Esperienza reale Bondage con mia sorella

Sydonai

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Questo racconto di esperienza reale già è stato postato da me in chi di voi ha fatto sesso con i parenti
Buona lettura a tutti


Stamattina mi sono svegliato molto presto fuori era ancora buio, continuo a rigirarmi nel letto senza riuscire a prendere sonno, sono dovuto tornare al mio paese d'origine lasciando sole a casa mia moglie e mia figlia per prendermi cura dei miei anziani genitori,con me sarebbe dovuta venire mia sorella ma è rimasta bloccata a Milano, la signora che si prende cura dei mie, spaventata dalla situazione attuale del paese si e messa in ferie.
Sono quasi le 4 del mattino decido di alzarmi, scendo al piano di sotto mentre percorro il corridoio che porta alla cucina mi fermo davanti allo studio di mio padre che è stato professore universitario e ricercatore quanti ricordi, lo studio ci ha sempre affascinato era coperto da un velo di mistero. Ricordo ancora quando da ragazzini io mia sorella e mia cugina sgattaiolavamo dentro per leggere gli appunti o guardare tutte quelle fotografie o stampe delle ricerche che papà svolgeva, tutto questo avveniva quando papà andava via, lui non ci permetteva di leggere o guardare i suoi studi,
Gli studi e le ricerche di papà erano rivolti al mondo del paranormale, esoterismo cattolico, alchimia, satanismo, messe nere e tutto quello che riguarda questi argomenti, a volte ha collaborato anche la curia con le sue ricerche.
Noi eravamo maliziosi cercavamo le foto con situazioni si nudo particolare o pose riguardanti riti affini al sesso che dopo cercavamo di riprodurre, oltre a strofinarsi e qualche volta toccarci non è mai accaduto niente, io gli leccavo la fighetta loro mi prendevano il cazzo in mano o in bocca ma non erano pimpini e sopra tutto non abbiamo mai fatto sesso anche se avrei tanto voluto, magari voi avete giocato al dottore noi giocavamo così.
Al quel tempo non avrei mai immaginato che molti ma molti anni dopo potesse succedere qualcosa tra me e mia sorella,
Un altro punto importante per capire cosa ci abbia spinto a diventare complici e amanti è che i nostri matrimoni sono stati quasi combinati dai nostri genitori che d'accordo con i genitori di Tina e quelli di Gianni il marito di Marina, hanno combinato le cose non dico che Tina sia brutta ma ci hanno praticamente messo assieme. Con mia moglie nonostante tutte le differenze caratteriali cerco di andare avanti ma già da diversi anni non sento più niente per lei e la nostra vita sessuale e ridotta al minimo indispensabile, sembrerebbe più un atto coniugale dovuto che sesso tra due persone che si amano.
Mentre il matrimonio di Marina da parte della famiglia di Gianni e stata una questione d'interesse e Gianni fin da subito ha cominciato a tradirla, Marina ha finto sempre di non sapere, ma quando sono cominciate le umiliazioni anche verbali e per giunta in pubblico lei non ha resistito più, ma non ha avuto mai il coraggio di divorziare mentendo a se stessa pensando che col tempo Gianni sarebbe cambiato. Parliamoci chiaro Marina è bruttina forte ma ha un corpo che farebbe invidia a molte donne, ha tutte le cose giuste al posto giusto.
Non voglio dire la nostra età, ma un po' di anni fa queste cose tra famiglie in vista accadevano, i classici matrimoni pilotati per rafforzare lo stato sociale delle famiglie,
Per questo motivo dico sempre a mia figlia di non permettere a nessuno di intromettersi nella sua vita sentimentale.
Avrei voluto scrivere prima ma sono capitato in questo forum qualche mese fa, nel momento in cui ci sono state tutte quelle discussioni sul postare o meno foto o altro, sembravate in guerra quelle discussioni sono state un deterrente e mi sono solo limitato a leggere o rispondere a qualche post.
Pensavo che scrivere sarebbe stato un suicidio, sarei stato messo alla mercé di tutti,
tutti avrebbero saputo della nostra vita segreta e soprattutto della nostra perversione, rischio che non potevo correre e ho preferito rimanere nell’ombra, ma tenersi tutto dentro diventa molto più pesante della cosa in se stesso, bisogna trovare qualcuno che sappia ascoltare e che non ti giudichi immorale, del resto la nostra società giudica immorali tutte le proprie vergogne.
Ieri sera mentre vedevo un film il protagonista ha fatto riferimento ad una citazione di Oscar Wilde,citazione che non sentivo dai tempi della scuola e che fa al caso mio, “Un uomo difficilmente sarà se stesso se parla in prima persona, ma se gli date una maschera vi dirà la verità “.
La mia maschera è Sydonai e dunque posso raccontarvi quello che mi è accaduto anche se già so che verrò messo alla pubblica berlina.
Tutto ha avuto inizio al principio del estate di sette anni fa, sia io che mia sorella per sistemare degli importanti documenti di famiglia ci siamo dovuti recare al nostro paese d’origine, ci siamo trattenuti lì una settimana per i vari impegni con notai e avvocati. Avete presente quelle villette della costiera Sorrentina quasi sul mare con una sorta micro spiaggetta, due lettini ed è piena,unico accesso dalla terra ferma la nostra proprieta , mio padre abita in una casa simile e dopo una giornata passata tra uno studio notarile e quello di un avvocato, al pomeriggio per rilassarci un po’ io e Marina scendiamo sulla spiaggetta, stesi sui lettini al sole cominciammo a parlare prima della nostra infanzia e dopo siamo arrivati al presente senza nascondere i nostri fallimenti matrimoniali ci siamo sfogati a 360 gradi, mentre parlavamo Marina mi ha chiesto se mi dava fastidio se prendeva il sole in topless e sganciandosi il pezzo di sopra del costume mise i seni in mostra e credetemi sono due seni superbi nonostante l’età, avrebbero fatto invidia a molte ragazze, la cosa non mi lasciò indifferente mi stavo eccitando e non potendo nascondere il vistoso gonfiore del costume, dovetti girarmi a pancia sotto, avendo notato il mio imbarazzo con un sorriso cercò di sdrammatizzare dicendo "mi hai già vista nuda, adesso la cosa ti turba?"
Risposi quando ti ho vista io non avevi tutto questo ben di dio e lei scoppiò in una lunga risata, e da lì cominciammo a ricordare tutto quello che avevamo fatto anche di quando furtivamente entravamo nello studio di papà per vedere tutte le foto e le stampe che erano sparse sulle due scrivanie e delle letture dei suoi appunti e di quello che facevamo dopo, notai che non aveva il minimo imbarazzo nel ricordare anzi lei ricordò particolari che io avevo dimenticato.
Decidemmo di fare il bagno per poi risalire, il pomeriggio era volato senza neanche accorgerci, dopo tanto sole entrando in acqua gli si irrigidirono i capezzoli rimasi sbalordito nel vedere quei capezzoli lunghi e turgidi, finito di fare il bagno rimanemmo ancora un po' al sole prima di risalire.
Tornati a casa ci siamo fermati sulla veranda per bere qualcosa di fresco, la signora che si occupa dei nostri genitori ci comunico che già aveva fatto cenare mamma e papà e che se non c’era altro sarebbe andata via guardai l’orologio erano già le 19,30, mi rivolsi a Marina dicendo“ andiamo a mangiare una pizza ti va?” mi rispose che non aveva voglia di uscire ma se io volevo potevo andare senza di lei, allora gli ho risposto da solo non vado, ma cosa mangiamo?. Lei vediamo cosa c’è in frigo e ci organizziamo. Lei era solo con il pezzo di sotto del costume e la classica maglietta da mare trasparente, ad ogni suo movimento i miei occhi guardavano il suo seno ed ero visibilmente eccitato, mentre affettavo i pomodori per l’insalata continuavo a guardare i seni lei faceva finta di niente ad un certo punto mi guarda e dice “ se non guardi quello che fai va a finire che affetti pure il cetriolo che tra poco salta fuori dal costume” talmente ero eccitato quasi saltava fuori il costume sembrava aperto nella parte superiore, chiedendole scusa stavo per andare a mettere il pantaloncino quando lei mi ha detto “ma va torna qui stavo scherzando non mi da alcun fastidio” ed io “sicuro” e lei dai vieni qui. Cenammo ridendo e scherzando e sempre rivolgendo i pensieri ad episodi passati, dopo cena ci siamo assicurati che mamma e papà non avessero bisogno di niente e ci siamo spostati sulla veranda sorseggiando ancora del vino bianco e dopo il classico liquore delle mie parti il limoncello e la crema di limone, cercavo di riempire sempre il suo bicchiere, non so neanche io perché lo stessi facendo, Marina era visibilmente brilla ma non ubriaca mi guardò e sorridendo disse cosa stai cercando di fare, niente gli risposi e cercando di riportare il discorso sul passo le chiesi ti va di dare un occhiata allo studio? E lei si dai andiamo, non era più come nel passato tutto sparso sulle due scrivanie ma era tutto in ordine nelle librerie non sapendo da dove partire dissi scegli tu. Marina dopo qualche esitazione scelse il fascicolo Satanismo, messe nere, orge dedicate ai riti.
Guardandola dritto negli occhi bella scelta non sapevo che ti piacesse il genere, subito mi ha risposto non fraintendere, sono affascinata dal loro modo di vestire, vestiti in pelle, borchie, collari insomma come vestono ed io subito non mi dire che sotto sotto ti piace il sadomaso, innervosita e abbassato lo sguardo mi ha detto "ma sei scemo".
Riprendendo sorridere e alzando gli occhi mi ha detto io sono più per il bondage, guardandola sorridendo gli ho detto “non dirmi che con Gianni fai sesso bondage” lei pronta nella risposta “se Gianni bondage questa è una fantasia che ho sempre avuto ma mai realizzata" e poi Gianni pensa solo alle sue amanti e più di una volta parlando di me con amici nostri ha usato parole molto offensive nei miei riguardi, gli ho chiesto cosa avrà mai detto è tuo marito, non avrà detto niente di male, rispondendomi “altro che niente di male mi ha definito un cesso e non sa neanche lui perché mi abbia sposato e per fortuna nostro figlio non ha preso da me altrimenti era rovinato",chiamalo niente di male quello che dice su di me.
Come ho detto all’inizio Marina non è che sia bella, ma il suo fisico la ripaga alla grande.
Mentre parlavamo e con il faldone in mano ci siamo diretti nel salone dove potevamo stare più comodi, ci siamo seduti sul divano e aprendo il faldone poggiato sul tavolino abbiamo cominciato a guardare e a leggere, il lavoro fatto da mio padre, lavoro lodevole ma in quel momento io pensavo ad altro, pensavo a quando aveva messo fuori le tette.
Mi alzo e dico bevi qualcosa?
Si ma non roba forte
Vado nel frigo dove avevo messo uno di quei vinelli bianchi che sembrano acqua ma ti castigano, prendo due bicchieri e torno in salotto cominciò a versare vino lei beve, scavando negli appunti cerco foto e cose scritte che possano dare carica erotica, cerco di allungare le mani e ricomincio a parlare della sua passione per il bondage, spiegando che il bondage secondo me e l’ultimo baluardo prima del sadomaso,ma in realtà io non sapevo nulla del bondage, lei continuo a ripetermi che non era interessata al sadomaso ma più a giochi particolari ma senza arrivare all’estremo, più la faccio bere e più lei parla delle sue passioni sessuali fino a spiazzarmi dicendo “ a quanto pare anche tu sei informato “ risposta altrettanto repentina “ abbiamo fatto gli stessi giochi da ragazzi peccato non poterli fare adesso”
Lei sempre ridendo ha esclamato…. dai !!!!!!, ma non capivo cosa intendeva.
Subito dopo mi ha detto si è fatto tardi, ho bevuto un po’ e ho voglia fare una doccia prima di andare a letto,
forza andiamo.
Vedendo che effettivamente era brilla gli ho detto Marina se puoi evita di fare la doccia ho paura che tu possa scivolare e farti male, la fai domattina appena ti alzi, lei risponde... se non faccio la doccia non riesco a dormire, se hai paura che scivolo lascio la porta socchiusa così se cado puoi aiutarmi.
Ok facciamo così, ma dalla porta socchiusa vedo tutto lei si spoglia rimango incantato sarà bruttina ma wauuu!!!! Che fisico, lei si accorge che la guardo e dice “cosa fai guardi?”
Anche questa volta repentino gli rispondo “scusami ma Gianni non capisce un cazzo,la tua bellezza e pari a quella della Viridiana” Marina risponde sei troppo sdolcinato stasera.
Le dico vedo che hai finito vado, faccio una doccia anche io,notte a domani.
Mentre faccio la doccia comincio a pensare di non averci provato abbastanza, avessi insistito magari adesso starei scopando con lei, una parte di me diceva .... ma è mia sorella, l’altra parte di ma diceva hai visto che tette e che figa che ha? altro che brutta, avevo il cazzo durissimo finito di fare la doccia mi sono messo sul letto e continuavo a pensare al corpo di Marina, dovevo essere più deciso se volevo qualcosa.
Sento aprire la porta, e con voce sussurrante Sergio sei sveglio?
Rispondo sì Marina perché, non finisco di dirlo e lei e nella mia camera e mostrandomi delle cinghie arrotolate dice se ti va possiamo provare, facendo segno verso le mie parti basse dice.. magari quel cetriolo si rilassa, chiudendo la porta dietro di sé si avvicina al letto si siede di fianco a me, poggiando le cinghie sul letto
dimmi ancora che sono bella come la Viridiana.
Io ero eccitatissimo e subito gli ho sussurrato sei più bella della viridiana che sorge dalle acque, abbassandola con delicatezza sul letto e aprendo la vestaglia cominciai a baciarle il seno e succhiare i capezzoli risalito a cercare la sua bocca per baciarla, gli ho detto Marina io non ho mai fatto sesso come vuoi tu, neanche lei lo aveva mai fatto si era limitata a vedere dei video. Dicendomi legami e fammi tutto quello che vuoi sono la tua schiava,
le misi una cinghia attorno al collo come un guinzaglio gli ho detto “dai cagna succhia il cazzo e fallo bene altrimenti ti frusto” lei da brava schiava comincio a succhiare ed io la incitavo "dai fattelo scendere in gola", la cosa cominciava a piacermi.
Dopo gli legai le mani alle caviglie e ordinandole di tene le gambe aperte cominciai a leccargli la figa facendola entrare la lingua più dentro che potevo, questa cosa la fa impazzire, sempre legata la girai alla pecorina e cominciai a scoparla con forza e spingendo il cazzo sempre più dentro fino a farla godere.
Ci avevamo provato ma non eravamo a conoscenza di cosa realmente fosse un rapporto bondage, ma comunque era stata una gran scopata, lei ha ammesso che era la prima volta che veniva montata come una troia e non era come la classica scopata che faceva con Gianni, questa era stata molto più eccitante.
Presi il portatile mi collegai a internet e andammo a vedere su un sito porno dei video bondage, ed effettivamente quello che avevamo fatto non era neanche un surrogato di un rapporto bondage, cominciammo a vedere tutti gli attrezzi per quel tipo di attività sessuale, le barre di costrizione con cavigliere e manette, le cinture di castità, gabbie per pene abiti in vinile e pelle biancheria a tema, non avete idea di quello che esiste per questa attività sessuale, guardammo i mille modi per legare il dominato con le corde, adesso ho diversi manuali sull'argomento, dopo di questo guardammo qualche video di rapporti bondage, l’eccitazione crebbe ancora e facemmo ancora sesso.
Il giorno dopo eravamo liberi da appuntamenti, parlai con Marina e gli spiegai che potevamo improvvisare degli attrezzi di costrizione bastava tagliare un manico di scopa a misura e con due ganci ad occhielli alle estremità per far passare dentro una corda avrei potuto legarla come nei video che avevamo visto, lei mi chiese “veramente riesci?” ed io lasciami fare che poi ci divertiamo.
Corsi nel primo ferramenta comprai della corda e dei ganci ad occhiello, dopo andai al porto dove riparano le barche li lavora un mio amico e gli chiesi se aveva dei tondi di legno, mi fece vedere un paio di grandezze, trovai quella che faceva al caso mio corsi a casa e cominciai il mio progetto, ero carico e anche Marina lo era non vedevamo l’ora di provare,
lei nel frattempo era andata per negozi per acquistare qualche capo di biancheria intima adatto, sembravamo due ragazzini al primo appuntamento.
Quel pomeriggio abbiamo cercato in rete informazioni su questa pratica sessuale, vi sono vari gradi fino ad arrivare all'estremo sadomaso con tecniche diverse, ma per il momento non era il nostro caso infatti tutti consigliano di partire con il soft bondage, oltre a visitare siti dedicati per capire le tecniche, digitando semplice sesso bondage vennero fuori tanti siti, normalissimi siti non hard dove spiega che il bondage fatto non agli estremi ma andando per i vari gradi e solo dopo si può arrivare a qualche sculacciata che non mai ucciso nessuno, anzi quella sculacciata rafforza la complicità in una coppia e aiuta a rilassare la mente e corpo.
Tutto quello che avevamo letto nel pomeriggio poteva bastare per cominciare, bisognava stabilire alcune regole che avevamo letto, chi doveva essere il dominatore, e stabilire una parola d'ordine e un cenno per interrompere i giochi in caso che uno dei due non gradisse più quello che gli veniva fatto. Passammo il pomeriggio ad organizzare quello che avremo fatto la sera, eravamo eccitatissimi era cominciata la nostra complicità avevamo dimenticato tutto e tutti c'eravamo soltanto noi.
Finalmente arrivò l'ora tanto attesa, avevamo stabilito i ruoli le doveva essere dominata optammo per camera mia era in fondo corridoio del piano di sopra lontano da quella del nostri genitori, alla loro veneranda età non avrebbero dato fastidio
Ero seduto sulla poltroncina ai piedi del letto aspettando che arrivasse, la vidi entrare aveva una vestaglia di velo, scarpe con tacco alto,biancheria intima da mozzare il fiato a completare tutto c'erano calze e reggicalze, sembrava un un'altra donna, mi avvicinai a lei e sfilandogli la vestaglia da dietro gli sussurrai sei pronta per esaudire tutti i miei desideri,
Lei- si ti prego non essere cattivo con me.
Vedremo da come ti comporti, prendendola per il braccio la accompagni fino al letto e mentre era ancora in piedi di fianco al letto gli sfilai il reggiseno e cominciai a legare i seni senza stringere eccessivamente e incrociando la corda un po di volte intorno al busto e passando la barra di costrizione all'altezza del fondoschiena gli immobilizzai le mani, si stava eccitando gli era venuta la pelle d'oca,la feci inginocchiare e dall'apertura dei boxer tirai fuori il cazzo e dicendo….
Dai troia soddisfa il tuo padrone, prendendola per i capelli gli portai la bocca davanti al cazzo che era duro e vibrante,
Dicendole ancora, apri cagna e non appena aprì la bocca sempre tenendola per i capelli gli feci scivolare il cazzo in bocca, sentendo il calore della sua bocca provai a farlo scendere più possibile in gola, mi era diventato durissimo.
Lei- vedi come è brava la tua schiava, il padrone è contento di lei.
Io- Sarò contento quando ti riempio la figa del mio latte.
Aiutandola ad alzarsi le slegai le mani la distesi sul letto e legai le sue mani alla testata del letto e con un altro pezzo di corda sempre legandolo al letto le bloccai le gambe divaricate e iniziai a leccare la figa come la sera prima
Lei- Si padrone siiii, la tua schiava non ti resiste
Continua dai dai ti pregoooo siiiii si dimenava non resisteva più non potendo stringere le gambe perché che erano ben legate le prese un lieve tremore il tempo di realizzare che stava venendo mi senti la bocca piena di lei.
Era ancora ansimante che gli ficcai il cazzo nella figa, legata com'era era in balia delle mie fantasie cominciai a scoparla con forza e si vedeva che le piaceva continuavo a dare colpi decisi,spingevo il mio cazzo più dentro che potevo, sentivo che stavo venendo e non sapendo se potevo allargare la figa lo tirai fuori e cominciai a sborrare sulla figa spalancata finendo di spalmare con la mano l’abbondante sborrata.
Quella sera fu solo l'inizio delle nostre pratiche bondage, si era risvegliato qualcosa dentro di noi che ci ha unito in questo piacere travolgente che non tutti possono capire
Purtroppo era finita anche la nostra permanenza, l'indomani dovevamo rientrare, ma non poteva finire così, non poteva essere solo un'avventura del momento quella pratica mi faceva sentire un'altra persona ero rinvigorito e mi sentivo più tranquillo e lucido, Durante il viaggio di ritorno parlammo molto di quello che era successo e lei mi confido che anche lei si sentiva un'altra.
Dovevo fargli quella domanda, una domanda che temevo mettesse fine a quello che era successo;
Dando un'occhiata alla strada subito dopo girai lo sguardo verso di lei chiedendole " Marina questa storia avrà un seguito o devo rassegnarmi?".
Sergio come potremo fare a continuare, questa non è la classica relazione che puoi avere in un camera d’albergo e quello che occorre non puoi portarlo nella borsa.
Marina aveva ragione se volevo che non finisse dovevo trovare una soluzione, mentre continuavamo a parlare pensavo a come avrei potuto fare,quello che era successo aveva cambiato il mio modo di vedere le cose quel genere di rapporto mi aveva ridato una forza sessuale che non provavo da anni, non solo perché avevo fatto sesso con mia sorella ma nel modo in cui lo avevo fatto.
Non facevo altro che pensare a come fare, mi venne in mente il locale che avevo acquistato all’asta fallimentare 50 mq era l’officina di un gommista, sopra c'era un altro locale uguale e anche quello era mio,sotto lasciava a desiderare sopra era messo bene era pavimentato, riscaldato perché oltre a fare da deposito faceva anche da ufficio la cosa più importante era chiuso da una porta blindata questo per evitare i furti di gomme, finestre con inferriate, serranda elettrica con telecomando; sarebbe bastato poco per sistemarlo, un'imbiancata, una sistemata alla caldaia anche se avrei dovuto cambiarla non era un problema, qualche altro piccolo lavoretto e era perfetto.
Marina ho trovato come possiamo fare,gli spiegai cosa avevo intenzione di fare, lei non era convinta voleva vedere il posto io gli spiegai che dovevo sistemarlo, come lei ben sapeva avevo preso quel posto perché dovevo liberare i garage di casa, Tina mi aveva dato l'ultimatum o tiravo via tutte le mie cose dai garage per poter rimettere dentro le macchine o le mie attrezzature per il fai da te finivano in discarica.
Ero riuscito quasi a convincerla, già avevo in mente cosa fare per rendere quel posto una sala per il bondage,avendo guardato già molti video mi ero reso conto che tanti attrezzi erano di facile realizzazione ad esempio le varie gongne, semplicissime da realizzare la croce dove poterla legare altrettanto semplice, tantissimi accessori erano di facile realizzazione,le cose che dovevo acquistare erano i vari kit di costrizione,manette, falli le altalene del piacere e altre cose,per fortuna sono un libero professionista e non devo dare conto a nessuno delle mie spese.Marina ascoltò il mio progetto e mi disse “Sergio pensaci bene io sono pronta per giocare con te, mancano un paio d'ore per arrivare a Milano quando mi porti a casa e scendo dalla macchina se sei convinto ok però ricorda quello che dico adesso, il giorno che dico basta dimentica tutto quello che è successo, sei d'accordo su questo?.
Ed io risposi sono d'accordo, arrivati a casa quando scese dalla macchina dissi “Marina quando ci vediamo”, lei mi rispose quando sei pronto, ricordati che voglio vedere il posto.
Dovevo far sistemare il posto più in fretta possibile,il giorno dopo contattato un mio cliente che ha una piccola impresa gli feci vedere il posto,e mi assicurò che per quello che c'era da fare bastavano 5 massimo 6 giorni per finire il lavoro, dopo due giorni comincio i lavori, nel frattempo ordinai un po di cose, che custodivo nel mio studio di Milano,finiti i lavori, invitai Marina per farle dare un occhio alle cose che avevo preso. la sera dopo che gli impiegati vanno via io resto sempre un altra mezzoretta allo studio,
quando arrivo Marina ero solo gli mostrai le cose che avevo preso, cambio totalmente sembrava salire di giri, guardando quelle cose disse che mancava qualcosa senza battere ciglio mi sono connesso ad un sito dedicato e gli ho detto scegli quello che vuoi, lei scelse altre cose fra cui vari tipi di pinzette per capezzoli e clitoide qualche capo di biancheria e altre cose, io aggiunsi che avevo trovato un progetto per ricavare da un mini aspirapolvere una macchinetta simile a quella usata nelle fattorie per mungere la vacche come lei, l'idea di provarla la faceva eccitare.
Come gli avevo promesso la portai a vedere il posto, i lavori erano ultimati,l'idea di poter entrare aprendo la serranda automatica senza dover scendere dalla macchina gli piacque, non avrebbe dato nell'occhio, quando vide il locale sopra fu ancora più contenta, io cominciai a dire… ho ordinato già un letto in ferro battuto in modo che possa legarti, qui metteremo questo,li metteremo quello, e vidi che era molto interessata alla cosa.
Scendemmo di sotto e mentre la accompagnavo alla sua macchina le chiesi allora cosa ne pensi?
Rispose “sbrigati a finire che non vedo l'ora di provare tutti quei giochi, sono stanca di masturbarmi” non avevo ancora aperto la serranda per farla uscire,, l'afferrai la tirai a me baciandola dopo la misi alla pecorina appoggiandola con il petto sul cofano del baule gli alzai la gonna abbassai le mutandine e cominciai a scoparla dicendo brutta cagna ti masturbi e non chiami il padrone per avere il cazzo dando colpi secchi spingendo il cazzo piu dentro che potevo, lei cominciò lei subito…. padrone si scopami voglio il tuo cazzo, dai ingravida la tua schiava, capì che l'ultima volta che l'ho aveva fatto era stato con me, venne quasi subito, anche io impiegati poco a godere gli sborrai sul culo e dopo averla ripulita ci sistemammo in fretta per andar via,si era fatto tardi. Andando via lei mi disse non vedo l'ora di cominciare a giocare.
Nei giorni seguenti arrivo il letto,portai lì tutto quello che avevo acquistato e cominciarono i nostri incontri,liberai i garage di casa portando lì al piano di sotto tutti i miei attrezzi e macchinari per il fai date, con i quali ho costruito parecchi accessori per il bondage.
Da allora passiamo pomeriggi o mattine a fare quello che ci reca un immenso piacere,
anche se mi sento appagato in tutti i sensi potreste dire “ di cosa ti lamenti?” non mi lamento di niente,sono sette anni che va avanti provo immenso piacere, ma non posso parlare con nessuno, se era una semplice amante con cui facevo sesso va bene a qualche amico si poteva raccontare, ma nella mia posizione quel tipo di rapporto e per giunta con mia sorella,
non posso parlarne a nessuno.
Scriverlo con la maschera e stato diverso ho tirato tutto fuori e stato una sorte sfogo dell'anima e adesso mi sento pronto a continuare la mia perversione

scusatemi, più di un racconto questo sembra un romanzo
certamente vi avrò annoiato,e per questo vi chiedo di perdonarmi
Scusate anche qualche mio piccolo errore nello scrivere, i tempi della tesi di laurea sono finiti
 
C

chorus-

Guest
L'ho letta tutta d'un fiato e mi sono eccitato tanto nel leggerei e non ti nascondo che mi ci sono segato pure, da gran appassionato di incesto (anche se mai praticato). Spero che il vostro rapporto continuerà a lungo e non vi stanchiate mai di voi due. Se vorrai raccontarci altri aneddoti sono più che contento di leggerli. Grazie ancora per la condivisione
 

sormarco

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taranto
Solo una cosa, grazie se magari ci fai anche vedere il corpo del reato. Avrei molto piacere.
Richiesta senza obligo.
Un'altra cosa perché chiamate la cuginetta chissa.'.....
 

Maxtree

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Bellissima ed eccitante storia, scrivi bene e dai delle belle immagini. Mi piacerebbe leggere altro
 

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