Vi piace sentire le vostre donne che vi raccontano esperienze passate??

pamp

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molto eccitante quando racconta aneddoti su scopate passate....si passa da cazzi enormi a sex toys in un attimo :D. Capisci quanto è porca...e che le è sempre piaciuto ingoiare :p....a volte penso a quanta ne ha ingoiata e mi si rizza subito
 
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orville

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Ciao, questo thread mi piace molto perchè io sono appassionatisimo delle storie passate di mia moglie. Me ne ha raccontate molte ma non tutte perchè devo essere sincero, prima di conoscere me era davvero una troietta con i fiocchi. Un suo ex era molto porco e una sera la 'convinse' a fare una cosa a tre con lui ed il cugino (di lui). Mi ha detto che il cugino era più dotato del suo ragazzo ed anche più intraprendente, infatti dopo la serata a tre la contattò in privato e si videro altre volte. Questo è solo un esempio, di storie ne ho altre, inclusa una mooolto bella avuta con il furbo cuginetto. Se siete interessati continuo.
Ciao e manteniamo vivo il thread!
 

zumpappa

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Ciao, questo thread mi piace molto perchè io sono appassionatisimo delle storie passate di mia moglie. Me ne ha raccontate molte ma non tutte perchè devo essere sincero, prima di conoscere me era davvero una troietta con i fiocchi. Un suo ex era molto porco e una sera la 'convinse' a fare una cosa a tre con lui ed il cugino (di lui). Mi ha detto che il cugino era più dotato del suo ragazzo ed anche più intraprendente, infatti dopo la serata a tre la contattò in privato e si videro altre volte. Questo è solo un esempio, di storie ne ho altre, inclusa una mooolto bella avuta con il furbo cuginetto. Se siete interessati continuo.
Ciao e manteniamo vivo il thread!
ovvio che siamo interessatissimi
 

orville

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Eccomi di nuovo qui. Premetto che non seguirò un ordine cronologico nelle cose che dirò, ma racconterò le cose come mi vengono in mente. Come vi ho detto, dopo l'incontro a tre il furbo cugino del ragazzo la chiamò e si videro diverse volte. Come ha ammesso mia moglie stessa nessuno dei due era interessato ad una relazione ma solo a scopare. Poi si organizzarono, lei disse che andava non so dove, il cugino che andava da tutt'altra parte e si incontrarono a Roma. Qui la cosa si fa interessante perché andarono in giro per locali, lui ne scelse uno che si rivelo essere la Mucca Pazza o simile. C'era di tutto, incluse salette private e glory hole. Alla mia domanda diretta se avesse fatto qualcosa o visitato il glory hole (cosa che mi ecciterebbe un casino), mi disse di lasciar perdere che non aveva nulla da raccontare. Onestamente credo che il cugino del suo ragazzo fosse un gran maiale e che o siamo stati nelle salette private o nel glory hole o in entrambi. Che posso dire? Bravo! Prima di continuare rispondo a delle domande che sicuramente vi farete. 1) no, da quando ci conosciamo non abbiamo mai fatto incontri; 2) non mi fa le corna; 3) dovesse 'capitare' l'occasione non avrei problemi di sorta, anzi.
Per sua stessa ammissione so che aveva dei profili su siti come Badoo e simili e so che ha incontrato qualcuno conosciuto on line. Chi lo sa, magari qualcuno che legge qualche anno fa ha incontrato una bella ragazza bionda, con gli occhi azzurri ed una quarta di seno....e non ha solo mangiato una pizza. Mia moglie non ha problemi a dirmi che si voleva divertire ed ha fatto tutto quello che le andava di fare. Insomma, per sua stessa ammissione era un po' mignotta. Eheheh. Rispondo ad unalrra domanda che qualcuno si sarà fatto: ci siamo raccontati tutto ben prima del matrimonio, sapevo già tutto prima di sposarla. Ci sono ancora alcuni episodi che vorrei raccontarvi, visto che non voglio scrivere post interminabili, domani aggiungerò un paio di capitoli.
Ciao!
 

slap

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Ciao, questo thread mi piace molto perchè io sono appassionatisimo delle storie passate di mia moglie. Me ne ha raccontate molte ma non tutte perchè devo essere sincero, prima di conoscere me era davvero una troietta con i fiocchi. Un suo ex era molto porco e una sera la 'convinse' a fare una cosa a tre con lui ed il cugino (di lui). Mi ha detto che il cugino era più dotato del suo ragazzo ed anche più intraprendente, infatti dopo la serata a tre la contattò in privato e si videro altre volte. Questo è solo un esempio, di storie ne ho altre, inclusa una mooolto bella avuta con il furbo cuginetto. Se siete interessati continuo.
Ciao e manteniamo vivo il thread!
Sicuro che lo fosse solo prima di incontrare te? :devilish:
 

orville

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Come forse hai letto, non avrei problemi, anzi mi piacerebbe. Se ci fossero piemontesi vorrei entrare in contatto. Mi scrivete in privato?
 

orville

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Oggi non so quanto riuscirò ad essere presente, sarà una giornata impegnativa di lavoro, ma ho un po' di tempo ora. Oltre alle esperienze che vi ho raccontato, la mia dolce metà si è data da fare parecchio, un modo come un altro per godersi la vita. Vorrei poter raccontare episodi stile film porno ma in realtà lo sapete anche voi, sarebbero falsi, le cose che mi ha raccontato sono episodi veloci, istantanee senza troppi dettagli. Credo sia normale così, già è difficile trovare chi voglia raccontare i fatti passati, figuriamoci entrare nei minimi dettagli. Non mi ha mai parlato di dimensioni dei cazzi dicendomi solo che tra i tanti presi ne ha visti di varie dimensioni. Tra le cose che mi ha detto ce n'è una che è un po' la sua passione: le piace farlo in posti strani, magari con il rischio di essere vista. Con uno andò più volte in una zona con guardoni, le piaceva, e le piace, che qualcuno guardi mentre scopa. In estate andava con i suoi genitori in toscana, la notte spesso scappava dalla finestra e passava la notte fuori con gli amici (una comitiva di ragazzi e ragazze, non cominciate a immaginare serate di gangbang). Una volta andammo per qualche giorno nello stesso posto ed una sera mi disse che mi avrebbe portato dove spesso passavano le notti a guardare le stelle, un posto isolato circondato dal verde. Dopo un po' che eravamo li mi portò in un posto nascosto dalla vegetazione, senza dire nulla e sorridendo mi sbottonò il pantalone, s'inginocchiò e mi fece un grandissimo pompino, non senza dirmi che quello stesso posto lo aveva spesso visitato in passato...Un'altra sera andammo nella zona della passeggiata con spiagge e frangiflutti. ci allontanammo su di un frangiflutti, ci stendemmo tra gli scogli e scopammo a pochi metri dalla strada, si sentivano i rumori e le voci delle persone. Una scopata memorabile anche perché anche quello era un posto frequentato in gioventù. Me lo aveva detto prima di andarci e li vi assicuro che ero eccitato come un cane in calore, immaginando le volte che ci era stata. Dietro mia richiesta siamo andati spesso nei luoghi della sua giovinezza, dai locali, quelli che ancora ci sono, ai parcheggi; lei sa che è una cosa che mi eccita, come mi eccita immaginare di incontrare qualche amico dell'epoca. Non siamo sessantenni, la nostra età rientra tra i 35 e 45 anni, non mi va di essere più dettagliato, perdonatemi, quindi è facile ritrovare ancora gli stessi locali aperti, magari è solo cambiata la gestione, ma quella non conta. eheheh. Come vestiva? Beh, quando andava per locali lasciava poco all'immaginazione, come gran parte delle ragazze indossava abiti cortissimi, attillatissimi e scollatissimi, scarpe con tacco 12, in inverno faceva, e fa ancora, ampio uso di autoreggenti. Anche ora le piace vestire bene e le piace essere ammirata, sebbene non indossi più le cose da ventenne, fa ancora girare la testa. Sabato siamo usciti, è vero indossava una mini, ma non eccessiva, una camicetta aderente (ha delle bellissime tette) e scarpe con tacco ma non 12, più comode, ma ragazzi! Se non fosse stato che mi fa piacere che la guardino vi assicuro che era un casino andare in giro, la guardavano tutti.
Vi saluto, se posso torno più tardi, altrimenti a domani. Mi rimane da raccontarvi solo qualcosa circa le serate in discoteca o pub, anche quelle interessanti...
Ciao!
 

Ce-ci

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E’ da tanto tempo che chiedevo a mia moglie Francesca di raccontarmi alcune sue esperienze del passato, in particolare del periodo precedente al nostro metterci insieme, ma anche per alcuni fatti successivi.
Sulle cose del suo trascorso è sempre stata molto riservata ligia agli insegnamenti di sua madre, mia suocera: <<non dire mai nulla delle cose prima>>. Invece il non saperle mi fa morire di curiosità; posso immaginarmela ma sentirmelo dire da Francesca è sicuramente eccitante, così ho atteso il momento propizio per forzarla. L’occasione si è presentata ora che suo fratello, mio cognato, ha deciso di separarsi da sua moglie.
Francesca, istigata dai miei suoceri, mi ha chiesto di progettare e seguire i lavori per divedergli la casa per ricavare due soluzioni abitative distinte e indipendenti. So già che sarà un lavoro ingrato, non ci guadagnerò nulla, sarò in mezzo a due ex coniugi che credono di avere entrambi ragione, con tanta voglia di vendicarsi a vicenda senza alcuna voglia di agevolarmi. Data la sua insistenza ho accettato ma a patto che mi dica quello che voglio sapere. Sembrava sapesse già cosa le avrei chiesto, non ha fatto resistenza; mi ha detto che non mi rivelerà due episodi avvenuti prima del nostro fidanzamento. Credo sia giusto così, alcuni fatti se dolorosi devono rimanere nel limbo, meglio non condividerli.
Ho pensato a lungo cosa chiederle per iniziare, poi ho deciso. “ il primo moroso con cui ha iniziato”. Una mattina prima di uscire glie l’ho detto. Mi ha guardato, poi mi ha fatto uno dei suoi sorrisetti che tanto mi piacciono… Qualche sera dopo Francesca era deliziosa, dopo il lavoro si era cambiata: abito semplice, capelli lavati e luminosi; la luce nel colpirli veniva riflessa in tonalità ramate; in cucina canticchiava. Sembrava fosse tornata ragazza.
A cena mi dice: “dopo se ti va possiamo guardare le mie vecchie foto. Mi sono fatta dare l’album da mia mamma”.
Più tardi siamo sul divano, sul tavolino c’è il quaderno delle fotografie. Mentre la tv chiacchiera nel sottofondo lo prende, si appoggia a me ed inizia a mostrarmelo. Giocava a pallavolo, già lo sapevo. Alta per la sua età; più alta delle sue compagne. Il viso è il suo, un aria felice ed ingenua. Sembra un angelo. Mi soffermo sui particolari: Il seno è piccolo e schiacciato nel reggiseno sportivo; il sedere tondo è trattenuto dai pantaloncini che esaltano le fasce muscolari sviluppate dall’intensa attività sportiva. Braccia nervose, mani tese e dita lunghe e sottili immortalate nel tentativo di raggiungere una palla. Sento che l’avrei amata già da allora.
Attira la mia attenzione su una fotografia. Indica una coppietta e un ragazzetto. Insignificante per me. Capisco che è lui.
Poi inizia a parlare, piano, con calma, mi racconta.
Era verso la fine del liceo, inizio maggio o forse fine maggio. Dicevo a mamma che andavo in palestra per allenarmi ed invece andavo con loro (la coppietta e il ragazzo) al fiume. Dalle due alle cinque; tre ore di libertà. Arrivavamo con il motorino, lui mi portava dietro, indossavamo il costume fra i cespugli loro facevano il bagno, io no, mi bagnavo solo fino alle cosce. Mamma si sarebbe accorta dei capelli bagnati. Poi prendevamo il sole, noi due ci baciavamo a lungo; lui per gioco cercava di togliermi il fiato. Smettevamo per pochi secondi solo quando le labbra e la lingua erano intorpidite. Anche loro due si baciavano a lungo, ma prima di andare via andavano fra i cespugli 5 minuti. Anche il mio voleva portarmi, ma io sola con lui non ci sono mai andata. Mamma una volta è andata vicino a scoprirmi: Dopo una settimana una sera mi dice <<Come sei rossa in faccia. Hai preso il sole?>> Io pronta: << No è che in palestra fa caldo e ci alleniamo fuori! Anzi se mi dai qualche soldo ogni tanto vado in piscina invece che a pallavolo.>>
“Furbetta!!” commento io.
“Poi come è finita con questo?” Chiedo io
Francesca continua
Dopo circa un mese che andavamo, finito il bagno giocavamo a carte e chi perdeva aveva la penitenza. Nessuno si impegnava a vincere…. La punizione era sempre la stessa, noi ragazze spostavamo il reggiseno e restavamo con le tette al vento, i ragazzi ci facevano vedere il loro “bastone”.
Francesca mi guarda. Ha gli occhi lucidi. La immagino con le tettine al vento, sono eccitato dall’idea. “Continua” la incalzo.
Tutti i giorni c’era anche un pensionato. Ci guardava restando fra gli alberi.
Poi abbassa la voce che si fa incerta << Una volta hanno mandato me senza reggiseno a cercargli una sigaretta. Avevo una vergogna immensa ma non volevo che mi prendessero in giro>>. Riprende: << Poi però non sono più voluta andare con loro al fiume>>. Sento che è il momento che le hanno fatto superare il limite.
Mi fa tanta tenerezza. Amo quella ragazza a seno scoperto e viso rosso davanti ad un vecchio. Amo questa donna che è appoggiata a me. Ora andiamo a letto ti devo coccolare e poi devo sognare una ragazza che sperimenta la vita.

Parte seconda
Sono passati alcuni giorni. Come avevo previsto la divisione dell’immobile è facile tecnicamente mentre è un delirioa causa dei divorziandi; non accettano nemmeno di tentare la sorte per decidere quale porzione spetta. Inutile dire dei soldi, nemmeno l’ombra, anzi per ora sono a credito per i materiali (che hanno scelto) e per la mano d’opera; le spese per l’urbanistica le riceveranno ai loro indirizzi direttamente dall’amministrazione comunale.
Francesca capisce che sono nervoso per questa incombenza. E’ dolce si mostra disponibile. Io so che non devo chiederle della prima volta. Non è pronta per raccontarlo. Forse non sarà mai pronta.
Sabato mattina partiamo per andare a una fiera editoriale; porto lei per il suo lavoro. Il bimbo è da sua mamma; le suocere a questo servono. Un tragitto di due ore. In auto sento il suo profumo piacevolmente amaro: mi piace.
Vuoi sapere del mio primo fidanzato vero? Mi chiede a bruciapelo.
“Certo” rispondo guardandola. Il viso ha un filo di trucco; gli occhi sono valorizzati dalla matita nera e dal nocciola sulle sopracciglia intonato con l' iride. Il lucidalabbra rende la bocca un confetto rosa. La camicetta è bianca immacolata, di taglio semplice con la giusta trasparenza per fare intravvedere il reggiseno di pizzo che valorizza le tette (non sono cresciute molto in compenso i capezzoli sono diventati grandi e scuri come more mature). La gonna è blu intenso; seduta in auto le è salita ben oltre il ginocchio. Porta i collant in tinta con la camicetta molto trasparenti, vorrei fossero autoreggenti, oppure vorrei non avesse collant solo mutandine lì sotto. La desidero.
Parla adagio con voce ferma e chiara.
<<Come sai era Giulio. Lo incontriamo qualche volta quando andiamo in centro, mi saluta sempre per primo; ora si occupa di compravendita di macchinari agricoli, le cose gli vanno alla grande.>>
Si ferma un attimo come per raccogliere le idee.
Dico: “Certo che so chi è!”. Penso: “So anche che sta con una che ha metà dei suoi anni”.
Poi mi prende una fitta di gelosia meditando: “Come mai è così informata dei fatti suoi?”
Riprende: << Ero molto innamorata. Mi aiutava per il test di ammissione all’università. Lui ha un anno in più e piaceva tanto a mamma>>
Infatti ragiono: ”la vecchia non poteva certo starne fuori”. Per fortuna mi trattengo e non lo dico.
<< Veniva tutte le mattine ripassavamo insieme. Mamma lo teneva a pranzo da noi. Nel pomeriggio facevamo la simulazione del test e poi la correzione….>>
Una pausa lunga. Forse sta tornando con il pensiero a quei tempi. Non voglio forzarla a parlare sono sicuro che se lo facessi modificherei il suo modo di dirmi i fatti. Guido attento alla strada, ogni tanto la studio con la coda dell’occhio.
Preso il tempo che le serve, sapendo di avere ancora la mia attenzione riprende: <<Io credevo di amarlo. Anche lui mi amava, o almeno mi amava a modo suo. Aveva grandi progetti>>
La guardo perplesso per farla continuare. <<Mi parlava di andare in Australia a allevare struzzi o a coltivare le mele. Altre volte voleva allevare pecore in Irlanda. Spesso mi raccontava dei laghi del Canada dove i pesci si prendono con le mani ed in un mese si guadagna per vivere per gli altri undici mesi esplorando il vasto territorio.>>
Mi guarda come svegliandosi da un sonno profondo. << Erano sogni, e mi piaceva sognare con lui.>>
<<Poi improvvisamente pochi giorni prima del test mi sono accorta di non amarlo più. Io non c’ero nei suoi progetti, anzi mi rendevo conto che non c’ero mai stata. Avevo realizzato che non aveva progetti né per me né per lui. Aveva solo fantasticato.>>
Mi fermo per un caffè. Scendiamo, mentre raggiungiamo il bar autostradale gli sguardi che ci seguono mi confermano che molti mi invidiano. Sono un po’ deluso del modo in cui ha incanalato il racconto, non ho saputo quello che volevo. Francesca sa che voglio sapere altro, ma non me lo dirà se non glielo chiedo. Risalendo in auto chiedo: “E sesso?”
Prende tempo. Si accomoda sul sedile e perde tempo con la cintura di sicurezza. Si strofina una sopracciglia specchiandosi, ma è assolutamente chiaro che non aveva bisogno di sistemarla.
<<Voleva che indossassi sempre la gonna. Finito la prova del test mi sfilava le mutandine e dovevo mettermi in modo che lui la vedesse. Gli piaceva guardarmela. Stava in contemplazione per tutto il tempo restante. Con il senso di oggi direi che era un ammiratore più che un fidanzato. Gli facevo tanti spogliarelli imitando le attrici che mi faceva vedere nei filmati. Lui diventava matto; anche a me all’inizio intrigava. >>
Penso: hai capito la mia troietta!
Mi guarda, vede la mia faccia un po’ delusa e prosegue:<< Quando uscivo con lui mi chiedeva sempre di non indossare l’intimo e se potevo lo accontentavo. Nei mesi in cui sono stata con lui mi avrà masturbata una decina di volte e mi avrà leccato la patata cinque o sei volte e io gli avrò reso altrettanti pom***ni, ma non sono mai stata veramente appagata>>.
“E Basta??” Chiedo. Mi sembra veramente impossibile… Non risponde più siamo quasi al casello. Credo che sia tutto.
Inaspettatamente riprende:<< Veramente…. >> Ho un attimo di sospensione. << Mentre stavo con lui siamo stati invitati ad una festa, forse carnevale o una laurea, in un appartamento a Firenze; Non so chi ci avesse invitato, c’erano 20 o 25 persone quasi tutti maschi, forse altre 3 o 4 donne oltre a me. Ero con la gonna plissettata e corpetto senza spalline naturalmente aveva voluto che non indossassi intimo. Avevamo mangiato e bevuto un frizzantino fresco. Ero briosa, ballavo e tutti mi volevano far ballare. Qualcuno mi palpeggiava il seno o il sedere, ma era una festa e non andavano oltre il consentito; diciamo che, complice il vino mi sentivo leggera ed ero eccitata. Prima di mezzanotte tutta la compagnia si trasferisce sotto nella contrada con le girandole luminose e i botti mi invitano ad andare con loro. Rifiuto me non va di andare al freddo, devo digerire e riposarmi; li guardo da dietro il vetro della portafinestra del balcone. Sono tutti in strada o almeno credo. Dentro c’è un bel tepore, e la luce tenue, proviene dai lampioni fuori e altra riverbera dalla stanza accanto, la musica ora proviene solo dall’appartamento sottostante. Sento una persona alle mie spalle, penso sia Giulio. Mi rilasso. Da dietro mi prende i seni nelle sue mani, mi bacia fra la spalla e il collo sento il suo respiro tiepido sulla pelle. Qualcosa non va, non riconosco i modi e il tocco del mio fidanzato, le mani non sono le sue, ma mi piace. Non mi muovo, sono piacevolmente paralizzata, lo lascio fare. E’ un attimo, ha abbassato il top, stringe fra le sue mani i miei seni, sento il suo alito tiepido sulla pelle fra le scapole e poi sulle guance, sa di sangria e di pesca. Ho i brividi. Nel movimento delle mani imprigiona i capezzoli fra le dita torturandoli; è un dolore dolce che mi scioglie dentro si irradia in tutto il corpo. Non riesco a pensare, sono completamente priva di volere. Mi gira, ora la gonna è alzata, sono spinta contro la parete, la mia bocca è sua; mi prende così, scivola dolcemente, poi entra prepotente. Sono aggrappata a lui, mi inchioda con la schiena alla parete, ci muoviamo insieme come colti da spasimi. Lo sento irrigidirsi e poi mi esplode dentro un fiume caldo. Adesso è dolce i movimenti sono più morbidi e continua a baciarmi deliziosamente>> Lo ha detto tutto d’un fiato. La voce è rimasta chiara, solo alla fine si è incrinata.
Passo il casello, fermo la macchina. Sento il bisogno di confermarle il mio attaccamento; Le do un bacio in mezzo alla fronte, è il mio ringraziamento per avere condiviso la sua storia. Lei capisce e appoggia la sua mano sul mio braccio. Ha gli occhi lucidi. Posso solo intuire il perché.
<<Faremo tardi>> mi dice. Poi aggiunge:<< guarda che poi ho passato 18 giorni d’inferno. Ho temuto di essere incinta senza sapere nemmeno il nome, per non parlare del resto>> Riavvio l’auto, seguo il navigatore. Ho aggiunto un’altra tessera al puzzle. Vorrei parlarle ancora o che parlasse lei, ma ora dobbiamo pensare alla fiera dell'editoria.
La prossima voglio chiederle di una cosa che mi graffiera il cuore.
Se me lo dice poi ve lo racconto.
 

Camillo22

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Se una si lascia andare a raccontare esperienze passate vuol dire che vorrebbe rifarle non credete? Come quando voi raccontate qualche cosa di bello o che vi ha stranito... vi piacerebbe rifarlo o ?..la mia quando racconta di esperienze passate vuole riprovarle e magari andare anche oltre...
 

orville

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Ciao, eccomi ancora qui. Prima di tutto devo dire che concordo con Camillo22. c'è modo e modo di esprimere qualcosa e, secondo me, quando si raccontano episodi del passato in modo normale, senza particolare stress, è perché alla fine ci sono piaciuti e non ci dispiacerebbe se ricapitassero. Mia moglie, quando mi diceva le cose, o anche solo le accennava lasciando all'immaginazione di fare il resto, lo faceva non dico con rimpianto, quello no, ma sicuramente lasciava trasparire il piacere di averle vissute. Ok, anche per stuzzicarmi, e ci è sempre riuscita. Comunque, cosa posso dirvi delle serate nei locali? A dire il vero qui non molto, dovrei lasciar andare la mia immaginazione per farlo (e invece vorrei rimanere quanto più possibile fedele a quanto e come mi fu detto), ma comunque a sufficienza per giungere a certe conclusioni. In alcuni casi devo ringraziare la sua migliore amica, quella con cui condivideva le serate, per aver aggiunto alcuni particolari ed in un caso per aver detto apertamente una cosa che mia moglie aveva invece lasciato correre. Credo che tutti conosciamo le serate in discoteca, disco-, pub o simili, e sappiamo che il 90 % di noi andava, o va, nei locali anche per rimorchiare, o no? Beh, devo dire che più di qualcuno in passato è riuscito nell'intento con quella che poi sarebbe diventata mia moglie. Lei mi ha candidamente detto che si, è 'capitato' che conoscesse qualcuno e che si è 'capitato' che si appartasse con qualcuno. Alcuni dei fortunati sono tornati casa dopo aver ricevuto un pompino di nascosto tra le auto di un parcheggio, qualcuno dopo aver trombato con lei in macchina o altrove. Questo sia nella nostra città che in vacanza. Frequentava molti locali della città e ce n'era uno frequentato dai danarosi e molto costoso. Lei e l'amica entravano senza problemi, senza attese in coda. Come mai? Beh, le conoscevano, c'erano gli amici, le ragazze le fanno sempre entrare senza problemi. Questo quello che mi era sempre stato detto. Fin quando una sera eravamo a cena con gli amici. Si cominciò a parlare dei ricordi e si beveva del buon barbera. Parlando delle serate nei locali l'amica, già allegrotta per il vino, ridendo parlò proprio del locale dei danarosi e disse che ci entravano sempre senza problemi, visto che il buttafuori si prendeva il premio finale, usanza inaugurata proprio da lei (indicò mia moglie). Non ci fu imbarazzo o nient'altro del genere ma solo risate, solo io ebbi una reazione incontrollata. Cazzo mi venne duro all'istante! Eh si, lo devo ammettere, l'involontaria gaffe dell'amica mi fece fare la ola agli ormoni. Potrei raccontarvi altri episodi, oppure potrei raccontarvi delle fantasie condivise che abbiano, ma per fare questo doveri aprire un altro thread, non credo che questo vada bene. Ho voluto condividere queste cose perché mi faceva piacere e spero di aver dato anche a voi qualche minuto di eccitante relax e spunto.
Vi saluto ma non vado via, magari qualche altro episodio lo racconto ancora.
Ciao!
 

slap

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Ciao, eccomi ancora qui. Prima di tutto devo dire che concordo con Camillo22. c'è modo e modo di esprimere qualcosa e, secondo me, quando si raccontano episodi del passato in modo normale, senza particolare stress, è perché alla fine ci sono piaciuti e non ci dispiacerebbe se ricapitassero. Mia moglie, quando mi diceva le cose, o anche solo le accennava lasciando all'immaginazione di fare il resto, lo faceva non dico con rimpianto, quello no, ma sicuramente lasciava trasparire il piacere di averle vissute. Ok, anche per stuzzicarmi, e ci è sempre riuscita. Comunque, cosa posso dirvi delle serate nei locali? A dire il vero qui non molto, dovrei lasciar andare la mia immaginazione per farlo (e invece vorrei rimanere quanto più possibile fedele a quanto e come mi fu detto), ma comunque a sufficienza per giungere a certe conclusioni. In alcuni casi devo ringraziare la sua migliore amica, quella con cui condivideva le serate, per aver aggiunto alcuni particolari ed in un caso per aver detto apertamente una cosa che mia moglie aveva invece lasciato correre. Credo che tutti conosciamo le serate in discoteca, disco-, pub o simili, e sappiamo che il 90 % di noi andava, o va, nei locali anche per rimorchiare, o no? Beh, devo dire che più di qualcuno in passato è riuscito nell'intento con quella che poi sarebbe diventata mia moglie. Lei mi ha candidamente detto che si, è 'capitato' che conoscesse qualcuno e che si è 'capitato' che si appartasse con qualcuno. Alcuni dei fortunati sono tornati casa dopo aver ricevuto un pompino di nascosto tra le auto di un parcheggio, qualcuno dopo aver trombato con lei in macchina o altrove. Questo sia nella nostra città che in vacanza. Frequentava molti locali della città e ce n'era uno frequentato dai danarosi e molto costoso. Lei e l'amica entravano senza problemi, senza attese in coda. Come mai? Beh, le conoscevano, c'erano gli amici, le ragazze le fanno sempre entrare senza problemi. Questo quello che mi era sempre stato detto. Fin quando una sera eravamo a cena con gli amici. Si cominciò a parlare dei ricordi e si beveva del buon barbera. Parlando delle serate nei locali l'amica, già allegrotta per il vino, ridendo parlò proprio del locale dei danarosi e disse che ci entravano sempre senza problemi, visto che il buttafuori si prendeva il premio finale, usanza inaugurata proprio da lei (indicò mia moglie). Non ci fu imbarazzo o nient'altro del genere ma solo risate, solo io ebbi una reazione incontrollata. Cazzo mi venne duro all'istante! Eh si, lo devo ammettere, l'involontaria gaffe dell'amica mi fece fare la ola agli ormoni. Potrei raccontarvi altri episodi, oppure potrei raccontarvi delle fantasie condivise che abbiano, ma per fare questo doveri aprire un altro thread, non credo che questo vada bene. Ho voluto condividere queste cose perché mi faceva piacere e spero di aver dato anche a voi qualche minuto di eccitante relax e spunto.
Vi saluto ma non vado via, magari qualche altro episodio lo racconto ancora.
Ciao!
Che male c'ew' se apri un thread apposta?? Ti assicuro che ci faresti felici...
 

f_faker

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Io avevo trovato una chat della mia ex (il suo culetto è la mia foto profilo, oltretutto ;) ), ma non eravamo già più assieme, cercando un file che mi serviva sul suo portatile. Ovviamente mi aveva detto lei di prendermelo, che era lì sul suo desktop. E c'era un file di testo con un mio amico, noto cazzo asinino :D E commenti di lei sulla cappella!
 
M

Marco liuzzi

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Una mia ex mi raccontò che da ragazzina (ma comunque maggiorenne), un paio di volte aveva fatto un p*****o al suo ragazzo dell'epoca - un tizio che era il classico bulletto di quartiere, da quanto mi diceva - davanti ad un paio di amici di lui che si segavano. La prima volta inizialmente si era sentita un po' "forzata" a farlo, anche se l'eccitazione poi aveva preso il sopravvento, tanto che - sempre stando alle sue parole - avrebbe voluto render felici anche gli altri due, ma non ha osato farlo perché il suo ragazzo non glielo avrebbe permesso.
Anche con me a volte aveva qualche comportamento un po' da esibizionista anche se purtroppo non abbiamo mai raggiunto quei livelli.
Bella situazione a me è capitato di essere presente a guadare il mio amico e la sua fidanzata scopare e io a segarmi
 

flowert

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Anche la mia ragazza mi ha raccontato del cazzo del suo primo ragazzo...lamentandosi del fatto che fosse enorme (25 cm) e che facesse fatica a prenderlo in bocca...poi con mia insistenza mi raccontato che viste le difficolta' nel fargli i bocchini praticamente gli dava la fica quasi tutti i giorni , oppure gli sparava 2/3 seghe al giorno... .... inutile dire che mi sono eccitato come un maiale, e che una volta saputo gli ho chiesto di darmi la fica almeno 4 volte alla settimana...e lei ha acconsentito...
 

cpjephi

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la mia mi ha raccontato del suo primo ragazzo che le fece un male cane,poi del tentativo di approccio di un fotografo e del segona ad un suo ragazzo circonciso fatto nel letto di casa con la madre di questo che gironzolava per casa
 

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