Esperienza reale Anna e il bull nero

OP
N

Niagara77

"Level 3"
Messaggi
104
Punteggio reazione
297
Punti
63
Quella domenica sera

Dopo tutti quello che mi disse ero sorpreso ma soprattutto eccitato e lo facemmo. Fu passionale, sexy intenso e fu una delle migliori scopate della mia vita.

Lei è sempre stata una grande porcella, le piaceva fare sesso. Non aveva incertezze, seguiva e ricercava quello che secondo lei le poteva dare piacere. Francamente di tutte le donne che avevo incontrato prima di lei, Anna aveva una carica sessuale unica ed esplosiva. Dopo quel fine settimana cosi sessuale, peró, tornammo alla nostra normalità. Nessuno di noi due parlava di ago o ray, anche se continuavano ad arrivare loro inviti per rivedersi.

Il tempo passava nelle solite cose, ne avevamo poco anche per noi. Ray peró voleva rivederla. Dopo qualche tempo decidemmo di andare di nuovo da loro. Purtroppo a causa di imprevisti vari, andammo lunghi, ray in quel periodo era assente per qualche mese e quindi c’era solo ago.

Io ero un po’ perplesso perché ago mi sembrava troppo rough, ma Anna mi disse che per lei andava bene anche ago da solo.

Così fissammo.

Era di sabato, eravamo liberi tutti e tre e tutto il giorno. Fissammo di iniziare la mattina senza porci un limite di tempo.

Il venerdì precedente Anna era stata dall’ estetista per la depilazione total body in modo da essere pronta x l’incontro.

Ci svegliammo presto la mattina e Anna si preparò con grande attenzione. Mi è sempre piaciuto assistere alla trasformazione di Anna da moglie a maiala. Lei non si è mai truccata tanto, non amava essere appariscente, quello che le piaceva, anche quando iniziò con me, era indossare intimi super sexy, che metteva spesso anche sotto i jeans. A quei tempi aveva un corpo fantastico, tonico e sodo; tutto ben proporzionato. Seno piccolo con capezzolino rosa, cosce ben tornite e lunghe ed il culo scolpito da anni di attività sportiva.

L’intimo risaltava su quel corpo sexy, come anche i costumi che le ho visto sempre molto succinti e provocanti. Era la tipica donna che vestita pensavi, “Molto carina”, ma svestita “che fica!”

Il suo viso era molto dolce, tratti gentili. Non sembrava affatto una porca. Gli occhioni verdi erano da ragazza innocente e la sua bocca, come le disse proprio il ragazzo di Bologna, sembrava quella della canalis. Quel contrasto tra l’aspetto innocente ed una profonda maialaggine che esprimeva anche con intimi provocanti, aveva travolto anche me. Quell’aria da brava ragazza che mai si potrebbe pensare nascondesse una vera ancella del sesso.

Anche quella volta non fu da meno.

Indossô un intimino nero piccolissimo, il buttplug dietro per tenere allenato il sedere, ed autoreggenti nere. Sopra un abitino nero aderente che risaltava le forme del suo corpo.

Le dissi che era tutta nera. Lei mi rispose maliziosa sorridendo

“Non trovi che il nero mi stia bene addosso?”

Annuii.

Voleva dire molto altro, chiaramente.

Andammo da ago ed ero super nervoso. Lei invece mostrava una tranquillità che mi lasciava sorpreso.

Le chiesi come facesse.

Mi rispose

“Sono nervosa anche io Mario. Ma la tua presenza mi da una grande tranquillità. Non potrei senza di te. È un gioco di coppia. Ti diverti anche te, vero?”

Annuii senza pensare. Si in un certo modo mi divertivo anche io. Era diverso. Non era fisico come per lei. Era molto più mentale. La gelosia, l’eccitazione e la voglia di lei, vederla dominata da un altro, peraltro nero e dotato, il sentirla gemere. Tutto mischiato. Tutto in un mix. Decisi di rivivere queste emozioni mixate. Sapevo che ago non mi avrebbe fatto fare nulla. Ma decisi di andare lo stesso. Temevo che quel giorno si alzava ancora di più l’asticella. Mi chiedevo fino a dove potevamo arrivare. Anna era molto calda e più andava avanti e più voleva proseguire.

Erano solo pensieri.

Finalmente arrivammo alla porta della casa di ago. Ero distrutto per le scale ed il nervoso.

Il nero, vestito con maglietta e tuta, ci fece entrare con un sorriso che valeva più di mille parole. L’aveva presa qualche mese prima e la voleva ancora. Erano le 9 del mattino. Ci offrì da bere un caffè troppo acquoso e ci fece accomodare sul divano al centro della stanza. Anna era davvero raggiante lui le lanciava occhiate inequivocabili. Parlammo un po’, e la cosa mi sorprese perché pensavo le sarebbe subito saltato addosso.

Ci disse che lui era l’amante fisso di diverse coppie, aveva molta esperienza, un suo giro e che quindi non era sempre libero. lui si definì un bull reale ed il marito, quando presente, al massimo poteva guardare in silenzio senza partecipare.

In buona sostanza il suo ruolo, per come ci disse lui stesso, è tirare fuori dalle mogli la carica sessuale, in altri termini portarle oltre il limite e soddisfarle quando i mariti non riescono. Se eravamo d’accordo lui volentieri sarebbe stato il bull anche di mia moglie che voleva dire, ne più ne meno, che finché c’era lui sarebbe stata la sua donna.

Ci chiese se eravamo d’accordo.

Io e Anna ci guardammo. Non sapevo che rispondere perché non sapevo nel concreto che avrebbe fatto.

Anna capì il mio imbarazzo e rispose che prima volevamo fare una giornata di prova.

Ago disse che andava bene. Poi per farmi capire meglio mi disse che l’altra volta, rivolgendosi a me, potei partecipare perché Anna l’aveva portata ray e quindi sue le regole. Ma, e me lo disse chiaramente, lui non ha mai condiviso la sweet con i mariti. Al massimo la condivide con altri bulls. Poi parló di ray dicendo che non è un bull, etc etc. e quel sabato se volevamo potevamo stare da lui anche la notte.

Io gli dissi che non avevamo portato nulla per fermarci, e lui squadrando mia moglie disse che Anna aveva tutto il necessario, ma se volevo io potevo tornare a casa oppure dormire nella stanza di ray.

Sapevo che la stanza di ray aveva un letto singolo, quindi era chiaro il messaggio. Avrei dormito solo. La notte era per loro e basta.

Anna non diceva più niente, lo guardava aspettando impaziente di iniziare.

Stranamente ago non prendeva l’iniziativa. Era molto più calmo del solito. Ci disse anche che se diventava il nostro bull ci poteva portare molto in lá nella trasgressione. Poi continuò a dire che io era quello che si sarebbe divertito di più, che lo dovevo ringraziare e proseguì illustrandoci il rapporto bull, sweet e cuck. Io che avevo letto esperienze soprattutto americane e che cercavo di capire cosa il mio posto in tutto questo, devo dire che aveva tutto ben chiaro.

Il messaggio di ago era fin troppo evidente. Lui diventava l’amante fisso di Anna, il bull e se voleva al massimo io, il marito, potevo guardare. Detta così razionalmente è una cosa da evitare e mandare ago al diavolo. Ma dal vivo c’era qualcosa che mi tratteneva e mi diceva di provare, anche se non era una cosa facile da digerire. Quel giorno decisi di provare e capire se effettivamente ero un cuck.

Anna nel tempo mi aveva già sorpreso, ma quella volta mi ricordo mi lasció davvero di stucco.

Stanca di tutte quelle chiacchiere si alzò di scatto in piedi, si sfiló il vestitino nero e mettendosi, in segno di sfida, le mani sui fianchi gli disse

“Ago non sono venuta qui per parlare”

Rimase in intimo, autoreggenti e tacchi. Uno spettacolo che avrebbe fatto eccitare anche un morto.

Ago la guardó con aria autoritaria e le chiese

“Perché sei qui allora?”

Lei rispose sfilandosi il reggiseno e dondolandolo davanti al suo viso.

“Per te, mi vuoi?…”

Ago le strappó il reggiseno di mano, mi guardó e mi disse

“Bene…anna. Bene. visto? Me lo chiede lei, è già una sweet…”

Lui allora le si avvicinò e le succhió un capezzolo mentre con le dita giocava con l’altro seno.

Lei cominciava a sciogliersi nelle sue mani…

E poi

“Brava fikona. Dì a tuo marito di cosa hai voglia…”

“ho voglia di sessohhh…”

Mentre diceva la sua voce si sciolse, ago era sceso con la mano nelle mutandine e la stava masturbando…

Sesso ? Ma perché con me non lo faceva? Mentre stavo pensando a cosa volesse dire, i suoi gemiti riempivano la stanza. La stava masturbando da sotto la mutandina che teneva a fatica tutto quel movimento. La mano si muoveva con grande maestria sulla figa di Anna a sentire da come gemeva.

Ago Si staccò da lei e le disse di mettersi in ginocchio. Lei docilmente ubbidi’, e si inginocchiò sulle gambe velate dalle autoreggenti. Ago Tiró fuori il cazzone nero in piena erezione, con la cappella gonfia e cominció a sbatterlo letteralmente in faccia a mia moglie. Era davvero impressionante, più lungo del suo viso. Lei lo voleva succhiare ma lui lo muoveva per non farglielo prendere subito in bocca. Per me era incredibile: glielo faceva sospirare.

Poi con un colpo secco glielo infiló in bocca. Anna lo prese e lo pompava come poteva, e mentre glielo spingeva in bocca ago si levó anche la maglietta.

Anna lo succhiava, leccandolo dalle palle fino alla cappella.

Ago le chiese

“Ti piace fikona?”

E lei persa totalmente con ancora il cazzo che le riempiva la bocca disse un qualcosa che somigliava ad un

“Siiii”

Era una scena pazzesca. Mi ero dimenticato quanto lui fosse possente. Il contrasto dei corpi era incredibile.

Ago lo staccó dalla sua bocca e le disse

“Basta giocare. Ora facciamo vedere al cornuto quanto sei troia…”

La tirô per un braccio e la portó nella sua stanza. Li seguii. Anna si stese sul letto. Aveva levato i tacchi, ed aveva solo in perizomino e le autoreggenti.

Ago mi fece cenno di sedermi sulla sedia davanti al letto.

Si avvicinò al cassettone e tiró fuori un collare, un guinzaglio, un paio di manette e quelle che mi sembravano due polsiere con un anello in cima. Prese anche una confezione di lubrificante.

Ero eccitatissimo. Pensai che oggi le sarebbe toccata una sessione di fuoco….

Io avevo il cazzo durissimo ed avevo un gran voglia di venire. Ero seduto ed ago, sorprendentemente, venne subito verso di me. Non capivo perché. Mia moglie era di fronte sul letto che lo aspettava vogliosa e bellissima . Forse aveva sbagliato direzione.

Mi disse di mettere le braccia dietro la sedia e senza troppi complimenti mi ammannettó incastrandomi alla sedia.

Io gli dissi

“Ma che cazzo hai fatto? Liberami”

E lui

“Ora goditi lo show…cornuto”

Cercai di divincolarmi ma non riuscivo neanche ad alzarmi. Dissi ad Anna di farmi liberare.

Non mi rispose.

Ago mi mise un qualcosa sulla bocca per non farmi parlare e poi si avvicinò a mia moglie. Avevo una erezione di ferro nel pantalone ma non potevo fare nulla.

La bacio’ intensamente e le mise il collare con la scritta slut.

E poi le disse

“Quanto lo vuoi???”

Anna guardó me e poi gli disse

“Tanto ago, tanto…”

Lui non voleva sentire altro. Sorrise ma ancora non la penetrava.

Legó i suoi polsi alla spalliera del letto con le due polsiere e scese fino alle sue gambe che allargó per leccare la figa spostando la mutandina che Anna ancora aveva addosso. Tra lei ed il suo grosso cazzo c’era solo questo piccolo lembo di stoffa che aveva spostato per leccarle la figa.

Nella stanza si sentiva solo

“Agooo, oh mio dio… siiii”

Poi prese a masturbarla di brutto come l’altra volta e Anna squirtó. era la seconda volta che squirtava, sempre lui…era veramente bagnata.

Lei era completamente in mano sua nel vero senso della parola.

A quel punto prese le sue gambe e se le portó sulle spalle.

Spostó la mutandina ancora una volta e cominció a strofinare il suo cazzone contro il clitoride e la figa fradicia di umori.

Anna mugolava, gli chiedeva di entrare non resisteva più … lui invece continuava a stuzzicarla finché piano piano le penetró la figa. Era un movimento volutamente lento. Glielo voleva far sentire tutto mentre entrava.

Dopo le volte che ho visto mia moglie fare sesso con altri uomini mi chiedo come si possa continuare a dire che le misure non contino. Quando Anna era penetrata da cazzi grossi come quello di ago aveva una reazione completamente differente rispetto ai cazzi con misure più standard.

Purtroppo anche rispetto al mio. Con quello di ago che entrava sempre più in profondità si contorceva quasi come se le mancasse il fiato.

Quando fu dentro tutto, ago cominciò a spingere forte. Anna si dimenava. Godeva tantissimo

“Siii ahh, ago…ahhhh”

Lui non aveva bisogno di suggerimenti. Sapeva benissimo cosa fare e come fare. Anna raggiunse un orgasmo rumoroso con un gemito più lungo e intenso di piacere.

Nella stanza si sentiva il rumore del suo cazzo che penetrava la figa fradicia di mia moglie ed i suoi gemiti.

Non sapevo che ore fossero ma ago stava facendo una performance top.

C’era una intesa fra loro evidente. Lo avevo intuito l’altra volta, ma adesso era così evidente che non so se sarei riuscito a dividerla.

Mentre stava ancora spingendo in figa le strappô letteralmente via le mutande, facendole diventare piccoli pezzi di stoffa che lanció via.

Anna credo nemmeno se ne rese conto. Era rimasta tutta nuda e

aveva solo le autoreggenti e un cazzo nero che le stava letteralmente sfondando la figa. Ago poi si mise a giocare con il buttplug nel sedere per allargarle ancora di più l’ano. Poi lo tolse e sempre tenendo le gambe alte sulle sue spalle mise un po’ di lubrificante sull’ano e cominció a scoparle il culo. Anna fece un gridolino di dolore quando cominció a penetrarle culo. Ago entró dietro con più difficoltà rispetto alla figa, e appena fu dentro non spinse subito forte come fece nella passera. Spingeva piano per farla abituare…

Ma poi una volta abituata lo spingeva senza esitazioni. Anna che aveva ancora i polsi legati al letto si agitava e godeva moltissimo. Io avevo una incredibile voglia di venire, ma mi aveva legato e non riuscivo a fare niente, solo osservare.

Dopo che le aveva fatto il culo per bene tornó in figa. Da come si dimenava e gemeva credo che Anna fosse venuta di nuovo. Lo spinse di nuovo molto forte e poi con un rantolo le venne dentro.

Uscì da mia moglie e sempre tenendo le gambe di Anna alzate mi mostró prima la figa piena del suo seme che stava uscendo sul letto. Poi le Apri’ le natiche per mostrarmi come le aveva sfondato l’ano.

Mi chiese se mi piaceva quello che vedevo.

Annuii senza pensarci.

Quindi si avvicinò a mia moglie e le infiló il cazzo ancora barzotto nella bocca per farselo pulire bene.

Mentre lo leccava le diceva

“Brava fikona, brava…il cornuto apprezza”

Le slegó i polsi e lei si abbandonó sul letto per una pausa…

Che sarebbe durata poco.

Ago attaccó il guinzaglio al collare e cominció a tirarla.

Le dette l’ordine di levarsi le calze e lei esegui. Ora aveva addosso solo il collare slut.

Era in piedi nuda davanti a me, splendida e pronta per soddisfare le voglie di ago.

Le disse di mettersi a quattro zampe e la portó fuori dalla stanza tirandola per il collare.

L’ultima cosa che vidi fu lei ed il suo culo che uscivano a gattoni dalla stanza. Non so dove la portava.

Io restai nella stanza di ago legato alla seggiola in attesa tornassero. Sentivo il rumore delle voci e delle forti sculacciate che ogni tanto le dava. Poi sentii il rumore di una porta che si chiudeva e non sentii più nulla. Provai a chiamarli ma avevo la bocca bendata. Rimasi li per non so quanto tempo finché sentii una porta che si riapriva ed il rumore di loro che tornavano…

Non capii cosa fecero, ma Anna era tutta bagnata come se avesse fatto una doccia e si avvicinò a me, mi levó la benda dalla bocca e mi dette un bacio profondo.

Aveva ancora in bocca un sapore strano che non avevo mai sentito e che avevo capito essere il seme di ago che aveva ingoiato da poco.

Dopo che mi bació mi disse

“Grazie Mario. Sappi che ti amo moltissimo. Senza di te non oggi non sarebbe stato possibile”.

Ago si avvicinò a lei da dietro

le prese per i capelli le disse qualcosa all’orecchio dandole un paio di sculacciate forti e poi la lasció per farle dire

“Mario, amore, ti amo tanto, ti volevo dire che per me va bene. Lo voglio come bull, ok?”.

Ago mi guardó per chiedermi se c’erano obiezioni.

Annuii. Aveva vinto. I ruoli erano quelli. Lui il bull, Anna la sua sweet ed io il cuck.

Ago sorrise, mi slegarono e si andarono a docciare.

Mi feci una sega subito. Non ne potevo più.

Aveva vinto lui. Avevo lo stomaco sottosopra. Ero distrutto ma la situazione mi eccitava tutto sommato. Ero curioso di sapere cosa sarebbe successo ancora. Erano venuti diverse volte, forse era arrivato il tempo di tornare a casa.

Uscirono dopo un bel po’ di tempo ed Anna ancora mezza bagnata disse

“Mario che facciamo per pranzo? Va bene se faccio una pasta?”

Io annuii. Mi avvicinai al frigo e dentro c’era solo una birra.

In effetti non aveva neanche la pasta.

Ago mi chiese di andare a prendere qualcosa. Nel frattempo Anna aveva indossato una felpa di ago che le copriva mezzo sedere, mentre ago si era messo una tuta.

Ai tempi non c’erano glovo o Deliveroo e così andiai a cercare qualcosa e li lasciai soli. Tornai dopo circa un’ora con qualche hamburger del mcdonald e le patatine.

Mi aprii lui, nuovamente nudo con il cazzo in piena erezione che mi fece cenno di entrare.

Mi disse di preparare la tavola mentre lui finiva di scoparsi anna, un’altra volta.

Mentre tiravo fuori i panini dalla busta la sentivo urlare e genere dall’altra stanza. Finché calô il silenzio.

Dopo qualche minuto in cucina si affacciò ago nudo con il cazzo mezzo barzotto che afferrô il suo panino.

Poi arrivô Anna, tutta nuda che si puliva la figa con un fazzoletto.

“ ago mi esce da tutte le parti. Ma quanta ne fai?” Disse lei sorridendo.

Lui non rispose, sorrise e continuô a mangiare.

Fu un pranzo molto particolare. Anna era totalmente sconvolta, aveva fatto sesso selvaggio tutta la mattina.

Dopo pranzo ago preparô una canna che ci fumammo a turno. Era un fumo molto potente che mi stordì abbastanza. Mi alzai e mi buttai sul letto di ray e caddi in un sonno profondo. Mi svegliai diverse ore dopo c’era un silenzio irreale. Non sentivo nessuno. Andai nella stanza di ago e li trovai a dormire. nudi. Anna dormiva a pancia sotto, la manona di ago sul suo spettacolare culo. Vidi l’ora ed erano quasi le 18. Era volato via tutto il pomeriggio. Tornai a dormire. Quando mi svegliai per la seconda volta non trovai nessuno a casa. erano usciti. Anna aveva lasciato la borsetta a casa ed anche il reggiseno e le calze. Era uscita solo con il vestito addosso. Ma dove erano andati? Cominciai a preoccuparmi. Passarono le ore e non tornava nessuno a casa. Pensavo di andare dalla polizia. Si fecero le 23. Non avevo cenato e mia moglie era sparita da ore nuda con un bull nero arrapato e superdotato.

Mentre mi stavo risolvendo di andare a denunciare la scomparsa sento ridere ed il rumore della chiave nella porta.

“Anna ma dove diavolo sei andata?”

Dissi

“Mario sono andata a farmi una pizza con ago. Te dormivi…”

“Non puoi sparire così. Mi stavo preoccupando. Ma come? Sei uscita senza intimo e con il collare slut? Ma sei matta?” La ripresi.

“Non hai incontrato nessuno, vero?” Le chiesi

“Non ho visto Nessuno“ concluse Anna.

Ago che nel frattempo si era spogliato di nuovo chiamó Anna

“Forza vieni a dormire eh eh“

Anna mi dette un bacio di buona notte e andò da lui.

Si chiusero a chiave nella stanza .

Io andai nella mia stanza e mi segai di nuovo. Ero super eccitato. E saperla nell’altra stanza con ago che se la stava sicuramente scopando ancora e ancora mi tirava il cazzo da matti.

Mi addormentai pensando a questo.
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,920
Punteggio reazione
7,721
Punti
124
Posizione
taranto
Quella domenica sera
Le disse di mettersi a quattro zampe e la portó fuori dalla stanza tirandola per il collare.
di loro che tornavano…
Non capii cosa fecero, ma Anna era tutta bagnata come se avesse fatto una doccia e si avvicinò a me, mi levó la benda dalla bocca e mi dette un bacio profondo.

Aveva ancora in bocca un sapore strano che non avevo mai sentito e che avevo capito essere il seme di ago che aveva ingoiato da poco.
ti disse perchè era tornata tutta bagnata ? di cosa era bagnata ?
 
OP
N

Niagara77

"Level 3"
Messaggi
104
Punteggio reazione
297
Punti
63
Dopo quell’incontro i ruoli si erano chiaramente definiti.

Inizió un periodo molto intenso di sesso. Anna lo incontrava spesso e lui, come ci aveva detto, portô la barra molto più in alto.

In molti mi hanno fatto un sacco di domande. Cercherò di rispondere per macro temi.

1 stare con una hotwife non è per tutti. Io avevo capito che Anna era molto particolare, ma tutto quello che è successo andò molto oltre le mie aspettative. L’ho amata. La amo. È un legame che la nostra vita sessuale non ha logorato affatto.

2 non ero geloso e non lo sono mai stato. Ho cercato di vivere i vari momenti tra adulti consenzienti. Lei ha avuto una vita sessuale molto intensa per essere noi persone normali, ma era la sua natura. Negarla avrebbe rotto il nostro legame. E non immagino una vita senza lei.

3 abbiamo continuato a fare sesso. L’ho trovata sexy dalla prima volta che ci siamo conosciuti e vedere la sua sessualità portata a livelli ancora più intensi mi ha acceso ancora di più. Forse non l’abbiamo fatto tutte le volte che avrei voluto, anche perché molto del nostro tempo libero, soprattutto in un periodo della nostra vita, lo abbiamo passato nel lifestyle, ma non mi posso lamentare. A letto è sempre stata hot, ma chiaramente con certi allenamenti era diventata una bomba.

4 con me era un sesso diverso. Meno carnale e più emozionale. Con alcuni bulls era davvero animalesco, impetuoso e selvaggio. Lei, e poi me lo disse chiaramente, preferiva I blacks anche per il senso del proibito, del taboo. Le dimensioni per Anna erano e sono importanti, anche se mi diceva che non era vero. con misure più generose delle mie aveva tutto un altro coinvolgimento. Con ragazzi tipo ago vedevo proprio la sua parte più selvaggia uscire fuori, difficile da domare. Ago non solo se la scopava come una porca, ma faceva di più: faceva uscire la troia che era in lei in un modo che a me non è mai riuscito, ma nemmeno a molti altri che aveva incontrato.

Anna, e lo capii con il tempo, aveva bisogno di questo nella sua vita. Doveva sfogare il suo lato animalesco.

Nel nostro caso, almeno durante il periodo di ago, che lei chiamava the one, Anna aveva un appagamento che le dava maggiore serenità. Noi litigavamo molto meno, è come se parte della sua aggressività venisse domata. Io non ero geloso. Mi ero ritagliato il mio ruolo e cercavo di prenderne più beneficio possibile.



Questo suo nuovo mood non passó inosservato. Una sua cara amica e collega si accorse che c’era qualcosa di diverso. Noi abbiamo sempre fatto della massima riservatezza la regola principale. Ma questa sua amica, Ilaria, qualcosa aveva colto, la vedeva diversa. Ilaria aveva la stessa età di Anna, ma aveva già alle spalle un matrimonio saltato. Aveva sposato un tizio che la tradiva costantemente e divorzió.

Anna mi raccontó di questa Ilaria, ma finché non c’era nulla di concreto non me ne interessai. Non mi dispiaceva. Mi sarebbe piaciuto scoparla sinceramente.

La cosa cambió ad un certo punto in maniera più repentina.

Anna aveva preso l’abitudine di incontrare the one dopo la notte in ospedale. Praticamente usciva dall’ospedale e andava diretta da ago a farsi scopare. Questo quando la notte era di venerdì per passare con ago il sabato dalle 7 di mattina fino alla sera.

Anna mi raccontó che ilaria, mentre si stavano facendo la doccia, cominció un venerdì di questi a farle delle domande strane. Una su tutte, che mi riferì, me la ricordo ancora

“Anna secondo me nascondi qualcosa…è da un po’ che ti osservo…da qualche tempo hai lividi e segni un po’ dappertutto, indossi sempre intimi Mini, e non credere che non me ne sia accorta, spesso hai anche un buttplug nel sedere. Mi sembri diventata troppo disinibita per essere nel solito tran tran. Hai l’amante, vero?”

Anna che non ha mai saputo essere convincente quando colta in fallo, deve aver risposto diventando rossa come un peperone

“Nooo Ilaria. Mario è esigente, sai come è!!!”

“Anna non pensare che sia stupida. Siamo amiche. Dimmelo”

Quando Anna mi riferì questo rimasi di sasso. Mica le avrai detto la verità?

Anna mi disse che non le disse tutta la verità. Ma buona parte ovvero, dopo aver negato invano

“Ilaria non devi dirlo a nessuno. Si mi vedo da un po’ di tempo con un altro”

Ilaria che era curiosa continuava a chiedere

“Lo avevo capito. Deve essere uno che ti piace tanto…per come ti ho visto cambiare… e come è?”

“Mi prende molto” disse anna.

“Certo, ma è biondo, moro, alto basso…insomma dimmi, dai non fare la preziosa. Lo sai che da quando ho divorziato non riesco ad avere una storia decente e te zitta zitta hai trovato il principe azzurro ” la riprese Ilaria

“Non è il principe azzurro, ila”

“Dai Anna non ti far pregare. Se ti prende così tanto qualcosa deve avere di particolare, no? Con Mario so che avevate una bella storia…per vedere un altro questo deve essere super…e guarda come ti combina…”

“Ila non è il principe azzurro. Casomai nero….” Aggiunse Anna con un filo di voce

“Cheee?”rimase sorpese Ilaria “il tuo amante è nero?? “

Anna facendole segno di non alzare la voce, annuì…

Ilaria rimase sorpresa in silenzio per qualche secondo. Non sapeva che dire. E poi

“Anna non so che dire…ma è vero quello che dicono di loro?”

E con le mani fece segno delle dimensioni del pene…

Anna che oramai era paonazza per la timidezza, annuì di nuovo…

“Lo vedi spesso?”

“Si Ila. Ma non ti dirò altro. Sono questioni molto private”

“Anna figurati. Ma guarda che qui tutti avevamo immaginato qsa. Anche da sotto la doccia si capisce che cè qsa di diverso in te. Il tuo cambiamento, i lividi, il buttplug, i segni che spesso hai addosso. il tuo amante deve essere molto intenso…che porcella che sei. Ma ha un amico per me?” Disse Ila tra il serio e lo scherzo.

“Vorresti?”

“Ma io non sono maialina come te” Disse sorridendo Ilaria. Stette in silenzio per un po’ e poi aggiunse

“Comunque ti ammiro. È molto tempo che non mi diverto. Il mio matrimonio è stato un disastro anche da quel punto di vista. Non ho avuto il coraggio di fare come te. Mi spiace per Mario, ma se stai bene te, fai bene a fare come fai. Io sono una stupida, una donna sbagliata. “

“Ila non è vero. Sei una bella ragazza. Gli uomini ti muoiono dietro. Però ti devi sbloccare. Hai avuto una esperienza negativa ma devi volerti bene. Non è stata colpa tua. Si sbaglia. È umano. Se vuoi cerco di darti una mano. Io cerco di vivere la mia sessualità appieno. Mi fa stare bene. Non sapevo di essere così ma ora che lo so, non posso tornare indietro. Mi sento più matura ed in pace con me. Mario è il mio amore e nulla di quello che faccio può cambiare questa cosa. Ora devo andare…”

“Dal tuo principe nero?” Disse Ila.

Anna sorridendo, annuì per la terza volta e andò via.

Quando Anna mi raccontó questo sviluppo sinceramente mi preoccupai. Se la cosa veniva fuori sai che sputtanata. Lei la maiala che si faceva il nero ed io il cornuto.

Dissi ad anna che se volvevamo avere maggiore tranquillità anche Ilaria avrebbe dovuto avere un segreto da nascondere. Anna capì al volo ma non era molto d’accordo. Io insistetti ma il processo di convincimento di anna fu lungo. Ilaria doveva incontrare ago. Questa era il piano.

Anna mi riferiva gli sviluppi con Ilaria che in effetti era incuriosita e quando era a 4 occhi anna mi riferiva che Ilaria voleva saperne di più. Dissi Ad anna di approfittare di quella curiosità e portarla fino a volere incontrare ago. Non mi ricordo i dettagli ma Anna con grande caparbietà riuscì a dare il numero di ago ad Ilaria dicendole una cosa del tipo

“Ila questo è il numero. È una persona super fidata. Se lo vuoi conoscere non ti preoccupare io non sono gelosa. Te sei più libera di me, sicuramente non ci daremo noia”

Ago era stato già avvertito che avrebbe potuto ricevere una telefonata da ilaria.

Anna mi disse che Ila non fece una piega e non sapeva se lo avrebbe mai chiamato.

Le cose dopo qualche tempo però sembrarono tornare normali, per quanto può essere normale che un bull nero si veda con tua moglie.

Ilaria sembrava essersi placata, le voci in ospedale si erano placate ed anche Anna cercava di fare più attenzione con i segni che le lasciava ago. Il buttplug non lo mise più durante il turno, ma solo prima di incontrare ago.

Tutto sembrava tornato alla normalità.

Solo ago ci sembrava sfuggente. Io dissi ad Anna che era anche normale, ci sta che si stava un po’ stancando di mia moglie. Però quando si vedevano l’intensità era sempre la stessa.

Poi una sera di queste mentre ago stava facendosi la doccia dopo aver scopato mia moglie, Anna prende il telefono di ago mentre squilla e mi dice di avvicinarmi.

Ero sinceramente ancora preso dalla scopata che avevo visto ed Anna mi dice

“Guarda amore!”

Ed io

“Chiamano ago, che c’è di strano!”

“Non capisci niente” disse lei “questo è il numero di Ilaria. Sono le 23. Chi chiama alle 23? Si vedono, e non ci hanno detto niente…”

Io sorrisi…aveva ragione lei. A quest’ora non chiami uno che non conosci. Ma uno con il quale hai una intimità.

“Ora cerco di capire da lui…”concluse Anna.

Quando lui arrivó con l’asciugamano sulla vita, Anna era tutta nuda e sudata sul letto, e gli disse

“Ago, sai, Ilaria è molto contenta di te…”

Lui la guardó sorpreso

“E io di lei… mi aveva detto di non dirti nulla per non farti ingelosire… lei mi piace molto, ma preferisco te”

E dicendolo si aprì l’asciugamano con una potente erezione

“Ed anche lui” concluse ago prima di fiondarsi di nuovo su mia moglie. .

Anna sorrise e lo fecero ancora.

Quando eravamo in auto sulla strada di casa, Anna mi disse

“Ma ti sembra normale? Nemmeno un grazie”

“Ago poteva ringraziare in effetti…ora si è capito perché era sempre impegnato”dissi io.

“Mario mi riferivo ad Ilaria. Le ho fatto conoscere ago e non mi dice nulla dopo avermi massacrato di domande?”

“Vabbè dai” dissi io. “Ma che ti importa…ora siamo tranquilli”

“Si ma a me ha fatto il terzo grado. E non mi dice nulla anzi mi mente.” Concluse Anna.

“Anna ora il problema sarà che quando si vedranno ago farà delle domande ad Ilaria sul perché tu lo sapessi, preparati”

“Mario, ago quando ha una donna nuda davanti, per esperienza diretta, non fa domande non parla se non per dire cosa vuole. Anzi ci sta che ci chieda di farlo a tre ora che io so”

“Magari “ dissi io.

“Magari che? Non sono mica la vostra porno star…e poi lei non sa che a te piace guardare. Quindi non vedresti Comunque”

Aveva ragione Anna. Non avrei potuto neanche guardare.

Eppure Ilaria me la sarei fatta proprio volentieri. Era bassina, ma tutto al suo posto e seni più grossi di Anna. Pensai che culo che ha ago. Non solo si scopa mia moglie ma Anna le ha fatto conoscere una sua amica che normalmente non lo avrebbe neanche salutato e lo chiama alle 23…Ed io ad immaginare la situazione.

Al che dissi

“Anna se lo fate in tre io ci sarò. Non puoi tirarti indietro. E non voglio sentire se o ma.”

“Vedremo. Ora ho sonno. Anche oggi ago mi ha distrutta”.
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,920
Punteggio reazione
7,721
Punti
124
Posizione
taranto
Dopo quell’incontro i ruoli si erano chiaramente definiti.

Inizió un periodo molto intenso di sesso. Anna lo incontrava spesso e lui, come ci aveva detto, portô la barra molto più in alto.

In molti mi hanno fatto un sacco di domande. Cercherò di rispondere per macro temi.

1 stare con una hotwife non è per tutti. Io avevo capito che Anna era molto particolare, ma tutto quello che è successo andò molto oltre le mie aspettative. L’ho amata. La amo. È un legame che la nostra vita sessuale non ha logorato affatto.

2 non ero geloso e non lo sono mai stato. Ho cercato di vivere i vari momenti tra adulti consenzienti. Lei ha avuto una vita sessuale molto intensa per essere noi persone normali, ma era la sua natura. Negarla avrebbe rotto il nostro legame. E non immagino una vita senza lei.

3 abbiamo continuato a fare sesso. L’ho trovata sexy dalla prima volta che ci siamo conosciuti e vedere la sua sessualità portata a livelli ancora più intensi mi ha acceso ancora di più. Forse non l’abbiamo fatto tutte le volte che avrei voluto, anche perché molto del nostro tempo libero, soprattutto in un periodo della nostra vita, lo abbiamo passato nel lifestyle, ma non mi posso lamentare. A letto è sempre stata hot, ma chiaramente con certi allenamenti era diventata una bomba.

4 con me era un sesso diverso. Meno carnale e più emozionale. Con alcuni bulls era davvero animalesco, impetuoso e selvaggio. Lei, e poi me lo disse chiaramente, preferiva I blacks anche per il senso del proibito, del taboo. Le dimensioni per Anna erano e sono importanti, anche se mi diceva che non era vero. con misure più generose delle mie aveva tutto un altro coinvolgimento. Con ragazzi tipo ago vedevo proprio la sua parte più selvaggia uscire fuori, difficile da domare. Ago non solo se la scopava come una porca, ma faceva di più: faceva uscire la troia che era in lei in un modo che a me non è mai riuscito, ma nemmeno a molti altri che aveva incontrato.

Anna, e lo capii con il tempo, aveva bisogno di questo nella sua vita. Doveva sfogare il suo lato animalesco.

Nel nostro caso, almeno durante il periodo di ago, che lei chiamava the one, Anna aveva un appagamento che le dava maggiore serenità. Noi litigavamo molto meno, è come se parte della sua aggressività venisse domata. Io non ero geloso. Mi ero ritagliato il mio ruolo e cercavo di prenderne più beneficio possibile.



Questo suo nuovo mood non passó inosservato. Una sua cara amica e collega si accorse che c’era qualcosa di diverso. Noi abbiamo sempre fatto della massima riservatezza la regola principale. Ma questa sua amica, Ilaria, qualcosa aveva colto, la vedeva diversa. Ilaria aveva la stessa età di Anna, ma aveva già alle spalle un matrimonio saltato. Aveva sposato un tizio che la tradiva costantemente e divorzió.

Anna mi raccontó di questa Ilaria, ma finché non c’era nulla di concreto non me ne interessai. Non mi dispiaceva. Mi sarebbe piaciuto scoparla sinceramente.

La cosa cambió ad un certo punto in maniera più repentina.

Anna aveva preso l’abitudine di incontrare the one dopo la notte in ospedale. Praticamente usciva dall’ospedale e andava diretta da ago a farsi scopare. Questo quando la notte era di venerdì per passare con ago il sabato dalle 7 di mattina fino alla sera.

Anna mi raccontó che ilaria, mentre si stavano facendo la doccia, cominció un venerdì di questi a farle delle domande strane. Una su tutte, che mi riferì, me la ricordo ancora

“Anna secondo me nascondi qualcosa…è da un po’ che ti osservo…da qualche tempo hai lividi e segni un po’ dappertutto, indossi sempre intimi Mini, e non credere che non me ne sia accorta, spesso hai anche un buttplug nel sedere. Mi sembri diventata troppo disinibita per essere nel solito tran tran. Hai l’amante, vero?”

Anna che non ha mai saputo essere convincente quando colta in fallo, deve aver risposto diventando rossa come un peperone

“Nooo Ilaria. Mario è esigente, sai come è!!!”

“Anna non pensare che sia stupida. Siamo amiche. Dimmelo”

Quando Anna mi riferì questo rimasi di sasso. Mica le avrai detto la verità?

Anna mi disse che non le disse tutta la verità. Ma buona parte ovvero, dopo aver negato invano

“Ilaria non devi dirlo a nessuno. Si mi vedo da un po’ di tempo con un altro”

Ilaria che era curiosa continuava a chiedere

“Lo avevo capito. Deve essere uno che ti piace tanto…per come ti ho visto cambiare… e come è?”

“Mi prende molto” disse anna.

“Certo, ma è biondo, moro, alto basso…insomma dimmi, dai non fare la preziosa. Lo sai che da quando ho divorziato non riesco ad avere una storia decente e te zitta zitta hai trovato il principe azzurro ” la riprese Ilaria

“Non è il principe azzurro, ila”

“Dai Anna non ti far pregare. Se ti prende così tanto qualcosa deve avere di particolare, no? Con Mario so che avevate una bella storia…per vedere un altro questo deve essere super…e guarda come ti combina…”

“Ila non è il principe azzurro. Casomai nero….” Aggiunse Anna con un filo di voce

“Cheee?”rimase sorpese Ilaria “il tuo amante è nero?? “

Anna facendole segno di non alzare la voce, annuì…

Ilaria rimase sorpresa in silenzio per qualche secondo. Non sapeva che dire. E poi

“Anna non so che dire…ma è vero quello che dicono di loro?”

E con le mani fece segno delle dimensioni del pene…

Anna che oramai era paonazza per la timidezza, annuì di nuovo…

“Lo vedi spesso?”

“Si Ila. Ma non ti dirò altro. Sono questioni molto private”

“Anna figurati. Ma guarda che qui tutti avevamo immaginato qsa. Anche da sotto la doccia si capisce che cè qsa di diverso in te. Il tuo cambiamento, i lividi, il buttplug, i segni che spesso hai addosso. il tuo amante deve essere molto intenso…che porcella che sei. Ma ha un amico per me?” Disse Ila tra il serio e lo scherzo.

“Vorresti?”

“Ma io non sono maialina come te” Disse sorridendo Ilaria. Stette in silenzio per un po’ e poi aggiunse

“Comunque ti ammiro. È molto tempo che non mi diverto. Il mio matrimonio è stato un disastro anche da quel punto di vista. Non ho avuto il coraggio di fare come te. Mi spiace per Mario, ma se stai bene te, fai bene a fare come fai. Io sono una stupida, una donna sbagliata. “

“Ila non è vero. Sei una bella ragazza. Gli uomini ti muoiono dietro. Però ti devi sbloccare. Hai avuto una esperienza negativa ma devi volerti bene. Non è stata colpa tua. Si sbaglia. È umano. Se vuoi cerco di darti una mano. Io cerco di vivere la mia sessualità appieno. Mi fa stare bene. Non sapevo di essere così ma ora che lo so, non posso tornare indietro. Mi sento più matura ed in pace con me. Mario è il mio amore e nulla di quello che faccio può cambiare questa cosa. Ora devo andare…”

“Dal tuo principe nero?” Disse Ila.

Anna sorridendo, annuì per la terza volta e andò via.

Quando Anna mi raccontó questo sviluppo sinceramente mi preoccupai. Se la cosa veniva fuori sai che sputtanata. Lei la maiala che si faceva il nero ed io il cornuto.

Dissi ad anna che se volvevamo avere maggiore tranquillità anche Ilaria avrebbe dovuto avere un segreto da nascondere. Anna capì al volo ma non era molto d’accordo. Io insistetti ma il processo di convincimento di anna fu lungo. Ilaria doveva incontrare ago. Questa era il piano.

Anna mi riferiva gli sviluppi con Ilaria che in effetti era incuriosita e quando era a 4 occhi anna mi riferiva che Ilaria voleva saperne di più. Dissi Ad anna di approfittare di quella curiosità e portarla fino a volere incontrare ago. Non mi ricordo i dettagli ma Anna con grande caparbietà riuscì a dare il numero di ago ad Ilaria dicendole una cosa del tipo

“Ila questo è il numero. È una persona super fidata. Se lo vuoi conoscere non ti preoccupare io non sono gelosa. Te sei più libera di me, sicuramente non ci daremo noia”

Ago era stato già avvertito che avrebbe potuto ricevere una telefonata da ilaria.

Anna mi disse che Ila non fece una piega e non sapeva se lo avrebbe mai chiamato.

Le cose dopo qualche tempo però sembrarono tornare normali, per quanto può essere normale che un bull nero si veda con tua moglie.

Ilaria sembrava essersi placata, le voci in ospedale si erano placate ed anche Anna cercava di fare più attenzione con i segni che le lasciava ago. Il buttplug non lo mise più durante il turno, ma solo prima di incontrare ago.

Tutto sembrava tornato alla normalità.

Solo ago ci sembrava sfuggente. Io dissi ad Anna che era anche normale, ci sta che si stava un po’ stancando di mia moglie. Però quando si vedevano l’intensità era sempre la stessa.

Poi una sera di queste mentre ago stava facendosi la doccia dopo aver scopato mia moglie, Anna prende il telefono di ago mentre squilla e mi dice di avvicinarmi.

Ero sinceramente ancora preso dalla scopata che avevo visto ed Anna mi dice

“Guarda amore!”

Ed io

“Chiamano ago, che c’è di strano!”

“Non capisci niente” disse lei “questo è il numero di Ilaria. Sono le 23. Chi chiama alle 23? Si vedono, e non ci hanno detto niente…”

Io sorrisi…aveva ragione lei. A quest’ora non chiami uno che non conosci. Ma uno con il quale hai una intimità.

“Ora cerco di capire da lui…”concluse Anna.

Quando lui arrivó con l’asciugamano sulla vita, Anna era tutta nuda e sudata sul letto, e gli disse

“Ago, sai, Ilaria è molto contenta di te…”

Lui la guardó sorpreso

“E io di lei… mi aveva detto di non dirti nulla per non farti ingelosire… lei mi piace molto, ma preferisco te”

E dicendolo si aprì l’asciugamano con una potente erezione

“Ed anche lui” concluse ago prima di fiondarsi di nuovo su mia moglie. .

Anna sorrise e lo fecero ancora.

Quando eravamo in auto sulla strada di casa, Anna mi disse

“Ma ti sembra normale? Nemmeno un grazie”

“Ago poteva ringraziare in effetti…ora si è capito perché era sempre impegnato”dissi io.

“Mario mi riferivo ad Ilaria. Le ho fatto conoscere ago e non mi dice nulla dopo avermi massacrato di domande?”

“Vabbè dai” dissi io. “Ma che ti importa…ora siamo tranquilli”

“Si ma a me ha fatto il terzo grado. E non mi dice nulla anzi mi mente.” Concluse Anna.

“Anna ora il problema sarà che quando si vedranno ago farà delle domande ad Ilaria sul perché tu lo sapessi, preparati”

“Mario, ago quando ha una donna nuda davanti, per esperienza diretta, non fa domande non parla se non per dire cosa vuole. Anzi ci sta che ci chieda di farlo a tre ora che io so”

“Magari “ dissi io.

“Magari che? Non sono mica la vostra porno star…e poi lei non sa che a te piace guardare. Quindi non vedresti Comunque”

Aveva ragione Anna. Non avrei potuto neanche guardare.

Eppure Ilaria me la sarei fatta proprio volentieri. Era bassina, ma tutto al suo posto e seni più grossi di Anna. Pensai che culo che ha ago. Non solo si scopa mia moglie ma Anna le ha fatto conoscere una sua amica che normalmente non lo avrebbe neanche salutato e lo chiama alle 23…Ed io ad immaginare la situazione.

Al che dissi

“Anna se lo fate in tre io ci sarò. Non puoi tirarti indietro. E non voglio sentire se o ma.”

“Vedremo. Ora ho sonno. Anche oggi ago mi ha distrutta”.
beata libertà, che stronza di amica non voleva far sapere che le piace il capitone
 
OP
N

Niagara77

"Level 3"
Messaggi
104
Punteggio reazione
297
Punti
63
In realtà quel confronto con Ilaria non ci fu mai.
Anche Anna capì che non aveva senso. Si dividevano un amante cosa c’era di male? Già la situazione era molto particolare…
Le cose continuarono per un po’ come sempre. Purtroppo l’incontro a tre, con ilaria intendo, tardava ad arrivare anche se lo avrei visto proprio volentieri.
Quando dicevo che ago aveva portato la barra più in alto intendevo tra le altre cose che aveva cominciato a condividerla con altri amici suoi.
La prima volta che successe, tempo prima di Ilaria, non ci avvertì. trovammo questo ragazzone a casa sua seduto sul divano.
La cosa fu abbastanza strana.
Era una domenica mattina -me lo ricordo benissimo- ed entrando troviamo questo ragazzone nero seduto e per nulla timido. Anche da vestito si capiva che era palestrato.
Capii subito perché era lì. Anna era sorpresa e un po’ impaurita. Non era preparata. Non si era preparata. Era Comunque un gran bel ragazzo, come anche Anna mi disse.
Probabilmente, così grosso, era un buttafuori o qualcosa del genere.
Ago ci disse che quella mattina avrebbe giocato anche lui.
Anna allora mi prese in disparte e mi chiese
“Non sono sicura, Mario. Ma l’hai visto quanto è grosso? Questo mi distrugge. E poi non so nemmeno come si chiama, chi l’ha mai visto.”
Mi ricordo la abbracciai forte e le dissi di fare solo quello che si sentiva.
L’abbraccio duró poco, perché ago la prese per un braccio e se la tiró a se.
Cominciarono a baciarsi davanti a me e al ragazzo che guardava la scena.
Ago le sfiló subito via l’abito e Anna rimase vestita solo del proprio intimo.
Anna, mi ricordo, aveva un intimo color vinaccia, piccolissimo, che risaltava sulla sua pelle chiara e sulle sue forme: avrebbe resuscitato un morto e non scherzo.
Il terzo infatti che stava osservando tutta la scena si alzò in piedi immediatamente, se la mangiava letteralmente con gli occhi. Era più alto di lei ma soprattutto più possente ed in piedi si vedeva bene questa sproporzione.
Io non riuscii a capire nulla, stava tutto accadendo velocemente.
Vidi che il nero guardó ago quasi chiedendogli un assenso, almeno così a me parve.
Mentre fissava il corpo di mia moglie, ago gli fece un cenno con il capo, come per dire ok, è tua.
Il palestrato prese subito mia moglie in braccio, alzandola come fosse leggerissima e se la portó a passi veloci nella ex stanza di ray.
Le gambe di Anna lunghe e lisce erano sulle braccia tese del nero, e davano forma al suo culo che guardai andare via. Anna si era completamente abbandonata a lui e mentre il negrone se la portava via in perizoma e reggiseno, Anna mi fece con la mano il segno delle corna.
Ero eccitatissimo e li seguii.
Ago mi tenne per un braccio e mi disse
“Tu Mario aspetti qui. Se vuoi puoi guardare dal buco della serratura. Ma non puoi entrare.capito?”
Benché confuso e sorpreso feci cenno di si. Intanto il ragazzo si era chiuso dentro alla stanza con mia moglie semi nuda.
Non si sentì nulla per qualche interminabile minuto e poi il rumore dello sforzo delle molle dell’ex letto di ray divenne perfettamente udibile. Anche i gemiti di Anna divennero sempre più forti e continui.
Guardai ago che sorrise e mi fece cenno con la mano che se la stava scopando di brutto. Pensai povera Anna.
Mi fiondai sulla serratura per vedere la scena, ma purtroppo non si vedeva nulla o quasi. Ci provai in tutti modi ma non ci fu nulla da fare. Non si vedeva nulla. Mi sedetti sul divano. In quella stanza stava succedendo di tutto, si sentivano rumori di schiaffi, rumori del letto, gemiti e parole di Anna. Doveva scoparla di brutto. Chiesi ad ago perché non potevo vedere la scena.
Ago mi rispose
“Perché lui i cuck li tratta così. Fuori dalla porta. Senti come si diverte la fikona? Fra poco si divertirà ancora di più…”
E sorrise.
Avevo capito benissimo cosa intendeva.
I gemiti di Anna si fermarono e caló un silenzio irreale che fu rotto solo dalla serratura della stanza di ray che si aprì.
Uscì il ragazzone mezzo nudo, con un panno attorno alla vita e si diresse verso il bagno.
Non riuscii a vedere nulla se non le sue spalle larghe e le braccia ed il petto muscoloso.
A quel punto mi affacciai nella stanza. Vidi Anna tutta nuda ancora a gambe aperte con gocce di quella che mi sembrava sborra sulla pancia e sulle gambe. Mi guardó con sguardo lascivio senza dirmi nulla, ma capii che le era molto piaciuto. Stavo quasi per parlare quando ago da dietro mi disse di andarmi a sedere sul divano perché lui ed il palestrato dovevano continuare.
E così feci. La porta di richiuse di nuovo e dopo poco si sentivano ancora chiaramente i rumori di una scopata intensa. Non so quanto tempo duró, Anna deve aver goduto moltissimo a sentire quanto gemeva.
Poi continuarono anche nella doccia.
Non le dettero tregua per un bel po’.
Buona parte della mattinata era andata cosi.
Alla fine, dopo qualche ora, il palestrato salutó ago dandogli il 5, si chiamó dal cellulare di Anna e senza nemmeno guardarmi se ne andó via.
Anna era esausta e dopo essersi docciata e lavata via quella mattinata di sesso selvaggio ce ne andammo anche noi.
In auto stemmo un po’ in silenzio e poi gli chiesi
“Anna come è andata? Ti vedo più silenziosa del solito”
“Mario tutto bene. È solo stanchezza. Sono due furie…”
“ vabbè ma sai che si dice? Chi ha muscoli ha il pene piccolo…”
Anna strabuzzò gli occhi e mi disse
“Mario io ti amo tanto, ma tu non hai visto nulla. È più largo e lungo di ago. Credo sia il più grosso di sempre. Ma oltre alle dimissioni ha una energia…non si ferma mai…mi ha letteralmente devastata…”
Io che non volevo sentire altro continuai
“Avete fatto anche la doppia?”
Lei fece cenno di si con il capo.
“Ma ha messo il condom?”
“No. Mi ha preso a pelle…ho avuto paura a chiederglielo. È venuto più volte…ma io di più”
Lo avevo capito, pensai.
“Ma come? E tutte le nostre regole?”
“Mario che ti devo dire? In quel momento non ci ho pensato. Ero presa da altro. Comunque anche ago era a pelle. Sono abbastanza tranquilla. Comunque ho delle analisi da fare…ma sono tranquilla…”
E allora le chiesi
“Anna ma sai come si chiama almeno?”
“Non abbiamo parlato Mario. Appena entrati in stanza me lo ha messo in bocca e poi…il resto…”
“Lo ha messo anche dietro Anna?” Le chiesi con un filo di voce super eccitato sapendo già la risposta…
“Si…e non è stato facile all’inizio…poi è andato come un motorino”
“Non mi vuoi raccontare nulla Anna? Lo sai che mi piace vedere o almeno sapere…”
“Mario ora sono stanca. Ho figa e culo in fiamme. Non ho una gran voglia di parlare….fra l’altro sento che mi cola ancora tutto, mannaccia…”
Stemmo in silenzio per un po’. E poi aggiunsi
“Ho visto vi siete scambiati i numeri…”
“Esatto. Lo vorrei rivedere..anche per chiedergli come si chiama…”
E scoppiammo a ridere…
Salimmo in ascensore e prima di addomentarsi anna si fece un’altra doccia. Provai l’approccio ma mi disse no seccamente.
Con quella sera, successa prima di Ilaria, inizió la fase di sharing di ago.
E con questo racconto auguro a tutti buon anno
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,920
Punteggio reazione
7,721
Punti
124
Posizione
taranto
In realtà quel confronto con Ilaria non ci fu mai.
Anche Anna capì che non aveva senso. Si dividevano un amante cosa c’era di male? Già la situazione era molto particolare…
Le cose continuarono per un po’ come sempre. Purtroppo l’incontro a tre, con ilaria intendo, tardava ad arrivare anche se lo avrei visto proprio volentieri.
Quando dicevo che ago aveva portato la barra più in alto intendevo tra le altre cose che aveva cominciato a condividerla con altri amici suoi.
La prima volta che successe, tempo prima di Ilaria, non ci avvertì. trovammo questo ragazzone a casa sua seduto sul divano.
La cosa fu abbastanza strana.
Era una domenica mattina -me lo ricordo benissimo- ed entrando troviamo questo ragazzone nero seduto e per nulla timido. Anche da vestito si capiva che era palestrato.
Capii subito perché era lì. Anna era sorpresa e un po’ impaurita. Non era preparata. Non si era preparata. Era Comunque un gran bel ragazzo, come anche Anna mi disse.
Probabilmente, così grosso, era un buttafuori o qualcosa del genere.
Ago ci disse che quella mattina avrebbe giocato anche lui.
Anna allora mi prese in disparte e mi chiese
“Non sono sicura, Mario. Ma l’hai visto quanto è grosso? Questo mi distrugge. E poi non so nemmeno come si chiama, chi l’ha mai visto.”
Mi ricordo la abbracciai forte e le dissi di fare solo quello che si sentiva.
L’abbraccio duró poco, perché ago la prese per un braccio e se la tiró a se.
Cominciarono a baciarsi davanti a me e al ragazzo che guardava la scena.
Ago le sfiló subito via l’abito e Anna rimase vestita solo del proprio intimo.
Anna, mi ricordo, aveva un intimo color vinaccia, piccolissimo, che risaltava sulla sua pelle chiara e sulle sue forme: avrebbe resuscitato un morto e non scherzo.
Il terzo infatti che stava osservando tutta la scena si alzò in piedi immediatamente, se la mangiava letteralmente con gli occhi. Era più alto di lei ma soprattutto più possente ed in piedi si vedeva bene questa sproporzione.
Io non riuscii a capire nulla, stava tutto accadendo velocemente.
Vidi che il nero guardó ago quasi chiedendogli un assenso, almeno così a me parve.
Mentre fissava il corpo di mia moglie, ago gli fece un cenno con il capo, come per dire ok, è tua.
Il palestrato prese subito mia moglie in braccio, alzandola come fosse leggerissima e se la portó a passi veloci nella ex stanza di ray.
Le gambe di Anna lunghe e lisce erano sulle braccia tese del nero, e davano forma al suo culo che guardai andare via. Anna si era completamente abbandonata a lui e mentre il negrone se la portava via in perizoma e reggiseno, Anna mi fece con la mano il segno delle corna.
Ero eccitatissimo e li seguii.
Ago mi tenne per un braccio e mi disse
“Tu Mario aspetti qui. Se vuoi puoi guardare dal buco della serratura. Ma non puoi entrare.capito?”
Benché confuso e sorpreso feci cenno di si. Intanto il ragazzo si era chiuso dentro alla stanza con mia moglie semi nuda.
Non si sentì nulla per qualche interminabile minuto e poi il rumore dello sforzo delle molle dell’ex letto di ray divenne perfettamente udibile. Anche i gemiti di Anna divennero sempre più forti e continui.
Guardai ago che sorrise e mi fece cenno con la mano che se la stava scopando di brutto. Pensai povera Anna.
Mi fiondai sulla serratura per vedere la scena, ma purtroppo non si vedeva nulla o quasi. Ci provai in tutti modi ma non ci fu nulla da fare. Non si vedeva nulla. Mi sedetti sul divano. In quella stanza stava succedendo di tutto, si sentivano rumori di schiaffi, rumori del letto, gemiti e parole di Anna. Doveva scoparla di brutto. Chiesi ad ago perché non potevo vedere la scena.
Ago mi rispose
“Perché lui i cuck li tratta così. Fuori dalla porta. Senti come si diverte la fikona? Fra poco si divertirà ancora di più…”
E sorrise.
Avevo capito benissimo cosa intendeva.
I gemiti di Anna si fermarono e caló un silenzio irreale che fu rotto solo dalla serratura della stanza di ray che si aprì.
Uscì il ragazzone mezzo nudo, con un panno attorno alla vita e si diresse verso il bagno.
Non riuscii a vedere nulla se non le sue spalle larghe e le braccia ed il petto muscoloso.
A quel punto mi affacciai nella stanza. Vidi Anna tutta nuda ancora a gambe aperte con gocce di quella che mi sembrava sborra sulla pancia e sulle gambe. Mi guardó con sguardo lascivio senza dirmi nulla, ma capii che le era molto piaciuto. Stavo quasi per parlare quando ago da dietro mi disse di andarmi a sedere sul divano perché lui ed il palestrato dovevano continuare.
E così feci. La porta di richiuse di nuovo e dopo poco si sentivano ancora chiaramente i rumori di una scopata intensa. Non so quanto tempo duró, Anna deve aver goduto moltissimo a sentire quanto gemeva.
Poi continuarono anche nella doccia.
Non le dettero tregua per un bel po’.
Buona parte della mattinata era andata cosi.
Alla fine, dopo qualche ora, il palestrato salutó ago dandogli il 5, si chiamó dal cellulare di Anna e senza nemmeno guardarmi se ne andó via.
Anna era esausta e dopo essersi docciata e lavata via quella mattinata di sesso selvaggio ce ne andammo anche noi.
In auto stemmo un po’ in silenzio e poi gli chiesi
“Anna come è andata? Ti vedo più silenziosa del solito”
“Mario tutto bene. È solo stanchezza. Sono due furie…”
“ vabbè ma sai che si dice? Chi ha muscoli ha il pene piccolo…”
Anna strabuzzò gli occhi e mi disse
“Mario io ti amo tanto, ma tu non hai visto nulla. È più largo e lungo di ago. Credo sia il più grosso di sempre. Ma oltre alle dimissioni ha una energia…non si ferma mai…mi ha letteralmente devastata…”
Io che non volevo sentire altro continuai
“Avete fatto anche la doppia?”
Lei fece cenno di si con il capo.
“Ma ha messo il condom?”
“No. Mi ha preso a pelle…ho avuto paura a chiederglielo. È venuto più volte…ma io di più”
Lo avevo capito, pensai.
“Ma come? E tutte le nostre regole?”
“Mario che ti devo dire? In quel momento non ci ho pensato. Ero presa da altro. Comunque anche ago era a pelle. Sono abbastanza tranquilla. Comunque ho delle analisi da fare…ma sono tranquilla…”
E allora le chiesi
“Anna ma sai come si chiama almeno?”
“Non abbiamo parlato Mario. Appena entrati in stanza me lo ha messo in bocca e poi…il resto…”
“Lo ha messo anche dietro Anna?” Le chiesi con un filo di voce super eccitato sapendo già la risposta…
“Si…e non è stato facile all’inizio…poi è andato come un motorino”
“Non mi vuoi raccontare nulla Anna? Lo sai che mi piace vedere o almeno sapere…”
“Mario ora sono stanca. Ho figa e culo in fiamme. Non ho una gran voglia di parlare….fra l’altro sento che mi cola ancora tutto, mannaccia…”
Stemmo in silenzio per un po’. E poi aggiunsi
“Ho visto vi siete scambiati i numeri…”
“Esatto. Lo vorrei rivedere..anche per chiedergli come si chiama…”
E scoppiammo a ridere…
Salimmo in ascensore e prima di addomentarsi anna si fece un’altra doccia. Provai l’approccio ma mi disse no seccamente.
Con quella sera, successa prima di Ilaria, inizió la fase di sharing di ago.
E con questo racconto auguro a tutti buon anno
Buon anno anche a te, certo è vero che avesse la fica e il culo in fiamme ma almeno un bel pompino per spegnerti un po' ed anche per ringraziarti del tuo comportamento, che io non sarei capace di avere.
Ogni quanto va dai suoi bull, per curiosità
 
OP
N

Niagara77

"Level 3"
Messaggi
104
Punteggio reazione
297
Punti
63
Buon anno anche a te, certo è vero che avesse la fica e il culo in fiamme ma almeno un bel pompino per spegnerti un po' ed anche per ringraziarti del tuo comportamento, che io non sarei capace di avere.
Ogni quanto va dai suoi bull, per curiosità
Non c’era una regola fissa. Avevamo una vita abbastanza piena. In genere andava da lui dopo la notte del venerdì (quindi di sabato mattina presto).
 

punterone10

"Level 0"
Messaggi
3
Punteggio reazione
5
Punti
3
Age
42
Posizione
Milano
Capisco che tu ami essere cornuto, ma la leggerezza con cui tua moglie accetta che tu venga umiliato e svergognato è veramente triste. Capisco essere chuck ma credo che nel tuo caso si sia andati oltre nelle umiliazioni da parte di tua moglie. Si ha davvero l’impressione che di te non le freghi nulla…desolante
 

KSbis

"Level 3"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
204
Punteggio reazione
252
Punti
69
Dopo quell’incontro i ruoli si erano chiaramente definiti.

Inizió un periodo molto intenso di sesso. Anna lo incontrava spesso e lui, come ci aveva detto, portô la barra molto più in alto.

In molti mi hanno fatto un sacco di domande. Cercherò di rispondere per macro temi.

1 stare con una hotwife non è per tutti. Io avevo capito che Anna era molto particolare, ma tutto quello che è successo andò molto oltre le mie aspettative. L’ho amata. La amo. È un legame che la nostra vita sessuale non ha logorato affatto.

2 non ero geloso e non lo sono mai stato. Ho cercato di vivere i vari momenti tra adulti consenzienti. Lei ha avuto una vita sessuale molto intensa per essere noi persone normali, ma era la sua natura. Negarla avrebbe rotto il nostro legame. E non immagino una vita senza lei.

3 abbiamo continuato a fare sesso. L’ho trovata sexy dalla prima volta che ci siamo conosciuti e vedere la sua sessualità portata a livelli ancora più intensi mi ha acceso ancora di più. Forse non l’abbiamo fatto tutte le volte che avrei voluto, anche perché molto del nostro tempo libero, soprattutto in un periodo della nostra vita, lo abbiamo passato nel lifestyle, ma non mi posso lamentare. A letto è sempre stata hot, ma chiaramente con certi allenamenti era diventata una bomba.

4 con me era un sesso diverso. Meno carnale e più emozionale. Con alcuni bulls era davvero animalesco, impetuoso e selvaggio. Lei, e poi me lo disse chiaramente, preferiva I blacks anche per il senso del proibito, del taboo. Le dimensioni per Anna erano e sono importanti, anche se mi diceva che non era vero. con misure più generose delle mie aveva tutto un altro coinvolgimento. Con ragazzi tipo ago vedevo proprio la sua parte più selvaggia uscire fuori, difficile da domare. Ago non solo se la scopava come una porca, ma faceva di più: faceva uscire la troia che era in lei in un modo che a me non è mai riuscito, ma nemmeno a molti altri che aveva incontrato.

Anna, e lo capii con il tempo, aveva bisogno di questo nella sua vita. Doveva sfogare il suo lato animalesco.

Nel nostro caso, almeno durante il periodo di ago, che lei chiamava the one, Anna aveva un appagamento che le dava maggiore serenità. Noi litigavamo molto meno, è come se parte della sua aggressività venisse domata. Io non ero geloso. Mi ero ritagliato il mio ruolo e cercavo di prenderne più beneficio possibile.



Questo suo nuovo mood non passó inosservato. Una sua cara amica e collega si accorse che c’era qualcosa di diverso. Noi abbiamo sempre fatto della massima riservatezza la regola principale. Ma questa sua amica, Ilaria, qualcosa aveva colto, la vedeva diversa. Ilaria aveva la stessa età di Anna, ma aveva già alle spalle un matrimonio saltato. Aveva sposato un tizio che la tradiva costantemente e divorzió.

Anna mi raccontó di questa Ilaria, ma finché non c’era nulla di concreto non me ne interessai. Non mi dispiaceva. Mi sarebbe piaciuto scoparla sinceramente.

La cosa cambió ad un certo punto in maniera più repentina.

Anna aveva preso l’abitudine di incontrare the one dopo la notte in ospedale. Praticamente usciva dall’ospedale e andava diretta da ago a farsi scopare. Questo quando la notte era di venerdì per passare con ago il sabato dalle 7 di mattina fino alla sera.

Anna mi raccontó che ilaria, mentre si stavano facendo la doccia, cominció un venerdì di questi a farle delle domande strane. Una su tutte, che mi riferì, me la ricordo ancora

“Anna secondo me nascondi qualcosa…è da un po’ che ti osservo…da qualche tempo hai lividi e segni un po’ dappertutto, indossi sempre intimi Mini, e non credere che non me ne sia accorta, spesso hai anche un buttplug nel sedere. Mi sembri diventata troppo disinibita per essere nel solito tran tran. Hai l’amante, vero?”

Anna che non ha mai saputo essere convincente quando colta in fallo, deve aver risposto diventando rossa come un peperone

“Nooo Ilaria. Mario è esigente, sai come è!!!”

“Anna non pensare che sia stupida. Siamo amiche. Dimmelo”

Quando Anna mi riferì questo rimasi di sasso. Mica le avrai detto la verità?

Anna mi disse che non le disse tutta la verità. Ma buona parte ovvero, dopo aver negato invano

“Ilaria non devi dirlo a nessuno. Si mi vedo da un po’ di tempo con un altro”

Ilaria che era curiosa continuava a chiedere

“Lo avevo capito. Deve essere uno che ti piace tanto…per come ti ho visto cambiare… e come è?”

“Mi prende molto” disse anna.

“Certo, ma è biondo, moro, alto basso…insomma dimmi, dai non fare la preziosa. Lo sai che da quando ho divorziato non riesco ad avere una storia decente e te zitta zitta hai trovato il principe azzurro ” la riprese Ilaria

“Non è il principe azzurro, ila”

“Dai Anna non ti far pregare. Se ti prende così tanto qualcosa deve avere di particolare, no? Con Mario so che avevate una bella storia…per vedere un altro questo deve essere super…e guarda come ti combina…”

“Ila non è il principe azzurro. Casomai nero….” Aggiunse Anna con un filo di voce

“Cheee?”rimase sorpese Ilaria “il tuo amante è nero?? “

Anna facendole segno di non alzare la voce, annuì…

Ilaria rimase sorpresa in silenzio per qualche secondo. Non sapeva che dire. E poi

“Anna non so che dire…ma è vero quello che dicono di loro?”

E con le mani fece segno delle dimensioni del pene…

Anna che oramai era paonazza per la timidezza, annuì di nuovo…

“Lo vedi spesso?”

“Si Ila. Ma non ti dirò altro. Sono questioni molto private”

“Anna figurati. Ma guarda che qui tutti avevamo immaginato qsa. Anche da sotto la doccia si capisce che cè qsa di diverso in te. Il tuo cambiamento, i lividi, il buttplug, i segni che spesso hai addosso. il tuo amante deve essere molto intenso…che porcella che sei. Ma ha un amico per me?” Disse Ila tra il serio e lo scherzo.

“Vorresti?”

“Ma io non sono maialina come te” Disse sorridendo Ilaria. Stette in silenzio per un po’ e poi aggiunse

“Comunque ti ammiro. È molto tempo che non mi diverto. Il mio matrimonio è stato un disastro anche da quel punto di vista. Non ho avuto il coraggio di fare come te. Mi spiace per Mario, ma se stai bene te, fai bene a fare come fai. Io sono una stupida, una donna sbagliata. “

“Ila non è vero. Sei una bella ragazza. Gli uomini ti muoiono dietro. Però ti devi sbloccare. Hai avuto una esperienza negativa ma devi volerti bene. Non è stata colpa tua. Si sbaglia. È umano. Se vuoi cerco di darti una mano. Io cerco di vivere la mia sessualità appieno. Mi fa stare bene. Non sapevo di essere così ma ora che lo so, non posso tornare indietro. Mi sento più matura ed in pace con me. Mario è il mio amore e nulla di quello che faccio può cambiare questa cosa. Ora devo andare…”

“Dal tuo principe nero?” Disse Ila.

Anna sorridendo, annuì per la terza volta e andò via.

Quando Anna mi raccontó questo sviluppo sinceramente mi preoccupai. Se la cosa veniva fuori sai che sputtanata. Lei la maiala che si faceva il nero ed io il cornuto.

Dissi ad anna che se volvevamo avere maggiore tranquillità anche Ilaria avrebbe dovuto avere un segreto da nascondere. Anna capì al volo ma non era molto d’accordo. Io insistetti ma il processo di convincimento di anna fu lungo. Ilaria doveva incontrare ago. Questa era il piano.

Anna mi riferiva gli sviluppi con Ilaria che in effetti era incuriosita e quando era a 4 occhi anna mi riferiva che Ilaria voleva saperne di più. Dissi Ad anna di approfittare di quella curiosità e portarla fino a volere incontrare ago. Non mi ricordo i dettagli ma Anna con grande caparbietà riuscì a dare il numero di ago ad Ilaria dicendole una cosa del tipo

“Ila questo è il numero. È una persona super fidata. Se lo vuoi conoscere non ti preoccupare io non sono gelosa. Te sei più libera di me, sicuramente non ci daremo noia”

Ago era stato già avvertito che avrebbe potuto ricevere una telefonata da ilaria.

Anna mi disse che Ila non fece una piega e non sapeva se lo avrebbe mai chiamato.

Le cose dopo qualche tempo però sembrarono tornare normali, per quanto può essere normale che un bull nero si veda con tua moglie.

Ilaria sembrava essersi placata, le voci in ospedale si erano placate ed anche Anna cercava di fare più attenzione con i segni che le lasciava ago. Il buttplug non lo mise più durante il turno, ma solo prima di incontrare ago.

Tutto sembrava tornato alla normalità.

Solo ago ci sembrava sfuggente. Io dissi ad Anna che era anche normale, ci sta che si stava un po’ stancando di mia moglie. Però quando si vedevano l’intensità era sempre la stessa.

Poi una sera di queste mentre ago stava facendosi la doccia dopo aver scopato mia moglie, Anna prende il telefono di ago mentre squilla e mi dice di avvicinarmi.

Ero sinceramente ancora preso dalla scopata che avevo visto ed Anna mi dice

“Guarda amore!”

Ed io

“Chiamano ago, che c’è di strano!”

“Non capisci niente” disse lei “questo è il numero di Ilaria. Sono le 23. Chi chiama alle 23? Si vedono, e non ci hanno detto niente…”

Io sorrisi…aveva ragione lei. A quest’ora non chiami uno che non conosci. Ma uno con il quale hai una intimità.

“Ora cerco di capire da lui…”concluse Anna.

Quando lui arrivó con l’asciugamano sulla vita, Anna era tutta nuda e sudata sul letto, e gli disse

“Ago, sai, Ilaria è molto contenta di te…”

Lui la guardó sorpreso

“E io di lei… mi aveva detto di non dirti nulla per non farti ingelosire… lei mi piace molto, ma preferisco te”

E dicendolo si aprì l’asciugamano con una potente erezione

“Ed anche lui” concluse ago prima di fiondarsi di nuovo su mia moglie. .

Anna sorrise e lo fecero ancora.

Quando eravamo in auto sulla strada di casa, Anna mi disse

“Ma ti sembra normale? Nemmeno un grazie”

“Ago poteva ringraziare in effetti…ora si è capito perché era sempre impegnato”dissi io.

“Mario mi riferivo ad Ilaria. Le ho fatto conoscere ago e non mi dice nulla dopo avermi massacrato di domande?”

“Vabbè dai” dissi io. “Ma che ti importa…ora siamo tranquilli”

“Si ma a me ha fatto il terzo grado. E non mi dice nulla anzi mi mente.” Concluse Anna.

“Anna ora il problema sarà che quando si vedranno ago farà delle domande ad Ilaria sul perché tu lo sapessi, preparati”

“Mario, ago quando ha una donna nuda davanti, per esperienza diretta, non fa domande non parla se non per dire cosa vuole. Anzi ci sta che ci chieda di farlo a tre ora che io so”

“Magari “ dissi io.

“Magari che? Non sono mica la vostra porno star…e poi lei non sa che a te piace guardare. Quindi non vedresti Comunque”

Aveva ragione Anna. Non avrei potuto neanche guardare.

Eppure Ilaria me la sarei fatta proprio volentieri. Era bassina, ma tutto al suo posto e seni più grossi di Anna. Pensai che culo che ha ago. Non solo si scopa mia moglie ma Anna le ha fatto conoscere una sua amica che normalmente non lo avrebbe neanche salutato e lo chiama alle 23…Ed io ad immaginare la situazione.

Al che dissi

“Anna se lo fate in tre io ci sarò. Non puoi tirarti indietro. E non voglio sentire se o ma.”

“Vedremo. Ora ho sonno. Anche oggi ago mi ha distrutta”.

Situazione molto ben descritta, molto bene!!
 
OP
N

Niagara77

"Level 3"
Messaggi
104
Punteggio reazione
297
Punti
63
Per fare un po’ di ordine.
The one fu il bull fisso di anna per qualche tempo. All’inizio come ho scritto gli incontri erano abbastanza frequenti. Ho stimato una volta a settimana di media. Poi piano piano si diradarono finché a seguito di un evento le strade si divisero del tutto.
Ilaria lasció ago, invece, dopo qualche mese perché iniziò una storia con un ragazzo italiano che poi sposó. Quindi il trio con Ago non lo fecero mai purtroppo.
In questa parte del racconto facciamo un salto in avanti di una decina d’anni e racconto di come si è evoluto il rapporto con Ilaria.
Dopo che Anna seppe che Ilaria era una delle ragazze di ago se lo divisero senza problemi fintanto che Ilaria non si fidanzò.
Dopo circa una decina d’anni da quei fatti, Anna che non aveva più ago come bull, fu invitata per un addio al nubilato di una collega nella casa di campagna del marito di ilaria , che definirla casa era riduttivo. Una bella villa fuori città, circondata da ettari di terreno agricolo e boschi e quindi abbastanza discreta. Io non partecipai perché doveva essere una cosa solo tra donne.
In quel periodo Anna non aveva un bull fisso e giocavamo quando capitava.
Quando giochi così, cambi spesso, ma può essere anche meno appagante. Nella nostra esperienza un bull fisso, con certe qualità, era preferibile ad avventure sporadiche.
Quel pomeriggio Anna partì per casa di Ilaria e sarebbe ritornata il giorno dopo.
Nulla di che insomma.
Francamente ero abbastanza tranquillo che sarebbe andato tutto ok.
La mia sera passó sulla rete e davanti alla tv.
la mattina dopo tornó Anna ed era strana, irrequieta, e per questo chiesi spiegazioni

“Mario te non hai idea di quello che è successo ieri sera”

“Si avete festeggiato il nubilato di quella tua collega, che cè di strano?” Dissi io.

“Stammi a sentire allora. Edoardo -il marito di Ilaria- ha questa bella casa in campagna con una vasca jacuzzi. È stata una serata tra ragazze molto allegra, forse sono un po’ grande per certe cose, ma abbiamo riso, scherzato, e fatto anche il bagno nella jacuzzi. Una goduria assoluta. Eravamo 4 di noi, tutte donne, e dormivamo nella grande sala, tra divano letto e brandine. Ilaria, che è venuta a dormire con noi, aveva lasciato una lucina accesa per non lasciarci totalmente al buio in un ambiente che non conoscevamo“

Interruppi io
“Scusa e cosa ci sarebbe di così sensazionale?”

“Aspetta, non ho finito. La notte mi alzo come sempre per andare in bagno. Solo che non mi ricordavo dove fosse. Ho girato mezza casa rischiando di farmela addosso. Sono salita al piano di sopra ed ho sentito il rumore di due che scopavano…”

“Anna ma sei sicura? Magari eri mezza ubriaca..”
aggiunsi sempre io

“Mi fai finire? Certo che sono sicura, lo saprò riconoscere o no? Insomma sento due che scopano. Mi incuriosisco, anche perché eravamo tutte donne…. Mi avvicino alla porta e sento chiari i gemiti di un uomo…”

“Hai visto chi era?”

“Non l’ho visto, la porta era chiusa, quasi sicuramente a chiave…ma non poteva che essere edoardo. Chi ha la possibilità di entrare in casa in ogni momento se non il suo proprietario?”

“Anna scusa ma la lei?sarà stata Ilaria. “Dissi io

“L’ho pensato anche io. Sono scesa giù a vedere dove stava, ma lei dormiva beatamente. Mancava solo una mia collega, la lisa, la ricordi?”

“Si certo. La riccia. Carina lei…”

“Si carina davvero. Comunque non ho più dormito ed ho aspettato che tornasse. Era proprio lei”

“Ma scusa Anna non poteva essere il fidanzato della Lisa?”

“Mario a volte sei proprio ingenuo. La mattina dopo Edoardo viene a salutarci portandoci le brioches. Fai due più due, su…”

“Hai ragione Anna. Lisa la brioche l’aveva già presa”
dissi io scherzando.
“Ma l’hai detto ad Ilaria?”

“Fossi matta. Lei non ha fortuna con gli uomini. Stanno insieme dal dopo ago, se le dico una cosa del genere chissà che fa. Che porco quell’Edoardo “

“Si” dico io “che porco. e chi se lo aspettava. A me sembrava un tipo tanto a modo. Avevo anche dei dubbi fosse etero, sinceramente ”

“Che ti devo dire Mario? Etero è etero, a sentire la lisa gemere da dietro la porta…povera ilaria. Non gliene va una giusta”

Dopo quelle rivelazioni di Anna, mi venne il dubbio che invece fosse tutto organizzato.
Edoardo era un uomo molto benestante, sposato e con un figlio da Ilaria. Se quella cosa fosse venuta fuori sarebbe uscito uno scandalo che avrebbe travolto interamente la sua vita. Possibile? Non era un ragazzo. Eravamo tutti poco più che 40 nni, una età dove i colpi di testa non si fanno. Dissi ad Anna che pensavo, ed anche lei, molto più maliziosa di me, concordó.
Anna ed Ilaria nel tempo avevano perso un po’ della stretta confidenza che avevano prima ma Anna era incuriosita.
Dopo qualche tempo mi riferì un colloquio che aveva avuto con Ilaria. A pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia quasi mai.
Ilaria disse che non solo sapeva tutto, ma che la loro era una relazione molto particolare. il marito si era fatto già buona parte delle colleghe e che l’invito a cena in campagna, la jacuzzi, erano proprio finalizzati per andare oltre e la stessa Anna, dopo che le aveva riferito i giochi con Ago, era da anni un pallino di Edoardo.
Rimasi sorpreso.
Noi non eravamo mai andati in campagna perché o impegnati altrove o perché pensavamo di annoiarci e così abbiamo sempre declinato.
Anna e io parlammo tra noi, se avremmo o meno accettato un nuovo invito.
Anna tolse ogni dubbio quando mi sorrise e mi disse

“Proviamo, casomai non ripetiamo”.

A quel punto non restava che attendere l’invito a cena, che puntualmente arrivò.
Scegliemmo con cura la data perché con gli impegni di tutti non era banale, ma alla fine il giorno arrivó.
Non sapevamo che aspettarci. Edoardo era molto alto e grosso, dall’aspetto un po’ burbero, ma nei modi sempre gentile e davvero facevamo fatica a credere che si era già scopato diverse colleghe di Anna ed Ilaria.
O riusciva a nascondere il suo essere o davvero nel reparto di Anna erano tutte grandi porche.
O forse entrambe le cose.
Comunque portammo un borsone con costume per la vasca, intimo super sexy di Anna , lubrificante e quanto altro occorrente anche per fermarsi una notte.
Arrivammo in campagna. La cena passó come al solito, nulla di strano. Cordiale e mediamente frivola.
C’era del vino, che bevemmo anche per riscaldarci.
Il ghiaccio però non si rompeva. Le mie impressioni erano confermate. Tutto molto corretto ma poco eccitante.
Ci spostammo allora nella jacuzzi.
Chiedemmo alle nostre mogli di mettersi in tiro mentre noi le attendevamo in vasca.
Io ed Edoardo ci mettemmo in acqua abbastanza distanti e aspettammo le nostre mogli.

La prima ad arrivare fu mia moglie. Era splendida. Aveva un costume davvero mini. Anche se non era più il fisico ben tornito di dieci anni prima, era davvero una splendida quarantenne. Fece anche un giro su se stessa per far vedere a tutti noi il suo super apprezzato lato b.
In quel periodo eravamo un po’ scarichi nei giochi. Le avventure con ago e amici suoi erano finite e ci capitavano solo incontri più o meno fugaci. Sentivo che Anna aveva la mancanza di una relazione più stabile, quasi fissa: un bull in sostanza. Prendemmo quella serata come le tante avventure di una notte. Questa era l’idea.
Comunque dopo essersi fatta ammirare si mette in vasca vicino a me.
Mentre anna si esibiva, guardavo Edoardo che la osservava con quello sguardo di desiderio che avevo imparato a fin troppo bene a conoscere.

Edoardo poi urla a sua moglie:
“Ila ti stiamo aspettando, vieni subito, cagna…”

Io e Anna sorridemmo, non era possibile che Edoardo avesse detto quello che avevamo sentito..
Arriva dopo un attimo Ilaria e ci lascia letteralmente a bocca aperta.
Corpetto in latex senza reggiseno nè mutandine, nuda, praticamente.
La guardo super arrapato. Anche lei nei primi 40 anni e con un figlio, ma ha un corpo minuto e pazzesco. Due tette grosse e sode che sul suo fisico minuto sembravano ancora più grandi. Ad essere pignoli il sedere non era come quello di Anna, ed era un po’ bassina, però rimaneva una bella figa.
Pensavo che aveva ragione quel detto che diceva che i 40 anni sono i nuovi 30.
Era chiaro che vestita così non si sarebbe immersa in vasca.
Mi ricordo che mi era venuta una erezione clamorosa e pensavo a quanto fosse stato fortunato ago a scoparsi sia lei che mia moglie.
La serata si stava accendendo.
Ilaria si avvicinò ad Anna e prendendola per mano la fece uscire dalla vasca.
Le nostre mogli erano in piedi a bordo vasca in attesa della detonazione.

Erano anni che aspettavo di vederle insieme, ma mentre mi godo quella vista, Edoardo ruppe l’idillio e dice
Cagna gioca un po’ con la nostra ospite. Sappiamo tutti che è una vera troia. Si Mario, Ilaria mi ha detto di come vi divertite. Ti piace guardare eh, cornuto? Vedrai che bello show stasera…”

Ero impietrito.
Edoardo era cambiato tipo dottor jekyl e mr Hyde. Era uscito un uomo autoritario, arrogante volgare e porco. So che sapeva. Però non mi immaginavo una cosa a quel modo.
E capii immediatamente il programma della serata.
Ilaria bació Anna appassionatamente in bocca e mentre la baciava le sfiló la parte sopra del costume. Le tette ballonzolarono libere davanti a noi.
Ma la mano di Ilaria non si fermò. Scese in mezzo alle gambe per andare proprio dove voleva e inizió a masturbare mia moglie. Anna si stava letteralmente sciogliendo.
Io avevo il cazzo come il marmo quando di nuovo intervenne Edoardo

“levale il costume. Fammi vedere la fica di questa troia

Ilaria strappó letteralmente via il micro costumino di Anna che rimase tutta nuda davanti a noi. Le aprì le gambe e fece come le fu ordinato.
Ancora Edoardo disse
“Che bella fighetta, Anna. Avanti, cagna, sai cosa fare”

Edoardo era terribilmente dominante e volutamente volgare. Non avevamo mai incontrato sino ad allora nulla di simile. Il bull nero ago ed i suoi amici erano stati sì dominanti, ma lui li batteva tutti. Il tono di voce era cambiato. Era fermo e deciso come se quando non veste i panni da bull si debba trattenere dalla sua vera natura. Alla moglie si rivolgeva chiamandola cagna. Alla mia chiamandola puttana o troia o qualcosa di analogo.
Anna si era lasciata andare del tutto ad Ilaria. Io, me lo ricordo benissimo, non so ero più sorpreso da questo cambiamento di Edoardo o incuriosito. Fin dove si sarebbe spinto?
Ilaria la cagna dopo aver denudato mia moglie la fece stendere su un telo da mare e cominció a leccarle la figa con voracità.
La cosa che ho sempre suggerito agli amanti di Anna al primo incontro da quando iniziammo a giocare era di farla venire con la lingua. Non era difficile e quell orgasmo la accendeva totalmente. Credo sia così per molte donne, ma con Anna era un passaggio obbligato se volevano avere la versione super troia. Alcuni bull, tipo ago, non avevano bisogno di miei suggerimenti, altri dopo mi ringraziarono.
A Edoardo non dissi nulla prima. Anche perché ero in imbarazzo. Ci pensó Ilaria. leccava la figa di mia moglie con grande maestria. Anna gemeva moltissimo incitandola a continuare e spingendo la sua testa contro il suo pube. Era tanto che non la vedevo godere così. E poi mi ricordai quello che mi disse una volta quando

“Mario solo un’altra donna sa davvero come leccarmi la figa. Voi uomini vi impegnate, ma ti assicuro che non c’è confronto”

Ed in effetti era vero a vederla come godeva. Nel corso degli anni erano capitate avventure con altre mogli o singole e mi sorprendeva sempre vedere quanto le piacesse essere leccata da un’altra donna.
Ilaria mentre lo faceva era a 4 zampe e mostrava a me e al marito il suo sedere incorniciato dal corpetto di latex.
Dopo pochi minuti Anna con il gemito che conosco molto bene raggiunse il primo orgasmo della serata.
Ilaria si staccò e si mise a baciarla mentre con una mano continuava ad accarezzarle la figa che era bagnatissima.
A quel punto Edoardo esce dalla vasca già perfettamente in tiro.

Si rivolge a me e mi dice
“Cornuto abbiamo appena iniziato. Ora vatti a sedere sulla sedia e guarda come si scopa una troia come tua moglie”

Uscii anche io dalla vasca, in tiro e mi andai a sedere su una sdraio che avvicinai per vedere la scena.
Edoardo prende mia moglie nuda e con la figa fradicia per un braccio e le ordina
“Mettiti a pecorina, troia.” Poi si rivolge alla moglie e ordina di nuovo
Cagna mettiti sotto la figa di questa troia”.

Si avvicina al sedere di mia moglie. Il cazzo non è paragonabile ai mostri neri che ha preso Anna negli anni. Ha una lunghezza media, ma largo.
Dà un ceffone al sedere di mia moglie che mugola e poi le apre il sedere per guardare lo spettacolo.
Si rivolge a me e mi dice
“Non segarti cornuto. Devi vedere tutto fino alla fine. “

Io feci cenno di si, ma stavo esplodendo.
Dopo il mio cenno - e me lo ricordo benissimo- sbatte il suo cazzo sulle chiappe di mia moglie, le apre le natiche con le mani e poi con un movimento più deciso le penetra direttamente il culo.
Anna sobbalza, non se lo aspettava li, ma in figa. Edoardo poi spinge in giù la schiena di anna per averla meglio e spingerla verso la figa di Ilaria che intanto stava sotto Anna sditalinandola.
Era una scena che non avevo mai visto prima.
Anna era circondata.
Edoardo usava sua moglie per far godere la mia di moglie.
Anna era totalmente fuori di testa. Tra il leccare la figa ad Ilaria, il ditalino che la stessa Ilaria le stava facendo e l’inculata che stava subendo era proprio in estasi.
La sentivo gemere sulla figa di Ilaria, mentre continuava a leccare.
Edoardo spingeva come un matto e rivolto a me

“Che Troia è tua moglie. Se lo prende in culo come una professionista. Bravo cornuto.”

E dicendo questo lo passó nella figa che era già fradicia.
Si scopó anche la figa per un po’, poi la tiró a se e disse alle due donne

“Mettetevi qui in ginocchio”

Si misero come due cagnoline in ginocchio davanti a lui che lasció il suo cazzo in balia delle lingue delle due donne.
Se lo contendevano leccando una le palle l’altro la cappella e dandosi il cambio.
Poi con un colpo secco, in procinto di venire, lo infiló nella bocca di Ilaria che prese tutta la venuta.
Edoardo allora disse
Cagna non fare l’ingorda. Fallo assaggiare alla nostra ospite.”

Ilaria non ingoió e baciando mia moglie passó il seme dalla sua bocca a quella di Anna che invece ingoió tutto.

Edoardo allora le chiese
“Piaciuto Troia? ”

Anna, stravolta, fece cenno di si.

Edoardo a quel punto afferrô per i capelli mia moglie che si mise in piedi. Le leccó il collo ed i seni e le disse
Troia vatti a lavare. Puzzi di tuo marito. Ilaria portala su e lavale questo odore di cornuto…”

E vidi mia moglie salire le scale dietro ad Ilaria.
Edoardo le osservó salire e mi disse

“Che culo la tua Anna. Cornuto non te la meriti una così te.”

Per qualche attimo stiamo in silenzio e poi lui comincia a parlare con me, con tono quasi normale.
Mi parla di cose che non c’entrano nulla con quello che aveva appena fatto.
Io ero ancora super eccitato non ero venuto affatto e quel tornare a toni normali mi stava spiazzando. Parló anche di calcio argomento sul quale in genere sono abbastanza ferrato.
Poi all’improvviso vedo che sta tornando di nuovo in erezione al che mi fa
“Mario, scusa. Parliamo domani. Devo andare a incularmi tua moglie. Stanotte me la sbatto per bene e ci vediamo domattina. Fai come fossi a casa tua ma non venire a romperci i coglioni.”

E se ne andò anche lui per le scale.
La mia notte passó cosi. Ogni tanto mi avvicinavo alla loro porta per sentire cosa accadeva. Sentivo chiaramente I rumori di una forte scopata, con gemiti e urletti vari.
Non riuscii a beccare Anna che andò in bagno almeno una volta.
Alla fine mi segai e venni sul pavimento.
E poi arrivó la mattina. Mi svegliai abbastanza tardi per me, ma ero ancora solo. Scesi a fare colazione ma non sapevo dove fossero le cose.
Mentre mi stavo bevendo un caffè di fortuna scesero tutti e tre.
 

Top Bottom