesa. Enzo ancora frastornato, forse punto nell’orgoglio, ma contento per ciò che era successo lo ricambiò con lo stesso gesto consapevole ormai di esser ufficialmente entrato nella cerchia dei coukold.