Frequento da qualche mese un ristorante nella pausa pranzo, dove si mangia bene e ancora a prezzi ragionevoli.
Il titolare è un vecchio marpione, che non lesina complimenti alle signore, ignorando bellamente il pubblico maschile.
Non è un caso che le cameriere siano tutte ragazze giovani, devo dire simpatiche e molto meritevoli, ognuna con i propri punti di forza.
Silvia, bei lineamenti del viso, bel seno e bel culo.
Serena, mora, giovane, viso con acne giovanile, alta, poche tette, ma culetto perfetto.
Jennifer, viso particolare, un po’ antipatica al primo impatto, ma con un’alta carica erotica e ben fatta.
Sara, carinissima, timidina, viso gentile e capelli a caschetto, tettine e culetto sui quali è impossibile non fantasticare.
Ogni volta che mangio lì le osservo mentre si muovono negli spazi stretti tra i tavoli e mi ritrovo quasi sempre a cazzo duro.
Con Silvia alla fine siamo diventati un po’ amici e ho beccato il suo profilo Instagram.
Dopo qualche messaggio diretto nei quali abbiamo scherzato un po’, andiamo a parlare di regali di Natale e le chiedo cosa le piacerebbe.
“Vuoi farmi un regalo? Grazie”
“Dipende, ma cosa ti piacerebbe?”
Mi risponde “Una busta con una mancia come usava fare mia nonna, va benissimo”
“Ahahah… che venale che sei, ma dipende da cosa mi dai in cambio”
“Quindi sarei io la venale? Tu cosa vorresti in cambio?”
“Facciamo un’oretta in motel?”
La conversazione ormai è fuori controllo. Alla fine mi confida che qualche volta lei e Jennifer hanno fatto qualche incontro per arrotondare.
Non capisco più niente e le chiedo di organizzare con lei e Jennifer in motel.
“Va bene, in realtà se vuoi potremmo anche fare al ristorante dopo la chiusura, il capo se ne va a casa e noi rimaniamo a fare le pulizie e preparare per la sera… ma… ehm… sono 200 per me 200 per lei”
“Ah però, un bel regalo chiedete!”
“Eh sì, ma ti faremo stare bene, non ti preoccupare”
Non sto più nella pelle.
Immagino già cosa non deve essere giocare con quelle due. Jennifer l’ho sempre immaginata come mistress, mentre Silvia come una geisha disponibile.
Ci mettiamo d’accordo per un mercoledì pomeriggio.
La mattina mi scrive di nuovo.
“Io e Jennifer abbiamo fatto una cosa che forse non dovevamo fare… ne abbiamo parlato con Serena e Sara e sono molto invidiose”
“Vuoi dire che vorrebbero partecipare anche loro?”
“Eh sì, scherzando ci hanno detto che ci faranno scoprire se non le invitiamo”
Non rispondo per 5 lunghi minuti.
“Sei svenuto? Scusa, forse non te lo dovevo dire, vedremo di inventarci qualcosa, magari ci vediamo da un’altra parte e a loro diciamo che tu hai annullato tutto all’ultimo”
“Va bene. Però se devo farvi un regalo di 800 voglio che facciate tutto quello che mi viene in mente, non voglio sentire no di nessun genere”
“Ma sì, certo, siamo d’accordo”
“Te lo ripeto, non voglio sentire no, tutto quello che chiedo è un ordine, d’accordo?”
“Va bene, ne parlo con le altre e ti scrivo di nuovo”
Dopo tre minuti arriva il messaggio
“OK per questo pomeriggio”
Entro dal retro un po’ titubante. L’idea di trovarmi davanti il proprietario mi terrorizza.
Ma è Silvia e ci sono anche le altre tre.
Ci baciamo e lascio la busta sul tavolo.
Jennifer la apre e controlla, mentre con le altre andiamo nella saletta, dove vedo che hanno sistemato dei cuscini e delle coperte.
“Quanto tempo abbiamo ragazze?”
“Al massimo due ore, ma dobbiamo anche finire di sistemare i tavoli”
“Va bene, cominciamo subito allora”
Il cazzo mi scoppia. Mi siedo comodo e le faccio spogliare, mentre spiego il primo gioco.
“Ragazze, mi dovete bendare e poi a turno mi spompinate per 20 secondi a testa, così non capisco chi siete, chi riesce a farmi venire non può ritrarsi e deve ingoiare tutto, ma avrà vinto e sarà la mia assistente nei giochi successivi. Io poi sceglierò quella più brava e avrà un bonus”
I corpi nudi delle ragazze mi mandano fuori di testa, faccio in tempo a guardarle per un po’ prima che Silvia mi metta un tovagliolo sugli occhi.
Sento la prima bocca calda sul mio cazzo già duro. Le ragazze cominciano ad alternarsi ed è veramente dura resistere. Poi scoprirò la sequenza: Serena, Silvia, Jennifer e Sara.
Sara nel pompino è quella più inesperta, Jennifer la più ruvida, Serena bravina e Silvia delicata, ma con un gioco di lingua particolare.
Le ragazze si alternano, alla fine sto per esplodere nella bocca di Jennifer, ma non so come, resisto ed è il turno di Sara, che la prende tutta in gola, mentre io le tengo ferma la testa. Gli accordi sono accordi e voglio che, chiunque sia, ingoi tutto fino all’ultima goccia.
Sara geme, riempita dal cazzo che le arriva fino in gola e ingoia quello che riesce.
Mi tolgo la benda e la vedo con la bocca che sbrodola e il viso tutto rosso.
Il mio voto bonus va alla numero 2 per il suo gioco di lingua, quindi Silvia.
“Ok, ragazze. Quindi Sara è la mia assistente e Silvia ha un bonus”
Ora voi tre, Jennifer, Serena e Silvia vi mettete piegate in avanti con il culo in fuori e io e Sara vi sculacciamo per bene.
Le ragazze obbediscono. La vista di quei tre culi mi fa impazzire e me lo risveglia nuovamente.
“Sara, vai in cucina e trova un tagliere di legno, non troppo grande, l’ideale sarebbe lungo e stretto”
La ragazza ritorna con lo strumento perfetto.
“Allora ragazze, 5 sculacciate da me e 5 da Sara. Mi spiace, ma saranno sculacciate vere, niente finzioni. Mi raccomando Sara, se non sculacci forte le tue amiche, sarò io a sculacciare sia loro che te”.
Comincio io con il culo perfetto di Serena. Colpisco forte e le chiappe diventano subito rosse, mentre lei geme ad ogni colpo.
Ora è il turno di Sara, che comincia a colpire un po’ troppo timidamente. 5 colpi davvero leggeri.
Mi guarda.
“Non ci siamo Sara, piegati in avanti che ti faccio vedere come devi sculacciare”
Le colpisco quel culetto con 5 colpi ben assestati e i suoi gridolini mi eccitano molto. Poi altri 5 colpi a Serena, che incassa e scherza sul fatto che per colpa di Sara ne ha presi 15.
Ora è il turno di Jennifer e questa volta anche Sara fa del suo meglio.
Tocca a Silvia, che vuole usare il suo bonus.
“Va bene, con il bonus ti risparmi i 5 colpi di Sara, ma i miei te li prendi”
“Che bastardo che sei!” mi dice ridendo, ma poi smette quando la colpisco e le faccio il culo rosso.
“Bene ragazze, ora andiamo avanti e chiederei alla mia dolce assistente Sara di scegliere due di voi”
Sara mi guarda.
“Non ti dico per cosa, tu scegli”
Lei sceglie Silvia e Serena.
Recupero un paio di butt plug dal mio zainetto e li mostro alle ragazze.
“Ora vi infiliamo questi butt plug nel culetto e voi due finite di sistemare i tavoli, mentre io, Sara e Jennifer ci divertiamo un po’”
Silvia e Serena si lamentano, ma non c’è nulla da fare.
“Piegatevi in avanti, mentre Sara vi spalma il buchetto di lubrificante e poi Jennifer vi incula”
Sara procede, con la sua solita timidezza. Poi arriva Jennifer, che con un colpo deciso incula senza pietà prima Serena e poi Silvia, prendendosi gli insulti delle due amiche.
Mentre Serena e Silvia fanno il loro lavoro di cameriere con il butt plug che le infastidisce, ogni tanto spiano noi tre che ci limoniamo, ci tocchiamo sui cuscini.
Jennifer è un fiume in piena e non disdegna le sue attenzioni a Sara, che viene penetrata dalle sue dita sia nella fichetta che nel culetto.
Offro il mio cazzo ad entrambe per un pompino a due bocche e poi infilo il preservativo per scoparle a pecora a turno.
Sara è strettissima ed è difficile non venire. Jennifer ha bisogno di essere sbattuta per bene e alla fine decido di incularla selvaggiamente tenendola per i fianchi. Tiro fuori il cazzo e tolgo il preservativo e Jennifer si gira, prendendolo in bocca e ingoiando tutto.
Nel frattempo scopriamo che Serena e Silvia si sono tolte i butt plug e stanno leccandosi reciprocamente a 69.
Tiro fuori tutto quello che ho nello zainetto: corde, mollette, altri plug, un vibro e due falli belli grossi.
Tutti scopano tutti o si masturbano con i falli e finalmente scopo la mia preferita Silvia e poi Serena. Poi anche io vengo sodomizzato duramente da Jennifer, che si dimostra bella stronza. Mentre sono sdraiato sulla schiena e Serena mi tiene le gambe sollevate, Jennifer mi incula e io lecco Silvia, che si è seduta sulla mia faccia. Sara intanto limona dolcemente con Silvia.
Poi Serena e Jennifer decidono di vendicarsi un po' di Sara, che viene legata con i capezzoli pinzati da mollette, mentre le due la leccano e le infilano le dita in tutti i buchi facendola gemere fortissimo.
Alla fine sto per venire di nuovo e scelgo di farlo sul viso di Serena e Jennifer.
Jennifer lecca tutto anche dal viso di Serena e quando ha la bocca piena fa colare il mio seme nella bocca di Silvia, che ingoia da brava geisha, mentre Jennifer la schiaffeggia per farle capire che non deve sprecare nemmeno una goccia.
Sara alla fine è tutta rossa in viso, probabilmente non ha mai goduto così tanto fino ad ora.
Serena sembra tranquilla, ma Jennifer ha bisogno di sfogarsi ancora. La penetra, prima con due dita, poi con tre e alla fine con quattro dita nella fichetta, muovendole velocemente fino a farla godere.
Il tempo è finito. Giusto ancora un’ultima limonata collettiva, con le nostre bocche che sanno di tutto.
Ci rivestiamo e me ne vado, convinto di aver fatto il miglior investimento della mia vita.
Il titolare è un vecchio marpione, che non lesina complimenti alle signore, ignorando bellamente il pubblico maschile.
Non è un caso che le cameriere siano tutte ragazze giovani, devo dire simpatiche e molto meritevoli, ognuna con i propri punti di forza.
Silvia, bei lineamenti del viso, bel seno e bel culo.
Serena, mora, giovane, viso con acne giovanile, alta, poche tette, ma culetto perfetto.
Jennifer, viso particolare, un po’ antipatica al primo impatto, ma con un’alta carica erotica e ben fatta.
Sara, carinissima, timidina, viso gentile e capelli a caschetto, tettine e culetto sui quali è impossibile non fantasticare.
Ogni volta che mangio lì le osservo mentre si muovono negli spazi stretti tra i tavoli e mi ritrovo quasi sempre a cazzo duro.
Con Silvia alla fine siamo diventati un po’ amici e ho beccato il suo profilo Instagram.
Dopo qualche messaggio diretto nei quali abbiamo scherzato un po’, andiamo a parlare di regali di Natale e le chiedo cosa le piacerebbe.
“Vuoi farmi un regalo? Grazie”
“Dipende, ma cosa ti piacerebbe?”
Mi risponde “Una busta con una mancia come usava fare mia nonna, va benissimo”
“Ahahah… che venale che sei, ma dipende da cosa mi dai in cambio”
“Quindi sarei io la venale? Tu cosa vorresti in cambio?”
“Facciamo un’oretta in motel?”
La conversazione ormai è fuori controllo. Alla fine mi confida che qualche volta lei e Jennifer hanno fatto qualche incontro per arrotondare.
Non capisco più niente e le chiedo di organizzare con lei e Jennifer in motel.
“Va bene, in realtà se vuoi potremmo anche fare al ristorante dopo la chiusura, il capo se ne va a casa e noi rimaniamo a fare le pulizie e preparare per la sera… ma… ehm… sono 200 per me 200 per lei”
“Ah però, un bel regalo chiedete!”
“Eh sì, ma ti faremo stare bene, non ti preoccupare”
Non sto più nella pelle.
Immagino già cosa non deve essere giocare con quelle due. Jennifer l’ho sempre immaginata come mistress, mentre Silvia come una geisha disponibile.
Ci mettiamo d’accordo per un mercoledì pomeriggio.
La mattina mi scrive di nuovo.
“Io e Jennifer abbiamo fatto una cosa che forse non dovevamo fare… ne abbiamo parlato con Serena e Sara e sono molto invidiose”
“Vuoi dire che vorrebbero partecipare anche loro?”
“Eh sì, scherzando ci hanno detto che ci faranno scoprire se non le invitiamo”
Non rispondo per 5 lunghi minuti.
“Sei svenuto? Scusa, forse non te lo dovevo dire, vedremo di inventarci qualcosa, magari ci vediamo da un’altra parte e a loro diciamo che tu hai annullato tutto all’ultimo”
“Va bene. Però se devo farvi un regalo di 800 voglio che facciate tutto quello che mi viene in mente, non voglio sentire no di nessun genere”
“Ma sì, certo, siamo d’accordo”
“Te lo ripeto, non voglio sentire no, tutto quello che chiedo è un ordine, d’accordo?”
“Va bene, ne parlo con le altre e ti scrivo di nuovo”
Dopo tre minuti arriva il messaggio
“OK per questo pomeriggio”
Entro dal retro un po’ titubante. L’idea di trovarmi davanti il proprietario mi terrorizza.
Ma è Silvia e ci sono anche le altre tre.
Ci baciamo e lascio la busta sul tavolo.
Jennifer la apre e controlla, mentre con le altre andiamo nella saletta, dove vedo che hanno sistemato dei cuscini e delle coperte.
“Quanto tempo abbiamo ragazze?”
“Al massimo due ore, ma dobbiamo anche finire di sistemare i tavoli”
“Va bene, cominciamo subito allora”
Il cazzo mi scoppia. Mi siedo comodo e le faccio spogliare, mentre spiego il primo gioco.
“Ragazze, mi dovete bendare e poi a turno mi spompinate per 20 secondi a testa, così non capisco chi siete, chi riesce a farmi venire non può ritrarsi e deve ingoiare tutto, ma avrà vinto e sarà la mia assistente nei giochi successivi. Io poi sceglierò quella più brava e avrà un bonus”
I corpi nudi delle ragazze mi mandano fuori di testa, faccio in tempo a guardarle per un po’ prima che Silvia mi metta un tovagliolo sugli occhi.
Sento la prima bocca calda sul mio cazzo già duro. Le ragazze cominciano ad alternarsi ed è veramente dura resistere. Poi scoprirò la sequenza: Serena, Silvia, Jennifer e Sara.
Sara nel pompino è quella più inesperta, Jennifer la più ruvida, Serena bravina e Silvia delicata, ma con un gioco di lingua particolare.
Le ragazze si alternano, alla fine sto per esplodere nella bocca di Jennifer, ma non so come, resisto ed è il turno di Sara, che la prende tutta in gola, mentre io le tengo ferma la testa. Gli accordi sono accordi e voglio che, chiunque sia, ingoi tutto fino all’ultima goccia.
Sara geme, riempita dal cazzo che le arriva fino in gola e ingoia quello che riesce.
Mi tolgo la benda e la vedo con la bocca che sbrodola e il viso tutto rosso.
Il mio voto bonus va alla numero 2 per il suo gioco di lingua, quindi Silvia.
“Ok, ragazze. Quindi Sara è la mia assistente e Silvia ha un bonus”
Ora voi tre, Jennifer, Serena e Silvia vi mettete piegate in avanti con il culo in fuori e io e Sara vi sculacciamo per bene.
Le ragazze obbediscono. La vista di quei tre culi mi fa impazzire e me lo risveglia nuovamente.
“Sara, vai in cucina e trova un tagliere di legno, non troppo grande, l’ideale sarebbe lungo e stretto”
La ragazza ritorna con lo strumento perfetto.
“Allora ragazze, 5 sculacciate da me e 5 da Sara. Mi spiace, ma saranno sculacciate vere, niente finzioni. Mi raccomando Sara, se non sculacci forte le tue amiche, sarò io a sculacciare sia loro che te”.
Comincio io con il culo perfetto di Serena. Colpisco forte e le chiappe diventano subito rosse, mentre lei geme ad ogni colpo.
Ora è il turno di Sara, che comincia a colpire un po’ troppo timidamente. 5 colpi davvero leggeri.
Mi guarda.
“Non ci siamo Sara, piegati in avanti che ti faccio vedere come devi sculacciare”
Le colpisco quel culetto con 5 colpi ben assestati e i suoi gridolini mi eccitano molto. Poi altri 5 colpi a Serena, che incassa e scherza sul fatto che per colpa di Sara ne ha presi 15.
Ora è il turno di Jennifer e questa volta anche Sara fa del suo meglio.
Tocca a Silvia, che vuole usare il suo bonus.
“Va bene, con il bonus ti risparmi i 5 colpi di Sara, ma i miei te li prendi”
“Che bastardo che sei!” mi dice ridendo, ma poi smette quando la colpisco e le faccio il culo rosso.
“Bene ragazze, ora andiamo avanti e chiederei alla mia dolce assistente Sara di scegliere due di voi”
Sara mi guarda.
“Non ti dico per cosa, tu scegli”
Lei sceglie Silvia e Serena.
Recupero un paio di butt plug dal mio zainetto e li mostro alle ragazze.
“Ora vi infiliamo questi butt plug nel culetto e voi due finite di sistemare i tavoli, mentre io, Sara e Jennifer ci divertiamo un po’”
Silvia e Serena si lamentano, ma non c’è nulla da fare.
“Piegatevi in avanti, mentre Sara vi spalma il buchetto di lubrificante e poi Jennifer vi incula”
Sara procede, con la sua solita timidezza. Poi arriva Jennifer, che con un colpo deciso incula senza pietà prima Serena e poi Silvia, prendendosi gli insulti delle due amiche.
Mentre Serena e Silvia fanno il loro lavoro di cameriere con il butt plug che le infastidisce, ogni tanto spiano noi tre che ci limoniamo, ci tocchiamo sui cuscini.
Jennifer è un fiume in piena e non disdegna le sue attenzioni a Sara, che viene penetrata dalle sue dita sia nella fichetta che nel culetto.
Offro il mio cazzo ad entrambe per un pompino a due bocche e poi infilo il preservativo per scoparle a pecora a turno.
Sara è strettissima ed è difficile non venire. Jennifer ha bisogno di essere sbattuta per bene e alla fine decido di incularla selvaggiamente tenendola per i fianchi. Tiro fuori il cazzo e tolgo il preservativo e Jennifer si gira, prendendolo in bocca e ingoiando tutto.
Nel frattempo scopriamo che Serena e Silvia si sono tolte i butt plug e stanno leccandosi reciprocamente a 69.
Tiro fuori tutto quello che ho nello zainetto: corde, mollette, altri plug, un vibro e due falli belli grossi.
Tutti scopano tutti o si masturbano con i falli e finalmente scopo la mia preferita Silvia e poi Serena. Poi anche io vengo sodomizzato duramente da Jennifer, che si dimostra bella stronza. Mentre sono sdraiato sulla schiena e Serena mi tiene le gambe sollevate, Jennifer mi incula e io lecco Silvia, che si è seduta sulla mia faccia. Sara intanto limona dolcemente con Silvia.
Poi Serena e Jennifer decidono di vendicarsi un po' di Sara, che viene legata con i capezzoli pinzati da mollette, mentre le due la leccano e le infilano le dita in tutti i buchi facendola gemere fortissimo.
Alla fine sto per venire di nuovo e scelgo di farlo sul viso di Serena e Jennifer.
Jennifer lecca tutto anche dal viso di Serena e quando ha la bocca piena fa colare il mio seme nella bocca di Silvia, che ingoia da brava geisha, mentre Jennifer la schiaffeggia per farle capire che non deve sprecare nemmeno una goccia.
Sara alla fine è tutta rossa in viso, probabilmente non ha mai goduto così tanto fino ad ora.
Serena sembra tranquilla, ma Jennifer ha bisogno di sfogarsi ancora. La penetra, prima con due dita, poi con tre e alla fine con quattro dita nella fichetta, muovendole velocemente fino a farla godere.
Il tempo è finito. Giusto ancora un’ultima limonata collettiva, con le nostre bocche che sanno di tutto.
Ci rivestiamo e me ne vado, convinto di aver fatto il miglior investimento della mia vita.