eretico50
Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Spero di sbagliarmi....ma i fatti di Parigi potrebbero essere ricordati come l'inizio della terza guerra mondiale.
Che ne pensate ?
Che ne pensate ?
Dirò quello che penso sinceramente, con la consapevolezza che va contro il sentire comune e che sarò una voce fuori dal coro ma tant'è.
Credo che ognuno si crei un destino in maniera consapevole ed inconsapevole. Questo vale per i singoli individui ma anche per i popoli. Esiste un destino individuale ed un destino di popolo. Forse è giunto il momento che il mondo occidentale apra gli occhi su quello che ha costruito con le proprie mani.
È giusto che un commando di terroristi compia una strage in una pacifica capitale europea? È giusto quello che gli occidentali hanno compiuto e continuano a compiere da secoli in Africa, Asia, Medio Oriente?
Dunque la guerra è abominevole solo quando ci tocca da vicino, mentre non ce ne frega un cazzo quando avviene lontano da noi.
Siamo degli ipocriti buonisti, capaci solo di condividere link compassionevoli sui social network e accendere lumini sulle finestre che, capite, non costa un cazzo. Ma non siamo per niente consapevoli di quale sia il costo del nostro stile di vita e di quello che abbiamo costruito. Ogni azione genera una reazione...o pensavamo di sfruttare, stuprare, usare per sempre le risorse e le terre altrui senza provocare un'ondata di odio e di violenza?
Morirò per mano dei terroristi? Pazienza, sarà esito del destino che il mio popolo ha creato e io ci finirò inevitabilmente dentro.
Io non ho paura. Non mi interessa di cosa morirò.
La verità è che noi opulenti occidentali non siamo abituati ad avere la guerra in casa da perlomeno 70 anni e ne siamo terrorizzati, ma la Storia è fatta di corsi e ricorsi, che ci piaccia o no, la pace eterna è una stronzata colossale che ci hanno messo in testa. La guerra ci sarà sempre, la sofferenza, la morte...il capitalismo non ci salverà da queste cose. Prima impariamo a fare spazio a questo nella nostra mente, prima cessiamo di temerle.
Dirò quello che penso sinceramente, con la consapevolezza che va contro il sentire comune e che sarò una voce fuori dal coro ma tant'è.
Credo che ognuno si crei un destino in maniera consapevole ed inconsapevole. Questo vale per i singoli individui ma anche per i popoli. Esiste un destino individuale ed un destino di popolo. Forse è giunto il momento che il mondo occidentale apra gli occhi su quello che ha costruito con le proprie mani.
È giusto che un commando di terroristi compia una strage in una pacifica capitale europea? È giusto quello che gli occidentali hanno compiuto e continuano a compiere da secoli in Africa, Asia, Medio Oriente?
Dunque la guerra è abominevole solo quando ci tocca da vicino, mentre non ce ne frega un cazzo quando avviene lontano da noi.
Siamo degli ipocriti buonisti, capaci solo di condividere link compassionevoli sui social network e accendere lumini sulle finestre che, capite, non costa un cazzo. Ma non siamo per niente consapevoli di quale sia il costo del nostro stile di vita e di quello che abbiamo costruito. Ogni azione genera una reazione...o pensavamo di sfruttare, stuprare, usare per sempre le risorse e le terre altrui senza provocare un'ondata di odio e di violenza?
Morirò per mano dei terroristi? Pazienza, sarà esito del destino che il mio popolo ha creato e io ci finirò inevitabilmente dentro.
Io non ho paura. Non mi interessa di cosa morirò.
La verità è che noi opulenti occidentali non siamo abituati ad avere la guerra in casa da perlomeno 70 anni e ne siamo terrorizzati, ma la Storia è fatta di corsi e ricorsi, che ci piaccia o no, la pace eterna è una stronzata colossale che ci hanno messo in testa. La guerra ci sarà sempre, la sofferenza, la morte...il capitalismo non ci salverà da queste cose. Prima impariamo a fare spazio a questo nella nostra mente, prima cessiamo di temerle.
Dirò quello che penso sinceramente, con la consapevolezza che va contro il sentire comune e che sarò una voce fuori dal coro ma tant'è.
Credo che ognuno si crei un destino in maniera consapevole ed inconsapevole. Questo vale per i singoli individui ma anche per i popoli. Esiste un destino individuale ed un destino di popolo. Forse è giunto il momento che il mondo occidentale apra gli occhi su quello che ha costruito con le proprie mani.
È giusto che un commando di terroristi compia una strage in una pacifica capitale europea? È giusto quello che gli occidentali hanno compiuto e continuano a compiere da secoli in Africa, Asia, Medio Oriente?
Dunque la guerra è abominevole solo quando ci tocca da vicino, mentre non ce ne frega un cazzo quando avviene lontano da noi.
Siamo degli ipocriti buonisti, capaci solo di condividere link compassionevoli sui social network e accendere lumini sulle finestre che, capite, non costa un cazzo. Ma non siamo per niente consapevoli di quale sia il costo del nostro stile di vita e di quello che abbiamo costruito. Ogni azione genera una reazione...o pensavamo di sfruttare, stuprare, usare per sempre le risorse e le terre altrui senza provocare un'ondata di odio e di violenza?
Morirò per mano dei terroristi? Pazienza, sarà esito del destino che il mio popolo ha creato e io ci finirò inevitabilmente dentro.
Io non ho paura. Non mi interessa di cosa morirò.
La verità è che noi opulenti occidentali non siamo abituati ad avere la guerra in casa da perlomeno 70 anni e ne siamo terrorizzati, ma la Storia è fatta di corsi e ricorsi, che ci piaccia o no, la pace eterna è una stronzata colossale che ci hanno messo in testa. La guerra ci sarà sempre, la sofferenza, la morte...il capitalismo non ci salverà da queste cose. Prima impariamo a fare spazio a questo nella nostra mente, prima cessiamo di temerle.
Sì è vero l'isis è un prodotto di politiche scellerate dell'occidente che prima dà contro l'Iran poi lo vorrebbe usare come baluardo anti terrorismo, prima fa fuori gheddafi, poi si accorge che senza di lui è peggio, prima arma i talebani in chaive anti russia poi capisce che ha pestato una merda enorme. Prendiamo ad esempio la Francia, ha fatto danni ogni volta che si è mossa sullo scacchiere medio orientale, ha colonizzato, bombardato, occupato aree dove guarda caso va a trovarsi grande quantitativo di materie prime, uranio, oro, petrolio etc. e lo fa con la scusa di combattere i terroristi. Seguendo il discorso molto in voga del "ce lo siamo cercati" "ce lo meritiamo" "voi che fareste" non possiamo che dirci sereni che questo attentato schifoso sia il giusto guiderdone di ritorno. Anzi chiediamogli pure scusa. Ergo, seguendo lo stesso filo logico se domattina un cinese memore degli stupri etnici dei giapponesi 100 anni fa nelal guerra sino-giapponese, si facesse esplodere a tokyo dovremmo dargli ragione. Allora diamo ragione anche a chi si incazza perchè i savoia hanno annesso il sud e via così
Vi auguro solo che al prossimo giro sia coinvolto un vostro familiare o amico e poi vi passa la voglia di fare gli occidentali che capiscono.
Per inciso io non ho occupato, io non ho bombardato e il mio stile di vita è lo stesso a cui ambiscono i signori della morte terroristi che fanno tanto i distruttori di modernità però poi usano cellulari, computer, satellitari, armi moderne, pick up, etc.
Se loro vogliono restar e nel medioevo lo facciano e si fottano, non fa per me.
No, non sono fatalista. Credo che la guerra, come la morte, come le malattie, come tutto ciò che noi consideriamo negativo, sbagliato, ingiusto, in realtà faccia parte della vita, dell'uomo e della realtà. Pensare ad un mondo di fratellanza in cui non esisteranno mai più guerre non è solo utopia ma è innaturale. Non può esistere la pace senza la guerra, l'amore senza l'odio, il giorno senza la notte.
Inoltre la pace non la si costruisce e non la si mantiene di certo con lo stile di vita che noi occidentali conduciamo, che sfrutta in maniera direi inevitabile, altri popoli e territori. È etnocentrico e presuntuoso ( oltre che irrealistico ) dire che vogliamo la pace vivendo nel modo in cui viviamo. Quindi è nostro diritto schiacciare gli altri a nostro favore? E chi ce lo conferisce questo diritto? Dio? La superiorità della razza? La superiorità tecnologica? Chi? Cosa?
Dirò quello che penso sinceramente, con la consapevolezza che va contro il sentire comune e che sarò una voce fuori dal coro ma tant'è.
Credo che ognuno si crei un destino in maniera consapevole ed inconsapevole. Questo vale per i singoli individui ma anche per i popoli. Esiste un destino individuale ed un destino di popolo. Forse è giunto il momento che il mondo occidentale apra gli occhi su quello che ha costruito con le proprie mani.
È giusto che un commando di terroristi compia una strage in una pacifica capitale europea? È giusto quello che gli occidentali hanno compiuto e continuano a compiere da secoli in Africa, Asia, Medio Oriente?
Dunque la guerra è abominevole solo quando ci tocca da vicino, mentre non ce ne frega un cazzo quando avviene lontano da noi.
Siamo degli ipocriti buonisti, capaci solo di condividere link compassionevoli sui social network e accendere lumini sulle finestre che, capite, non costa un cazzo. Ma non siamo per niente consapevoli di quale sia il costo del nostro stile di vita e di quello che abbiamo costruito. Ogni azione genera una reazione...o pensavamo di sfruttare, stuprare, usare per sempre le risorse e le terre altrui senza provocare un'ondata di odio e di violenza?
Morirò per mano dei terroristi? Pazienza, sarà esito del destino che il mio popolo ha creato e io ci finirò inevitabilmente dentro.
Io non ho paura. Non mi interessa di cosa morirò.
La verità è che noi opulenti occidentali non siamo abituati ad avere la guerra in casa da perlomeno 70 anni e ne siamo terrorizzati, ma la Storia è fatta di corsi e ricorsi, che ci piaccia o no, la pace eterna è una stronzata colossale che ci hanno messo in testa. La guerra ci sarà sempre, la sofferenza, la morte...il capitalismo non ci salverà da queste cose. Prima impariamo a fare spazio a questo nella nostra mente, prima cessiamo di temerle.
Spero di sbagliarmi....ma i fatti di Parigi potrebbero essere ricordati come l'inizio della terza guerra mondiale.
Che ne pensate ?