[Nude] Chat...Collant...Corna

Ho sempre avuto due attrazioni che mi hanno sempre data una certa eccitazione, la passione irrefrenabile per i collant, vederli indossare senza intimo sotto che mette in evidenza il triangolo scuro della peluria che mi ha portato a scattare foto a coloro che sono state le mie conquiste femminili, ma anche il condividere le stesse conquiste con altre persone, che potevano essere amici o sconosciuti.

Ma cominciamo con parlare di colei che ho sposata diversi anni fa, che è stata la mia prima modella a posare per me in collant, di vari modelli e colori, con lei ho provato per anni a coinvolgerla in giochi dove la potevo osservare presa e posseduta da altri uomini, ma al massimo l’ho potuta esibire in foto e basta.

Così ho cominciato a frequentare con un certo successo le “chat” collezionando diverse relazioni anche contemporaneamente, dopo essermi separato le relazioni divennero sempre più assidue riuscendo a coinvolgere diverse donne a farsi fotografare in collant, alcune separate, alcune sposate, relazioni che ho cercato di indirizzare alle mie voglie.

Alcune delle donne che conoscevo in queste “chat” non accettavano di fare da modelle anche per timore di essere sputtanate in qualche sito e procurare grossi problemi con eventuali figli o mariti o ex, così dopo qualche incontro le allontanavo.

Dopo alcuni incontri se riuscivo a far posare le donne con i collant per fotografarle facevo la successiva mossa, e proponevo loro di coinvolgere un altro uomo ai nostri giochi, non nego che alcune rimanevano sorprese e deluse delle mie parole.

Ma alcune di loro si sentivano attratte a realizzare quella che era stata una fantasia e che non avevano mai realizzata prima, la percentuale di queste donne non era alta ma alcune le avevo coinvolte.
Da leccare
 
Tra noi colleghi avevamo affinate le tecniche oltre le chat che diventavano di giorno in giorno sempre meno affidabili, i centri commerciali e i supermercati si sono rivelati spesso terreno fertile per conoscere delle belle casalinghe, una battuta, un complimento, spesso le cose finivano li, ma se andavano nel verso giusto erano belle conquiste.

Quando una di queste casalinghe o qualche commessa finiva nella rete spesso ce le passavamo tra noi anche se non era scontata la cosa, una bella conquista fu una signora che lavorava in un bar e solo dopo che era finita a letto con uno dei due colleghi amici scoprimmo chi era il marito e lo conoscevamo.

Ma la moglie la sapevamo far divertire molto di più noi visto che ogni tanto si faceva viva con un messaggio e ci chiedeva di volerlo fare in 3 e l’accontentavamo sempre.
 

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Tra noi colleghi avevamo affinate le tecniche oltre le chat che diventavano di giorno in giorno sempre meno affidabili, i centri commerciali e i supermercati si sono rivelati spesso terreno fertile per conoscere delle belle casalinghe, una battuta, un complimento, spesso le cose finivano li, ma se andavano nel verso giusto erano belle conquiste.

Quando una di queste casalinghe o qualche commessa finiva nella rete spesso ce le passavamo tra noi anche se non era scontata la cosa, una bella conquista fu una signora che lavorava in un bar e solo dopo che era finita a letto con uno dei due colleghi amici scoprimmo chi era il marito e lo conoscevamo.

Ma la moglie la sapevamo far divertire molto di più noi visto che ogni tanto si faceva viva con un messaggio e ci chiedeva di volerlo fare in 3 e l’accontentavamo sempre.
molto sexy questa calza
 
Tra noi colleghi avevamo affinate le tecniche oltre le chat che diventavano di giorno in giorno sempre meno affidabili, i centri commerciali e i supermercati si sono rivelati spesso terreno fertile per conoscere delle belle casalinghe, una battuta, un complimento, spesso le cose finivano li, ma se andavano nel verso giusto erano belle conquiste.

Quando una di queste casalinghe o qualche commessa finiva nella rete spesso ce le passavamo tra noi anche se non era scontata la cosa, una bella conquista fu una signora che lavorava in un bar e solo dopo che era finita a letto con uno dei due colleghi amici scoprimmo chi era il marito e lo conoscevamo.

Ma la moglie la sapevamo far divertire molto di più noi visto che ogni tanto si faceva viva con un messaggio e ci chiedeva di volerlo fare in 3 e l’accontentavamo sempre.
una doppia qualcuna l'ha voluta fare?
 
Le donne tra i 40 e 55 con i seni grossi e i fianchi larghi erano le mie vittime preferite, a volte mi appostavo nei parcheggi e aspettavo di vedere scendere da qualche auto una donna che corrispondesse ai miei gusti se poi vedevo che indossava gonne con le calze, partivo e cercavo di attaccare bottone, con una battuta o una richiesta di consiglio di qualche prodotto tra gli scaffali del supermercato, se notavo un accenno di sorriso o la classica disponibilità nello scambiare due chiacchiere facevo in modo di finire per fare la fila nella stessa sua cassa, cercavo poi riallacciare bottone, prima che arrivasse all’auto cercavo di raggiungerla e con un complimento alla voce o a qualche cosa che indossava, se lei si fermava era capace che rimanevamo a chiacchierare per una mezzora, 2 volte su 10 ci salutavamo che ci eravamo scambiati il numero di cellulare.

Il primo messaggio era un complimento ma generico così se arrivava la risposta proseguivo, tramite messaggi si confidavano più che in chiesa, una volta trovata la chiave giusta, l’invito per un caffè a casa senza impegni era doveroso.

Laura era sposata ma mi rispondeva quando non c’era il marito e ogni mattina e ogni sera il messaggino con un complimento me la fecero cadere come una pera cotta tra le braccia, dopo una settimana la invitai a prendere un caffè e lei accettò, quel giorno lei non si immaginava che finivamo per scopare come furie sul divano, perché quando la spogliai aveva un paio di mutande bianche che di sexy non avevano nulla.

Infatti quando prese a frequentare il nostro appartamento veniva sempre con dei completini sexy e in un paio di occasioni l’avevo fatta uscire senza i collant che gli avevo strappato coi denti.
 

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Intanto mia moglie ci aveva preso gusto ad incontrarsi con il mio collega, per altre 3 o 4 volte mi divertii a spiarli quando si appartavano in quel posticino, al mio collega gli suggerii di fargli delle foto con dell’intino sexy che avevo comperato io per farglielo regalare e infatti quando arrivarono nel solito posto lui gli fece indossare il completino e le calze, facendogli le foto.

Mi dava molto gusto quando la sera rincasavo e sapevo che durante il giorno si era fatta montare dal mio collega di cui ormai lei si fidava e lo considerava il suo amante fisso e discreto, al punto che il giorno che le scattò le foto con i completini scoparono senza che lui mettesse i preservativi sborrandogli sui peli del ventre.

Mi sono gustato mentre mia moglie posava per le foto anche se non ero molto vicino e lei non sapeva che io ero nascosto ed osservavo, poi quando il mio collega me le ha mandate per messaggio ho potuto apprezzarle meglio.

Grazie al mio collega scoprii che mia moglie mi aveva cornificato diverse volte quando si recava dai suoi genitori in vacanza, anche se lo avevo sospettato ne ebbi conferma, ma anche mia moglie aveva confidato al mio collega che io avevo sicuramente un’amante e ne era certa avendo trovate delle sottocartelle con delle foto particolari con una donna e mi vedevo anche io sul portatile.
Che femmina
 
Bella discussione e belle manze. La parte con la tua ex che hai fatto scopare dal collega è il top 👍👍
 
Dopo aver chattato con una donna che si era separata da poco, dopo tante chiacchiere decidemmo di conoscerci di persona, l’andai a prendere all’uscita dal lavoro e ci eravamo promessi di pranzare insieme, appena la vidi con quel vestitino primaverile, rimasi colpito era molto bella, anche se fisicamente non corrispondeva ai miei gusti.

Durante il pranzo pensai che appena usciti dal ristorante mi avrebbe chiesto di riportarla a casa per quanto era bella, appena risaliti in auto gli chiesi subito dove dovevo riaccompagnarla ma con sorpresa lei mi chiese di trovare un posticino dove fermarci e chiacchierare con tranquillità.

Presi una strada che portava in una zona che solitamente era poco frequentata, come spensi il motore lei si girò mettendosi schiena al volante e abbracciandomi, ci prendemmo a baciare e pomiciare come due ragazzini, i seni poco più di una seconda, ma presi a palparglieli fino a scoprirli e baciare i capezzoli dritti, aveva dei collant chiari gli presi a massaggiare le cosce fino a infilare la mano sotto l’elastico cercando di raggiungere la sua figa bella pelosa fino a regalarle due orgasmi uno dietro l’altro.

Mi sono sentito attratto da le lei sin da quel giorno, ogni volta che uscivamo insieme non nego che con piacere notavo che molti uomini si voltavano a guardarla e facilmente invidiandomi, molto esibizionista e tanto femmina, riusciva a raggiungere l’orgasmo anche analmente confessandomi che l’orgasmo anale lo raggiungeva con più intensità di quello vaginale.

Con lei fin dal principio si parlava delle varie fantasie, l’unico neo negativo il rapporto a due, per il resto sia giocattoli erotici, sia frequentare spiagge naturiste, le piaceva molto quando usavamo le manette o le pinzette per i capezzoli, gli piaceva molto sia posare per foto che per farci dei video.

Mi ero innamorato di lei, avevo messo da parte le altre donne, per due anni abbiamo vissuto tanto sesso e con immenso appagamento.
 

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Ho sempre avuto due attrazioni che mi hanno sempre data una certa eccitazione, la passione irrefrenabile per i collant, vederli indossare senza intimo sotto che mette in evidenza il triangolo scuro della peluria che mi ha portato a scattare foto a coloro che sono state le mie conquiste femminili, ma anche il condividere le stesse conquiste con altre persone, che potevano essere amici o sconosciuti.

Ma cominciamo con parlare di colei che ho sposata diversi anni fa, che è stata la mia prima modella a posare per me in collant, di vari modelli e colori, con lei ho provato per anni a coinvolgerla in giochi dove la potevo osservare presa e posseduta da altri uomini, ma al massimo l’ho potuta esibire in foto e basta.

Così ho cominciato a frequentare con un certo successo le “chat” collezionando diverse relazioni anche contemporaneamente, dopo essermi separato le relazioni divennero sempre più assidue riuscendo a coinvolgere diverse donne a farsi fotografare in collant, alcune separate, alcune sposate, relazioni che ho cercato di indirizzare alle mie voglie.

Alcune delle donne che conoscevo in queste “chat” non accettavano di fare da modelle anche per timore di essere sputtanate in qualche sito e procurare grossi problemi con eventuali figli o mariti o ex, così dopo qualche incontro le allontanavo.

Dopo alcuni incontri se riuscivo a far posare le donne con i collant per fotografarle facevo la successiva mossa, e proponevo loro di coinvolgere un altro uomo ai nostri giochi, non nego che alcune rimanevano sorprese e deluse delle mie parole.

Ma alcune di loro si sentivano attratte a realizzare quella che era stata una fantasia e che non avevano mai realizzata prima, la percentuale di queste donne non era alta ma alcune le avevo coinvolte.
bellissima tettona
 
La prima donna che ho incontrata in “chat” era sposata, una vera sacerdotessa del pompino, sapeva succhiarlo e leccarlo riuscendo a farmelo rimanere duro per molto tempo facendomi arrivare fino quasi all’orgasmo e strozzarlo fino a bersi ogni goccia di succo.

Oltre ad incontrarla diverse volte sono riuscito a farle alcune foto in collant, lei adorava scopare in posti insoliti spesso su un prato, ai bordi di pinete o boscaglie, sul cofano dell’auto e solo dopo alcune volte mi resi conto che i luoghi erano frequentati da guardoni, al punto che come gli suggerivo la presenza di qualcuno che ci spiava si trasformava in una vera ninfomane, proposi di giocare in 3, sembrando molto attratta ed eccitata a provarla, ma la cosa veniva sempre rimandata da lei, forse anche per colpa mia che non mi decisi mai a portare con me un mio amico e metterla davanti al fatto. Così smisi di frequentarla.
Un vero peccato averla messa da parte, secondo me meritava più "attenzioni"
 
Le donne tra i 40 e 55 con i seni grossi e i fianchi larghi erano le mie vittime preferite, a volte mi appostavo nei parcheggi e aspettavo di vedere scendere da qualche auto una donna che corrispondesse ai miei gusti se poi vedevo che indossava gonne con le calze, partivo e cercavo di attaccare bottone, con una battuta o una richiesta di consiglio di qualche prodotto tra gli scaffali del supermercato, se notavo un accenno di sorriso o la classica disponibilità nello scambiare due chiacchiere facevo in modo di finire per fare la fila nella stessa sua cassa, cercavo poi riallacciare bottone, prima che arrivasse all’auto cercavo di raggiungerla e con un complimento alla voce o a qualche cosa che indossava, se lei si fermava era capace che rimanevamo a chiacchierare per una mezzora, 2 volte su 10 ci salutavamo che ci eravamo scambiati il numero di cellulare.

Il primo messaggio era un complimento ma generico così se arrivava la risposta proseguivo, tramite messaggi si confidavano più che in chiesa, una volta trovata la chiave giusta, l’invito per un caffè a casa senza impegni era doveroso.

Laura era sposata ma mi rispondeva quando non c’era il marito e ogni mattina e ogni sera il messaggino con un complimento me la fecero cadere come una pera cotta tra le braccia, dopo una settimana la invitai a prendere un caffè e lei accettò, quel giorno lei non si immaginava che finivamo per scopare come furie sul divano, perché quando la spogliai aveva un paio di mutande bianche che di sexy non avevano nulla.

Infatti quando prese a frequentare il nostro appartamento veniva sempre con dei completini sexy e in un paio di occasioni l’avevo fatta uscire senza i collant che gli avevo strappato coi denti.
Dalle foto si capisce he la signora non disdegnava anche rapporti lesbo
 
Altra bella signora che avevamo rimorchiata in un supermercato io e il mio collega, dopo nemmeno due giorni la invitammo nel nostro scannatoio e mentre ce la sbattevamo insieme gli telefonò il marito, lei gli parlava mentre era sopra il mio collega e io di spalle, mi indicava il buco del culo, chinandosi e continuando a parlare al telefono con il marito le unsi per bene con la vasellina il buco e appena presi a farlo entrare per la doppia lei si prendeva gioco del marito dicendogli che stava subendo un pedicure senza nascondere qualche verso di smorfia.

Solo quando prendemmo a muoverci nuovamente concluse la telefonata con il marito, altre 3 volte ci venne a trovare a casa
 

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