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<blockquote data-quote="patrulla" data-source="post: 19085527" data-attributes="member: 293014"><p>RICORDANDO TEMPI MODERNI - W lo sport/seconda parte</p><p></p><p>Quando ci trova in una situazione come la nostra si hanno ben chiari i rischi che si corrono. Per questo per noi era necessario muoverci lungo due direzioni: la prima quella della massima prudenza, mentre la seconda quella del cercare di fare più soldi e spassarcela sessualmente il più possibile finché non arrivani brutte sorpese. Questo non è stato sempre facile ma anche perché alla fine noi maschietti abbiamo iniziato a ragionare più col cazzo che con la testa.</p><p></p><p>Il "problema" principale fu dettato dal fatto che la conoscenza tra Luca e Marco (il marito di Chiara) ebbe un effetto simile alla nitroglicerina sull'attività della nostra società di consulenza. Quando Chiara fu chiamata nella nostra sede a sollazzare insieme a mia mglie uno importante, i due si ritrovarono ad andare a cena insieme e da quel momento crearono una fortissima sinergia.</p><p></p><p>Marco dopo quella sera mi disse che rimase molto meravigliato da come il ragazzo, con molta franchezza, gli raccontò delle sue perversioni comprese quelle sulla madre, non tralasciando anche il coinvolgimento anche del padre dopo la creazione della società. Da medico il problema fu che non venne interessato dall'aspetto clinico della vicenda, ma da quello sessuale: avevano molto in comune e quello fu il momento in cui lo scoprirono.</p><p></p><p>Allo stesso modo a quattro occhi Luca mi disse che Marco era uno molto strano, che aveva delle fantasie che secondo lui andavano oltre il cuckoldismo: nonostante i tanti cazzi che prendeva la moglie, era insoddisfatto dal fatto che non potesse quasi mai assistere alle sue scopate e al fatto che lei ora si negasse a ogni altra sua fanatsia. A lei piaceva solo farsi pagare, mentre lui l'avrebbe voluta vedere insieme anche ad amanti, gruppi e ache autentici "master". Proprio per questo negli ultimi tempi era entrato in contatto con una specie di santone, un religioso venezuelano che dopo essere stato cacciato dal Vaticano si era creato una sorta di harem di donne soggiogate a tutti i suoi desideri sessuali.</p><p></p><p>Dominic, questo santone sulla cinquantina mulatto, alto e corpulento, chiese a Marco a dei soldi per cercare di circuire la moglie e questa cosa frenò il mio amico. Luca però venne affascinato da questa storia ed entrò in contatto con quest'uomo. Parlai agli altri della cosa e non fummo felicissimi, ma poi scoprimmo un dettaglio che ci fece cambiare punto di vista.</p><p></p><p>A questo punto devo farvi un quadro generale. La nostra era una attività a tutti gli effetti: non ci occupavamo solo di sport ma anche di spettacolo, portando avanti anche un lavoro tradizionale oltre a quello fraudolento. Mauro (il procuratore) portò in dote i suoi asisstiti mentre Andrea (il faccenderie) i contatti a 360° che aveva. Loro poi tirarono dentro anche Remo, un guardaspalle tuttofare da noi sopranominato il fantasma: pelato, piccolo, panzuto e cazzuto (un batacchio non tanto lungo ma larghissimo, tipo quello dell'attore Remigio Zampa per intenderci), avrebbe potuto lavorare come 007 per come si muoveva, invece alla fine è sempre stato un mezzo criminale.</p><p></p><p>Luca invece si occupava della parte web, io gli davo una mano e quando serviva facevo book e servizi per il nostro portfolio, Teo era l'autista mentre mia moglie e Mic (che si spacciava come ex calciatore), erano il nostro specchio social per cercare nuovi assistiti e nuove ragazze.</p><p></p><p>Elena in particolare si dimostrò bravissima in questo e prendemmo il management di diverse ragazza che sognavano di entrare a far parte del mondo dello spettacolo, ma di questo vi parlerò meglio in seguito. Mauro invece aveva sotto mano diversi professionisti pronti a darci una mano nel fixed. Se in passato la sua punta di diamante è stato un calciatore brasiliano di serie A, cosa che gli ha dato abbastanza notorietà anche fuori l'ambiente, adesso il nostro assistito più importante era di certo Carmine, un allenatore.</p><p></p><p>Ex roccioso difensore, alto moro e piazzatissimo, Carmine era perfettamente inserito nel nostro sistema anzi, ne era uno dei motori. Giocatore d'azzardo patologico ed erotomane, viveva il calcio e il sesso in maniera egoistica e contorta. Vi assicuro che è uno dei personaggi più cattivi che troverete in questa storia.</p><p></p><p>Vi racconto questa storia. Carmine in quel periodo allenava una squadra diciamo molto nostra amica. In squadra il secondo portiere intuì qualcosa e chiese a un giocatore nostro complice di poter guadagnare un po' mettendosi a disposizione. I portieri sono fondamentali in queste cose. Quando Carmine fu informato la sua reazione fu "che grande notizia, prima però scopiamoci la sua fidanzata".</p><p></p><p>Questo portiere Alex all'epoca aveva 20 anni ed era alla sua prima esperienza da professionista. Era in prestito e non era questo fenomeno però neanche una pippa. Senza dubbio un bel ragazzo ma niente a che vedere con Valeria, la sua fidanzata. Sua coetanea, aveva lasciato il Sud per seguire il fidanzato. Alta, mora, occhi scuri come la carnaggione, è una cavallona con due cosce e un culo incredibili. Tette rifatte e trucco semrpe pesante, è una delle tante pseudo-influencer che giocava a fare la fidanzata del calciatore lavoricchiando come modella e attricetta. Per fare un certo stile di vita però ai due servivano più soldi.</p><p></p><p>Il calciatore tramite, nostro assistito, gli disse che er prima cosa doveva parlare con Mauro. Il procuratore così gli disse che doveva passare sotto la nostra procura così come la fidanzata, poi avremmo spiegato coa fare. i due così si presentarono in sede e parlarono con me, Mauro ed Elena. Valeria era super in tiro tanto da oscurare nella stanza una strafica come mia moglie.</p><p></p><p>Alla fine presetammo ai due i contratti e, prima di dare la penna, gli dicemmo: questo non è un gioco ragazzi, lavorerete e farete soldi ma niente cazzate. Dicemmo al ragazzo se volesse iniziare con una cosa soft o subito remunerativa e, per lui, rispose la fidanazata con piglio fermo: "remunerativa, il più possibile".</p><p></p><p>Così presi la parola: "Tra due partite noi faremo in modo che il portiere titolare sia indisponibile. Giocherai tu e devi procurare un rigore il primo tempo, per il resto gioca normalmente. Per questa cosa ti daremo tot come firmi il contratto e tot dopo la parita se tutto va ok. Si tratta di una cosa importantissima, in ballo ci sono tanti soldi. Se tu non dovessi riuscire a fare il rigore noi dovremmo recuparere i soldi e, se non li hai, ci penserà la tua ragazza".</p><p></p><p>"Io? e che centro io??'" disse Valeria. Così le dissi "Se il tuo ragazzo ci farà perdere i soldi, per farci rientrare dovrai succhiare e prendere cazzi da qui fino a Sofia sennò per voi sono guai. Ve l'ho detto ragazzi: sono tanti soldi per voi ma niente cazzate". I due si presero qualche giorno per pensarci ma già la sera stessa ci chiamarono e il giorno dopo firmarono le procure.</p><p></p><p>Così scattò il piano di Carmine: prese a scusa un ritardo all'allenamento ed escluse a sorpresa il ragazzo dalla formazione titolare, poi fummo fortunati che non ci fu nessun rigore il primo tempo. Noi naturalmente non avevamo giocato quella giocata ma facemmo finta di aver perso molti soldi. A fine partita convocammo i due ragazzi da noi.</p><p></p><p>Lui era agitatissimo e urlava che la colpa era dellostronzo del mister, lei era in silenzio e tremava per la paura. Alzammo anche noi la voce poi quando ci clamammo Alex ci fece: "Cosa devo fare adesso?". "Tu niente deficente" gli replicai "la tua ragazza invece per prima cosa dovrà cercare di farti perdonare dal mister, così ti farà rigiocare".</p><p></p><p>Valeria così contattò il mister dicendo che il ragazzo era all'oscuro della cosa. Gli disse di perdonare la cosa e che in cambio lei sarebbe stata generosa. Carmine così le dette appuntamento in un parcheggio di notte, con remo il fanatsma che nascosto era appostato per registrare la cosa naturalmente non riprendendo l'interno.</p><p></p><p>Lei arrivò con un vestitino corto e attillato e tacchi alti, parcheggiò e salì nell'auto del mister. Ne uscì dopo una mezzoretta, poi Carmine ci raccontò che lei subito si è messa a piangere, supplicandolo di far giocare il ragazzo sennò la sua carriere sarebbe finita. Il mister per tuta ripsosta iniziò a toccarla e baciarla, poi le ficcò il suo cazzo grosso e nodoso e bocca e si fece fare un lungo pompino venendole poi in gola. "Ragazzi che manza, è una cavalla di prima categoria, è una statua e lo succhia pure bene".</p><p></p><p>Così in un colpo solo riuscimmo ad avere un giocatore dalla nostra e la sua fregnona della ragazza a completa disposizione diventando una nostra troia di punta, come mia moglie e Chiara, ma alla fine le trovammo anche diversi lavori. Anche noi abbiamo un cuore...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="patrulla, post: 19085527, member: 293014"] RICORDANDO TEMPI MODERNI - W lo sport/seconda parte Quando ci trova in una situazione come la nostra si hanno ben chiari i rischi che si corrono. Per questo per noi era necessario muoverci lungo due direzioni: la prima quella della massima prudenza, mentre la seconda quella del cercare di fare più soldi e spassarcela sessualmente il più possibile finché non arrivani brutte sorpese. Questo non è stato sempre facile ma anche perché alla fine noi maschietti abbiamo iniziato a ragionare più col cazzo che con la testa. Il "problema" principale fu dettato dal fatto che la conoscenza tra Luca e Marco (il marito di Chiara) ebbe un effetto simile alla nitroglicerina sull'attività della nostra società di consulenza. Quando Chiara fu chiamata nella nostra sede a sollazzare insieme a mia mglie uno importante, i due si ritrovarono ad andare a cena insieme e da quel momento crearono una fortissima sinergia. Marco dopo quella sera mi disse che rimase molto meravigliato da come il ragazzo, con molta franchezza, gli raccontò delle sue perversioni comprese quelle sulla madre, non tralasciando anche il coinvolgimento anche del padre dopo la creazione della società. Da medico il problema fu che non venne interessato dall'aspetto clinico della vicenda, ma da quello sessuale: avevano molto in comune e quello fu il momento in cui lo scoprirono. Allo stesso modo a quattro occhi Luca mi disse che Marco era uno molto strano, che aveva delle fantasie che secondo lui andavano oltre il cuckoldismo: nonostante i tanti cazzi che prendeva la moglie, era insoddisfatto dal fatto che non potesse quasi mai assistere alle sue scopate e al fatto che lei ora si negasse a ogni altra sua fanatsia. A lei piaceva solo farsi pagare, mentre lui l'avrebbe voluta vedere insieme anche ad amanti, gruppi e ache autentici "master". Proprio per questo negli ultimi tempi era entrato in contatto con una specie di santone, un religioso venezuelano che dopo essere stato cacciato dal Vaticano si era creato una sorta di harem di donne soggiogate a tutti i suoi desideri sessuali. Dominic, questo santone sulla cinquantina mulatto, alto e corpulento, chiese a Marco a dei soldi per cercare di circuire la moglie e questa cosa frenò il mio amico. Luca però venne affascinato da questa storia ed entrò in contatto con quest'uomo. Parlai agli altri della cosa e non fummo felicissimi, ma poi scoprimmo un dettaglio che ci fece cambiare punto di vista. A questo punto devo farvi un quadro generale. La nostra era una attività a tutti gli effetti: non ci occupavamo solo di sport ma anche di spettacolo, portando avanti anche un lavoro tradizionale oltre a quello fraudolento. Mauro (il procuratore) portò in dote i suoi asisstiti mentre Andrea (il faccenderie) i contatti a 360° che aveva. Loro poi tirarono dentro anche Remo, un guardaspalle tuttofare da noi sopranominato il fantasma: pelato, piccolo, panzuto e cazzuto (un batacchio non tanto lungo ma larghissimo, tipo quello dell'attore Remigio Zampa per intenderci), avrebbe potuto lavorare come 007 per come si muoveva, invece alla fine è sempre stato un mezzo criminale. Luca invece si occupava della parte web, io gli davo una mano e quando serviva facevo book e servizi per il nostro portfolio, Teo era l'autista mentre mia moglie e Mic (che si spacciava come ex calciatore), erano il nostro specchio social per cercare nuovi assistiti e nuove ragazze. Elena in particolare si dimostrò bravissima in questo e prendemmo il management di diverse ragazza che sognavano di entrare a far parte del mondo dello spettacolo, ma di questo vi parlerò meglio in seguito. Mauro invece aveva sotto mano diversi professionisti pronti a darci una mano nel fixed. Se in passato la sua punta di diamante è stato un calciatore brasiliano di serie A, cosa che gli ha dato abbastanza notorietà anche fuori l'ambiente, adesso il nostro assistito più importante era di certo Carmine, un allenatore. Ex roccioso difensore, alto moro e piazzatissimo, Carmine era perfettamente inserito nel nostro sistema anzi, ne era uno dei motori. Giocatore d'azzardo patologico ed erotomane, viveva il calcio e il sesso in maniera egoistica e contorta. Vi assicuro che è uno dei personaggi più cattivi che troverete in questa storia. Vi racconto questa storia. Carmine in quel periodo allenava una squadra diciamo molto nostra amica. In squadra il secondo portiere intuì qualcosa e chiese a un giocatore nostro complice di poter guadagnare un po' mettendosi a disposizione. I portieri sono fondamentali in queste cose. Quando Carmine fu informato la sua reazione fu "che grande notizia, prima però scopiamoci la sua fidanzata". Questo portiere Alex all'epoca aveva 20 anni ed era alla sua prima esperienza da professionista. Era in prestito e non era questo fenomeno però neanche una pippa. Senza dubbio un bel ragazzo ma niente a che vedere con Valeria, la sua fidanzata. Sua coetanea, aveva lasciato il Sud per seguire il fidanzato. Alta, mora, occhi scuri come la carnaggione, è una cavallona con due cosce e un culo incredibili. Tette rifatte e trucco semrpe pesante, è una delle tante pseudo-influencer che giocava a fare la fidanzata del calciatore lavoricchiando come modella e attricetta. Per fare un certo stile di vita però ai due servivano più soldi. Il calciatore tramite, nostro assistito, gli disse che er prima cosa doveva parlare con Mauro. Il procuratore così gli disse che doveva passare sotto la nostra procura così come la fidanzata, poi avremmo spiegato coa fare. i due così si presentarono in sede e parlarono con me, Mauro ed Elena. Valeria era super in tiro tanto da oscurare nella stanza una strafica come mia moglie. Alla fine presetammo ai due i contratti e, prima di dare la penna, gli dicemmo: questo non è un gioco ragazzi, lavorerete e farete soldi ma niente cazzate. Dicemmo al ragazzo se volesse iniziare con una cosa soft o subito remunerativa e, per lui, rispose la fidanazata con piglio fermo: "remunerativa, il più possibile". Così presi la parola: "Tra due partite noi faremo in modo che il portiere titolare sia indisponibile. Giocherai tu e devi procurare un rigore il primo tempo, per il resto gioca normalmente. Per questa cosa ti daremo tot come firmi il contratto e tot dopo la parita se tutto va ok. Si tratta di una cosa importantissima, in ballo ci sono tanti soldi. Se tu non dovessi riuscire a fare il rigore noi dovremmo recuparere i soldi e, se non li hai, ci penserà la tua ragazza". "Io? e che centro io??'" disse Valeria. Così le dissi "Se il tuo ragazzo ci farà perdere i soldi, per farci rientrare dovrai succhiare e prendere cazzi da qui fino a Sofia sennò per voi sono guai. Ve l'ho detto ragazzi: sono tanti soldi per voi ma niente cazzate". I due si presero qualche giorno per pensarci ma già la sera stessa ci chiamarono e il giorno dopo firmarono le procure. Così scattò il piano di Carmine: prese a scusa un ritardo all'allenamento ed escluse a sorpresa il ragazzo dalla formazione titolare, poi fummo fortunati che non ci fu nessun rigore il primo tempo. Noi naturalmente non avevamo giocato quella giocata ma facemmo finta di aver perso molti soldi. A fine partita convocammo i due ragazzi da noi. Lui era agitatissimo e urlava che la colpa era dellostronzo del mister, lei era in silenzio e tremava per la paura. Alzammo anche noi la voce poi quando ci clamammo Alex ci fece: "Cosa devo fare adesso?". "Tu niente deficente" gli replicai "la tua ragazza invece per prima cosa dovrà cercare di farti perdonare dal mister, così ti farà rigiocare". Valeria così contattò il mister dicendo che il ragazzo era all'oscuro della cosa. Gli disse di perdonare la cosa e che in cambio lei sarebbe stata generosa. Carmine così le dette appuntamento in un parcheggio di notte, con remo il fanatsma che nascosto era appostato per registrare la cosa naturalmente non riprendendo l'interno. Lei arrivò con un vestitino corto e attillato e tacchi alti, parcheggiò e salì nell'auto del mister. Ne uscì dopo una mezzoretta, poi Carmine ci raccontò che lei subito si è messa a piangere, supplicandolo di far giocare il ragazzo sennò la sua carriere sarebbe finita. Il mister per tuta ripsosta iniziò a toccarla e baciarla, poi le ficcò il suo cazzo grosso e nodoso e bocca e si fece fare un lungo pompino venendole poi in gola. "Ragazzi che manza, è una cavalla di prima categoria, è una statua e lo succhia pure bene". Così in un colpo solo riuscimmo ad avere un giocatore dalla nostra e la sua fregnona della ragazza a completa disposizione diventando una nostra troia di punta, come mia moglie e Chiara, ma alla fine le trovammo anche diversi lavori. Anche noi abbiamo un cuore... [/QUOTE]
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