Ci mettiamo in gioco

Ci mettiamo in gioco?

  • Si

    Votes: 337 97.1%
  • No

    Votes: 10 2.9%

  • Total voters
    347
Buongiorno amici, voglio lasciarvi un altro piccolo racconto...

VUOI TUTTO DI ME


Inutile aggiungere che mille volte ho sognato di essere inginocchiata sul tuo viso per compiere il gesto erotico supremo, quello che stabilisce che due esseri si appartengono nella fiducia e nel possesso totali: la mia fica sopra la tua bocca, divaricata col pollice e l'indice così che io possa eccitarmi nell'ammirazione del più intimo segreto profanato e rivelato, il vestibolo vulvare spalancato, la bocca vaginale schiusa fra le piccole labbra increspate, con gli odori del mio sesso a drogarti e il minuscolo buchino dell'uretra come un astuto mirino del mio corpo dissoluto, concepito da madre natura per godere e donare piacere... tu sei pronto perché sei licenzioso come me, ma mi vuoi bene e premurosamente cerchi il mio consenso con lo sguardo... Però tu ce l'hai già il mio consenso, penso io facendomi afferrare il sedere nelle mani e chinando in basso il bacino, così che la mia fica si schiacci sulle tue labbra... Mi scavi con la lingua la vagina per ricevere ogni succo del piacere che ti dono, sei bestiale, mi tormenti con furore per far sì che io divenga subito quel lago di lussuria che mi fa impazzire di desiderio... con una mano affondi nello spacco del mio culo e con l'altra ti gusti il mio piede disteso in abbandono al tuo fianco, con la pianta all'insù e i cerchietti delle dita tutti belli raccolti... Mi baci e mi succhi il clitoride teso e sporgente come il pistillo di un giglio, mi palpi l'ano con un polpastrello e assorbi la voluttà che il mio piede sprigiona accarezzato dalla tua mano... il tuo cazzo è un nerbo d'acciaio dietro la mia schiena... con arte consumata mi sputo nel palmo, lo afferro impugnandolo sotto la cappella e inizio a masturbarti in modo deciso, ma senza l'enfasi di chi vuol concludere in fretta, perché non è il gesto meccanico che ci interessa, ma il tabù infranto, la nostra comune perversione realizzata... Il primo spruzzo di urina ti coglie di sorpresa: è solo un avviso da parte mia, sono leale, ti preparo.. il sapore acidulo e acre del liquido
che ho fatto scorrere sulla tua lingua ti invade il cervello... desideri essere il mio schiavo, brami che il mio corpo fluido e incandescente si riversi in te, vuoi bere il mio piscio in un modo violento, incolli la bocca alla mia fica e te la riempi dei miei sughi vaginali aspettando che io compia l'atto decisivo... Mi pianti nel culo due dita, io gemo segandomti più forte, tolgli la mano dal mio piede e te la metti sul cazzo per fare da solo, così io posso muovermi a mio agio... Mi stendo in avanti sopra di te, rimango in ginocchio ma adesso la mia fica è comoda e perfettamente alla mercé della tua bocca. Non hai più nulla da attendere, e quindi mi concedo di pisciare come se pudore e dignità fossero ancora da inventare. Dio santo, ti inondo la bocca affogandomti, una sibilante pisciata infinita fuoriesce dalla mia uretra concitata e ti lava l'esofago mentre la bevi, ti riempie lo stomaco, senti di amarla come ami ogni cosa di me, tua signora.... Mi faccio soccombere dall'orgasmo che si libera al mio interno, intanto che tu sputi via lo sperma dai coglioni spruzzandomi la schiena con una pioggia bollente..
Complimenti...un racconto letterario stupendo che mi ha trasportato nei meandri dell' estasi!...
 
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