Con Anna durante il matrimonio finché giocavamo abbiamo esplorato le varie possibilità che ci capitavano.bull, neri, cuck coppie etc. non avevamo moltissimo tempo per giocare, peró abbiamo cercato di fare del nostro meglio.
Anna aveva un appetito sessuale di un certo tipo che credo fosse esploso anche per le esperienze fatte prima di me.
le storie che ho già scritto sono le esperienze più significative che ha vissuto lei in quella fase di formazione e poi con il bull Gianni dopo essere diventata mia moglie. le scrivo per come me le ricordo. Per alcune è passato moltissimo tempo. Nello scrivere mi sembra un po’ di riviverle ed è divertente.
Come avrete letto, dopo il matrimonio incontrammo Gianni ma in quel periodo provavamo anche altri tipi di avventure, ovvero gli scambi coppia. Lui, siccome in tanti me lo hanno chiesto, incontró qualche altra volta Anna, ma l’effetto fu meno impattante della prima volta, almeno su di me. Rimane comunque un gran scopatore, uno dei migliori per la nostra esperienza. Non sono solo le dimensioni che contano, ma con Anna, come avrete capito, conta anche il contesto, la trasgressione, il feeling che si crea, la chimica che è imprevedibile prima di un incontro. Chiaramente scrivo di incontri andati a buon fine, che abbiamo vissuto piacevolmente.
Dopo qualche anno di matrimonio, direi soprattutto a causa mia, decidemmo di spingerci più avanti. Quelli erano gli anni in cui il genere interracial stava esplodendo anche in Italia e francamente mi incuriosiva molto, anche per quanto mi raccontó Anna sia del suo tirocinio durante il quale aveva rasato un cazzo nero gigantesco ed ancor di più del mulatto che lei aveva incontrato giovanissima e che ritiene ancora oggi una delle sue migliori esperienze sessuali.
Quindi su mia richiesta decidemmo di ricercare una coppia black (uomo/donna) per provare lo scambio coppia che avevamo iniziato solo con coppie bianche. La ricerca fu molto difficile. I siti quasi non c’erano anni fa e si trovavano con fatica singoli black, ma nessuna coppia black. Gianni era stato, fino a quel momento, l’unico amante di Anna durante il matrimonio, bull si direbbe oggi. Avemmo poi qualche avventura di scambio coppia, ma solo pochissime realmente divertenti per entrambi. Insomma lo scambio coppia era trasgressivo, si, ma a me piaceva soprattutto mia moglie più di quanto desiderassi le altre. Questo lo capii quasi subito e rendeva lo scambio coppia divertente forse per gli altri ma poco per me.
Proposi ad Anna uno scambio coppia black perché non volevo essere umiliato da un altro bull più prestante di me, anche se mi sarebbe piaciuto da matti vedere Anna a suo tempo con il mulatto. Quando capii che una coppia black era impossibile da trovare, mi convinsi a fare un’altra esperienza con un bull. Volevo in sostanza ricreare con me presente la situazione del mulatto e quindi preferii non essere il terzo, ma guardare e lasciare Anna libera nella sua nuova esperienza interrazziale. Mi ci volle molto per comprenderlo e convincermi a dare mia moglie di nuovo in mano a un altro uomo senza che lui mi desse la sua compagna.
Così con il cuore in gola proposi ad Anna di incontrare un singolo black e mettere un annuncio su morenasex.
Anna di fronte a tale proposta mi chiese perché e le spiegai che volevo ricreare la situazione del mulatto. Una specie di mulatto bis e quindi lasciarla libera di scoparlo come era stata anni prima. Mi ricordo mi chiese se fossi sicuro, non sapeva come avrei reagito. Risposi che invece lo sapevamo considerato che avevamo già incontrato un amante xxxl come Gianni. Dissi che cosa poteva cambiare?
Riuscii almeno formalmente a convincerla, non aveva altri argomenti per controbattere o forse era stuzzicata anche lei dall’idea. Inutile dire che mettemmo un annuncio rivolto a soli black, con qualche foto hot di Anna a viso nascosto; la nostra casella mail fu sommersa da mail soprattutto da singoli bianchi che si proponevano. Eppure nell annuncio su morena era ben precisato solo black! Mah.
Anna era un po’ titubante, ma mi lasció fare probabilmente convinta che mi sarei fermato a un certo punto.
Cominciai una selezione non facile. Contattammo alcuni bull black ma trovammo di tutto, molti fake, uno che non si presentò all’incontro conoscitivo, un altro che non passó l’incontro conoscitivo ed anche chi non si presentò all’appuntamento per scopare. Insomma un disastro.
Anna mi disse che non era possibile ricreare le situazioni a tavolino, pertanto perdevo il mio tempo. La ricerca prosegui.
mi incuriosì un profilo di un ragazzo che sembrava molto promettente anche in dotazione. Se non mi ricordo male al tempo non c’era il sistema dei feedback dei bulls nei siti di incontri come adesso e quindi dovevi andare un po’ a caso e ad intuito. Anna aveva poco più di 30 anni, lui 25-26. Era simile alla situazione tipo che lei aveva provato anni prima con il mulatto più giovane di lei e che tanto l’aveva presa.
Anna vide le foto e mi disse che il ragazzo, se reale, poteva andare bene ma doveva cmq passare l’incontro conoscitivo.
Qualche giorno dopo la definitiva decisione di andare fino in fondo, ci prendemmo un caffè con il bull nero per conoscerlo e confermare. Anna scherzando mi diceva che era un altro fake. Invece si presentò in orario e restammo stupiti. Era molto alto, più di me, fisico palestrato, labbra carnose e mani grosse e robuste. Sapevamo che doveva avere dentro quei pantaloni una dotazione xxxl.
Anna, ma non avevo dubbi, gli piacque appena la vide. Mi mandó diverse email dopo il caffè per sapere se anche noi confermavamo. La voleva il prima possibile e me lo disse chiaramente. Non credo che avrebbe potuto incontrare una donna come lei nella vita normale. Ci disse che aveva una ragazza, del suo paese di origine, che era gelosissima delle donne Italiane che considerava perlopiù sgualdrine interessate solo ai loro uomini. Ovviamente non sapeva nulla della vita libertina del fidanzato. Infatti, lui nonostante la giovane età si dava molto da fare. Non eravamo la prima coppia che incontrava;ne aveva incontrate diverse, ci scrisse In una delle mail, dicendoci che le donne italiane lo mandavano fuori giri ed Anna in particolar modo.
Posso immaginare che avesse la fila. Era uno dei pochi profili veri, bel ragazzo e anche xxxl. La natura era stata molto generosa con lui.
Anche Anna mi dette il suo ok. Si stava realizzando il revival dell’esperienza colorata che tanto le era piaciuta.
Era un periodo in cui eravamo liberi solo il fine settimana. Lui aveva già la ragazza e quindi l’incontro fu fissato per un sabato notte dopo le 23.
Non potevamo da lui perché viveva con i genitori, e quindi cercai una stanza per l’incontro. Non fu facile, ma trovai una stanza doppia in un hotel vicino all’uscita autostradale. Discreto e lontano da occhi pettegoli. Prenotai per un sabato con possibilità, ovviamente, di annullare tutto. Intanto avevo fissato il posto. L’hotel dalle foto era abbastanza scarno, ma pulito e dignitoso. Le recensioni erano modeste ma non dovevamo festeggiare il nostro viaggio di nozze.
Ovviamente avrei pagato io.
Nei giorni successivi dopo vari tentennamenti e ripensamenti, giri di valzer, che gestii con la forza della determinazione, gli demmo l’ok. Sabato ore 23 all’hotel vicino all’autostrada.
Arrivó quel sabato ed uscimmo di casa con in valigia molto poco, per lo più qualche intimo sexy di Anna. Il mio vicino che ci incontró per le scale chiese se andavamo in ferie. Gli risposi che era un fine settimana romantico. Guardó me e poi indugió su mia moglie che era vestita normale e sospirando ci salutó con un divertitevi.
Anna non aveva ancora scelto cosa mettersi, anche perché mi diceva che vedrai si tirerà indietro. Prendemmo la camera subito dopo pranzo per averla tutta la notte e la mattina dopo. La stanza era pulita, bagno con grande doccia. il letto era abbastanza grande e non visibile dalla porta e c’era una poltrona che sapeva di vecchio dalla quale pensai di poter vedere tutto. Mancava lo specchio che era solo sul lavandino in bagno. Pensai che fosse perfetta per l’uso che ne dovevamo fare.
La tv era un po’ piccola, ma non credo l’avremmo neanche accesa. Il frigo bar era vuoto e allora ci misi qualche bottiglina d’acqua perché faceva ancora abbastanza caldo.
Il pomeriggio del sabato in hotel passa abbastanza nervosamente. Vedere Anna con un nero era un mio pallino da quando mi raccontó del mulatto, ma lei era nervosa. Si fece un paio di docce, si rasò di nuovo il pube lasciandosi solo un piccolo ciuffetto di peli sul monte di venere. La fighetta appariva morbida e super liscia. Da quando si era lasciata con l’industriale maiale la teneva generalmente in ordine, ma non sempre totalmente rasata come voleva Paolo. Per inciso io la preferisco nature.
Anna girava nuda per la stanza nervosamente. Mi chiese 100 volte se fossi sicuro. Io non ero affatto sicuro, come si può esserlo, far scopare la moglie ad un gigante nero mega dotato e super eccitato -chi lo farebbe razionalmente?-, ero solo super arrapato a tal punto che in attesa del nero il pomeriggio mi feci una prima sega in bagno.
Siccome in hotel non trovava pace uscimmo fuori per distrarci.
Cenammo fuori con calma in una bettola lá vicino e bevemmo un pó di vino rosso della casa che, come i vini della casa spesso sono, era abbastanza forte e servì a rilassarci. Anna è astemia e quel vino le dette alla testa. La serata che avevamo organizzato era per divertirsi non per altro. Perché essere nervosi?
A tavola le chiesi come lo avrebbe accolto. Mi disse, vedrai. Una sorpresa per entrambi.
Ad Anna piaceva provocare gli uomini. Lei riusciva ad essere sexy anche in mutandine e camicetta.
Passeggiammo un po’ dopo cena per digerire e smaltire la mezza sbornia di Anna e poi tornammo su in camera. Anna non era ancora completamente sobria, ma allegrotta. L’hotel era senza pretese ma pareva tranquillo. Nel parcheggio molti camion, gente che forse sarebbe ripartita all’indomani.
Si fecero finalmente le 23. scesi nel parcheggio per aspettarlo e portarlo su. Non c’era il portiere a quell’ora, avrebbe potuto salire anche da solo, ma preferii scendere io per non innervosire Anna con il mio nervosismo. Non c’era nessuno. Aspettai una mezz’ora fuori girellando nervosamente tra i camion ma non si vedeva nessuno. La serata era calda, di fine agosto. Guardavo le macchine passare aspettandolo. Alla fine pensai che aveva dato buca. Non se lè sentita. Ero talmente carico che me la scopavo io. Poco male. e mentre stavo per tornare in camera con il chiaro intento di scoparla io, mi sento chiamare. Era lui. In ritardo perché la sua ragazza non lo mollava e lui si è inventato una scusa per liberarsi e venire a scoparsi mia moglie. Gli chiesi se era appena stato con la sua ragazza, mi rispose di no da giorni. Che era super carico perché stava aspettando questa serata con Anna, che non vedeva l’ora di incontrare.
Non diciamo altro, saliamo in ascensore e siamo tutti e due nervosi. Lui è molto tirato, profumato. Ha una maglietta bianca super aderente ed un pantalone da rapper molto largo nel cavallo. Si vede che fa palestra o qualcosa di analogo. È possente. Due spalle molto larghe petto ampio che poi si stringe in vita. I pantaloni che porta sono larghi e non si capisce cosa cè sotto.
Bussiamo. Anna con una voce sorpresa ci risponde di attendere un secondo.
Restammo una 20na di minuti fuori la stanza ad aspettarla. Ero nervoso perché temevo Anna ci avesse ripensato e poi che qualcuno potesse vederci in corridoio. Cosa fa un bianco con un nero alle 24 di notte fuori ad una stanza di hotel dove dorme una signora? Non avrei saputo che rispondere. Per fortuna non passó nessuno.
Finalmente Anna apre.
Entriamo nella stanza ed Anna ci accoglie con addosso solo l’intimo viola e tacchi vertiginosi dello stesso colore. Un intimo minuscolo sul suo corpo bianco latte che con i tacchi slancia ancora di più le sue gambe lunghe ed il culetto sodo. Anna non ha mai fatto tatuaggi e la sua pelle è meravigliosamente libera. Io che l’ho vista in ogni modo resto impressionato.
Lui la guarda incredulo. Aveva capito che era una figa ma forse non si aspettava una cosa del genere. Anna era davvero raggiante. Capelli morbidi e fluenti, rossetto acceso sulle labbra il tutto strizzato in un intimo very minimal di colore viola che sulla sua pelle risaltava ancora di più e faceva pendant con quegli occhioni verdi, truccati pochissimo, dolci e maliziosi. Lui rimase senza parole quasi inebetito, forse non ci credeva e si fermó appena entrato. Io mi sedetti sulla poltrona per godermi lo spettacolo.
Anna invece non pareva avere la minima esitazione. Era nel mood giusto, credo il vino le abbia dato quella spinta in più o forse lo voleva proprio. Così si avvicina a lui dondolando su quei tacchi infiniti e gli mette la mano sotto la maglietta per accarezzargli il petto. Mi guarda come per dire “che fisico sto nero!” Scende piano piano fino al pube, mentre lui sussulta ed infine mette la mano dentro i calzoni larghi e mi dice sorridendo che è già in tiro. Aggiunge “oh mamma ma quanto è grosso questo”.
Lui appena glielo tocca si riprende dal blocco e comincia a mettere le mani dappertutto. Il contrasto tra le manone nere di lui ed il corpo bianco e minuto di Anna mi fa eccitare da morire. Il nero è robusto e davanti al corpo di Anna sembra un gigante. Lui si leva la maglietta bianca e subito le sgancia il reggiseno, lo tira via con forza, le tettine ballonzano un pó nel vuoto ma lui le prende una dopo l’altra con la bocca e comincia a succhiarle avidamente. Prima una poi l’altra. Lascia evidenti tracce di saliva sui suoi capezzolini rosa chiaro. Lei apprezza e ci concede il primo mugolio di piacere. Con una mano la tiene per le spalle e con l’altra scende verso le mutandine per toccarle la figa. Anna non oppone alcuna resistenza, si lascia inizialmente andare a lui. Lo vuole. Si baciano con passione…come amanti che non si vedono da anni. La mano di lui continua scendere verso la figa, ma lei all’ultimo si sposta e non lo lascia arrivare, si mette davanti a lui sui tacchi per alzarsi al suo viso e continuare a baciarlo. Lui la alza ancora un po’ stringendo le sue mani sul culo, che quasi scompare dietro quelle manone nere.
A quel punto la prende per la vita e la gira di scatto.i capelli seguono il movimento e girano insieme a lei. le bacia avidamente il collo da dietro e con le mani palpa i seni.
Li strizza e stringe piano i capezzolini in mezzo alle dita. lei sobbalza. Lui continua a palpare i seni. Anna è eccitatissima . Il nero aveva fatto centro. Lei adora essere presa da dietro. Anna si contorce e muove il suo culo contro il pantalone del nero dal quale spinge per uscire il cazzone eretto. Il pantalone infatti mostra un evidente ed inequivocabile protuberanza. Le mani del nero messe così sembrano quasi un reggiseno di Anna, che sorreggono le sue tettine rosa chiaro. Lui continua a palpare i seni. Lei allora prende le sue mani che indugiano ancora sulle tette e le porta sull’addome per dirigerle dove lei vuole, ovvero sulla figa. Vedo come lui la sovrasta, pare il doppio di lei. Le mani del nero scendono lungo la vita, ma non vanno dove Anna le stava portando, ma sui suoi fianchi. Scendono fino all’elastico del perizoma da entrambi i lati. Lui prende l’elastico da tutti e due i lati e lo tira allungandolo verso l’esterno come per romperlo. Il perizoma con questo movimento diventa ancora più micro e copre ora solo un piccola porzione della figa di Anna, scoprendo del tutto il monte di venere ed i peletti sopra. Lei gli dice in modo sexy di non romperle, che le servono, e muove di nuovo il suo culo sul suo pube per trovare il suo cazzo che immagino senta durissimo.
Lui allora riporta i lembi del perizoma sui fianchi di Anna e comincia a spingerli giù per sfilarglieli. Per farsele togliere Anna si abbassa del tutto e con un movimento sinuoso si piega fino a terra. Si mette perfettamente a 90 gradi, gambe dritte, culo su e lei piegata fino a terra, totalmente nuda davanti al nero che le palpa il culo, mentre lei fa passare il perizomino sotto i tacchi.
Il nero continua a toccarla godendosi tutta situazione ed è arrapato come un toro.
Gli sento bofonchiare qualcosa tipo “cazzo che figa”. Lei levate la mutandine si rialza in piedi, si gira e si lascia ammirare, quasi in posa per lui, a questo punto vestita solo dei suoi tacchi alti.
Lui non capisce più niente. Lo vedo che le vuole saltare letteralmente addosso e forse lo frena solo il fatto che ci sia io; allora non levando gli occhi da quel corpo che voleva assaggiare, si china a terra a raccogliere il perizomino di Anna. Nel tirarsi su, lo agita un pó e rivolto ad Anna dice con un ghigno
“No. Con me non ti servono” e le fa scomparire non si sa dove.
Anna è ancora in piedi davanti a lui che le allarga le gambe con un piede, la bacia sul collo e le mette finalmente la mano sulla figa. Lei sospira voleva essere toccata lì da un pezzo, ma il nero la stava tenendo sulla corda. Si baciano ancora appassionatamente mentre lui masturba la fica.
Anna a quel punto non ha più niente di razionale. lo vuole e basta. Lo prende per la mano e lo tira verso il letto. Si siede sul bordo, via anche i tacchi, gli abbassa i pantaloni e batabam quasi fosse a molla esce fuori il cazzone nero duro come il marmo. Io lo vedo ed in effetti era veramente possente. Con le vene bene in vista, ben largo ma soprattutto lungo. Sembrava di ebano. Non avevo mai visto un cazzo nero dal vivo, ma devo dire faceva impressione, con quella cappellona scura e gonfia in bella vista. Era interamente rasato, come quello di Paolo.
Rispetto alle foto dal vivo faceva tutta un’altra impressione.
In termini di cm era più lungo di quello di Gianni, ma così nero dava l’impressione di essere quasi il doppio in larghezza e lunghezza. Anna lo fissava affascinata. Credo che a quel momento fosse il più grande in assoluto. Non so cosa le passasse per la testa per come lo osservava. Lo prese con le due mani e lo cominciò a leccare dalla cappellona fino a scendere alle palle. Quel cazzo non finiva più. Finita l’esplorazione, lo prese con più decisione e tenendolo sempre con 2 mani e lo cominció a pompare con forza. Era talmente lungo che entrava in bocca solo in parte.
Mentre Anna lo spompina, lo guarda per vedere se gli piace.
I suoi occhi dal basso sensuali e decisi incontrano gli occhi del nero in uno scambio di sguardi molto erotico.
Lui si muove e geme e facendo così muove la tartaruga in bella vista. Lei gli passa una mano sui quei muscoli giocando con le sue unghie. Il nero apprezza e si diverte ad essere pompato, ma lui non vuole l’antipasto. Vuole tutta la cena, dessert incluso. Si spoglia delle ultime cose e alla fine sono tutti e due nudi. Anna in ginocchio con il suo cazzo in mano e lui in piedi che guarda Anna mentre lo pompa. Lei non vuole farlo venire e così dopo un po’ si stende sul letto e allarga le gambe per offrire solo a lui la sua fighetta rosa con il piccolo ciuffetto di peli rimasti isolati sul monte di venere. Lo guarda come per dire prendimi. Voleva essere penetrata. Lo sguardo è chiarissimo. Il nero coglie subito il messaggio, ma la tiene sempre sulla corda. Si avventa sulla figa leccandola con vigore. Pare se la voglia mangiare.
Vado dall’altra parte per vedere meglio. Appare questa grossa testa nera rasata tra le gambe di mia moglie, con gli occhi aperti e le pupille nere su fondo bianchissimo che mentre lecca seguono Anna e il suo dimenarsi. la bocca del nero è completamente scomparsa nella figa. È così dentro che i pochi peli rimasti sul monte di venere sono sotto il naso del nero e sembrano quasi i suoi baffi. Le sta leccando il clitoride e lei gli spinge la testa ancora contro la figa perché è lì che deve stare.
Da come mugola Anna e per come si muove capisco che sta per venire…ha una lingua lunga e larga e le lecca la figa e il clito con grande passione e maestria.. Lei continuava a tenergli la testa con le mani ed il suo respiro affannato e profondo,interrotto da un gemito mi fa capire che è proprio venuta.
Lui staccò la bocca e cominció a sditalinarla con decisione e velocità, entrando anche dentro la parete anteriore della figa alla ricerca forse del punto g. Forse la voleva far squirtare non so. Quelle grosse dita avevano invaso la fighetta di mia moglie preparandola per la monta. Avevo il cuore a mille. Ad Anna non era concessa tregua. la fece mettere a pecora, a gambe larghe per mostrare a me e a lui tutte le sue grazie. Il nero si giró verso di me per chiedermi il permesso di entrare, che io in estasi ovviamente gli diedi con un cenno del capo. A quel punto non resistetti più e mi feci la seconda sega.
Fu strano vedere questo ragazzone nero, largo quasi come la porta, con mia moglie nuda a pecora davanti a lui, che mi chiede il permesso di scoparla con il suo mega bastone. Fu strano ma molto eccitante. Un modo per coinvolgermi. Al mio ok sorrise.
Si avvicinò con la testa al culo a pecora di mia moglie, le aprì le natiche e cominció a leccare tutto fino alla figa. Anna non capiva più nulla. Era fradicia e grondante.
Il nero spinse il cazzo in avanti per strusciarlo sulla figa bagnata e sul clitoride, quasi per anticiparle l’arrivo del gigante. Anna fece
“Siii, dai mettilo dentro…”
Poi sempre duro come il marmo lo sbattè un po’ sulle chiappe a mo di tamburo. Glielo faceva desiderare. lo batteva sul culo pop pop pop pop.Mi chiedevo dove sarebbe arrivato nel corpo di lei con un bastone così lungo.
Anna ripetè ancora
“Basta lo voglio troppo, per favore …”
Il nero aveva avuto quello che voleva. Si stava facendo pregare per la monta.
Anche lui aveva voglia di entrare ma la teneva sulla corda per eccitarla di più.
Era finalmente arrivato il momento della monta total black dopo il lungo preliminare.
Si infilô il condom ed entró nella figa grondante di umori di mia moglie. Via via che entrava nella figa così fradicia del primo orgasmo, non trovó alcuna resistenza. La figa si allargava docilmente per accogliere il cazzone nero.
Il contrasto di colori era pazzesco. La fighetta rosa di mia moglie si muoveva ritmicamente sotto i colpi del cazzone nero; era uno show nello show.
Il sedere nero spingeva con ritmo sostenuto dentro da subito. Anna non aveva tempo di abituarsi. Lo voleva? Lo aveva implorato? Era così e basta. Con lui o bere o affogare.
Vedevo la differenza di stile con Gianni. Lui la preparava ed entrava piano e poi accelerava fino a portarla al massimo piacere. Il nero invece prima la eccitava poi la teneva sulla corda per portarla al limite e poi con grande facilità entrava e cominciava subito a spingere forte, senza nessun romanticismo o insicurezza, era molto più rough ma, quello che non sapevo e mi sorprese, era che ad Anna non dispiaceva affatto. Anzi, per come mugolava pareva preferisse proprio così.
Si dimenava e godeva profondamente. Dopo poco che era entrato Anna cominció a mugolare il suo solito e profondo “ si sì sì ancora dai vai così spingi” che diventava sempre più forte. Era il segno che lui stava facendo la cosa giusta. Intanto a me ritornó duro. Cercai di stare calmo. Non volevo segarmi immediatamente. Ne avevo già fatte 2…Quindi chiusi gli occhi. Nella stanza si sentiva solo lei, i suoi gemiti, ed il fap fap fap fap del cazzo del nero che sbatteva la figa di mia moglie. Anna faceva un gran baccano e temevo i vicini di stanza avrebbero avvertito la direzione. allora accesi la tv per coprire I mugolii. Le portai un cuscino che inizió a mordere per scaricare il suo piacere. Non mi guarda nemmeno. È proprio altrove. Il nero andava di fretta e a lei piaceva molto, almeno così sembrava da come si muoveva.
Le gambe di Anna cominciarono a scuotersi con un movimento involontario in quello che credo fosse un altro orgasmo.
In tutta la monta Anna non mi guardó mai, era totalmente persa nel piacere. Mugolava nel cuscino sotto i colpi del nero che non le lasciava tregua. Non so come lui facesse a tenere quel ritmo così veloce senza venire dopo poco.
Lui se la sbatteva di brutto in diverse posizioni, per un tempo che pareva non finire mai e quando usciva lo infilava subito dentro. Non voleva darle dava tregua.
Anna era molto docile con lui. Si metteva come lui voleva.
La rimise a pecora e continuava a spingere di brutto.
Ad un certo punto lui acceleró il ritmo e la prese per i capelli tirandoli all’indietro verso di lui. La teneva per i capelli tirati come una cavalla, la sua testa si spostò un po’ all’indietro facendo pressione sul collo. Il viso di Anna era tirato, ma non smetteva di gemere. Il nero non le dava scampo, con le mani le schiaffeggiava il sedere sul quale restavano e poi sparivano le impronte rosse della sue manate. Il culo di Anna era ancora bianco tutto sommato. Ero eccitatissimo. Se la scopava come una vera troia. Lei era totalmente persa nel sesso.
Non resistetti e mi feci la terza sega.
Cominció ad urlare sempre più forte “si sì sì ancora si bravo si mio dio ahhh” non capiva più nulla…non l’avevo mai vista presa così tanto fino ad allora.
Credo fosse venuta almeno una altra volta.
Finalmente lui uscì dalla figa fradicia e tiró fuori il cazzo ancora in piena erezione, strappò via il condom e con un suono profondo e primitivo venne con abbondante sborrata sulla schiena e le chiappe di mia moglie. Una quantità abnorme di sperma bianco e filamentoso finita per lo più sul fondo schiena di Anna , che poi scese dal suo corpo al letto bagnando le lenzuola che avevano fatto diventare un mischiume di sborra sudore ed altri umori vari.
Lui poi andò diretto alla sua bocca dove infiló il suo cazzo da pulire ancora barzotto. Lei lo accolse in bocca senza esitare e lo segava con le due mani per succhiare via le ultime gocce di sperma. Ero estasiato. Non avevo mai visto Anna così coinvolta, così vocale, così presa, in una parola così porca. Era andata molto oltre rispetto a Gianni ed altri uomini. C’era un feeling con questo black del tutto inatteso. Era oltre le mie aspettative già alte.
Si accasciò sul letto con le gambe che le tremavano ancora continuando a leccare il gigante nero da stesa. Mentre lei glielo succhiava ancora, lui le accarezzava i capelli con una delicatezza che si fa fatica a credere e contrastava con il vigore con cui se l’era sbattuta fino a pochi minuti prima.
Dopo tutto quel casino che fece mia moglie però sento battere alla porta. Anna ed il nero non erano presentabili, sfatti dalla monta, con lei ancora attaccata al suo cazzo ed il nero non era neanche registrato alla hall. Così mi affaccio io. Ero un po’ sudato ma presentabile.
Era un membro dello staff che gentilmente mi dice di fare più piano. Provai a inventare una scusa ma lui mi disse che stavo esagerando e davo noia agli ospiti. E dovevo anche spegnere la tv. Insomma dette tutta la colpa a me. Del resto non potevo mica dirgli scusa è il nero che si sta scopando mia moglie…mi scusai alla meglio e chiusi la porta.
Riferii la cosa ai due amanti rumorosi che non credo nemmeno mi ascoltarono. Infatti Anna stava continuando a ciucciarlo. Anche da mezzo moscio faceva la sua impressione. Lei lo leccava di gusto, fino alle palle. La vedo che si alza sulle braccia e si gira per mettere la figa sulla bocca del suo amante. Era un 69 perfetto. Lui sotto a leccare la figa. Lei sopra a succhiargli il cazzo.
Vado dietro Anna e vedo il culo sodo di mia moglie sulla faccia del nero. Lui la lecca da sotto, la sditalina e ogni tanto le infila anche un dito nel culo. Quando lo fa lei muove un po’ il sedere per assecondare le sue dita.
Si leccano forte. Si sentono solo i loro ansimi. lei ogni tanto lascia la presa del cazzo per godersi la leccata e le dita che lui infilava in uno dei due buchi o in entrambi. Anna poi si accovaccia di nuovo su di lui mentre continua a segarlo con una mano. Lui lecca e sditalina senza tregua. Anna emette un gemito più profondo per quello che credo fosse il segnale di un altro suo orgasmo. Passa veramente poco tempo ed il nero ha di nuovo il cazzo in pieno tiro….
Mi sembrava impossibile. Ma il periodo refrattario? Non sapevo se era così lui o una caratteristica propria dei black, ma avevo capito che stava iniziando una nuova sessione di monta.
Il nero dette un paio di schiaffetti sul culo ad Anna che stava ancora assaporando il suo orgasmo e le disse perentorio di mettersi di nuovo a pecora cosa che lei fece senza fiatare. Tornai alla mia poltrona.
Di nuovo quello spettacolo di mia moglie a quattro zampe a gambe larghe, con la figa fradicia in bella vista pronta per il secondo round di monta vaginale.
A quel punto la sorpresa. Il nero toccandole il sedere con la mano disse “ bel culo, posso?”
anna disse sorpresa della domanda “che?”
Lui Ribatte’ una cosa che non compresi neanche io..
Nessuno di noi due aveva capito. Il nero allora si giró verso di me chiedendomi senza fronzoli se poteva incularla.
Mi eccitai subito.
Riferii la cosa ad Anna avvicinandomi a lei ma, da stronzo, non in forma di domanda o richiesta, ma in forma di informazione, della serie “Anna ora ti incula “
Anna con un filo di voce di chi è già oltre il limite e non ha la voglia di parlare rispose
“Vai piano però, con quell’arnese’”
Lui ghignó, era un chiaro si.
Dopo un secondo il nero prese le gambe di Anna e le avvicinó perché non era la figa la destinazione del suo cazzo. Con quelle manone sistemó meglio il culo di Anna per come serviva a lui, dicendole di mettere viso e braccia sul cuscino. Il culo sodo di anna risultó così meglio esposto per la monta anale. Cominció ad umidificare con la saliva il buchetto dove voleva entrare di li a poco. Passai allora al nero il lubrificante che fortunatamente avevo portato. Lo spalmó anche sul suo cazzone sul quale aveva messo un nuovo condom che divenne lucido tanto ne mise. Anna si muoveva al ritmo delle dita che il nero le stava infilando per aprirle il culo, prima una poi due, poi tre. Quando l’ha allargato per bene puntó dritto l’ano di mia moglie. Allora prese il membro e lo sbattè sulle sue chiappe come un tamburo.
Chiese ad Anna se lo voleva in culo.
Mia moglie che si stava un po’ riprendendo dalla monta precedente rispose
“Si”
Lui continuó a fare il tamburo sul culo di Anna. E con l’altra mano comincio a stimolarle la figa.
Ripetè la domanda.
Anna stava godendo e gemeva. Aveva la figa che la stava mandando in estasi il cervello di nuovo e così rispose tra un gemito e l’altro
“Si sì mettilo dietro, per favore”
Stava aspettando proprio questo. Voleva la sua totale resa.
Così cominció ad entrare piano piano nell”ano senza particolari intoppi cm dopo cm. un movimento lento ma deciso. Non arretrava, non retrocedeva e poi plop, l’ultimo cm ed è tutto dentro. Anna emette urletti mentre penetra e poi un forte urlo da ultimo, appena sente il gigante tutto dentro. Mia moglie è esperta nell’anale, ma misure come quelle comunque vanno maneggiate con cura. Invece il nero non fa prigionieri. Comincia dopo poche spinte di assestamento a pompare il culo di brutto, vedo Anna che stringe le lenzuola, mugola, implora di decelerare, ma lui segue il suo ritmo e non l’ascolta. Mi avvicino ad Anna che mi stringe la mano con forza poi mette la testa nel cuscino per soffocare le urla. Dopo altri colpi ben assestati tutto cambia è solo piacere, mi lascia la mano e comincia con i suoi gemiti ed il suo tipico “si sì sì ancora”.
Nella stanza si sentono di nuovo gemiti urlati di Anna ed il fap fap fap, stavolta per il cazzo che sbatte nel culo. A quel punto con lei che non capiva già più niente viene presa di nuovo per i capelli, tirata su e a lui con una manona e con l’altra comincia a schiaffeggiarle il culo con molta più forza di prima. La incula con forza tirandole i capelli come fossero delle briglie e la schiaffeggia a ritmo costante.
Lui mentre spinge le dice
“Fai la brava Anna, fa la brava…”
Anna non risponde.
Il nero si gira verso di me e mi dice facendomi l’occhiolino
“Ti piace?”
Completamente fuori di me faccio cenno di si.
Le chiappe di Anna diventano tutte rossicce e non riesce più a trattenere le urla. Sono urla forti di dolore per gli sculaccioni miste al piacere sessuale animalesco. Profonde intense primitive. Lui è un selvaggio.
Io non resisto e mi sego di nuovo. Ne esce pochissima e finisce tutta in terra.
Sentire il corpo di Anna come reagisce gli dá ancora più carica. È eccitato di suo e l’eccitazione aumenta vedendo Anna come risponde alla monta. Nella mia vita non avevo mai vista una cosa del genere che pensavo non possibile in un primo incontro.
In quel momento di pura lussuria mi assale la paura che tornino a bussare. Cerco di non pensare al rumore e di stare sulla mega inculata black che stavo guardando live davanti ai miei occhi, allora mi sposto per vedere meglio. E vedo il cazzone nero che ha letteralmente sfondato il culo di mia moglie. Il cazzo sbatte con un ritmo inesorabile, non so come fa a non venire. Anna continua a urlare senza ritegno “si sì vai si spingi spingi mio dio ah si vai ahhh ancora” se ci venivano a bussare non sapevo davvero che dire. Era notte fonda e Anna stava facendo un casino micidiale. Non c’era nemmeno la tv a coprire. A parte che c’era poco da coprire. Erano chiaramente gemiti di una donna che godeva come fosse in calore. Non capiva più nulla era solo il suo piacere sessuale che esprimeva in tutti i modi.
Le urla di Anna gasano il nero che spinge duro e forte finché non rantola, in modo baritonale e finalmente viene. Esce dal culo con quel bastone ancora mezzo duro, il condom in cima pieno della sua sborra. Con le mani allarga le chiappe di Anna per mostrarmi fiero lo spettacolo: il culo era totalmente sfondato.
Avevo una voglia enorme di sborrare di nuovo, ma dopo 4 seghe non ne avevo più. Non avevo mai visto mia moglie scopata così. Da animale sessuale. Lei era esausta. Cade sfatta sul letto. Il nero le dá un bacio sul culo e senza dire nulla va in bagno a pulirsi.
Mi avvicino ad anna per baciarla e sentire come sta dopo il tornado black, ma torna il tipo che bussa alla porta.
Vado ad aprire terrificato e imbarazzato. Il nero è in bagno e fa un po’ di rumore. Sapevo che Anna aveva esagerato ma come potevo spiegarlo che non era colpa mia ma di un nero mega dotato che si era inculato di brutto mia moglie? Non potevo.
Apro la porta timoroso. Il tipo mi dice che è un comportamento intollerabile e se continuiamo prenderà provvedimenti. Mi dice che certe cose le dovevamo fare a casa. Che siamo senza vergogna. Che non è un albergo per fare certe cose. Un posto serio. Non so che dire. Il tizio è proprio incazzato.
Sento uno sciacquone tirato e dico guardi è mia moglie. Abbiamo finito adesso. Ci scusi non ci vedevamo da tempo. Non succederà più. Lui mi dice con tono perentorio
“ la prossima volta non busso, vi faccio buttare fuori tutti e due dalla polizia e basta. I nostri ospiti a quest’ora vogliono dormire“
Giá, pensai, ma siamo in tre…
Torno da Anna. Pericolo scampato. Il nero si sta docciando e così parlo con Anna.
“Anna ma come stai?”
“Mamma mia…credo non mi siederò per qualche giorno”. Disse Anna. E poi prosegui
“Non ci capisco più nulla. Sia davanti che dietro…come scopa questo ragazzo, Mario”
Parliamo per un pó della monta e di quanto aveva goduto. Mi disse che era più bravo del suo mulatto che un po’ lo ricordava. Mi chiese se anche io mi ero divertito. Anna, le dissi, io sono esterrefatto. Sono talmente eccitato che mi sono fatto un sacco di seghe da quando avete iniziato. Le porto allora dei fazzoletti per asciugarla un po’ e risistemarsi. Tra sudore, saliva e altro ancora è letteralmente stravolta, sborrata e sulla pelle ogni tipo di umore.. Il nero intanto è ancora in bagno.
Mentre stavamo parlando vedo Anna che volge lo sguardo verso la porta. E’ lui che rientra nudo nella stanza, di nuovo pienamente in tiro. Non ne aveva avuto ancora abbastanza. Il nero sorride e chiede ad Anna dove erano rimasti.
Anna gli dice che è esausta e per lei basta. Per scoraggiare il nero che è il doppio di me, Io continuo dicendo che se Anna non smette di urlare ci buttano fuori e chiamano la polizia e forse finiamo sui giornali con problemi anche per la sua privacy e della sua ragazza.
Il nero che era ancora arrapato ci pensa un secondo, capisce che avevo ragione e si scusa, ma con una donna come Anna starebbe ore a fare solo quello. E, indicando il suo cazzone in pieno tiro, dice non è colpa mia ma sua, il cazzo ha ancora voglia…
Anna non ne può davvero più. .
È completamente out sia davanti che dietro. Chiedo a mia moglie se se la sente di scopare ancora un pó o magari fargli un pompino.
Lei mi guarda e già sa che la domanda aveva solo una risposta possibile.
“Va bene, vieni qui. Mi metto in ginocchio, ma poi basta davvero, ok?”.
Allora lui si avvicina al letto, mentre se lo sta segando per tenerlo in tiro.
Anna raccoglie le forze e scende dal letto nuda, sudata e sfatta come stava, bagnata di sudore sborra e chissà che altro e si mette in ginocchio. Lui arriva davanti a lei per la pompa che le era stata promessa.
Il nero accelera la sega mentre Anna nel seguire il movimento della sega con la testa gli comincia a slinguare la cappella. Lui interrompe la sega, allora lei lo stringe con le mani e lo prende in bocca per quanto riesce.
Lui la vuole scopare in bocca, cosi le tiene ferma la testa mentre glielo spinge avanti e indietro. Anna toglie le mani che appoggia sulle gambe del nero e resiste ad occhi chiusi alla monta orale e poi ha un conato di vomito. lui lo tira fuori per farla riprendere, glielo sbatte un po’ sulla faccia e mi accorgo che è più lungo del viso di mia moglie. E poi lo mette di nuovo in bocca mentre tiene la testa di Anna e ricomincia a spingerlo velocemente avanti indietro.. Finalmente dopo un po’ con un rantolo profondo viene di nuovo. Anna capisce che stava venendo ma lui le tiene la testa ferma e non riesce subito a divincolarsi e una parte del suo seme va direttamente in gola e giù nello stomaco. Lui nel godere molla un secondo la presa e lei si stacca e libera la bocca dal suo cazzone che appena fuori continua a schizzare e colpisce Anna da tutte le parti, in faccia, nei capelli, sul collo, sul petto.
Praticamente Anna viene letteralmente travolta dalla venuta, ancora, abbondante del nero. Lei prova a pulirsi con le mani ma è un lavoro difficile. ha il suo seme in diverse parti del viso ed anche sui capelli.
Uno schizzo era finito pure sulle tette.
Apre gli occhi, gli afferra il cazzo con le mani e glielo succhia e pulisce tutto. Lui si dimena perché il cazzo è super sensibile ma Anna sa bene dove posare la lingua.
A questo punto anche il nero pare appagato e ci ringrazia per la splendida serata.
Prendo le bottiglie di acqua in frigo e le do ai due amanti che si erano fatti quella sudata.
Il nero anche mentre beve l’acqua non toglie gli occhi da mia moglie. Ne è totalmente presa. Ci dice che se lo chiamiamo ancora si libera per ogni occasione. È a nostra disposizione e se interessa ha anche amici come lui. Guardo Anna e mi viene spontaneo “lei con più black come te? Mica vi tiene”
“La alleno io.” dice lui con tono serio.
Anna guarda lui e poi guarda il suo cazzo che finalmente si è placato. non dice nulla e si ributta sul letto di faccia sprofondando nel cuscino. Il nero non vuole proprio andare via, dice che Anna è meravigliosa e raramente si è divertito cosi. La riempie di complimenti, dopo averla riempita di altro. Mi dice anche che sono un grande e che mi vuole un gran bene per avergli dato l’occasione di stare con Anna. Insomma non sa più che dire per scoparsela subito di nuovo. Anche se era un bestione sembrava innocente in certe sue affermazioni.
lo lo ringrazio e lo saluto e gli dico che lo chiameremo senz’altro.
Ci saluta gettando un ultimo sguardo al culo di Anna…e finalmente se ne va.
Dico ad Anna scherzando “non voleva più uscire”. E lei ironica “Mario, non solo dalla stanza”…ci facciamo una risata.
Saranno state quasi le tre e mezzo del mattino.
Anna mi guarda con i capelli tutti spettinati, il trucco sfatto e la sborra del nero ancora qua e là, con l’espressione di chi ha appena scopato con foga, mi sorride e va a docciarsi. Mentre va in bagno scalza scende ancora qualche goccia di sudore forse mista a chi sa cosa dal suo splendido corpo.
Ero shoccato. Eccitato. non pensavo si potesse fare sesso così.
Cercai di parlare con lei prima che si addormentasse. Mi disse che anche l’esperienza con il mulatto era stata più o meno della stessa intensità, e che non si aspettava di poterla ripetere. Ma allora era più giovane e lo reggeva meglio. Ero riuscito a ricreare la situazione. Anche se molto diverso la situazione le ha ricordato il suo Jamal.
Io ero contento ma anche sorpreso. mi aveva detto che con il mulatto aveva fatto un sesso fantastico; allora le piaceva fare sesso così perché io -ma anche gli altri uomini che avevo visto con lei- lo facevamo molto diversamente.
La sua risposta credo non la dimenticherò mai.
“Mario, non so che dirti. L’hai visto da te. Non é una cosa che ho scelto o posso controllare.…Magari una volta ogni tanto...”
La sua risposta mi aveva arrapato., perché era chiaro I’ll messaggio. Mi avvicinai per vedere se a parte le seghe potevo fare qualcosa con mia moglie Lei mi disse che si era appena docciata e non ci pensava neanche. Mi disse domattina se vuoi ,ma ora no. Basta sesso.
Mi diressi al cesso e mi feci l’ultima sega della nottata. Ero così carico che bastarono due manate per venire.
Tornai da lei ma si era addormentata così. Nuda ed i capelli bagnati.
Cercai le sue mutandine per mettergli almeno quelle ma non le trovai. Forse l’aveva prese il nero o forse erano finite chissà dove. Non le trovai più. Rimase nuda per il resto della notte. La coprii alla meno peggio. Le lenzuola erano da cambiare sporche per una notte di sesso intenso e selvaggio.
La baciai sul sedere per non svegliarla e provai a dormire anche io. Finalmente avevamo anche noi guadagnato la tregua della notte.
Anna aveva un appetito sessuale di un certo tipo che credo fosse esploso anche per le esperienze fatte prima di me.
le storie che ho già scritto sono le esperienze più significative che ha vissuto lei in quella fase di formazione e poi con il bull Gianni dopo essere diventata mia moglie. le scrivo per come me le ricordo. Per alcune è passato moltissimo tempo. Nello scrivere mi sembra un po’ di riviverle ed è divertente.
Come avrete letto, dopo il matrimonio incontrammo Gianni ma in quel periodo provavamo anche altri tipi di avventure, ovvero gli scambi coppia. Lui, siccome in tanti me lo hanno chiesto, incontró qualche altra volta Anna, ma l’effetto fu meno impattante della prima volta, almeno su di me. Rimane comunque un gran scopatore, uno dei migliori per la nostra esperienza. Non sono solo le dimensioni che contano, ma con Anna, come avrete capito, conta anche il contesto, la trasgressione, il feeling che si crea, la chimica che è imprevedibile prima di un incontro. Chiaramente scrivo di incontri andati a buon fine, che abbiamo vissuto piacevolmente.
Dopo qualche anno di matrimonio, direi soprattutto a causa mia, decidemmo di spingerci più avanti. Quelli erano gli anni in cui il genere interracial stava esplodendo anche in Italia e francamente mi incuriosiva molto, anche per quanto mi raccontó Anna sia del suo tirocinio durante il quale aveva rasato un cazzo nero gigantesco ed ancor di più del mulatto che lei aveva incontrato giovanissima e che ritiene ancora oggi una delle sue migliori esperienze sessuali.
Quindi su mia richiesta decidemmo di ricercare una coppia black (uomo/donna) per provare lo scambio coppia che avevamo iniziato solo con coppie bianche. La ricerca fu molto difficile. I siti quasi non c’erano anni fa e si trovavano con fatica singoli black, ma nessuna coppia black. Gianni era stato, fino a quel momento, l’unico amante di Anna durante il matrimonio, bull si direbbe oggi. Avemmo poi qualche avventura di scambio coppia, ma solo pochissime realmente divertenti per entrambi. Insomma lo scambio coppia era trasgressivo, si, ma a me piaceva soprattutto mia moglie più di quanto desiderassi le altre. Questo lo capii quasi subito e rendeva lo scambio coppia divertente forse per gli altri ma poco per me.
Proposi ad Anna uno scambio coppia black perché non volevo essere umiliato da un altro bull più prestante di me, anche se mi sarebbe piaciuto da matti vedere Anna a suo tempo con il mulatto. Quando capii che una coppia black era impossibile da trovare, mi convinsi a fare un’altra esperienza con un bull. Volevo in sostanza ricreare con me presente la situazione del mulatto e quindi preferii non essere il terzo, ma guardare e lasciare Anna libera nella sua nuova esperienza interrazziale. Mi ci volle molto per comprenderlo e convincermi a dare mia moglie di nuovo in mano a un altro uomo senza che lui mi desse la sua compagna.
Così con il cuore in gola proposi ad Anna di incontrare un singolo black e mettere un annuncio su morenasex.
Anna di fronte a tale proposta mi chiese perché e le spiegai che volevo ricreare la situazione del mulatto. Una specie di mulatto bis e quindi lasciarla libera di scoparlo come era stata anni prima. Mi ricordo mi chiese se fossi sicuro, non sapeva come avrei reagito. Risposi che invece lo sapevamo considerato che avevamo già incontrato un amante xxxl come Gianni. Dissi che cosa poteva cambiare?
Riuscii almeno formalmente a convincerla, non aveva altri argomenti per controbattere o forse era stuzzicata anche lei dall’idea. Inutile dire che mettemmo un annuncio rivolto a soli black, con qualche foto hot di Anna a viso nascosto; la nostra casella mail fu sommersa da mail soprattutto da singoli bianchi che si proponevano. Eppure nell annuncio su morena era ben precisato solo black! Mah.
Anna era un po’ titubante, ma mi lasció fare probabilmente convinta che mi sarei fermato a un certo punto.
Cominciai una selezione non facile. Contattammo alcuni bull black ma trovammo di tutto, molti fake, uno che non si presentò all’incontro conoscitivo, un altro che non passó l’incontro conoscitivo ed anche chi non si presentò all’appuntamento per scopare. Insomma un disastro.
Anna mi disse che non era possibile ricreare le situazioni a tavolino, pertanto perdevo il mio tempo. La ricerca prosegui.
mi incuriosì un profilo di un ragazzo che sembrava molto promettente anche in dotazione. Se non mi ricordo male al tempo non c’era il sistema dei feedback dei bulls nei siti di incontri come adesso e quindi dovevi andare un po’ a caso e ad intuito. Anna aveva poco più di 30 anni, lui 25-26. Era simile alla situazione tipo che lei aveva provato anni prima con il mulatto più giovane di lei e che tanto l’aveva presa.
Anna vide le foto e mi disse che il ragazzo, se reale, poteva andare bene ma doveva cmq passare l’incontro conoscitivo.
Qualche giorno dopo la definitiva decisione di andare fino in fondo, ci prendemmo un caffè con il bull nero per conoscerlo e confermare. Anna scherzando mi diceva che era un altro fake. Invece si presentò in orario e restammo stupiti. Era molto alto, più di me, fisico palestrato, labbra carnose e mani grosse e robuste. Sapevamo che doveva avere dentro quei pantaloni una dotazione xxxl.
Anna, ma non avevo dubbi, gli piacque appena la vide. Mi mandó diverse email dopo il caffè per sapere se anche noi confermavamo. La voleva il prima possibile e me lo disse chiaramente. Non credo che avrebbe potuto incontrare una donna come lei nella vita normale. Ci disse che aveva una ragazza, del suo paese di origine, che era gelosissima delle donne Italiane che considerava perlopiù sgualdrine interessate solo ai loro uomini. Ovviamente non sapeva nulla della vita libertina del fidanzato. Infatti, lui nonostante la giovane età si dava molto da fare. Non eravamo la prima coppia che incontrava;ne aveva incontrate diverse, ci scrisse In una delle mail, dicendoci che le donne italiane lo mandavano fuori giri ed Anna in particolar modo.
Posso immaginare che avesse la fila. Era uno dei pochi profili veri, bel ragazzo e anche xxxl. La natura era stata molto generosa con lui.
Anche Anna mi dette il suo ok. Si stava realizzando il revival dell’esperienza colorata che tanto le era piaciuta.
Era un periodo in cui eravamo liberi solo il fine settimana. Lui aveva già la ragazza e quindi l’incontro fu fissato per un sabato notte dopo le 23.
Non potevamo da lui perché viveva con i genitori, e quindi cercai una stanza per l’incontro. Non fu facile, ma trovai una stanza doppia in un hotel vicino all’uscita autostradale. Discreto e lontano da occhi pettegoli. Prenotai per un sabato con possibilità, ovviamente, di annullare tutto. Intanto avevo fissato il posto. L’hotel dalle foto era abbastanza scarno, ma pulito e dignitoso. Le recensioni erano modeste ma non dovevamo festeggiare il nostro viaggio di nozze.
Ovviamente avrei pagato io.
Nei giorni successivi dopo vari tentennamenti e ripensamenti, giri di valzer, che gestii con la forza della determinazione, gli demmo l’ok. Sabato ore 23 all’hotel vicino all’autostrada.
Arrivó quel sabato ed uscimmo di casa con in valigia molto poco, per lo più qualche intimo sexy di Anna. Il mio vicino che ci incontró per le scale chiese se andavamo in ferie. Gli risposi che era un fine settimana romantico. Guardó me e poi indugió su mia moglie che era vestita normale e sospirando ci salutó con un divertitevi.
Anna non aveva ancora scelto cosa mettersi, anche perché mi diceva che vedrai si tirerà indietro. Prendemmo la camera subito dopo pranzo per averla tutta la notte e la mattina dopo. La stanza era pulita, bagno con grande doccia. il letto era abbastanza grande e non visibile dalla porta e c’era una poltrona che sapeva di vecchio dalla quale pensai di poter vedere tutto. Mancava lo specchio che era solo sul lavandino in bagno. Pensai che fosse perfetta per l’uso che ne dovevamo fare.
La tv era un po’ piccola, ma non credo l’avremmo neanche accesa. Il frigo bar era vuoto e allora ci misi qualche bottiglina d’acqua perché faceva ancora abbastanza caldo.
Il pomeriggio del sabato in hotel passa abbastanza nervosamente. Vedere Anna con un nero era un mio pallino da quando mi raccontó del mulatto, ma lei era nervosa. Si fece un paio di docce, si rasò di nuovo il pube lasciandosi solo un piccolo ciuffetto di peli sul monte di venere. La fighetta appariva morbida e super liscia. Da quando si era lasciata con l’industriale maiale la teneva generalmente in ordine, ma non sempre totalmente rasata come voleva Paolo. Per inciso io la preferisco nature.
Anna girava nuda per la stanza nervosamente. Mi chiese 100 volte se fossi sicuro. Io non ero affatto sicuro, come si può esserlo, far scopare la moglie ad un gigante nero mega dotato e super eccitato -chi lo farebbe razionalmente?-, ero solo super arrapato a tal punto che in attesa del nero il pomeriggio mi feci una prima sega in bagno.
Siccome in hotel non trovava pace uscimmo fuori per distrarci.
Cenammo fuori con calma in una bettola lá vicino e bevemmo un pó di vino rosso della casa che, come i vini della casa spesso sono, era abbastanza forte e servì a rilassarci. Anna è astemia e quel vino le dette alla testa. La serata che avevamo organizzato era per divertirsi non per altro. Perché essere nervosi?
A tavola le chiesi come lo avrebbe accolto. Mi disse, vedrai. Una sorpresa per entrambi.
Ad Anna piaceva provocare gli uomini. Lei riusciva ad essere sexy anche in mutandine e camicetta.
Passeggiammo un po’ dopo cena per digerire e smaltire la mezza sbornia di Anna e poi tornammo su in camera. Anna non era ancora completamente sobria, ma allegrotta. L’hotel era senza pretese ma pareva tranquillo. Nel parcheggio molti camion, gente che forse sarebbe ripartita all’indomani.
Si fecero finalmente le 23. scesi nel parcheggio per aspettarlo e portarlo su. Non c’era il portiere a quell’ora, avrebbe potuto salire anche da solo, ma preferii scendere io per non innervosire Anna con il mio nervosismo. Non c’era nessuno. Aspettai una mezz’ora fuori girellando nervosamente tra i camion ma non si vedeva nessuno. La serata era calda, di fine agosto. Guardavo le macchine passare aspettandolo. Alla fine pensai che aveva dato buca. Non se lè sentita. Ero talmente carico che me la scopavo io. Poco male. e mentre stavo per tornare in camera con il chiaro intento di scoparla io, mi sento chiamare. Era lui. In ritardo perché la sua ragazza non lo mollava e lui si è inventato una scusa per liberarsi e venire a scoparsi mia moglie. Gli chiesi se era appena stato con la sua ragazza, mi rispose di no da giorni. Che era super carico perché stava aspettando questa serata con Anna, che non vedeva l’ora di incontrare.
Non diciamo altro, saliamo in ascensore e siamo tutti e due nervosi. Lui è molto tirato, profumato. Ha una maglietta bianca super aderente ed un pantalone da rapper molto largo nel cavallo. Si vede che fa palestra o qualcosa di analogo. È possente. Due spalle molto larghe petto ampio che poi si stringe in vita. I pantaloni che porta sono larghi e non si capisce cosa cè sotto.
Bussiamo. Anna con una voce sorpresa ci risponde di attendere un secondo.
Restammo una 20na di minuti fuori la stanza ad aspettarla. Ero nervoso perché temevo Anna ci avesse ripensato e poi che qualcuno potesse vederci in corridoio. Cosa fa un bianco con un nero alle 24 di notte fuori ad una stanza di hotel dove dorme una signora? Non avrei saputo che rispondere. Per fortuna non passó nessuno.
Finalmente Anna apre.
Entriamo nella stanza ed Anna ci accoglie con addosso solo l’intimo viola e tacchi vertiginosi dello stesso colore. Un intimo minuscolo sul suo corpo bianco latte che con i tacchi slancia ancora di più le sue gambe lunghe ed il culetto sodo. Anna non ha mai fatto tatuaggi e la sua pelle è meravigliosamente libera. Io che l’ho vista in ogni modo resto impressionato.
Lui la guarda incredulo. Aveva capito che era una figa ma forse non si aspettava una cosa del genere. Anna era davvero raggiante. Capelli morbidi e fluenti, rossetto acceso sulle labbra il tutto strizzato in un intimo very minimal di colore viola che sulla sua pelle risaltava ancora di più e faceva pendant con quegli occhioni verdi, truccati pochissimo, dolci e maliziosi. Lui rimase senza parole quasi inebetito, forse non ci credeva e si fermó appena entrato. Io mi sedetti sulla poltrona per godermi lo spettacolo.
Anna invece non pareva avere la minima esitazione. Era nel mood giusto, credo il vino le abbia dato quella spinta in più o forse lo voleva proprio. Così si avvicina a lui dondolando su quei tacchi infiniti e gli mette la mano sotto la maglietta per accarezzargli il petto. Mi guarda come per dire “che fisico sto nero!” Scende piano piano fino al pube, mentre lui sussulta ed infine mette la mano dentro i calzoni larghi e mi dice sorridendo che è già in tiro. Aggiunge “oh mamma ma quanto è grosso questo”.
Lui appena glielo tocca si riprende dal blocco e comincia a mettere le mani dappertutto. Il contrasto tra le manone nere di lui ed il corpo bianco e minuto di Anna mi fa eccitare da morire. Il nero è robusto e davanti al corpo di Anna sembra un gigante. Lui si leva la maglietta bianca e subito le sgancia il reggiseno, lo tira via con forza, le tettine ballonzano un pó nel vuoto ma lui le prende una dopo l’altra con la bocca e comincia a succhiarle avidamente. Prima una poi l’altra. Lascia evidenti tracce di saliva sui suoi capezzolini rosa chiaro. Lei apprezza e ci concede il primo mugolio di piacere. Con una mano la tiene per le spalle e con l’altra scende verso le mutandine per toccarle la figa. Anna non oppone alcuna resistenza, si lascia inizialmente andare a lui. Lo vuole. Si baciano con passione…come amanti che non si vedono da anni. La mano di lui continua scendere verso la figa, ma lei all’ultimo si sposta e non lo lascia arrivare, si mette davanti a lui sui tacchi per alzarsi al suo viso e continuare a baciarlo. Lui la alza ancora un po’ stringendo le sue mani sul culo, che quasi scompare dietro quelle manone nere.
A quel punto la prende per la vita e la gira di scatto.i capelli seguono il movimento e girano insieme a lei. le bacia avidamente il collo da dietro e con le mani palpa i seni.
Li strizza e stringe piano i capezzolini in mezzo alle dita. lei sobbalza. Lui continua a palpare i seni. Anna è eccitatissima . Il nero aveva fatto centro. Lei adora essere presa da dietro. Anna si contorce e muove il suo culo contro il pantalone del nero dal quale spinge per uscire il cazzone eretto. Il pantalone infatti mostra un evidente ed inequivocabile protuberanza. Le mani del nero messe così sembrano quasi un reggiseno di Anna, che sorreggono le sue tettine rosa chiaro. Lui continua a palpare i seni. Lei allora prende le sue mani che indugiano ancora sulle tette e le porta sull’addome per dirigerle dove lei vuole, ovvero sulla figa. Vedo come lui la sovrasta, pare il doppio di lei. Le mani del nero scendono lungo la vita, ma non vanno dove Anna le stava portando, ma sui suoi fianchi. Scendono fino all’elastico del perizoma da entrambi i lati. Lui prende l’elastico da tutti e due i lati e lo tira allungandolo verso l’esterno come per romperlo. Il perizoma con questo movimento diventa ancora più micro e copre ora solo un piccola porzione della figa di Anna, scoprendo del tutto il monte di venere ed i peletti sopra. Lei gli dice in modo sexy di non romperle, che le servono, e muove di nuovo il suo culo sul suo pube per trovare il suo cazzo che immagino senta durissimo.
Lui allora riporta i lembi del perizoma sui fianchi di Anna e comincia a spingerli giù per sfilarglieli. Per farsele togliere Anna si abbassa del tutto e con un movimento sinuoso si piega fino a terra. Si mette perfettamente a 90 gradi, gambe dritte, culo su e lei piegata fino a terra, totalmente nuda davanti al nero che le palpa il culo, mentre lei fa passare il perizomino sotto i tacchi.
Il nero continua a toccarla godendosi tutta situazione ed è arrapato come un toro.
Gli sento bofonchiare qualcosa tipo “cazzo che figa”. Lei levate la mutandine si rialza in piedi, si gira e si lascia ammirare, quasi in posa per lui, a questo punto vestita solo dei suoi tacchi alti.
Lui non capisce più niente. Lo vedo che le vuole saltare letteralmente addosso e forse lo frena solo il fatto che ci sia io; allora non levando gli occhi da quel corpo che voleva assaggiare, si china a terra a raccogliere il perizomino di Anna. Nel tirarsi su, lo agita un pó e rivolto ad Anna dice con un ghigno
“No. Con me non ti servono” e le fa scomparire non si sa dove.
Anna è ancora in piedi davanti a lui che le allarga le gambe con un piede, la bacia sul collo e le mette finalmente la mano sulla figa. Lei sospira voleva essere toccata lì da un pezzo, ma il nero la stava tenendo sulla corda. Si baciano ancora appassionatamente mentre lui masturba la fica.
Anna a quel punto non ha più niente di razionale. lo vuole e basta. Lo prende per la mano e lo tira verso il letto. Si siede sul bordo, via anche i tacchi, gli abbassa i pantaloni e batabam quasi fosse a molla esce fuori il cazzone nero duro come il marmo. Io lo vedo ed in effetti era veramente possente. Con le vene bene in vista, ben largo ma soprattutto lungo. Sembrava di ebano. Non avevo mai visto un cazzo nero dal vivo, ma devo dire faceva impressione, con quella cappellona scura e gonfia in bella vista. Era interamente rasato, come quello di Paolo.
Rispetto alle foto dal vivo faceva tutta un’altra impressione.
In termini di cm era più lungo di quello di Gianni, ma così nero dava l’impressione di essere quasi il doppio in larghezza e lunghezza. Anna lo fissava affascinata. Credo che a quel momento fosse il più grande in assoluto. Non so cosa le passasse per la testa per come lo osservava. Lo prese con le due mani e lo cominciò a leccare dalla cappellona fino a scendere alle palle. Quel cazzo non finiva più. Finita l’esplorazione, lo prese con più decisione e tenendolo sempre con 2 mani e lo cominció a pompare con forza. Era talmente lungo che entrava in bocca solo in parte.
Mentre Anna lo spompina, lo guarda per vedere se gli piace.
I suoi occhi dal basso sensuali e decisi incontrano gli occhi del nero in uno scambio di sguardi molto erotico.
Lui si muove e geme e facendo così muove la tartaruga in bella vista. Lei gli passa una mano sui quei muscoli giocando con le sue unghie. Il nero apprezza e si diverte ad essere pompato, ma lui non vuole l’antipasto. Vuole tutta la cena, dessert incluso. Si spoglia delle ultime cose e alla fine sono tutti e due nudi. Anna in ginocchio con il suo cazzo in mano e lui in piedi che guarda Anna mentre lo pompa. Lei non vuole farlo venire e così dopo un po’ si stende sul letto e allarga le gambe per offrire solo a lui la sua fighetta rosa con il piccolo ciuffetto di peli rimasti isolati sul monte di venere. Lo guarda come per dire prendimi. Voleva essere penetrata. Lo sguardo è chiarissimo. Il nero coglie subito il messaggio, ma la tiene sempre sulla corda. Si avventa sulla figa leccandola con vigore. Pare se la voglia mangiare.
Vado dall’altra parte per vedere meglio. Appare questa grossa testa nera rasata tra le gambe di mia moglie, con gli occhi aperti e le pupille nere su fondo bianchissimo che mentre lecca seguono Anna e il suo dimenarsi. la bocca del nero è completamente scomparsa nella figa. È così dentro che i pochi peli rimasti sul monte di venere sono sotto il naso del nero e sembrano quasi i suoi baffi. Le sta leccando il clitoride e lei gli spinge la testa ancora contro la figa perché è lì che deve stare.
Da come mugola Anna e per come si muove capisco che sta per venire…ha una lingua lunga e larga e le lecca la figa e il clito con grande passione e maestria.. Lei continuava a tenergli la testa con le mani ed il suo respiro affannato e profondo,interrotto da un gemito mi fa capire che è proprio venuta.
Lui staccò la bocca e cominció a sditalinarla con decisione e velocità, entrando anche dentro la parete anteriore della figa alla ricerca forse del punto g. Forse la voleva far squirtare non so. Quelle grosse dita avevano invaso la fighetta di mia moglie preparandola per la monta. Avevo il cuore a mille. Ad Anna non era concessa tregua. la fece mettere a pecora, a gambe larghe per mostrare a me e a lui tutte le sue grazie. Il nero si giró verso di me per chiedermi il permesso di entrare, che io in estasi ovviamente gli diedi con un cenno del capo. A quel punto non resistetti più e mi feci la seconda sega.
Fu strano vedere questo ragazzone nero, largo quasi come la porta, con mia moglie nuda a pecora davanti a lui, che mi chiede il permesso di scoparla con il suo mega bastone. Fu strano ma molto eccitante. Un modo per coinvolgermi. Al mio ok sorrise.
Si avvicinò con la testa al culo a pecora di mia moglie, le aprì le natiche e cominció a leccare tutto fino alla figa. Anna non capiva più nulla. Era fradicia e grondante.
Il nero spinse il cazzo in avanti per strusciarlo sulla figa bagnata e sul clitoride, quasi per anticiparle l’arrivo del gigante. Anna fece
“Siii, dai mettilo dentro…”
Poi sempre duro come il marmo lo sbattè un po’ sulle chiappe a mo di tamburo. Glielo faceva desiderare. lo batteva sul culo pop pop pop pop.Mi chiedevo dove sarebbe arrivato nel corpo di lei con un bastone così lungo.
Anna ripetè ancora
“Basta lo voglio troppo, per favore …”
Il nero aveva avuto quello che voleva. Si stava facendo pregare per la monta.
Anche lui aveva voglia di entrare ma la teneva sulla corda per eccitarla di più.
Era finalmente arrivato il momento della monta total black dopo il lungo preliminare.
Si infilô il condom ed entró nella figa grondante di umori di mia moglie. Via via che entrava nella figa così fradicia del primo orgasmo, non trovó alcuna resistenza. La figa si allargava docilmente per accogliere il cazzone nero.
Il contrasto di colori era pazzesco. La fighetta rosa di mia moglie si muoveva ritmicamente sotto i colpi del cazzone nero; era uno show nello show.
Il sedere nero spingeva con ritmo sostenuto dentro da subito. Anna non aveva tempo di abituarsi. Lo voleva? Lo aveva implorato? Era così e basta. Con lui o bere o affogare.
Vedevo la differenza di stile con Gianni. Lui la preparava ed entrava piano e poi accelerava fino a portarla al massimo piacere. Il nero invece prima la eccitava poi la teneva sulla corda per portarla al limite e poi con grande facilità entrava e cominciava subito a spingere forte, senza nessun romanticismo o insicurezza, era molto più rough ma, quello che non sapevo e mi sorprese, era che ad Anna non dispiaceva affatto. Anzi, per come mugolava pareva preferisse proprio così.
Si dimenava e godeva profondamente. Dopo poco che era entrato Anna cominció a mugolare il suo solito e profondo “ si sì sì ancora dai vai così spingi” che diventava sempre più forte. Era il segno che lui stava facendo la cosa giusta. Intanto a me ritornó duro. Cercai di stare calmo. Non volevo segarmi immediatamente. Ne avevo già fatte 2…Quindi chiusi gli occhi. Nella stanza si sentiva solo lei, i suoi gemiti, ed il fap fap fap fap del cazzo del nero che sbatteva la figa di mia moglie. Anna faceva un gran baccano e temevo i vicini di stanza avrebbero avvertito la direzione. allora accesi la tv per coprire I mugolii. Le portai un cuscino che inizió a mordere per scaricare il suo piacere. Non mi guarda nemmeno. È proprio altrove. Il nero andava di fretta e a lei piaceva molto, almeno così sembrava da come si muoveva.
Le gambe di Anna cominciarono a scuotersi con un movimento involontario in quello che credo fosse un altro orgasmo.
In tutta la monta Anna non mi guardó mai, era totalmente persa nel piacere. Mugolava nel cuscino sotto i colpi del nero che non le lasciava tregua. Non so come lui facesse a tenere quel ritmo così veloce senza venire dopo poco.
Lui se la sbatteva di brutto in diverse posizioni, per un tempo che pareva non finire mai e quando usciva lo infilava subito dentro. Non voleva darle dava tregua.
Anna era molto docile con lui. Si metteva come lui voleva.
La rimise a pecora e continuava a spingere di brutto.
Ad un certo punto lui acceleró il ritmo e la prese per i capelli tirandoli all’indietro verso di lui. La teneva per i capelli tirati come una cavalla, la sua testa si spostò un po’ all’indietro facendo pressione sul collo. Il viso di Anna era tirato, ma non smetteva di gemere. Il nero non le dava scampo, con le mani le schiaffeggiava il sedere sul quale restavano e poi sparivano le impronte rosse della sue manate. Il culo di Anna era ancora bianco tutto sommato. Ero eccitatissimo. Se la scopava come una vera troia. Lei era totalmente persa nel sesso.
Non resistetti e mi feci la terza sega.
Cominció ad urlare sempre più forte “si sì sì ancora si bravo si mio dio ahhh” non capiva più nulla…non l’avevo mai vista presa così tanto fino ad allora.
Credo fosse venuta almeno una altra volta.
Finalmente lui uscì dalla figa fradicia e tiró fuori il cazzo ancora in piena erezione, strappò via il condom e con un suono profondo e primitivo venne con abbondante sborrata sulla schiena e le chiappe di mia moglie. Una quantità abnorme di sperma bianco e filamentoso finita per lo più sul fondo schiena di Anna , che poi scese dal suo corpo al letto bagnando le lenzuola che avevano fatto diventare un mischiume di sborra sudore ed altri umori vari.
Lui poi andò diretto alla sua bocca dove infiló il suo cazzo da pulire ancora barzotto. Lei lo accolse in bocca senza esitare e lo segava con le due mani per succhiare via le ultime gocce di sperma. Ero estasiato. Non avevo mai visto Anna così coinvolta, così vocale, così presa, in una parola così porca. Era andata molto oltre rispetto a Gianni ed altri uomini. C’era un feeling con questo black del tutto inatteso. Era oltre le mie aspettative già alte.
Si accasciò sul letto con le gambe che le tremavano ancora continuando a leccare il gigante nero da stesa. Mentre lei glielo succhiava ancora, lui le accarezzava i capelli con una delicatezza che si fa fatica a credere e contrastava con il vigore con cui se l’era sbattuta fino a pochi minuti prima.
Dopo tutto quel casino che fece mia moglie però sento battere alla porta. Anna ed il nero non erano presentabili, sfatti dalla monta, con lei ancora attaccata al suo cazzo ed il nero non era neanche registrato alla hall. Così mi affaccio io. Ero un po’ sudato ma presentabile.
Era un membro dello staff che gentilmente mi dice di fare più piano. Provai a inventare una scusa ma lui mi disse che stavo esagerando e davo noia agli ospiti. E dovevo anche spegnere la tv. Insomma dette tutta la colpa a me. Del resto non potevo mica dirgli scusa è il nero che si sta scopando mia moglie…mi scusai alla meglio e chiusi la porta.
Riferii la cosa ai due amanti rumorosi che non credo nemmeno mi ascoltarono. Infatti Anna stava continuando a ciucciarlo. Anche da mezzo moscio faceva la sua impressione. Lei lo leccava di gusto, fino alle palle. La vedo che si alza sulle braccia e si gira per mettere la figa sulla bocca del suo amante. Era un 69 perfetto. Lui sotto a leccare la figa. Lei sopra a succhiargli il cazzo.
Vado dietro Anna e vedo il culo sodo di mia moglie sulla faccia del nero. Lui la lecca da sotto, la sditalina e ogni tanto le infila anche un dito nel culo. Quando lo fa lei muove un po’ il sedere per assecondare le sue dita.
Si leccano forte. Si sentono solo i loro ansimi. lei ogni tanto lascia la presa del cazzo per godersi la leccata e le dita che lui infilava in uno dei due buchi o in entrambi. Anna poi si accovaccia di nuovo su di lui mentre continua a segarlo con una mano. Lui lecca e sditalina senza tregua. Anna emette un gemito più profondo per quello che credo fosse il segnale di un altro suo orgasmo. Passa veramente poco tempo ed il nero ha di nuovo il cazzo in pieno tiro….
Mi sembrava impossibile. Ma il periodo refrattario? Non sapevo se era così lui o una caratteristica propria dei black, ma avevo capito che stava iniziando una nuova sessione di monta.
Il nero dette un paio di schiaffetti sul culo ad Anna che stava ancora assaporando il suo orgasmo e le disse perentorio di mettersi di nuovo a pecora cosa che lei fece senza fiatare. Tornai alla mia poltrona.
Di nuovo quello spettacolo di mia moglie a quattro zampe a gambe larghe, con la figa fradicia in bella vista pronta per il secondo round di monta vaginale.
A quel punto la sorpresa. Il nero toccandole il sedere con la mano disse “ bel culo, posso?”
anna disse sorpresa della domanda “che?”
Lui Ribatte’ una cosa che non compresi neanche io..
Nessuno di noi due aveva capito. Il nero allora si giró verso di me chiedendomi senza fronzoli se poteva incularla.
Mi eccitai subito.
Riferii la cosa ad Anna avvicinandomi a lei ma, da stronzo, non in forma di domanda o richiesta, ma in forma di informazione, della serie “Anna ora ti incula “
Anna con un filo di voce di chi è già oltre il limite e non ha la voglia di parlare rispose
“Vai piano però, con quell’arnese’”
Lui ghignó, era un chiaro si.
Dopo un secondo il nero prese le gambe di Anna e le avvicinó perché non era la figa la destinazione del suo cazzo. Con quelle manone sistemó meglio il culo di Anna per come serviva a lui, dicendole di mettere viso e braccia sul cuscino. Il culo sodo di anna risultó così meglio esposto per la monta anale. Cominció ad umidificare con la saliva il buchetto dove voleva entrare di li a poco. Passai allora al nero il lubrificante che fortunatamente avevo portato. Lo spalmó anche sul suo cazzone sul quale aveva messo un nuovo condom che divenne lucido tanto ne mise. Anna si muoveva al ritmo delle dita che il nero le stava infilando per aprirle il culo, prima una poi due, poi tre. Quando l’ha allargato per bene puntó dritto l’ano di mia moglie. Allora prese il membro e lo sbattè sulle sue chiappe come un tamburo.
Chiese ad Anna se lo voleva in culo.
Mia moglie che si stava un po’ riprendendo dalla monta precedente rispose
“Si”
Lui continuó a fare il tamburo sul culo di Anna. E con l’altra mano comincio a stimolarle la figa.
Ripetè la domanda.
Anna stava godendo e gemeva. Aveva la figa che la stava mandando in estasi il cervello di nuovo e così rispose tra un gemito e l’altro
“Si sì mettilo dietro, per favore”
Stava aspettando proprio questo. Voleva la sua totale resa.
Così cominció ad entrare piano piano nell”ano senza particolari intoppi cm dopo cm. un movimento lento ma deciso. Non arretrava, non retrocedeva e poi plop, l’ultimo cm ed è tutto dentro. Anna emette urletti mentre penetra e poi un forte urlo da ultimo, appena sente il gigante tutto dentro. Mia moglie è esperta nell’anale, ma misure come quelle comunque vanno maneggiate con cura. Invece il nero non fa prigionieri. Comincia dopo poche spinte di assestamento a pompare il culo di brutto, vedo Anna che stringe le lenzuola, mugola, implora di decelerare, ma lui segue il suo ritmo e non l’ascolta. Mi avvicino ad Anna che mi stringe la mano con forza poi mette la testa nel cuscino per soffocare le urla. Dopo altri colpi ben assestati tutto cambia è solo piacere, mi lascia la mano e comincia con i suoi gemiti ed il suo tipico “si sì sì ancora”.
Nella stanza si sentono di nuovo gemiti urlati di Anna ed il fap fap fap, stavolta per il cazzo che sbatte nel culo. A quel punto con lei che non capiva già più niente viene presa di nuovo per i capelli, tirata su e a lui con una manona e con l’altra comincia a schiaffeggiarle il culo con molta più forza di prima. La incula con forza tirandole i capelli come fossero delle briglie e la schiaffeggia a ritmo costante.
Lui mentre spinge le dice
“Fai la brava Anna, fa la brava…”
Anna non risponde.
Il nero si gira verso di me e mi dice facendomi l’occhiolino
“Ti piace?”
Completamente fuori di me faccio cenno di si.
Le chiappe di Anna diventano tutte rossicce e non riesce più a trattenere le urla. Sono urla forti di dolore per gli sculaccioni miste al piacere sessuale animalesco. Profonde intense primitive. Lui è un selvaggio.
Io non resisto e mi sego di nuovo. Ne esce pochissima e finisce tutta in terra.
Sentire il corpo di Anna come reagisce gli dá ancora più carica. È eccitato di suo e l’eccitazione aumenta vedendo Anna come risponde alla monta. Nella mia vita non avevo mai vista una cosa del genere che pensavo non possibile in un primo incontro.
In quel momento di pura lussuria mi assale la paura che tornino a bussare. Cerco di non pensare al rumore e di stare sulla mega inculata black che stavo guardando live davanti ai miei occhi, allora mi sposto per vedere meglio. E vedo il cazzone nero che ha letteralmente sfondato il culo di mia moglie. Il cazzo sbatte con un ritmo inesorabile, non so come fa a non venire. Anna continua a urlare senza ritegno “si sì vai si spingi spingi mio dio ah si vai ahhh ancora” se ci venivano a bussare non sapevo davvero che dire. Era notte fonda e Anna stava facendo un casino micidiale. Non c’era nemmeno la tv a coprire. A parte che c’era poco da coprire. Erano chiaramente gemiti di una donna che godeva come fosse in calore. Non capiva più nulla era solo il suo piacere sessuale che esprimeva in tutti i modi.
Le urla di Anna gasano il nero che spinge duro e forte finché non rantola, in modo baritonale e finalmente viene. Esce dal culo con quel bastone ancora mezzo duro, il condom in cima pieno della sua sborra. Con le mani allarga le chiappe di Anna per mostrarmi fiero lo spettacolo: il culo era totalmente sfondato.
Avevo una voglia enorme di sborrare di nuovo, ma dopo 4 seghe non ne avevo più. Non avevo mai visto mia moglie scopata così. Da animale sessuale. Lei era esausta. Cade sfatta sul letto. Il nero le dá un bacio sul culo e senza dire nulla va in bagno a pulirsi.
Mi avvicino ad anna per baciarla e sentire come sta dopo il tornado black, ma torna il tipo che bussa alla porta.
Vado ad aprire terrificato e imbarazzato. Il nero è in bagno e fa un po’ di rumore. Sapevo che Anna aveva esagerato ma come potevo spiegarlo che non era colpa mia ma di un nero mega dotato che si era inculato di brutto mia moglie? Non potevo.
Apro la porta timoroso. Il tipo mi dice che è un comportamento intollerabile e se continuiamo prenderà provvedimenti. Mi dice che certe cose le dovevamo fare a casa. Che siamo senza vergogna. Che non è un albergo per fare certe cose. Un posto serio. Non so che dire. Il tizio è proprio incazzato.
Sento uno sciacquone tirato e dico guardi è mia moglie. Abbiamo finito adesso. Ci scusi non ci vedevamo da tempo. Non succederà più. Lui mi dice con tono perentorio
“ la prossima volta non busso, vi faccio buttare fuori tutti e due dalla polizia e basta. I nostri ospiti a quest’ora vogliono dormire“
Giá, pensai, ma siamo in tre…
Torno da Anna. Pericolo scampato. Il nero si sta docciando e così parlo con Anna.
“Anna ma come stai?”
“Mamma mia…credo non mi siederò per qualche giorno”. Disse Anna. E poi prosegui
“Non ci capisco più nulla. Sia davanti che dietro…come scopa questo ragazzo, Mario”
Parliamo per un pó della monta e di quanto aveva goduto. Mi disse che era più bravo del suo mulatto che un po’ lo ricordava. Mi chiese se anche io mi ero divertito. Anna, le dissi, io sono esterrefatto. Sono talmente eccitato che mi sono fatto un sacco di seghe da quando avete iniziato. Le porto allora dei fazzoletti per asciugarla un po’ e risistemarsi. Tra sudore, saliva e altro ancora è letteralmente stravolta, sborrata e sulla pelle ogni tipo di umore.. Il nero intanto è ancora in bagno.
Mentre stavamo parlando vedo Anna che volge lo sguardo verso la porta. E’ lui che rientra nudo nella stanza, di nuovo pienamente in tiro. Non ne aveva avuto ancora abbastanza. Il nero sorride e chiede ad Anna dove erano rimasti.
Anna gli dice che è esausta e per lei basta. Per scoraggiare il nero che è il doppio di me, Io continuo dicendo che se Anna non smette di urlare ci buttano fuori e chiamano la polizia e forse finiamo sui giornali con problemi anche per la sua privacy e della sua ragazza.
Il nero che era ancora arrapato ci pensa un secondo, capisce che avevo ragione e si scusa, ma con una donna come Anna starebbe ore a fare solo quello. E, indicando il suo cazzone in pieno tiro, dice non è colpa mia ma sua, il cazzo ha ancora voglia…
Anna non ne può davvero più. .
È completamente out sia davanti che dietro. Chiedo a mia moglie se se la sente di scopare ancora un pó o magari fargli un pompino.
Lei mi guarda e già sa che la domanda aveva solo una risposta possibile.
“Va bene, vieni qui. Mi metto in ginocchio, ma poi basta davvero, ok?”.
Allora lui si avvicina al letto, mentre se lo sta segando per tenerlo in tiro.
Anna raccoglie le forze e scende dal letto nuda, sudata e sfatta come stava, bagnata di sudore sborra e chissà che altro e si mette in ginocchio. Lui arriva davanti a lei per la pompa che le era stata promessa.
Il nero accelera la sega mentre Anna nel seguire il movimento della sega con la testa gli comincia a slinguare la cappella. Lui interrompe la sega, allora lei lo stringe con le mani e lo prende in bocca per quanto riesce.
Lui la vuole scopare in bocca, cosi le tiene ferma la testa mentre glielo spinge avanti e indietro. Anna toglie le mani che appoggia sulle gambe del nero e resiste ad occhi chiusi alla monta orale e poi ha un conato di vomito. lui lo tira fuori per farla riprendere, glielo sbatte un po’ sulla faccia e mi accorgo che è più lungo del viso di mia moglie. E poi lo mette di nuovo in bocca mentre tiene la testa di Anna e ricomincia a spingerlo velocemente avanti indietro.. Finalmente dopo un po’ con un rantolo profondo viene di nuovo. Anna capisce che stava venendo ma lui le tiene la testa ferma e non riesce subito a divincolarsi e una parte del suo seme va direttamente in gola e giù nello stomaco. Lui nel godere molla un secondo la presa e lei si stacca e libera la bocca dal suo cazzone che appena fuori continua a schizzare e colpisce Anna da tutte le parti, in faccia, nei capelli, sul collo, sul petto.
Praticamente Anna viene letteralmente travolta dalla venuta, ancora, abbondante del nero. Lei prova a pulirsi con le mani ma è un lavoro difficile. ha il suo seme in diverse parti del viso ed anche sui capelli.
Uno schizzo era finito pure sulle tette.
Apre gli occhi, gli afferra il cazzo con le mani e glielo succhia e pulisce tutto. Lui si dimena perché il cazzo è super sensibile ma Anna sa bene dove posare la lingua.
A questo punto anche il nero pare appagato e ci ringrazia per la splendida serata.
Prendo le bottiglie di acqua in frigo e le do ai due amanti che si erano fatti quella sudata.
Il nero anche mentre beve l’acqua non toglie gli occhi da mia moglie. Ne è totalmente presa. Ci dice che se lo chiamiamo ancora si libera per ogni occasione. È a nostra disposizione e se interessa ha anche amici come lui. Guardo Anna e mi viene spontaneo “lei con più black come te? Mica vi tiene”
“La alleno io.” dice lui con tono serio.
Anna guarda lui e poi guarda il suo cazzo che finalmente si è placato. non dice nulla e si ributta sul letto di faccia sprofondando nel cuscino. Il nero non vuole proprio andare via, dice che Anna è meravigliosa e raramente si è divertito cosi. La riempie di complimenti, dopo averla riempita di altro. Mi dice anche che sono un grande e che mi vuole un gran bene per avergli dato l’occasione di stare con Anna. Insomma non sa più che dire per scoparsela subito di nuovo. Anche se era un bestione sembrava innocente in certe sue affermazioni.
lo lo ringrazio e lo saluto e gli dico che lo chiameremo senz’altro.
Ci saluta gettando un ultimo sguardo al culo di Anna…e finalmente se ne va.
Dico ad Anna scherzando “non voleva più uscire”. E lei ironica “Mario, non solo dalla stanza”…ci facciamo una risata.
Saranno state quasi le tre e mezzo del mattino.
Anna mi guarda con i capelli tutti spettinati, il trucco sfatto e la sborra del nero ancora qua e là, con l’espressione di chi ha appena scopato con foga, mi sorride e va a docciarsi. Mentre va in bagno scalza scende ancora qualche goccia di sudore forse mista a chi sa cosa dal suo splendido corpo.
Ero shoccato. Eccitato. non pensavo si potesse fare sesso così.
Cercai di parlare con lei prima che si addormentasse. Mi disse che anche l’esperienza con il mulatto era stata più o meno della stessa intensità, e che non si aspettava di poterla ripetere. Ma allora era più giovane e lo reggeva meglio. Ero riuscito a ricreare la situazione. Anche se molto diverso la situazione le ha ricordato il suo Jamal.
Io ero contento ma anche sorpreso. mi aveva detto che con il mulatto aveva fatto un sesso fantastico; allora le piaceva fare sesso così perché io -ma anche gli altri uomini che avevo visto con lei- lo facevamo molto diversamente.
La sua risposta credo non la dimenticherò mai.
“Mario, non so che dirti. L’hai visto da te. Non é una cosa che ho scelto o posso controllare.…Magari una volta ogni tanto...”
La sua risposta mi aveva arrapato., perché era chiaro I’ll messaggio. Mi avvicinai per vedere se a parte le seghe potevo fare qualcosa con mia moglie Lei mi disse che si era appena docciata e non ci pensava neanche. Mi disse domattina se vuoi ,ma ora no. Basta sesso.
Mi diressi al cesso e mi feci l’ultima sega della nottata. Ero così carico che bastarono due manate per venire.
Tornai da lei ma si era addormentata così. Nuda ed i capelli bagnati.
Cercai le sue mutandine per mettergli almeno quelle ma non le trovai. Forse l’aveva prese il nero o forse erano finite chissà dove. Non le trovai più. Rimase nuda per il resto della notte. La coprii alla meno peggio. Le lenzuola erano da cambiare sporche per una notte di sesso intenso e selvaggio.
La baciai sul sedere per non svegliarla e provai a dormire anche io. Finalmente avevamo anche noi guadagnato la tregua della notte.