Esperienza reale Anna e il bull nero

Niagara77

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Con Anna durante il matrimonio finché giocavamo abbiamo esplorato le varie possibilità che ci capitavano.bull, neri, cuck coppie etc. non avevamo moltissimo tempo per giocare, peró abbiamo cercato di fare del nostro meglio.
Anna aveva un appetito sessuale di un certo tipo che credo fosse esploso anche per le esperienze fatte prima di me.
le storie che ho già scritto sono le esperienze più significative che ha vissuto lei in quella fase di formazione e poi con il bull Gianni dopo essere diventata mia moglie. le scrivo per come me le ricordo. Per alcune è passato moltissimo tempo. Nello scrivere mi sembra un po’ di riviverle ed è divertente.
Come avrete letto, dopo il matrimonio incontrammo Gianni ma in quel periodo provavamo anche altri tipi di avventure, ovvero gli scambi coppia. Lui, siccome in tanti me lo hanno chiesto, incontró qualche altra volta Anna, ma l’effetto fu meno impattante della prima volta, almeno su di me. Rimane comunque un gran scopatore, uno dei migliori per la nostra esperienza. Non sono solo le dimensioni che contano, ma con Anna, come avrete capito, conta anche il contesto, la trasgressione, il feeling che si crea, la chimica che è imprevedibile prima di un incontro. Chiaramente scrivo di incontri andati a buon fine, che abbiamo vissuto piacevolmente.
Dopo qualche anno di matrimonio, direi soprattutto a causa mia, decidemmo di spingerci più avanti. Quelli erano gli anni in cui il genere interracial stava esplodendo anche in Italia e francamente mi incuriosiva molto, anche per quanto mi raccontó Anna sia del suo tirocinio durante il quale aveva rasato un cazzo nero gigantesco ed ancor di più del mulatto che lei aveva incontrato giovanissima e che ritiene ancora oggi una delle sue migliori esperienze sessuali.
Quindi su mia richiesta decidemmo di ricercare una coppia black (uomo/donna) per provare lo scambio coppia che avevamo iniziato solo con coppie bianche. La ricerca fu molto difficile. I siti quasi non c’erano anni fa e si trovavano con fatica singoli black, ma nessuna coppia black. Gianni era stato, fino a quel momento, l’unico amante di Anna durante il matrimonio, bull si direbbe oggi. Avemmo poi qualche avventura di scambio coppia, ma solo pochissime realmente divertenti per entrambi. Insomma lo scambio coppia era trasgressivo, si, ma a me piaceva soprattutto mia moglie più di quanto desiderassi le altre. Questo lo capii quasi subito e rendeva lo scambio coppia divertente forse per gli altri ma poco per me.
Proposi ad Anna uno scambio coppia black perché non volevo essere umiliato da un altro bull più prestante di me, anche se mi sarebbe piaciuto da matti vedere Anna a suo tempo con il mulatto. Quando capii che una coppia black era impossibile da trovare, mi convinsi a fare un’altra esperienza con un bull. Volevo in sostanza ricreare con me presente la situazione del mulatto e quindi preferii non essere il terzo, ma guardare e lasciare Anna libera nella sua nuova esperienza interrazziale. Mi ci volle molto per comprenderlo e convincermi a dare mia moglie di nuovo in mano a un altro uomo senza che lui mi desse la sua compagna.
Così con il cuore in gola proposi ad Anna di incontrare un singolo black e mettere un annuncio su morenasex.
Anna di fronte a tale proposta mi chiese perché e le spiegai che volevo ricreare la situazione del mulatto. Una specie di mulatto bis e quindi lasciarla libera di scoparlo come era stata anni prima. Mi ricordo mi chiese se fossi sicuro, non sapeva come avrei reagito. Risposi che invece lo sapevamo considerato che avevamo già incontrato un amante xxxl come Gianni. Dissi che cosa poteva cambiare?
Riuscii almeno formalmente a convincerla, non aveva altri argomenti per controbattere o forse era stuzzicata anche lei dall’idea. Inutile dire che mettemmo un annuncio rivolto a soli black, con qualche foto hot di Anna a viso nascosto; la nostra casella mail fu sommersa da mail soprattutto da singoli bianchi che si proponevano. Eppure nell annuncio su morena era ben precisato solo black! Mah.
Anna era un po’ titubante, ma mi lasció fare probabilmente convinta che mi sarei fermato a un certo punto.
Cominciai una selezione non facile. Contattammo alcuni bull black ma trovammo di tutto, molti fake, uno che non si presentò all’incontro conoscitivo, un altro che non passó l’incontro conoscitivo ed anche chi non si presentò all’appuntamento per scopare. Insomma un disastro.
Anna mi disse che non era possibile ricreare le situazioni a tavolino, pertanto perdevo il mio tempo. La ricerca prosegui.
mi incuriosì un profilo di un ragazzo che sembrava molto promettente anche in dotazione. Se non mi ricordo male al tempo non c’era il sistema dei feedback dei bulls nei siti di incontri come adesso e quindi dovevi andare un po’ a caso e ad intuito. Anna aveva poco più di 30 anni, lui 25-26. Era simile alla situazione tipo che lei aveva provato anni prima con il mulatto più giovane di lei e che tanto l’aveva presa.
Anna vide le foto e mi disse che il ragazzo, se reale, poteva andare bene ma doveva cmq passare l’incontro conoscitivo.
Qualche giorno dopo la definitiva decisione di andare fino in fondo, ci prendemmo un caffè con il bull nero per conoscerlo e confermare. Anna scherzando mi diceva che era un altro fake. Invece si presentò in orario e restammo stupiti. Era molto alto, più di me, fisico palestrato, labbra carnose e mani grosse e robuste. Sapevamo che doveva avere dentro quei pantaloni una dotazione xxxl.
Anna, ma non avevo dubbi, gli piacque appena la vide. Mi mandó diverse email dopo il caffè per sapere se anche noi confermavamo. La voleva il prima possibile e me lo disse chiaramente. Non credo che avrebbe potuto incontrare una donna come lei nella vita normale. Ci disse che aveva una ragazza, del suo paese di origine, che era gelosissima delle donne Italiane che considerava perlopiù sgualdrine interessate solo ai loro uomini. Ovviamente non sapeva nulla della vita libertina del fidanzato. Infatti, lui nonostante la giovane età si dava molto da fare. Non eravamo la prima coppia che incontrava;ne aveva incontrate diverse, ci scrisse In una delle mail, dicendoci che le donne italiane lo mandavano fuori giri ed Anna in particolar modo.
Posso immaginare che avesse la fila. Era uno dei pochi profili veri, bel ragazzo e anche xxxl. La natura era stata molto generosa con lui.
Anche Anna mi dette il suo ok. Si stava realizzando il revival dell’esperienza colorata che tanto le era piaciuta.
Era un periodo in cui eravamo liberi solo il fine settimana. Lui aveva già la ragazza e quindi l’incontro fu fissato per un sabato notte dopo le 23.
Non potevamo da lui perché viveva con i genitori, e quindi cercai una stanza per l’incontro. Non fu facile, ma trovai una stanza doppia in un hotel vicino all’uscita autostradale. Discreto e lontano da occhi pettegoli. Prenotai per un sabato con possibilità, ovviamente, di annullare tutto. Intanto avevo fissato il posto. L’hotel dalle foto era abbastanza scarno, ma pulito e dignitoso. Le recensioni erano modeste ma non dovevamo festeggiare il nostro viaggio di nozze.
Ovviamente avrei pagato io.
Nei giorni successivi dopo vari tentennamenti e ripensamenti, giri di valzer, che gestii con la forza della determinazione, gli demmo l’ok. Sabato ore 23 all’hotel vicino all’autostrada.
Arrivó quel sabato ed uscimmo di casa con in valigia molto poco, per lo più qualche intimo sexy di Anna. Il mio vicino che ci incontró per le scale chiese se andavamo in ferie. Gli risposi che era un fine settimana romantico. Guardó me e poi indugió su mia moglie che era vestita normale e sospirando ci salutó con un divertitevi.
Anna non aveva ancora scelto cosa mettersi, anche perché mi diceva che vedrai si tirerà indietro. Prendemmo la camera subito dopo pranzo per averla tutta la notte e la mattina dopo. La stanza era pulita, bagno con grande doccia. il letto era abbastanza grande e non visibile dalla porta e c’era una poltrona che sapeva di vecchio dalla quale pensai di poter vedere tutto. Mancava lo specchio che era solo sul lavandino in bagno. Pensai che fosse perfetta per l’uso che ne dovevamo fare.
La tv era un po’ piccola, ma non credo l’avremmo neanche accesa. Il frigo bar era vuoto e allora ci misi qualche bottiglina d’acqua perché faceva ancora abbastanza caldo.
Il pomeriggio del sabato in hotel passa abbastanza nervosamente. Vedere Anna con un nero era un mio pallino da quando mi raccontó del mulatto, ma lei era nervosa. Si fece un paio di docce, si rasò di nuovo il pube lasciandosi solo un piccolo ciuffetto di peli sul monte di venere. La fighetta appariva morbida e super liscia. Da quando si era lasciata con l’industriale maiale la teneva generalmente in ordine, ma non sempre totalmente rasata come voleva Paolo. Per inciso io la preferisco nature.
Anna girava nuda per la stanza nervosamente. Mi chiese 100 volte se fossi sicuro. Io non ero affatto sicuro, come si può esserlo, far scopare la moglie ad un gigante nero mega dotato e super eccitato -chi lo farebbe razionalmente?-, ero solo super arrapato a tal punto che in attesa del nero il pomeriggio mi feci una prima sega in bagno.
Siccome in hotel non trovava pace uscimmo fuori per distrarci.
Cenammo fuori con calma in una bettola lá vicino e bevemmo un pó di vino rosso della casa che, come i vini della casa spesso sono, era abbastanza forte e servì a rilassarci. Anna è astemia e quel vino le dette alla testa. La serata che avevamo organizzato era per divertirsi non per altro. Perché essere nervosi?
A tavola le chiesi come lo avrebbe accolto. Mi disse, vedrai. Una sorpresa per entrambi.
Ad Anna piaceva provocare gli uomini. Lei riusciva ad essere sexy anche in mutandine e camicetta.
Passeggiammo un po’ dopo cena per digerire e smaltire la mezza sbornia di Anna e poi tornammo su in camera. Anna non era ancora completamente sobria, ma allegrotta. L’hotel era senza pretese ma pareva tranquillo. Nel parcheggio molti camion, gente che forse sarebbe ripartita all’indomani.
Si fecero finalmente le 23. scesi nel parcheggio per aspettarlo e portarlo su. Non c’era il portiere a quell’ora, avrebbe potuto salire anche da solo, ma preferii scendere io per non innervosire Anna con il mio nervosismo. Non c’era nessuno. Aspettai una mezz’ora fuori girellando nervosamente tra i camion ma non si vedeva nessuno. La serata era calda, di fine agosto. Guardavo le macchine passare aspettandolo. Alla fine pensai che aveva dato buca. Non se lè sentita. Ero talmente carico che me la scopavo io. Poco male. e mentre stavo per tornare in camera con il chiaro intento di scoparla io, mi sento chiamare. Era lui. In ritardo perché la sua ragazza non lo mollava e lui si è inventato una scusa per liberarsi e venire a scoparsi mia moglie. Gli chiesi se era appena stato con la sua ragazza, mi rispose di no da giorni. Che era super carico perché stava aspettando questa serata con Anna, che non vedeva l’ora di incontrare.
Non diciamo altro, saliamo in ascensore e siamo tutti e due nervosi. Lui è molto tirato, profumato. Ha una maglietta bianca super aderente ed un pantalone da rapper molto largo nel cavallo. Si vede che fa palestra o qualcosa di analogo. È possente. Due spalle molto larghe petto ampio che poi si stringe in vita. I pantaloni che porta sono larghi e non si capisce cosa cè sotto.
Bussiamo. Anna con una voce sorpresa ci risponde di attendere un secondo.
Restammo una 20na di minuti fuori la stanza ad aspettarla. Ero nervoso perché temevo Anna ci avesse ripensato e poi che qualcuno potesse vederci in corridoio. Cosa fa un bianco con un nero alle 24 di notte fuori ad una stanza di hotel dove dorme una signora? Non avrei saputo che rispondere. Per fortuna non passó nessuno.

Finalmente Anna apre.

Entriamo nella stanza ed Anna ci accoglie con addosso solo l’intimo viola e tacchi vertiginosi dello stesso colore. Un intimo minuscolo sul suo corpo bianco latte che con i tacchi slancia ancora di più le sue gambe lunghe ed il culetto sodo. Anna non ha mai fatto tatuaggi e la sua pelle è meravigliosamente libera. Io che l’ho vista in ogni modo resto impressionato.
Lui la guarda incredulo. Aveva capito che era una figa ma forse non si aspettava una cosa del genere. Anna era davvero raggiante. Capelli morbidi e fluenti, rossetto acceso sulle labbra il tutto strizzato in un intimo very minimal di colore viola che sulla sua pelle risaltava ancora di più e faceva pendant con quegli occhioni verdi, truccati pochissimo, dolci e maliziosi. Lui rimase senza parole quasi inebetito, forse non ci credeva e si fermó appena entrato. Io mi sedetti sulla poltrona per godermi lo spettacolo.
Anna invece non pareva avere la minima esitazione. Era nel mood giusto, credo il vino le abbia dato quella spinta in più o forse lo voleva proprio. Così si avvicina a lui dondolando su quei tacchi infiniti e gli mette la mano sotto la maglietta per accarezzargli il petto. Mi guarda come per dire “che fisico sto nero!” Scende piano piano fino al pube, mentre lui sussulta ed infine mette la mano dentro i calzoni larghi e mi dice sorridendo che è già in tiro. Aggiunge “oh mamma ma quanto è grosso questo”.
Lui appena glielo tocca si riprende dal blocco e comincia a mettere le mani dappertutto. Il contrasto tra le manone nere di lui ed il corpo bianco e minuto di Anna mi fa eccitare da morire. Il nero è robusto e davanti al corpo di Anna sembra un gigante. Lui si leva la maglietta bianca e subito le sgancia il reggiseno, lo tira via con forza, le tettine ballonzano un pó nel vuoto ma lui le prende una dopo l’altra con la bocca e comincia a succhiarle avidamente. Prima una poi l’altra. Lascia evidenti tracce di saliva sui suoi capezzolini rosa chiaro. Lei apprezza e ci concede il primo mugolio di piacere. Con una mano la tiene per le spalle e con l’altra scende verso le mutandine per toccarle la figa. Anna non oppone alcuna resistenza, si lascia inizialmente andare a lui. Lo vuole. Si baciano con passione…come amanti che non si vedono da anni. La mano di lui continua scendere verso la figa, ma lei all’ultimo si sposta e non lo lascia arrivare, si mette davanti a lui sui tacchi per alzarsi al suo viso e continuare a baciarlo. Lui la alza ancora un po’ stringendo le sue mani sul culo, che quasi scompare dietro quelle manone nere.
A quel punto la prende per la vita e la gira di scatto.i capelli seguono il movimento e girano insieme a lei. le bacia avidamente il collo da dietro e con le mani palpa i seni.
Li strizza e stringe piano i capezzolini in mezzo alle dita. lei sobbalza. Lui continua a palpare i seni. Anna è eccitatissima . Il nero aveva fatto centro. Lei adora essere presa da dietro. Anna si contorce e muove il suo culo contro il pantalone del nero dal quale spinge per uscire il cazzone eretto. Il pantalone infatti mostra un evidente ed inequivocabile protuberanza. Le mani del nero messe così sembrano quasi un reggiseno di Anna, che sorreggono le sue tettine rosa chiaro. Lui continua a palpare i seni. Lei allora prende le sue mani che indugiano ancora sulle tette e le porta sull’addome per dirigerle dove lei vuole, ovvero sulla figa. Vedo come lui la sovrasta, pare il doppio di lei. Le mani del nero scendono lungo la vita, ma non vanno dove Anna le stava portando, ma sui suoi fianchi. Scendono fino all’elastico del perizoma da entrambi i lati. Lui prende l’elastico da tutti e due i lati e lo tira allungandolo verso l’esterno come per romperlo. Il perizoma con questo movimento diventa ancora più micro e copre ora solo un piccola porzione della figa di Anna, scoprendo del tutto il monte di venere ed i peletti sopra. Lei gli dice in modo sexy di non romperle, che le servono, e muove di nuovo il suo culo sul suo pube per trovare il suo cazzo che immagino senta durissimo.
Lui allora riporta i lembi del perizoma sui fianchi di Anna e comincia a spingerli giù per sfilarglieli. Per farsele togliere Anna si abbassa del tutto e con un movimento sinuoso si piega fino a terra. Si mette perfettamente a 90 gradi, gambe dritte, culo su e lei piegata fino a terra, totalmente nuda davanti al nero che le palpa il culo, mentre lei fa passare il perizomino sotto i tacchi.
Il nero continua a toccarla godendosi tutta situazione ed è arrapato come un toro.
Gli sento bofonchiare qualcosa tipo “cazzo che figa”. Lei levate la mutandine si rialza in piedi, si gira e si lascia ammirare, quasi in posa per lui, a questo punto vestita solo dei suoi tacchi alti.
Lui non capisce più niente. Lo vedo che le vuole saltare letteralmente addosso e forse lo frena solo il fatto che ci sia io; allora non levando gli occhi da quel corpo che voleva assaggiare, si china a terra a raccogliere il perizomino di Anna. Nel tirarsi su, lo agita un pó e rivolto ad Anna dice con un ghigno
“No. Con me non ti servono” e le fa scomparire non si sa dove.
Anna è ancora in piedi davanti a lui che le allarga le gambe con un piede, la bacia sul collo e le mette finalmente la mano sulla figa. Lei sospira voleva essere toccata lì da un pezzo, ma il nero la stava tenendo sulla corda. Si baciano ancora appassionatamente mentre lui masturba la fica.
Anna a quel punto non ha più niente di razionale. lo vuole e basta. Lo prende per la mano e lo tira verso il letto. Si siede sul bordo, via anche i tacchi, gli abbassa i pantaloni e batabam quasi fosse a molla esce fuori il cazzone nero duro come il marmo. Io lo vedo ed in effetti era veramente possente. Con le vene bene in vista, ben largo ma soprattutto lungo. Sembrava di ebano. Non avevo mai visto un cazzo nero dal vivo, ma devo dire faceva impressione, con quella cappellona scura e gonfia in bella vista. Era interamente rasato, come quello di Paolo.
Rispetto alle foto dal vivo faceva tutta un’altra impressione.
In termini di cm era più lungo di quello di Gianni, ma così nero dava l’impressione di essere quasi il doppio in larghezza e lunghezza. Anna lo fissava affascinata. Credo che a quel momento fosse il più grande in assoluto. Non so cosa le passasse per la testa per come lo osservava. Lo prese con le due mani e lo cominciò a leccare dalla cappellona fino a scendere alle palle. Quel cazzo non finiva più. Finita l’esplorazione, lo prese con più decisione e tenendolo sempre con 2 mani e lo cominció a pompare con forza. Era talmente lungo che entrava in bocca solo in parte.
Mentre Anna lo spompina, lo guarda per vedere se gli piace.
I suoi occhi dal basso sensuali e decisi incontrano gli occhi del nero in uno scambio di sguardi molto erotico.
Lui si muove e geme e facendo così muove la tartaruga in bella vista. Lei gli passa una mano sui quei muscoli giocando con le sue unghie. Il nero apprezza e si diverte ad essere pompato, ma lui non vuole l’antipasto. Vuole tutta la cena, dessert incluso. Si spoglia delle ultime cose e alla fine sono tutti e due nudi. Anna in ginocchio con il suo cazzo in mano e lui in piedi che guarda Anna mentre lo pompa. Lei non vuole farlo venire e così dopo un po’ si stende sul letto e allarga le gambe per offrire solo a lui la sua fighetta rosa con il piccolo ciuffetto di peli rimasti isolati sul monte di venere. Lo guarda come per dire prendimi. Voleva essere penetrata. Lo sguardo è chiarissimo. Il nero coglie subito il messaggio, ma la tiene sempre sulla corda. Si avventa sulla figa leccandola con vigore. Pare se la voglia mangiare.
Vado dall’altra parte per vedere meglio. Appare questa grossa testa nera rasata tra le gambe di mia moglie, con gli occhi aperti e le pupille nere su fondo bianchissimo che mentre lecca seguono Anna e il suo dimenarsi. la bocca del nero è completamente scomparsa nella figa. È così dentro che i pochi peli rimasti sul monte di venere sono sotto il naso del nero e sembrano quasi i suoi baffi. Le sta leccando il clitoride e lei gli spinge la testa ancora contro la figa perché è lì che deve stare.
Da come mugola Anna e per come si muove capisco che sta per venire…ha una lingua lunga e larga e le lecca la figa e il clito con grande passione e maestria.. Lei continuava a tenergli la testa con le mani ed il suo respiro affannato e profondo,interrotto da un gemito mi fa capire che è proprio venuta.
Lui staccò la bocca e cominció a sditalinarla con decisione e velocità, entrando anche dentro la parete anteriore della figa alla ricerca forse del punto g. Forse la voleva far squirtare non so. Quelle grosse dita avevano invaso la fighetta di mia moglie preparandola per la monta. Avevo il cuore a mille. Ad Anna non era concessa tregua. la fece mettere a pecora, a gambe larghe per mostrare a me e a lui tutte le sue grazie. Il nero si giró verso di me per chiedermi il permesso di entrare, che io in estasi ovviamente gli diedi con un cenno del capo. A quel punto non resistetti più e mi feci la seconda sega.
Fu strano vedere questo ragazzone nero, largo quasi come la porta, con mia moglie nuda a pecora davanti a lui, che mi chiede il permesso di scoparla con il suo mega bastone. Fu strano ma molto eccitante. Un modo per coinvolgermi. Al mio ok sorrise.
Si avvicinò con la testa al culo a pecora di mia moglie, le aprì le natiche e cominció a leccare tutto fino alla figa. Anna non capiva più nulla. Era fradicia e grondante.
Il nero spinse il cazzo in avanti per strusciarlo sulla figa bagnata e sul clitoride, quasi per anticiparle l’arrivo del gigante. Anna fece
“Siii, dai mettilo dentro…”
Poi sempre duro come il marmo lo sbattè un po’ sulle chiappe a mo di tamburo. Glielo faceva desiderare. lo batteva sul culo pop pop pop pop.Mi chiedevo dove sarebbe arrivato nel corpo di lei con un bastone così lungo.
Anna ripetè ancora
“Basta lo voglio troppo, per favore …”
Il nero aveva avuto quello che voleva. Si stava facendo pregare per la monta.
Anche lui aveva voglia di entrare ma la teneva sulla corda per eccitarla di più.
Era finalmente arrivato il momento della monta total black dopo il lungo preliminare.
Si infilô il condom ed entró nella figa grondante di umori di mia moglie. Via via che entrava nella figa così fradicia del primo orgasmo, non trovó alcuna resistenza. La figa si allargava docilmente per accogliere il cazzone nero.
Il contrasto di colori era pazzesco. La fighetta rosa di mia moglie si muoveva ritmicamente sotto i colpi del cazzone nero; era uno show nello show.
Il sedere nero spingeva con ritmo sostenuto dentro da subito. Anna non aveva tempo di abituarsi. Lo voleva? Lo aveva implorato? Era così e basta. Con lui o bere o affogare.
Vedevo la differenza di stile con Gianni. Lui la preparava ed entrava piano e poi accelerava fino a portarla al massimo piacere. Il nero invece prima la eccitava poi la teneva sulla corda per portarla al limite e poi con grande facilità entrava e cominciava subito a spingere forte, senza nessun romanticismo o insicurezza, era molto più rough ma, quello che non sapevo e mi sorprese, era che ad Anna non dispiaceva affatto. Anzi, per come mugolava pareva preferisse proprio così.
Si dimenava e godeva profondamente. Dopo poco che era entrato Anna cominció a mugolare il suo solito e profondo “ si sì sì ancora dai vai così spingi” che diventava sempre più forte. Era il segno che lui stava facendo la cosa giusta. Intanto a me ritornó duro. Cercai di stare calmo. Non volevo segarmi immediatamente. Ne avevo già fatte 2…Quindi chiusi gli occhi. Nella stanza si sentiva solo lei, i suoi gemiti, ed il fap fap fap fap del cazzo del nero che sbatteva la figa di mia moglie. Anna faceva un gran baccano e temevo i vicini di stanza avrebbero avvertito la direzione. allora accesi la tv per coprire I mugolii. Le portai un cuscino che inizió a mordere per scaricare il suo piacere. Non mi guarda nemmeno. È proprio altrove. Il nero andava di fretta e a lei piaceva molto, almeno così sembrava da come si muoveva.
Le gambe di Anna cominciarono a scuotersi con un movimento involontario in quello che credo fosse un altro orgasmo.
In tutta la monta Anna non mi guardó mai, era totalmente persa nel piacere. Mugolava nel cuscino sotto i colpi del nero che non le lasciava tregua. Non so come lui facesse a tenere quel ritmo così veloce senza venire dopo poco.
Lui se la sbatteva di brutto in diverse posizioni, per un tempo che pareva non finire mai e quando usciva lo infilava subito dentro. Non voleva darle dava tregua.
Anna era molto docile con lui. Si metteva come lui voleva.
La rimise a pecora e continuava a spingere di brutto.
Ad un certo punto lui acceleró il ritmo e la prese per i capelli tirandoli all’indietro verso di lui. La teneva per i capelli tirati come una cavalla, la sua testa si spostò un po’ all’indietro facendo pressione sul collo. Il viso di Anna era tirato, ma non smetteva di gemere. Il nero non le dava scampo, con le mani le schiaffeggiava il sedere sul quale restavano e poi sparivano le impronte rosse della sue manate. Il culo di Anna era ancora bianco tutto sommato. Ero eccitatissimo. Se la scopava come una vera troia. Lei era totalmente persa nel sesso.
Non resistetti e mi feci la terza sega.
Cominció ad urlare sempre più forte “si sì sì ancora si bravo si mio dio ahhh” non capiva più nulla…non l’avevo mai vista presa così tanto fino ad allora.
Credo fosse venuta almeno una altra volta.
Finalmente lui uscì dalla figa fradicia e tiró fuori il cazzo ancora in piena erezione, strappò via il condom e con un suono profondo e primitivo venne con abbondante sborrata sulla schiena e le chiappe di mia moglie. Una quantità abnorme di sperma bianco e filamentoso finita per lo più sul fondo schiena di Anna , che poi scese dal suo corpo al letto bagnando le lenzuola che avevano fatto diventare un mischiume di sborra sudore ed altri umori vari.
Lui poi andò diretto alla sua bocca dove infiló il suo cazzo da pulire ancora barzotto. Lei lo accolse in bocca senza esitare e lo segava con le due mani per succhiare via le ultime gocce di sperma. Ero estasiato. Non avevo mai visto Anna così coinvolta, così vocale, così presa, in una parola così porca. Era andata molto oltre rispetto a Gianni ed altri uomini. C’era un feeling con questo black del tutto inatteso. Era oltre le mie aspettative già alte.
Si accasciò sul letto con le gambe che le tremavano ancora continuando a leccare il gigante nero da stesa. Mentre lei glielo succhiava ancora, lui le accarezzava i capelli con una delicatezza che si fa fatica a credere e contrastava con il vigore con cui se l’era sbattuta fino a pochi minuti prima.
Dopo tutto quel casino che fece mia moglie però sento battere alla porta. Anna ed il nero non erano presentabili, sfatti dalla monta, con lei ancora attaccata al suo cazzo ed il nero non era neanche registrato alla hall. Così mi affaccio io. Ero un po’ sudato ma presentabile.
Era un membro dello staff che gentilmente mi dice di fare più piano. Provai a inventare una scusa ma lui mi disse che stavo esagerando e davo noia agli ospiti. E dovevo anche spegnere la tv. Insomma dette tutta la colpa a me. Del resto non potevo mica dirgli scusa è il nero che si sta scopando mia moglie…mi scusai alla meglio e chiusi la porta.
Riferii la cosa ai due amanti rumorosi che non credo nemmeno mi ascoltarono. Infatti Anna stava continuando a ciucciarlo. Anche da mezzo moscio faceva la sua impressione. Lei lo leccava di gusto, fino alle palle. La vedo che si alza sulle braccia e si gira per mettere la figa sulla bocca del suo amante. Era un 69 perfetto. Lui sotto a leccare la figa. Lei sopra a succhiargli il cazzo.
Vado dietro Anna e vedo il culo sodo di mia moglie sulla faccia del nero. Lui la lecca da sotto, la sditalina e ogni tanto le infila anche un dito nel culo. Quando lo fa lei muove un po’ il sedere per assecondare le sue dita.
Si leccano forte. Si sentono solo i loro ansimi. lei ogni tanto lascia la presa del cazzo per godersi la leccata e le dita che lui infilava in uno dei due buchi o in entrambi. Anna poi si accovaccia di nuovo su di lui mentre continua a segarlo con una mano. Lui lecca e sditalina senza tregua. Anna emette un gemito più profondo per quello che credo fosse il segnale di un altro suo orgasmo. Passa veramente poco tempo ed il nero ha di nuovo il cazzo in pieno tiro….
Mi sembrava impossibile. Ma il periodo refrattario? Non sapevo se era così lui o una caratteristica propria dei black, ma avevo capito che stava iniziando una nuova sessione di monta.
Il nero dette un paio di schiaffetti sul culo ad Anna che stava ancora assaporando il suo orgasmo e le disse perentorio di mettersi di nuovo a pecora cosa che lei fece senza fiatare. Tornai alla mia poltrona.
Di nuovo quello spettacolo di mia moglie a quattro zampe a gambe larghe, con la figa fradicia in bella vista pronta per il secondo round di monta vaginale.
A quel punto la sorpresa. Il nero toccandole il sedere con la mano disse “ bel culo, posso?”
anna disse sorpresa della domanda “che?”
Lui Ribatte’ una cosa che non compresi neanche io..
Nessuno di noi due aveva capito. Il nero allora si giró verso di me chiedendomi senza fronzoli se poteva incularla.
Mi eccitai subito.
Riferii la cosa ad Anna avvicinandomi a lei ma, da stronzo, non in forma di domanda o richiesta, ma in forma di informazione, della serie “Anna ora ti incula “
Anna con un filo di voce di chi è già oltre il limite e non ha la voglia di parlare rispose
“Vai piano però, con quell’arnese’”
Lui ghignó, era un chiaro si.
Dopo un secondo il nero prese le gambe di Anna e le avvicinó perché non era la figa la destinazione del suo cazzo. Con quelle manone sistemó meglio il culo di Anna per come serviva a lui, dicendole di mettere viso e braccia sul cuscino. Il culo sodo di anna risultó così meglio esposto per la monta anale. Cominció ad umidificare con la saliva il buchetto dove voleva entrare di li a poco. Passai allora al nero il lubrificante che fortunatamente avevo portato. Lo spalmó anche sul suo cazzone sul quale aveva messo un nuovo condom che divenne lucido tanto ne mise. Anna si muoveva al ritmo delle dita che il nero le stava infilando per aprirle il culo, prima una poi due, poi tre. Quando l’ha allargato per bene puntó dritto l’ano di mia moglie. Allora prese il membro e lo sbattè sulle sue chiappe come un tamburo.
Chiese ad Anna se lo voleva in culo.
Mia moglie che si stava un po’ riprendendo dalla monta precedente rispose
“Si”
Lui continuó a fare il tamburo sul culo di Anna. E con l’altra mano comincio a stimolarle la figa.
Ripetè la domanda.
Anna stava godendo e gemeva. Aveva la figa che la stava mandando in estasi il cervello di nuovo e così rispose tra un gemito e l’altro
“Si sì mettilo dietro, per favore”
Stava aspettando proprio questo. Voleva la sua totale resa.
Così cominció ad entrare piano piano nell”ano senza particolari intoppi cm dopo cm. un movimento lento ma deciso. Non arretrava, non retrocedeva e poi plop, l’ultimo cm ed è tutto dentro. Anna emette urletti mentre penetra e poi un forte urlo da ultimo, appena sente il gigante tutto dentro. Mia moglie è esperta nell’anale, ma misure come quelle comunque vanno maneggiate con cura. Invece il nero non fa prigionieri. Comincia dopo poche spinte di assestamento a pompare il culo di brutto, vedo Anna che stringe le lenzuola, mugola, implora di decelerare, ma lui segue il suo ritmo e non l’ascolta. Mi avvicino ad Anna che mi stringe la mano con forza poi mette la testa nel cuscino per soffocare le urla. Dopo altri colpi ben assestati tutto cambia è solo piacere, mi lascia la mano e comincia con i suoi gemiti ed il suo tipico “si sì sì ancora”.
Nella stanza si sentono di nuovo gemiti urlati di Anna ed il fap fap fap, stavolta per il cazzo che sbatte nel culo. A quel punto con lei che non capiva già più niente viene presa di nuovo per i capelli, tirata su e a lui con una manona e con l’altra comincia a schiaffeggiarle il culo con molta più forza di prima. La incula con forza tirandole i capelli come fossero delle briglie e la schiaffeggia a ritmo costante.
Lui mentre spinge le dice
“Fai la brava Anna, fa la brava…”
Anna non risponde.
Il nero si gira verso di me e mi dice facendomi l’occhiolino
“Ti piace?”
Completamente fuori di me faccio cenno di si.
Le chiappe di Anna diventano tutte rossicce e non riesce più a trattenere le urla. Sono urla forti di dolore per gli sculaccioni miste al piacere sessuale animalesco. Profonde intense primitive. Lui è un selvaggio.
Io non resisto e mi sego di nuovo. Ne esce pochissima e finisce tutta in terra.
Sentire il corpo di Anna come reagisce gli dá ancora più carica. È eccitato di suo e l’eccitazione aumenta vedendo Anna come risponde alla monta. Nella mia vita non avevo mai vista una cosa del genere che pensavo non possibile in un primo incontro.
In quel momento di pura lussuria mi assale la paura che tornino a bussare. Cerco di non pensare al rumore e di stare sulla mega inculata black che stavo guardando live davanti ai miei occhi, allora mi sposto per vedere meglio. E vedo il cazzone nero che ha letteralmente sfondato il culo di mia moglie. Il cazzo sbatte con un ritmo inesorabile, non so come fa a non venire. Anna continua a urlare senza ritegno “si sì vai si spingi spingi mio dio ah si vai ahhh ancora” se ci venivano a bussare non sapevo davvero che dire. Era notte fonda e Anna stava facendo un casino micidiale. Non c’era nemmeno la tv a coprire. A parte che c’era poco da coprire. Erano chiaramente gemiti di una donna che godeva come fosse in calore. Non capiva più nulla era solo il suo piacere sessuale che esprimeva in tutti i modi.
Le urla di Anna gasano il nero che spinge duro e forte finché non rantola, in modo baritonale e finalmente viene. Esce dal culo con quel bastone ancora mezzo duro, il condom in cima pieno della sua sborra. Con le mani allarga le chiappe di Anna per mostrarmi fiero lo spettacolo: il culo era totalmente sfondato.
Avevo una voglia enorme di sborrare di nuovo, ma dopo 4 seghe non ne avevo più. Non avevo mai visto mia moglie scopata così. Da animale sessuale. Lei era esausta. Cade sfatta sul letto. Il nero le dá un bacio sul culo e senza dire nulla va in bagno a pulirsi.
Mi avvicino ad anna per baciarla e sentire come sta dopo il tornado black, ma torna il tipo che bussa alla porta.
Vado ad aprire terrificato e imbarazzato. Il nero è in bagno e fa un po’ di rumore. Sapevo che Anna aveva esagerato ma come potevo spiegarlo che non era colpa mia ma di un nero mega dotato che si era inculato di brutto mia moglie? Non potevo.
Apro la porta timoroso. Il tipo mi dice che è un comportamento intollerabile e se continuiamo prenderà provvedimenti. Mi dice che certe cose le dovevamo fare a casa. Che siamo senza vergogna. Che non è un albergo per fare certe cose. Un posto serio. Non so che dire. Il tizio è proprio incazzato.
Sento uno sciacquone tirato e dico guardi è mia moglie. Abbiamo finito adesso. Ci scusi non ci vedevamo da tempo. Non succederà più. Lui mi dice con tono perentorio
“ la prossima volta non busso, vi faccio buttare fuori tutti e due dalla polizia e basta. I nostri ospiti a quest’ora vogliono dormire“
Giá, pensai, ma siamo in tre…
Torno da Anna. Pericolo scampato. Il nero si sta docciando e così parlo con Anna.
“Anna ma come stai?”
“Mamma mia…credo non mi siederò per qualche giorno”. Disse Anna. E poi prosegui
“Non ci capisco più nulla. Sia davanti che dietro…come scopa questo ragazzo, Mario”
Parliamo per un pó della monta e di quanto aveva goduto. Mi disse che era più bravo del suo mulatto che un po’ lo ricordava. Mi chiese se anche io mi ero divertito. Anna, le dissi, io sono esterrefatto. Sono talmente eccitato che mi sono fatto un sacco di seghe da quando avete iniziato. Le porto allora dei fazzoletti per asciugarla un po’ e risistemarsi. Tra sudore, saliva e altro ancora è letteralmente stravolta, sborrata e sulla pelle ogni tipo di umore.. Il nero intanto è ancora in bagno.
Mentre stavamo parlando vedo Anna che volge lo sguardo verso la porta. E’ lui che rientra nudo nella stanza, di nuovo pienamente in tiro. Non ne aveva avuto ancora abbastanza. Il nero sorride e chiede ad Anna dove erano rimasti.
Anna gli dice che è esausta e per lei basta. Per scoraggiare il nero che è il doppio di me, Io continuo dicendo che se Anna non smette di urlare ci buttano fuori e chiamano la polizia e forse finiamo sui giornali con problemi anche per la sua privacy e della sua ragazza.
Il nero che era ancora arrapato ci pensa un secondo, capisce che avevo ragione e si scusa, ma con una donna come Anna starebbe ore a fare solo quello. E, indicando il suo cazzone in pieno tiro, dice non è colpa mia ma sua, il cazzo ha ancora voglia…
Anna non ne può davvero più. .
È completamente out sia davanti che dietro. Chiedo a mia moglie se se la sente di scopare ancora un pó o magari fargli un pompino.
Lei mi guarda e già sa che la domanda aveva solo una risposta possibile.

“Va bene, vieni qui. Mi metto in ginocchio, ma poi basta davvero, ok?”.

Allora lui si avvicina al letto, mentre se lo sta segando per tenerlo in tiro.

Anna raccoglie le forze e scende dal letto nuda, sudata e sfatta come stava, bagnata di sudore sborra e chissà che altro e si mette in ginocchio. Lui arriva davanti a lei per la pompa che le era stata promessa.

Il nero accelera la sega mentre Anna nel seguire il movimento della sega con la testa gli comincia a slinguare la cappella. Lui interrompe la sega, allora lei lo stringe con le mani e lo prende in bocca per quanto riesce.

Lui la vuole scopare in bocca, cosi le tiene ferma la testa mentre glielo spinge avanti e indietro. Anna toglie le mani che appoggia sulle gambe del nero e resiste ad occhi chiusi alla monta orale e poi ha un conato di vomito. lui lo tira fuori per farla riprendere, glielo sbatte un po’ sulla faccia e mi accorgo che è più lungo del viso di mia moglie. E poi lo mette di nuovo in bocca mentre tiene la testa di Anna e ricomincia a spingerlo velocemente avanti indietro.. Finalmente dopo un po’ con un rantolo profondo viene di nuovo. Anna capisce che stava venendo ma lui le tiene la testa ferma e non riesce subito a divincolarsi e una parte del suo seme va direttamente in gola e giù nello stomaco. Lui nel godere molla un secondo la presa e lei si stacca e libera la bocca dal suo cazzone che appena fuori continua a schizzare e colpisce Anna da tutte le parti, in faccia, nei capelli, sul collo, sul petto.

Praticamente Anna viene letteralmente travolta dalla venuta, ancora, abbondante del nero. Lei prova a pulirsi con le mani ma è un lavoro difficile. ha il suo seme in diverse parti del viso ed anche sui capelli.

Uno schizzo era finito pure sulle tette.

Apre gli occhi, gli afferra il cazzo con le mani e glielo succhia e pulisce tutto. Lui si dimena perché il cazzo è super sensibile ma Anna sa bene dove posare la lingua.

A questo punto anche il nero pare appagato e ci ringrazia per la splendida serata.

Prendo le bottiglie di acqua in frigo e le do ai due amanti che si erano fatti quella sudata.

Il nero anche mentre beve l’acqua non toglie gli occhi da mia moglie. Ne è totalmente presa. Ci dice che se lo chiamiamo ancora si libera per ogni occasione. È a nostra disposizione e se interessa ha anche amici come lui. Guardo Anna e mi viene spontaneo “lei con più black come te? Mica vi tiene”

“La alleno io.” dice lui con tono serio.

Anna guarda lui e poi guarda il suo cazzo che finalmente si è placato. non dice nulla e si ributta sul letto di faccia sprofondando nel cuscino. Il nero non vuole proprio andare via, dice che Anna è meravigliosa e raramente si è divertito cosi. La riempie di complimenti, dopo averla riempita di altro. Mi dice anche che sono un grande e che mi vuole un gran bene per avergli dato l’occasione di stare con Anna. Insomma non sa più che dire per scoparsela subito di nuovo. Anche se era un bestione sembrava innocente in certe sue affermazioni.

lo lo ringrazio e lo saluto e gli dico che lo chiameremo senz’altro.

Ci saluta gettando un ultimo sguardo al culo di Anna…e finalmente se ne va.

Dico ad Anna scherzando “non voleva più uscire”. E lei ironica “Mario, non solo dalla stanza”…ci facciamo una risata.

Saranno state quasi le tre e mezzo del mattino.

Anna mi guarda con i capelli tutti spettinati, il trucco sfatto e la sborra del nero ancora qua e là, con l’espressione di chi ha appena scopato con foga, mi sorride e va a docciarsi. Mentre va in bagno scalza scende ancora qualche goccia di sudore forse mista a chi sa cosa dal suo splendido corpo.

Ero shoccato. Eccitato. non pensavo si potesse fare sesso così.

Cercai di parlare con lei prima che si addormentasse. Mi disse che anche l’esperienza con il mulatto era stata più o meno della stessa intensità, e che non si aspettava di poterla ripetere. Ma allora era più giovane e lo reggeva meglio. Ero riuscito a ricreare la situazione. Anche se molto diverso la situazione le ha ricordato il suo Jamal.

Io ero contento ma anche sorpreso. mi aveva detto che con il mulatto aveva fatto un sesso fantastico; allora le piaceva fare sesso così perché io -ma anche gli altri uomini che avevo visto con lei- lo facevamo molto diversamente.

La sua risposta credo non la dimenticherò mai.

“Mario, non so che dirti. L’hai visto da te. Non é una cosa che ho scelto o posso controllare.…Magari una volta ogni tanto...”

La sua risposta mi aveva arrapato., perché era chiaro I’ll messaggio. Mi avvicinai per vedere se a parte le seghe potevo fare qualcosa con mia moglie Lei mi disse che si era appena docciata e non ci pensava neanche. Mi disse domattina se vuoi ,ma ora no. Basta sesso.

Mi diressi al cesso e mi feci l’ultima sega della nottata. Ero così carico che bastarono due manate per venire.

Tornai da lei ma si era addormentata così. Nuda ed i capelli bagnati.

Cercai le sue mutandine per mettergli almeno quelle ma non le trovai. Forse l’aveva prese il nero o forse erano finite chissà dove. Non le trovai più. Rimase nuda per il resto della notte. La coprii alla meno peggio. Le lenzuola erano da cambiare sporche per una notte di sesso intenso e selvaggio.

La baciai sul sedere per non svegliarla e provai a dormire anche io. Finalmente avevamo anche noi guadagnato la tregua della notte.
 
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Niagara77

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La mattina dopo l’incontro non facemmo nulla.
Ci vestimmo rapidamente, cercai di nuovo il perizomino viola senza fortuna e andammo via. In auto parlammo della sera prima e dissi ad Anna che ero riuscito a ricreare la situazione mulatto come le avevo detto.
Lei mi disse che il nero, di cui ci accorgemmo non sapere il nome, era stato super ma diverso. Perché mentre con il mulatto le danze le guidava lei, con il nero era evidente che il pallino era in mano sua. Anna non aveva capito se le piaceva più comandare o essere comandata. Mi disse che non sapeva cosa preferire, dicendo che avrebbe avuto bisogno di un’altra prova.
Passano i giorni e le settimane. La vita ci assorbe nei suoi impegni. Il nero ci scrive spesso mail ma piano piano si inizia a spegnere anche lui.
Parlando con Anna capiamo che il problema principale della trasgressione è trovare un posto dove trasgredire. Quando non hai un posto o vai in quello di qualcun altro -tipo Gianni- o in hotel oppure in auto.
Con il nero in hotel avevamo rischiato la sputtanata. Ci voleva un posto appartato discreto e sempre disponile. Anna disse come la mia casa in Montagna. Si come quello, ma era troppo lontano e difficilmente la gente si sarebbe spostata per un solo pomeriggio o una serata. Bisognava anche fidarsi di chi portare. Oltre alla lontananza erano chiari i riferimenti alle nostre identità reali. E poi non sai mai chi incontri; lassù è veramente isolato e non al tempo prendeva neanche il telefono mobile (neanche adesso).
Di fatto non avremmo saputo chi portare. Gianni era troppo lontano da qui e lui aveva il suo scannatoio personale. Eravamo sempre andati noi. Scherzando le dissi di chiamare Jamal, il mulatto di tanti anni prima.
Negli scambi coppia è difficile trovare la data che vada bene a 4 persone diverse considerando anche il viaggio di 3h in auto.
Anna sorrise e tra il serio ad il faceto disse che forse potremmo portare il ragazzo nero. Il ragazzo nero? Difficile dissi io. Lui ha una ragazza gelosa che porta a tutta una serie di limitazioni. È la seconda volta che lo cita. Pensavo tra me me la porcellina pensa di rivederlo…
Francamente non volevo fissarmi con una sola persona, ma sperimentare.
Quel Sabato a fine serata mi disse, tra le righe, che le esperienze avute con i due cazzi neri le erano piaciute. Ora mi dice che se lo vuole portare pure in montagna. Mah.
Cercai di capire se era legata alle due persone che aveva incontrato o fosse qualcosa di più ampio. La migliore fonte era il net dove magari qualcuno aveva già vissuto il mio dubbio.
Cominciai a cercare su google termini tipo mogli, nero etc e in inglese mi si aprì un mondo. vidi che negli Stati Uniti era un vero e proprio stile di vita definito lifestyle anche in rapida diffusione. In pratica -e si parla di anni fa- cominciai a leggere ruoli quale cuck sweet e bull. Ora sono diffusi anche qui, ma prima non ne avevo mai sentite parlare. Trovai qualche video porno, soprattutto di provenienza americana ed il soggetto era tipicamente un bull nero superdotato che si faceva la sweet sprotetto per poi far pulire al cuck che stava osservando tutta la scopata.
Molto simile all’esperienza di quel sabato che avevamo vissuto. Quando lo organizzai però era per mia curiosità e desiderio ma non conoscevo tutta questa prassi.
All’inizio devo essere sincero l’idea di pulire mi lasciava abbastanza disgustato ma pensando poi a come mi era piaciuto vedere Anna con il nero mi venne il dubbio di avere tendenze cuck, quantomeno con questo ragazzo. Il tarlo mi rodeva abbastanza, anche perché avevo tutta un’altra idea di me. Non sono micro dotato, ho un cazzo molto largo che alle donne piace. Perché dovrei essere cuck?
Parlai di tutti i miei dubbi con Anna, con lèsse le cose che avevo trovato, e mi disse che certe cose si capiscono solo facendole.
Le chiesi perché con il mulatto dalla seconda in poi le fece con il condom e mi spiegó e che senza protezioni si era concessa free solo a pochissimi uomini (io incluso) tra tutti quelli che aveva avuto per il rischio gravidanza e di malattie, che ora da sanitaria conosceva molto meglio.
Le dissi che per la gravidanza prendeva la pillola mentre per il rischio malattie esistevano le analisi. E lei mi disse
“ che fai, chiedi le analisi prima di ogni incontro? Dai mi sembra una scemenza!”
Risposi io e perché no.
Passarono altri giorni abbastanza normali e lei mi disse che aveva tanta voglia di trasgredire di nuovo. Dovevo trovare una situazione per esaudire Anna.

Non una cosa facile. Scherzando le dissi

“ ma visto che ti piacerebbe rivedere il nero se ti porta le sue analisi recenti, lo faresti sprotetto?”

Ci pensó un attimo, non colse lo scherzo e mi rispose con tono di sfida.

“Siccome quello che dici ha la possibilità che gli asini volino, si certamente, ma solo nella tua casa di montagna.”

I miei sospetti erano esatti. Tra tutte le avventure fino ad allora vissute, stava pensando al nero.

le chiesi che analisi servissero e lei me le indicó una lista.

Mi ricordo erano passati quasi due mesi da quel sabato con il nero, e una idea porcella stava maturando nella mia testa, ovvero di provare a portare proprio lui in montagna per un fine settimana.

Avevo colto nel segno. Era quello che voleva.

Dissi ad Anna che visto che la cosa era difficile gli avremmo chiesto anche le analisi per vedere la sua reazione e capire se era una consuetudine possibile.

Così dopo molto che non ci facevamo sentire con Anna scrivemmo una mail al nero che proponeva un fine settimana di sesso nella nostra casa di montagna che, ad analisi fatte, sarebbe stato libero da condom, sprotetto. Anna e soprattutto io avevamo il cuore a mille e pur sapendo che era quasi impossibile la inviammo. Vedemmo che la lesse dopo qualche ora, ma non arrivava nessuna risposta. Passó qualche giorno e ancora nessuna risposta. Anna mi disse che come sempre aveva ragione lei. Non ci rispondeva perché quello che chiedevamo era assurdo.

Dopo una quindicina di giorni, quando ormai non ci pensavamo più, ci rispose con un allegato. Aprimmo con l’eccitazione a mille la mail ed il testo era scarno del tipo

“Certo che ci sto. Ditemi Quando e dove? Le analisi le ho fatte e le trovi in allegato e sono accluse. Questo è il mio numero privato!”

A dispetto di quello che pensava Anna non solo ci disse si ma ci mandó tutte le analisi che mia moglie richiedeva appena fatte. mia moglie diceva incredula che non era possibile. Le analisi però erano vere e si leggeva anche il nome del nero, Raymond ed un cognome impronunciabile di anni 25 nato in Senegal. In pratica conoscevamo la sua indentità ed il suo compleanno che peraltro sarebbe capitato dopo poche settimane.

Ci dormimmo su. Inutile dire che eravamo super agitati entrambi. Anna perché avrebbe visto ray di li a poco in una situazione libera del tutto. Io per la stessa ragione. Anna mi disse anche che sarebbe stato carino fargli festeggiare il compleanno su, ma io risposi che secondo me lo passava con la sua fidanzata e famiglia quindi dovevamo fissare o il fine settimana prima o quello dopo. Per nostri impregni poteva essere solo quello dopo il compleanno, ma essendo troppo in là Anna concluse che avrebbe dovuto rifare le analisi (penso per farsi dire di no da ray così le avrei dovuto dar ragione).

Scrivemmo la mail a Ray dando queste istruzioni. La risposta arrivó dopo pochi minuti. Breve e chiarissima.

O.k..

Eravamo su di giri entrambi. Anna aveva voglia di rivedere ray ed io volevo capire certe cose dopo quello che era successo la prima volta.

Al suo compleanno la mail la scrive Anna, dicendogli di mantenersi in forma per il regalo che le avrebbe fatto e che era speciale. Ray rispose con la foto di un cuore e ringrazió.

Arrivó quel fine settimana. Era fine ottobre, al tempo Halloween era da poco arrivato in Italia, ma pochi lo consideravano.

Il venerdì sera ed io ed Anna partimmo per la montagna. Nei bagagli le lenuzola e asciugamani in quantità e una antologia dell’intimo di Anna che, peraltro, occupava pochissimo posto. Nella mia valigia le solite cose oltre ad una buona scorta di lubrificante.

Nè io nè Anna per la prima volta per una avventura trasgressiva portammo i condom.

Caricai in auto anche un po’ di provviste, tipo pasta, latte, panna spray, biscotti in quantità sufficiente da mangiare per tre in modo da stare il più possibile in casa. Le previsioni del tempo su non erano infatti buone.

Ray sarebbe arrivato il sabato pomeriggio successivo verso le 14 e sarei andato a prenderlo io alla stazione che si trova a circa mezz’ora di strada da casa mia.

Arrivammo su e accesi un po’ il riscaldamento. Era freddino. La casetta è a solo, ha una stanza da letto, un soggiorno cucina ed un bagno con doccia abbastanza ampia, ed è interamente circondata dai boschi di abeti.in casa per tenere più caldo i miei genitori misero la moquette che ha il pregio di essere morbida.

Quella casa l’avevo usata oltre per qualche vacanza, anche come scannatoio per alcune delle mie fidanzate, Anna inclusa.

Il primo paese degno di questo nome è a qualche km. Un posto di pace e discrezione assoluta. Ottimo per risposarsi e riprendersi dallo stress. Avremmo visto se era buono anche per altro. La sera del venerdì ero super eccitato ma Anna non mi si concesse. Mi disse che voleva risparmiarsi per il giorno dopo. E vabbè, andai di sega in bagno.

La mattina del sabato mi alzai presto. Pioveva forte e non si vedeva quasi nulla fuori. Anna si sveglió più tardi, facemmo colazione/pranzo in una atmosfera di assoluta eccitazione in attesa di Raymond. Non vedevamo l’ora arrivasse ed eravamo emozionati anche perché era la prima volta che ospitavano la trasgressione a casa nostra, che voleva dire aprire la nostra privacy ad un estraneo cosa che non avevamo mai fatto prima. Quello che ho imparato nei nostri anni da giocatori è che si tende piano piano a mettere la barra sempre più in alto. Ed in effetti era molto trasgressiva l’idea di una avventura a casa propria con la prospettiva di fare il sesso anche sprotetto sul nostro lettone.

Non so che avrei fatto io, ma questa volta pensavo di partecipare. Il ruolo di cuck non mi piace, spero.

All’una e trenta partii per andare a prendere ray. Quando arrivai lo vidi che mi aspettava fuori la stazione con solo uno zainetto sulle spalle. Lo osservai alla luce del giorno ed in effetti era davvero un bel ragazzo, potevo capire perché Anna ne fosse attratta. Lo feci salire in auto e gli chiesi le solite cose. Tiró fuori dallo zaino le analisi, ma gli dissi che le avevamo già lette via mail ed era ok. Gli dissi che Anna ci aspettava a casa.

Mentre andavamo su parlammo del più e del meno. Gli chiesi maliziosamente se aveva “festeggiato” il compleanno con la sua ragazza. Mi disse che non aveva una ragazza. E poi mi spiegó il perché: poco dopo il primo incontro con Anna la sua ragazza trovó il perizomino viola di mia moglie nella tasca dei pantaloni e dopo diverse liti di furibonda gelosia si lasciarono. Mi disse che Anna era stata l’ultima scopata che si era fatto ed era super arrapato. Gli dissi che mi dispiaceva e lui rispose che stava meglio così. Lui mi confermô nuovamente che preferisce le italiane.

Gli chiesi

“ma perché portasti via quelle mutandine?”

Ingenuamente mi rispose per farle vedere ai suoi amici. Come trofeo. Cosa che aveva comunque fatto. in maniera inattesa le tiró fuori dalla tasca per darmele.

Gli chiesi, scherzando, se le portava sempre con se, mi disse no chiaramente ma gli fanno ricordare una notte ed una donna fantastica.

gli dissi che poteva tenerle.

Lui sorrise e le rimise nello zaino.

Gli chiesi un po’ della sua vita privata e mi disse che è in italia dalla prima elementare. Mi parló anche un po’ delle sue esperienze sessuali precedenti ed in effetti da quello che mi ha accennato meriterebbero un capitolo a parte. Si era dato parecchio da fare soprattutto dalle superiori in poi.

Eravamo arrivati a casa. Purtroppo continuava a piovere abbastanza forte. Non avevamo gli ombrelli e così arrivammo zuppi al portone. Prima di usare la mia chiave ed entrare, bussai. Lui scherzando mi disse che Anna ci avrebbe tenuti altri 20 minuti fuori ad aspettare. Gli dissi che avevo le chiavi. Comunque nessuna risposta. Le stavo proprio per usare quando ci apre Anna. Gli occhi di ray si illuminarono. Entrammo dentro tutti bagnati e per fortuna dentro era caldo. Anna lo accolse in super tiro, questa volta vestita, abitino nero aderente e sexy che arrivava sopra il ginocchio, calze nere su tacchi dello stesso colore ovviamente misura 12. Rossetto rosso acceso sulle labbra e trucco leggero sugli occhi. Anna non amava truccarsi gli occhi. Erano già bellissimi di suo, molto dolci, da cerbiatta e di un magnifico colore verde screziato di castano.

Ray che non aspettava altro se non incontrarla, scherzando le disse che stava benissimo anche vestita. Anna restô in silenzio si avvicinò a lui felina e gli dette un bacio in bocca. Si baciarono appassionatamente. Lui senza perdere tempo strinse le mani sul sedere di lei.

La temperatura si stava alzando rapidamente. Avevo capito che entrambi avevano la stessa voglia. Quando si staccarono dal bacio dissi ad anna di dare a ray un attimo di tregua. Ray mi fulminó con lo sguardo, allora gli dissi che lo avevo detto solo per fargli fare una doccia e riprendere dopo il viaggio. Anna ci pensó un attimo e disse che avevo ragione.

Molto a malincuore ray acconsentì. Anna andó a prendere gli asciugamani. Gli feci vedere dov’era il bagno per la doccia. Lui senza alcun pudore cominció a spogliarsi davanti a me finché non restó tutto nudo. Nel frattempo arrivó Anna che lo vide, lo sguardo cadde ovviamente sul suo cazzone mezzo barzotto. Mia moglie scelse con cura l’asciugamano da dargli. Lui lo prese lo aprì per metterselo sulle spalle ma rimase sorpreso perché era un asciugamano da bidet. Ray si rivolse ad Anna dicendole che era un po’ piccolo per lui , e lei disse che andava bene invece …. Ray fece un ghigno intuendo il fine settimana che si prospettava ed andò a lavarsi nella doccia mentre Anna lo aspettava sul letto a gambe incrociate. Il tacco sinistro di Anna dondolava nervosamente in attesa che lui uscisse dal bagno. Ray si fece una lunga doccia.

Io non sapevo cosa fare. Loro lo avrebbero fatto di li a poco , ed io? Che avrei dovuto fare? Non sono mica un cuck mi dicevo.

Mentre ero immerso nei miei pensieri ray esce dal bagno con il cazzo pienamente in tiro. Ha provato ad asciugarsi alla bene e meglio senza asciugamano ma non avendo peli aveva solo gocce di acqua sul suo corpo che sembravano perline.

Quando lo vede Anna si alza dal letto e va verso di lui. Si mette in ginocchio sulla moquette. Gli prende il cazzo in mano e gli dice che ci aveva messo troppo. Lui la guarda ma non risponde. Poi Anna comincia a leccarlo dalla punta fino alle palle. Ray si scuote. Poi torna sulla cappellona gonfia e comincia a pomparlo mentre con la mano sinistra lo sega. Mente lo pola Anna guarda Ray negli occhi in uno scambio di sguardi di pura lussuria.

Anna si alza e tira ray per il cazzone verso la camera da letto. Ray non oppone nessuna resistenza. Arrivati si stringono e si baciano con passione. Il suo cazzo spinge contro lo stomaco di mia moglie. Ray con un po’ di fatica sfila via il vestitino ad Anna che resta in intimo nero e autoreggenti. È una bomba sexy. L’intimo nero risaltava sul corpo bianco di Anna e lei ne aveva indosso uno tutto con i fiocchetti nel vero senso della parola. Due da sciogliere per levare le mutandine ed altri tre per il reggiseno.

Levato il vestito, Anna si mostró a lui in tutto il suo splendore e disse a ray

“Buon compleanno tesoro” e lo bació di nuovo in bocca. Stavano avvinghiati l’uno all’altro che era difficile capire chi baciasse chi. io li guardavo ipnotizzato.

Ray con la sua voce profonda ringrazió e, nel vero senso della parola, scartó il suo regalo.

Prima sciolse i fiocchi del reggiseno che cadde a terra e liberó i seni piccoli e sodi di Anna e poi subito si avventò su quelli del perizoma ai lati dei fianchi, che lui prese e mise su una sedia vicino al letto. Anna era uno spettacolo. Nuda con la passera completamente rasata solo in autoreggenti e tacchi.

Ray cominció a toccare la figa di mia moglie già bagnata e non voleva aspettare oltre. Portó Anna verso il letto le allargó le gambe e si mise su di lei, voleva penetrarla subito. Strusció il cazzo sulla sua figa e lei sobbalzó. Poi di nuovo lo sbattè sulle grandi labbra che erano fradice e pronte per essere penetrate. Ray cominciô, senza condom, ad entrare nella passera e la guardava contorcersi via via che la penetrava. Entró tutto abbastanza bene, lei non voleva altro.

Gemeva ad ogni movimento di ray.

Appena dentro il nero prese le sue gambe velate dalle autoreggenti e tenendole con le braccia cominció a spingere subito forte.

Anna gemeva il suo “siii ahhh ancora”. Ray aumentó il ritmo quasi subito, Anna si dimenava e godeva di più . “Ahh si bravo ahh”. I gemiti piano piano diventarono sempre più forti.

Sentivo il vecchio letto scricchiolare sotto i suoi possenti colpi e mentre girava mia moglie in varie posizioni per scoparsela sempre con maggiore intensità. Sentivo il rumore tipico della sua scopata veloce fap fap fap. Se la mise di lato, a 3/4, e poi alzô le gambe di Anna portandosele alle spalle continuando a fotterla senza pietà. Anna aveva i tacchi all’altezza della testa di ray e con le mani stringeva il lenzuolo, mentre lui continuava a spingere. Duró così per molti minuti, Anna era già venuta almeno una volta. Poi ray sempre con ritmo elevato lo fece alla missionaria e si cominciarono a baciare profondamente. Anna che mugolava di piacere tra un bacio e l’altro passava le sue unghie sulla schiena di lui che continuava a fottersela.

Poi ad un certo puntó acceleró, lei strinse le sue cosce attorno a lui che con un profondo “ahhh” le venne in figa.

Vedere loro scopare era incredibile. Con ray, anche a distanza di anni, posso dire che si era creata una chimica unica.

Loro scopavano con un feeling che sembrava addirittura aumentato senza il velo del condom.

Ray lo tiró fuori ancora mezzo duro, sporco di sborra e si stese accanto ad Anna. Nello spostarsi vidi la figa di Anna tutta bagnata e fradicia di umori; un po’ del suo seme bianco cominciava ad uscire dal buchetto appena scopato della figa. Anna se ne accorse e mi chiese un fazzoletto che le portai subito. Feci meglio, le portai un rotolo di carta igienica che lei dette a ray per farsi pulire. Lui ne staccô un pezzo e cominció ad asciugare la figa di Anna, ma in realtà con le sue dita stava stimolando il clitoride e la sua figa, che si contraeva ancora per il piacere, continuava a perdere sborra sul letto. Anna che voleva pulirsi allora si alzó e andó a lavarsi. Mentre andava in bagno vidi un pó di sborra che le cadde dalla figa sulle autoreggenti e sulla moquette. Anna si fece una prima doccia e rimasi con ray in stanza che stava di nuovo tornando operativo per il secondo round. Anna tardó un po’. Nom capivamo che stesse facendo. Avevamo sentito che era uscita dalla doccia. Ma quando tornó in stanza la sorpresa.

Si era levata le calze e i tacchi e con la panna spray si era spruzzata seni e figa e scritto il numero 26 sulla pancia.

Sia io che ray restammo sorpresi. Io poi non ne sapevo nulla. Entra in stanza e dice a ray offrendosi di nuovo

“Dopo il regalo che hai già scartato, ecco la torta! Tanti auguri tesoro ”

Io non credevo alle mie orecchie. A me non aveva mai fatto una sorpresa del genere.

Ray che era già in piena erezione prende Anna per un braccio e la porta sul letto. La bacia e le succhia via la panna prima dai seni. Poi lecca via il numero 26 e quindi si butta sulla figa. La succhia con intensità e Anna geme profondamente. Ray a quel punto si gira e mette il cazzone nella bocca di Anna e comincia a spingere in un 69 al contrario.

Anna mette le mani sulle cosce di ray che continua a spingere metre lui pulisce totalmente la figa di Anna dalla panna.

Anna si dimena e mugola un altro orgasmo.

Ray lo capisce si stende e vuole Anna sopra di se. Mia moglie si alza sul letto e lentamente si impala sul cazzo di ray che, con vari suoi gemiti, sparisce nella figa fino alle palle. Anna cavalca ray e si da il ritmo. Io giro intorno al letto per vedere meglio e non resistendo più mi faccio una sega e vengo sulla schiena di Anna. Mia moglie continua cavalcare ray che le palpa le tettine e geme molto forte e profondamente “ahh uhmmm siiii” credo verso un altro orgasmo. Si accascia sul corpo di ray che comincia lui a sbattere da sotto. Accelera. Anna allora si avvicina al volto di ray per sentire il suo piacere che scarica, con un altro profondo ahh una seconda volta nella figa di mia moglie.

A quel punto con la figa di nuovo piena di Sperma di ray si stende accanto a lui. Si baciano. Ray sussurra delle cose all’orecchio di Anna, lei gli sorride e lo carezza con dolcezza.

Guardò l’orologio erano le circa le 17 e ray aveva già sborrato due volte nella figa di Anna. Stanno un po’ abbracciati mentre lo sperma di ray esce dalla figa di Anna e bagna il lenzuolo che è da cambiare. Mia moglie riprende un po’ di fiato e va a farsi una seconda doccia. Ray guarda il soffitto contento. Guarda il culo di Anna sparire nel bagno. Anna entra in bagno accostando la porta e così sentiamo che comincia a lavarsi. Ray mi guarda e mi dice

“La voglio ancora”

E subito corre in doccia con Anna.

Entra in bagno e chiude la porta a chiave. Io resto fuori. Quindi non vedo che succede.

Sento che ridono e scherzano mentre si lavano e poi non sento più nulla, solo l’acqua che scende.

Il silenzio è rotto dai gemiti di Anna e capisco che se la sta montando un’altra volta.

Stanno una mezzoretta sotto l’acqua, Anna gode “si ray vai, bravo siii” poi un gemito più lungo e di nuovo silenzio. Sento un wow quanta ne fai di snna mentre l’acqua che continua a scendere.

Non reggo l’eccitazione e vengo di nuovo.

Dopo qualche minuto la porta si apre ed escono tutti e due nudi che si baciano come due fidanzati, con ray che la tiene per la vita. Anna mi dice di essere stanca e che vorrebbe dormire un po’ per la serata. Le faccio notare che sono quasi le 18 e lei mi dice di voler dormire sino alle 21. Anna si dirige a letto dove porta anche il nero.

Chiudono la porta sento solo dire Anna che se non la fa dormire non la vede per altri due mesi. dopo pochi minuti la luce si chiude e non sento più nulla.

Entro in stanza dopo 10 minuti ed in effetti stanno dormendo entrambi.

Torno in sala e accendo la tv per riflettere sul pomeriggio.

Fuori piove ancora a dirotto.

Dopo un paio di ore sento dei risolini nella stanza da letto. Sono Anna e ray che si sono svegliati e stanno giochicchiando. Aspetto che vengano nella mia stanza.

Dopo una buona mezz’ora si presenta ray tutto nudo e mi chiede cosa si mangia per cena.

Chiamo allora Anna che dopo poco, anche lei, con una mia vecchia t-shirt sdosso arriva nella stanza.

La guardò e penso quanto è sexy: ha t-shirt e niente altro addosso.

Si mette vicino a ray che le mette una mano sulla vita che subito scende sul culo che palpa vigorosamente.

“Mario direi che si potrebbe far cena…”

“Uscire non è il caso. Piove a dirotto”

Anna annuisce si rivolge a ray e dice

“Che ti piace?”

Ray gigioneggiando risponde

“Lo sai Anna che mi piace” e le molla uno schiaffo sul culo.

“No ray dai. Sul serio da mangiare” dice lei facendo manifestamente finta di essere infastidita mente ray continua a palparle il sedere.

“ io mangio tutto, anche pasta”

Concordiamo di fare una pasta al pesto con un sugo pronto e un pó di affettati di secondo. Una cosa veloce. Anna va di là e torna dopo poco esibendo un nuovo intimo per la cena . Un baby-doll rosso in pizzo trasparente che le fa anche da reggiseno sopra una mutandina dello stesso colore davvero minimal.

Il baby-doll è davvero molto eccitante su di lei. Ray le dice

“Anna, sei bellissima”.

Anna arrossisce.

La cena dura poco. Unica nota impressionante e la quantità di pasta che mangia ray. Dobbiamo fare due mandare di pasta. Tre piatti pieni. Finita la cena abbiamo tutta la notte davanti.

Sappiamo tutti che tipo di notte sarà.

Anna si alza per prima da tavola e va in stanza da letto. Ray la segue ed io a ruota.

Anna e ray si baciano di nuovo. Lui mette le mani sul sedere allargando le natiche. Ray dopo veramente un secondo è di nuovo duro come il marmo.

Questa volta mi spoglio anche io e lecco nel sedere di Anna spostando il perizoma. Io e ray la stiamo leccando, lei mugola e la portiamo sul letto. Si mette a pecora, ray le è davanti con il cazzo in bocca. Io mi metto dietro e le lecco la figa perché poi volevo montarla. Anna mugola quando lecco il clitoride e aumenta la pompa al cazzo di ray. A quel punto salgo sul letto per penetrarle la figa, ma lei si gira dall’altra parte offrendo la figa a Raymond. Il nero non esita , le sposta la striscetta della mutandina rossa che era rimasta e la penetra . Anna mugola profondamente “siii, mio dio….ahhhh”. È tutto il pomeriggio che ray se la scopa in figa. Mi avvicina e mi lecca il cazzo. La guardo e mi eccita da morire. Ha il nero che la spinge da dietro mentre me lo succhia. Cerco di non venire perché volevo scoparmela anche io. Ray continua a spingere e Anna continua a pomparmi.

Anna è super eccitata e dopo un po’ vedo le gambe che si muovono con movimenti involontari, segno che stava venendo di nuovo. Ray mentre spinge mi chiede se avevo portato il lubrificante. Gli faccio cenno di si, mi stacco da Anna che ora geme liberamente e glielo porto. Il nero mentre penetra la figa infila le sue dita per aprire il culo di Anna. Prima una, poi due poi tre.

Anna si dimena ancora di più che sente le sue dita. Quando pensa che il culo di Anna è pronto abbastanza esce dalla figa, le sfila il perizomino rosso, e lo infila nel sedere. Prima la grossa cappella e poi tutto il resto. Io ho una erezione monstre. Anna appena è tutto dentro urla come una troia. “Mamma quanto è duro e grosso…,Mario, come lo sento…ahhh” urla.

A quel punto ray inizia a spingere in culo ma non alla sua solita velocità. Lo spinge piano perché sembra lo voglia soprattutto allargare il più possibile..

Mi dice di stendermi sul letto e che Anna mi doveva salire sopra. Ray esce dal culo e capisco cosa vuole fare. Anna mi sale sopra senza difficoltà e sono finalmente nella figa di mia moglie. Ray sale anche lui sul letto, spinge Anna verso di me esponendole il culo e da dietro comincia a provare ad entrare. Anche Anna ha capito cosa le sarebbe successo. Ray riesce ad entrare ed io sento il suo cazzone che struscia il mio diviso da una membrana sottilissima. Ray spinge e spingo anche io. Sono eccitatissimo non avevo mai fatto una doppia. Anna letteralmente urla di piacere. “Ahhh fantastico bravi ragazzi siii …non fermatevi, che sto per venire…forza….”

Continuiamo così per un po’ poi io non reggo l’eccitazione e le vengo in figa. Mi levo da sotto e ray continua ad incularla con forza. Mi sposto alla bocca di Anna che mi pulisce amorevolmente il cazzo mentre ray glielo spinge da dietro. Ray pare non stancarsi mai, lo leva dal culo totalmente sfondato e lo mette in figa di nuovo dove spinge come un forsennato finché con un profondo sospiro viene.

Anna a quel punto ha la figa piena della mia sborra e di quella di ray. Si alza e va a pulirsi in bagno, perdendone molta sulla moquette.

Va in bagno anche ray che entra e vede mia moglie che si sta pulendo la figa nel bidet.

Anna fa un urletto improvviso tipo “ehi ray ma che…” e mi precipito a vedere cosa stavano facendo e lui stava pisciando addosso a mia moglie.

Ray le dice

“Apri di più la bocca, Anna”

Anna spalanca la bocca mentre il nero con quel cazzone che sembra una pompa direziona la pipì sui capelli il viso il corpo e sulla bocca di Anna che non la ingoia e scende sul pavimento.

Resto pietrificato perché lei non dice nulla e se lo fa fare.

La pisciata di ray pare non finire mai.

Quando smette , ray lo infila in bocca ad Anna che lo pulisce del tutto e senza nemmeno guardarmi torna di la in camera da letto per continuare la monta.

Chiudo la porta a chiave quando esce ray e chiedo ad Anna spiegazioni sul perché non si sia ribellata e non gli abbia chiesto di fermarsi. O perché non mi avesse chiesto aiuto.

Anna che era tutta bagnata di piscio che era andato ovunque mi dice che il perché è evidente. Lei era d’accordo. L’avevano fatto anche prima quando si erano chiusi in doccia da soli. Io resto sconvolto. E le dico

“Anna ma da quando ti fai pisciare in faccia dagli uomini?”

Lei mi risponde

“Da molto prima di te…non vedo quale sia il problema se io sono consenziente. Ora scusa, ma devo lavarmi. Te che fai? Ora sei geloso?”

Mi incazzai come un animale. Mi vestii e me ne andai. Avevo bisogno di aria fresca. Aveva smesso di piovere presi l’auto ed andai a farmi un giro. Erano già le due del mattino…

La montagna di notte può essere pericolosa così andai verso la stazione a 30 minuti da casa per l’unico esercizio aperto a quell’ora. Girellai avanti e indietro ero incazzato perché non sapevo tutto di lei. Perché era forse vero, ero geloso di ray. Aveva una intesa sessuale con lui che non aveva con me. Non mi sarei mai aspettato che ray le avrebbe anche orinato in faccia. Era diventata la sua troia e più stavano insieme più si legavano.

Ero sconvolto. Mi presi una birra al bar della stazione, mi lèssi un giornale sportivo ma mi giravano i coglioni. Poi capii che avevo fatto male ad andare via.

Ero stato io ad organizzare la serata e il fatto che si stavano divertendo era solo il segnale del successo della serata. Che idiota che ero. Il fatto è che mentre ray le pisciava addosso vidi mia moglie, ma in quel momento lei era la mia compagna di gioco. Come potevo incazzarmi per una cosa voluta da me?

Tornai subito verso casa ed alle quattro rientrai. Non sentivo nessun rumore. Anna e ray si erano addormentati sfatti ed erano sotto la trapunta, sicuramente nudi probabilmente dopo aver passato anche quelle due ore a scopare. Me ne andai sul divano letto che aprii e mi addormentai anche io.

Mi svegliai un po’ di volte e poi presi sonno del tutto.

Erano le dieci del mattino di domenica ed Anna con la mia t-shirt addosso mi sveglia.

Mi dice che dobbiamo parlare e che il gioco va bene se ci si diverte tutti. È dispiaciuta della sua risposta, lei mi ama e mi dice che se non mi diverto io allora non si gioca più. Ray è di la in silenzio. Anna mi guarda e mi bacia appassionatamente.

Mi scuso anche io perché ero stavo impulsivo ma non tolleravo che con lui facesse cose e con me no.

Anna mi disse che era perché non glielo avevo mai chiesto. Lui si. Se mi dava fastidio non lo avrebbe più fatto.

La bacio di nuovo ed in effetti la sua bocca ha un sapore di cose miste. Le chiedo se quando sono andato via avevano scopato di nuovo. Anna mi guarda dolcemente e mi dice

“Be si. Con ray non è che ti metti a parlare del tempo. Ci siamo addormentati ad un certo punto… possiamo continuare a giocare o vuoi tornare a casa subito?”

Sono le tipiche domande che hanno una sola risposta. continuiamo.

Anna chiama ray che entra in stanza sempre nudo. Da quando è qui non l’ho mai visto vestito.

Mi aiuta a rimettere a posto il divano e mi da il 5 per farmi sentire meglio. A quel punto si avvicina di nuovo ad Anna e le leva la t-shirt. Anche Anna l’ho vista vestita pochissimo. Ray comincia a succhiare le tettine di Anna, ma mia moglie lo ferma. Deve farsi una doccia.

Ray mi chiede se può andare in doccia con lei, faccio cenno di si con il capo e si chiudono di nuovo dentro.

Dopo lo scroscio d’acqua e le risatine cala il silenzio e sento solo l’acqua. Questa atmosfera calma è rotta dai gemiti di Anna che è di nuovo montata da ray. Stanno in doccia una mezz’ora abbondante. Finché escono con la stessa espressione di soddisfazione. Sono quasi le undici dopo pranzo saremmo tutti tornati a casa. In realtà non avevamo fatto neanche colazione.

Anna allora prende un pacco di biscotti Togo e la bomboletta di panna e ci propone di essere lei la nostra colazione ed il nostro pranzo. Ci dice che sarà il nostro brunch…

Chiedo ad Anna se riusciva a fare ancora sesso dopo tutto quello che aveva già fatto e ci disse che per noi si.

A ray non pare vero. E nemmeno a me.

Mi spoglio anche io. Anche se non ero molto più vecchio di ray la differenza di fisico era evidente. Bianco latte, pancetta da birra, pube peloso. Pene largo si ma lungo quasi la metà di ray che aveva una proboscide in mezzo alle gambe. Pettorali abbastanza definiti e la tartaruga in bella vista.

seguiamo Anna che si stende nuda sul letto e che ci chiama con lo sguardo.

Si spruzza abbondante panna sui seni e sulla figa finendo la bomboletta. Le bendo gli occhi così non sa chi fa cosa. La cosa la eccita abbastanza.

Si stende meglio e noi iniziamo. I seni ce li dividiamo io e ray. Lei mugola.

Ray con una mano le fa succhiare un Togo che poi mangia. Io mi avvento sula figa e le levo tutta la panna. Anna geme e si contorce. Io le metto un Togo nella figa e poi glielo faccio assaggiare. Anche ray fa la stessa cosa. Inzuppiamo i togo nella sua figa come se fosse un cappuccino. Ce li mangiamo tutti. Le chiedo se le piace il sapore della sua figa e lei geme nel rispondere si.

Le lecco la figa mentre ray le infila il cazzo in bocca. Lei è totalmente persa e lo succhia avidamente.

A quel punto mentre lei succhia le penetro la figa. Lei mugola mentre inizino a spingere ma dice

“Nooo, Mario…Ray voglio il tuo, dai ”

Esco dalla figa e vado in bocca io. Ray fa il percorso opposto e comincia spingere. Sento il piacere che le dà ray sul mio cazzo. A volte aumenta la pompata a volte lo lascia stare per gustarsi la penetrazione. Ray la mette di traverso e continua a spingere mentre Anna continua a succhiarmi.

Poi rey prende il lubrificante e prepara il culo per la monta.

Anna non capisce più niente. Ray comincia ad incularla da dietro con vigore prendendola per i capelli e stringendo uno dei seni. Anna urla forte il dolore e il suo piacere. è incontenibile.

Io allora vado dall’altro lato ed entro nella figa e facciamo una nuova dp. Questa volta viene davvero bene. La sento che viene sul mio cazzo mentre ray glielo spinge da dietro. Ci diamo il cambio. Entro finalmente nel culo di Anna mentre ray le fa la figa. Io ero arrivato. Poche spinte e le inondo il culo. Esco e mi stendo. Ray invece continua ancora per un po’ a sbatterlo in figa. La gira, lo rimette di nuovo nel culo e viene dentro con un profondo gemito.

Siamo veramente stravolti. Mia moglie da un bacio al mio cazzo e a quello di ray e con una voce minuscola ci dice

“Grazie cazzi. Siete stati fantastici. Vi adoro” Anna è un amante straordinaria.

Nessuno dice più nulla o ha voglia di dire nulla.

Anna e Ray si alzano e vanno in bagno insieme a docciarsi. Non chiudono la porta. Li sento ridere e scherzare, si lavano e basta. poi escono e vado io da solo.

Erano oltre le due. Ci facciamo una pasta veloce e mentre mangiamo chiedo se ray ha impegni per la sera perchè sono distrutto e partirei dopo un breve sonno.

Ray che è ancora nudo mi dice che va bene, però vorrebbe dormire l’ultima volta con Anna.

Ad Anna va bene, ma gli dice che lei è arrivata, basta sesso.

Vado io sul divano. Di nuovo.

Sveglia alle 18.

Mi addormento abbastanza profondamente.

Arrivano le 18. Anna viene a svegliarmi. È vestita. Ha una maglia ed una gonna abbastanza corta. Mutandine bianche sotto. Anche ray è finalmente vestito. era arrivato il momento della partenza.

Da lì a casa sono 3 ore senza fermarsi.

Ray mi aiuta a caricare l’auto mentre Anna sistema un po’ la casa. C’era un odore di sudore e e sesso fortissimo. Saremmo dovuti tornare e pulire con calma.

Chiudiamo tutto alla bene è meglio e partiamo.

Anna si mette dietro per far stare ray che è più alto davanti accanto a me.

Ma ray si mette dietro anche lui.

Scherzando mi lamento del fatto che così sembravo il loro autista. Anna mi dice

“Mario tanto è sera. Chi vuoi ci veda?”

Partiamo e parliamo del più e del meno per un pó, quando a un certo punto sento Anna sobbalzare.

Chiedo se andava tutto bene. Risponde ray che andava splendidamente. Passa poco e sento Anna ansimare. Cerco di guardare nello specchietto di dietro ma vedo poco perché la luce è insufficiente. Da quanto riesco a vedere non stanno facendo sesso. Allora mi rivolgo a Anna e le chiedo che stanno facendo.

“Mario ci stiamo salutando” mi dice. Sento Anna che ogni tanto respira forte. Penso che la stia masturbando. Lo chiedo a ray che conferma. Li lascio fare. Per non sentire i loro gemiti metto un po’ di musica. E così passano un paio di ore di viaggio. Mentre stiamo per arrivare in città abbasso la musica e chiedo a ray dove lo devo portare. Sento il rumore inconfondibile di anna che lo sta pompando. Lui mi dá il suo indirizzo di casa, cercando di parlare normale. Sono quasi le 23. Sento un rantolo profondo e capisco che ray è venuto. Mi sembrava di stare con due conigli che stanno sempre a scopare.

Arriviamo verso 2330 al suo indirizzo, fermo l’auto per farlo scendere. Ray da un bacio appassionato a mia moglie e la tocca un po’ ovunque prima di scendere.

Vedo Anna che si sfila le mutandine bianche, anche queste molto minimal e le da a ray. Lui le alza la gonna da un bacio anche alla sua dolce figa. Lei sobbalza. E prima che vada via Anna gli dice

“Avevi ragione. Le mutandine con te non mi servono. Tienile te ”

Lui sorride e se ne va a casa con un altro paio di mutandine minuscole da mostrare agli amici.

Io e Anna avevamo tanto di cui parlare. Il fine settimana aveva chiarito una questione che mi era evidente da quando li ho visti in bagno: ray era senza dubbio il bull di Anna e lei lo riconosceva come tale.
 
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La mattina dopo l’incontro non facemmo nulla.
Ci vestimmo rapidamente, cercai di nuovo il perizomino viola senza fortuna e andammo via. In auto parlammo della sera prima e dissi ad Anna che ero riuscito a ricreare la situazione mulatto come le avevo detto.
Lei mi disse che il nero, di cui ci accorgemmo non sapere il nome, era stato super ma diverso. Perché mentre con il mulatto le danze le guidava lei, con il nero era evidente che il pallino era in mano sua. Anna non aveva capito se le piaceva più comandare o essere comandata. Mi disse che non sapeva cosa preferire, dicendo che avrebbe avuto bisogno di un’altra prova.
Passano i giorni e le settimane. La vita ci assorbe nei suoi impegni. Il nero ci scrive spesso mail ma piano piano si inizia a spegnere anche lui.
Parlando con Anna capiamo che il problema principale della trasgressione è trovare un posto dove trasgredire. Quando non hai un posto o vai in quello di qualcun altro -tipo Gianni- o in hotel oppure in auto.
Con il nero in hotel avevamo rischiato la sputtanata. Ci voleva un posto appartato discreto e sempre disponile. Anna disse come la mia casa in Montagna. Si come quello, ma era troppo lontano e difficilmente la gente si sarebbe spostata per un solo pomeriggio o una serata. Bisognava anche fidarsi di chi portare. Oltre alla lontananza erano chiari i riferimenti alle nostre identità reali. E poi non sai mai chi incontri; lassù è veramente isolato e non al tempo prendeva neanche il telefono mobile (neanche adesso).
Di fatto non avremmo saputo chi portare. Gianni era troppo lontano da qui e lui aveva il suo scannatoio personale. Eravamo sempre andati noi. Scherzando le dissi di chiamare Jamal, il mulatto di tanti anni prima.
Negli scambi coppia è difficile trovare la data che vada bene a 4 persone diverse considerando anche il viaggio di 3h in auto.
Anna sorrise e tra il serio ad il faceto disse che forse potremmo portare il ragazzo nero. Il ragazzo nero? Difficile dissi io. Lui ha una ragazza gelosa che porta a tutta una serie di limitazioni. È la seconda volta che lo cita. Pensavo tra me me la porcellina pensa di rivederlo…
Francamente non volevo fissarmi con una sola persona, ma sperimentare.
Quel Sabato a fine serata mi disse, tra le righe, che le esperienze avute con i due cazzi neri le erano piaciute. Ora mi dice che se lo vuole portare pure in montagna. Mah.
Cercai di capire se era legata alle due persone che aveva incontrato o fosse qualcosa di più ampio. La migliore fonte era il net dove magari qualcuno aveva già vissuto il mio dubbio.
Cominciai a cercare su google termini tipo mogli, nero etc e in inglese mi si aprì un mondo. vidi che negli Stati Uniti era un vero e proprio stile di vita definito lifestyle anche in rapida diffusione. In pratica -e si parla di anni fa- cominciai a leggere ruoli quale cuck sweet e bull. Ora sono diffusi anche qui, ma prima non ne avevo mai sentite parlare. Trovai qualche video porno, soprattutto di provenienza americana ed il soggetto era tipicamente un bull nero superdotato che si faceva la sweet sprotetto per poi far pulire al cuck che stava osservando tutta la scopata.
Molto simile all’esperienza di quel sabato che avevamo vissuto. Quando lo organizzai però era per mia curiosità e desiderio ma non conoscevo tutta questa prassi.
All’inizio devo essere sincero l’idea di pulire mi lasciava abbastanza disgustato ma pensando poi a come mi era piaciuto vedere Anna con il nero mi venne il dubbio di avere tendenze cuck, quantomeno con questo ragazzo. Il tarlo mi rodeva abbastanza, anche perché avevo tutta un’altra idea di me. Non sono micro dotato, ho un cazzo molto largo che alle donne piace. Perché dovrei essere cuck?
Parlai di tutti i miei dubbi con Anna, con lèsse le cose che avevo trovato, e mi disse che certe cose si capiscono solo facendole.
Le chiesi perché con il mulatto dalla seconda in poi le fece con il condom e mi spiegó e che senza protezioni si era concessa free solo a pochissimi uomini (io incluso) tra tutti quelli che aveva avuto per il rischio gravidanza e di malattie, che ora da sanitaria conosceva molto meglio.
Le dissi che per la gravidanza prendeva la pillola mentre per il rischio malattie esistevano le analisi. E lei mi disse
“ che fai, chiedi le analisi prima di ogni incontro? Dai mi sembra una scemenza!”
Risposi io e perché no.
Passarono altri giorni abbastanza normali e lei mi disse che aveva tanta voglia di trasgredire di nuovo. Dovevo trovare una situazione per esaudire Anna.

Non una cosa facile. Scherzando le dissi

“ ma visto che ti piacerebbe rivedere il nero se ti porta le sue analisi recenti, lo faresti sprotetto?”

Ci pensó un attimo, non colse lo scherzo e mi rispose con tono di sfida.

“Siccome quello che dici ha la possibilità che gli asini volino, si certamente, ma solo nella tua casa di montagna.”

I miei sospetti erano esatti. Tra tutte le avventure fino ad allora vissute, stava pensando al nero.

le chiesi che analisi servissero e lei me le indicó una lista.

Mi ricordo erano passati quasi due mesi da quel sabato con il nero, e una idea porcella stava maturando nella mia testa, ovvero di provare a portare proprio lui in montagna per un fine settimana.

Avevo colto nel segno. Era quello che voleva.

Dissi ad Anna che visto che la cosa era difficile gli avremmo chiesto anche le analisi per vedere la sua reazione e capire se era una consuetudine possibile.

Così dopo molto che non ci facevamo sentire con Anna scrivemmo una mail al nero che proponeva un fine settimana di sesso nella nostra casa di montagna che, ad analisi fatte, sarebbe stato libero da condom, sprotetto. Anna e soprattutto io avevamo il cuore a mille e pur sapendo che era quasi impossibile la inviammo. Vedemmo che la lesse dopo qualche ora, ma non arrivava nessuna risposta. Passó qualche giorno e ancora nessuna risposta. Anna mi disse che come sempre aveva ragione lei. Non ci rispondeva perché quello che chiedevamo era assurdo.

Dopo una quindicina di giorni, quando ormai non ci pensavamo più, ci rispose con un allegato. Aprimmo con l’eccitazione a mille la mail ed il testo era scarno del tipo

“Certo che ci sto. Ditemi Quando e dove? Le analisi le ho fatte e le trovi in allegato e sono accluse. Questo è il mio numero privato!”

A dispetto di quello che pensava Anna non solo ci disse si ma ci mandó tutte le analisi che mia moglie richiedeva appena fatte. mia moglie diceva incredula che non era possibile. Le analisi però erano vere e si leggeva anche il nome del nero, Raymond ed un cognome impronunciabile di anni 25 nato in Senegal. In pratica conoscevamo la sua indentità ed il suo compleanno che peraltro sarebbe capitato dopo poche settimane.

Ci dormimmo su. Inutile dire che eravamo super agitati entrambi. Anna perché avrebbe visto ray di li a poco in una situazione libera del tutto. Io per la stessa ragione. Anna mi disse anche che sarebbe stato carino fargli festeggiare il compleanno su, ma io risposi che secondo me lo passava con la sua fidanzata e famiglia quindi dovevamo fissare o il fine settimana prima o quello dopo. Per nostri impregni poteva essere solo quello dopo il compleanno, ma essendo troppo in là Anna concluse che avrebbe dovuto rifare le analisi (penso per farsi dire di no da ray così le avrei dovuto dar ragione).

Scrivemmo la mail a Ray dando queste istruzioni. La risposta arrivó dopo pochi minuti. Breve e chiarissima.

O.k..

Eravamo su di giri entrambi. Anna aveva voglia di rivedere ray ed io volevo capire certe cose dopo quello che era successo la prima volta.

Al suo compleanno la mail la scrive Anna, dicendogli di mantenersi in forma per il regalo che le avrebbe fatto e che era speciale. Ray rispose con la foto di un cuore e ringrazió.

Arrivó quel fine settimana. Era fine ottobre, al tempo Halloween era da poco arrivato in Italia, ma pochi lo consideravano.

Il venerdì sera ed io ed Anna partimmo per la montagna. Nei bagagli le lenuzola e asciugamani in quantità e una antologia dell’intimo di Anna che, peraltro, occupava pochissimo posto. Nella mia valigia le solite cose oltre ad una buona scorta di lubrificante.

Nè io nè Anna per la prima volta per una avventura trasgressiva portammo i condom.

Caricai in auto anche un po’ di provviste, tipo pasta, latte, panna spray, biscotti in quantità sufficiente da mangiare per tre in modo da stare il più possibile in casa. Le previsioni del tempo su non erano infatti buone.

Ray sarebbe arrivato il sabato pomeriggio successivo verso le 14 e sarei andato a prenderlo io alla stazione che si trova a circa mezz’ora di strada da casa mia.

Arrivammo su e accesi un po’ il riscaldamento. Era freddino. La casetta è a solo, ha una stanza da letto, un soggiorno cucina ed un bagno con doccia abbastanza ampia, ed è interamente circondata dai boschi di abeti.in casa per tenere più caldo i miei genitori misero la moquette che ha il pregio di essere morbida.

Quella casa l’avevo usata oltre per qualche vacanza, anche come scannatoio per alcune delle mie fidanzate, Anna inclusa.

Il primo paese degno di questo nome è a qualche km. Un posto di pace e discrezione assoluta. Ottimo per risposarsi e riprendersi dallo stress. Avremmo visto se era buono anche per altro. La sera del venerdì ero super eccitato ma Anna non mi si concesse. Mi disse che voleva risparmiarsi per il giorno dopo. E vabbè, andai di sega in bagno.

La mattina del sabato mi alzai presto. Pioveva forte e non si vedeva quasi nulla fuori. Anna si sveglió più tardi, facemmo colazione/pranzo in una atmosfera di assoluta eccitazione in attesa di Raymond. Non vedevamo l’ora arrivasse ed eravamo emozionati anche perché era la prima volta che ospitavano la trasgressione a casa nostra, che voleva dire aprire la nostra privacy ad un estraneo cosa che non avevamo mai fatto prima. Quello che ho imparato nei nostri anni da giocatori è che si tende piano piano a mettere la barra sempre più in alto. Ed in effetti era molto trasgressiva l’idea di una avventura a casa propria con la prospettiva di fare il sesso anche sprotetto sul nostro lettone.

Non so che avrei fatto io, ma questa volta pensavo di partecipare. Il ruolo di cuck non mi piace, spero.

All’una e trenta partii per andare a prendere ray. Quando arrivai lo vidi che mi aspettava fuori la stazione con solo uno zainetto sulle spalle. Lo osservai alla luce del giorno ed in effetti era davvero un bel ragazzo, potevo capire perché Anna ne fosse attratta. Lo feci salire in auto e gli chiesi le solite cose. Tiró fuori dallo zaino le analisi, ma gli dissi che le avevamo già lette via mail ed era ok. Gli dissi che Anna ci aspettava a casa.

Mentre andavamo su parlammo del più e del meno. Gli chiesi maliziosamente se aveva “festeggiato” il compleanno con la sua ragazza. Mi disse che non aveva una ragazza. E poi mi spiegó il perché: poco dopo il primo incontro con Anna la sua ragazza trovó il perizomino viola di mia moglie nella tasca dei pantaloni e dopo diverse liti di furibonda gelosia si lasciarono. Mi disse che Anna era stata l’ultima scopata che si era fatto ed era super arrapato. Gli dissi che mi dispiaceva e lui rispose che stava meglio così. Lui mi confermô nuovamente che preferisce le italiane.

Gli chiesi

“ma perché portasti via quelle mutandine?”

Ingenuamente mi rispose per farle vedere ai suoi amici. Come trofeo. Cosa che aveva comunque fatto. in maniera inattesa le tiró fuori dalla tasca per darmele.

Gli chiesi, scherzando, se le portava sempre con se, mi disse no chiaramente ma gli fanno ricordare una notte ed una donna fantastica.

gli dissi che poteva tenerle.

Lui sorrise e le rimise nello zaino.

Gli chiesi un po’ della sua vita privata e mi disse che è in italia dalla prima elementare. Mi parló anche un po’ delle sue esperienze sessuali precedenti ed in effetti da quello che mi ha accennato meriterebbero un capitolo a parte. Si era dato parecchio da fare soprattutto dalle superiori in poi.

Eravamo arrivati a casa. Purtroppo continuava a piovere abbastanza forte. Non avevamo gli ombrelli e così arrivammo zuppi al portone. Prima di usare la mia chiave ed entrare, bussai. Lui scherzando mi disse che Anna ci avrebbe tenuti altri 20 minuti fuori ad aspettare. Gli dissi che avevo le chiavi. Comunque nessuna risposta. Le stavo proprio per usare quando ci apre Anna. Gli occhi di ray si illuminarono. Entrammo dentro tutti bagnati e per fortuna dentro era caldo. Anna lo accolse in super tiro, questa volta vestita, abitino nero aderente e sexy che arrivava sopra il ginocchio, calze nere su tacchi dello stesso colore ovviamente misura 12. Rossetto rosso acceso sulle labbra e trucco leggero sugli occhi. Anna non amava truccarsi gli occhi. Erano già bellissimi di suo, molto dolci, da cerbiatta e di un magnifico colore verde screziato di castano.

Ray che non aspettava altro se non incontrarla, scherzando le disse che stava benissimo anche vestita. Anna restô in silenzio si avvicinò a lui felina e gli dette un bacio in bocca. Si baciarono appassionatamente. Lui senza perdere tempo strinse le mani sul sedere di lei.

La temperatura si stava alzando rapidamente. Avevo capito che entrambi avevano la stessa voglia. Quando si staccarono dal bacio dissi ad anna di dare a ray un attimo di tregua. Ray mi fulminó con lo sguardo, allora gli dissi che lo avevo detto solo per fargli fare una doccia e riprendere dopo il viaggio. Anna ci pensó un attimo e disse che avevo ragione.

Molto a malincuore ray acconsentì. Anna andó a prendere gli asciugamani. Gli feci vedere dov’era il bagno per la doccia. Lui senza alcun pudore cominció a spogliarsi davanti a me finché non restó tutto nudo. Nel frattempo arrivó Anna che lo vide, lo sguardo cadde ovviamente sul suo cazzone mezzo barzotto. Mia moglie scelse con cura l’asciugamano da dargli. Lui lo prese lo aprì per metterselo sulle spalle ma rimase sorpreso perché era un asciugamano da bidet. Ray si rivolse ad Anna dicendole che era un po’ piccolo per lui , e lei disse che andava bene invece …. Ray fece un ghigno intuendo il fine settimana che si prospettava ed andò a lavarsi nella doccia mentre Anna lo aspettava sul letto a gambe incrociate. Il tacco sinistro di Anna dondolava nervosamente in attesa che lui uscisse dal bagno. Ray si fece una lunga doccia.

Io non sapevo cosa fare. Loro lo avrebbero fatto di li a poco , ed io? Che avrei dovuto fare? Non sono mica un cuck mi dicevo.

Mentre ero immerso nei miei pensieri ray esce dal bagno con il cazzo pienamente in tiro. Ha provato ad asciugarsi alla bene e meglio senza asciugamano ma non avendo peli aveva solo gocce di acqua sul suo corpo che sembravano perline.

Quando lo vede Anna si alza dal letto e va verso di lui. Si mette in ginocchio sulla moquette. Gli prende il cazzo in mano e gli dice che ci aveva messo troppo. Lui la guarda ma non risponde. Poi Anna comincia a leccarlo dalla punta fino alle palle. Ray si scuote. Poi torna sulla cappellona gonfia e comincia a pomparlo mentre con la mano sinistra lo sega. Mente lo pola Anna guarda Ray negli occhi in uno scambio di sguardi di pura lussuria.

Anna si alza e tira ray per il cazzone verso la camera da letto. Ray non oppone nessuna resistenza. Arrivati si stringono e si baciano con passione. Il suo cazzo spinge contro lo stomaco di mia moglie. Ray con un po’ di fatica sfila via il vestitino ad Anna che resta in intimo nero e autoreggenti. È una bomba sexy. L’intimo nero risaltava sul corpo bianco di Anna e lei ne aveva indosso uno tutto con i fiocchetti nel vero senso della parola. Due da sciogliere per levare le mutandine ed altri tre per il reggiseno.

Levato il vestito, Anna si mostró a lui in tutto il suo splendore e disse a ray

“Buon compleanno tesoro” e lo bació di nuovo in bocca. Stavano avvinghiati l’uno all’altro che era difficile capire chi baciasse chi. io li guardavo ipnotizzato.

Ray con la sua voce profonda ringrazió e, nel vero senso della parola, scartó il suo regalo.

Prima sciolse i fiocchi del reggiseno che cadde a terra e liberó i seni piccoli e sodi di Anna e poi subito si avventò su quelli del perizoma ai lati dei fianchi, che lui prese e mise su una sedia vicino al letto. Anna era uno spettacolo. Nuda con la passera completamente rasata solo in autoreggenti e tacchi.

Ray cominció a toccare la figa di mia moglie già bagnata e non voleva aspettare oltre. Portó Anna verso il letto le allargó le gambe e si mise su di lei, voleva penetrarla subito. Strusció il cazzo sulla sua figa e lei sobbalzó. Poi di nuovo lo sbattè sulle grandi labbra che erano fradice e pronte per essere penetrate. Ray cominciô, senza condom, ad entrare nella passera e la guardava contorcersi via via che la penetrava. Entró tutto abbastanza bene, lei non voleva altro.

Gemeva ad ogni movimento di ray.

Appena dentro il nero prese le sue gambe velate dalle autoreggenti e tenendole con le braccia cominció a spingere subito forte.

Anna gemeva il suo “siii ahhh ancora”. Ray aumentó il ritmo quasi subito, Anna si dimenava e godeva di più . “Ahh si bravo ahh”. I gemiti piano piano diventarono sempre più forti.

Sentivo il vecchio letto scricchiolare sotto i suoi possenti colpi e mentre girava mia moglie in varie posizioni per scoparsela sempre con maggiore intensità. Sentivo il rumore tipico della sua scopata veloce fap fap fap. Se la mise di lato, a 3/4, e poi alzô le gambe di Anna portandosele alle spalle continuando a fotterla senza pietà. Anna aveva i tacchi all’altezza della testa di ray e con le mani stringeva il lenzuolo, mentre lui continuava a spingere. Duró così per molti minuti, Anna era già venuta almeno una volta. Poi ray sempre con ritmo elevato lo fece alla missionaria e si cominciarono a baciare profondamente. Anna che mugolava di piacere tra un bacio e l’altro passava le sue unghie sulla schiena di lui che continuava a fottersela.

Poi ad un certo puntó acceleró, lei strinse le sue cosce attorno a lui che con un profondo “ahhh” le venne in figa.

Vedere loro scopare era incredibile. Con ray, anche a distanza di anni, posso dire che si era creata una chimica unica.

Loro scopavano con un feeling che sembrava addirittura aumentato senza il velo del condom.

Ray lo tiró fuori ancora mezzo duro, sporco di sborra e si stese accanto ad Anna. Nello spostarsi vidi la figa di Anna tutta bagnata e fradicia di umori; un po’ del suo seme bianco cominciava ad uscire dal buchetto appena scopato della figa. Anna se ne accorse e mi chiese un fazzoletto che le portai subito. Feci meglio, le portai un rotolo di carta igienica che lei dette a ray per farsi pulire. Lui ne staccô un pezzo e cominció ad asciugare la figa di Anna, ma in realtà con le sue dita stava stimolando il clitoride e la sua figa, che si contraeva ancora per il piacere, continuava a perdere sborra sul letto. Anna che voleva pulirsi allora si alzó e andó a lavarsi. Mentre andava in bagno vidi un pó di sborra che le cadde dalla figa sulle autoreggenti e sulla moquette. Anna si fece una prima doccia e rimasi con ray in stanza che stava di nuovo tornando operativo per il secondo round. Anna tardó un po’. Nom capivamo che stesse facendo. Avevamo sentito che era uscita dalla doccia. Ma quando tornó in stanza la sorpresa.

Si era levata le calze e i tacchi e con la panna spray si era spruzzata seni e figa e scritto il numero 26 sulla pancia.

Sia io che ray restammo sorpresi. Io poi non ne sapevo nulla. Entra in stanza e dice a ray offrendosi di nuovo

“Dopo il regalo che hai già scartato, ecco la torta! Tanti auguri tesoro ”

Io non credevo alle mie orecchie. A me non aveva mai fatto una sorpresa del genere.

Ray che era già in piena erezione prende Anna per un braccio e la porta sul letto. La bacia e le succhia via la panna prima dai seni. Poi lecca via il numero 26 e quindi si butta sulla figa. La succhia con intensità e Anna geme profondamente. Ray a quel punto si gira e mette il cazzone nella bocca di Anna e comincia a spingere in un 69 al contrario.

Anna mette le mani sulle cosce di ray che continua a spingere metre lui pulisce totalmente la figa di Anna dalla panna.

Anna si dimena e mugola un altro orgasmo.

Ray lo capisce si stende e vuole Anna sopra di se. Mia moglie si alza sul letto e lentamente si impala sul cazzo di ray che, con vari suoi gemiti, sparisce nella figa fino alle palle. Anna cavalca ray e si da il ritmo. Io giro intorno al letto per vedere meglio e non resistendo più mi faccio una sega e vengo sulla schiena di Anna. Mia moglie continua cavalcare ray che le palpa le tettine e geme molto forte e profondamente “ahh uhmmm siiii” credo verso un altro orgasmo. Si accascia sul corpo di ray che comincia lui a sbattere da sotto. Accelera. Anna allora si avvicina al volto di ray per sentire il suo piacere che scarica, con un altro profondo ahh una seconda volta nella figa di mia moglie.

A quel punto con la figa di nuovo piena di Sperma di ray si stende accanto a lui. Si baciano. Ray sussurra delle cose all’orecchio di Anna, lei gli sorride e lo carezza con dolcezza.

Guardò l’orologio erano le circa le 17 e ray aveva già sborrato due volte nella figa di Anna. Stanno un po’ abbracciati mentre lo sperma di ray esce dalla figa di Anna e bagna il lenzuolo che è da cambiare. Mia moglie riprende un po’ di fiato e va a farsi una seconda doccia. Ray guarda il soffitto contento. Guarda il culo di Anna sparire nel bagno. Anna entra in bagno accostando la porta e così sentiamo che comincia a lavarsi. Ray mi guarda e mi dice

“La voglio ancora”

E subito corre in doccia con Anna.

Entra in bagno e chiude la porta a chiave. Io resto fuori. Quindi non vedo che succede.

Sento che ridono e scherzano mentre si lavano e poi non sento più nulla, solo l’acqua che scende.

Il silenzio è rotto dai gemiti di Anna e capisco che se la sta montando un’altra volta.

Stanno una mezzoretta sotto l’acqua, Anna gode “si ray vai, bravo siii” poi un gemito più lungo e di nuovo silenzio. Sento un wow quanta ne fai di snna mentre l’acqua che continua a scendere.

Non reggo l’eccitazione e vengo di nuovo.

Dopo qualche minuto la porta si apre ed escono tutti e due nudi che si baciano come due fidanzati, con ray che la tiene per la vita. Anna mi dice di essere stanca e che vorrebbe dormire un po’ per la serata. Le faccio notare che sono quasi le 18 e lei mi dice di voler dormire sino alle 21. Anna si dirige a letto dove porta anche il nero.

Chiudono la porta sento solo dire Anna che se non la fa dormire non la vede per altri due mesi. dopo pochi minuti la luce si chiude e non sento più nulla.

Entro in stanza dopo 10 minuti ed in effetti stanno dormendo entrambi.

Torno in sala e accendo la tv per riflettere sul pomeriggio.

Fuori piove ancora a dirotto.

Dopo un paio di ore sento dei risolini nella stanza da letto. Sono Anna e ray che si sono svegliati e stanno giochicchiando. Aspetto che vengano nella mia stanza.

Dopo una buona mezz’ora si presenta ray tutto nudo e mi chiede cosa si mangia per cena.

Chiamo allora Anna che dopo poco, anche lei, con una mia vecchia t-shirt sdosso arriva nella stanza.

La guardò e penso quanto è sexy: ha t-shirt e niente altro addosso.

Si mette vicino a ray che le mette una mano sulla vita che subito scende sul culo che palpa vigorosamente.

“Mario direi che si potrebbe far cena…”

“Uscire non è il caso. Piove a dirotto”

Anna annuisce si rivolge a ray e dice

“Che ti piace?”

Ray gigioneggiando risponde

“Lo sai Anna che mi piace” e le molla uno schiaffo sul culo.

“No ray dai. Sul serio da mangiare” dice lei facendo manifestamente finta di essere infastidita mente ray continua a palparle il sedere.

“ io mangio tutto, anche pasta”

Concordiamo di fare una pasta al pesto con un sugo pronto e un pó di affettati di secondo. Una cosa veloce. Anna va di là e torna dopo poco esibendo un nuovo intimo per la cena . Un baby-doll rosso in pizzo trasparente che le fa anche da reggiseno sopra una mutandina dello stesso colore davvero minimal.

Il baby-doll è davvero molto eccitante su di lei. Ray le dice

“Anna, sei bellissima”.

Anna arrossisce.

La cena dura poco. Unica nota impressionante e la quantità di pasta che mangia ray. Dobbiamo fare due mandare di pasta. Tre piatti pieni. Finita la cena abbiamo tutta la notte davanti.

Sappiamo tutti che tipo di notte sarà.

Anna si alza per prima da tavola e va in stanza da letto. Ray la segue ed io a ruota.

Anna e ray si baciano di nuovo. Lui mette le mani sul sedere allargando le natiche. Ray dopo veramente un secondo è di nuovo duro come il marmo.

Questa volta mi spoglio anche io e lecco nel sedere di Anna spostando il perizoma. Io e ray la stiamo leccando, lei mugola e la portiamo sul letto. Si mette a pecora, ray le è davanti con il cazzo in bocca. Io mi metto dietro e le lecco la figa perché poi volevo montarla. Anna mugola quando lecco il clitoride e aumenta la pompa al cazzo di ray. A quel punto salgo sul letto per penetrarle la figa, ma lei si gira dall’altra parte offrendo la figa a Raymond. Il nero non esita , le sposta la striscetta della mutandina rossa che era rimasta e la penetra . Anna mugola profondamente “siii, mio dio….ahhhh”. È tutto il pomeriggio che ray se la scopa in figa. Mi avvicina e mi lecca il cazzo. La guardo e mi eccita da morire. Ha il nero che la spinge da dietro mentre me lo succhia. Cerco di non venire perché volevo scoparmela anche io. Ray continua a spingere e Anna continua a pomparmi.

Anna è super eccitata e dopo un po’ vedo le gambe che si muovono con movimenti involontari, segno che stava venendo di nuovo. Ray mentre spinge mi chiede se avevo portato il lubrificante. Gli faccio cenno di si, mi stacco da Anna che ora geme liberamente e glielo porto. Il nero mentre penetra la figa infila le sue dita per aprire il culo di Anna. Prima una, poi due poi tre.

Anna si dimena ancora di più che sente le sue dita. Quando pensa che il culo di Anna è pronto abbastanza esce dalla figa, le sfila il perizomino rosso, e lo infila nel sedere. Prima la grossa cappella e poi tutto il resto. Io ho una erezione monstre. Anna appena è tutto dentro urla come una troia. “Mamma quanto è duro e grosso…,Mario, come lo sento…ahhh” urla.

A quel punto ray inizia a spingere in culo ma non alla sua solita velocità. Lo spinge piano perché sembra lo voglia soprattutto allargare il più possibile..

Mi dice di stendermi sul letto e che Anna mi doveva salire sopra. Ray esce dal culo e capisco cosa vuole fare. Anna mi sale sopra senza difficoltà e sono finalmente nella figa di mia moglie. Ray sale anche lui sul letto, spinge Anna verso di me esponendole il culo e da dietro comincia a provare ad entrare. Anche Anna ha capito cosa le sarebbe successo. Ray riesce ad entrare ed io sento il suo cazzone che struscia il mio diviso da una membrana sottilissima. Ray spinge e spingo anche io. Sono eccitatissimo non avevo mai fatto una doppia. Anna letteralmente urla di piacere. “Ahhh fantastico bravi ragazzi siii …non fermatevi, che sto per venire…forza….”

Continuiamo così per un po’ poi io non reggo l’eccitazione e le vengo in figa. Mi levo da sotto e ray continua ad incularla con forza. Mi sposto alla bocca di Anna che mi pulisce amorevolmente il cazzo mentre ray glielo spinge da dietro. Ray pare non stancarsi mai, lo leva dal culo totalmente sfondato e lo mette in figa di nuovo dove spinge come un forsennato finché con un profondo sospiro viene.

Anna a quel punto ha la figa piena della mia sborra e di quella di ray. Si alza e va a pulirsi in bagno, perdendone molta sulla moquette.

Va in bagno anche ray che entra e vede mia moglie che si sta pulendo la figa nel bidet.

Anna fa un urletto improvviso tipo “ehi ray ma che…” e mi precipito a vedere cosa stavano facendo e lui stava pisciando addosso a mia moglie.

Ray le dice

“Apri di più la bocca, Anna”

Anna spalanca la bocca mentre il nero con quel cazzone che sembra una pompa direziona la pipì sui capelli il viso il corpo e sulla bocca di Anna che non la ingoia e scende sul pavimento.

Resto pietrificato perché lei non dice nulla e se lo fa fare.

La pisciata di ray pare non finire mai.

Quando smette , ray lo infila in bocca ad Anna che lo pulisce del tutto e senza nemmeno guardarmi torna di la in camera da letto per continuare la monta.

Chiudo la porta a chiave quando esce ray e chiedo ad Anna spiegazioni sul perché non si sia ribellata e non gli abbia chiesto di fermarsi. O perché non mi avesse chiesto aiuto.

Anna che era tutta bagnata di piscio che era andato ovunque mi dice che il perché è evidente. Lei era d’accordo. L’avevano fatto anche prima quando si erano chiusi in doccia da soli. Io resto sconvolto. E le dico

“Anna ma da quando ti fai pisciare in faccia dagli uomini?”

Lei mi risponde

“Da molto prima di te…non vedo quale sia il problema se io sono consenziente. Ora scusa, ma devo lavarmi. Te che fai? Ora sei geloso?”

Mi incazzai come un animale. Mi vestii e me ne andai. Avevo bisogno di aria fresca. Aveva smesso di piovere presi l’auto ed andai a farmi un giro. Erano già le due del mattino…

La montagna di notte può essere pericolosa così andai verso la stazione a 30 minuti da casa per l’unico esercizio aperto a quell’ora. Girellai avanti e indietro ero incazzato perché non sapevo tutto di lei. Perché era forse vero, ero geloso di ray. Aveva una intesa sessuale con lui che non aveva con me. Non mi sarei mai aspettato che ray le avrebbe anche orinato in faccia. Era diventata la sua troia e più stavano insieme più si legavano.

Ero sconvolto. Mi presi una birra al bar della stazione, mi lèssi un giornale sportivo ma mi giravano i coglioni. Poi capii che avevo fatto male ad andare via.

Ero stato io ad organizzare la serata e il fatto che si stavano divertendo era solo il segnale del successo della serata. Che idiota che ero. Il fatto è che mentre ray le pisciava addosso vidi mia moglie, ma in quel momento lei era la mia compagna di gioco. Come potevo incazzarmi per una cosa voluta da me?

Tornai subito verso casa ed alle quattro rientrai. Non sentivo nessun rumore. Anna e ray si erano addormentati sfatti ed erano sotto la trapunta, sicuramente nudi probabilmente dopo aver passato anche quelle due ore a scopare. Me ne andai sul divano letto che aprii e mi addormentai anche io.

Mi svegliai un po’ di volte e poi presi sonno del tutto.

Erano le dieci del mattino di domenica ed Anna con la mia t-shirt addosso mi sveglia.

Mi dice che dobbiamo parlare e che il gioco va bene se ci si diverte tutti. È dispiaciuta della sua risposta, lei mi ama e mi dice che se non mi diverto io allora non si gioca più. Ray è di la in silenzio. Anna mi guarda e mi bacia appassionatamente.

Mi scuso anche io perché ero stavo impulsivo ma non tolleravo che con lui facesse cose e con me no.

Anna mi disse che era perché non glielo avevo mai chiesto. Lui si. Se mi dava fastidio non lo avrebbe più fatto.

La bacio di nuovo ed in effetti la sua bocca ha un sapore di cose miste. Le chiedo se quando sono andato via avevano scopato di nuovo. Anna mi guarda dolcemente e mi dice

“Be si. Con ray non è che ti metti a parlare del tempo. Ci siamo addormentati ad un certo punto… possiamo continuare a giocare o vuoi tornare a casa subito?”

Sono le tipiche domande che hanno una sola risposta. continuiamo.

Anna chiama ray che entra in stanza sempre nudo. Da quando è qui non l’ho mai visto vestito.

Mi aiuta a rimettere a posto il divano e mi da il 5 per farmi sentire meglio. A quel punto si avvicina di nuovo ad Anna e le leva la t-shirt. Anche Anna l’ho vista vestita pochissimo. Ray comincia a succhiare le tettine di Anna, ma mia moglie lo ferma. Deve farsi una doccia.

Ray mi chiede se può andare in doccia con lei, faccio cenno di si con il capo e si chiudono di nuovo dentro.

Dopo lo scroscio d’acqua e le risatine cala il silenzio e sento solo l’acqua. Questa atmosfera calma è rotta dai gemiti di Anna che è di nuovo montata da ray. Stanno in doccia una mezz’ora abbondante. Finché escono con la stessa espressione di soddisfazione. Sono quasi le undici dopo pranzo saremmo tutti tornati a casa. In realtà non avevamo fatto neanche colazione.

Anna allora prende un pacco di biscotti Togo e la bomboletta di panna e ci propone di essere lei la nostra colazione ed il nostro pranzo. Ci dice che sarà il nostro brunch…

Chiedo ad Anna se riusciva a fare ancora sesso dopo tutto quello che aveva già fatto e ci disse che per noi si.

A ray non pare vero. E nemmeno a me.

Mi spoglio anche io. Anche se non ero molto più vecchio di ray la differenza di fisico era evidente. Bianco latte, pancetta da birra, pube peloso. Pene largo si ma lungo quasi la metà di ray che aveva una proboscide in mezzo alle gambe. Pettorali abbastanza definiti e la tartaruga in bella vista.

seguiamo Anna che si stende nuda sul letto e che ci chiama con lo sguardo.

Si spruzza abbondante panna sui seni e sulla figa finendo la bomboletta. Le bendo gli occhi così non sa chi fa cosa. La cosa la eccita abbastanza.

Si stende meglio e noi iniziamo. I seni ce li dividiamo io e ray. Lei mugola.

Ray con una mano le fa succhiare un Togo che poi mangia. Io mi avvento sula figa e le levo tutta la panna. Anna geme e si contorce. Io le metto un Togo nella figa e poi glielo faccio assaggiare. Anche ray fa la stessa cosa. Inzuppiamo i togo nella sua figa come se fosse un cappuccino. Ce li mangiamo tutti. Le chiedo se le piace il sapore della sua figa e lei geme nel rispondere si.

Le lecco la figa mentre ray le infila il cazzo in bocca. Lei è totalmente persa e lo succhia avidamente.

A quel punto mentre lei succhia le penetro la figa. Lei mugola mentre inizino a spingere ma dice

“Nooo, Mario…Ray voglio il tuo, dai ”

Esco dalla figa e vado in bocca io. Ray fa il percorso opposto e comincia spingere. Sento il piacere che le dà ray sul mio cazzo. A volte aumenta la pompata a volte lo lascia stare per gustarsi la penetrazione. Ray la mette di traverso e continua a spingere mentre Anna continua a succhiarmi.

Poi rey prende il lubrificante e prepara il culo per la monta.

Anna non capisce più niente. Ray comincia ad incularla da dietro con vigore prendendola per i capelli e stringendo uno dei seni. Anna urla forte il dolore e il suo piacere. è incontenibile.

Io allora vado dall’altro lato ed entro nella figa e facciamo una nuova dp. Questa volta viene davvero bene. La sento che viene sul mio cazzo mentre ray glielo spinge da dietro. Ci diamo il cambio. Entro finalmente nel culo di Anna mentre ray le fa la figa. Io ero arrivato. Poche spinte e le inondo il culo. Esco e mi stendo. Ray invece continua ancora per un po’ a sbatterlo in figa. La gira, lo rimette di nuovo nel culo e viene dentro con un profondo gemito.

Siamo veramente stravolti. Mia moglie da un bacio al mio cazzo e a quello di ray e con una voce minuscola ci dice

“Grazie cazzi. Siete stati fantastici. Vi adoro” Anna è un amante straordinaria.

Nessuno dice più nulla o ha voglia di dire nulla.

Anna e Ray si alzano e vanno in bagno insieme a docciarsi. Non chiudono la porta. Li sento ridere e scherzare, si lavano e basta. poi escono e vado io da solo.

Erano oltre le due. Ci facciamo una pasta veloce e mentre mangiamo chiedo se ray ha impegni per la sera perchè sono distrutto e partirei dopo un breve sonno.

Ray che è ancora nudo mi dice che va bene, però vorrebbe dormire l’ultima volta con Anna.

Ad Anna va bene, ma gli dice che lei è arrivata, basta sesso.

Vado io sul divano. Di nuovo.

Sveglia alle 18.

Mi addormento abbastanza profondamente.

Arrivano le 18. Anna viene a svegliarmi. È vestita. Ha una maglia ed una gonna abbastanza corta. Mutandine bianche sotto. Anche ray è finalmente vestito. era arrivato il momento della partenza.

Da lì a casa sono 3 ore senza fermarsi.

Ray mi aiuta a caricare l’auto mentre Anna sistema un po’ la casa. C’era un odore di sudore e e sesso fortissimo. Saremmo dovuti tornare e pulire con calma.

Chiudiamo tutto alla bene è meglio e partiamo.

Anna si mette dietro per far stare ray che è più alto davanti accanto a me.

Ma ray si mette dietro anche lui.

Scherzando mi lamento del fatto che così sembravo il loro autista. Anna mi dice

“Mario tanto è sera. Chi vuoi ci veda?”

Partiamo e parliamo del più e del meno per un pó, quando a un certo punto sento Anna sobbalzare.

Chiedo se andava tutto bene. Risponde ray che andava splendidamente. Passa poco e sento Anna ansimare. Cerco di guardare nello specchietto di dietro ma vedo poco perché la luce è insufficiente. Da quanto riesco a vedere non stanno facendo sesso. Allora mi rivolgo a Anna e le chiedo che stanno facendo.

“Mario ci stiamo salutando” mi dice. Sento Anna che ogni tanto respira forte. Penso che la stia masturbando. Lo chiedo a ray che conferma. Li lascio fare. Per non sentire i loro gemiti metto un po’ di musica. E così passano un paio di ore di viaggio. Mentre stiamo per arrivare in città abbasso la musica e chiedo a ray dove lo devo portare. Sento il rumore inconfondibile di anna che lo sta pompando. Lui mi dá il suo indirizzo di casa, cercando di parlare normale. Sono quasi le 23. Sento un rantolo profondo e capisco che ray è venuto. Mi sembrava di stare con due conigli che stanno sempre a scopare.

Arriviamo verso 2330 al suo indirizzo, fermo l’auto per farlo scendere. Ray da un bacio appassionato a mia moglie e la tocca un po’ ovunque prima di scendere.

Vedo Anna che si sfila le mutandine bianche, anche queste molto minimal e le da a ray. Lui le alza la gonna da un bacio anche alla sua dolce figa. Lei sobbalza. E prima che vada via Anna gli dice

“Avevi ragione. Le mutandine con te non mi servono. Tienile te ”

Lui sorride e se ne va a casa con un altro paio di mutandine minuscole da mostrare agli amici.

Io e Anna avevamo tanto di cui parlare. Il fine settimana aveva chiarito una questione che mi era evidente da quando li ho visti in bagno: ray era senza dubbio il bull di Anna e lei lo riconosceva come tale.
Dopo quel weekend le hai pisciato anche tu addosso o in bocca ? dev'essere una pratica sublime, anche reciprocamente , credo.
 
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Dopo quel weekend le hai pisciato anche tu addosso o in bocca ? dev'essere una pratica sublime, anche reciprocamente , credo.
Da allora si certo. Non è che mi faccia impazzire sinceramente, ma come avrai capito quando Anna è eccitata è una furia.
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Non fermarti!! Scrivi benissimo
Grazie. Si la storia prosegue
 
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Quella sera eravamo troppo stanchi per fare qualunque cosa così andammo a dormire. Le detti un bacio in bocca e le dissi che l’amavo, mi scusavo del mio comportamento infantile.

Anna disse che non importava. Mi sorrise e si addormentó pure lei.

Furono giorni intensi ma trovai il tempo per avere conferma se, sulla base di quello che avevo letto sul lifestyle negli usa, ray era il suo bull, lei la sweet ed io il cuck. Le chiesi anche se preferisse i ragazzi di colore e il perché dell’urina addosso.

Non sono domande facili da fare alla propria moglie, sia per quella che può essere la sua reazione sia, e soprattutto, la sua risposta.

Anna non mi rispose subito. Ci pensó qualche giorno. E poi mi disse una cosa del tipo

“Mario negli usa è un altro mondo. Io non ho tutta questa esperienza per dirti se preferisco i ragazzi di colore. Ray e Jamal sono stati gli unici ad oggi. Loro due in modo diverso ma sovrapponibile sono un concentrato di trasgressione, vigore sessuale, dimensione, passione e bellezza fisica. Non mi piacciono tutti gli uomini di colore…, Mario. Bull è un termine americano che forse qui in Italia non è azzeccato. Tu hai partecipato. Lo facciamo anche insieme da soli. Perché ti vedi un cuck? Da come mi hai fatto leggere, Io non direi…”

Poi proseguì sull’urina che mi aveva fatto scattare

“Lo so che non lo sapevi. Era tanto che non lo facevo, dai tempi di Paolo. Lui me l’ha chiesto, io ero eccitata e gli ho detto si. Tutto qui. Per me sta bene in quella situazione.Ma non volevo sminuirti”

Fu un chiarimento a metà. Ma mentre mia moglie aveva già completato il percorso di maturazione per dividere il cuore da passione, io a volte ancora non riuscivo a distinguere la moglie dalla compagna di trasgressione. Era un problema mio.

Con ray prima di Natale organizzano altri due incontri. Un car sex divertente ma non ai soliti livelli e quindi un secondo incontro alla mia casa di montagna.

Inutile dire che Anna adorava quel ragazzo.

La location con lui era un grosso problema, ed Anna in questa fase voleva solo ray. Poco prima di natale ray ci dà una notizia che portó nuovi sviluppi.

In pratica lasciava la casa dei genitori e si prese una stanza in affitto in una casa dove già viveva un suo amico. Per l’occasione ci invitó a casa sua per capodanno. Dopo le 2 di notte, prima avevamo tutti altro da fare.

La sua nuova sistemazione era a circa una ventina di minuti da dove abitavamo noi. Era un upgrade importante, ma cosa avrebbe determinato per Anna averlo così vicino?

Arrivó la notte di capodanno. Dopo i festeggiamenti di rito con gli amici, verso l”una ci sganciammo e tornammo a casa. Anna era un pó brilla per lo champagne che non regge proprio. Le chiedo se vuole andare da ray. Lei non ha esitazioni. Va in bagno, si doccia e dopo essersi praticamente cambiata tutta è pronta per proseguire la serata.

Alle due in punto siamo all’indirizzo di ray. Non sappiamo che campanello suonare e le linee telefoniche erano ancora intasate. Poi arriva il messaggio di ray dopo poco che ci dice che è a casa e di citofonare il cognome taldeitali. Saliamo su. È al quinto piano senza ascensore. Ci arriviamo un po’ lèssi. Ray ci accoglie con un sorriso enorme e ci fa entrare. È mezzo brillo anche lui. Appena dentro bacia con passione Anna che non aspettava altro. Si baciano pure sotto il vischio. Porta bene. Anna è abbastanza in tema. Vestitino rosso, calze rosse tutto rosso. Mancava un cappellino rosso in testa e sarebbe sembrata una sexy mamma natale.

Ray è molto contento di vederla e ci fa fare il giro della casa. Dura molto poco in realtà. Ha due camere, una sua e l’altra del suo amico ed una cucina soggiorno Ingresso. Il bagno ha una grossa vasca ed il bidet. Insomma era una casa che veramente necessitava di una profonda ristrutturata. Anna dice che era bella, probabilmente pensando di aver risolto il problema location. Nella sua camera un letto singolo ed una grande porta finestra che da sul terrazzino in comunicazione con l’altra stanza da letto che invece ha un letto matrimoniale.

Ray che ci illustra tutte le meraviglie di questa casa prende le mani di Anna e le dice

“Finalmente fikona potremo vederci ogni volta che vogliamo senza problemi!”

Anche Anna si contagia del suo entusiasmo.

Io non volevo essere sgarbato e allora dico a ray

“Ed i vicini? E al tuo compagno di casa sta bene ?”

Ray un po’ spavaldo ci dice che il suo compagno di casa è il ragazzo con cui prima di Anna si divideva spesso le ragazze. Un vero porco. Questo è il suo scannatoio.

Un brivido freddo mi corre lungo la schiena.

Dice ad anna che questa sarà sempre casa sua e lei lo guarda con occhi sorridenti.

Ray prende una bottiglia di spumante e ci offre da bere. Brindiamo ad un nuovo anno di divertimento.

Ray ci fa strada in camera sua. Dalla finestra si vedono ancora i fuochi di artificio in lontananza. Mentre stavo guardando dalla finestra lui le aveva giá tolto il vestito e fatta stendere sul letto.

La trovo già in intimo e autoreggenti che si baciano.

Anna per quella serata aveva indossato un body rosso con apertura a V davanti. Tutto in pizzo trasparente.

Il nero mette le manone sotto i il body e glielo sfila dal basso.

Anna è tutta nuda sul suo letto in attesa di ray che si stava spogliando.

Ray si leva tutto e con l’uccello bene in tiro si avvicina a mia moglie per penetrarla. Le lecca un po’ la figa per eccitarla un po’ e poi la penetra. Anna mugola “si ray, si sì sì…spingi”

Ray spinge come un dannato Anna è in piena estasi giá vicina al primo orgasmo. Lei viene per prima e si gode ray che se la scopa alla missionaria. Lui la bacia appassionatamente e lei gli si stringe attorno con le sue lunghe gambe velate dalle calze rosse. I tacchi si muovono al ritmo delle spinte. dopo un bel pó di spinte ray viene e le riempie la figa con un gemito profondo. E intanto si erano fatte le tre. Io osservavo arrapato la monta e nel mentre ray si apprestava a fare il secondo round, infilo il mio cazzo duro in bocca ad Anna che me lo succhia avidamente. Ray esce un secondo dalla stanza ma io e Anna non ce ne accorgiamo neppure. Torna dopo poco con un pacchettino per Anna.

“Buon anno fikona” le dice.

Ray aveva iniziato da qualche tempo a chiamarla fikona.

Lei si stacca da me, si mette a gambe incrociate con la figa ben visibile che perde sul letto di ray un pó di quella sborra da poco presa e apre il regalo.

È un affare che sembra di plastica trasparente di forma conica quasi un abete stilizzato. Anna lo gira ma non capisce cosa sia, né io ne avevo mai visto uno. Forse un porta fortuna.

Ray si fa una mega risata e dice

“Anna, questo va messo nel culo per mantenerlo aperto e facilitare la penetrazione. Fikona, te lo devi mettere prima di venire da me.“

Anna lo guarda bene con uno sguardo perplesso di chi non sa se essere eccitata o preoccupata. Lui lo prende e glielo infila prima in bocca. Poi lo passa nella dentro la figa per bagnarlo ancora. E infine le alza le gambe per infilarlo nel culo dove deve andare. Anna fa un po’ di resistenza all’inizio, ma poi si rilassa ed entra. Ray allora le apre le gambe a libro tenendole fra le braccia e comincia il secondo round. Anna che si sente aperta e un po’ piena anche dietro comincia a gemere fortissimo. “Ahh siii ahhh ooh, vai ray ”. Anna viene molto rapidamente mentre lui è ancora dentro nella figa.

Lui esce la gira e la mette a pecora, con la testa sul cuscino ed il sedere bello alto.. Leva il cono dall’ano e mette il suo cazzo. Spinge piano piano ed entra tutto senza particolari sobbalzi. Anna urlicchia in un misto di piacere e dolore. Lui inizia a incularla di prepotenza. i tacchi rossi le cadono dai piedi tanto spinge forte. Con un profondo gemito lui le viene nel culo. Anna era distrutta. Ha sborra che le cola dai due buchi che il nero si era appena scopato, così si alza e si dirige verso il bagno a pulirsi.

Ray mi guarda mentre tiene quel cono trasparente in mano e conveniamo sul fatto che funziona.

Mentre Anna è in bagno sento aprire la porta. Chiedo a ray cosa stava succedendo. Mi tiro su i pantaloni ed andiamo all’ingresso. Era il suo compagno di casa che rientrava dal veglione. In quello stesso momento Anna esce dal bagno solo con indosso le autoreggenti rosse. L’amico di ray guarda Anna con un misto di sorpresa ed eccitazione. Mia moglie si copre alla meno peggio, vede me vestito, ray nudo ancora barzotto e capisce tutto.

Esordisce dicendo

“La festa più bella era qui a casa mia. Ciao bella topa. Non essere timida, dove vai? Ormai ti ho vista “

Anna scappa in stanza di ray e mentre va il coinquilino le fa la radiografia al sedere.

Siamo tutti in imbarazzo.

Ray rompe l’imbarazzo è presenta l’amico

“Lui è augustin, per gli amici ago”

Mi stavo per presentare ma ago mi ferma

“So chi siete. Tu sei Mario è quella bel culo nella stanza di ray è Anna. La fikona, la tua sweet, giusto ray?.”

Ray annuisce

“Ray mi parla sempre di tua moglie. E ora che l’ho vista capisco il perché. Bravo il nostro ray. Ti fai questa figa. Chiamala . Non me la mangio mica…”.

Anna torna solo con il vestitino addosso, sotto non ha l’intimo e saluta ago.

Ago non è possente come ray, è molto alto e magro, ha il pizzetto e gli occhi vispi ed arriva subito al punto. Da come parla si capisce che è un ragazzo di esperienza. Così ad occhio mi sembra sulla 40na, ma soprattutto mi pare abbia una personalità più autoritaria.

“Allora non so cosa vi ha detto ray. Io sono molto, ma molto, esperto nei giochi con le mogli e nelle gang. mi piacciono molto le donne italiane, come te Anna. Con ray ne abbiamo fatte diverse, prima che si mettesse con la fikona. Questo è ciò che offro” e si tira giù calzoni e mutande e tira fuori il cazzone nero, meno possente di ray ma comunque misura importante. Si rivolge a me e mi dice

“Sia io che ray vogliamo mettere la fikona al centro delle nostre attenzioni…quindi visto che siamo qui tutti…se non ho interrotto nulla e volete io ci sono… fikona ti va?”

Non so perche ma a pelle mi stava proprio sulle scatole. Anna ascoltava e non parlava. Stava seduta su una seggiola e non si rese conto che nella posizione in cui si era messa si vedeva benissimo la sua passera rasata.

Ago infatti spesso guardava in quella direzione.

Ray che le era dietro e le accarezzava i capelli dolcemente prosegue

“Anna non è obbligatorio. Solo se ti va”.

Anna ci pensa un po’ e si alza in piedi. Mi guarda. Vede che io non sono affatto d’accordo. Guarda ago che comincia a menarselo. Gli diventa duro e continua a menarselo.

Non so cosa le passa per la testa e con un movimento veloce fa cadere il vestito a terra. È tutta nuda davanti a ray e ago che è in piena erezione e comincia anche lui a spogliarsi. Io la guardo come per dire ma che stai facendo.

Anna si avvicina felina al cazzo di ago bene in tiro. è largo un po’ meno del mio, ma molto più lungo e con la cappellona rosa scuro. Il cazzo di ray mantiene il suo primato. Ago guarda mia moglie che si avvicina, si inginocchia davanti a lui comincia a succhiarglielo per poi lo leccarlo dalla cappella fino alle palle, che lui aveva pelose. Lo guarda tenendolo in mano ago le dice

“Ti piace eh fikona?!”

Lei annuisce, si stacca, da un mega bacio sulla cappella, e se ne va. Ago le dice che non ha finito, ma lei va verso ray e dà un bacio pure al suo cazzo e, dando le spalle a me e ad ago, bacia ray intensamente; lui con le mani le allarga il culo mostrando ad ago le sue grazie.

Ago è super eccitato. La vuole.

“Bravo ray, vedo hai già iniziato. Ora finiamo il lavoro…andiamo nella mia stanza ”

Lei si stacca anche da ray, mi guarda e capisce che io sono del tutto contrario. Intanto ago nudo e si avvicina e sta per prenderla perché vuole continuare…ma Anna facendo un sospiro prende il coraggio a due mani e dice ai due ragazzi

“Si è fatto tardi. Stasera no. È stato un piacere fare la tua conoscenza ago. Ed anche quella di ago bis, ma ora non me la sento.vado a dormire”.

Ago ci resta malissimo.

Anna va nella stanza di ray per riprendere le sue cose. Lui la segue e chiude la porta a chiave. Io e ago sentiamo che parlano per un po’ poi non si sente più nulla. Dopo un po’ sentiamo un gemito di ray. Anna esce dalla camera tutta vestita pronta per tornare a casa. Ago che intanto si era rivestito le fa notare un qualcosa di bianco al lato destro della sua bocca. Lei ringrazia e con le dita si lecca via quello che noi tutti avevamo capito essere un grumetto di sborra di ray. Salutiamo tutti e ce ne andiamo.

Anna in auto mi bacia -uno dei tanti baci al sapore di sborra- e mi dice

prima che potessi parlare io

“Mario stasera non l’ho fatto per amore tuo. Ma sappi che ii vorrei davvero provare tutti e due insieme, è un problema per te?”

La guardo in quei bellissimi occhi verdi da cerbiatta e le dico che se va bene a lei non c’è nessun problema. Deve pensarci bene peró, perché ago mi sembra un gran porco, forse più di ray. Anna mi sorride e mi dice che ha avuto proprio la stessa impressione. Quella sera di capodanno finisce così.
 

Mintaka

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Quella sera eravamo troppo stanchi per fare qualunque cosa così andammo a dormire. Le detti un bacio in bocca e le dissi che l’amavo, mi scusavo del mio comportamento infantile.

Anna disse che non importava. Mi sorrise e si addormentó pure lei.

Furono giorni intensi ma trovai il tempo per avere conferma se, sulla base di quello che avevo letto sul lifestyle negli usa, ray era il suo bull, lei la sweet ed io il cuck. Le chiesi anche se preferisse i ragazzi di colore e il perché dell’urina addosso.

Non sono domande facili da fare alla propria moglie, sia per quella che può essere la sua reazione sia, e soprattutto, la sua risposta.

Anna non mi rispose subito. Ci pensó qualche giorno. E poi mi disse una cosa del tipo

“Mario negli usa è un altro mondo. Io non ho tutta questa esperienza per dirti se preferisco i ragazzi di colore. Ray e Jamal sono stati gli unici ad oggi. Loro due in modo diverso ma sovrapponibile sono un concentrato di trasgressione, vigore sessuale, dimensione, passione e bellezza fisica. Non mi piacciono tutti gli uomini di colore…, Mario. Bull è un termine americano che forse qui in Italia non è azzeccato. Tu hai partecipato. Lo facciamo anche insieme da soli. Perché ti vedi un cuck? Da come mi hai fatto leggere, Io non direi…”

Poi proseguì sull’urina che mi aveva fatto scattare

“Lo so che non lo sapevi. Era tanto che non lo facevo, dai tempi di Paolo. Lui me l’ha chiesto, io ero eccitata e gli ho detto si. Tutto qui. Per me sta bene in quella situazione.Ma non volevo sminuirti”

Fu un chiarimento a metà. Ma mentre mia moglie aveva già completato il percorso di maturazione per dividere il cuore da passione, io a volte ancora non riuscivo a distinguere la moglie dalla compagna di trasgressione. Era un problema mio.

Con ray prima di Natale organizzano altri due incontri. Un car sex divertente ma non ai soliti livelli e quindi un secondo incontro alla mia casa di montagna.

Inutile dire che Anna adorava quel ragazzo.

La location con lui era un grosso problema, ed Anna in questa fase voleva solo ray. Poco prima di natale ray ci dà una notizia che portó nuovi sviluppi.

In pratica lasciava la casa dei genitori e si prese una stanza in affitto in una casa dove già viveva un suo amico. Per l’occasione ci invitó a casa sua per capodanno. Dopo le 2 di notte, prima avevamo tutti altro da fare.

La sua nuova sistemazione era a circa una ventina di minuti da dove abitavamo noi. Era un upgrade importante, ma cosa avrebbe determinato per Anna averlo così vicino?

Arrivó la notte di capodanno. Dopo i festeggiamenti di rito con gli amici, verso l”una ci sganciammo e tornammo a casa. Anna era un pó brilla per lo champagne che non regge proprio. Le chiedo se vuole andare da ray. Lei non ha esitazioni. Va in bagno, si doccia e dopo essersi praticamente cambiata tutta è pronta per proseguire la serata.

Alle due in punto siamo all’indirizzo di ray. Non sappiamo che campanello suonare e le linee telefoniche erano ancora intasate. Poi arriva il messaggio di ray dopo poco che ci dice che è a casa e di citofonare il cognome taldeitali. Saliamo su. È al quinto piano senza ascensore. Ci arriviamo un po’ lèssi. Ray ci accoglie con un sorriso enorme e ci fa entrare. È mezzo brillo anche lui. Appena dentro bacia con passione Anna che non aspettava altro. Si baciano pure sotto il vischio. Porta bene. Anna è abbastanza in tema. Vestitino rosso, calze rosse tutto rosso. Mancava un cappellino rosso in testa e sarebbe sembrata una sexy mamma natale.

Ray è molto contento di vederla e ci fa fare il giro della casa. Dura molto poco in realtà. Ha due camere, una sua e l’altra del suo amico ed una cucina soggiorno Ingresso. Il bagno ha una grossa vasca ed il bidet. Insomma era una casa che veramente necessitava di una profonda ristrutturata. Anna dice che era bella, probabilmente pensando di aver risolto il problema location. Nella sua camera un letto singolo ed una grande porta finestra che da sul terrazzino in comunicazione con l’altra stanza da letto che invece ha un letto matrimoniale.

Ray che ci illustra tutte le meraviglie di questa casa prende le mani di Anna e le dice

“Finalmente fikona potremo vederci ogni volta che vogliamo senza problemi!”

Anche Anna si contagia del suo entusiasmo.

Io non volevo essere sgarbato e allora dico a ray

“Ed i vicini? E al tuo compagno di casa sta bene ?”

Ray un po’ spavaldo ci dice che il suo compagno di casa è il ragazzo con cui prima di Anna si divideva spesso le ragazze. Un vero porco. Questo è il suo scannatoio.

Un brivido freddo mi corre lungo la schiena.

Dice ad anna che questa sarà sempre casa sua e lei lo guarda con occhi sorridenti.

Ray prende una bottiglia di spumante e ci offre da bere. Brindiamo ad un nuovo anno di divertimento.

Ray ci fa strada in camera sua. Dalla finestra si vedono ancora i fuochi di artificio in lontananza. Mentre stavo guardando dalla finestra lui le aveva giá tolto il vestito e fatta stendere sul letto.

La trovo già in intimo e autoreggenti che si baciano.

Anna per quella serata aveva indossato un body rosso con apertura a V davanti. Tutto in pizzo trasparente.

Il nero mette le manone sotto i il body e glielo sfila dal basso.

Anna è tutta nuda sul suo letto in attesa di ray che si stava spogliando.

Ray si leva tutto e con l’uccello bene in tiro si avvicina a mia moglie per penetrarla. Le lecca un po’ la figa per eccitarla un po’ e poi la penetra. Anna mugola “si ray, si sì sì…spingi”

Ray spinge come un dannato Anna è in piena estasi giá vicina al primo orgasmo. Lei viene per prima e si gode ray che se la scopa alla missionaria. Lui la bacia appassionatamente e lei gli si stringe attorno con le sue lunghe gambe velate dalle calze rosse. I tacchi si muovono al ritmo delle spinte. dopo un bel pó di spinte ray viene e le riempie la figa con un gemito profondo. E intanto si erano fatte le tre. Io osservavo arrapato la monta e nel mentre ray si apprestava a fare il secondo round, infilo il mio cazzo duro in bocca ad Anna che me lo succhia avidamente. Ray esce un secondo dalla stanza ma io e Anna non ce ne accorgiamo neppure. Torna dopo poco con un pacchettino per Anna.

“Buon anno fikona” le dice.

Ray aveva iniziato da qualche tempo a chiamarla fikona.

Lei si stacca da me, si mette a gambe incrociate con la figa ben visibile che perde sul letto di ray un pó di quella sborra da poco presa e apre il regalo.

È un affare che sembra di plastica trasparente di forma conica quasi un abete stilizzato. Anna lo gira ma non capisce cosa sia, né io ne avevo mai visto uno. Forse un porta fortuna.

Ray si fa una mega risata e dice

“Anna, questo va messo nel culo per mantenerlo aperto e facilitare la penetrazione. Fikona, te lo devi mettere prima di venire da me.“

Anna lo guarda bene con uno sguardo perplesso di chi non sa se essere eccitata o preoccupata. Lui lo prende e glielo infila prima in bocca. Poi lo passa nella dentro la figa per bagnarlo ancora. E infine le alza le gambe per infilarlo nel culo dove deve andare. Anna fa un po’ di resistenza all’inizio, ma poi si rilassa ed entra. Ray allora le apre le gambe a libro tenendole fra le braccia e comincia il secondo round. Anna che si sente aperta e un po’ piena anche dietro comincia a gemere fortissimo. “Ahh siii ahhh ooh, vai ray ”. Anna viene molto rapidamente mentre lui è ancora dentro nella figa.

Lui esce la gira e la mette a pecora, con la testa sul cuscino ed il sedere bello alto.. Leva il cono dall’ano e mette il suo cazzo. Spinge piano piano ed entra tutto senza particolari sobbalzi. Anna urlicchia in un misto di piacere e dolore. Lui inizia a incularla di prepotenza. i tacchi rossi le cadono dai piedi tanto spinge forte. Con un profondo gemito lui le viene nel culo. Anna era distrutta. Ha sborra che le cola dai due buchi che il nero si era appena scopato, così si alza e si dirige verso il bagno a pulirsi.

Ray mi guarda mentre tiene quel cono trasparente in mano e conveniamo sul fatto che funziona.

Mentre Anna è in bagno sento aprire la porta. Chiedo a ray cosa stava succedendo. Mi tiro su i pantaloni ed andiamo all’ingresso. Era il suo compagno di casa che rientrava dal veglione. In quello stesso momento Anna esce dal bagno solo con indosso le autoreggenti rosse. L’amico di ray guarda Anna con un misto di sorpresa ed eccitazione. Mia moglie si copre alla meno peggio, vede me vestito, ray nudo ancora barzotto e capisce tutto.

Esordisce dicendo

“La festa più bella era qui a casa mia. Ciao bella topa. Non essere timida, dove vai? Ormai ti ho vista “

Anna scappa in stanza di ray e mentre va il coinquilino le fa la radiografia al sedere.

Siamo tutti in imbarazzo.

Ray rompe l’imbarazzo è presenta l’amico

“Lui è augustin, per gli amici ago”

Mi stavo per presentare ma ago mi ferma

“So chi siete. Tu sei Mario è quella bel culo nella stanza di ray è Anna. La fikona, la tua sweet, giusto ray?.”

Ray annuisce

“Ray mi parla sempre di tua moglie. E ora che l’ho vista capisco il perché. Bravo il nostro ray. Ti fai questa figa. Chiamala . Non me la mangio mica…”.

Anna torna solo con il vestitino addosso, sotto non ha l’intimo e saluta ago.

Ago non è possente come ray, è molto alto e magro, ha il pizzetto e gli occhi vispi ed arriva subito al punto. Da come parla si capisce che è un ragazzo di esperienza. Così ad occhio mi sembra sulla 40na, ma soprattutto mi pare abbia una personalità più autoritaria.

“Allora non so cosa vi ha detto ray. Io sono molto, ma molto, esperto nei giochi con le mogli e nelle gang. mi piacciono molto le donne italiane, come te Anna. Con ray ne abbiamo fatte diverse, prima che si mettesse con la fikona. Questo è ciò che offro” e si tira giù calzoni e mutande e tira fuori il cazzone nero, meno possente di ray ma comunque misura importante. Si rivolge a me e mi dice

“Sia io che ray vogliamo mettere la fikona al centro delle nostre attenzioni…quindi visto che siamo qui tutti…se non ho interrotto nulla e volete io ci sono… fikona ti va?”

Non so perche ma a pelle mi stava proprio sulle scatole. Anna ascoltava e non parlava. Stava seduta su una seggiola e non si rese conto che nella posizione in cui si era messa si vedeva benissimo la sua passera rasata.

Ago infatti spesso guardava in quella direzione.

Ray che le era dietro e le accarezzava i capelli dolcemente prosegue

“Anna non è obbligatorio. Solo se ti va”.

Anna ci pensa un po’ e si alza in piedi. Mi guarda. Vede che io non sono affatto d’accordo. Guarda ago che comincia a menarselo. Gli diventa duro e continua a menarselo.

Non so cosa le passa per la testa e con un movimento veloce fa cadere il vestito a terra. È tutta nuda davanti a ray e ago che è in piena erezione e comincia anche lui a spogliarsi. Io la guardo come per dire ma che stai facendo.

Anna si avvicina felina al cazzo di ago bene in tiro. è largo un po’ meno del mio, ma molto più lungo e con la cappellona rosa scuro. Il cazzo di ray mantiene il suo primato. Ago guarda mia moglie che si avvicina, si inginocchia davanti a lui comincia a succhiarglielo per poi lo leccarlo dalla cappella fino alle palle, che lui aveva pelose. Lo guarda tenendolo in mano ago le dice

“Ti piace eh fikona?!”

Lei annuisce, si stacca, da un mega bacio sulla cappella, e se ne va. Ago le dice che non ha finito, ma lei va verso ray e dà un bacio pure al suo cazzo e, dando le spalle a me e ad ago, bacia ray intensamente; lui con le mani le allarga il culo mostrando ad ago le sue grazie.

Ago è super eccitato. La vuole.

“Bravo ray, vedo hai già iniziato. Ora finiamo il lavoro…andiamo nella mia stanza ”

Lei si stacca anche da ray, mi guarda e capisce che io sono del tutto contrario. Intanto ago nudo e si avvicina e sta per prenderla perché vuole continuare…ma Anna facendo un sospiro prende il coraggio a due mani e dice ai due ragazzi

“Si è fatto tardi. Stasera no. È stato un piacere fare la tua conoscenza ago. Ed anche quella di ago bis, ma ora non me la sento.vado a dormire”.

Ago ci resta malissimo.

Anna va nella stanza di ray per riprendere le sue cose. Lui la segue e chiude la porta a chiave. Io e ago sentiamo che parlano per un po’ poi non si sente più nulla. Dopo un po’ sentiamo un gemito di ray. Anna esce dalla camera tutta vestita pronta per tornare a casa. Ago che intanto si era rivestito le fa notare un qualcosa di bianco al lato destro della sua bocca. Lei ringrazia e con le dita si lecca via quello che noi tutti avevamo capito essere un grumetto di sborra di ray. Salutiamo tutti e ce ne andiamo.

Anna in auto mi bacia -uno dei tanti baci al sapore di sborra- e mi dice

prima che potessi parlare io

“Mario stasera non l’ho fatto per amore tuo. Ma sappi che ii vorrei davvero provare tutti e due insieme, è un problema per te?”

La guardo in quei bellissimi occhi verdi da cerbiatta e le dico che se va bene a lei non c’è nessun problema. Deve pensarci bene peró, perché ago mi sembra un gran porco, forse più di ray. Anna mi sorride e mi dice che ha avuto proprio la stessa impressione. Quella sera di capodanno finisce così.
Domanda ad oggi vi frequentate ancora?
 

Stewie899

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Cavolo devi davvero amare tua moglie, provo sempre a mettermi nei tuoi panni e non so se riuscirei a resistere, soprattutto se provassi a scoparmela e lei mi dice che vuole il cazzo dell'altro nella sua figa
 
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Niagara77

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Cavolo devi davvero amare tua moglie, provo sempre a mettermi nei tuoi panni e non so se riuscirei a resistere, soprattutto se provassi a scoparmela e lei mi dice che vuole il cazzo dell'altro nella sua figa
Anche per me non è stato facile. Però la verità è che da quando l’ho conosciuta ho sempre voluto e voglio solo Anna. Vederla con un altro non è da tutti. E non dico che faccio bene. È che non posso pensare di vivere diversamente. Con Anna il pacchetto è questo. Ti dirò la cosa peggiore non è vederla con un altro. Ma vederla godere con un altro. Quello se lo prendi male ti taglia le gambe. Però dall’altro lato, soprattutto in certi contesti, so che le sto facendo vivere una esperienza che o avrebbe cercato da sola o non avrebbe mai potuto fare. Comunque grazie se likes…
 

Stewie899

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Certo ognuno poi trova il proprio equilibrio. Per quel che mi riguarda (parlo per come mi conosco ora, ma non ho mai vissuto questa situazione) non penso che il problema sarebbe vederla venire col cazzo di un altro, ma proprio il fatto che penetrandola lei mi chieda di uscire perché vuole solo l'altro cazzo. Detto ciò non sto giudicando voi assolutamente, anzi le vostre storie mi eccitano tantissimo e mi spingono persino a pensare ( cosa che si questo forum non faccio quasi mai XD) e mi fa piacere che siate riusciti a trovare un giusto equilibrio e una giusta intesa
 

Milos678

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Quella sera eravamo troppo stanchi per fare qualunque cosa così andammo a dormire. Le detti un bacio in bocca e le dissi che l’amavo, mi scusavo del mio comportamento infantile.

Anna disse che non importava. Mi sorrise e si addormentó pure lei.

Furono giorni intensi ma trovai il tempo per avere conferma se, sulla base di quello che avevo letto sul lifestyle negli usa, ray era il suo bull, lei la sweet ed io il cuck. Le chiesi anche se preferisse i ragazzi di colore e il perché dell’urina addosso.

Non sono domande facili da fare alla propria moglie, sia per quella che può essere la sua reazione sia, e soprattutto, la sua risposta.

Anna non mi rispose subito. Ci pensó qualche giorno. E poi mi disse una cosa del tipo

“Mario negli usa è un altro mondo. Io non ho tutta questa esperienza per dirti se preferisco i ragazzi di colore. Ray e Jamal sono stati gli unici ad oggi. Loro due in modo diverso ma sovrapponibile sono un concentrato di trasgressione, vigore sessuale, dimensione, passione e bellezza fisica. Non mi piacciono tutti gli uomini di colore…, Mario. Bull è un termine americano che forse qui in Italia non è azzeccato. Tu hai partecipato. Lo facciamo anche insieme da soli. Perché ti vedi un cuck? Da come mi hai fatto leggere, Io non direi…”

Poi proseguì sull’urina che mi aveva fatto scattare

“Lo so che non lo sapevi. Era tanto che non lo facevo, dai tempi di Paolo. Lui me l’ha chiesto, io ero eccitata e gli ho detto si. Tutto qui. Per me sta bene in quella situazione.Ma non volevo sminuirti”

Fu un chiarimento a metà. Ma mentre mia moglie aveva già completato il percorso di maturazione per dividere il cuore da passione, io a volte ancora non riuscivo a distinguere la moglie dalla compagna di trasgressione. Era un problema mio.

Con ray prima di Natale organizzano altri due incontri. Un car sex divertente ma non ai soliti livelli e quindi un secondo incontro alla mia casa di montagna.

Inutile dire che Anna adorava quel ragazzo.

La location con lui era un grosso problema, ed Anna in questa fase voleva solo ray. Poco prima di natale ray ci dà una notizia che portó nuovi sviluppi.

In pratica lasciava la casa dei genitori e si prese una stanza in affitto in una casa dove già viveva un suo amico. Per l’occasione ci invitó a casa sua per capodanno. Dopo le 2 di notte, prima avevamo tutti altro da fare.

La sua nuova sistemazione era a circa una ventina di minuti da dove abitavamo noi. Era un upgrade importante, ma cosa avrebbe determinato per Anna averlo così vicino?

Arrivó la notte di capodanno. Dopo i festeggiamenti di rito con gli amici, verso l”una ci sganciammo e tornammo a casa. Anna era un pó brilla per lo champagne che non regge proprio. Le chiedo se vuole andare da ray. Lei non ha esitazioni. Va in bagno, si doccia e dopo essersi praticamente cambiata tutta è pronta per proseguire la serata.

Alle due in punto siamo all’indirizzo di ray. Non sappiamo che campanello suonare e le linee telefoniche erano ancora intasate. Poi arriva il messaggio di ray dopo poco che ci dice che è a casa e di citofonare il cognome taldeitali. Saliamo su. È al quinto piano senza ascensore. Ci arriviamo un po’ lèssi. Ray ci accoglie con un sorriso enorme e ci fa entrare. È mezzo brillo anche lui. Appena dentro bacia con passione Anna che non aspettava altro. Si baciano pure sotto il vischio. Porta bene. Anna è abbastanza in tema. Vestitino rosso, calze rosse tutto rosso. Mancava un cappellino rosso in testa e sarebbe sembrata una sexy mamma natale.

Ray è molto contento di vederla e ci fa fare il giro della casa. Dura molto poco in realtà. Ha due camere, una sua e l’altra del suo amico ed una cucina soggiorno Ingresso. Il bagno ha una grossa vasca ed il bidet. Insomma era una casa che veramente necessitava di una profonda ristrutturata. Anna dice che era bella, probabilmente pensando di aver risolto il problema location. Nella sua camera un letto singolo ed una grande porta finestra che da sul terrazzino in comunicazione con l’altra stanza da letto che invece ha un letto matrimoniale.

Ray che ci illustra tutte le meraviglie di questa casa prende le mani di Anna e le dice

“Finalmente fikona potremo vederci ogni volta che vogliamo senza problemi!”

Anche Anna si contagia del suo entusiasmo.

Io non volevo essere sgarbato e allora dico a ray

“Ed i vicini? E al tuo compagno di casa sta bene ?”

Ray un po’ spavaldo ci dice che il suo compagno di casa è il ragazzo con cui prima di Anna si divideva spesso le ragazze. Un vero porco. Questo è il suo scannatoio.

Un brivido freddo mi corre lungo la schiena.

Dice ad anna che questa sarà sempre casa sua e lei lo guarda con occhi sorridenti.

Ray prende una bottiglia di spumante e ci offre da bere. Brindiamo ad un nuovo anno di divertimento.

Ray ci fa strada in camera sua. Dalla finestra si vedono ancora i fuochi di artificio in lontananza. Mentre stavo guardando dalla finestra lui le aveva giá tolto il vestito e fatta stendere sul letto.

La trovo già in intimo e autoreggenti che si baciano.

Anna per quella serata aveva indossato un body rosso con apertura a V davanti. Tutto in pizzo trasparente.

Il nero mette le manone sotto i il body e glielo sfila dal basso.

Anna è tutta nuda sul suo letto in attesa di ray che si stava spogliando.

Ray si leva tutto e con l’uccello bene in tiro si avvicina a mia moglie per penetrarla. Le lecca un po’ la figa per eccitarla un po’ e poi la penetra. Anna mugola “si ray, si sì sì…spingi”

Ray spinge come un dannato Anna è in piena estasi giá vicina al primo orgasmo. Lei viene per prima e si gode ray che se la scopa alla missionaria. Lui la bacia appassionatamente e lei gli si stringe attorno con le sue lunghe gambe velate dalle calze rosse. I tacchi si muovono al ritmo delle spinte. dopo un bel pó di spinte ray viene e le riempie la figa con un gemito profondo. E intanto si erano fatte le tre. Io osservavo arrapato la monta e nel mentre ray si apprestava a fare il secondo round, infilo il mio cazzo duro in bocca ad Anna che me lo succhia avidamente. Ray esce un secondo dalla stanza ma io e Anna non ce ne accorgiamo neppure. Torna dopo poco con un pacchettino per Anna.

“Buon anno fikona” le dice.

Ray aveva iniziato da qualche tempo a chiamarla fikona.

Lei si stacca da me, si mette a gambe incrociate con la figa ben visibile che perde sul letto di ray un pó di quella sborra da poco presa e apre il regalo.

È un affare che sembra di plastica trasparente di forma conica quasi un abete stilizzato. Anna lo gira ma non capisce cosa sia, né io ne avevo mai visto uno. Forse un porta fortuna.

Ray si fa una mega risata e dice

“Anna, questo va messo nel culo per mantenerlo aperto e facilitare la penetrazione. Fikona, te lo devi mettere prima di venire da me.“

Anna lo guarda bene con uno sguardo perplesso di chi non sa se essere eccitata o preoccupata. Lui lo prende e glielo infila prima in bocca. Poi lo passa nella dentro la figa per bagnarlo ancora. E infine le alza le gambe per infilarlo nel culo dove deve andare. Anna fa un po’ di resistenza all’inizio, ma poi si rilassa ed entra. Ray allora le apre le gambe a libro tenendole fra le braccia e comincia il secondo round. Anna che si sente aperta e un po’ piena anche dietro comincia a gemere fortissimo. “Ahh siii ahhh ooh, vai ray ”. Anna viene molto rapidamente mentre lui è ancora dentro nella figa.

Lui esce la gira e la mette a pecora, con la testa sul cuscino ed il sedere bello alto.. Leva il cono dall’ano e mette il suo cazzo. Spinge piano piano ed entra tutto senza particolari sobbalzi. Anna urlicchia in un misto di piacere e dolore. Lui inizia a incularla di prepotenza. i tacchi rossi le cadono dai piedi tanto spinge forte. Con un profondo gemito lui le viene nel culo. Anna era distrutta. Ha sborra che le cola dai due buchi che il nero si era appena scopato, così si alza e si dirige verso il bagno a pulirsi.

Ray mi guarda mentre tiene quel cono trasparente in mano e conveniamo sul fatto che funziona.

Mentre Anna è in bagno sento aprire la porta. Chiedo a ray cosa stava succedendo. Mi tiro su i pantaloni ed andiamo all’ingresso. Era il suo compagno di casa che rientrava dal veglione. In quello stesso momento Anna esce dal bagno solo con indosso le autoreggenti rosse. L’amico di ray guarda Anna con un misto di sorpresa ed eccitazione. Mia moglie si copre alla meno peggio, vede me vestito, ray nudo ancora barzotto e capisce tutto.

Esordisce dicendo

“La festa più bella era qui a casa mia. Ciao bella topa. Non essere timida, dove vai? Ormai ti ho vista “

Anna scappa in stanza di ray e mentre va il coinquilino le fa la radiografia al sedere.

Siamo tutti in imbarazzo.

Ray rompe l’imbarazzo è presenta l’amico

“Lui è augustin, per gli amici ago”

Mi stavo per presentare ma ago mi ferma

“So chi siete. Tu sei Mario è quella bel culo nella stanza di ray è Anna. La fikona, la tua sweet, giusto ray?.”

Ray annuisce

“Ray mi parla sempre di tua moglie. E ora che l’ho vista capisco il perché. Bravo il nostro ray. Ti fai questa figa. Chiamala . Non me la mangio mica…”.

Anna torna solo con il vestitino addosso, sotto non ha l’intimo e saluta ago.

Ago non è possente come ray, è molto alto e magro, ha il pizzetto e gli occhi vispi ed arriva subito al punto. Da come parla si capisce che è un ragazzo di esperienza. Così ad occhio mi sembra sulla 40na, ma soprattutto mi pare abbia una personalità più autoritaria.

“Allora non so cosa vi ha detto ray. Io sono molto, ma molto, esperto nei giochi con le mogli e nelle gang. mi piacciono molto le donne italiane, come te Anna. Con ray ne abbiamo fatte diverse, prima che si mettesse con la fikona. Questo è ciò che offro” e si tira giù calzoni e mutande e tira fuori il cazzone nero, meno possente di ray ma comunque misura importante. Si rivolge a me e mi dice

“Sia io che ray vogliamo mettere la fikona al centro delle nostre attenzioni…quindi visto che siamo qui tutti…se non ho interrotto nulla e volete io ci sono… fikona ti va?”

Non so perche ma a pelle mi stava proprio sulle scatole. Anna ascoltava e non parlava. Stava seduta su una seggiola e non si rese conto che nella posizione in cui si era messa si vedeva benissimo la sua passera rasata.

Ago infatti spesso guardava in quella direzione.

Ray che le era dietro e le accarezzava i capelli dolcemente prosegue

“Anna non è obbligatorio. Solo se ti va”.

Anna ci pensa un po’ e si alza in piedi. Mi guarda. Vede che io non sono affatto d’accordo. Guarda ago che comincia a menarselo. Gli diventa duro e continua a menarselo.

Non so cosa le passa per la testa e con un movimento veloce fa cadere il vestito a terra. È tutta nuda davanti a ray e ago che è in piena erezione e comincia anche lui a spogliarsi. Io la guardo come per dire ma che stai facendo.

Anna si avvicina felina al cazzo di ago bene in tiro. è largo un po’ meno del mio, ma molto più lungo e con la cappellona rosa scuro. Il cazzo di ray mantiene il suo primato. Ago guarda mia moglie che si avvicina, si inginocchia davanti a lui comincia a succhiarglielo per poi lo leccarlo dalla cappella fino alle palle, che lui aveva pelose. Lo guarda tenendolo in mano ago le dice

“Ti piace eh fikona?!”

Lei annuisce, si stacca, da un mega bacio sulla cappella, e se ne va. Ago le dice che non ha finito, ma lei va verso ray e dà un bacio pure al suo cazzo e, dando le spalle a me e ad ago, bacia ray intensamente; lui con le mani le allarga il culo mostrando ad ago le sue grazie.

Ago è super eccitato. La vuole.

“Bravo ray, vedo hai già iniziato. Ora finiamo il lavoro…andiamo nella mia stanza ”

Lei si stacca anche da ray, mi guarda e capisce che io sono del tutto contrario. Intanto ago nudo e si avvicina e sta per prenderla perché vuole continuare…ma Anna facendo un sospiro prende il coraggio a due mani e dice ai due ragazzi

“Si è fatto tardi. Stasera no. È stato un piacere fare la tua conoscenza ago. Ed anche quella di ago bis, ma ora non me la sento.vado a dormire”.

Ago ci resta malissimo.

Anna va nella stanza di ray per riprendere le sue cose. Lui la segue e chiude la porta a chiave. Io e ago sentiamo che parlano per un po’ poi non si sente più nulla. Dopo un po’ sentiamo un gemito di ray. Anna esce dalla camera tutta vestita pronta per tornare a casa. Ago che intanto si era rivestito le fa notare un qualcosa di bianco al lato destro della sua bocca. Lei ringrazia e con le dita si lecca via quello che noi tutti avevamo capito essere un grumetto di sborra di ray. Salutiamo tutti e ce ne andiamo.

Anna in auto mi bacia -uno dei tanti baci al sapore di sborra- e mi dice

prima che potessi parlare io

“Mario stasera non l’ho fatto per amore tuo. Ma sappi che ii vorrei davvero provare tutti e due insieme, è un problema per te?”

La guardo in quei bellissimi occhi verdi da cerbiatta e le dico che se va bene a lei non c’è nessun problema. Deve pensarci bene peró, perché ago mi sembra un gran porco, forse più di ray. Anna mi sorride e mi dice che ha avuto proprio la stessa impressione. Quella sera di capodanno finisce così.
Poi, com'é finita con i due ragazzi? Ha fatto anche altro di più?
 
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Niagara77

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Dal 31/12 è passato un mesetto e non siamo mai riusciti ad incontrare i ragazzi per mille ragioni differenti. Fissammo cosi per il 14/2. Era tutto pronto. Avevamo le analisi recenti di entrambi e una intera serata a disposizione. Purtroppo era un giorno feriale ed il giorno dopo si sarebbe lavorato.

Sarebbe stato un San Valentino trasgressivo: i fiori glieli avevo dati la mattina, mentre i cioccolatini ( o meglio i cioccolatoni) li avrebbe presi la sera.

Arrivammo puntuali alle 21 a casa loro. Anna era super eccitata e nervosa. E anche io. Ago sembrava sapere il fatto suo e ad Anna piaceva quel tipo di determinazione. Portai una bottiglia di vino bianco da mettere in frigo.

Sotto il cappotto caldo Anna aveva un vestitino leggerissimo. Come al solito il pezzo forte era l’intimo.

Mise un completo di pizzo blu trasparente, con reggiseno e mutandine coordinate. Autoreggenti blu e giarrettiere. Una bomba sexy. Prima di uscire con un po’ di lubrificante si mise anche il cono trasparente nel sedere come aveva chiesto ray. Le intenzioni erano chiaramente bellicose.

Arrivammo dai ragazzi un pó con il fiato corto. I 5 piani di scale erano una bella prova di resistenza. Ma al tempo eravamo giovani e allenati. I due neri ci aprirono la porta e misero i nostri soprabiti sul letto di ray.

Ray che ci vide un po’ affannati ci offri dell’acqua ma io rilanciai con il bianco che era ancora freddo. Anna ne bevve due bicchieri pieni e le andò alla testa. Credo lo fece anche per scaricare la tensione.

Ago e ray ne assaggiarono solo un po’ per farci compagnia: Ago non vedeva l’ora di assaggiare mia moglie e tira fuori dalla tasca l’occorrente per fare una canna.

Ci dice che è maria di prima qualità che lui usa prima di serate come queste.

La accende e la passa subito a me. Era molto tempo non ne facevo una. Poi io la passo a ray che fatta la sua fumata la passa Anna.

Anna da che ne sapevo io non fuma ed è astemia e pensavo la rifiutasse, invece la fuma anche lei. Fa diversi tiri profondi e quasi la finisce. I due neri la guardano sorridendo. Il giro finisce con ago, ma Anna gli aveva lasciato ben poco da fumare.

A me aveva dato una certa allegria, Anna che aveva fumato e bevuto più di noi mi sembrava molto più sciolta e meno tesa del solito. Era allegra, sorridente e rilassata come probabilmente aveva previsto il nero.

Ago si fiondò su di lei e le dette un bacio in bocca molto aggressivo. Anna un po’ si ritrasse ma poi si lasció baciare. A Ray toccó il secondo bacio. Ago ci fece strada nella sua stanza da letto. Avevano fretta.

Volevano scoparla il prima possibile.

Mentre andavamo ago disse

“Fikona stasera continuiamo il discorso dell’altra volfa…”

Lei sorrise. Entrammo in stanza io mi misi a sedere su un lato del letto. Ago non perde tempo e le sfila il vestito che getta via sul pavimento. Anna restó in intimo davanti ai due neri eccitati che nonostante l’avessero già vista nuda se la vollero ancora guardare tutta, facendola girare su se stessa.

Tutta la situazione era molto erotica, però posso assicurare che vedere mia moglie in intimo fare bella mostra di se davanti a due neri eccitati me lo fece diventare di marmo.

Ray e ago si dettero il 5 e parlottarono tra loro probabilmente per decidere chi faceva cosa. Ray prende Anna e se la bacia. Mentre Anna e ray si stavano baciando appassionatamente ago mise al collo di Anna quella che mi sembrava una collanina. Guardo meglio e non era una collanina ma una specie di collare con un gancio e con scritto “slut”, puttana. Anna quasi non se ne accorse persa nel bacio con ray.

Ago le levó via di forza il reggiseno e cominciò a baciare e mordicchiare i seni. Anna che stava ancora baciandosi con ray sobbalzava ad ogni morsetto.

Ago sembrava molto aggressivo con Anna che vedevo si stava eccitando sempre di più .

Scese giù e le levó il reggicalze. Con un colpo secco delle mani Ago sfiló velocemente le mutandine che lanció dietro di se .. Via anche i tacchi.

Anna era nuda e scalza e Ray la prese e la mise a sedere sul letto mente le succhiava i seni, Ago, che era al bordo del letto, aprì le gambe di Anna e cominció a leccarle la morbida figa tutta rasata per l’occasione . Anna si dimenava e gemeva. “Ahh si vai ago, siii lecca”. Poi ago cominciò a sditalinarla, sempre con maggiore intensità. Anna gemeva e si dimenava. Ago proseguì a masturbarla forte mentre ray le aveva infilato il cazzone duro in bocca. Due neri stavano facendo sesso con mia moglie, io non ressi e mi feci una mega sega che scaricai per terra.

Ago con la mano destra infiló il dito medio in profondità nella figa di Anna, credo per stimolare un punto ben preciso.

Dopo un po’ che ago la masturbava, lei -e non gliel’avevo mai visto fare- cominció a contrarre il bacino con movimenti involontari. la passera che era stimolata molto intensamente dalla mano di Ago emetteva un suono che non avevo mai sentito, tipo ciak ciak come se fosse gonfia d’acqua, e poi dopo un pó schizzó del liquido trasparente e si bagnó come mai avevo visto prima. Capii che Ago la fece squirtare. Non avevo mai visto Anna squirtare e per la verità non avevo mai visto nessuna farlo. Sentii Anna gemere quando venne un “ahhhh siiiii agooo siii ahh mio dio …” Il suo corpo era tutto un tremito.. ago che stava continuando a masturbarla uscì la mano dalla figa e gliela fece leccare.

Io ero troppo eccitato e mi feci una seconda sega venendole addosso…

Ago allora si alzó, andò nella sua cassettiera e prese quello che pareva un guinzaglio che legó al collare e disse una cosa del tipo

“Brava fikona. Abbiamo appena iniziato. Ora mettiti a 4 zampe sul pavimento e facci vedere cosa altro sai fare”.

Ago si spoglió del tutto e così fece ray.

Lei stava nuda al guinzaglio a 4 zampe sul pavimento in mezzo a due neri super dotati in piena erezione. Ago tiró il guinzaglio in avanti e lei esegui l’ordine. Ago le teneva il guinzaglio abbastanza stretto e strattonava per indicare la direzione. Anna era totalmente in mano loro ed eseguiva ogni cosa. Mente andavano ogni tanto si sentiva Ciaf per le manate che le davano sul culo. Li seguo e guardo anna gattonare nuda sul pavimento freddo con il culo in bella mostra. Sia ago che ray si accorsero del cono trasparente infilato nell’ano.

Ago a differenza di ray parlava molto durante il sesso e disse

“Brava fikona, ora ci occupiamo proprio di lui…”

le molló un altro schiaffone sul culo lasciando l’impronta rossa della sua mano.

“Hai proprio un bel culo sai fikona.”

Continuó ago.

Lei con un filo di voce ringrazió.

Le fecero fare il giro della casa a 4 zampe e lei non diceva nulla.

Era cosi sexy e felina mentre nuda e al guinzaglio gattonava sul pavimento.

La portarono alla fine nello stanzone centrale vicino al divano. Ray si mise davanti a lei e le sbattè in faccia il cazzo da succhiare, ago si mise dietro e levó il buttplug, sputó più volte bagnando l’ano già semi aperto e le entró nel culo con un unico movimento. Anna sussultó urlando “pianooo ahhhia”. Lui invece entró di forza e spingeva come un forsennato. Lei piena del cazzo in bocca di ray urlava un misto di dolore e piacere.

Ago la teneva al guinzaglio e spingeva forte e le chiese se le piaceva e lei rispose

“Si Paolo mi piace ...”

Ago mentre continuava a incularla di brutto disse

“Fikona ma che cazzo dici? Io sono augustin…”

Lei non rispose.

Mentre la inculava ago mi chiese chi fosse Paolo.

“Il suo precedente fidanzato” dissi io.

“Ti piace farti sbattere forte, vero fikona? Sei nel posto giusto..,” Disse ago che la teneva per il guinzaglio e le dette due schiaffoni sul culo che era diventato tutto rosso.

Dicendo questo uscì dal culo e dette il cambio a ray. Ago davanti, ray in culo.

Ago continuando a tenerla al guinzaglio lo infiló in bocca. Le scopava letteralmente la bocca. Anna si divincolò un attimo per un conato di vomito e dopo lui ricominció a spingere finché venne copiosamente in bocca. Ago le disse avvicinandosi al suo orecchio

“Fikona la nostra la devi ingoiare tutta. non devi lasciar cadere nemmeno una goccia”

“Ok” rispose lei con la bocca ancora impastata. Restó ray ad incularla mentre ago andò nella sua stanza. Ray la tiró per i capelli e continuó ad incularla di forza, schiaffeggiandole le chiappe già rosse. Dopo qualche minuto con un rantolo di piacere le venne nel sedere.

Anna si gettò sul pavimento esausta e disse “ray tesoro sei venuto anche tu?”

Lui rispose

“Si amore. Sei fantastica. Te la senti di continuare?”.

“Si tesoro …”

Io ero pietrificato. Doveva essere proprio al di là della ragione.

Ray si alzó e con il mano il guinzaglio sempre a 4 zampe la portó di nuovo da ago dandole qualche altro schiaffetto sul sedere per farla andare più veloce.

Le calze si erano tutte rotte sulle e ginocchia che erano un po’ meno rosse del sedere.

Anna si sfila entrambe le calze con un movimento super sinuoso e le getta a terra. Che gambe infinite ha mia moglie.

Ago la guarda con un sorriso che era tutto un programma e dice a ray di stendersi sul letto in un certo modo. Si rivolge a me e mi dice di sedermi dietro la testa di ray e prosegue

“Mario tra poco ti faccio vedere quanto è porka tua moglie”

Ero super eccitato.

Anna su istruzione di ago si alza sul letto ed allargando le gambe e aiutandosi con le mani per via della dimensione del cazzo di ray si impala con un gemito, e piano piano scende finché il cazzo di ray sparisce nel suo corpo. Il suo viso è a pochi cm dal mio e la sento ansimare e gemere. Ray inizia a spingere da sotto, lei mugola. le dó un bacio in bocca.

Ago intanto se lo sta menando. Anna con un movimento di bacino si aggiusta e mette il sedere un po’ all’indietro per quello che sta per succedere.. Ray con le mani apre le natiche di mia moglie per facilitare ago che stava per incularla.

Ago la spinge un po’ in avanti verso ray e plop glielo mette nel culo. Era talmente sfondato che Anna fa un piccolo gemito quando entra quel gigante. Sono entrambi dentro. Spingono come forsennati.

Ago la tiene per il guinzaglio mentre la incula di brutto. Sotto ray spinge in figa. Tengono un movimento molto coordinato. Mia moglie gode senza ritegno davanti a me con i suoi “ahhh siii…ancora”. Ero eccitato e così glielo metto in bocca e lei me lo succhia come mai prima aveva fatto. Mentre me lo pompava pensavo che aveva ragione ago, era proprio una porca. Le venni in bocca e lei ingoió tutto senza lasciare cadere nulla sulla testa di ray che stava sotto. Mi stacco e libero la sua bocca che esplode in un mugolio forte e selvaggio. Anna urla come una porca… per fortuna nessun vicino viene a lamentarsi.

Loro stanno ancora dentro e con un mugolio più profond credo Anna venga, molto intensamente.

Ago che la sta inculando, si avvicina al suo orecchio e tirandole i capellli le dice

“Cosa hai nel culo fikona?”

Lei risponde con la bocca ancora mezza impastata della mia venuta.

“Un cazzone nero”

“Cosa hai in figa porca?”

“Un cazzone nero. “

“ cosa ti piace fikona?diccelo…”

Anna completamente persa nell’atto sessuale, sfondata avanti e dietro da due negroni, mi guardó con quegli occhi da cerbiatta semi socchiusi e urló a voce alta

“il cazzone nero…”

Ago mentre continuava a spingerlo nel culo aggiunse

“Brava fikona. Sei Sincera. E visto che sei sincera ora dì a tutti quante doppie hai fatto prima di questa…”

Anna sta godendo come una porca, mugola ad ogni colpo. Ormai non c’è più un briciolo di razionalità in lei. prende di nuovo fiato e con un filo di voce risponde

“Tante, ne ho fatte tante …”

“Lo sapevo fikona” dice ago “si vede che sei esperta. Dillo che sei una porca!”

Anna tace. Ago le molla uno schiaffo sul culo e allora

“Sono una porca…” urla Anna.

Mamma mia penso. Che sta venendo fuori questa sera. Allora intervengo io

“Con chi hai fatto le doppie ? ”

“Soprattutto con Paolo ma anche altri””. A quel punto ago che è sempre dietro di lei le chiede

“E ti piace la nostra doppia?”.

Anna con un filo di voce

“ mamma mia… .”

“Che moglie porca hai Mario. Ci pensiamo noi alle porche come tua moglie…”-

Ago le molla i capelli e la gira in modo da potersi scopare lui la figa e ray il culo.

Mentre spinge ago le schiaffeggia le tette. Anna non capisce più nulla. Non so quante volte sia venuta. Geme di continuo.

Ago le mette le mani attorno al collo per fare perno e spingere ancora piu forte nella vagina. Ray da dietro tiene bene e la incula da sotto.

Anna sospira un

“sto per venire non vi fermate ” e poi geme il suo nuovo orgasmo. Dopo poco

vengono in sequenza nei buchi che stanno sfondando sia ago che ray.

Io vivo un mix tra eccitazione e sgomento. Sono sconvolto. Stasera Anna è esplosa in tutta la sua carica. Ago prende uno dei bicchieri che era rimasto nella sua stanza e raccoglie la sborra che le scende dalla figa e dal culo. Poi le fa cenno di pulire i loro cazzi, cosa che fa senza fiatare. Anna è stravolta. È quasi mezzanotte. I due neri si sono messi su di lei per farsi pulire.

Dopo che li ha puliti per bene , si prendono un po’ di pausa.

Il bicchiere con la sborra è riempito per un quarto. Ago dice a ray che devono fare di più e lo posa sul cassettone.

Ci beviamo un po’ di vino insieme e facciamo quattro chiacchiere. Ago va in bagno a pulirsi. Poi ci va Anna e infine ray. Anna poi nuda indossa il cappotto e va un po’ in terrazza a prendere aria. Esco anche io.

Così alto si vede lontano è una bella vista tutto sommato. Ci baciamo e le chiedo se va tutto ok. Lei annuisce mi da un bacio sulla guancia e torniamo dentro.

Ray intanto le leva il cappotto scoprendo il suo corpo un po’ infreddolito e con i capezzolini dritti dritti per il freddo.

Ago allora prende Anna per un braccio e la fa mettere in ginocchio davanti a lui e si fa fare una pompa.

Il cazzo barzotto di ago torna in piena erezione con la bocca di Anna. Anche ray torna in tiro e chiede a mia moglie se voleva continuare.

Lei che stava ancora pompando ago fa cenno di si con la testa.

ray si stende di nuovo sul letto con il cazzo in piena erezione. Ago le da un buffetto sul viso e indica il letto. Anna a quel punto si stacca da ago e va sul letto, e come prima allarga e si impala sul cazzone di ray che comincia a spingere da sotto. Ray stringe Anna a se baciandola intensamente.

Arriva ago da dietro e mette di nuovo il suo cazzone dentro il culo sfondato di mia moglie. Anna geme per quella sensazione di pienezza e sfondamento. Glielo spingono dentro in due e lei geme forte. Le piace e parecchio. Ago si avvicina ad Anna, le tira i capelli e le molla un ceffone sul culo e le dice

“Brava fikona. Ti piace eh, porca. Dillo a tuo marito”.

Anna non ha più una sua volontà è andata molto oltre ogni cosa avevo visto precedenteMente .

Ago sempre tenendola per i capelli le schiaffeggia di nuovo il culo.

Lei si gira mi guarda e mi dice

“Mario mio dio ahhh”

Ago le tira i capelli ancora e se la bacia da dietro.

Dopo altre spinte vengono prima ray e poi ago. A quel punto lei si stende sul letto distrutta, mani sul viso e dice ai due bull

“Grazie ragazzi. Non capisco più niente è tutto un caos là sotto …”

Ago sorride e va a prendere il bicchiere con la sborra che aveva messo sul cassettone. Mette il bicchiere trasparente prima sotto il culo e poi sotto la figa e lo passa a Ray, che ravana con un dito dentro e fa scendere la sborra nel bicchiere che ora è quasi a metà.

Si prendono una meritata pausa.

Ray porta la bottiglia di vino e lo versa in tre bicchieri.

Ago distribuisce i bicchieri. A noi toccó il vino, ad Anna, come immaginavo, il bicchiere di sperma.

Facemmo un brindisi alla serata. Anna ingoió tutto in un sol colpo e con il dito pulì il bicchiere della parte che restava attaccata al bicchiere. Poi si fece un sorso di vino per farlo scendere meglio.

Augustin non è molto loquace fuori dal sesso e va in bagno a lavarsi.

Anna e ray invece parlottano tra di loro e si scambiano tenerezze.

Ray sa essere così tenero a volte e questo suo modo contrasta con il vigore con cui scopa.

Dopo un po’ ago torna in stanza e dice a ray che devono salutare Anna nel modo che gli aveva insegnato. i due tori neri sono infatti di nuovo in tiro.

Anna è totalmente sfatta…

Ago dice ad Anna di mettersi in ginocchio davanti a loro per il saluto finale. I due neri la circondano ed Anna li inizia a pompare. Li pompa a turno entrambi. Mi avvicino anche io, ed Anna inizia a pompare anche me. Per quanto io sia ben dotato vicino ai loro sembra un mignolo. La cosa mi secca ma in quel momento mi godo il bocchino di mia moglie. Lei sega con le mani via via i cazzi che non ha in bocca. Il primo a venire sono io e lei se la ingoia tutta. Non so quanta ne ha presa mia moglie stasera.

Ago chiede a Ray a che punto è, si coordinano e si segano e venendole addosso in sequenza. Capelli faccia seni. Aveva sborra ovunque.

A quel punto eravamo soddisfatti tutti e 4 e si era fatta una ora tardissima.

Anna prende un altro sorso di vino e va a lavarsi alla meno peggio. Il suo corpo ed i suoi capelli portano i segni evidenti della serata. Era stata una sessione molto forte. Finite le abluzioni va a vestirsi.

Mia moglie si rimette tutto a parte le autoreggenti che erano rovinate e da buttare.

Ago e ray la osservano mentre si veste.

Ago le dice

“Ho capito perché ray ti chiama fikona. Perchè sei indiscutibilmente fica ma sei anche una porcona”

Anna sorride e appena si è vestita stiamo per andarcene, ago si avvicina a noi dicendo che avevamo preso una cosa loro. Ci scusiamo ma non sappiamo a che si riferiscono.

Ago allora dice

“Fikona, le mutandine non sono tue. Sono mie e di ray”

Anna che ha capito il vero messaggio e senza esitare risponde

“Hai ragione. Eccole”. Si sfila le mutandine e le da’ a Ray che la bacia e le dice che è la migliore.

Ago nel mentre mette una mano sulla figa e le dice di tornare il sabato.

Anna, che aveva allargato le gambe per lasciarsi toccare, gli risponde bisbigliando qualcosa all’orecchio che nè io nè ray sentiamo.

Ago con ancora le mani sulla figa le dice

“Lo sento Fikona. Lo sento.” E bisbiglia ad Anna qualcosa che non sentiamo. Anna sorride, si abbassa davanti ai loro cazzi, li bacia ad uno ad uno e li ringrazia per la serata.

A quel punto ce ne andiamo via davvero.

In auto vorrei parlare di cosa si sono detti e della serata ma Anna non mi fa dire nulla.

“Amore entro fra 3 ore in ospedale. Sono distrutta. Non so neanche se andare a dormire. Ne parliamo domani, va bene?ti amo”

Le metto la mano destra in mezzo alle gambe per toccare anche io la figa, ed è fradicia di chissà cosa.

Mentre torniamo a casa realizzo quanto mi piace. E con questo rispondo a chi mi dice del divorzio. Dalla prima volta che l’ho vista,ancora ragazzina, il nostro primo incontro, il matrimonio, le trasgressioni. Anna è un misto di quello che mi più mi piace in una donna, bellezza, sensualità, dolcezza, generosità, erotismo, porcaggine. Sono completamente perso per lei, non solo come marito, ma come amante. Con i due tori neri avevamo iniziato un cammino di trasgressione che chi sa dove ci avrebbe portato e dopo tutto quello che avevamo fatto insieme, lei è sempre qui al mio fianco. Ne sono perso. Ci saranno donne più belle, meno problematiche, più fredde a letto, ma la mia annina non la cambierei con nulla al mondo.
 

lops69

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Sarebbe stato un San Valentino trasgressivo: i fiori glieli avevo dati la mattina, mentre i cioccolatini ( o meglio i cioccolatoni) li avrebbe presi la sera.

Arrivammo puntuali alle 21 a casa loro. Anna era super eccitata e nervosa. E anche io. Ago sembrava sapere il fatto suo e ad Anna piaceva quel tipo di determinazione. Portai una bottiglia di vino bianco da mettere in frigo.

Sotto il cappotto caldo Anna aveva un vestitino leggerissimo. Come al solito il pezzo forte era l’intimo.

Mise un completo di pizzo blu trasparente, con reggiseno e mutandine coordinate. Autoreggenti blu e giarrettiere. Una bomba sexy. Prima di uscire con un po’ di lubrificante si mise anche il cono trasparente nel sedere come aveva chiesto ray. Le intenzioni erano chiaramente bellicose.

Arrivammo dai ragazzi un pó con il fiato corto. I 5 piani di scale erano una bella prova di resistenza. Ma al tempo eravamo giovani e allenati. I due neri ci aprirono la porta e misero i nostri soprabiti sul letto di ray.

Ray che ci vide un po’ affannati ci offri dell’acqua ma io rilanciai con il bianco che era ancora freddo. Anna ne bevve due bicchieri pieni e le andò alla testa. Credo lo fece anche per scaricare la tensione.

Ago e ray ne assaggiarono solo un po’ per farci compagnia: Ago non vedeva l’ora di assaggiare mia moglie e tira fuori dalla tasca l’occorrente per fare una canna.

Ci dice che è maria di prima qualità che lui usa prima di serate come queste.

La accende e la passa subito a me. Era molto tempo non ne facevo una. Poi io la passo a ray che fatta la sua fumata la passa Anna.

Anna da che ne sapevo io non fuma ed è astemia e pensavo la rifiutasse, invece la fuma anche lei. Fa diversi tiri profondi e quasi la finisce. I due neri la guardano sorridendo. Il giro finisce con ago, ma Anna gli aveva lasciato ben poco da fumare.

A me aveva dato una certa allegria, Anna che aveva fumato e bevuto più di noi mi sembrava molto più sciolta e meno tesa del solito. Era allegra, sorridente e rilassata come probabilmente aveva previsto il nero.

Ago si fiondò su di lei e le dette un bacio in bocca molto aggressivo. Anna un po’ si ritrasse ma poi si lasció baciare. A Ray toccó il secondo bacio. Ago ci fece strada nella sua stanza da letto. Avevano fretta.

Volevano scoparla il prima possibile.

Mentre andavamo ago disse

“Fikona stasera continuiamo il discorso dell’altra volfa…”

Lei sorrise. Entrammo in stanza io mi misi a sedere su un lato del letto. Ago non perde tempo e le sfila il vestito che getta via sul pavimento. Anna restó in intimo davanti ai due neri eccitati che nonostante l’avessero già vista nuda se la vollero ancora guardare tutta, facendola girare su se stessa.

Tutta la situazione era molto erotica, però posso assicurare che vedere mia moglie in intimo fare bella mostra di se davanti a due neri eccitati me lo fece diventare di marmo.

Ray e ago si dettero il 5 e parlottarono tra loro probabilmente per decidere chi faceva cosa. Ray prende Anna e se la bacia. Mentre Anna e ray si stavano baciando appassionatamente ago mise al collo di Anna quella che mi sembrava una collanina. Guardo meglio e non era una collanina ma una specie di collare con un gancio e con scritto “slut”, puttana. Anna quasi non se ne accorse persa nel bacio con ray.

Ago le levó via di forza il reggiseno e cominciò a baciare e mordicchiare i seni. Anna che stava ancora baciandosi con ray sobbalzava ad ogni morsetto.

Ago sembrava molto aggressivo con Anna che vedevo si stava eccitando sempre di più .

Scese giù e le levó il reggicalze. Con un colpo secco delle mani Ago sfiló velocemente le mutandine che lanció dietro di se .. Via anche i tacchi.

Anna era nuda e scalza e Ray la prese e la mise a sedere sul letto mente le succhiava i seni, Ago, che era al bordo del letto, aprì le gambe di Anna e cominció a leccarle la morbida figa tutta rasata per l’occasione . Anna si dimenava e gemeva. “Ahh si vai ago, siii lecca”. Poi ago cominciò a sditalinarla, sempre con maggiore intensità. Anna gemeva e si dimenava. Ago proseguì a masturbarla forte mentre ray le aveva infilato il cazzone duro in bocca. Due neri stavano facendo sesso con mia moglie, io non ressi e mi feci una mega sega che scaricai per terra.

Ago con la mano destra infiló il dito medio in profondità nella figa di Anna, credo per stimolare un punto ben preciso.

Dopo un po’ che ago la masturbava, lei -e non gliel’avevo mai visto fare- cominció a contrarre il bacino con movimenti involontari. la passera che era stimolata molto intensamente dalla mano di Ago emetteva un suono che non avevo mai sentito, tipo ciak ciak come se fosse gonfia d’acqua, e poi dopo un pó schizzó del liquido trasparente e si bagnó come mai avevo visto prima. Capii che Ago la fece squirtare. Non avevo mai visto Anna squirtare e per la verità non avevo mai visto nessuna farlo. Sentii Anna gemere quando venne un “ahhhh siiiii agooo siii ahh mio dio …” Il suo corpo era tutto un tremito.. ago che stava continuando a masturbarla uscì la mano dalla figa e gliela fece leccare.

Io ero troppo eccitato e mi feci una seconda sega venendole addosso…

Ago allora si alzó, andò nella sua cassettiera e prese quello che pareva un guinzaglio che legó al collare e disse una cosa del tipo

“Brava fikona. Abbiamo appena iniziato. Ora mettiti a 4 zampe sul pavimento e facci vedere cosa altro sai fare”.

Ago si spoglió del tutto e così fece ray.

Lei stava nuda al guinzaglio a 4 zampe sul pavimento in mezzo a due neri super dotati in piena erezione. Ago tiró il guinzaglio in avanti e lei esegui l’ordine. Ago le teneva il guinzaglio abbastanza stretto e strattonava per indicare la direzione. Anna era totalmente in mano loro ed eseguiva ogni cosa. Mente andavano ogni tanto si sentiva Ciaf per le manate che le davano sul culo. Li seguo e guardo anna gattonare nuda sul pavimento freddo con il culo in bella mostra. Sia ago che ray si accorsero del cono trasparente infilato nell’ano.

Ago a differenza di ray parlava molto durante il sesso e disse

“Brava fikona, ora ci occupiamo proprio di lui…”

le molló un altro schiaffone sul culo lasciando l’impronta rossa della sua mano.

“Hai proprio un bel culo sai fikona.”

Continuó ago.

Lei con un filo di voce ringrazió.

Le fecero fare il giro della casa a 4 zampe e lei non diceva nulla.

Era cosi sexy e felina mentre nuda e al guinzaglio gattonava sul pavimento.

La portarono alla fine nello stanzone centrale vicino al divano. Ray si mise davanti a lei e le sbattè in faccia il cazzo da succhiare, ago si mise dietro e levó il buttplug, sputó più volte bagnando l’ano già semi aperto e le entró nel culo con un unico movimento. Anna sussultó urlando “pianooo ahhhia”. Lui invece entró di forza e spingeva come un forsennato. Lei piena del cazzo in bocca di ray urlava un misto di dolore e piacere.

Ago la teneva al guinzaglio e spingeva forte e le chiese se le piaceva e lei rispose

“Si Paolo mi piace ...”

Ago mentre continuava a incularla di brutto disse

“Fikona ma che cazzo dici? Io sono augustin…”

Lei non rispose.

Mentre la inculava ago mi chiese chi fosse Paolo.

“Il suo precedente fidanzato” dissi io.

“Ti piace farti sbattere forte, vero fikona? Sei nel posto giusto..,” Disse ago che la teneva per il guinzaglio e le dette due schiaffoni sul culo che era diventato tutto rosso.

Dicendo questo uscì dal culo e dette il cambio a ray. Ago davanti, ray in culo.

Ago continuando a tenerla al guinzaglio lo infiló in bocca. Le scopava letteralmente la bocca. Anna si divincolò un attimo per un conato di vomito e dopo lui ricominció a spingere finché venne copiosamente in bocca. Ago le disse avvicinandosi al suo orecchio

“Fikona la nostra la devi ingoiare tutta. non devi lasciar cadere nemmeno una goccia”

“Ok” rispose lei con la bocca ancora impastata. Restó ray ad incularla mentre ago andò nella sua stanza. Ray la tiró per i capelli e continuó ad incularla di forza, schiaffeggiandole le chiappe già rosse. Dopo qualche minuto con un rantolo di piacere le venne nel sedere.

Anna si gettò sul pavimento esausta e disse “ray tesoro sei venuto anche tu?”

Lui rispose

“Si amore. Sei fantastica. Te la senti di continuare?”.

“Si tesoro …”

Io ero pietrificato. Doveva essere proprio al di là della ragione.

Ray si alzó e con il mano il guinzaglio sempre a 4 zampe la portó di nuovo da ago dandole qualche altro schiaffetto sul sedere per farla andare più veloce.

Le calze si erano tutte rotte sulle e ginocchia che erano un po’ meno rosse del sedere.

Anna si sfila entrambe le calze con un movimento super sinuoso e le getta a terra. Che gambe infinite ha mia moglie.

Ago la guarda con un sorriso che era tutto un programma e dice a ray di stendersi sul letto in un certo modo. Si rivolge a me e mi dice di sedermi dietro la testa di ray e prosegue

“Mario tra poco ti faccio vedere quanto è porka tua moglie”

Ero super eccitato.

Anna su istruzione di ago si alza sul letto ed allargando le gambe e aiutandosi con le mani per via della dimensione del cazzo di ray si impala con un gemito, e piano piano scende finché il cazzo di ray sparisce nel suo corpo. Il suo viso è a pochi cm dal mio e la sento ansimare e gemere. Ray inizia a spingere da sotto, lei mugola. le dó un bacio in bocca.

Ago intanto se lo sta menando. Anna con un movimento di bacino si aggiusta e mette il sedere un po’ all’indietro per quello che sta per succedere.. Ray con le mani apre le natiche di mia moglie per facilitare ago che stava per incularla.

Ago la spinge un po’ in avanti verso ray e plop glielo mette nel culo. Era talmente sfondato che Anna fa un piccolo gemito quando entra quel gigante. Sono entrambi dentro. Spingono come forsennati.

Ago la tiene per il guinzaglio mentre la incula di brutto. Sotto ray spinge in figa. Tengono un movimento molto coordinato. Mia moglie gode senza ritegno davanti a me con i suoi “ahhh siii…ancora”. Ero eccitato e così glielo metto in bocca e lei me lo succhia come mai prima aveva fatto. Mentre me lo pompava pensavo che aveva ragione ago, era proprio una porca. Le venni in bocca e lei ingoió tutto senza lasciare cadere nulla sulla testa di ray che stava sotto. Mi stacco e libero la sua bocca che esplode in un mugolio forte e selvaggio. Anna urla come una porca… per fortuna nessun vicino viene a lamentarsi.

Loro stanno ancora dentro e con un mugolio più profond credo Anna venga, molto intensamente.

Ago che la sta inculando, si avvicina al suo orecchio e tirandole i capellli le dice

“Cosa hai nel culo fikona?”

Lei risponde con la bocca ancora mezza impastata della mia venuta.

“Un cazzone nero”

“Cosa hai in figa porca?”

“Un cazzone nero. “

“ cosa ti piace fikona?diccelo…”

Anna completamente persa nell’atto sessuale, sfondata avanti e dietro da due negroni, mi guardó con quegli occhi da cerbiatta semi socchiusi e urló a voce alta

“il cazzone nero…”

Ago mentre continuava a spingerlo nel culo aggiunse

“Brava fikona. Sei Sincera. E visto che sei sincera ora dì a tutti quante doppie hai fatto prima di questa…”

Anna sta godendo come una porca, mugola ad ogni colpo. Ormai non c’è più un briciolo di razionalità in lei. prende di nuovo fiato e con un filo di voce risponde

“Tante, ne ho fatte tante …”

“Lo sapevo fikona” dice ago “si vede che sei esperta. Dillo che sei una porca!”

Anna tace. Ago le molla uno schiaffo sul culo e allora

“Sono una porca…” urla Anna.

Mamma mia penso. Che sta venendo fuori questa sera. Allora intervengo io

“Con chi hai fatto le doppie ? ”

“Soprattutto con Paolo ma anche altri””. A quel punto ago che è sempre dietro di lei le chiede

“E ti piace la nostra doppia?”.

Anna con un filo di voce

“ mamma mia… .”

“Che moglie porca hai Mario. Ci pensiamo noi alle porche come tua moglie…”-

Ago le molla i capelli e la gira in modo da potersi scopare lui la figa e ray il culo.

Mentre spinge ago le schiaffeggia le tette. Anna non capisce più nulla. Non so quante volte sia venuta. Geme di continuo.

Ago le mette le mani attorno al collo per fare perno e spingere ancora piu forte nella vagina. Ray da dietro tiene bene e la incula da sotto.

Anna sospira un

“sto per venire non vi fermate ” e poi geme il suo nuovo orgasmo. Dopo poco

vengono in sequenza nei buchi che stanno sfondando sia ago che ray.

Io vivo un mix tra eccitazione e sgomento. Sono sconvolto. Stasera Anna è esplosa in tutta la sua carica. Ago prende uno dei bicchieri che era rimasto nella sua stanza e raccoglie la sborra che le scende dalla figa e dal culo. Poi le fa cenno di pulire i loro cazzi, cosa che fa senza fiatare. Anna è stravolta. È quasi mezzanotte. I due neri si sono messi su di lei per farsi pulire.

Dopo che li ha puliti per bene , si prendono un po’ di pausa.

Il bicchiere con la sborra è riempito per un quarto. Ago dice a ray che devono fare di più e lo posa sul cassettone.

Ci beviamo un po’ di vino insieme e facciamo quattro chiacchiere. Ago va in bagno a pulirsi. Poi ci va Anna e infine ray. Anna poi nuda indossa il cappotto e va un po’ in terrazza a prendere aria. Esco anche io.

Così alto si vede lontano è una bella vista tutto sommato. Ci baciamo e le chiedo se va tutto ok. Lei annuisce mi da un bacio sulla guancia e torniamo dentro.

Ray intanto le leva il cappotto scoprendo il suo corpo un po’ infreddolito e con i capezzolini dritti dritti per il freddo.

Ago allora prende Anna per un braccio e la fa mettere in ginocchio davanti a lui e si fa fare una pompa.

Il cazzo barzotto di ago torna in piena erezione con la bocca di Anna. Anche ray torna in tiro e chiede a mia moglie se voleva continuare.

Lei che stava ancora pompando ago fa cenno di si con la testa.

ray si stende di nuovo sul letto con il cazzo in piena erezione. Ago le da un buffetto sul viso e indica il letto. Anna a quel punto si stacca da ago e va sul letto, e come prima allarga e si impala sul cazzone di ray che comincia a spingere da sotto. Ray stringe Anna a se baciandola intensamente.

Arriva ago da dietro e mette di nuovo il suo cazzone dentro il culo sfondato di mia moglie. Anna geme per quella sensazione di pienezza e sfondamento. Glielo spingono dentro in due e lei geme forte. Le piace e parecchio. Ago si avvicina ad Anna, le tira i capelli e le molla un ceffone sul culo e le dice

“Brava fikona. Ti piace eh, porca. Dillo a tuo marito”.

Anna non ha più una sua volontà è andata molto oltre ogni cosa avevo visto precedenteMente .

Ago sempre tenendola per i capelli le schiaffeggia di nuovo il culo.

Lei si gira mi guarda e mi dice

“Mario mio dio ahhh”

Ago le tira i capelli ancora e se la bacia da dietro.

Dopo altre spinte vengono prima ray e poi ago. A quel punto lei si stende sul letto distrutta, mani sul viso e dice ai due bull

“Grazie ragazzi. Non capisco più niente è tutto un caos là sotto …”

Ago sorride e va a prendere il bicchiere con la sborra che aveva messo sul cassettone. Mette il bicchiere trasparente prima sotto il culo e poi sotto la figa e lo passa a Ray, che ravana con un dito dentro e fa scendere la sborra nel bicchiere che ora è quasi a metà.

Si prendono una meritata pausa.

Ray porta la bottiglia di vino e lo versa in tre bicchieri.

Ago distribuisce i bicchieri. A noi toccó il vino, ad Anna, come immaginavo, il bicchiere di sperma.

Facemmo un brindisi alla serata. Anna ingoió tutto in un sol colpo e con il dito pulì il bicchiere della parte che restava attaccata al bicchiere. Poi si fece un sorso di vino per farlo scendere meglio.

Augustin non è molto loquace fuori dal sesso e va in bagno a lavarsi.

Anna e ray invece parlottano tra di loro e si scambiano tenerezze.

Ray sa essere così tenero a volte e questo suo modo contrasta con il vigore con cui scopa.

Dopo un po’ ago torna in stanza e dice a ray che devono salutare Anna nel modo che gli aveva insegnato. i due tori neri sono infatti di nuovo in tiro.

Anna è totalmente sfatta…

Ago dice ad Anna di mettersi in ginocchio davanti a loro per il saluto finale. I due neri la circondano ed Anna li inizia a pompare. Li pompa a turno entrambi. Mi avvicino anche io, ed Anna inizia a pompare anche me. Per quanto io sia ben dotato vicino ai loro sembra un mignolo. La cosa mi secca ma in quel momento mi godo il bocchino di mia moglie. Lei sega con le mani via via i cazzi che non ha in bocca. Il primo a venire sono io e lei se la ingoia tutta. Non so quanta ne ha presa mia moglie stasera.

Ago chiede a Ray a che punto è, si coordinano e si segano e venendole addosso in sequenza. Capelli faccia seni. Aveva sborra ovunque.

A quel punto eravamo soddisfatti tutti e 4 e si era fatta una ora tardissima.

Anna prende un altro sorso di vino e va a lavarsi alla meno peggio. Il suo corpo ed i suoi capelli portano i segni evidenti della serata. Era stata una sessione molto forte. Finite le abluzioni va a vestirsi.

Mia moglie si rimette tutto a parte le autoreggenti che erano rovinate e da buttare.

Ago e ray la osservano mentre si veste.

Ago le dice

“Ho capito perché ray ti chiama fikona. Perchè sei indiscutibilmente fica ma sei anche una porcona”

Anna sorride e appena si è vestita stiamo per andarcene, ago si avvicina a noi dicendo che avevamo preso una cosa loro. Ci scusiamo ma non sappiamo a che si riferiscono.

Ago allora dice

“Fikona, le mutandine non sono tue. Sono mie e di ray”

Anna che ha capito il vero messaggio e senza esitare risponde

“Hai ragione. Eccole”. Si sfila le mutandine e le da’ a Ray che la bacia e le dice che è la migliore.

Ago nel mentre mette una mano sulla figa e le dice di tornare il sabato.

Anna, che aveva allargato le gambe per lasciarsi toccare, gli risponde bisbigliando qualcosa all’orecchio che nè io nè ray sentiamo.

Ago con ancora le mani sulla figa le dice

“Lo sento Fikona. Lo sento.” E bisbiglia ad Anna qualcosa che non sentiamo. Anna sorride, si abbassa davanti ai loro cazzi, li bacia ad uno ad uno e li ringrazia per la serata.

A quel punto ce ne andiamo via davvero.

In auto vorrei parlare di cosa si sono detti e della serata ma Anna non mi fa dire nulla.

“Amore entro fra 3 ore in ospedale. Sono distrutta. Non so neanche se andare a dormire. Ne parliamo domani, va bene?ti amo”

Le metto la mano destra in mezzo alle gambe per toccare anche io la figa, ed è fradicia di chissà cosa.

Mentre torniamo a casa realizzo quanto mi piace. E con questo rispondo a chi mi dice del divorzio. Dalla prima volta che l’ho vista,ancora ragazzina, il nostro primo incontro, il matrimonio, le trasgressioni. Anna è un misto di quello che mi più mi piace in una donna, bellezza, sensualità, dolcezza, generosità, erotismo, porcaggine. Sono completamente perso per lei, non solo come marito, ma come amante. Con i due tori neri avevamo iniziato un cammino di trasgressione che chi sa dove ci avrebbe portato e dopo tutto quello che avevamo fatto insieme, lei è sempre qui al mio fianco. Ne sono perso. Ci saranno donne più belle, meno problematiche, più fredde a letto, ma la mia annina non la cambierei con nulla al mondo.
Certo dipende se te la dà ancora
 
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Parlammo a lungo di quella serata.

Volevo sapere anche cosa gli avesse detto ago all’orecchio e le feci molte domande perché non mi aspettavo una performance così intensa da parte sua.

Le spiegai che le domande che le facevo servivano per capire il suo limite, non per mie pruderie. Serviva cioè per sapere se dovevo intervenire in soccorso o se stava provando piacere.

La veritá è che ero anche curioso di sapere come sia diventata quella bomba che è. Certe cose non si improvvisano.

Anna mi disse che erano discorsi senza senso.

Se le andava bene lo faceva sennò no.

Le dissi allora che mi aveva mentito perché mi disse che la prima doppia la fece con me.

credo toccai un nervo scoperto. Diventó tutta rossa, non sapeva cosa dire. Nel matrimonio, ma di più nella trasgressione, la sincerità è fondamentale e lei lo sa.

Il tradimento presuppone la menzogna. La trasgressione la complicità. E non ci può essere complicitá se ci si mente a vicenda.

Anna stette zitta. Era domenica mattina e stavamo facendo colazione. Posó il caffè e mi disse di chiederle cosa volessi sapere, me lo avrebbe raccontato per filo e per segno come se lo ricordava , ma che eravamo d’accordo non le avrai mai più rotto le scatole con il suo passato o sui giochi futuri. Lei mi disse nel gioco vuole essere libera. Fa quello che si sente di fare in quel momento. Se non lo vuole fare è la prima dirlo.

Quello che segue è una ricostruzione di quello che mi disse. Non c’ero e quindi non so se siano o meno cose reali o inventate da lei. Non conosco quei fatti se non per come mi sono stati raccontati. Questo è un disclaimer per tutti i vari aspetti di quello che riporto per come me lo ha raccontato e per come lo ricordo.sono passati tanti anni da allora.

Partii subito con le domande e Le chiesi di massimotto, perché da quello che avevo capito ebbe un ruolo importante anche nella sua formazione.

“Anna come fu la tua prima volta?”

Anna sospiró e mi disse

“Con una donna. ed anche la seconda e la terza”

“Ma stai scherzando! Non è stato massimotto?”

“In un certo senso si. Ma se vuoi la verità vera, no.” aggiunse.

“Cioè?” Dissi io

“ quando ero all’ultimo anno delle superiori avevo gli ormoni a 1000. Forse tutte li hanno non lo so. Benchè fossi carina e riconosciuta come tale ero timida e non feci neanche tante esperienze prima. Insomma ero piuttosto chiusa al sesso, cosa che chiaramente aumentó la pressione. Avevo avuto una educazione molto rigida un po’ sessofobica. Pensa che ero ancora vergine a quella età, le mie amiche lo avevano già fatto e la cosa mi pesava. Ai tempi avevo avuto, infatti, esperienze abbastanza modeste. Perchè ero molto timida e scostante. Avevo anche un po’ paura degli uomini e della loro aggressività. Con i miei pari età non è che la cosa funzionasse molto. Con i più grandi feci un po’ di petting ma mi rifiutai di andare oltre anche perchè mi ero imposta di arrivare vergine al matrimonio.

É vero, non ridere Mario sennò smetto.

Era un periodo in cui non avevo il fidanzato.

Facevo molto sport per sfogarmi, che ha formato il mio fisico attuale, incluso il nuoto che facevo con una mia delle mie amiche storiche del tempo, giada. Lei era bionda, occhi azzurri, una pó bassina ed era robustina. Era carina e l’opposto di me. Estroversa, solare, sempre allegra. Con i ragazzi, seppi che era una tigre. Insomma lei era la svegliotta ed io la timida. siccome aveva questa fama con i ragazzi, pare meritata, per gioco la chiamavo Baghi -diminutivo di bagascia- e lei mi chiamava zoki -diminutivo di zoccola.

Nessuno tranne noi ne sapeva il significato. Ci chiamavamo così anche con gli altri presenti. faceva parte del nostro lessico di amiche. Siccome nuotavo meglio di lei, quando a settembre rinizió l’anno sportivo sotto la doccia mi guardó e disse che ero più brava perchè avevo un fisico alto e snello da nuotatrice. Mi sembró una cosa strana da dire ma non detti peso al momento. Lei infatti diceva che aveva seni molto più grossi dei miei e, come ti ho detto, era robustina e ciò peggiorava la sua acquaticità.

Un altro giorno mi disse che ero troppo nature la sotto, lei la portava totalmente rasata. Io scherzando le dissi perché aveva troppi ragazzi che gliela consumavano e lei rispose che se mi fossi trascurata io non ne avrei mai avuto uno. Eravamo amiche, si rideva e si scherzava. Mi potevo fidare di baghi e lei di me. Ci eravamo viste sotto la doccia mille volte e, almeno io , la guardavo senza malizia. Studiavamo spesso insieme anche se eravamo in classi diverse. Un pomeriggio di settembre stavamo in camera mia a studiare e nessuna delle due aveva voglia. Allora cominciammo a parlare di ragazzi, tizio, caio etc le solite cose. Lei mi guardó e mi disse seriamente che in quel periodo non aveva il ragazzo, cosa che giá sapevo, perché aveva il seno troppo grosso. Le dissi

“baghi casomai è il contrario, dovresti avere la fila. Non scherzare, gli uomini amano i seni prosperosi, lo sanno anche i sassi.”

Lei allora mi guardó negli occhi e si alzó il toppino mostrandomi le tette che ballonzolarono un pó nel vuoto. Mi disse se le trovavo cadenti. Io dissi di

“no, baghi, anzi già il fatto che non usi il reggiseno è il contrario di quello che dici. Baghi ti fai troppi film”

Mi disse che invece le mie erano perfette e mi chiese di vederle per fare un confronto.Le dissi che giá le aveva viste centinaia di volte a nuoto, ma insistette in nome dell’amicizia, e io acconsentii mi levai la maglietta e reggiseno e tirai fuori le mie. Eravamo una davanti all’altra con i seni al vento. Giada mi disse

“Zoki le tue sono piccole e sembrano più sode delle mie. Hai dei bellissimi capezzoli rosa. Io ho queste due borracce ma le tue devono essere proprio dure.”

io le dissi per tirarla su che non era vero. Anzi le sue erano molto sexy e con un bel capezzolo grosso.

Giada continuó

“Zoki ma I ragazzi te le hanno mai toccate? Sembrano di marmo! Posso sentirle?”

Io le dissi che ebbi quell’esperienza ma lui non sapeva toccarle e mi fece anche male e detti a lei l’ok per farle sentire se erano sode. Cominció a toccare i miei seni in modo strano come mai nessuno mi aveva fatto. Li palpava non per sentirne la consistenza ma in un modo erotico, anche sfiorando i capezzoli con le dita. Mi eccitai sinceramente e la cosa mi sorprese. Lei mi chiede poi di toccare i suoi, cosa che feci quasi in trance. quando portai la mia mano sul suo seno , giada mise sopra la sua e me lo fece strizzare. Lei sussultó con un gemito. Non so perchè forse ero eccitata anche io da prima, forse perché pensavo di non far niente di male visto che eravamo amiche, ma la tensione erotica salì a 1000 e ci baciammo di getto. Fu un bacio molto intenso, dolce e piacevole, ed è stato uno dei migliori per un pó. Mentre mi baciava giada mi palpava i seni e mi stava piacendo un sacco. Io toccai i suoi ma con molta meno bravura. Lei era eccitata e anche io. Ci staccammo e le dissi che non era giusto, che non potevamo. A me piacevano i ragazzi e lei era mia amica e non volevo andare oltre. Giada chiuse a chiave la porta, si spoglió nuda e mi disse

“Zoki anche a me piacciono i ragazzi, e proprio perché siamo amiche possiamo esplorare la nostra sessualità liberamente e in sicurezza. Così sarai pronta quando troverai l’uomo giusto. guarda che tra noi è come masturbarsi allo specchio, e tu lo fai vero Zoki?”

Certo che lo facevo. A quei tempi mi masturbavo parecchio.

Non mi ricordo cosa accadde, ma in effetti abbandonai i miei schemi mentali. Giada nuda si avvicinò a me e cominció a baciarmi. Mi abbandonai a lei che era molto più esperta di me. Fu un bacio passionale che abbattè tutte le mie difese. Mi portó sul letto e mi levó i blue jeans e mutande in un sol colpo e rimasi nuda anche io. Fino ad Allora non ero mai stata tutta nuda di fronte ad un’altra persona per fare sesso. Con i ragazzi o erano imbranati o non volevo io, non eravamo mai arrivati a quel punto. Credo di essere stata un vulcano e giada fu la detonazione. Ci baciavamo come amanti, toccandoci le nostre parti intime. Mi faceva strano perché lei aveva un sesso molto diverso dal mio e mi ricordo che era bagnatissima. Tremava ogni volta gliela toccavo. Lei si stringeva a me e mi ricordo la sensazione dei suoi grossi seni sopra i miei, sensazione molto piacevole. cominció a baciarmi dal collo. Aveva un misto tra leccata, bacio e morsetto che mi faceva impazzire. Ansimavo Perchè mi faceva vibrare. Scese ai seni con la lingua che sapeva esattamente cosa e come baciare e non potei che gemere di piacere. Scese sempre più giù.

Arrivó al pube e disse

“Quanto pelo zoki. Sembra una topina…ti hanno mai baciato topina?”

Risposi io

“No baghi”

“Povera topina…cosi sola…ti consolo io…”

E cominció a succhiarla. Erano sensazioni nuove, sensazioni di godimento.

Mi ricordo fu lei che mi regalò la prima leccata di passera che mi portò all’orgasmo. Gemevo come nn avevo mai fatto prima. Le dicevo “baghi ohhh…siii…sto venendo baghi, mamma mia…” Mi ero accesa e volevo continuare. Erano tutte sensazioni nuove. Mi bagnai un sacco.

“Brava topina -diceva giada guardandomi la figa- siamo qui per far divertire la Zoki”

Quando fu il suo turno, il cellulare squilló e mi disse che doveva scappare di corsa e così rimanemmo a metà. Ci demmo un bacio passionale e lei mi disse che la prossima volta toccava a lei. Ci ricomponemmo e giurando di non fare parola con nessuno di che quello era il nostro segreto andó via. Oggi ho rotto quel giuramento Mario. Ora lo sai anche te”

“E poi? Finì lì?” Dissi io.

“Macché. Il giorno dopo la giada mi chiama in disparte a scuola, pensavo per dire che era stato un errore etc etc. invece mi dice una cosa totalmente inattesa ovvero che lei ci aveva pensato tutta la notte e mi disse

“Zoki te la devi rasare. Devi liberare topina da quegli orribili peli. Ne ho ancora tra i denti… “

io la guardai sorpresa e la prima cosa che mi venne in mente per sganciarmi è dire che non sapevo come fare e non l’avevo mai fatto. In realtà era un modo per dirle non se ne parla neanche. Lei non colse e mi prese sotto il braccio e mi disse di andare a casa sua dopo scuola, lo avremmo fatto insieme.

Passai una giornata tremenda. Lei era una delle mie amiche più care ma la cosa aveva una piega strana. Io ero e sono etero. Dovevo trovare il coraggio di fermare questa cosa. Andai da lei quel pomeriggio e lei mi riempì di chiacchiere. Mi disse che dovevamo stare in ordine per essere carine per i ragazzi etc. erano tutte cazzate Mario peró abbassarono le mie difese. giada era figlia unica e viveva in una gran bella casa. I genitori lavoravano spesso il pomeriggio e la lasciavano sola fino a cena. Invidiavo un po’ la sua privacy perché ogni tanto poteva stare in pace. Arrivo da lei e cominciamo a parlare del più e del meno. Poi lei affronta l’argomento. Io le dico che non possiamo etc etc e mi dice che mi avrebbe aiutato solo a rasarmi. Poi sarei stata libera di fare ciò che volevo. Nessuna costrizione. Non voleva impormi niente. Mi chiese anche se non fossi curiosa di vedere topina senza peli. Lei lo era e molto. Insomma alla fine mi convince. Chiude le tende e mi fa sedere su una sedia in bagno. Mi dice di spogliarmi solo di sotto e mi prepara per essere rasata. In pratica lo fa lei passando il rasoio dolcemente ma in maniera decisa e senza farmi male. In pratica la prima rasatura totale la fece lei. Le dico che è stata brava a non farmi male e lei dice che si rade molto spesso. Mi chiede di farle vedere meglio come è venuto il lavoro e mette la testa in mezzo alle mie gambe allargandole per guardare. Io ero pietrificata. Me la guarda e dice che topina è più bellina cosi. Poi mi guarda e mi chiede se avevo voglia di giocare un po’. Io le rispondo

“no baghi, dobbiamo smetterla l’altra volta abbiamo sbagliato”. Lei mi guarda negli occhi, poi osserva la mia patata che invece si stava iniziando già a bagnare e mi dice

“zoki, la tua fighetta non mi pare d’accordo…vero topina? Vuoi giocare eh? Lo so lo so” delicatamente la apre e mi dice “si zoki, ti stai proprio bagnando…ciao topina, sembri stretta stretta. rasata sei davvero deliziosa”. Ero eccitatissima e lei lo capì. Si avvicina ancora. Sento il suo respiro sulla mia figa. Comincia a toccarla piano, poi il tocco cambia intensità e ,mi masturba proprio . Io cominciai a gemere di godimento e lei mi chiese se mi piaceva. Le dissi la verità.

“Baghi si ahhh…uhhmmm”. Lei mi Disse

“Zoki tu e topina siete proprio due porcelline….come me”

mi guarda con quegli occhi azzurro cielo e mi dice che le piaceva proprio la versione rasata della mia figa, liscia, morbida, e che la dovevo tenere sempre così. Mentre stavo venendo sulle sue dita, comincia a baciarla e a succhiarla con intensità. Ho un tremito di piacere. Urlo un “siii baghi” Me la lecca ancora meglio dell’altra volta, mi contorco sulla sedia e dopo poco vengo gemendo con un potente orgasmo. Ero super eccitata e non volevo si fermasse più. Fui presa dalla voglia di continuare. Giada mi dice

“zoki c’è ancora qualche residuo o di peletto tagliato su topina, perché non vai in doccia?”

Mi spogliai nuda mentre lei preparava l’acqua ed entrai in doccia. Io ero straniata anche per l’orgasmo che aveva appena avuto, ma la guardavo sperando mi raggiungesse per continuare.

Non sapevo come dirglielo. Era combattuta. Da un lato sapevo che era sbagliato. Ma topina, come la chiamava giada, sembrava avere una connessione speciale con lei. Sapeva come farla godere in un modo che anche dopo difficilmente avevo trovato.

Mi aveva appena fatto venire e mi accorsi che mi guardava anche lei da fuori. Entro in doccia e comincio a insaponarmi e dopo poco ci entra anche lei. Mi chiede se mi può sciacquare. Avevo l’acqua che mi accarezzava, il suo corpo nudo tutto bagnato, il mio che aveva ancora voglia di godere e così mi butto. La bacio io. Le sento dire un

“ooh zoky, sei proprio una porcella”.

Ero molto eccitata, ci baciamo. Lei mi stringe il sedere, ci mettiamo le mani dappertutto e poi ci masturbiamo come non ci fosse un domani. la mia prima doccia erotica fu con giada. Mi prende per mano e mi porta sul letto. Eravamo ancora tutte nude e bagnate. Mi dice che finalmente non ci avrebbe disturbato nessuno. Faccio il mio primo 69 con lei, lecco la mia prima passera e riuscii a farla venire. Lei venne con un orgasmo molto rumoroso. Dopo mi bació intensamente e mise il suo pube sul mio viso per essere leccata ancora. Eravamo in estasi…venimmo tante volte. Non studiammo nulla e passammo tutto il pomeriggio a giocare tra noi. Alla fine eravamo appagate ma esauste. Giada stava abbracciata a me e mi baciava toccandomi con una dolcezza che non ho mai avuto da un uomo e mi disse che il mio corpo le piaceva tanto e lo riteneva più bello ed armonioso del suo. Dopo quel pomeriggio non cercai più di contenerla. Mi abbandonai completamente a lei ed al nostro desiderio. Ci vedevamo ogni volta che potevamo. Cercavo anche di dormire da lei perché c’era più privacy. Anche lo studio era una scusa per stare insieme. Cercavamo di trovare sempre un attimo per un bacio o qualcosa’altro. Anche al cinema ci mettevano in ultima fila per giocare o nei camerini dei negozi. Mi ricordo lo facemmo anche nei bagni. Volevamo stare insieme il più possibile.

C’era una grande attrazione tra noi. Giada mi fece venire moltissime volte con degli orgasmi clamorosi e molto piacevoli. I ragazzi in questo periodo erano un po’ sullo sfondo. Avevo un po’ paura a ricominciare tutto da capo con uno sconosciuto. Con giada sapevo cosa avevo davanti, dove toccare e che lei mi avrebbe fatto godere moltissimo. Nel gioco poi andammo avanti.

Uno dei nostri famosi pomeriggio di studio si mostró in un intimo mozzafiato. Le dissi

“ baghi ti sta benissimo. Dove lo hoi comprato?”

Mi disse che ne aveva uno pure per me e mi dette da indossarlo. Era una mutandina sottilissima nera trasparente e molto sgambata ed reggiseno aperto che lasciava scoperti i seni e copriva solo la base. Mi disse

“zoki ma sei una figa micidiale. Guarda come sta topina in quelle mutandine. Fammi vedere dietro. Accidenti che bel culetto sodo che hai…guarda come ti sta. zoki… sei da infarto” io mi guardai nello specchio del suo bagno e risposi che anche a me pareva che mi stava bene. Non mi ero mai messa così e mi sentivo bella, sexy ed eccitata e mi pareva di avere ancora più voglia di fare sesso. Non avevo mai messo qualcosa fino ad allora del genere per esaltare la sensualità del mio fisico. Ero una sportiva. Andavo con l’intimo comodo ma non sexy. Mi sentivo una dea vestita così. Giada mi stava portando a scoprire una parte di me nascosta per anni.

Le dissi maliziosa

“baghi me lo levi tu o me lo tolgo io? Topina sta aspettando…”

lei mi saltó letteralmente addosso e lo facemmo. Nella frenesia dell’atto, mentre ci baciavamo con trasporto, mi disse che topina era sua ed anche io. Le risposi

“Si baghi. Topina è solo tua, e anche io…siamo tue”

Cominciammo a comprare intimi molto sexy per giocare tra noi.. Capii che potevo essere ancora più sexy con un certo abbigliamento e non lo facevo solo per lei ma perché mi piacevo. E mi piaceva piacere. Tutte quelle seghe mentali che mi inculcarono sul sesso erano tutte sbagliate. Vivevo in un rapporto libero e appagante, una sessualità piena, sicura ed ero felice. Stavo esprimendo me stessa come mai avevo fatto prima. Fu come levare un tappo…

Fu così che cominciai a sfoderare con giada intimi sempre più sexy per stuzzicarla e per piacermi. Adoravo vederla eccitata che mi guardava desiderandomi; la sua eccitazione eccitava anche me. Quando mi accorsi che lo facevo solo io e lei rimaneva con i soliti gli chiesi il perché. Lei mi disse

“zoki non posso competere con te. Tu sei bellissima e sexy. Per questo sei la mia porcellina”. In realtá anche lei era carina peró io le piacevo da matti. Avevamo i nostri spasimanti ma per il legame forte tra noi lasciavamo spesso in bianco. Io ero in questa relazione e volevo goderne perché avevo una amica spettacolare con la quale parlare di tutto ed una amante che mi faceva godere moltissimo.

Tra noi, ma questo lo capii dopo, stavamo cominciando a definire meglio i ruoli e non so perché ma mi piaceva essere l’oggetto del suo desiderio , vedere nei suoi occhi la voglia che aveva di me.

I suoi complimenti le sue attenzioni.

Giada era veramente una porca che con me si scatenò. Provammo insieme molte cose.

Una di queste volte facemmo l’upgrade definitivo. La mattina a scuola mi disse che aveva a casa una cosa che dovevo assolutamente vedere. Chiesi cosa fosse ma non volle dirmi nulla. Le confermai che sarei andata a vedere. Quando arrivai giada era raggiante. Mi disse che all’addio al celibato di una sua cugina più grande di lei

aveva trafugato un pacchetto che avevano regalato alla futura spoosa e che lei aveva qui e tiró fuori da sotto il suo letto. Non capivo cosa fosse ed il motivo di questa smania. Tiró fuori un cazzone di gomma, di colore nero, rifacimento in gomma del cazzo di un pornoattore di colore tal dei tali. Rimasi scioccata e le dissi che lo sapevo anche io che capitava che quegli aggeggi si regalassero in certe occasioni. Ma non avevano una reale utilità se non di scherno e in giro.

Giada quasi ridendo mi disse

“zoki sei così sexy nella tua ingenuità.

Perchè questo è un gioco erotico vero che ti permetterà di sapere prima di andare con un uomo come è il sesso penetrativo. Io non sono vergine, ma tu si. Ancora per poco. Oggi topina tocca a te”. E sorride.

Non ci avevo affatto pensato.

Le dissi che Comunque le misure non mi sembravano normali, nella mia esperienza di allora i cazzi erano molto più piccoli e stretti.

Mi disse che lei lo aveva già provato e

“Ora lo deve provare topina…”.

Ero un po’ dubbiosa ma alla fine per la curiosità ed eccitazione cedetti. Ci spogliammo, avevo indosso un intimo nuovo quel giorno e giada che apprezzó me lo sfiló via con grande piacere.

Mi voleva penetrare con quel coso è prendersi così la mia verginità. Il nostro gioco segreto anche se non volevo ammetterlo era diventato altro. Io ero la sua amante e lei faceva di tutto per farmi godere il più possibile. La verità è che nel sesso era davvero molto brava. Mi baciava con passione e trasporto e io cercavo di ricambiare. Andavo con baghi per provare nuove cose e fare la porca in una situazione protetta, con una amica di cui sapevo di potermi fidare che non mi avrebbe tradito, ma soprattutto perché mi faceva godere da matti. Volevo il piacere che mi dava e in quel momento pensai potesse darmi solo lei. Quel pomeriggio, nude, cominciammo a masturbarci sul letto. Giada aveva una lingua meravigliosa. Sapeva bene come leccarla. Rivolgendosi alla

mia figa disse

“ topina quanto mi sei mancata…oggi è un po’ impegnativo…”

Dopo un primo giro di venute mi allargó con dolcezza le gambe per iniziare ad infilare il cazzone di gomma. Prese un gel lubrificante e me lo spalmo’ sulla passera. Feci un salto, era davvero gelido. Poi lo spalmó anche sul cazzone di gomma.

“Topina sei pronta per il primo bastone? “ disse.

A me disse

“ zoki rilassati…non ti farei mai male…lo sai…vado piano piano stai tranquilla”

ai tempi io ero vergine davvero, ma ero sinceramente eccitata dall’idea di farlo la prima volta con lei perché sapevo che non avrebbe messo il suo piacere davanti al mio.

Giada infatti nonostante fossi bagnatissima e piena di lubrificante mentre penetrava dolcemente mi leccava anche la figa con la maestria che le ho sempre riconosciuto. Saliva su a fatica e lei con tutta la pazienza che solo una donna può avere lo spingeva piano piano. Io non avevo mai provato nulla del genere, una sensazione di apertura e pienezza che un po’ mi faceva male. Era un lago là sotto. Urlavo e gemevo. Dolore piacere era tutto mischiato.

Mentre entrava piano dice

“Forza topina, lo so che sei stretta. Ma la mia porcella lo deve prendere tutto…”

Alla fine fu tutto dentro e mi batteva fortissimo il cuore. Avevo preso un cazzo di gomma xxxl nella figa ed era entrato fino in fondo solo per la bravura e la pazienza di giada. Lei lo inizió a spingere piano piano su e giù accelerando i colpi. Era un misto tra piacere e dolore. gemevo e le stringevo la mano

“Baghi è troppo, non le reggo così…” dissi

“Ok zoki. Proviamo in altro modo. girati per favore…”. Un uomo avrebbe mettiti a pecora -fu peraltro la mia prima pecorina-. Mi leccó ancora mentre stavo a 4 zampe e mi fece venire di nuovo con la lingua con un altro gemito. “Ahhh baghi…siii sei unica”

Mi spalmó di lubrificante tutto dalla figa sino al buchetto e mise un dito nel sedere e saltai.

“Zoki rilassati…,“

Cominció a sditalinarmi figa e culo contemporaneamente. Gemevo come una porca persa totalmente nelle sue mani.

Quando vide che mi ero rilassata mise piano piano il pisellone di gomma dentro la figa. Sobbalzai. A pecorina lo sentivo molto di più. Disse

“la mia zoki ha il culo più bello del mondo e topina più dolce di tutte”.

Anche in quello la giada è stata la prima. La mia prima volta non fu eccezionale sinceramente, ma con giada venni tante volte.

Chiaramente il cazzo di gomma diventó un ospite fisso dei nostri giochi. le volte successive fu tutta un’altra storia. Piano piano mi abituai a quella misura e giada era diventata bravissimi a mandarmi in estasi. quel cazzone di gomma lo abbiamo stra usato. Lei su di me, io su di lei. Ci eravamo molto legate e quello che era iniziato con curiosità e voglia di crescere insieme in sicurezza, diventó una vera e propria relazione. Arrivammo a fare un sesso piacevolissimo con quello che affettuosamente chiamavamo tra noi il bastone. fu sempre lei con quel coso a farmi provare il primo intenso orgasmo vaginale.. .il problema di farlo con giada è che lei non aveva limiti fisici e quindi erano sessioni lunghissime. Finivamo solo quando eravamo totalmente soddisfatte o appagate. Mi ricordo una sera dopo il mio orgasmo vaginale per la penetrazione, che ne seguiva altri, mi disse scherzando

“Zoki ora puoi incontrare anche l’attore vero che ha ispirato questo cazzo di gomma”

Io la guardai, misi la sua mano sulla mia figa fradicia e le dissi serissima

“Baghi io e topina vogliamo solo te. La senti vero come ti vuole?”

Giada me lo toccava come solo lei sapeva fare mentre mi contorcevo e dopo un bacio appassionato mi disse

“lo sento lo sento. Anche io voglio solo te, Anna. Sempre, il più possible. La mia porcella”

Provó anche ad infilarmi il bastone nel sedere, ma li non ci fu nulla da fare.

Abbiamo provato tante cose insieme, tante prime volte. aveva una grossa carica erotica e passavamo tutto il tempo quando potevamo a letto.

Mi piaceva stare con lei e mi resi conto che godevo di più quando era lei a condurre le danze, lei con il tempo prese un ruolo sempre più dominante.”

“Mamma mia Anna. Certo un inizio pazzesco. Ma è tutto vero?” dissi io.

“In realtà credo sia molto più comune di quello che credi. Noi avevamo il bastone e giada aveva una carica erotica incredibile. Baghi era una vera porca e mi ha insegnato moltissimo. Credo che io sia stata la sua prima vera amante. Giada poco prima degli esami di fine anno, mentre lo stavamo facendo, mi disse che si era innamorata di me. Io non risposi perché anche io provavo qualcosa per lei ma non sapevo cosa.

non le dissi nulla per un pó e continuai a godere della sua compagnia. La notte prima degli esami la passammo insieme.

Fu una notte di sesso e chiacchiere sul futuro che ci incuriosiva ma ci preoccupava anche. Un ciclo importante della nostra vita si stava per chiudere ed un altro si stava per aprire.

Proprio in quel periodo stavo iniziando la relazione con massimotto.

Era strano perché con lui andavamo piano come una lumaca e invece con giada facevamo già un sesso favoloso. Poi mi misi con lui.”

“Ti ha salvato allora” scherzai

“Mario ero in una fase della mia vita che stavo scoprendo me stessa e presi una strada. Giada poi sarebbe andata all’università lontano in una altra città. con giada ho pensato non fosse la mia strada. A me piacciono gli uomini. Quando feci sesso la prima volta con massimo mi disse che io sembravo già esperta. Io gli dissi che era la prima volta (con un uomo) ma non gli dissi -e ora lo sappiamo solo noi tre- che avevo fatto una marea di sesso con giada che fra l’altro, soprattutto all’inizio, mi faceva godere più di lui. Contento? Hai altro da chiedermi?”

“Sei stata più con giada?”dissi io.

“quando seppe che era finita

con massimotto si fece avanti. Era tornata da qualche anno, nel periodo in cui siamo state lontane ci siamo sentite ma mai viste di persona. Non la volevo incontrare di nuovo. Non ho mai risposto al suo ti amo. Avevo già cominciato a vedermi con Paolo da un po’ e ci sentivamo ogni tanto al telefono.

Lei mi invitó per un caffè al bar e alla fine ci andai. Fu veramente strano perché non la rivedevo da anni. Mi disse che mi ero fatta davvero una bella ragazza e parlammo un po’ delle nostre esperienze. Mi disse che provó una relazione con un uomo ma fu un disastro. Ora era felice. Stava con una ragazza francese che per quanto mi fece vedere era stupenda. Scherzando mi disse che le sono sempre piaciute le belle ragazze. Io arrossii perché era rivolto anche a me.

Giada è una lesbica dichiarata e si era fatta una splendida donna. Glielo dissi. Portava i capelli biondi molto corti che facevano risaltare gli occhioni blu.

Per fartela breve Mario perché ci stiamo dilungando un po’ troppo, si ci siamo riviste come intendi te. ma queste non te le racconto oggi ok?

C’è un legame tra me e lei che ho scoperto anche a distanza di anni. Non è amore Mario, perché io amo te. Ma ti mentirei se ti dicessi che non c’è.”

“Ma allora perché non sei rimasta con giada?”dissi io.

“Mario ma allora non capisci. Mi piacciono gli uomini. Non le donne”. Rispose.

La mattinata di rivelazioni prosegui con altre mie domande e sue risposte.
 

timassaggio

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Parlammo a lungo di quella serata.

Volevo sapere anche cosa gli avesse detto ago all’orecchio e le feci molte domande perché non mi aspettavo una performance così intensa da parte sua.

[....]

Anche in quello la giada è stata la prima. La mia prima volta non fu eccezionale sinceramente, ma con giada venni tante volte.
[...]
Complimenti.
Hai raccontato la storia di Anna con Giada come se l'avessi vissuta in prima persona.
Veramente eccitante.

Chapeu.
 
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Complimenti.
Hai raccontato la storia di Anna con Giada come se l'avessi vissuta in prima persona.
Veramente eccitante.

Chapeu.
Ti ringrazio. Ho cercato di scrivere quello che mi ha detto mantenendo il suo tono. Considera che questa parte Anna me la raccontó in una intera mattinata. Io ero super meravigliato (e super eccitato)
 

Marco8546

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Alla fine cosa si sono bisbigliati nell’orecchio ago ed Anna? Secondo me con il tempo Anna diventerà la cagna di ago!! Le piace troppo il modo in cui la tratta per rimanergli distaccata
 
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Niagara77

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La spiegazione di anna su giada prese tutta la domenica mattina. Proseguimmo dopo pranzo. Era divertente ed eccitante ascoltarla. Non so quanti mariti conoscano così in profondità le proprie mogli e le loro avventure prima del matrimonio. A me prima aveva raccontato il minimo indispensabile, ora invece mi stava raccontando tutto abbastanza dettagliatamente. Dopo l’argomento giada che fu totalmente inatteso, ma che tutto sommato era un’esperienza un po’ lontana, cercai di capire meglio quello che era successo quella sera con ray ed ago.

“Anna ci hai detto che hai fatto diverse doppie, è vero? è stato con Paolo?”

“Mario sono esperienze che ho fatto anche con Paolo, ma più con altri. “

“Sono tutto orecchi” dissi

“ una delle ragioni della crisi con massimo fu che cominciarono a girare voci su di me che lo tradivo. Quelle specifiche voci riguardavano due ballerini cubani della discoteca per la quale lavoravo e che frequentavamo sia io che lui: in pratica seppe che mi vedevo con loro e facevamo insieme di tutto, insomma che ero la loro amante. La fama di quei ragazzi era abbastanza forte, di veri maiali che scopavano senza troppi complimenti.

Su di me giravano voci molte dettagliate con loro ma erano veramente false. Forse riguardavano un’altra non so. Ma le appicciarono addosso a me.

Si Mario era falso anche perchè le doppie le fai se fai anale, e dietro lo cominciai seriamente solo con Paolo come già sai. Che doppia avrei potuto fare?

Comunque non sapevo o capivo l’origine di queste voci. Io li conoscevo appena perché venivano spesso a mangiare la pizza nel locale dove lavoravo prima di fare serata e ogni tanto ballavamo in pista, ma non per altre ragioni.

Dopo che finì con massimo cominició una mia più intensa fase di incontri forse per riprendere un po’ di tempo perduto. Avevo una gran fame arretrata di esperienze. A parte la mia amica giada, massimo e jamal (Paolo era appena all’inizio) non avevo avuto altre esperienze degne di questo nome, a differenza di tante mie amiche. Qualche storiella ma niente di più. Con Paolo in quel periodo passavo una buona parte del mio tempo libero. Ma non tutto. Capitava che lui non ci fosse per impegni di lavoro o per altre ragioni. No Mario con me Paolo aveva sempre voglia, te lo posso assicurare.

Uno di quei sabati che Paolo non c’era, andai in discoteca da sola. Avevo voglia di divertirmi senza particolari pensieri.

Andai in disco con un abbigliamento aggressive: stivale chiuso con tacco senza calze, mini abito leggero molto mini sulle gambe, perizomino nero micro che mi aveva regalato proprio Paolo.

In disco sapevano che ero la ragazza di Paolo e quindi mentre ballavo nessuno si avvicinava e chi si avvicinava veniva allontanato dal personale della disco.

Credo che avrei potuto ballare nuda e nessuno mi avrebbe infastidito.

Andai al bar dove si poteva stare un po’ tranquilli a dissetarmi. C’erano anche i due ballerini cubani che stavano rinfrescandosi prima di andare a ballare. In quel trambusto mi offrirono un drink e ci mettemmo un po’ a parlare del più e del meno.

Uno dei due a un certo punto mi disse

“Anna girano delle voci su di noi che non capiamo. So che le conosci, noi non sappiamo chi possa averle messe in giro. Te lo sai?”

“Io sinceramente pensavo le aveste messe in giro voi…” dissi

“Noi? No Anna ti sbagli. Noi pensavamo fossi te…”

Ci mettemmo a ridere.

Continuó l’altro

“Però diciamo che ci hanno fatto piacere. Anche perché dicevano che facevi certe cose…”

“Si sì …anche voi però” risposi io

“Ma noi le facciamo davvero …” Disse l’altro.

“Beh, e io no?” Controbattei. Insomma da una modalità amico ci portammo ad una modalità flirt. Devi sapere Mario che i due ballerini cubani, luis e Jose, erano dei fighi pazzeschi. Carnagione olivastra muscolosi, tatuati, belli di anche di viso e circondati sempre da tante ragazze. Giravano voci che loro erano due grandissimi amatori e le ragazze con cui sono stati (ne conoscevo personalmente qualcuna) raccontavano performances da sogno. Finché sono stata con massimotto sinceramente non ho dato peso a tali voci, poi da ultimo qualche pensiero lo cominciai a fare…

Uno dei due mi disse serio

“Se vuoi Anna noi per te ci siamo oggi domani, dopodomani tra un mese…quando vuoi…”

“Mi state facendo una proposta?”dissi dissimulando sicurezza

Uno dei due rispose avvicinandosi a me

“Si Anna. Esatto. Pensaci…questo è il numero di telefono…è sempre acceso. Il camerino sai dove è. Quando ti va…”

Li guardai pensierosa. Del resto non avevo più il ragazzo, Paolo era un gioco, non amore, forse poteva essere proprio quella sera il momento giusto.

Prima di andare ognuno di noi per la nostra strada ci facemmo uno shottino e via.

La serata passó abbastanza velocemente. Io ballavo da sola in pista, loro sul palco. Mi fecero cenno di salire ma non avevo voglia quella sera di espormi, anche perché la gonna era davvero troppo corta. Pensai tutto il tempo a cosa dovessi fare. Avevo dei dubbi tremendi, volevo farlo ma dentro di me avevo paura di quello che avrebbe potuto succedere, di quello che avrebbe potuto dire la gente se la cosa fosse venuta fuori…l’unica paura che non avevo era quello di avere due maschi a mia disposizione. Anzi, la cosa mi stuzzicava e parecchio.”

“Anna ma con il mulatto avesti molti meni pensieri o mi sbaglio?” Chiesi

“Mario non era la stessa cosa. Perché con Jamal fu tutto un turbinio di cose, non ebbi il tempo di fermarmi a pensare. Ci conoscemmo e poi sai che successe. Con questi due ragazzi invece restai sola a pensare se andare o meno. E la cosa ti dico non è facile. Perché da un lato volevo, ma la mia parte razionale mi diceva nemmeno per sogno. Insomma alla fine decisi di bere un po’ per placare la mia mente e far emergere ciò che volevo realmente. Mi feci qualche drink, non tanti da essere sbronza e magari anche meno di tante altre, ma come sai io sono astemia e non reggo nulla, peró quella sera avevo bisogno di sentire più che di capire. Finita la serata non volevo tornare a casa, avevo ancora una gran voglia di divertirmi. Presi il coraggio a due mani, forse grazie all’acol non so, e bussai alla porta del loro camerino. Mi aprì luis che quando mi vide sorrise perché sapeva benissimo cosa era andata a fare. Aveva un asciugamano bianco attorno alla vita mentre l’altro era ancora sotto la doccia. Luis gli urló che ero arrivata.

La loro stanzina era abbastanza piccola e mi ricordo una forte luce bianca dopo tutto quel buio della sala, uno specchio illuminato, un armadio, un tavolino, un divanetto con dei cuscini e poi c’era un bagno con doccia.

Luis mi fa sedere sul divanetto e mi dice che Jose sarebbe arrivato subito.

Intanto lo guardo. Era proprio figo. Corpo ben definito. Tatuaggi tribali che facevano tanto uomo rude. Mentre il mio sguardo stava scendendo sul suo fisico, lui lascia cadere l’asciugamano e vedo tutto. Era già in tiro, abbastanza grosso -non come ray ed ago- e totalmente rasato. Mentre stavo guardando Luis arriva anche Jose tutto nudo. Fisico da urlo, totalmente rasato, diversi tatuaggi e anche lui già in tiro.

Mario quei due erano uno spettacolo da vedere. Sicuramente i più bei ragazzi che avevo visto fino a quel momento.

Luis mette un cuscino in terra che significava una sola cosa, che capisco al volo.

Mi metto in ginocchio sul cuscino e comincio a succhiarli. Prima uno poi l’altro. Guardo con la coda dell’occhio la nostra immagine allo specchio e vedo che avevano anche dei bei sederi.

Non avevo mai avuto fino ad allora due ragazzi tutti per me. Ero super eccitata. E anche loro sinceramente. Vedo che parlano mentre li pompo: luis si mette dietro di me, mi fa alzare in piedi e mi sfila prima il vestito e poi la mutandina. No Mario non avevo reggiseno. Resto nuda davanti a loro solo con gli stivaloni. luis mi tocca la patata da dietro, mi stringe i seni mentre il suo amico mi lecca tutta, figa inclusa. sono completamente fuori di me. Luis mi fa sedere sul divanetto, mi apre le gambe e mi prende. Jose si mette in piedi sul divano e me lo mette in bocca.

Era la prima volta con 2 uomini.

Luis spinge e mi tiene larga tenendomi anche per i tacchi e muovendomi le gambe a suo gusto. Fu fantastico. Il mio gemito era soffocato dal cazzo che jose mi spingeva in bocca.

Poi cambiamo posizione.

Mi mette a 4 zampe in terra ed io appoggiata al divano. Jose si siede sul divano: luis dietro e Jose davanti. Luis Ricomincia a spingere e mi mette un dito nel sedere. Io salto ma mi piace. I miei gemiti sono soffocati dal pompino che stavo facendo a Jose. Luis Spinge forte e dei due mi ricordo lui lo aveva un po’ più grosso ed era quello più rough. Nel mentre lo spingeva, riuscì ad aprire meglio il buchetto; lo leva dalla mia patata e comincia ad entrarmi nel sedere con colpi decisi. Lo mette tutto dentro e comincia a spingere sempre piu forte. Io urlo tra piacere e dolore. Spinge dietro mentre pompo Jose. Dopo un poco Jose che lo pompavo sul divanetto, mi chiese di impalarmi sul suo cazzo. Luis esce da dietro e mi lascia sedere sul cazzo di Jose che entra tutto con un mio gemito. Mi abbasso su Jose e me lo bacio. Lui mi tira a se e sento che dice una cosa a luis ma capisco solo culo e puta. Jose spinge forte in figa ed io gli godo davanti. Mi stavo scopando Jose che quasi non pensavo più a Luis. Poi sento due mani che mi allargano il sedere e capisco che stava facendo Luis. Lo sento entrare nel culo e la sensazione di pienezza mi da, dopo poco, un orgasmo intensissimo. Jose e Luis mi penetrano insieme come matti. Sono un lago e godo moltissimo. È una delle sensazioni più intense provate fino ad allora. Poi si danno il cambio. Luis in figa e jose dietro. Mi ricordo che ero eccitatissima e venni non son in quanti orgasmi. Gemevo moltissimo. Escono tutti e due si levano il condom e a turno prendo il loro piacere in bocca.

Stiamo un po’ li nudi e Luis mi dice scherzando che le voci su di me erano sbagliate. Ero molto più porca dal vivo. E mi bacia. La serata la concludiamo con una sveltina sotto la doccia tutti e tre e poi me ne torno a casa”

“Quindi sono stati loro i primi. Li hai più rivisti?”

“Si Mario. Ma non in disco. Loro rischiavano il posto. Andavo il sabato dopo pranzo da loro e passavamo insieme il pomeriggio. È successo diverse volte.”

“Quindi fammi capire Paolo ti ha iniziato e loro hanno proseguito?” Dissi io.

“In un certo senso si. Comunque qualche esperienza di questo tipo l’ho fatta anche con Paolo. Ora però basta sono ore che parlo. È domenica, la passiamo così?“

Mi era tutto molto più chiaro. Avevo una ultima curiosità

“Anna ma poi che vi siete detti con ago?”

“Io gli dissi che mi era piaciuto molto e che era stato bravissimo. L’ho fatto così perché non volevo che ray si sentisse da meno”

“Ti è piaciuto più lui, vero? Che ti ha risposto?” Dissi io.

“ Mario si. mi ha detto che mi voleva incontrare da sola senza nessuno. Anche senza di te,che gli piacevo da matti. E di non dirtelo…”

“Anna poi se ne parla. Hai ragione comq. È domenica tutto sommato…”.

Adesso mi era tutto più chiaro.
 

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