[Nude] Chat...Collant...Corna

Ho sempre avuto due attrazioni che mi hanno sempre data una certa eccitazione, la passione irrefrenabile per i collant, vederli indossare senza intimo sotto che mette in evidenza il triangolo scuro della peluria che mi ha portato a scattare foto a coloro che sono state le mie conquiste femminili, ma anche il condividere le stesse conquiste con altre persone, che potevano essere amici o sconosciuti.

Ma cominciamo con parlare di colei che ho sposata diversi anni fa, che è stata la mia prima modella a posare per me in collant, di vari modelli e colori, con lei ho provato per anni a coinvolgerla in giochi dove la potevo osservare presa e posseduta da altri uomini, ma al massimo l’ho potuta esibire in foto e basta.

Così ho cominciato a frequentare con un certo successo le “chat” collezionando diverse relazioni anche contemporaneamente, dopo essermi separato le relazioni divennero sempre più assidue riuscendo a coinvolgere diverse donne a farsi fotografare in collant, alcune separate, alcune sposate, relazioni che ho cercato di indirizzare alle mie voglie.

Alcune delle donne che conoscevo in queste “chat” non accettavano di fare da modelle anche per timore di essere sputtanate in qualche sito e procurare grossi problemi con eventuali figli o mariti o ex, così dopo qualche incontro le allontanavo.

Dopo alcuni incontri se riuscivo a far posare le donne con i collant per fotografarle facevo la successiva mossa, e proponevo loro di coinvolgere un altro uomo ai nostri giochi, non nego che alcune rimanevano sorprese e deluse delle mie parole.

Ma alcune di loro si sentivano attratte a realizzare quella che era stata una fantasia e che non avevano mai realizzata prima, la percentuale di queste donne non era alta ma alcune le avevo coinvolte.
Da leccare
 
Tra noi colleghi avevamo affinate le tecniche oltre le chat che diventavano di giorno in giorno sempre meno affidabili, i centri commerciali e i supermercati si sono rivelati spesso terreno fertile per conoscere delle belle casalinghe, una battuta, un complimento, spesso le cose finivano li, ma se andavano nel verso giusto erano belle conquiste.

Quando una di queste casalinghe o qualche commessa finiva nella rete spesso ce le passavamo tra noi anche se non era scontata la cosa, una bella conquista fu una signora che lavorava in un bar e solo dopo che era finita a letto con uno dei due colleghi amici scoprimmo chi era il marito e lo conoscevamo.

Ma la moglie la sapevamo far divertire molto di più noi visto che ogni tanto si faceva viva con un messaggio e ci chiedeva di volerlo fare in 3 e l’accontentavamo sempre.
 

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Tra noi colleghi avevamo affinate le tecniche oltre le chat che diventavano di giorno in giorno sempre meno affidabili, i centri commerciali e i supermercati si sono rivelati spesso terreno fertile per conoscere delle belle casalinghe, una battuta, un complimento, spesso le cose finivano li, ma se andavano nel verso giusto erano belle conquiste.

Quando una di queste casalinghe o qualche commessa finiva nella rete spesso ce le passavamo tra noi anche se non era scontata la cosa, una bella conquista fu una signora che lavorava in un bar e solo dopo che era finita a letto con uno dei due colleghi amici scoprimmo chi era il marito e lo conoscevamo.

Ma la moglie la sapevamo far divertire molto di più noi visto che ogni tanto si faceva viva con un messaggio e ci chiedeva di volerlo fare in 3 e l’accontentavamo sempre.
molto sexy questa calza
 
Tra noi colleghi avevamo affinate le tecniche oltre le chat che diventavano di giorno in giorno sempre meno affidabili, i centri commerciali e i supermercati si sono rivelati spesso terreno fertile per conoscere delle belle casalinghe, una battuta, un complimento, spesso le cose finivano li, ma se andavano nel verso giusto erano belle conquiste.

Quando una di queste casalinghe o qualche commessa finiva nella rete spesso ce le passavamo tra noi anche se non era scontata la cosa, una bella conquista fu una signora che lavorava in un bar e solo dopo che era finita a letto con uno dei due colleghi amici scoprimmo chi era il marito e lo conoscevamo.

Ma la moglie la sapevamo far divertire molto di più noi visto che ogni tanto si faceva viva con un messaggio e ci chiedeva di volerlo fare in 3 e l’accontentavamo sempre.
una doppia qualcuna l'ha voluta fare?
 
Le donne tra i 40 e 55 con i seni grossi e i fianchi larghi erano le mie vittime preferite, a volte mi appostavo nei parcheggi e aspettavo di vedere scendere da qualche auto una donna che corrispondesse ai miei gusti se poi vedevo che indossava gonne con le calze, partivo e cercavo di attaccare bottone, con una battuta o una richiesta di consiglio di qualche prodotto tra gli scaffali del supermercato, se notavo un accenno di sorriso o la classica disponibilità nello scambiare due chiacchiere facevo in modo di finire per fare la fila nella stessa sua cassa, cercavo poi riallacciare bottone, prima che arrivasse all’auto cercavo di raggiungerla e con un complimento alla voce o a qualche cosa che indossava, se lei si fermava era capace che rimanevamo a chiacchierare per una mezzora, 2 volte su 10 ci salutavamo che ci eravamo scambiati il numero di cellulare.

Il primo messaggio era un complimento ma generico così se arrivava la risposta proseguivo, tramite messaggi si confidavano più che in chiesa, una volta trovata la chiave giusta, l’invito per un caffè a casa senza impegni era doveroso.

Laura era sposata ma mi rispondeva quando non c’era il marito e ogni mattina e ogni sera il messaggino con un complimento me la fecero cadere come una pera cotta tra le braccia, dopo una settimana la invitai a prendere un caffè e lei accettò, quel giorno lei non si immaginava che finivamo per scopare come furie sul divano, perché quando la spogliai aveva un paio di mutande bianche che di sexy non avevano nulla.

Infatti quando prese a frequentare il nostro appartamento veniva sempre con dei completini sexy e in un paio di occasioni l’avevo fatta uscire senza i collant che gli avevo strappato coi denti.
 

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Intanto mia moglie ci aveva preso gusto ad incontrarsi con il mio collega, per altre 3 o 4 volte mi divertii a spiarli quando si appartavano in quel posticino, al mio collega gli suggerii di fargli delle foto con dell’intino sexy che avevo comperato io per farglielo regalare e infatti quando arrivarono nel solito posto lui gli fece indossare il completino e le calze, facendogli le foto.

Mi dava molto gusto quando la sera rincasavo e sapevo che durante il giorno si era fatta montare dal mio collega di cui ormai lei si fidava e lo considerava il suo amante fisso e discreto, al punto che il giorno che le scattò le foto con i completini scoparono senza che lui mettesse i preservativi sborrandogli sui peli del ventre.

Mi sono gustato mentre mia moglie posava per le foto anche se non ero molto vicino e lei non sapeva che io ero nascosto ed osservavo, poi quando il mio collega me le ha mandate per messaggio ho potuto apprezzarle meglio.

Grazie al mio collega scoprii che mia moglie mi aveva cornificato diverse volte quando si recava dai suoi genitori in vacanza, anche se lo avevo sospettato ne ebbi conferma, ma anche mia moglie aveva confidato al mio collega che io avevo sicuramente un’amante e ne era certa avendo trovate delle sottocartelle con delle foto particolari con una donna e mi vedevo anche io sul portatile.
Che femmina
 
Bella discussione e belle manze. La parte con la tua ex che hai fatto scopare dal collega è il top 👍👍
 
Dopo aver chattato con una donna che si era separata da poco, dopo tante chiacchiere decidemmo di conoscerci di persona, l’andai a prendere all’uscita dal lavoro e ci eravamo promessi di pranzare insieme, appena la vidi con quel vestitino primaverile, rimasi colpito era molto bella, anche se fisicamente non corrispondeva ai miei gusti.

Durante il pranzo pensai che appena usciti dal ristorante mi avrebbe chiesto di riportarla a casa per quanto era bella, appena risaliti in auto gli chiesi subito dove dovevo riaccompagnarla ma con sorpresa lei mi chiese di trovare un posticino dove fermarci e chiacchierare con tranquillità.

Presi una strada che portava in una zona che solitamente era poco frequentata, come spensi il motore lei si girò mettendosi schiena al volante e abbracciandomi, ci prendemmo a baciare e pomiciare come due ragazzini, i seni poco più di una seconda, ma presi a palparglieli fino a scoprirli e baciare i capezzoli dritti, aveva dei collant chiari gli presi a massaggiare le cosce fino a infilare la mano sotto l’elastico cercando di raggiungere la sua figa bella pelosa fino a regalarle due orgasmi uno dietro l’altro.

Mi sono sentito attratto da le lei sin da quel giorno, ogni volta che uscivamo insieme non nego che con piacere notavo che molti uomini si voltavano a guardarla e facilmente invidiandomi, molto esibizionista e tanto femmina, riusciva a raggiungere l’orgasmo anche analmente confessandomi che l’orgasmo anale lo raggiungeva con più intensità di quello vaginale.

Con lei fin dal principio si parlava delle varie fantasie, l’unico neo negativo il rapporto a due, per il resto sia giocattoli erotici, sia frequentare spiagge naturiste, le piaceva molto quando usavamo le manette o le pinzette per i capezzoli, gli piaceva molto sia posare per foto che per farci dei video.

Mi ero innamorato di lei, avevo messo da parte le altre donne, per due anni abbiamo vissuto tanto sesso e con immenso appagamento.
 

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Ho sempre avuto due attrazioni che mi hanno sempre data una certa eccitazione, la passione irrefrenabile per i collant, vederli indossare senza intimo sotto che mette in evidenza il triangolo scuro della peluria che mi ha portato a scattare foto a coloro che sono state le mie conquiste femminili, ma anche il condividere le stesse conquiste con altre persone, che potevano essere amici o sconosciuti.

Ma cominciamo con parlare di colei che ho sposata diversi anni fa, che è stata la mia prima modella a posare per me in collant, di vari modelli e colori, con lei ho provato per anni a coinvolgerla in giochi dove la potevo osservare presa e posseduta da altri uomini, ma al massimo l’ho potuta esibire in foto e basta.

Così ho cominciato a frequentare con un certo successo le “chat” collezionando diverse relazioni anche contemporaneamente, dopo essermi separato le relazioni divennero sempre più assidue riuscendo a coinvolgere diverse donne a farsi fotografare in collant, alcune separate, alcune sposate, relazioni che ho cercato di indirizzare alle mie voglie.

Alcune delle donne che conoscevo in queste “chat” non accettavano di fare da modelle anche per timore di essere sputtanate in qualche sito e procurare grossi problemi con eventuali figli o mariti o ex, così dopo qualche incontro le allontanavo.

Dopo alcuni incontri se riuscivo a far posare le donne con i collant per fotografarle facevo la successiva mossa, e proponevo loro di coinvolgere un altro uomo ai nostri giochi, non nego che alcune rimanevano sorprese e deluse delle mie parole.

Ma alcune di loro si sentivano attratte a realizzare quella che era stata una fantasia e che non avevano mai realizzata prima, la percentuale di queste donne non era alta ma alcune le avevo coinvolte.
bellissima tettona
 
La prima donna che ho incontrata in “chat” era sposata, una vera sacerdotessa del pompino, sapeva succhiarlo e leccarlo riuscendo a farmelo rimanere duro per molto tempo facendomi arrivare fino quasi all’orgasmo e strozzarlo fino a bersi ogni goccia di succo.

Oltre ad incontrarla diverse volte sono riuscito a farle alcune foto in collant, lei adorava scopare in posti insoliti spesso su un prato, ai bordi di pinete o boscaglie, sul cofano dell’auto e solo dopo alcune volte mi resi conto che i luoghi erano frequentati da guardoni, al punto che come gli suggerivo la presenza di qualcuno che ci spiava si trasformava in una vera ninfomane, proposi di giocare in 3, sembrando molto attratta ed eccitata a provarla, ma la cosa veniva sempre rimandata da lei, forse anche per colpa mia che non mi decisi mai a portare con me un mio amico e metterla davanti al fatto. Così smisi di frequentarla.
Un vero peccato averla messa da parte, secondo me meritava più "attenzioni"
 
Le donne tra i 40 e 55 con i seni grossi e i fianchi larghi erano le mie vittime preferite, a volte mi appostavo nei parcheggi e aspettavo di vedere scendere da qualche auto una donna che corrispondesse ai miei gusti se poi vedevo che indossava gonne con le calze, partivo e cercavo di attaccare bottone, con una battuta o una richiesta di consiglio di qualche prodotto tra gli scaffali del supermercato, se notavo un accenno di sorriso o la classica disponibilità nello scambiare due chiacchiere facevo in modo di finire per fare la fila nella stessa sua cassa, cercavo poi riallacciare bottone, prima che arrivasse all’auto cercavo di raggiungerla e con un complimento alla voce o a qualche cosa che indossava, se lei si fermava era capace che rimanevamo a chiacchierare per una mezzora, 2 volte su 10 ci salutavamo che ci eravamo scambiati il numero di cellulare.

Il primo messaggio era un complimento ma generico così se arrivava la risposta proseguivo, tramite messaggi si confidavano più che in chiesa, una volta trovata la chiave giusta, l’invito per un caffè a casa senza impegni era doveroso.

Laura era sposata ma mi rispondeva quando non c’era il marito e ogni mattina e ogni sera il messaggino con un complimento me la fecero cadere come una pera cotta tra le braccia, dopo una settimana la invitai a prendere un caffè e lei accettò, quel giorno lei non si immaginava che finivamo per scopare come furie sul divano, perché quando la spogliai aveva un paio di mutande bianche che di sexy non avevano nulla.

Infatti quando prese a frequentare il nostro appartamento veniva sempre con dei completini sexy e in un paio di occasioni l’avevo fatta uscire senza i collant che gli avevo strappato coi denti.
Dalle foto si capisce he la signora non disdegnava anche rapporti lesbo
 
Altra bella signora che avevamo rimorchiata in un supermercato io e il mio collega, dopo nemmeno due giorni la invitammo nel nostro scannatoio e mentre ce la sbattevamo insieme gli telefonò il marito, lei gli parlava mentre era sopra il mio collega e io di spalle, mi indicava il buco del culo, chinandosi e continuando a parlare al telefono con il marito le unsi per bene con la vasellina il buco e appena presi a farlo entrare per la doppia lei si prendeva gioco del marito dicendogli che stava subendo un pedicure senza nascondere qualche verso di smorfia.

Solo quando prendemmo a muoverci nuovamente concluse la telefonata con il marito, altre 3 volte ci venne a trovare a casa
 

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Altra bella conquista una vera manza da monta, era singola gli piaceva conoscere uomini di continuo, all’incontro conoscitivo mi chiese se gradivo andare a casa sua, non me lo feci ripetere e dopo mezzora le stavo massaggiando le tette enormi che aveva cominciando a massaggiargli la figa e il clitoride, dopo pochi istanti mi sentii la mano spruzzata e lei che urlava sto squirtando, ero quasi inorridito che mi avesse pisciato sulla mano ma erano spruzzi come quelli di quando un uomo sborra, ero impietrito, lei mi tranquillizzò dicendo di odorare che non era urina, e in effetti si un piccola porzione di odore era di urina ma era viscida come lo sperma un odore particolare che non riuscivo proprio a distinguere bene, comunque proseguimmo a pomiciare.

Incularla mentre le tenevo le spalle e me la spingevo a me per entrare fino alle palle mentre le si sgrillettava la figa era favoloso.
 

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Altra bella conquista una vera manza da monta, era singola gli piaceva conoscere uomini di continuo, all’incontro conoscitivo mi chiese se gradivo andare a casa sua, non me lo feci ripetere e dopo mezzora le stavo massaggiando le tette enormi che aveva cominciando a massaggiargli la figa e il clitoride, dopo pochi istanti mi sentii la mano spruzzata e lei che urlava sto squirtando, ero quasi inorridito che mi avesse pisciato sulla mano ma erano spruzzi come quelli di quando un uomo sborra, ero impietrito, lei mi tranquillizzò dicendo di odorare che non era urina, e in effetti si un piccola porzione di odore era di urina ma era viscida come lo sperma un odore particolare che non riuscivo proprio a distinguere bene, comunque proseguimmo a pomiciare.

Incularla mentre le tenevo le spalle e me la spingevo a me per entrare fino alle palle mentre le si sgrillettava la figa era favoloso.
mmm tanta carne con cui giocare. Interessante
 
Altra bella conquista una vera manza da monta, era singola gli piaceva conoscere uomini di continuo, all’incontro conoscitivo mi chiese se gradivo andare a casa sua, non me lo feci ripetere e dopo mezzora le stavo massaggiando le tette enormi che aveva cominciando a massaggiargli la figa e il clitoride, dopo pochi istanti mi sentii la mano spruzzata e lei che urlava sto squirtando, ero quasi inorridito che mi avesse pisciato sulla mano ma erano spruzzi come quelli di quando un uomo sborra, ero impietrito, lei mi tranquillizzò dicendo di odorare che non era urina, e in effetti si un piccola porzione di odore era di urina ma era viscida come lo sperma un odore particolare che non riuscivo proprio a distinguere bene, comunque proseguimmo a pomiciare.

Incularla mentre le tenevo le spalle e me la spingevo a me per entrare fino alle palle mentre le si sgrillettava la figa era favoloso.
che femmina
 
Annamaria l’andai a conoscere in un pomeriggio piovoso, per telefono mi disse di parcheggiarmi dietro un modello di auto che era lungo quella strada alberata, quando mi fermai vidi scendere una strafiga dall’auto, era lei, era stata sempre molto misteriosa e anche i messaggi erano sempre molto scarni e generici che fino a quel momento ero dubbioso che ci saremmo incontrati.

Salendo nella mia auto fece una scosciata e togliendosi gli occhiali da sole era la più affascinante delle donne che avevo conosciuto, mi disse subito di partire e mi suggeriva dove voltare fino a raggiungere una stradina e farmi fermare in uno spiazzo.

Sono sposata e non voglio problemi, mi disse subito appena ci fermammo, la rassicurai e mi chiese subito se mi piaceva e come potevo dire il contrario? Era stupenda, mi chiese di tirare giù lo schienale dei sedili e subito mi prese a slacciare i pantaloni, tirando fuori il cazzo mi prese a fare un pompino straordinario, cercai in ogni modo di avvertirla che stavo per godere ma lei proseguì fino a spruzzare.

Quando alzò la testa si era gustata ogni goccia del mio sperma, dicendomi che il sapore era buono e mi ero guadagnato la sua fiducia, rimanendo di stucco, non riuscivo a capire e ad avere risposte.

Rivestiti che devo tornare a lavoro mi disse e ripartimmo riportandola alla sua auto, prima di scendere mi disse che ci saremmo sentiti per telefono.

Messaggiammo per alcuni giorni, poi mi chiese se ero libero quel giovedì dalla mattina fino a pomeriggio e gli detti conferma, mi mandò per messaggio il nome di un motel in una certa zona e mi disse di arrivare intorno alle 9,30, pensavo di arrivare in anticipo ma il traffico mi fece arrivare solo una decina di minuti prima delle 9,30.

Mi fermai in prossimità dell’ingresso del parcheggio del motel con la speranza di vederla arrivare, ma alle 9,30 mi telefonò, per sapere se ero arrivato, mi spiegò come dirigermi con l’auto e seguendo le sue indicazioni mi ritrovai in un parcheggio con tutte porte e finestre tutte intorno al parcheggio con i numeri sulle porte.

Mi disse il numero della porta e di parcheggiare proprio davanti, non vidi la sua auto, ma mi chiese di entrare che la porta era socchiusa e lei dentro.

Andai diretto alla porta e timidamente scostandola aprii la porta, lei era seduta sul bordo del letto e subito mi chiese di chiudere la porta.

Si alzò e mi abbracciò baciandoci con una certa passione, come cercai di palpeggiarla si staccò e cominciò a spogliarsi mettendo i capi d’abbigliamento in ordine sullo schienale di una sedia, come rimase con i collant e reggiseno gli chiesi di poter continuare io ma lei me lo impedì e mi chiese di spogliarmi e mettermi sotto le lenzuola, era lei a dettarmi cosa dovevo fare, baciami i seni , mordicchia i capezzoli, no non toccare con le mani la figa ma leccala direttamente, il gioco lo conduceva lei.

Dai vediamo se è vero che la lecchi divinamente come ti vanti tanto in chat mi disse e mi misi a leccargli la figa aveva il pelo rasato e la peluria a forma di cuoricino, detti il meglio di me per non deluderla e lei mentre continuavo a leccarla facendo delle grandi apnee per leccarla come dicevo io prese a farmi sentire i suoi gemiti sempre più forti fino a sentirla esplodere di piacere.

Mi continuava ad incitare e a farmi proseguire, avevo la bocca e il viso ormai tutto insalivato e imbrattato dei suoi umori, la lingua la facevo affondare e vibrare continuamente cercando di farle provare piacere, arrivando al secondo orgasmo mi chiese di non smettere e continuare così.

Quasi i crampi alla bocca avevo per come continuavo a leccargli quella figa stupenda, ma riuscii a farla godere per la terza volta, avevo il cazzo che mi esplodeva e una gran voglia di montarla, sapevo anche che avrei goduto in poco tempo per come ero eccitato.

Adesso scopami mi disse e facendomi mettere il preservativo rimase come una statua a gambe aperte ad aspettare che la penetrassi, ma afferrandola per le caviglie cercai di scostare verso il bordo, lei era contraria e mi chiese di mettermi su di lei così, mi ero quasi innervosito ma cedetti e appena diressi la cappella alle labbra della figa detti un colpetto di reni ed entrai, cercai di afferrarle le gambe per sollevarle leggermente. Ma niente lei voleva stare così.

Presi a muovermi anche se non mi stava piacendo così come voleva che la scopassi, era lei a dettarmi il ritmo di come dovevo muovermi, pensai che era si tanto bella e sicuramente la più bella donna che mi stavo scopando ma era anche la più strana in assoluto.

Ci misi non molto per godere, mi detti una rinfrescata in bagno e quando tornai trovai lei carponi sul letto a pecorina con le ginocchia sul bordo del letto e come comparvi in camera poggiando la testa sul letto mi guardava e mi disse che voleva sentire ancora la mia lingua, m’inginocchiai e con il viso mi trovavo con i due buchi in balla vista, presi a leccarle la figa e senza aspettare il suo consenso cominciai ad allungare la spennellata fino a stuzzicargli il buco del culo.

Sembrava proprio che gli piaceva il sistema come la leccavo, e mi incitava a proseguire, quando sentiva la lingua che finiva sul buchino posteriore aveva un sussulto di piacere e i gemiti erano musica per le mie orecchie, godette nuovamente, ma volle che proseguissi fino alla quinta volta.

Si stese a pancia in giù sul letto e mi chiese di mettermi di fianco a lei, la prima cosa che mi disse che ero davvero un gran leccatore, mi confidò che lei adorava la pratica di farsela leccare per godere, dalla borsa prese dei crackers e ce li mangiammo, era il nostro pranzo, tirò fuori anche un paio di bottigliette di thè una per me e una per lei e poi si prese a leccarmi il cazzo scostandosi in modo di potermela sbattere in faccia e fare un bellissimo 69.

Prima di farmi godere lei mi esplose nuovamente spiaccicandomi il suo ventre sul viso quasi a soffocarmi, anche io esplosi sborrandogli in bocca e lei s’ingoiò ogni goccia, mi pregò di continuare, e lo feci con piacere ma come ciliegina avvicinai le mani sulle chiappe per aprirgliele più che potevo dilatandogli il buco del culo, presi l’iniziativa di avvicinare il dito medio a sfiorarle e toccare il ciccetto che disegnata il bordo del buco.

Mi feci audace e oltre a continuare a leccarle la figa che era immersa tra saliva e umore suo, appena la sentii che stava per godere per la settima volta, il dito lo feci scivolare lentamente fino a farlo scomparire tutto dentro e lei esplose.

Quando alle 15,30 ci rivestimmo per andarcene lei mi baciò ringraziandomi non aveva mai raggiunto 10 orgasmi fino a quel giorno ed era rimasta molto appagata, dicendomi che si sarebbe fatta sentire nuovamente.

Dopo due settimane infatti ripetemmo la cosa, ma ebbi il sentore visto il continuo suo mistero di non parlare mai di se stessa, non sapevo nulla a parte il nome Annamaria, lei prenotava la camera e non lasciavo mai il documento.

Quel giorno non le feci raggiungere i 10 orgasmi, riuscii a fare di nascosto due foto al volo dal cellulare senza che se ne accorgesse, quindi di spalle, come la volta precedente prima si rivestiva lei e una volta uscita potevo rivestirmi anche io.

Quando presi a vestirmi trovai a terra della sedia dove c’erano i miei vestiti 50 euro, pensai che mi erano caduti dai pantaloni ma non era così, e non capivo come ci erano finiti.

Mandai un messaggio ad Annamaria per chiedergli se gli erano caduti a lei ma non mi rispose più, gliene mandai altri ma senza ricevere più risposta, provai a chiamarla ma si attivava la segreteria, non la vidi mai più.

Mi sentii usato come mai mi era accaduto, avevo conosciuto tante donne con le chat, tra quelle che avevo conosciuto io e i miei colleghi che ci passavamo in dieci anni avevo superato le 100 donne.
 

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